Fabrizio Corona è stato di nuovo scarcerato

L’ex paparazzo è affetto da un disturbo psichiatrico borderline con tendenze narcisistiche ed episodi depressivi. Deve essere curato in una clinica.

Di nuovo fuori dal carcere, per la terza volta nel giro di pochi anni. Fabrizio Corona è nuovamente libero perché i fatti per cui è stato condannato, compresi i tentativi d’estorsione in cambio di foto scandalose, «non destano un allarme sociale» particolarmente significativo e non c’è una «pericolosità» da parte sua tale da richiedere che stia comunque dentro. Corona, inoltre, soffre di una «patologia psichiatrica» che va curata e che si è aggravata dietro le sbarre e per questi motivi dalla sera del 6 dicembre l’ex ‘re dei paparazzi’ è passato da San Vittore a un istituto di cura vicino a Monza.

PENA DIFFERITA

Lo ha deciso il giudice della Sorveglianza di Milano Simone Luerti che ha concesso, infatti, all’ex agente fotografico, anche sulla base di una sentenza della Corte Costituzionale di aprile, il «differimento pena» nella cosiddetta «forma umanitaria» e così la sconterà, per ora (il fine pena è previsto nel marzo 2024), in detenzione domiciliare nel luogo di cura, da dove non potrà uscire. Le relazioni psichiatriche dell’equipe di San Vittore hanno segnalato, infatti, un patologico progredire di disturbi di una personalità borderline, associati a tendenze narcisistiche e a episodi depressivi (che si sono manifestati anche in passato e di cui si era parlato), con l’indicazione che Corona non reggerebbe più il carcere e inizierebbe già a essere resistente alle terapie farmacologiche.

NON PUÒ ESSERE CURATO IN CARCERE

Per il magistrato, in sostanza, come si legge nel provvedimento, ci sono tutte le «condizioni soggettive e oggettive» per consentire all’ex ‘fotografo dei vip’ di curarsi fuori dal carcere e ai domiciliari in un istituto, anche perché la patologia di cui soffre «non può essere curata adeguatamente» in una casa di reclusione. Il differimento pena con detenzione domiciliare è stato concesso, comunque, al momento «in via provvisoria» e poi spetterà a un collegio di magistrati ed esperti della sorveglianza confermare o meno la decisione. Nell’udienza ancora da fissare, la procura generale milanese, che più volte ha ottenuto la revoca dell’affidamento terapeutico per ripetute violazioni (tra cui apparizioni in tivù) che era stato concesso all’ex agente fotografico per tossicodipendenza, potrebbe opporsi alla prosecuzione dei domiciliari, applicati sulla base della sentenza della Consulta che permette il differimento pena anche per malattie mentali e non solo fisiche.

UN PROGRAMMA DI CURE IMPORTANTE E SERIO

D’ora in poi, come è stato spiegato dall’avvocato Ivano Chiesa che assiste l’ex ‘fotografo dei vip’ assieme al legale Antonella Calcaterra, Corona dovrà sottoporsi «a un programma di cure importante e serio». Chiesa, infine, ha voluto aggiungere: «Ringraziamo il magistrato di Sorveglianza per la sensibilità dimostrata, sono contento per Fabrizio, è la terza volta che esce dal carcere e mi auguro sia quella definitiva perché non è il posto per lui, malgrado tutti gli errori che ha commesso non è un criminale e ora deve curarsi».

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Fabrizio Corona in carcere per altri nove mesi

Per i giudici del Tribunale di Sorveglianza, l’ex fotografo deve scontare nuovamente dietro le sbarre il periodo trascorso in affidamento terapeutico. La difesa: «Siamo basiti, faremo ricorso».

Nessuno sconto per Fabrizio Corona, che ha ricevuto un’altra brutta notizia dal Tribunale di Sorveglianza di Milano. I giudici hanno infatti annullato i nove mesi che l’ex fotografo aveva passato in affidamento tra febbraio e novembre 2018, stabilendo che dovrà di nuovo scontarli e stavolta in carcere. Corona è tornato in galera a marzo e il suo fine pena, inizialmente previsto per l’autunno del 2022, si allunga ancora. Il suo avvocato, Ivano Chiesa, ha commentato così la decisione del Tribunale di Sorveglianza: «Sono basito, senza parole. Faremo ricorso».

Alla fine di aprile i giudici hanno revocato l’affidamento terapeutico concesso a Corona per curarsi dalla dipendenza dalla cocaina, a causa di una serie di violazioni. Scontare la pena dietro le sbarre del carcere di San Vittore, per il Tribunale di Sorveglianza, è la soluzione più «adeguata», visto che l’ex fotografo si è dimostrato incapace di seguire le prescrizioni del programma di cura. I giudici avevano tuttavia “salvato” il periodo febbraio-novembre 2018, ritenendolo valido. Dopo un ricorso della procura generale, la Cassazione ha annullato con rinvio e il 12 novembre è arrivato il verdetto bis, che ha accolto la tesi dell’accusa.

Corona, in quel periodo del 2018, sebbene fosse sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale non avrebbe comunicato, come previsto dalle norme, variazioni sul patrimonio e redditi incassati. Tesi contestata dalla difesa, che ha ricordato come per la vicenda dei soldi nascosti nel controsoffitto l’ex fotografo sia stato assolto nel merito e condannato a sei mesi solo per un diverso illecito fiscale. I proventi derivanti dagli interventi televisivi, tuttavia, per la Cassazione rappresentano reddito d’impresa e Corona li avrebbe occultati facendoli fatturare dalla società Athena.

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Per i giudici Corona deve scontare in carcere nove mesi

I giudici hanno annullato il periodo di affidamento. L’ex re dei paparazzi deve stare in cella, dove è detenuto da marzo 2019. La difesa: «Impugneremo la decisione».

Fabrizio Corona deve tornare (o meglio restare) in carcere. Così ha deciso il tribunale di sorveglianza di Milano che ha annullato i nove mesi di pena trascorsi dall’ex “re dei paparazzi” in affidamento, tra febbraio e novembre 2018, stabilendo che deve scontarli un’altra volta e in cella, dove Corona tra l’altro è detenuto di nuovo da marzo 2019.

I SUOI AVVOCATI PRONTI A IMPUGNARE LA DECISIONE

L’avvocato Ivano Chiesa, che assiste Corona assieme al legale Antonella Calcaterra, ha commentato a caldo: «Sono basito, senza parole. Impugneremo la decisione in palese contrasto, tra le altre cose, con una sentenza di assoluzione» sul caso dei contanti nel controsoffitto.

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