Domiciliari per il prefetto di Cosenza accusata di aver chiesto una mazzetta
Dopo l’iscrizioni al registro degli indagati, il Gip del tribunale ha disposto una misura cautelare. La donna è accusata indizione indebita a dare o promettere utilità.
Il prefetto di Cosenza, Paola Galeone, é stata arrestata. A suo carico la Squadra mobile di Cosenza ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti emessa dal Gip del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica. Le autorità hanno disposto per lei i domiciliari nella sua abitazione di Taranto. Il 31 dicembre scorso Galeone era finita nel registro degli indagati con l’accusa di aver intascato una mazzetta da 700 euro. In particolare per gli inquirenti l’indagata sarebbe responsabile di induzione indebita a dare o promettere utilità. Al prefetto viene contestato, in particolare l’articolo 319 quater del Codice penale. Lo riferisce una nota stampa della Procura della Repubblica di Cosenza.
LA PROCURA: «CONFERMATA L’IPOTESI D’ACCUSA»
Nella stessa nota si legge che la Procura, «ha disposto una serie di riscontri, operati con prontezza e particolare professionalità dalla Squadra mobile, che hanno positivamente confermato l’ipotesi di accusa». Il reato che viene contestato al prefetto Galeone é stato commesso tra il 23 ed il 28 dicembre scorsi. «Il procedimento penale» si legge ancora nella nota, «é stato iscritto a seguito di denuncia presentata alla Squadra mobile di Cosenza in data 23 dicembre 2019 da un privato cittadino (l’imprenditrice Cinzia Falcone, ndr)».
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