Cambio cognome per Harry e Meghan, pronti a diventare Spencer

Aumenta la distanza tra Harry e Meghan, e la famigia reale. I Duchi di Sussex vorrebbero infatti cambiare il cognome in Spencer, come Lady Diana. Secondo quanto pubblicato in un’intervista dal royal watcher inglese Tom Bower, la coppia sarebbe già al lavoro con le autorità britanniche per capire come procedere. La direzione è chiara: prendere il più possibile le distanze dalla royal family per avvicinarsi maggiormente all’immagine di Lady Diana, la principessa morta ormai 25 anni fa.

La coppia formata da Harry e Meghan sarebbe pronta a cambiare il proprio cognome in Spencer, come quello della principessa Lady D.
Harry e Meghan (Getty Images).

Harry e Meghan pronti a prendere il cognome di Diana

Secondo le dichiarazioni di Bower, per Meghan essere vista come Lady D «è sempre stato l’obiettivo principale. Diana è sempre stata la sua passione, oltre a essere un’ossessione per Harry. E considerato il silenzio degli ultimi tempi, è chiaro che i Sussex si stanno preparando per qualcosa di grosso». Un passaggio di cognomi che rappresenterebbe uno smacco alla famiglia reale, che ha adottato il cognome Windsor nel 1917, durante il regno di Giorgio V (nonno di Elisabetta) che durante la Prima guerra mondiale lo scelse al posto di Saxe-Coburg and Gotha, giudicato troppo tedesco.

SACE presenta il Rapporto Export 2023: vendite oltre i 660 miliardi di euro

In un mondo ancora esposto a shock e incertezze, investire in digitalizzazione, innovazione e transizione energetica è la chiave per le imprese italiane per rafforzare sempre di più la competitività sui mercati internazionali e crescere in modo sostenibile. È il messaggio che emerge dal Rapporto Export 2023 di SACE dal titolo Il futuro è adesso. Insieme, una guida che da ormai 17 anni aiuta le imprese a orientarsi sui mercati esteri e a cogliere le opportunità di internazionalizzazione in un contesto globale complesso come l’attuale, caratterizzato da condizioni finanziarie meno favorevoli, minori spazi di manovra di politica fiscale, progressiva erosione del potere d’acquisto dei consumatori, rallentamento della produzione industriale e molteplicità di tensioni commerciali.

Il Rapporto Export 2023 di SACE

In questo scenario, il 2023 sarà un anno dalle prospettive macroeconomiche deboli, ma positive, a cui seguirà un 2024 di maggiore slancio, con il PIL globale atteso in crescita a +1,7 per cento quest’anno e +2,5 per cento il prossimo. Lo stesso trend varrà per il commercio internazionale di beni, mentre quello di servizi registrerà un buon dinamismo già quest’anno. Il grado di apertura commerciale – calcolata come incidenza degli scambi complessivi sul PIL mondiale – è sostanzialmente stabile, senza quindi arretramenti del processo di integrazione dei mercati o fine della globalizzazione: si può pertanto parlare di ri-globalizzazione, ossia di un aggiustamento delle catene globali del valore nell’ottica di una maggiore diversificazione dei fornitori e dei mercati di sbocco.

L’export si conferma solido motore di sviluppo dell’economia italiana. Dopo la performance sostenuta registrata lo scorso anno (+20 per cento), attribuibile principalmente alla componente prezzi, le esportazioni di beni nel 2023 cresceranno del 6,8 per cento, superando i 660 miliardi di euro. L’anno prossimo il ritmo rimarrà sostenuto al +4,6 per cento per poi assestarsi al +3,8 per cento medio annuo nel biennio successivo. Un forte impulso all’innovazione è rappresentato dagli investimenti green e in nuove tecnologie.

Dati e tendenze delle vendite all'estero secondo il Rapporto Export 2023 di SACE
Esportazioni italiane di beni e servizi in valore (SACE).

Dove esportare?

Le principali economie come Germania, Stati Uniti, Francia e Cina si confermano le maggiori geografie di riferimento per le vendite italiane, ma ci sono importanti cambiamenti in atto: Paesi del Golfo, India, Thailandia e Vietnam, senza dimenticare Messico, Brasile e Croazia – la new entry dell’Eurozona – presentano opportunità sempre più significative per il nostro export. Fra i principali mercati di destinazione la maggiore spinta è attesa dalla Cina (+17 per cento nel 2023), la cui completa riapertura dopo anni di restrizioni anti-Covid rappresenta un beneficio per i settori industriali non solo cinesi ma anche di quei paesi ben inseriti nelle sue catene di approvvigionamento.

Pechino, insieme a Nuova Delhi, farà da traino a tutta l’area asiatica e, di riflesso, a quella mondiale. L’India (+10,3% nel 2023), infatti, si conferma tra i mercati in maggiore espansione per l’export italiano di beni grazie all’importante evoluzione del suo sistema produttivo, già in atto da diversi anni e sulla quale il governo appare intenzionato a puntare con decisione. L’andamento delle vendite italiane risentirà inoltre positivamente della robusta crescita economica del Vietnam, mercato che vedrà una crescita del nostro export dell’8,1 per cento nel 2023 e del 6,5 per cento nel 2024, favorita da un contesto politico stabile e dal crescente ruolo di hub manifatturiero nella regione.

Dati e tendenze delle vendite all'estero secondo il Rapporto Export 2023 di SACE
Mappa Export (SACE).

L’insorgere del conflitto russo-ucraino ha accelerato il riassetto energetico dello scacchiere internazionale, favorendo le economie del Golfo che hanno potuto stanziare ulteriori e consistenti risorse per piani d’investimento finalizzati alla diversificazione produttiva, con effetti positivi anche per la domanda di beni italiani, in particolare in Arabia Saudita (+15,6 per cento) ed Emirati Arabi Uniti (+10 per cento), dove il nostro export mostra tassi di crescita a doppia cifra quest’anno e non inferiore al 5 per cento per il 2024.

In America Latina, Messico e Brasile, oltre a essere i due principali mercati, sono tra le geografie con prospettive di domanda più favorevoli. Il Messico (+8,4 per cento), unico paese davvero manifatturiero dell’area, si trova oggi in una posizione molto più centrale nello scenario regionale e globale ed è rafforzato anche dal fenomeno del nearshoring, in atto dallo scorso anno. L’ambizione del Brasile (+7,2 per cento) di aumentare il peso del comparto manifatturiero sul totale del valore aggiunto stimolerà le nostre vendite. Anche la Croazia (+14,4 per cento), entrata nell’Eurozona a gennaio 2023, geografia a noi prossima e porta d’ingresso alla regione balcanica, rappresenterà un mercato di opportunità.

Infine, le grandi dimensioni del mercato interno e l’indipendenza energetica continuano a imprimere una discreta performance dell’economia degli Stati Uniti, che si rafforzerà ulteriormente grazie alla spinta che l’Inflation Reduction Act imprimerà a molti settori con risvolti positivi anche per il nostro export (+6 per cento). Le nostre imprese potranno, infatti, beneficiare degli ingenti investimenti del piano, non solo investendo direttamente nel mercato statunitense ma anche allacciando contratti di fornitura in loco con clienti lungo l’intera catena di valore.

Le dichiarazioni dei vertici

Alessandra Ricci, amministratore delegato di SACE, ha così commentato il contenuto del Rapporto: «Rivoluzione tecnologica e transizione sostenibile sono le sfide che tutti noi, insieme, siamo chiamati ad affrontare oggi per disegnare il mondo di domani. Le imprese che investono in sostenibilità e in digitalizzazione sono anche quelle che esportano, di più e meglio. Il nostro Rapporto Export 2023 evidenzia proprio questa connessione e accompagnare le imprese in questi processi è la missione che noi del Gruppo SACE abbiamo fatto nostra, per contribuire al benessere duraturo della collettività. L’invito che voglio rivolgere ai nostri partner, le circa 40 mila imprese che supportiamo ogni giorno, è di investire in questo percorso contando sempre sui nostri strumenti informativi, formativi e assicurativo-finanziari e sul nostro network di relazioni, per rafforzare la capacità di gestire i rischi, cogliere le opportunità e trarre profitto dai cambiamenti in atto».

Le ha fatto eco Alessandro Terzulli, chief economist di SACE: «In un contesto sicuramente non semplice, la performance dell’export italiano, pur in fisiologico rallentamento, quest’anno e il prossimo si conferma robusta. Il nostro Rapporto Export rappresenta una bussola di riferimento per le imprese che vogliono crescere all’estero, anche in nuove geografie e con uno sguardo sempre attento a intercettare i segnali del mercato».

Cimitero dei feti, maxi multa a Roma Capitale e Ama: «No alla diffusione dei dati delle donne»

Il Garante della privacy ha deciso: Roma Capitale e Ama, la società a cui è affidata la gestione dei servizi cimiteriali, saranno sanzionate per aver diffuso i dati delle donne che avevano affrontato un’interruzione di gravidanza, scrivendone i nomi sulle targhette delle sepolture al Cimitero Flaminio. Una violazione del «rigoroso regime di riservatezza» previsto dalla legge 194 del ’78, oltre che del divieto di diffusione dei dati sanitari, che costerà 176 mila euro al Comune e 239 mila euro alla società in-house. Il Garante ha anche richiamato l’Asl Roma 1, chiudendo una vicenda di cui si parla già da quasi tre anni.

Il Garante della privacy ha sanzionato il Comune di Roma Capitale e l'azienda che si occupa dei servizi cimiteriali per aver scritto i nomi delle donne che hanno subito un'interruzione di gravidanza
Peluche e fiori ai piedi della croce di una tomba di un bambino (Getty).

La normativa prevede «le informazioni del defunto sul cippo»

Proprio l’Asl Roma 1 ha trasmesso ai servizi cimiteriali tutta la documentazione, ma questi ultimi hanno violato la normativa. Questa prevede che sulla targhetta vengano indicate le informazioni relative al defunto. Nessun riferimento alle madri, che invece hanno trovato nell’ottobre del 2000 il proprio nome scritto sulle croci. L’azienda sanitaria non dovrà più riportarle nemmeno sulle autorizzazioni al trasporto, alla sepoltura e sui certificati medico legali. Il Garante della privacy nel suo provvedimento specifica altre misure, tra cui la cifratura dei dati o l’oscuramento delle informazioni che identificano le donne.

Crivellini e Mingiardi: «Pronuncia storica del Garante»

Giulia Crivellini e Francesco Mingiardi, avvocati rispettivamente di Radicali Italiani e della causa per la campagna Libera di Abortire, come riportato da Repubblica commentano: «Dopo due anni di denunce, udienze, inchieste giornalistiche nazionali ed internazionali che, con la campagna Libera di Abortire, abbiamo promosso per sostenere le centinaia di donne che dopo aver abortito a Roma hanno scoperto il loro nome su una croce cattolica al Cimitero Flaminio di Prima Porta, oggi viene resa pubblica una pronuncia storica del Garante per la protezione dei dati personali che condanna Roma Capitale al pagamento della somma di 176mila euro per la diffusione illecita di dati relativi alla sfera di riservatezza e salute delle donne, riconoscendo al contempo le responsabilità di Ama e della Asl Roma 1 nella violazione del diritto all’anonimato».

Il Garante della privacy ha sanzionato il Comune di Roma Capitale e l'azienda che si occupa dei servizi cimiteriali per aver scritto i nomi delle donne che hanno subito un'interruzione di gravidanza
Fiori in un cimitero (Imagoeconomica).

Sondaggi politici, Forza Italia supera la Lega

Dopo la morte di Silvio Berlusconi, l’ascesa di Forza Italia nei sondaggi in cui si rilevano le intenzioni di voto degli italiani appare senza sosta. Il partito del Cavaliere cresce ancora, per la seconda settimana consecutiva, e stavolta il dato è ancora più eclatante perché gli azzurri superano la Lega di Matteo Salvini. Secondo l’ultima rilevazione della Supermedia Agi/Youtrend, infatti, Forza Italia guadagna quasi due punti, l’1,8 per cento, e si assesta a quota 8,8. Contemporaneamente tutti gli altri partiti di centrodestra frenano o registrano flessioni: Fratelli d’Italia, partito della premier Giorgia Meloni, perde lo 0,3 per cento e scende al 28,8; la Lega perde la stessa percentuale e si ferma all’8,6, subendo superata sebbene di poco da Fi.

Forza Italia cresce ancora nel gradimento della popolazione e supera la Lega di Salvini
Salvini, Berlusconi e Meloni insieme sul palco dopo il successo alle elezioni del settembre 2022 (Getty).

In calo anche Pd e M5s

Fratelli d’Italia resta però nettamente in testa al 28,8 per cento, staccando sensibilmente anche il Pd di Elly Schlein, sceso al 20,4 e in calo dello 0,2, e il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte, che perde lo 0,4 per cento fermandosi a quota 15,5. Resta da capire quanto durerà l’effetto generato dalla morte del leader politico: Forza Italia continuerà a correre anche dopo la riorganizzazione del partito?

Forza Italia cresce ancora nel gradimento della popolazione e supera la Lega di Salvini
La segretaria del Pd, Elly Schlein (Imagoeconomica).

Gli altri partiti: sale solo Verdi/Sinistra italiana

Stazionari o in fase calante anche gli altri partiti di opposizione. Azione di Carlo Calenda, scivola al 3,5 per cento (-0,3) ed è tallonato da Verdi e Sinistra italiana, unico altro gruppo in risalita oltre a Forza Italia. La sinistra ha guadagnato lo 0,2 per cento, salendo al 3,2 e allungando le distanze da Italia Viva data al 2,7 per cento (-0,3). Infine +Europa resta stabile al 2,3, mentre Italexit cala all’1,9 (-0,3). Tra le coalizioni, il centrodestra guadagna l’1,1 e vola a quota 47,2 per cento, nettamente avanti al centrosinistra, ora al 25,9 per cento.

Musk e Zuckerberg uno contro l’altro al Vegas Octagon

Quanta verità ci sia nello scambio a colpi di tweet è ancora da accertare: Elon Musk e Mark Zuckerberg hanno accettato di trovarsi l’uno contro l’altro in un’area da combattimento in Nevada, almeno e soltanto durante un botta e risposta sul social. La notizia è stata diffusa dalla BBC dopo che Musk ha pubblicato un messaggio sulla sua piattaforma di social media, Twitter, scrivendo di essere «pronto per una sfida» con Zuckerberg. Il proprietario della società madre di Facebook e Instagram Meta, ha replicato pubblicando uno screenshot del tweet di Musk con la scritta «inviami la posizione».

I due miliardari avrebbero accettato di sfidarsi, almeno su Twitter, dopo un botta e risposta iniziato da Musk.
Tweet di Mark Zuckerberg (foto Twitter).

Sfida tra Musk e Zuckerberg

La risposta del miliardario Musk non si è fatta attendere: «Vegas Octagon», ha twittato, riferendosi all’area utilizzata per gli incontri dell’Ultimate Fighting Championship (UFC). L’UFC ha sede a Las Vegas, Nevada. L’imprenditore ha poi twittato: «Ho questa grande mossa che chiamo The Walrus, dove mi sdraio semplicemente sopra il mio avversario e non faccio nulla». In seguito ha pubblicato brevi video di animali, facendo intendere che la sua sfida verso Zuckerberg non fosse seria. La BBC ha contattato Twitter per delle conferme, ma non è stata rilasciata alcuna dichiarazione. Intanto, il consulente aziendale Seyi Taylor ha twittato: «Scegli il tuo combattente» con le immagini dei due miliardari.

Anna Pettinelli ha un nuovo amore? Avvistata con Andrea di Carlo, ex di Arisa

La conduttrice radiofonica Anna Pettinelli, voce storica di Rds, è stata vista con Andrea Di Carlo, ex fidanzato di Arisa. I due hanno passato la serata insieme in un ristorante romano.

Anna Pettinelli avvistata con Andrea Di Carlo

Il manager del mondo dello spettacolo, che segue artisti come Can Yaman, Morgan e il calciatore Zlatan Ibrahimovic, è conosciuto per la sua relazione con la cantante di Controvento, con la quale si è lasciato poco più di un anno fa. Non è la prima volta che la coppia viene vista insieme e alcuni indizi fanno pensare che non si tratti di un rapporto professionale. Per la Pettinelli potrebbe essere un nuovo capitolo sentimentale dopo la fine della storia con Stefano Macchi, durata otto anni. Stando a quanto riporta Novella 2000, che ha pubblicato le foto, il manager dello spettacolo e la speaker radiofonica si starebbero frequentando già da un po’ di tempo. Lo stesso Di Carlo ha pubblicato uno scatto con lei sul suo profilo social.

Al momento nessuno dei due ha ancora confermato o smentito il rumors ma, sulla pagina Instagram di Andrea Di Carlo, da qualche tempo compaiono scatti di Anna Pettinelli che il manager correda con delle dediche particolari.

Le dichiarazioni della conduttrice a Verissimo

Non solo, un altro indizio sulla loro frequentazione sarebbe giunto da una dichiarazione fatta dalla Pettinelli ai microfoni di Silvia Toffanin. La conduttrice, ospite di Verissimo nel mese di marzo 2023, aveva confidato di avere una nuova persona al suo fianco ma di voler camminare con i piedi di piombo per evitare delusioni dopo la sofferenza provata per la fine della storia con Macchi. L’ex insegnate di Amici, a differenza della conduttrice, si è subito rifatto una vita: pochi mesi dopo rese infatti nota la sua nuova relazione con la modella Elisa D’Ospina.

Tonali e le promesse al Milan tradite: altro che bandiera

«Sandrino, perché?». Questa è la domanda che nelle ultime ore si pongono i tifosi del Milan e rivolgono al centrocampista Sandro Tonali. Il 23enne sembrava destinato a diventare una bandiera del club, ma ha già le valigie in mano e si accaserà in Premier League. Dopo tre stagioni, 95 presenze e 7 gol, a meno di clamorosi dietrofront dell’ultima ora, la sua prossima squadra sarà il Newcastle, che gli garantirà tra i 7 e gli 8 milioni di euro a stagione, cifra tre volte superiore a quella che attualmente riceve a Milano. Il Milan, che dal canto suo non si è opposto alla cessione ma ha soltanto rilanciato, dovrebbe ricevere intorno agli 80 milioni di euro. Un colpo al cuore per i tifosi milanisti, che nel tempo hanno assistito, credendoci, alle tante dichiarazioni d’amore del calciatore e ora vivono l’addio di Tonali come un tradimento.

Tonali andrà al Newcastle dopo che negli anni ha professato più volte il suo amore per il Milan
Tonali applaude i tifosi (Getty).

Tonali nel 2021: «Non farei mai l’errore di andare via»

Mentre in tanti già piangono l’addio, c’è anche chi rilancia le sue vecchie parole, chiedendosi se l’amore professato dal centrocampista fosse vero o soltanto una facciata. Al Corriere della sera, nel 2021, Tonali dichiara: «So cosa ho fatto per arrivare a questa maglia e non farei mai l’errore di andarmene. So che è difficile, soprattutto nel calcio di oggi, ma il mio sogno è diventare una bandiera del Milan. E farò di tutto per riuscirci». E prima, nel dicembre 2020, a metà della sua prima annata (complicata) in rossonero, durante un’intervista a Sky aveva raccontato: «Penso al Milan, da giocatore e da tifoso. Quando fai il calciatore, giochi con amore perché è la tua passione. In più giocare nel Milan, che è la tua squadra del cuore, è una cosa bellissima. Queste cose vanno tenute in considerazione perché è la squadra che ho sempre avuto dentro di me per tutta la mia vita».

Le dichiarazioni d’amore di Tonali: «Certo di voler stare qui»

Possibile che nel tempo l’amore sbiadisca? Sì, soprattutto in un calcio in cui le bandiere sono ormai merce più unica che rara. Tonali, però, sembrava essere l’eccezione e per questo la ferita nel cuore dei tifosi del Milan sembra essere insanabile. Il classe 2000 troppe volte ha parlato del suo «sogno» di «diventare una bandiera». Anche a Dubai, durante lo scorso ritiro invernale, aveva detto: «Voglio rimanere il più a lungo possibile. Se me lo chiedete oggi dico anche per tutto il resto della mia storia. Ma per lanciarsi in promesse del genere è troppo presto, nella nostra carriera non conta solo la voglia, incidono tanti altri fattori: la salute, gli infortuni, la famiglia. È impossibile fare previsioni così a lungo termine». Un anno fa ha fatto lo stesso: «Voglio stare qui, contratto dopo contratto. Sarebbe bello diventare una bandiera, ma non guardo così tanto oltre per scaramanzia». Quasi una profezia che oggi si avvera, con buona pace del tifo milanista.

Tonali andrà al Newcastle dopo che negli anni ha professato più volte il suo amore per il Milan
Tonali sconfortato al termine della gara contro l’Inter, valida per la semifinale di ritorno di Champions League (Getty).

Verona, morto l’operaio travolto da una trave d’acciaio

Non ce l’ha fatta il giovane che, nella giornata del 16 giugno, era rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro. Il venticinquenne era stato colpito da una trave d’acciao del peso di circa undici tonnellate. L’operaio era stato soccorso immediatamente, per poi essere trasferito d’urgenza al policlinico di Borgo Trento, a Verona, dove era stato ricoverato in prognosi riservata.

Verona, un giovane venticinquenne è morto a causa dei traumi riportati dopo un incidente sul lavoro avvenuto venerdì 16 giugno.
Ambulanza (Getty Images).

L’operaio colpito da una trave d’acciaio è morto

La triste notizia del decesso, diffusa da VeronaSera, è stata commentata dall’amministrazione comunale di Valeggio sul Mincio che, attraverso una nota, ha voluto esprimere il proprio «profondo cordoglio per la scomparsa del lavoratore di 25 anni coinvolto nella scorsa settimana in un tragico incidente sul lavoro avvenuto nello stabilimento valeggiano di Fincantieri». Alessandro Gardoni, sindaco di Valeggio, ha dichiarato: «Di fronte a fatti come questo, che purtroppo si verificano troppo spesso, le parole rischiano di essere vane. Il mio pensiero va innanzitutto al giovane lavoratore e alla sua famiglia, a cui vanno le condoglianze mie e dell’amministrazione tutta».

Il sindaco: «Serve l’investimento di risorse congrue»

Il primo cittadino ha aggiunto: «Al di là delle eventuali responsabilità che saranno accertate nelle sedi opportune, voglio porre una riflessione sulla necessità di impegnarci tutti per aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Unitamente alla consapevolezza da parte delle istituzioni e delle imprese, serve l’investimento di risorse congrue alla prevenzione degli incidenti sul lavoro. Dobbiamo eliminarne le cause e fare in modo che tutti non allentino la loro attenzione su questa priorità fondamentale».

Vasco Rossi scrive «slurp» a una foto di Victoria dei Maneskin: polemiche dei fan

Vasco Rossi e Victoria De Angelis sono i protagonisti dell’ultima polemica sui social. Tutto è partito da un commento che il rocker di Zocca ha postato sotto a una foto della giovane bassista dei Maneskin. Vasco ha scritto «slurp» e a corredo ha inviato anche l’emoticon del fuoco, a testimonianza del commento hot. Un apprezzamento, quello del cantante emiliano, che però in tanti non hanno per nulla gradito. E così sono partiti gli attacchi, soprattutto dai fan di Victoria e dei Maneskin, che contestano al rocker tanto ciò che ha scritto quanto la differenza d’età. Vasco ha compiuto, il 7 febbraio scorso, 71 anni, mentre la musicista il 28 aprile ne ha festeggiati 23.

Vasco scrive «slurp» alla foto di Victoria dei Maneskin e viene attaccato
Victoria De Angelis dei Maneskin durante un concerto a Los Angeles (Getty).

Fan contro Vasco: «Victoria potrebbe essere tua nipote»

I commenti contro il rocker sono stati tanti, praticamente tutti con un’unica idea: «Vasco, Victoria potrebbe essere tua nipote». E così mentre i Maneskin si godono qualche giorno di vacanza, in vista del prossimo concerto del 16 luglio a Trieste, il profilo della bassista, fidanzata con la brasiliana Luna Passos, viene invaso dai fan che la difendono. «Hai 71 anni e non ti vergogni?», scrive un utente. Un altro chiede incredulo: «Slurp sulla foto di una ragazzina?». Un commento tira l’altro e c’è chi sottolinea come servirebbe «un po’ di decenza. Qui non si tratta più di essere trasgressivi».

Vasco scrive «slurp» alla foto di Victoria dei Maneskin e viene attaccato
Vasco Rossi (Imagoeconomica).

Vasco non risponde e stasera canta a Palermo

Nonostante gli insulti, Vasco non risponde e si prepara, invece, a due giorni di concerti a Palermo. Una grande emozione per il rocker, che torna allo stadio Barbera a quasi 40 anni dall’ultima volta. E su Instagram carica i fan: «Mi ricordo quando siamo venuti a suonare in questo stadio era il 1985. Naturalmente facevamo solo la curva. Poi sono tornato un sacco di volte a Palermo ma al Velodromo Borsellino. La prima volta che ritorno allo stadio Barbera ..è un’emozione molto forte. È una pacca incredibile!! Stasera ci divertiremo come dei pazzi.. e vi farò impazzire di gioiaaaa!!!! Evvivaaaa!!».

Reggio Calabria, morto quattordicenne alla guida di un trattore

Si era messo alla guida del trattore all’insaputa dei genitori, Vincenzo Cordì, il quattordicenne morto a Laureana di Borrello, in provincia di Reggio Calabria, dopo essere stato travolto dal mezzo che si è ribaltato. Il tragico incidente è accaduto in un terreno di proprietà della famiglia del ragazzo, che gestisce un agriturismo in contrada Barbasano.

In Calabria un ragazzo di soli quattordici anni è morto dopo che il trattore su cui si era messo alla guida si è ribaltato.
Vincenzo Cordì (foto Facebook).

Trattore si ribalta, muore quattordicenne

Secondo le prime informazioni raccolte, il ragazzo avrebbe trovato le chiavi del mezzo, senza targa, in un cassetto e si sarebbe messo alla guida. Nonostante la tempestività dei soccorsi, per il giovane, a causa della gravità delle ferite riportate, non c’è stato nulla da fare. Sul posto, in contrada Barbasano, sono intervenuti i Vigili del fuoco e la Polizia che ha avviato gli accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. Il quattordicenne, solo lo scorso mercoledì, aveva sostenuto gli esami di terza media. A dicembre, Vincenzo Cordì scomparve per quasi un giorno, per poi essere ritrovato a Rosarno a casa di un amico.

Milano, betoniera travolge e uccide una donna in bici

Una donna di 60 anni è morta dopo essere stata travolta da una betoniera mentre, in bici, si trovava nei pressi di piazza Durante, a Milano. La ciclista, giovedì 22 giugno intorno alle 9.15, proveniva da via Predabissi mentre il mezzo pesante, girando a destra verso la piazza, potrebbe non averla vista. Poi lo schianto. Sul posto è immediatamente intervenuto il personale del 118 che è riuscito a rianimarla. Poi è stata trasportata al Policlinico di Milano in codice rosso. Dopo poche ore, la donna non ce l’ha fatta. Si tratta dell’ennesima tragedia con protagonisti un mezzo pesante e un ciclista.

Una ciclista di 60 anni è rimasta vittima di un incidente con una betoniera
Alcuni ciclisti lungo la pista ciclabile di Porta Nuova a Milano (Getty).

La donna è la quinta ciclista morta negli ultimi mesi

La 60enne è la quinta persona a rimanere uccisa in bici in incidenti con mezzi pesanti. L’ultimo in ordine temporale era stato Li Tianjao, il 17 maggio, cuoco di 53 anni travolto da un tir in via Comasina. Circa un mese prima, il 20 aprile, è stata Cristina Scozia a perdere la vita, anch’essa in bicicletta, travolta da una betoniera in corso Porta Vittoria. Il primo di febbraio, invece, Veronica D’Incà è stata investita in piazzale Loreto, mentre il 2 novembre del 2022 Silvia Salvarani è molta ai Bastioni di Porta Nuova per un incidente simile. A loro si aggiunge anche la 95enne Angela Bisceglia, che il 9 febbraio 2023 è stata schiacciata da un furgone in retromarcia mentre camminava sul marciapiede. L’8 novembre 2022, inoltre, il 14enne Luca Marangoni è morto dopo essersi scontrato con la sua bicicletta contro un tram.

Una ciclista di 60 anni è rimasta vittima di un incidente con una betoniera
A novembre, in un altro incidente, un 14enne è rimasto ucciso dopo essersi scontrato in bici con il tram (Imagoeconomica).

Legambiente Lombardia: «Ancora nessun provvedimento è stato preso»

Sulla vicenda interviene anche Legambiente Lombardia: «Nessun provvedimento effettivo ed efficace dopo l’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale il 4 maggio sulle prescrizioni alla circolazione dei mezzi pesanti. Il sindaco deve agire adesso, agghiacciante stillicidio di vittime a fronte di imbarazzanti ritardi amministrativi». Sul Fatto quotidiano, anche le testimonianze di altri ciclisti che assistito la donna in attesa dei soccorsi: «Mi sono venuti i brividi quando ho saputo dell’incidente: faccio questa strada tutte le mattine e ogni giorno rischio la vita».

Mosca, il giornalista statunitense Evan Gershkovich resta in carcere

A stabilirlo è il tribunale di Mosca con la decisione secondo la quale il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich deve rimanere in prigione, con l’accusa di spionaggio, almeno fino alla fine di agosto. Come riportato da AP, l’appello del giornalista americano per il rilascio è stato presentato tramite impugnazione della decisione del tribunale da parte dei suoi legali, ma è stato respinto.

Mosca, il giornalista Evan Gershkovich, del Wall Street Journal, resta in carcere per spionaggio. Il processo si è volto a porte chiuse.
Manifestazione per Evan Gershkovich (Getty Images).

Mosca, resta in carcere il giornalista del Wall Street Journal

Evan Gershkovich, con indosso una maglietta nera e jeans azzurri, è apparso teso e camminava avanti e indietro all’interno dello spazio riservato agli imputati, prima dell’inizio dell’udienza presso il tribunale della città di Mosca, ma ha anche sorriso e chiacchierato con i suoi genitori, presenti in aula. Il procedimento si è svolto a porte chiuse e ai giornalisti è stato chiesto di uscire. La sentenza è stata trasmessa su due grandi schermi in ​​una stanza separata del tribunale.

Visite in prigione negate all’ambasciata americana 

L’ambasciatrice statunitense Lynne Tracy, sul posto, ha dichiarato che: «Evan ha continuato a mostrare una forza e una resilienza notevoli in queste circostanze molto difficili», ma si è detta «estremamente delusa» dalla sentenza, ribadendo che Gershkovich è «innocente» e che le accuse della Russia contro di lui sono prive di fondamento. Tracy ha concluso dicendo: «chiediamo alla Federazione Russa di rilasciarlo», rivelando che all’ambasciata degli Stati Uniti è stato negato l’accesso in prigione in tre occasioni dall’ultima volta, risalente al mese di aprile. Il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha detto ai giornalisti che il ministero sta valutando un’altra richiesta di visita da parte dell’ambasciata.

Sandra Bonzi, chi è la moglie di Claudio Bisio

Sandra Bonzi , moglie di Claudio Bisio, è una scrittrice nata a Bolzano il 29 settembre 1964. Dopo essere diventata giornalista, ha lavorato per La Repubblica, Mediaset, Sky e Disney Channel.

Chi è Sandra Bonzi, moglie di Claudio Bisio

Sandra è originaria dell’Alto-Adige e si è trasferita a Milano per frequentare l’università. La scrittura è sempre stata parte integrante della sua vita e dal 2012 è la sua principale professione. Prima con il romanzo Stress&TheCity, poi con il primo giallo intitolato Nove giorni e mezzo. Il 25 aprile 2023 è invece uscito il romanzo Il mio nome è due di picche. Per raccontare la loro vita, nel 2008 lei e il marito hanno deciso di scrivere un libro dal titolo Doppio misto. Autobiografia di coppia non autorizzata.

Il loro libro è nato dopo uno scambio di mail a metà tra realtà e fiction: «Quando Claudio va in tournée, io resto a casa con i bambini, e diventa difficile parlare con calma. Allora gli ho scritto una mail, una sorta di pagina di diario, in cui vestivo i panni della moglie un po’ sopra le righe. Lui ha raccolto la sfida e mi ha risposto».

Sandra Bonzi, chi è la moglie di Claudio Bisio
Sandra Bonzi e Claudio Bisio (Facebook).

La loro storia d’amore 

Il primo incontro fra Sandra e Claudio è avvenuto a Milano, in un locale, nel 1992. A raccontarlo è stata lei stessa in un’intervista: «Tanti anni fa, ero un po’ brilla e lui mi ha “raccolto” al locale Stella Alpina. Diciamo che è stato travolgente». La scintilla tra i due è scattata subito per poi trasformarsi in amore vero e proprio. Sandra Bonzi e Claudio Bisio si sono sposati il 23 agosto 2003 nella cornice toscana di Barberino Val D’Elsa, con una cerimonia molto riservata. La coppia, prima celebrare le nozze, ha avuto due figli: Alice, nata nel 1996 e Francesco, nato nel 1998.

Esselunga, sequestro di 47,8 milioni per frode fiscale sulla manodopera

La Guardia di finanza di Milano ha eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla procura della Repubblica nei confronti di Esselunga. L’importo complessivo confiscato è pari a 47 milioni e 765 mila euro. Le indagini, eseguite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano con la collaborazione del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate, hanno al centro una presunta  somministrazione illecita di manodopera.

Sequestrati 47,8 milioni a Esselunga

L’inchiesta ha fatto emergere, secondo l’accusa, «una complessa frode fiscale caratterizzata dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale del meccanismo illecito (Esselunga, ndr), di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti e dalla stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore». Ciò ha portato «all’emissione e al conseguente utilizzo di fatture inesistenti per un ammontare complessivo di oltre 221 milioni di euro, più Iva superiore a 47 milioni di euro».

Ricostruendo la filiera della manodopera, la magistratura ha rilevato come i rapporti di lavoro con la società committente (Esselunga, ndr) «siano stati in alcuni casi “schermati” da società “filtro” che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative, mentre in altri sono stati intrattenuti direttamente con quest’ultime che hanno sistematicamente omesso il versamento dell’Iva e, nella maggior parte dei casi, degli oneri di natura previdenziale e assistenziale». Secondo il pm Paolo Storari, titolare dell’inchiesta, la condotta fraudolenta dell’azienda va avanti da numerosi anni e ha comportato non solo il sistematico sfruttamento dei lavoratori ma anche ingentissimi danni all’erario.

Indagati il direttore finanziario Albino Rocca e il predecessore Stefano Ciolli 

La Gdf sta dunque eseguendo diverse perquisizioni nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte nelle province di Milano, Novara e Bergamo e si sta procedendo alla notifica delle informazioni di garanzia, oltre che per le responsabilità personali in ordine ai reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti della società. Al momento risultano indagati l’ex e l’attuale direttore finanziario del colosso dei supermercati, rispettivamente Stefano Ciolli e Albino Rocca, nonché Esselunga per la responsabilità amministrativa degli enti.

 

La volta buona, il programma di Caterina Balivo che sostituirà Oggi è un altro giorno

Nella prossima stagione televisiva, Caterina Balivo tornerà al timone di un suo programma su Rai 1, La volta buona. La trasmissione dovrebbe avere un cast di personaggi fissi che la aiuteranno nella conduzione e prenderà il posto di Oggi è un altro giorno.

La volta buona, il programma di Caterina Balivo in onda su Rai 1

Secondo alcune indiscrezioni riportate da Tv Blog, dopo il successo del suo programma di La7 Lingo, la conduttrice sarebbe pronta a sbarcare sull’ammiraglia Rai con nuovo format. Si tratta di un programma, in onda dalle 14:00 da lunedì a venerdì, in cui sono presenti dei precisi meccanismi che lasciano pensare ad una solida e robusta spina dorsale. Una trasmissione ben centrata creata per il pubblico femminile davanti alla tv nel primo pomeriggio.

La Balivo divenne popolare alcuni anni fa conducendo, sempre sul pomeriggio di Rai 1, Festa italiana e Vieni da me. L’appuntamento è ora fissato con questa nuova trasmissione che dovrebbe prendere il via a settembre.

Caterina Balivo ritorna alla Rai con La volta buona
Caterina Balivo (Getty Images).

Serena Bortone andrà a Rai 3

Con l’addio alla Rai di Massimo Gramellini, Serena Bortone, che “a causa” di Caterina Balivo ha perso il suo posto nel primo pomeriggio di Rai 1, entra a tutti gli effetti a Rai 3. Fino a poco tempo fa il giornalista ha condotto la trasmissione Le parole e ora le redini sono in mano a Serena.

La conduttrice è dunque pronta a riprendere il suo posto su una rete che l’aveva vista precedentemente alla conduzione di Agorà e nella quale ritorna ora nel fine settimana. Le parole oltre che di sabato è previsto in prime time anche alla domenica sera, in una versione però leggermente diversa dall’originale. Non è chiaro se ci saranno ancora Roberto Vecchioni e Saverio Raimondo o verranno apportati cambiamenti.

 

Inchiesta mascherine: arrestati Marcello Minenna e Gianluca Pini

Marcello Minenna, alla guida dell’Agenzia delle Dogane durante l’emergenza pandemica, si trova agli arresti domiciliari per un’inchiesta aperta dalla procura di Forlì sull’approvvigionamento delle mascherine. L’indagine, che riguarda episodi di corruzione, è nata da un’inchiesta su traffico di droga con ramificazioni all’estero. Minenna, nominato nel 2020 al vertice dell’Agenzia dietro la sponsorizzazione del Movimento 5 stelle, è attualmente assessore regionale all’Ambiente in Calabria della Giunta Occhiuto. Agli arresti anche Gianluca Pini, imprenditore e dal 2006 al 2018 deputato della Lega. L’inchiesta ha coinvolto anche funzionari della prefettura di Ravenna e dell’Ausl Romagna.

Inchiesta mascherine: arrestato Marcello Minenna
L’ex deputato leghista Gianluca Pini (Imagoeconomica).

La maxi-operazione della Procura di Forlì 

In tutto sono stati emessi 34 provvedimenti di custodia cautelare e sequestrati 63 milioni di euro in via preventiva. All’indagine hanno partecipato anche la Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Bologna e le autorità giudiziarie estere.

I potenti al tempo di Giorgia, la censura da Arcore con lo zampino di Fascina

Una sigla, dal significato a tutta prima incomprensibile, messa sui fogli con la lista degli ospiti dei talk show politici che vengono approvati dalla direzione generale dell’informazione Mediaset, da anni dominio incontrastato di Mauro Crippa, manager di lunga data del Biscione: VSM. Che mai vorrà dire? L’arcano non regge molto: VSM è infatti l’acronimo di Villa San Martino, ossia la magione di Arcore dove, negli ultimi anni con la compagna Marta Fascina, ha vissuto Silvio Berlusconi, tanto da diventare un luogo simbolico del suo potere.

I potenti al tempo di Giorgia, la censura da Arcore con lo zampino di Fascina
Mauro Crippa, direttore generale dell’informazione Mediaset (Imagoeconomica).

Le partecipazioni a Stasera Italia e Quarta Repubblica erano fissate

Ma facciamo un passo indietro. Il 30 maggio esce I potenti al tempo di Giorgia, il libro di Luigi Bisignani e Paolo Madron (direttore di questo giornale) edito da Chiarelettere. Giornali e tivù ne parlano diffusamente, e a Mediaset non vogliono essere da meno. Così la casa editrice aveva concordato con la produzione di Stasera Italia, il programma condotto da Barbara Palombelli che va in onda su Rete 4 dal lunedì al venerdì, l’esclusiva della prima uscita televisiva del libro: gli accordi con Chiarelettere prevedono un’intervista faccia a faccia con la giornalista della durata di 12 minuti. Nel contempo un altro talk politico di punta della rete si fa avanti. Così che Quarta Repubblica, la trasmissione del lunedì sera condotta da Nicola Porro, invita Bisignani, per altro più volte ospite del programma, nella puntata di lunedì 12 giugno. Tutto deciso dunque.

I potenti al tempo di Giorgia, la censura da Arcore con lo zampino di Fascina
Luigi Bisignani (Imagoeconomica).

Poi la doppia cancellazione arrivata per ordini aziendali 

Quand’ecco una prima sorpresa: il 5 giugno la produzione di Stasera Italia chiama Bisignani e a malincuore gli dice di essere costretta per ordini aziendali a cancellare la sua partecipazione. Qualche giorno dopo stesso copione per Quarta Repubblica, dopo che domenica 11 Bisignani, come da accordi intercorsi con la produzione, aveva ricevuto un sms che gli dava le coordinate, ora e luogo (22.40 agli studi del Palatino) chiedendogli addirittura la targa dell’auto per predisporre il pass d’ingresso agli studi. Videonews, la testata cui fanno riferimento tutti i programmi di approfondimento giornalistico sempre alle dipendenze di Crippa, poi avrebbe completamente sconvolto la scaletta del suo e di tutti i programmi delle reti per la morte del Cavaliere, avvenuta proprio la mattina del 12 giugno.

Niet implacabile da Videonews: sarà anche perché nel libro si rivelano dei retroscena sul ruolo di Andrea Giambruno, lanciatissimo conduttore del Biscione nonché compagno di Giorgia Meloni?

La produzione di Quarta Repubblica comunque avvisava Bisignani di voler provare a inserire la sua partecipazione nelle ultime due puntate prima della pausa estiva. Proposito però frustrato dall’ennesimo niet implacabilmente arrivato da Videonews: di quel libro non si deve parlare. Sarà perché rivela per la prima volta i dettagli del patto tra Giorgia Meloni e Marina Berlusconi per garantire l’appoggio delle televisioni e la fine della fronda di Forza Italia al governo? Sarà perché il libro racconta nel dettaglio l’irresistibile ascesa di Marta Fascina da meteorina a finta moglie di Silvio? Sarà perché si rivelano dei retroscena sul ruolo di Andrea Giambruno, lanciatissimo conduttore del Biscione nonché compagno della presidente del Consiglio?

I potenti al tempo di Giorgia, la censura da Arcore con lo zampino di Fascina
Marta Fascina, Silvio e Marina Berlusconi (Imagoeconomica).

Una grave e pesante censura, anche controproducente

Ma qualunque sia la motivazione, resta il caso di pesante e grave censura da parte di un gruppo il cui fondatore si è professato fino all’ultimo paladino di libertà e tolleranza. Un libro messo all’indice come nei più nefasti regimi dittatoriali dove la libertà di pensiero e di opinione fanno paura. Oltretutto una decisione controproducente, perché a Mediaset nel momento in cui l’hanno presa avranno immaginato anche che la cosa sarebbe diventata pubblica. Infatti ne ha scritto Carmelo Caruso sul Foglio del 21 giugno. L’ordine di cancellare le due partecipazioni porta un marchio d’autore, VMS, Villa San Martino, e viene direttamente da Arcore. Non da Berlusconi, che stava male e che non avrebbe mai preso una simile iniziativa, ma dalla sua quasi moglie Marta Fascina.

I potenti al tempo di Giorgia, la censura da Arcore con lo zampino di Fascina
Fedele Confalonieri e Pier Silvio Berlusconi (Imagoeconomica).

Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri sono stati informati?

Mediaset si è adeguata, perché sulla perversa dialettica tra partito e azienda ha prevalso il partito, ossia Fascina, la donna che in quel momento l’aveva in pugno tanto che aveva già cominciato a ridisegnarne gli organigrammi mettendo dei suoi fedelissimi nelle posizioni di comando. Ubi maior, devono aver pensato a Videonews Crippa e i suoi fedelissimi vicedirettori (ma hanno informato Pier Silvio e Fedele Confalonieri?): di quel libro non s’ha da parlare. Una scelta che, pur forzata dall’obbedienza a un diktat della donna del capo, certo non fa onore all’azienda di Cologno Monzese. E non rende un buon servizio nemmeno alla memoria del suo fondatore, perché Berlusconi da liberale qual era, sicuramente non l’avrebbe mai presa.

Elizabeth Finch di Julian Barnes alla seconda prova del linguistico: di cosa parla

Il 22 giugno 2023 migliaia di studenti in tutta Italia sono tornati sui banchi di scuola per affrontare la temuta seconda prova degli esami di Maturità, che come ogni anno differisce da indirizzo a indirizzo. Se quelli dello Scientifico si sono ritrovati davanti studi di funzione e problemi di geometria e quelli del Classico hanno dovuto tradurre una versione di Seneca, i ragazzi e le ragazze del liceo linguistico hanno avuto l’occasione di approfondire un autore non particolarmente conosciuto come Julian Barnes. Ecco di cosa parlava la traccia di inglese.

Elizabeth Finch di Julian Barnes alla Maturità del linguistico: di cosa parla il libro

L’opera scelta dal MIUR per la maturità linguistica 2023 è stata definita dal suo stesso autore come «un tributo appassionato alla filosofia, una valutazione accurata della storia, un invito a pensare a noi stessi. Si tratta di un momento per riflettere e per esplorare gentilmente le nostre teorie e convinzioni, è un balsamo per i nostri tempi».

Il libro vede al centro Elizabeth Finch, descritta non soltanto come una semplice insegnante ma anche come una pensatrice e una fonte di ispirazione per i suoi studenti. Grazie al suo lavoro, la docente riesce a condurre i suoi pupilli in un percorso di crescita personale. Il libro si sviluppa dunque a partire dalle riflessioni di Neil, un suo ex studente che rilegge i diari della docente, ricordando così la sua mente eccelsa e la sua passione per la ragione.

Chi è Julian Barnes

L’autore dell’opera, classe 1946, è ad oggi uno dei più apprezzati scrittori inglesi contemporanei. A lungo conosciuto con lo pseudonimo di Dan Kavanagh (con il quale ha scritto diversi romanzi polizieschi) è un apprezzato rappresentante del postmodernismo letterario.

Barnes, il cui ultimo libro è proprio Elizabeth Finch uscito nell’aprile del 2022, ha alle spalle un importantissimo riconoscimento: nel 2011 ha infatti vinto il prestigioso Man Booker Prize per l’opera Il senso di una fine.

Vanessa Incontrada: età, marito e figli dell’attrice e conduttrice

Vanessa Incontrada, nata a Barcellona il 24 novembre 1978, è un’attrice e conduttrice spagnola naturalizzata italiana. È stata ed è la storica conduttrice di Zelig accanto a Claudio Bisio.

Vanessa Incontrada, la carriera tra cinema e tv

Figlia di Filippo Incontrada, un italiano, e Alicia Soler Noguera, cittadina spagnola, Vanessa è cresciuta fra Barcellona e Follonica, iniziando la carriera come indossatrice a 17 anni. Esordì in televisione nel 1998 con il programma musicale Super, seguito da Super estate al fianco di Peppe Quintale. A maggio 2000 affiancò Giancarlo Magalli in Subbuglio.

Negli anni seguenti, la Incontrada divenne famosa soprattutto in televisione come attrice. Sono tanti i film e le fiction di cui è stata protagonista, tra cui I cerchi dell’acqua (2001) con Alessio Boni, Caruso, la voce dell’amore (2012), Benvenuti a tavola – Nord vs Sud (2012), Un’altra vita (2014), Angeli – Una storia d’amore (2014), Non dirlo al mio capo (2016) con Lino Guanciale, La classe degli asini (2016), Scomparsa (2017) e Il capitano Maria (2018).

Nel 2003 ha debuttato sul grande schermo con un film di Pupi Avati, Il cuore altrove. Durante il Festival di Fiano, nell’ambito della rassegna Lo schermo è donna, ha ricevuto il premio come giovane attrice emergente. Il film è stato presentato anche al Festival di Cannes e ai Golden Globe a Los Angeles.

Vanessa Incontrada, tra carriera e vita privata
Tiziana Rocca e Vanessa Incontrada al Festival del Cinema di Venezia nel 2020 (Getty Images).

Nell’ottobre 2005 l’attrice iniziò le riprese di Quale amore di Maurizio Sciarra, con Giorgio Pasotti, film che presentò in anteprima al Festival di Locarno nell’agosto 2006. Vanessa recitò anche in La cena per farli conoscere (uscito nel 2007) insieme a Diego Abatantuono, Violante Placido e Inés Sastre.

Le esperienze da conduttrice

Nel 2001 condusse Sanremo Giovani accanto a Pippo Baudo. Il 2004 è invece l’anno in cui iniziò a condurre Zelig con Claudio Bisio a cui ha fatto seguito la presentazione del Festivalbar 2005 con Fabio De Luigi. Nel 2009 iniziò a condurre i Wind Music Awards in diretta dall’Arena di Verona, ruolo in cui venne confermata anche dal 2011 con Teo Mammuccari e poi con Carlo Conti. La Incontrada condusse anche la sesta edizione di Italia’s Got Talent.

Nel 2020 ha partecipato in veste di giudice alla diciannovesima edizione di Amici di Maria De Filippi. e, successivamente, come concorrente alla seconda stagione del programma Celebrity Hunted: Caccia all’uomo disponibile su Prime Video.

Vanessa Incontrada, tra tv, cinema e vita privata con Rossano Laurini
Vanessa Incontrada alla sfilata di Elena Mirò nel 2020 (Getty Images).

Vanessa Incontrada, marito e figli

Dal 2007 la conduttrice è legata a Rossano Laurini e l’anno seguente è nato il loro primo figlio, Isal. Del marito si sa poco, solamente che ha conseguito la laurea presso l’Università di Palermo, la Younipa. Rossano, a quanto si percepisce dai social, è un grande appassionato di sport: ama praticare il nuoto, lo sci, la corsa e andare in mountain bike. È il direttore artistico e il gestore di diversi locali notturni. Non è noto se i due stiano ancora insieme. In un’intervista a Oggi, l’attrice aveva spiegato: «È un momento di grande riflessione. Ma con lui non si alzerà mai un muro, la nostra storia non sarà mai finita. Abbiamo un figlio, siamo e saremo legati a vita perché avremo sempre un presente».

Di cosa parlano gli Scritti civili di Vittorio Bachelet nella seconda prova di Maturità 2023

Mentre gli studenti dello Scientifico affrontavano quesiti legati (tra gli altri) al teorema di Rolle e quelli del Classico si cimentavano nella traduzione di una versione di Seneca, i ragazzi e le ragazze del liceo delle Scienze Umane si trovavano di fronte alla seconda prova degli esami di Maturità 2023 un brano tratto dagli scritti civili di Vittorio Bachelet. Ecco di cosa si tratta.

Cosa sono gli scritti civili di Vittorio Bachelet, proposti agli esami di Maturità 2o23

Scritti Civili è la prima vera opera che ha raccolto in maniera eccellente ed esaustica tutta la produzione dell’ex vicepresidente del CSM Vittorio Bachelet: si tratta dunque di un compendio di testi di carattere politico, culturale, economico, giuridico e letterario che portano il lettore a importanti riflessioni su alcune tematiche laiche di rilievo.

I maturandi hanno dunque avuto modo di analizzare e commentare alcuni brani scritti da Bachelet per la stampa di Azione Cattolica Italiana e della Fuci, per altri giornali di stampo cattolico e hanno inoltre avuto a disposizione dichiarazioni e interviste fatte dall’autore nel corso degli ultimi anni della sua vita. Bachelet, in modo particolare, rifletteva sulle modalità in cui è possibile conciliare la vita politica con la propria responsabilità sociale e familiare.

Chi è stato Vittorio Bachelet per il nostro Paese

Dopo aver militato nella Democrazia Cristiana, Bechelet era diventato dirigente di Azione Cattolica, consigliere comunale a Roma e successivamente Consigliere superiore della Magistratura.

Tra i più importanti intellettuali del nostro Paese della fine degli anni ’70, fu assassinato nel corso di un brutale attentato organizzato dalle Brigate Rosse all’Università La Sapienza, dove insegnava da ormai diversi anni diritto pubblico dell’economia alla facoltà di scienze politiche.

Bachelet, in ogni caso, non è stato l’unico autore tra i quali gli studenti di Scienze Umane hanno potuto scegliere. In occasione della Maturità 2023 il MIUR ha fornito agli studenti anche una traccia di Edgar Morin tratta da Il metodo.