Previsioni meteo weekend 24-25 giugno 2023: meno caldo e qualche temporale

Come sarà il meteo per il primo vero weekend di questa estate 2023? Secondo le ultime previsioni dei metereologi, le temperature dovrebbero essere destinate a calare a partire dal fine settimana del 24 e 25 giugno, con alta pressione quasi ovunque e qualche acquazzone sparso.

Le previsioni del tempo per sabato 24 giugno 2023: ampie schiarite quasi ovunque e temperature in calo

Il calo delle temperature previsto per le prossime ore (che si porterà via la terribile afa di questi giorni) sarà registrato a dire il vero già a partire dalla serata di venerdì, soprattutto in certe parti dell’arco alpino e in alcune zone interne della Sardegna. La colonnina di mercurio scenderà poi anche nelle regioni centro-meridionali che si affacciano sul Mar Adriatico, grazie ad un provvidenziale fronte di aria fresca. Al Nord si registrerà la tendenza ad ampie schiarite, con variabilità sulle Alpi e sulla Romagna, e temperature in calo con massime tra i 28 e i 32 gradi; al Centro si registrerà ancora una possibile instabilità, con rovesci temporaleschi concentrati soprattutto su Abruzzo e Lazio (mentre altrove il cielo sarà piuttosto sgombro di nuvole); al Sud si segnala la possibilità di rovesci pomeridiani in modo particolare sugli Appennini, mentre sulle coste e sulle isole sono previste schiarite.

Il meteo di domenica 25 giugno 2023: previste lievi piogge al Sud

Il 25 giugno i metereologi prevedono ampie schiarite in quasi tutto il Nord Italia, con qualche nube sparsa sul Veneto e sulle Dolomiti. Per quanto riguarda il Centro invece si prevedono nubi sparse con ampie schiarite solo sul Gran Sasso e sulla dorsale, mentre sarà sereno sui litorali e sulle subappenniniche. Per la giornata di domenica si prevedono pioggie solo sul Sud Tirreno a livello della dorsale calabra, mentre sull’Adriatico è previsto tempo nuvoloso con locali aperture a livello della dorsale lucana. Le piogge sono previste solo nel Catanese e in alcune zone interne della Sicilia, mentre sarà piuttosto sereno sulle coste e nelle zone interne della Sardegna.

Le previsioni meteo fino a Capodanno 2020

Il 2019 è stato il quarto anno più caldo per l’Italia dal 1800. A Natale temperature primaverili, in Puglia gli alberi di pero sono in fiore. L’allarme di Coldiretti: «Sconvolti i normali cicli stagionali».

Il clima primaverile che ha caratterizzato il Natale continuerà a farsi sentire sull’Italia fino a Capodanno 2020. Le feste proseguiranno all’insegna dell’alta pressione, che impedirà il passaggio di nuove perturbazioni. Il meteo sarà prevalentemente soleggiato, con temperature più alte della media, ma le ripercussioni del riscaldamento globale sono nefaste.

Il perché lo spiega (anche) Coldiretti, con un’elaborazione su dati del Cnr che certifica come il 2019 sia stato il quarto anno più caldo per il nostro Paese dal 1800, segnando 0,88 gradi in più rispetto alla media storica. Gli effetti del caldo anomalo pesano sulla natura: «I normali cicli stagionali sono sconvolti, in Puglia gli alberi di pero sono in fiore. A nulla vale più la programmazione degli agricoltori: broccoli, cavoli, sedano, prezzemolo, finocchi, cicorie e bietole sono tutti maturati contemporaneamente».

Adesso, se le temperature dovessero abbassarsi improvvisamente, potrebbero esserci «conseguenze disastrose» sulla raccolta dei frutti primaverile ed estiva. L’eccezionalità degli eventi atmosferici, sempre secondo Coldiretti, «è ormai diventata la norma anche in Italia». Evidente la «tendenza alla tropicalizzazione», caratterizzata da «una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ma intense e un rapido passaggio dal sole al maltempo». Ecco cosa ci attende nei prossimi giorni.

LE PREVISIONI PER IL 26 DICEMBRE

Per giovedì 26 dicembre gli esperti di 3bmeteo.com prevedono tempo stabile e soleggiato su tutte le regioni del Nord. Aumento della nuvolosità in serata, con fiocchi di neve sulle Alpi di confine. Temperature in calo, massime tra 10 e 13 gradi. Al Centro annuvolamenti su Marche e Abruzzo, qui con isolate precipitazioni il mattino; soleggiato altrove. Temperature in lieve calo sulle regioni adriatiche, massime tra 12 e 15 gradi. Al Sud nubi irregolari e residui rovesci al mattino su Basilicata e Salento; bel tempo prevalente altrove. Temperature in calo sulle regioni adriatiche, massime tra 13 e 17 gradi.

LE PREVISIONI PER IL 27 DICEMBRE

Venerdì 27 dicembre un piccolo nucleo di aria instabile attraverserà rapidamente il Centro-Sud. Al mattino un po’ di nubi al Centro, associate a brevi rovesci sul Lazio. Qualche annuvolamento anche nel Nord della Sardegna, sulle aree alpine di confine e al Nord-Est. Nel pomeriggio la nuvolosità si estenderà alle regioni meridionali e verso la Sicilia, ampie schiarite al Nord e sulla Toscana. Verso sera rovesci isolati in Sicilia, deboli precipitazioni isolate su Abruzzo e Molise, nevose sopra i 900 metri. Temperature in lieve calo: diminuzione più sensibile al Sud. Venti dai quadranti settentrionali in prevalenza deboli o moderati.

LE PREVISIONI PER IL 28 DICEMBRE

Nella giornata di sabato 28 dicembre si assisterà a un flusso di aria decisamente più fredda da Nord-Est, che si avvertirà maggiormente sui settori orientali del Paese, al Sud e sulla Sicilia. I venti soffieranno da moderati a forti su tutte le regioni peninsulari e sulle Isole, intensificandosi tra sabato e domenica 29 dicembre. Questo flusso di aria fredda sarà accompagnato da deboli nevicate sparse fino a quote collinari su Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria. Fiocchi di neve fino a 500-600 metri anche nel Nord della Sicilia.

LE PREVISIONI FINO A CAPODANNO 2020

Nei giorni successivi un intenso anticiclone associato ad aria particolarmente mite si consoliderà sull’Europa Occidentale e sull’Italia. Di conseguenza l’afflusso di aria fredda sulle regioni meridionali si esaurirà rapidamente, già da lunedì 30 dicembre, mentre sulle regioni centro-settentrionali si farà strada una massa d’aria eccezionalmente mite per la stagione. Gli ultimi giorni dell’anno e l’inizio del 2020 saranno quindi caratterizzati da tempo stabile in tutto il Paese. Temperature primaverili al Centro-Nord e in particolare in montagna, con valori anche di 10-12 gradi sopra la norma.

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Liguria in allerta rossa per il maltempo

Chiusi porti, scuole e la A6. Ma il codice è arancione anche per Piemonte, Emilia Romanga e Lombardia.

Allerta rossa per il maltempo il 20 dicembre in Liguria: chiusi porti e
scuole; chiusa la A6 tra Savona e Altare; è attesa una
perturbazione “molto violenta”, avverte l’assessore alla
Protezione civile Giampedrone.

ALLERTA ARANCIONE IN TRE REGIONI

Allerta arancione invece sempre in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna; gialla in Sardegna, Campania, Lazio, Toscana, Umbria e Friuli Venezia Giulia.

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Incubo a Venezia, previsto un nuovo picco di acqua alta

Il 13 novembre la città si è svegliata contando i danni, i morti – 2 a Pellestrina – e aspettando un nuovo picco di mareggiata. Mentre la mobilitazione della barriera che doveva salvare la Serenissima è stata rinviata ancora.

Venezia si è risvegliata il 13 novembre ancora nell’incubo: contando i danni, i morti e aspettando una nuova mareggiata. Dopo l’acqua alta che il 12 novembre con il vento di scirocco a 100 chilometri orari ha sfiorato la paurosa soglia di 190 centimetri sul medio mare, il 13 novembre si attende un’altra super-marea, vicina al metro e 45, prevista alle 10.20. Mentre la mobilitazione del Mose, la barriera costata sei miliardi che doveva proteggere la città lagunare dall’acqua, è stata rinviata ancora.

PREVISTI 160 CM DI MAREA

Sono già suonate le sirene d’allarme per il nuovo picco previsto di alta marea a Venezia. La previsione aggiornata del Centro maree è di 160 centimetri alle ore 10.30. Alle 8.30 il livello registrato a Punta della Salute è già di 130 centimetri. Il città il cielo è plumbeo e piove leggermente.

DUE MORTI A PELLESTRINA

Sono due le persone morte la sera del 12 novembre a Pellestrina mentre infuriava la mareggiata che ha devastato la città lagunare e le sue isole, con una punta di marea di 187 centimetri. All’anziano di 78 anni, rimasto fulminato mentre cercava di far ripartire le elettropompe nella sua casa allagata, si è aggiunto un secondo abitante dell’isola, trovato deceduto anche lui in casa, probabilmente per cause naturali. Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha scritto nella sua pagina Facebook che si contano i danni a Pellestrina, Murano, ma che sono andate sotto anche Chioggia e Punta Gorzone oltre a numerose località del litorale.

SECONDO RECORD DI MAREGGIATA DAL ’66: LA CONTA DEI DANNI

Quella del 12 novembre è la seconda misura nella storia della Serenissima, subito dietro al record dei 194 centimetri del 1966. I danni in città sono gravi. Gondole e barche strappate dagli ormeggi e spinte sulle rive, tre vaporetti affondati, altre imbarcazioni alla deriva. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere l’incendio all’interno del Museo di Ca’ Pesaro a Venezia, provocato dal mal funzionamento della cabina elettrica, che ha causato il crollo di un solaio a piano terra.

100 INTERVENTI DEI POMPIERI, I SOMMOZZATORI AL LAVORO IN LAGUNA

Nel centro storico e nella laguna permangono le situazioni più critiche: l’acqua alta ha completamente invaso l’isola Pellestrina. Diversi incendi si sono verificati nella notte a causa delle centraline elettriche invase dall’acqua. Le squadre dei Vigili del Fuoco stanno operando insieme con personale del nucleo sommozzatori per liberare la circolazione acquea a causa dell’affondamento di diversi natanti che hanno rotto gli ormeggi. A Venezia sono già stati effettuati oltre 100 interventi e altri 100 sono in attesa.

IN ARRIVO IL CAPO DEI VIGILI DEL FUOCO E DELLA PROTEZIONE CIVILE

L’elicottero Drago 71 dei Vigili del Fuoco sta compiendo un sopralluogo sull’isola di Pellestrina per individuare i luoghi più idonei per piazzare le pompe ad alta capacità di aspirazione. Il dispositivo di soccorso è stato rinforzato con personale arrivato dei comandi vicini. In mattinata a Venezia arriverà anche il capo del corpo nazionale dei vigili del fuoco Fabio Dattilo accompagnato dal capo dell’ emergenza Guido Parisi e il capo della protezione civile Angelo Borrelli.

LA CRIPTA DI SAN MARCO SOMMERSA

Sul fronte culturale, c’è grande apprensione per la Basilica di San Marco, i cui danni dovranno essere valutati quando l’acqua si ritirerà del tutto. La cripta, ha riferito la polizia municipale, è stata sommersa completamente. Nel momento del picco, in Basilica si misurava un metro e 10 d’acqua. Tutto il centro storico è stato allagato, perchè su questi livelli non ci sono passerelle o paratoie che tengano. L’acqua, con il buio fitto e la pioggia battente, è entrata dappertutto. I veneziani hanno assistito attoniti, dalle finestre di casa, o collegati al web, alla laguna che entrava nelle calli, nelle piazze, si prendeva i masegni e sommergeva ogni cosa.

BRUGNARO: «QUESTO È UN DISASTRO»

A cambiare tutto è stato il vento di scirocco che, se al mattino girava da nord est raggiungendo le coste del Veneto, in serata si è incattivito. Lo scirocco ha iniziato a spirare con raffiche fino a 100 km/h, e ha gonfiato la laguna. Alle 22 Piazza San Marco si presentava deserta e spettrale, sommersa da quasi un metro d’acqua, le onde ad infrangersi sulle colonne di Palazzo Ducale, la Basilica di San Marco, indifesa davanti all’attacco del mare. «Questo è un disastro, questa volta bisognerà contare i danni», ha detto il sindaco Luigi Brugnaro, mentre in barca effettuava un sopralluogo nell’area marciana, accompagnato dalla polizia municipale e dal personale di Avm.

E SI ASPETTA ANCORA IL MOSE

La marea rilancia anche il tema del Mose, il colossale sistema di barriere mobili contro le acque alte che attende ancora di essere ultimato, e lascia Venezia in balia di catastrofi naturali come questa. Tutte le scuole di Venezia e delle isole domani resteranno chiuse. Il sindaco ha annunciato che chiederà lo stato di calamità naturale per la città.

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Allerta meteo da Nord a Sud: temporali in tutta Italia

Allarme rosso in Calabria, Basilicata e Sicilia. Rischio nubifragi e allagamenti a Roma, maree eccezionali previste a Venezia. Neve sull’arco alpino sopra i 1.200 metri. Il quadro del maltempo nella giornata del 12 novembre.

Una forte perturbazione sta portando temporali in tutta Italia, da Nord a Sud. Per la giornata del 12 novembre la Protezione civile ha diramato l’allerta rossa su gran parte della Calabria, sui settori costieri della Basilicata e sulla Sicilia orientale. Allerta arancione per la Puglia e per i restanti settori di Basilicata, Calabria e Sicilia. Gialla su Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Campania e settori di Lombardia, Veneto, Toscana e Sardegna.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL NORD

Per l’Italia del Nord le previsioni meteo annunciano un 12 novembre ambivalente: nelle regioni occidentali (Liguria, Piemonte e Val d’Aosta) non sono previste piogge significative, anche se il cielo resterà grigio. Il grosso delle precipitazioni si abbatterà invece sulle regioni orientali (Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige), piogge lievi su Lombardia ed Emilia-Romagna. Prevista neve sull’arco alpino sopra i 1.200 metri. Nel corso della giornata la tendenza si confermerà, per poi attenuarsi a partire dalla tarda mattinata del 13 novembre. A Venezia sono possibili maree eccezionali: martedì mattina è previsto un picco di 140 centimetri, martedì sera di 145 centimetri, mercoledì mattina di 145 centimetri.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL CENTRO

Il 12 novembre sarà molto nuvoloso anche sul Centro Italia. Le piogge potranno assumere carattere temporalesco su Sardegna, Umbria e regioni tirreniche. Per quanto riguarda in particolare la Sardegna, a causa di un ciclone sul Mediterraneo occidentale sono attesi pioggia, vento e mareggiate fino a sera. Nel Lazio le precipitazioni più intense colpiranno le province di Viterbo, Latina, Frosinone e Roma, con il rischio concreto di nubifragi e locali allagamenti. Anche sulla Capitale sussiste quindi la possibilità di violenti rovesci specie durante il pomeriggio di martedì, accompagnati da raffiche di vento in prevalenza dai quadranti meridionali.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL SUD

L’ondata di maltempo colpirà soprattutto le regioni del Sud, con allerta rossa per Calabria, Basilicata e Sicilia orientale, dove sarà elevato il rischio di fenomeni alluvionali. Forti venti di scirocco accompagneranno piogge intense, in risalita dal Mar Mediterraneo verso la Sicilia, a partire dalla serata di lunedì 11 novembre, con mareggiate e onde alte fino a quattro metri su tutte le coste esposte. In sole sei ore potrebbero cadere fino a 80 millimetri d’acqua, ovvero 80 litri d’acqua su una superficie di un metro quadrato. Non sono da escludere anche grandinate e locali trombe d’aria soprattutto a Ragusa, Agrigento, Siracusa, Caltanissetta, Enna e Catania. Nella notte e nelle prime ore del 12 novembre lo spostamento del minimo depressionario dalla Tunisia al Mar Tirreno farà sì che le intense precipitazioni si concentreranno tra la Sicilia orientale e la Calabria ionica, dove potranno verificarsi alluvioni e allagamenti. Il maltempo sarà associato anche in questo caso a forti venti di scirocco, sia sul Mar Ionio, sia sulle vette appenniniche della Sila e dell’Aspromonte. La situazione andrà migliorando nel corso della mattinata di martedì.

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Allerta meteo da Nord a Sud: temporali in tutta Italia

Allarme rosso in Calabria, Basilicata e Sicilia. Rischio nubifragi e allagamenti a Roma, maree eccezionali previste a Venezia. Neve sull’arco alpino sopra i 1.200 metri. Il quadro del maltempo nella giornata del 12 novembre.

Una forte perturbazione sta portando temporali in tutta Italia, da Nord a Sud. Per la giornata del 12 novembre la Protezione civile ha diramato l’allerta rossa su gran parte della Calabria, sui settori costieri della Basilicata e sulla Sicilia orientale. Allerta arancione per la Puglia e per i restanti settori di Basilicata, Calabria e Sicilia. Gialla su Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Campania e settori di Lombardia, Veneto, Toscana e Sardegna.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL NORD

Per l’Italia del Nord le previsioni meteo annunciano un 12 novembre ambivalente: nelle regioni occidentali (Liguria, Piemonte e Val d’Aosta) non sono previste piogge significative, anche se il cielo resterà grigio. Il grosso delle precipitazioni si abbatterà invece sulle regioni orientali (Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige), piogge lievi su Lombardia ed Emilia-Romagna. Prevista neve sull’arco alpino sopra i 1.200 metri. Nel corso della giornata la tendenza si confermerà, per poi attenuarsi a partire dalla tarda mattinata del 13 novembre. A Venezia sono possibili maree eccezionali: martedì mattina è previsto un picco di 140 centimetri, martedì sera di 145 centimetri, mercoledì mattina di 145 centimetri.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL CENTRO

Il 12 novembre sarà molto nuvoloso anche sul Centro Italia. Le piogge potranno assumere carattere temporalesco su Sardegna, Umbria e regioni tirreniche. Per quanto riguarda in particolare la Sardegna, a causa di un ciclone sul Mediterraneo occidentale sono attesi pioggia, vento e mareggiate fino a sera. Nel Lazio le precipitazioni più intense colpiranno le province di Viterbo, Latina, Frosinone e Roma, con il rischio concreto di nubifragi e locali allagamenti. Anche sulla Capitale sussiste quindi la possibilità di violenti rovesci specie durante il pomeriggio di martedì, accompagnati da raffiche di vento in prevalenza dai quadranti meridionali.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL SUD

L’ondata di maltempo colpirà soprattutto le regioni del Sud, con allerta rossa per Calabria, Basilicata e Sicilia orientale, dove sarà elevato il rischio di fenomeni alluvionali. Forti venti di scirocco accompagneranno piogge intense, in risalita dal Mar Mediterraneo verso la Sicilia, a partire dalla serata di lunedì 11 novembre, con mareggiate e onde alte fino a quattro metri su tutte le coste esposte. In sole sei ore potrebbero cadere fino a 80 millimetri d’acqua, ovvero 80 litri d’acqua su una superficie di un metro quadrato. Non sono da escludere anche grandinate e locali trombe d’aria soprattutto a Ragusa, Agrigento, Siracusa, Caltanissetta, Enna e Catania. Nella notte e nelle prime ore del 12 novembre lo spostamento del minimo depressionario dalla Tunisia al Mar Tirreno farà sì che le intense precipitazioni si concentreranno tra la Sicilia orientale e la Calabria ionica, dove potranno verificarsi alluvioni e allagamenti. Il maltempo sarà associato anche in questo caso a forti venti di scirocco, sia sul Mar Ionio, sia sulle vette appenniniche della Sila e dell’Aspromonte. La situazione andrà migliorando nel corso della mattinata di martedì.

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Allerta meteo da Nord a Sud: temporali in tutta Italia

Allarme rosso in Calabria, Basilicata e Sicilia. Rischio nubifragi e allagamenti a Roma, maree eccezionali previste a Venezia. Neve sull’arco alpino sopra i 1.200 metri. Il quadro del maltempo nella giornata del 12 novembre.

Una forte perturbazione sta portando temporali in tutta Italia, da Nord a Sud. Per la giornata del 12 novembre la Protezione civile ha diramato l’allerta rossa su gran parte della Calabria, sui settori costieri della Basilicata e sulla Sicilia orientale. Allerta arancione per la Puglia e per i restanti settori di Basilicata, Calabria e Sicilia. Gialla su Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Campania e settori di Lombardia, Veneto, Toscana e Sardegna.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL NORD

Per l’Italia del Nord le previsioni meteo annunciano un 12 novembre ambivalente: nelle regioni occidentali (Liguria, Piemonte e Val d’Aosta) non sono previste piogge significative, anche se il cielo resterà grigio. Il grosso delle precipitazioni si abbatterà invece sulle regioni orientali (Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige), piogge lievi su Lombardia ed Emilia-Romagna. Prevista neve sull’arco alpino sopra i 1.200 metri. Nel corso della giornata la tendenza si confermerà, per poi attenuarsi a partire dalla tarda mattinata del 13 novembre. A Venezia sono possibili maree eccezionali: martedì mattina è previsto un picco di 140 centimetri, martedì sera di 145 centimetri, mercoledì mattina di 145 centimetri.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL CENTRO

Il 12 novembre sarà molto nuvoloso anche sul Centro Italia. Le piogge potranno assumere carattere temporalesco su Sardegna, Umbria e regioni tirreniche. Per quanto riguarda in particolare la Sardegna, a causa di un ciclone sul Mediterraneo occidentale sono attesi pioggia, vento e mareggiate fino a sera. Nel Lazio le precipitazioni più intense colpiranno le province di Viterbo, Latina, Frosinone e Roma, con il rischio concreto di nubifragi e locali allagamenti. Anche sulla Capitale sussiste quindi la possibilità di violenti rovesci specie durante il pomeriggio di martedì, accompagnati da raffiche di vento in prevalenza dai quadranti meridionali.

LE PREVISIONI METEO PER LE REGIONI DEL SUD

L’ondata di maltempo colpirà soprattutto le regioni del Sud, con allerta rossa per Calabria, Basilicata e Sicilia orientale, dove sarà elevato il rischio di fenomeni alluvionali. Forti venti di scirocco accompagneranno piogge intense, in risalita dal Mar Mediterraneo verso la Sicilia, a partire dalla serata di lunedì 11 novembre, con mareggiate e onde alte fino a quattro metri su tutte le coste esposte. In sole sei ore potrebbero cadere fino a 80 millimetri d’acqua, ovvero 80 litri d’acqua su una superficie di un metro quadrato. Non sono da escludere anche grandinate e locali trombe d’aria soprattutto a Ragusa, Agrigento, Siracusa, Caltanissetta, Enna e Catania. Nella notte e nelle prime ore del 12 novembre lo spostamento del minimo depressionario dalla Tunisia al Mar Tirreno farà sì che le intense precipitazioni si concentreranno tra la Sicilia orientale e la Calabria ionica, dove potranno verificarsi alluvioni e allagamenti. Il maltempo sarà associato anche in questo caso a forti venti di scirocco, sia sul Mar Ionio, sia sulle vette appenniniche della Sila e dell’Aspromonte. La situazione andrà migliorando nel corso della mattinata di martedì.

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