L’Argentina spicca un mandato di cattura per il vescovo Zanchetta
Considerato vicino a papa Francesco, dal quale era stato richiamato a Roma nel 2017, è accusato di abusi sessuali ai danni di due seminaristi.
La magistratura di Salta, in Argentina, ha spiccato un mandato di cattura internazionale nei confronti del vescovo argentino Gustavo Zanchetta, domiciliato in Vaticano, accusato del reato di abuso sessuale semplice e continuato ai danni di due seminaristi, aggravato dal fatto di essere stato commesso da un ministro di culto.
L’APERTURA DI UN GIUDIZIO CANONICO AUTORIZZATA DAL PAPA
La pm María Soledad Filtrín ha deciso di emettere il mandato nei confronti dell’ex vescovo di Orán, considerato vicino a papa Francesco, dopo che lo stesso non ha risposto a ripetute telefonate ed e-mail inviategli al fine di procedere alla notifica degli atti processuali e dopo la sua decisione di costituire il suo domicilio nello Stato del Vaticano. Nel 2017 monsignor Zanchetta era stato richiamato a Roma dal pontefice, che ha autorizzato nel maggio di quest’anno l’apertura nei suoi confronti di un giudizio canonico.
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