Carige perde 799 milioni di euro nel 2019, al via l’aumento di capitale

In due anni bruciato oltre un miliardo di euro. Al via l’offerta per la ricapitalizzazione ma se il flottante non raggiunge il 10%, niente ritorno in Borsa.

Perdite per oltre un miliardo per Carige negli ultimi due anni. Consob ha approvato il prospetto informativo dell’aumento di capitale Carige da 700 milioni di euro, garantito dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, anche con lo Schema volontario, e nel quale entrerà nell’istituto la trentina Cassa centrale banca. L’offerta agli azionisti avrà inizio il 4 dicembre alle 9 e terminerà alle ore 14 del 13 dicembre, con data di regolamento prevista il 20 dicembre. Ma la nuova iniezione di liquidità servirà appena ad appianare le perdite dell’ultimo anno.

IN DUE ANNI BRUCIATO OLTRE UN MILIARDO

Il risultato netto di Carige nel 2019 sarà ancora significativamente negativo, avverte l’istituto in una nota. Nel piano strategico è previsto in perdita nel per 779 milioni, dopo perdite per 272,8 milioni nel 2018 e per 428,5 milioni nel primo semestre. «Sebbene le componenti sottostanti alla previsione di tale risultato economico abbiano subito significative variazioni, tale previsione rimane sostanzialmente valida e, alla data del prospetto» per l‘aumento di capitale, afferma, «si attesta su una perdita pari ad euro 783 milioni».

RISCHIO ILLIQUIDITÀ, SE FLOTTANTE SOTTO IL 10% NIENTE BORSA

Nell’ambito dell’aumento di capitale di Carige le azioni della banca, sospese dalle contrattazioni alla Borsa di Milano dal 2 gennaio, «non saranno riammesse alle negoziazioni laddove il flottante dovesse risultare inferiore al 10%, soglia definita da Borsa Italiana spa necessaria ai fini della riammissione alle negoziazioni» E’ l’avvertenza che segnala l’istituto in una nota assieme quindi al «rischio di illiquidità delle azioni di Banca Carige».

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