Barbara Exignotis, moglie di Nino Frassica: «Prendo lo Xanax per la scomparsa del nostro gatto»

Barbara Exignotis, moglie dell’attore Nino Frassica, durante una diretta su Instagram a inizio mese di novembre ha ammesso: «Io sono distrutta. Prendo Xanax, Frontal, Prozac da quando Hiro è entrato in quella maledetta casa. Chiedo scusa». La donna si è scusata per aver pronunciato «frasi indicibili» rivolte alla sua vicina di casa, ritenuta colpevole di aver cacciato il suo gatto Hiro, scomparso da settimane, entrato da una finestra.

La moglie di Nino Frassica indagata

La procura di Spoleto ha avviato un’indagine dopo la scomparsa di Hiro, il gatto della famiglia di Nino Frassica. Il felino, un Sacro della Birmania, era sparito alla fine di settembre quando si era allontanato dall’appartamento affittato dall’attore nella cittadina umbra dove stava lavorando sul set della serie televisiva Rai Don Matteo. I magistrati sono intervenuti dopo che la famiglia Conti, vicina di casa della coppia, ha presentato una denuncia il 3 novembre contro la moglie di Nino Frassica e la figlia Valentina Lubrano. Secondo la versione dei Conti, le due donne non solo sarebbero state diffamate sui social media, ma avrebbero anche subito veri e propri atti persecutori.

Anziana morta cadendo dal balcone, la domestica arrestata: «Non l’ho uccisa»

Krystyna Mykhalchuk, la 27enne ucraina arrestata mercoledì 15 novembre dalla Squadra mobile di Bergamo con l’accusa di omicidio volontario ai danni dell’anziana che assisteva, si è avvalsa nella mattina del 17 novembre della facoltà di non rispondere alle domande del gip di Bergamo, al quale ha voluto tuttavia rilasciare una breve dichiarazione spontanea – messa a verbale – per negare ogni responsabilità nella morte di Rosanna Aber, la pensionata di 77 anni morta il 22 aprile del 2022 precipitando dal balcone di casa dal quarto piano di un palazzo di Colognola (Bergamo).

Nessun riferimento al prelievo di denaro dal bancomat dell’anziana 

Krystyna Mykhalchuk – accusata anche di aver sottratto denaro all’anziana – è comparsa davanti al gip di Bergamo Alessia Solombrino e ai pm Emanuele Marchisio e Guido Schininà, assistita dal suo legale di fiducia, l’avvocato Andrea Pezzotta. Proprio Pezzotta, rispondendo alle domande dei giornalisti all’uscita dal carcere, ha sottolineato che l’indagata nella sua breve dichiarazione spontanea non ha toccato nessun altro argomento dell’indagine: nessun riferimento dunque ai prelievi di denaro con il bancomat della vittima e nemmeno alla sua presunta ludopatia che, secondo gli inquirenti, sarebbe all’origine dell’omicidio, inizialmente scambiato per suicidio.

Anziana morta cadendo dal balcone, la domestica arrestata: «Non l’ho uccisa»

Krystyna Mykhalchuk, la 27enne ucraina arrestata mercoledì 15 novembre dalla Squadra mobile di Bergamo con l’accusa di omicidio volontario ai danni dell’anziana che assisteva, si è avvalsa nella mattina del 17 novembre della facoltà di non rispondere alle domande del gip di Bergamo, al quale ha voluto tuttavia rilasciare una breve dichiarazione spontanea – messa a verbale – per negare ogni responsabilità nella morte di Rosanna Aber, la pensionata di 77 anni morta il 22 aprile del 2022 precipitando dal balcone di casa dal quarto piano di un palazzo di Colognola (Bergamo).

Nessun riferimento al prelievo di denaro dal bancomat dell’anziana 

Krystyna Mykhalchuk – accusata anche di aver sottratto denaro all’anziana – è comparsa davanti al gip di Bergamo Alessia Solombrino e ai pm Emanuele Marchisio e Guido Schininà, assistita dal suo legale di fiducia, l’avvocato Andrea Pezzotta. Proprio Pezzotta, rispondendo alle domande dei giornalisti all’uscita dal carcere, ha sottolineato che l’indagata nella sua breve dichiarazione spontanea non ha toccato nessun altro argomento dell’indagine: nessun riferimento dunque ai prelievi di denaro con il bancomat della vittima e nemmeno alla sua presunta ludopatia che, secondo gli inquirenti, sarebbe all’origine dell’omicidio, inizialmente scambiato per suicidio.

BancoPosta e PostePay bloccate dal codice GC01: cosa significa

Un venerdì 17 novembre decisamente complicato per gli utenti delle app BancoPosta e PostePay che si sono trovati a dover fronteggiare nelle prime del mattino un codice di errore, il GC01, che ha loro limitato la possibilità di utilizzo del servizio. Si tratta di un segnale che compare nel momento in cui l’app dei servizi postali si blocca, il che lascia intendere che le problematiche riscontrate riguardino i server dell’azienda che gestiscono le suddette app.

Il codice GC01 e i problemi per gli utenti

BancoPosta e PostePay sono le applicazioni maggiormente utilizzare da chi ha uno smartphone e un conto presso Poste Italiane. Così come riportato da Nextme, circa 800 utenti, intorno alle 9.45 del 17 novembre, si sono ritrovati senza la possibilità di poter accedere alle app, con il sistema che continuava a fornire loro il codice di errore GC01. Bloccate dunque tutte le funzioni, da quelle di semplice consultazione delle informazioni del proprio conto a quelle relative ai pagamenti. Poste Italiane non ha ancora diramato alcuna comunicazione ufficiale sul tema. Intorno alle ore 10.00 le applicazioni avrebbero ripreso a funzionare per qualche minuto, salvo poi bloccarsi nuovamente.

Black Friday 2023 di Amazon: offerte, sconti e giornate

È il giorno più atteso dell’anno per gli acquisti online. Il Black Friday 2023 è ormai alle porte, in programma per il 24 novembre, il primo venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento americano. Per l’occasione, Amazon presenta migliaia di prodotti in offerta, con prezzi ribassati anche oltre il 50 per cento. Numerosi però gli sconti già attivi, dato che venerdì 17 novembre il colosso dell’e-commerce ha già inaugurato la settimana che porterà all’evento clou del Black Friday. Ci sarà tempo per comprare smartphone, computer, prodotti per l’igiene personale e molto altro fino a lunedì 27 novembre, il Cyber Monday dedicato all’hi-tech. Ecco una guida per districarsi tra le migliori occasioni online e le informazioni su come aderire.

Black Friday 2023, come funziona e quali aziende aderiscono

Sebbene nato come unica giornata di promozioni, negli anni il Black Friday si è espanso sempre più tanto da comprendere nel 2023 ben 10 giorni di offerte. La data ufficiale si calcola ogni anno allo stesso modo, dato che cade nel giorno che segue il Ringraziamento americano, che si celebra il quarto giovedì di novembre sin dai tempi di Abramo Lincoln. L’iniziativa, che inaugura la stagione dello shopping in vista del Natale, su Amazon nel 2023 si apre già da venerdì 17, con una serie di sconti già attivi sulla piattaforma online. Per potervi accedere, a differenza dei Prime Day riservati agli utenti iscritti, non occorre aver sottoscritto in precedenza alcun piano di abbonamento alla piattaforma. Chiunque infatti può usufruire delle offerte su tutti i prodotti nel catalogo venduti e spediti da Amazon o dalle aziende che hanno deciso di aderire.

Il 17 novembre parte la settimana del Black Friday di Amazon, in programma per venerdì 24. E lunedì 27 tocca al Cyber Monday per l'hi-tech.
I pacchi di Amazon pronti per la spedizione (Getty Images).

L’iniziativa, che raggiungerà l’apice venerdì 24 novembre, si protrarrà poi fino a lunedì 27, il Cyber Monday. Riservato al settore hi-tech, è un’invenzione recente in quanto nato solamente nel 2005 per opera di Ellen Davis della National Retail Federation americana e di Scott Silverman con l’obiettivo di incrementare gli incassi delle vendite online. Giornata conclusiva della settimana del Black Friday, presenta le promozioni più allettanti, con sconti che possono sfiorare anche il 70 per cento sul prezzo di partenza. Seppur celebre su Amazon, il Black Friday non è un’esclusiva dell’azienda fondata da Jeff Bezos. Vi aderiscono infatti varie catene commerciali, da Unieuro a Mediaworld, passando per Euronics. Senza dimenticare singole aziende come Samsung, Xiaomi, Dyson e OnePlus, solo per citarne alcuni.

Come trovare le migliori offerte da non lasciarsi scappare

Sebbene basti navigare online sui siti ufficiali per trovare le promozioni, è possibile avvantaggiarsi sfruttando una serie di strumenti sul web. Su tutti, i tracker dei prezzi, efficaci per monitorare le oscillazioni del costo dei prodotti su Amazon, mostrando se l’offerta è davvero conveniente o meno. Per i possessori degli smartphone Android c’è l’app Price Tracker, mentre tutti gli altri possono optare per i servizi online di Keepa, MaxSpar e Watch4Price, oltre al più famoso CamelCamelCamel, disponibile anche per l’Italia. Non meno utili risultano poi le piattaforme che aggregano i volantini dei negozi fisici dove poter risparmiare qualche spicciolo negli acquisti. I più gettonati sono Doveconviene, Ultimoprezzo e Promoqui.

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Quasi 20 mila ucraini sono fuggiti illegalmente all’estero per evitare il reclutamento

Dal 24 febbraio 2022 al 31 agosto 2023, 19.740 persone hanno attraversato illegalmente il confine ucraino con i Paesi vicini, allo scopo di evitare l’arruolamento nell’esercito ucraino. Lo riferisce la Bbc, che ha visionati i dati delle autorità di Romania, Moldavia, Polonia, Ungheria e Slovacchia sugli attraversamenti illegali delle frontiere. La maggior parte dei trasgressori (14.313 persone) ha attraversato il confine a piedi o a nuoto. Le restanti 6.800 persone hanno utilizzato documenti falsi, attestanti ad esempio malattie inesistenti.

Quasi 20 mila ucraini sono fuggiti illegalmente all’estero per evitare il reclutamento. Altrettanti sono stati bloccati dalle autorità.
La frontiera tra Moldova e Ucraina a Palanca (Getty Images).

Gli uomini tra i 18 e i 60 anni possono lasciare l’Ucraina solo con un permesso speciale

Altre 21.113 persone, ha riferito Kyiv, hanno tentato di lasciare l’Ucraina illegalmente ma sono state fermate dalle autorità locali. Dall’invasione russa alla maggior parte degli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni è stata vietata l’uscita dal Paese: in questa fascia è infatti possibile lasciare l’Ucraina solo con un permesso speciale. In generale, sono esclusi dalla coscrizione gli uomini con problemi di salute, quelli con responsabilità di assistenza e i padri di tre o più figli. Chi tenta di scappare e viene catturato rischia fino a otto anni di carcere.

A piedi o a nuoto, utilizzando documenti falsi: le storie di chi è scappato

La Bbc ha raccolto la testimonianza di Yevgeny, che ha attraversato a piedi il confine con la Moldova, segnato il larga parte dal fiume Dnestr: in tanti hanno tentato di attraversare il corso d’acqua, trovando in diversi casi la morte. Dopo essere stato processato dalla polizia moldava, Yevgeny ha presentato domanda di asilo, cosa che deve essere fatta entro 24 ore dall’ingresso nel Paese per evitare precedenti penali. «Cosa avrei dovuto fare? Non siamo tutti guerrieri. Non devono tenere sotto chiave l’intero Paese», ha detto alla Bbc. Storia simile quella di Erik, 26enne di Kharkiv, che ha raccontato di essere arrivato in Moldova camminando attraverso le pianure della regione separatista della Transnistria e poi nuotando attraverso il Dnestr. In tanti organizzano la fuga tramite Telegram, dove i contrabbandieri organizzano le traversate dei corsi d’acqua e la fornitura di falsi documenti, attestanti inesistenti problemi di salute o terzi figli. Circa 4 mila euro la tariffa.

Quasi 20 mila ucraini sono fuggiti illegalmente all’estero per evitare il reclutamento. Altrettanti sono stati bloccati dalle autorità.
La zona di Plauru, villaggio della Romania al confine con l’Ucraina (Getty Images).

Secondo la più recente stima sono 70 mila gli ucraini morti in guerra

Fyodor Venislavsky, rappresentante del presidente Volodymyr Zelensky alla Verkhovna Rada, ha detto alla Bbc che tra l’1 e il 5 per cento degli uomini ucraini tra i 18 e i 60 anni sta cercando di evitare la mobilitazione nell’esercito. «Sicuramente non sono di importanza decisiva per la difesa del Paese», ha dichiarato. Secondo la più recente stima degli Stati Uniti – trapelata malgrado i dati ufficiali di Kyiv restino secretati – il totale di soldati ucraini uccisi in guerra è salito almeno a 70 mila, con circa 120 mila feriti.

Napoli sarà la Capitale europea dello sport 2026

La città di Napoli è stata proclamata Capitale europea dello sport 2026. A stabilirlo è stata Aces Europe, Federazione delle capitali e città europee dello sport, che lo ha comunicato al Coni Campania, presieduto da Sergio Roncelli, informando che la città partenopea ha vinto il ballottaggio con Saragozza. Dopo Tbilisi, dunque, sarà il capoluogo campano a essere insignito dell’importante riconoscimento.

Roncelli: «Il premio di un lungo cammino»

Sul tema è intervenuto festante il presidente del Coni Campania Sergio Roncelli: «Questa investitura premia il lungo cammino fatto in stretta collaborazione fra il CONI Campania, il Comune di Napoli e l’USSI Campania. Un doveroso ringraziamento al sindaco Gaetano Manfredi e ad Emanuela Ferrante, assessore allo Sport del Comune di Napoli, che hanno sempre fermamente creduto nell’importanza di questa avventura proposta loro dal CONI Campania e dall’USSI Campania. È anche sicuramente un grande successo per lo sport campano che ha avuto un ruolo importantissimo nel condizionare la scelta. Basti pensare agli oltre 50 eventi di carattere nazionale ed internazionale ed ai numerosi eventi sociali e culturali organizzati». In quest’ultimo passaggio il riferimento è a quanto fatto dalla città nel 2023 a sostegno della propria candidatura a capitale europea dello sport.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e il presidente del Coni Campania Sergio Roncelli
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e il presidente del Coni Campania Sergio Roncelli (Facebook).

«Significa premiare, confermare e rilanciare la scelta di investire nello sport»

«Ancora una volta», ha aggiunto Sergio Roncelli, «il mondo sportivo campano ha evidenziato la sua compattezza e le sue grandi competenze e capacità organizzative. Dopo le Universiadi del 2019, Napoli si prepara a vivere un altro periodo di grande fermento sportivo in quanto il titolo di Capitale europea dello sport ha un significato molto profondo. Significa premiare, confermare e rilanciare la scelta di investire nello sport come fattore unificante del territorio per la sua crescita economica e sociale, per il rilanc/io dell’impiantistica sportiva e come potente antidoto al forte disagio giovanile che colpisce le giovani generazioni».

Giulia Cecchettin scomparsa, Filippo Turetta indagato per tentato omicidio

Filippo Turetta, il ragazzo padovano di 22 anni scomparso da sabato sera, 11 novembre, con l’ex fidanzata Giulia Cecchettin, è stato inserito nel registro degli indagati per tentato omicidio dalla procura di Venezia. Lo ha comunicato la procura stessa venerdì 17 novembre, sottolineando che è un atto dovuto a seguito della denuncia di sparizione esposta dai famigliari.

Trovati dei capelli vicino alle macchie di sangue

Alle 13 della giornata di giovedì 16 novembre, i sommozzatori hanno trovato un pezzo di tessuto bianco nel fiume Muson, incastrato in una rete metallica, vicino al Castello di Stigliano, nel Veneziano. Il reperto sta venendo analizzato insieme alle tracce di sangue e a dei capelli ritrovati a Fossò, in un parcheggio della zona industriale, vicino al luogo in cui un testimone ha riferito che avrebbe visto i due giovani litigare. Di quella zona sono state anche acquisite le riprese delle telecamere di videosorveglianza. I genitori di Filippo hanno consegnato agli inquirenti un suo spazzolino per prelevare materiale da confrontare con i reperti trovati.

Cos’è l’Ambrogino d’oro e a chi viene assegnato

L’Ambrogino d’oro è uno dei premi più prestigiosi conferiti dalla città di Milano, una tradizione che risale al 1947. Il premio prende il nome da Sant’Ambrogio, patrono milanese, e viene assegnato annualmente il 7 dicembre in occasione della festa del santo. È considerato uno dei più alti onori concessi dalla città e viene assegnato a individui e organizzazioni che si sono distinti per il loro contributo eccezionale e positivo alla comunità.

Ambrogino d’oro: cos’è e a chi viene assegnato

Il premio si articola in diverse categorie, ciascuna delle quali riflette settori specifici di contributo alla società. Le categorie possono includere cultura, sport, beneficenza, imprenditoria, scienza, giornalismo, e altri ambiti. I vincitori dell’Ambrogino d’oro sono selezionati da una commissione composta da esperti, rappresentanti della comunità e funzionari pubblici. La commissione valuta le candidature proposte dalla comunità o da altri organi competenti e decide i premiati in base ai loro straordinari contributi in determinati settori. Gli individui o le organizzazioni che ricevono l’Ambrogino d’oro sono riconosciuti per il loro impegno eccezionale e positivo nei confronti della città di Milano e della sua comunità. Possono essere elogiati per la loro dedizione al bene pubblico, la promozione della cultura, l’innovazione imprenditoriale, la generosità nei confronti di cause sociali e molto altro. Nel 2020, ad esempio, la coppia social formata da Chiara Ferragni e Fedez ha ricevuto questa prestigiosa onorificenza per le iniziative rivolte ai lavoratori e cittadini durante il Covid.

Le polemiche per l’Ambrogino ad Andrea Pucci 

Anche quest’anno sono uscite le liste dei personaggi che verranno insigniti dal sindaco di Milano Beppe Sala e, tra questi, è presente anche il comico Andrea Pucci. Inevitabilmente sui social è partita la polemica per alcuni scivoloni fatti dal comico contro le minoranze e chiunque non gli andasse troppo a genio, da Elly Schlein a Tommaso Zorzi fino ad arrivare alle tesi no vax durante la pandemia. Tra i diversi commenti spicca quello di Selvaggia Lucarelli, che sul suo account ha scritto: «Mi domando se Andrea Pucci sia stato premiato per i suoi raffinatissimi show o per i recenti meme sui suoi social con le foto più infelici di Elly Schlein. O ancora per le battute omofobe su Tommaso Zorzi». La giornalista ha ricordato anche che «il sindaco ha diritto di veto sui nomi dei premiati».

Brevi piogge e tanto vento, poi freddo da sabato

Tempo instabile nelle prossime ore caratterizzato da brevi piogge, concentrate soprattutto al Sud, e tanto vento di maestrale. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, annuncia l’arrivo di una modesta e rapida perturbazione atlantica che investirà le regioni meridionali. Se al Nord il bel tempo sarà prevalente, al Centro-Sud le nubi saranno diffuse, soprattutto sugli Appennini. Verso sera delle piogge andranno a bagnare Puglia, Basilicata, Calabria tirrenica e più localmente la Campania. La perturbazione verrà spazzata via dai venti di maestrale che scorreranno lungo i bordi dell’alta pressione in arrivo. Il freddo vento da Nordovest sferzerà le coste tirreniche e il medio e basso Adriatico (soprattutto in Puglia) con raffiche fino a 60-70 km/h e conseguenti mareggiate. I mari risulteranno molto mossi o localmente agitati. Anche le temperature subiranno una sensibile diminuzione, tornando nelle medie stagionali. Al Settentrione, invece, il vento da nord, sbattendo contro le Alpi, scenderà sulle vallate riscaldandosi e così sarà il foehn a soffiare su questi settori, rendendo il clima piuttosto mite.

Sole nel weekend in tutte le regioni

Diverso lo scenario del weekend: sia sabato che domenica il sole splenderà su tutte le regioni, anche se il vento continuerà a soffiare forte sul basso Adriatico e lo Ionio e le temperature all’alba saranno di poco sopra lo zero su gran parte dello stivale.

Coppia di Brescia entra nella Ztl per portare il figlio a scuola: multe per 13 mila euro

Una coppia di Brescia è stata multata per essere entrata ben 104 volte nella Ztl della città in un punto non autorizzato, cioè dal portale di via San Martino della Battaglia. I genitori, a quanto si apprende, hanno varcato ripetutamente l’accesso della zona a traffico limitato per la necessità di accompagnare il figlio nella scuola elementare Tito Speri di via Trieste, accumulando una sanzione di 13 mila euro.

Le multe sono arrivate per problemi con il navigatore

In base a quanto riferito dal Giornale di Brescia, che ha intervistato la coppia di genitori, gli accessi nella Ztl sarebbero stati dovuti a problemi tecnici del navigatore utilizzato. Entrando più nel dettaglio, la mamma e il papà avrebbero impostato il percorso da seguire con le direttive di accesso alla zona a traffico limitato previste dal Comune, ma lo strumento GPS li avrebbe indotti all’errore, facendoli entrare da via San Martino della Battaglia. A tal proposito si ricorda che il Comune di Brescia ha previsto un itinerario ben preciso per chi ha la necessità, come i genitori che devono accompagnare i bambini a scuola, di accedere alla Ztl: l’entrata in centro è concessa da via Cattaneo e da via Gabriele Rosa.

La coppia prepara il ricorso al giudice di Pace

I due genitori si sono visti recapitare a casa le multe relative, al momento, solo al mese di settembre per un totale di 13 mila euro, 10 mila se il pagamento viene effettuato entro cinque giorni dall’avvenuta notifica. Per la coppia non sarebbe del tutto errato pensare che si tratti di un modo con cui il Comune di Brescia intenda fare cassa, tanto che ha deciso di presentare ricorso al giudice di Pace pur iniziando nel frattempo a saldare le somme dovute. Ciò che viene criticato è, più nel dettaglio, il fatto che la polizia locale non abbia provveduto ad avvisare per tempo dell’errore reiterato, con le contravvenzioni che sono state notificare soltanto due mesi dopo. Vista la particolarità del caso, non sarebbe del tutto da escludere che il giudice di Pace decida di riscontrare la buona fede della coppia, in possesso di un permesso per entrare alla Ztl e che vi accedeva solo per portare il figlio a scuola. Se così fosse, potrebbero essere annullate tutte le multe.

IBM sospende la pubblicità su X in protesta contro i contenuti antisemiti

IBM abbandona X. La società di informatica fra le più antiche al mondo ha infatti annunciato l’immediata sospensione delle pubblicità sul social network per la presenza di contenuti antisemiti sulla piattaforma. «È una situazione del tutto inaccettabile», ha spiegato l’azienda in una nota ufficiale. «Bloccheremo gli spot mentre indaghiamo su quanto accaduto. Abbiamo tolleranza zero per l’incitamento alla discriminazione e all’odio». L’organismo di vigilanza Media Matters for America ha infatti pubblicato un rapporto in cui si cita la presenza di elogi al nazismo, a Hitler e all’antisemitismo accanto a inserti non solo di IBM, ma anche di Apple e Oracle. L’annuncio arriva a poca distanza da una polemica che ha colpito il patron di X Elon Musk per alcuni commenti sulla piattaforma in cui supportava la teoria secondo cui gli ebrei promuovono l’odio contro gli occidentali.

Gli spot di IBM, Apple e Oracle appaiono su X accanto a contenuti antisemiti. Polemica anche su Elon Musk per commenti contro gli ebrei.
Il logo di IBM, fra le più grandi società informatiche (Getty Images).

LEGGI ANCHE: X accusato di favorire la disinformazione sulla guerra in Israele

Linda Yaccarino di X risponde a IBM: «Siamo contro ogni forma di odio»

Nel suo rapporto disponibile online, Media Matters for America ha anche elencato il contenuto di alcuni post antisemiti presenti su X accanto alle pubblicità di grandi aziende. Sotto a uno spot proprio di IBM, per esempio, è possibile vedere alcuni cartelli filonazisti degli Anni 40 che appoggiavano il Reich e Hitler, una «guida spirituale». Le promozioni della società di telecomunicazioni Xfinity invece sono apparse sotto a una serie di post in cui si stabiliva che «Hitler ha fatto anche delle cose buone durante la sua dittatura». In altri contenuti, apparsi assieme a spot della rete televisiva Bravo, un utente ha persino definito stupidi coloro che credono che sia avvenuto un Olocausto. «Non possiamo sostenere una situazione così inaccettabile», ha spiegato IBM al Financial Times.

Gli spot di IBM, Apple e Oracle appaiono su X accanto a contenuti antisemiti. Polemica anche su Elon Musk per commenti contro gli ebrei.
Alcuni spot di IBM accanto a post antisemiti (Screenshot X).

Immediata la replica da parte di Linda Yaccarino, Ceo di X. «Il nostro punto di vista sulla questione è stato sempre chiaro», ha spiegato sul suo profilo l’amministratore delegato del social. «Contrastiamo ogni forma di discriminazione, fattore su cui penso che tutti siamo d’accordo». Confermando che la piattaforma non ammetterà mai l’antisemitismo, ha confermato l’impegno per eliminare e bandire gli account. La società di Elon Musk si è difesa in un comunicato affermando che la collocazione delle pubblicità nel feed è casuale e non dipende in alcun modo dal network. «I profili filonazisti non potranno mai monetizzare per i loro post, che saranno etichettati come contenuti sensibili», ha concluso, senza però parlare di cancellazione.

La polemica su Elon Musk per alcuni contenuti antisemiti

L’annuncio di IBM arriva in un contesto critico per X a causa di alcuni commenti del patron Elon Musk. Il 15 novembre infatti, il miliardario americano aveva spalleggiato la teoria di un utente secondo cui alcuni ebrei promuovono l’odio contro i bianchi. «Amico, hai perfettamente ragione», ha postato il magnate, dicendosi d’accordo con un complotto antisemita secondo cui gli ebrei incoraggino l’immigrazione in Occidente con l’obiettivo di eliminare la razza bianca e portare a un cambiamento demografico. In seguito ha provato a spiegarsi, peggiorando però le cose. Ha infatti specificato che non riguarda tutti gli ebrei, ma soltanto alcuni gruppi tra cui l’Anti-Defamation League, con cui era entrato in rotta di collisione in passato. «È pericoloso usare la propria fama e influenza per promuovere simili teorie», ha spiegato il Ceo dell’organizzazione.

Gli spot di IBM, Apple e Oracle appaiono su X accanto a contenuti antisemiti. Polemica anche su Elon Musk per commenti contro gli ebrei.
Il commento di Elon Musk che ha fatto infuriare gli ebrei (Screenshot X).

Antitrust, istruttoria su Instagram e influencer Asia Valente

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Meta-Instagram e dell’influencer Asia Valente. Lo si legge in una nota secondo cui, in particolare, Meta avrebbe omesso di adottare misure idonee a impedire la pubblicazione su Instagram di messaggi potenzialmente ingannevoli. Asia Valente pubblicherebbe sul canale social foto e video di ristoranti, di spa, di hotel e di altre strutture turistiche con le quali si ritiene possa intrattenere rapporti commerciali senza utilizzare alcuna dicitura che evidenzi la natura promozionale di questi contenuti.

SpaceX rinvia il lancio del razzo Starship, il veicolo spaziale più grande del mondo

L’azienda aerospaziale privata di proprietà di Elon Musck, la SpaceX, ha rinviato a sabato 18 novembre il lancio del suo nuovo potente razzo Starship, il veicolo spaziale più grande del mondo. La decisione è stata presa dopo che il primo test di volo in Texas è stato sospeso per problemi a una griglia. Sul suo profilo X, l’azienda ha comunicato che il lancio verrà effettuato dalle 7.00 ora locale (12:00 GMT), all’interno di una finestra di due ore.

La FAA ha autorizzato il lancio di Starship

«Dobbiamo sostituire un attuatore della griglia, quindi il lancio è rinviato a sabato», queste le motivazioni date da SpaceX sul rinvio del lancio di Starship per il quale la FAA, Federal Aviation Administration, aveva dato l’autorizzazione ritenendo che fossero stati soddisfatti tutti i requisiti ambientali, politici, di responsabilità finanziari e, soprattutto, di sicurezza. Giusto il tempo di provvedere a delle modifiche strutturali, dunque, e la navicella potrà essere lanciata nello spazio partendo dallo stabilimento SpaceX di Boca Chica in Texas.

Il veicolo spaziale più grande al mondo

Starship, come anticipato, è il veicolo spaziale più grande del mondo. È alto 121 metri, circa 35 piani, stessa altezza del razzo booster, ed è alimentato nella sua fase iniziale dai 33 motori dal vettore Raptor Super Heavy. Nel secondo stadio, quello relativo al processo di separazione, l’astronave può contare anche su altri motori che gli conferiscono ulteriore potenza. La missione di SpaceX prevede che il razzo raggiunga l’orbita e compia un giro quasi completo della Terra, per poi riatterrare nell’Oceano Pacifico, vicino alle Hawaii.

Incendio in un condominio a Padova: 20 intossicati

Venerdì 17 novembre 2023 circa 20 persone sono rimaste intossicate a causa di un incendio sviluppatosi poco prima delle ore 5.00 dall’appartamento di un condominio di cinque piani in zona Guizza a Padova. Alcuni degli intossicati, a causa del fumo, sono stati portati negli ospedali di Padova, ospedale pediatrico, Sant’Antonio, Abano e Schiavonia. Una mamma e un bambino, in particolare, hanno valori di carbossiemoglobina elevati e per loro si valuta la terapia iperbarica. In tutto sono stati evacuati 18 appartamenti e 60 persone.

Non sono chiare le ragioni dell’incendio

I vigili del fuoco, accorsi da Padova, Abano Terme e dal distaccamento volontario di Borgoricco con tre autopompe, l’autoscala, il carro aria e 20 operatori, coadiuvati dal funzionario di guardia, hanno iniziato le operazioni di spegnimento e controllato che non vi fossero altri residenti bloccati nell’edificio. L’incendio è stato spento e sono state avviate le operazioni di bonifica e di controllo dei danni statici, oltre che dell’accertamento delle cause del rogo. Le persone all’esterno sono state assistite da personale del Comune di Padova.

F1, le prove libere del GP di Las Vegas annullate per colpa di un tombino

Incredibile episodio in F1 nelle prime prove libere del Gran Premio di Las Vegas, durate appena 9 minuti a causa di un tombino sollevato sul circuito cittadino che ha danneggiato diverse monoposto e in particolare la Ferrari di Carlos Sainz, che ha riportato grossi danni. Lo spagnolo si è fermato per il guasto, subito sono state esposte le bandiere rosse e poco dopo i commissari hanno decretato l’annullamento della sessione.

Al momento dell’impatto la Ferrari di Sainz viaggiava a oltre 300 km/h

A sollevarsi, nel terzo settore del neonato circuito di Las Vegas, sul lungo rettilineo della Strip, è stata la cornice di asfalto del tombino, rendendo inevitabile l’impatto con il fondo della Ferrari di Sainz, che viaggiava in quel punto a 306 km/h. Poco prima anche l’Alpine di Esteban Ocon aveva sbattuto contro il coperchio del tombino, riportando danni minori al telaio.

Vasseur: «Tutto compromesso per Sainz, questo è inaccettabile per la F1»

«Abbiamo smontato auto, scocca, motore, batteria, completamente inaccettabile. Abbiamo vissuto libere 1 difficili, per Carlos è tutto compromesso, questo è inaccettabile per la F1», ha dichiarato ai microfoni di Sky Frederick Vasseur, team principal del Cavallino. Quanto accaduto nella prima sessione di prove libere del GP di Las Vegas potrebbe costringere Carlos Sainz a non prendere parte alle Fp2, posticipate proprio a causa dell’incidente.

Puff Daddy è stato accusato di stupro dall’ex fidanzata

Il rapper e produttore discografico Puff Daddy è stato denunciato presso la Corte Federale Distrettuale di Manhattan per stupri e abusi domestici da parte dell’ex compagna Cassie, cantante R&B che l’artista – vero come Sean Combs – aveva messo sotto contratto con la sua etichetta.

Il rapper e produttore Puff Daddy (vero nome Sean Combs) è stato accusato di stupro dall'ex fidanzata Cassie.
Cassie e Puff Daddy nel 2018 (Getty Images).

Gli abusi sarebbero andati avanti per più di un decennio

Gli abusi denunciati dalla cantante – il cui vero nome è Cassandra Ventura – sarebbero iniziati poco dopo il loro primo incontro nel 2005, quando lei aveva 19 anni, e sarebbero durati più di un decennio. L’artista sostiene che Combs l’avrebbe picchiata, drogata e costretta a fare sesso con escort maschi mentre lui filmava gli incontri e si masturbava. In più, quando nel 2018 la relazione era arrivata al capolinea, l’avrebbe persino stuprata dopo essersi introdotto a forza nella sua abitazione.

Cassie: «Lo faccio per le altre donne vittime di violenza e abusi»

«Dopo anni di silenzio e buio sono finalmente pronta a raccontare la mia storia. Lo faccio per le altre donne vittime di violenza e abusi nel corso di una relazione», ha dichiarato Cassie, che ha avuto una relazione con Puff Daddy (noto anche come Diddy) dal 2007 al 2018. Dovranno difendersi dalle accuse di aggressione sessuale, traffico di esseri umani, molestie sessuali, percosse e violenza di genere anche l’etichetta di Combs, la Bad Boy Entertainment, Epic Records e Combs Enterprises, LLC, tutte aziende di cui Cassie è stata dipendente dal 2006 al 2019.

Il rapper e produttore Puff Daddy (vero nome Sean Combs) è stato accusato di stupro dall'ex fidanzata Cassie.
Puff Daddy sul palco (Getty Images).

Tramite il suo avvocato Puff Daddy ha respinto le accuse

Tramite il suo legale, Puff Daddy ha respinto ogni accusa. «Negli ultimi sei mesi a Combs sono stati chiesti ripetutamente 30 milioni di dollari da parte della signora Ventura», ha detto l’avvocato, spiegando che Cassie a più riprese ha minacciato di scrivere un libro sulla loro relazione, proposta «respinta in quanto palese ricatto». Nella causa, la cantante ha chiesto un risarcimento non meglio specificato.

Firenze, donna morta dopo aver contratto la febbre Dengue

La Asl Toscana ha comunicato che una donna di 50 anni di Fucecchio, in provincia di Firenze, è morta dopo aver contratto la febbre Dengue. La 50enne era ritornata da un viaggio in Thailandia. Dopo i primi sintomi il quadro clinico è notevolmente peggiorato e la donna, che già soffriva di altre patologie, è stata ricoverata in terapia intensiva all’ospedale fiorentino di Careggi dove poi è deceduta.

Prima del ricovero la donna era andata a lavoro: al via la disinfestazione

Prima del ricovero si era recata anche a lavoro, in una conceria di San Miniato in provincia di Pisa. In accordo con i sindaci dei comuni di Fucecchio e San Miniato è stata disposta un’ordinanza urgente per motivi di sanità pubblica per predisporre una disinfestazione straordinaria nelle aree interessate nel raggio approssimativo di 100 metri dalla residenza e dal luogo di lavoro della donna. Le operazioni sono state svolte nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 novembre.

Raid israleiani nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania, allarme Onu: «A Gaza si rischia di morire di fame»

È il 42esimo giorno di guerra: il bilancio tra i palestinesi è di 11.470 morti, di cui 4630 bambini. In Israele si contano 1200 morti nell’attacco del 7 ottobre. Nelle prime ore di venerdì 17 novembre novembre un raid aereo ha colpito Jenin. Fonti palestinesi nella città, in Cisgiordania, affermano che due persone sono state uccise e sette ferite durante un’operazione militare israeliana. Lo riportano i media locali. Secondo il rapporto, alcune persone sono rimaste ferite in un attacco aereo e altre da colpi di arma da fuoco. Due dei feriti sarebbero in gravi condizioni.

Raid israleiani nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania, allarme Onu: «A Gaza si rischia di morire di fame»
Il campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, il 17 novembre (Getty Images)

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Cisgiordania: «Israele ha circondato ospedale Ibn Sina a Jenin, chiesto sgombero»

Le forze israeliane (Idf) avrebbero chiesto «lo sgombero» dell’ospedale Ibn Sina, a Jenin, in Cisgiordania. Lo affermano fonti locali citate dall’agenzia palestinese Wafa secondo cui i militari israeliani avrebbero circondato all’alba di oggi l’ospedale, perquisito le ambulanze e chiesto lo sgombero della struttura tramite annunci con gli altoparlanti. Secondo le fonti, paramedici sarebbero stati costretti a uscire dall’ospedale con le mani in alto, per poi essere perquisiti nel cortile e alcuni sarebbero stati interrogati.

Israele: «Presa roccaforte Jihad islamica nel nord della Striscia»

I soldati israeliani hanno continuato ad operare nella Striscia durante la notte. Lo ha detto il portavoce militare, secondo cui aerei israeliani hanno colpito «numerosi obiettivi» nell’enclave palestinese. I soldati – ha continuato – hanno preso il controllo di una roccaforte del comandante della Jihad islamica nel nord della Striscia. «La roccaforte conteneva gli uffici di capi terroristi dell’organizzazione e una sito per la produzione di armi». Inoltre, i soldati hanno operato all’interno di una scuola – dove erano nascoste molte armi – in «cui si erano celati terroristi di Hamas» e molti sono stati uccisi.

Onu: «I civili di Gaza rischiano la morte per fame»

I civili di Gaza rischiano di morire fame poiché cibo e acqua sono diventati «praticamente inesistenti». Lo afferma il Programma alimentare mondiale dell’Onu (Pam). «Con l’inverno che si avvicina velocemente, i rifugi insicuri e sovraffollati e la mancanza di acqua pulita, i civili si trovano ad affrontare l’immediata possibilità di morire di fame», ha detto in una nota la direttrice esecutiva del Pam, Cindy McCain.

Netanyahu: «Non riusciamo a ridurre il numero di civili morti»

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato Hamas per gli sforzi «infruttuosi» volti a ridurre al minimo le morti civili a Gaza. In una intervista alla Cbs, Netanyahu ha affermato che Israele sta facendo tutto il possibile per tenere i civili lontani dal pericolo mentre combatte Hamas nella Striscia, anche «lanciando volantini» che li avvertono di fuggire, ma che i suoi tentativi di ridurre al minimo le vittime «non hanno avuto successo».

Per il Comune di Milano ci vorrà un restauro per l’Arco della Pace

Per ripulire l’Arco della Pace dalla vernice gettata mercoledì 15 novembre da alcuni attivisti di Ultima Generazione non sarà possibile procedere con un semplice intervento di idropulizia e potrebbero volerci tempi più lunghi. È quanto precisa il Comune di Milano in seguito a un’analisi più approfondita e al sopralluogo avvenuto nel pomeriggio di giovedì 16 novembre, a cui hanno partecipato gli uffici della soprintendenza della Città Metropolitana di Milano e i tecnici del Nuir, dal quale è emersa infatti la necessità di un accurato intervento di restauro. A gestire tutte le operazioni sarà la Soprintendenza di Milano.