Omicidio Sacchi: per il gip la versione di Anastasia è inverosimile

Il giudice per le indagini preliminari ha valutato «lacunose e scarsamente plausibili» le dichiarazioni della fidanzata di Luca.

«Lacunose, inverosimili e in più punti scarsamente plausibili»: così giudica il gip di Roma le dichiarazioni rese da Anastasia, la fidanzata di Luca Sacchi, nel provvedimento con cui ha respinto una istanza di revoca della misura dell’obbligo di firma presentata dal difensore al termine dell’interrogatorio svolto il 4 dicembre scorso. Per il giudice Costantino De Robbio le dichiarazione di Anastasia «appaiono del tutto inidonee a scalfire il quadro indiziario» e arrivano da un soggetto «interessato e non obbligato a rispondere dicendo la verità».

L’ORIGINE DELLA PISTOLA

Si aggrava intanto la posizione di uno degli indagati nell’inchiesta. Il gip di Roma ha notificato un provvedimento di custodia cautelare in carcere a Armando De Propris, padre di Marcello, il giovane di San Basilio che ha dato l’arma a Valerio Del Grosso, autore materiale dello sparo. All’uomo,in carcere per possesso di droga, i pm contestano la detenzione illegale della pistola calibro 38, mai trovata, utilizzata da Del Grosso.

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Condannato a 30 anni per femminicidio si toglie la vita dopo la sentenza

Francesco Mazzega si è impiccato nella notte di sabato 30 novembre dopo la sentenza in appello. Nel 2017 aveva ucciso la fidanzata 21enne che aveva deciso di lasciarlo.

Francesco Mazzega si è suicidato all’età di 38 anni dopo essere stato condannato a 30 anni per la morte di Nadia Orlando in sentenza d’appello. L’uomo è stato trovato privo di vita – secondo le prime informazioni si sarebbe impiccato – nella notte di sabato 30 novembre nel giardino della sua abitazione in Friuli a Muzzana del Turgnano in provincia di Udine. Mazzega era infatti agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico in attesa della sentenza. Venerdì 29 novembre in appello era stata confermata la condanna di primo grado a 30 anni con le porte del carcere che si sarebbero dovute aprire da lì a poco.

IL RITROVAMENTO DEL CORPO

Secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto a ritrovare il corpo di Francesco Mazzega sarebbero stati i parenti dell’uomo. Il 38enne si sarebbe legato una corda al collo impiccandosi nel giardino di casa. Immediata la chiamata ai sanitari del 118 che arrivati sul posto hanno provato a rianimarlo per 40 minuti. Le manovre sono tuttavia risultate vane e i medici ne hanno constatato il decesso.

L’OMICIDIO DI NADIA ORLANDO

L’omicidio di Nadia Orlando risale alla sera del 31 luglio 2017. La ragazza, all’epoca appena 21enne e originaria di Vidulis di Dignano in provincia di Udine, era stata assassinata a pochi passi da casa. Il suo femminicida l’aveva poi messa nel bagagliaio della propria auto vagando alla guida per tutta la notte sino al crollo e all’arresto. Il motivo dell’omicidio sarebbe stato la volontà da parte di Nadia di interrompere la loro relazione ormai diventata insanabile.

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Omicidio Luca Sacchi, Anastasia indagata per droga

La ragazza avrebbe tentato di acquistare un grosso quantitativo di sostanze stupefacenti assieme a Giovanni Princi, ex compagno di scuola della vittima con precedenti per spaccio, che è stato arrestato.

Nello zaino di Anastasia c’erano 70 mila euro, che sarebbero serviti per comprare 15 chili di droga. Svolta nelle indagini sull’omicidio di Luca Sacchi, il personal trainer di 24 anni ucciso con un colpo di pistola alla nuca nella notte tra il 23 e il 24 ottobre a Roma, davanti al pub John Cabot. I carabinieri hanno notificato cinque ordinanze di custodia cautelare ad altrettante persone che risultano indagate. Fra loro c’è anche Anastasia Kylemnyk, la fidanzata di Luca, colpita dall’obbligo di presentazione in caserma. La ragazza, la cui casa è stata perquisita, avrebbe tentato di acquistare la droga assieme a Giovanni Princi, ex compagno di scuola di Luca con precedenti per spaccio, per il quale è scattata invece la misura della custodia cautelare in carcere.

I militari hanno inoltre arrestato un ragazzo di 22 anni, accusato di aver fornito l’arma del delitto a Valerio Del Grosso – che ha materialmente premuto il grilletto – e Paolo Pirino, già detenuti per omicidio pluriaggravato e destinatari delle altre due misure di custodia cautelare per rapina. È da loro che Anastasia e Giovanni avrebbero cercato di comprare la droga. Fin dal primo momento, la posizione della fidanzata di Luca non aveva convinto gli investigatori e gli elementi raccolti incrociando tabulati telefonici e testimonianze hanno fatto emergere le contraddizioni della sua versione.

Anastasia, infatti, ha sempre negato la compravendita di stupefacenti, ma non ha saputo spiegare perché il suo zaino fosse pieno di soldi. Non 2 mila euro in mazzette da 50 e da 20, come detto inizialmente, ma molti di più. Le banconote non sono state ritrovate, ma l’ipotesi è che Anastasia e Giovanni volessero fare un “salto di qualità” nello spaccio di marijuana e cocaina. Del Grosso e Pirino, intermediari dei pusher di San Basilio, avrebbero fiutato l’occasione per spaventarli e rubare loro i soldi, mentre l’unica colpa di Luca sarebbe stata quella di aver cercato di difendere la sua fidanzata al momento della rapina.

La procura di Roma, con una conferenza stampa, ha rivelato i nuovi dettagli emersi dall’inchiesta.

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Rieti, una donna ha ucciso il marito dandogli fuoco

È successo la sera del 25 novembre dopo una violenta lite. Inutili i soccorsi.

Lo ha cosparso di benzina dopo una violenta lite, forse l’ennesima, e così lo ha ucciso. È questa la dinamica ricostruita dagli inquirenti che indagano sull’esplosione avvenuta la sera del 25 novembre, poco prima delle 22.30, in una palazzina del quartiere di Campomoro, a Rieti. La vittima è un 44enne del luogo e a causare la sua morte è stata sua moglie, ora ricoverata in stato di fermo al Sant’Eugenio di Roma con gravi ustioni su tutto il corpo.

DUE FIGLI RIMASTI ILLESI

Secondo la ricostruzione degli investigatori della Polizia, intorno alle 22 l’uomo aveva chiamato il 113 segnalando che sua moglie, di origini brasiliane, si era allontanata portando via i loro due figli (rimasti illesi). La donna, in realtà, si stava procurando delle taniche di benzina che, una volta tornata in casa, ha utilizzato contro il marito. Le urla hanno poi richiamato l’attenzione dei vicini ma al momento dell’arrivo dei Vigili del fuoco e del 118 per il 44enne era ormai troppo tardi.

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Rieti, una donna ha ucciso il marito dandogli fuoco

È successo la sera del 25 novembre dopo una violenta lite. Inutili i soccorsi.

Lo ha cosparso di benzina dopo una violenta lite, forse l’ennesima, e così lo ha ucciso. È questa la dinamica ricostruita dagli inquirenti che indagano sull’esplosione avvenuta la sera del 25 novembre, poco prima delle 22.30, in una palazzina del quartiere di Campomoro, a Rieti. La vittima è un 44enne del luogo e a causare la sua morte è stata sua moglie, ora ricoverata in stato di fermo al Sant’Eugenio di Roma con gravi ustioni su tutto il corpo.

DUE FIGLI RIMASTI ILLESI

Secondo la ricostruzione degli investigatori della Polizia, intorno alle 22 l’uomo aveva chiamato il 113 segnalando che sua moglie, di origini brasiliane, si era allontanata portando via i loro due figli (rimasti illesi). La donna, in realtà, si stava procurando delle taniche di benzina che, una volta tornata in casa, ha utilizzato contro il marito. Le urla hanno poi richiamato l’attenzione dei vicini ma al momento dell’arrivo dei Vigili del fuoco e del 118 per il 44enne era ormai troppo tardi.

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I funerali di Luca Sacchi a Roma, assente la fidanzata Anastasia

Chiesa gremita per l’ultimo addio al giovane ucciso il 24 ottobre scorso. Le lacrime della famiglia e l’omaggio degli amici.

Era gremita la chiesa del Santissimo nome in Maria all’Appio dove si sono svolti i funerali di Luca Sacchi, il giovane ucciso da un colpo di pistola durante una compravendita di droga a Roma. All’arrivo del feretro qualcuno ha pianto e altri si sono abbracciati. Tante le corone di fiori di amici, parenti e semplici cittadini.

ASSENTE LA FIDANZATA ANASTASIYA

Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro al termine dei funerali. La mamma, tra le lacrime, ha abbracciato a lungo la bara con sopra una grande corona di rose bianche e la fascia «mamma, papà e Federico». Assente alla funzione la fidanzata di Luca, Anastasia, che era con lui la notte dell’omicidio.

LE PAROLE DEL SACERDOTE: «CON UCA MORTI ANCHE NOI»

«Non ci sono parole per colmare il vuoto di una persona cara che ci lascia soprattutto per i genitori. Solo il silenzio», queste le parole del sacerdote durante l’omelia. «La morte di Luca ci ha colpito, in un certo senso ci ha fatto morire», ha sottolineato, «Nel mondo in cui viviamo a volte ci sentiamo scoraggiati. Facciamo che la morte di Luca sia per tutti noi motivo di vita».

IL CUGINO: SARAI IL NOSTRO ANGELO

«Ancora oggi non riesco a realizzare quello che è accaduto. Non è giusto che accadano cose del genere alle persone buone in un mondo ormai allo sbaraglio». A dirlo è stato Roberto, il cugino di Luca Sacchi durante i funerali. «Luca era un ragazzo d’oro che tutti i genitori avrebbero voluto come figlio», ha aggiunto, «Sempre sorridente. Ognuno di noi ha un destino, ma questo è troppo. Non abbandonare mai tuo padre, tua madre e Federico. Da oggi sarai il loro angelo. Non ti dimenticheremo mai».

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