Bonaccini apre la campagna elettorale per le Regionali in Emilia-Romagna
Almeno 10 mila in piazza Maggiore a Bologna. Il governatore uscente e candidato del centrosinistra dal palco saluta Romano Prodi, lancia un ultimo appello al M5s. E ringrazia le Sardine.
Dopo le Sardine, in Piazza Maggiore a Bologna arriva il centrosinistra. Sabato si è infatti aperta ufficialmente la campagna elettorale di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna sfidato dalla leghista Lucia Borgonzoni alle Regionali del 2020.
Obiettivo centrato. Almeno 10 mila le persone presenti. «È una piazza bellissima», ha detto Bonaccini salendo sul palco: «Mi hanno detto che è venuto anche Romano Prodi, gli mando un grande abbraccio».
L’ULTIMO APPELLO AL M5S
«Chiediamo a tutti di riflettere, perché ci sono due progetti di Regione e si può scegliere senza rinunciare alla propria lista», ha aggiunto il presidente dell’Emilia-Romagna. Messaggio inviato soprattutto al M5s, ancora senza candidato e dove Roberta Lombardi ha rilanciato nuovamente l’ipotesi di un’alleanza con i dem verso le Regionali del 26 gennaio da votare su Rousseau. Ipotesi respinta dal senatore emiliano-romagnolo Gabriele Lanzi, sostenitore della corsa solitaria. «L’isolamento rischia di rendervi irrilevanti», ha messo in guardia il governatore.
NESSUN BIG DEM IN PIAZZA
Dal palco di piazza Maggiore, Bonaccini ha ribadito tutti i cavalli di battaglia di questa corsa elettorale. A partire dalla proposta di azzerare le liste d’attesa per i nidi («Faremo il più grande investimento educativo nella storia di questo Paese») fino alla svolta ambientale («Non è più rinviabile, c’è un’emergenza che si chiama Pianeta terra»). Ad ascoltarlo c’era come detto Prodi («Un bell’inizio e un discorso molto equilibrato») e nessun big nazionale, anche se Nicola Zingaretti ha esultato via Twitter: «Bellissima la giornata per l’Emilia-Romagna. Con Bonaccini per vincere. Con tutta la passione possibile».
L’altro fronte caldo per Bonaccini è quello delle Sardine. Senza di loro, una piazza Maggiore da oltre 10 mila persone difficilmente sarebbe stata possibile. «So che c’è Mattia qui, lo saluto e lo ringrazio», le parole rivolte al portavoce Mattia Santori. «Ci avete mostrato quanta gente non aspettava altro che riempire piazze con un discorso opposto a quello di questa destra».
I SINDACI CON IL PRESIDENTE DI REGIONE
In piazza, coperta dalle bandiere del Pd, anche il sindaco Virginio Merola, quello di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il primo cittadino di Parma Federico Pizzarotti, presidente di Italia in Comune. «Ora a Bologna, gli emiliano-romagnoli si sono ripresi la piazza», ha scritto su Facebook Pizzarotti. «Non contro qualcuno ma per l’Emilia Romagna. Per la nostra terra, con entusiasmo come non avveniva da anni. Sto con Stefano Bonaccini, sto con l’Emilia Romagna libera e forte, con questa piazza incredibile. Sto con chi parla di coraggio e non di paura».
IL SOSTEGNO DI ITALIA VIVA
Al fianco di Bonaccini anche Italia viva. «Non abbiamo mai avuto un solo dubbio sul fatto che Stefano fosse il migliore candidato possibile per questa regione», ha detto il deputato renziano Marco Di Maio. «Bonaccini ha dimostrato in questi cinque anni di essere all’altezza del compito di guidare l’Emilia-Romagna, una delle più avanzate d’Europa e del mondo, capace di migliorare in questi anni tutti gli indicatori economici».
«Non solo condividiamo il programma e le azioni svolte da Bonaccini in questi anni», ha aggiunto, «ma ci legano a lui anche battaglie comuni che in questi giorni stiamo conducendo come quella per la cancellazione della plastic-tax, tema particolarmente avvertito in Emilia-Romagna dove vi è la più alta concentrazione di imprese legate a questo comparto».
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