Giunta approva delibera per abbattere bollette acqua ai lucani

“Promesso. Fatto. Con la delibera di giunta di oggi, la giunta regionale di centrodestra ha dato un indirizzo chiaro che impatterà notevolmente sulla vita delle famiglie lucane. Dopo il gas, oggi tocca all’acqua. Abbiamo dato un forte impulso al potere di acquisto delle famiglie, come certificato da Bankitalia, con il bonus gas e il bando per i non metanizzati, adesso è il momento dell’intervento sulle bollette dell’acqua. Si tratta di un intervento strutturale, perché grazie ai progetti no oil e alle risorse derivanti dalle compensazioni ambientali, abbattiamo i costi energetici del servizio idrico lucano, gestito da Acquedotto lucano, grazie a impianti fotovoltaici che diventeranno poi di proprietà della Regione Basilicata. Un grande risultato, dei cui frutti ringrazio gli assessori Cosimo Latronico e Michele Casino. Grazie alle risorse derivanti dalle attività estrattive, investiamo sulle energie rinnovabili e la sostenibilità. Questo significa anche che abbattendo i costi energetici di AQL mettiamo non solo in sicurezza i conti di Acquedotto lucano, ma possiamo anche intervenire sulle bollette dell’acqua dei lucani. Tale misura permetterà a circa 70 mila famiglie con Isee fino a 30 mila euro di ottenere una significativa riduzione del costo della bolletta dell'acqua. Si tratta di una misura strutturale, che durerà negli anni, che pone questo governo di centrodestra come il primo nella storia della Basilicata che ha utilizzato le risorse del territorio lucano per dare benefici tangibili ai lucani. Ci sarà sicuramente chi dirà che si poteva fare meglio, che si poteva fare di meglio o che si poteva fare altro. La mia risposta è sempre la stessa: perché non lo avete fatto prima? Il centrodestra in quattro anni, nonostante la pandemia, la crisi economica e la guerra in Ucraina, ha fatto quanto non è stato realizzato nei passati 20 anni. Un dato storico, confermato anche dai dati sull’economia lucana, cresciuta dal 2019 al 2022 a un ritmo molto più alto che in passato, come ha rilevato il centro studi Tagliacarne e Unioncamere. Adesso il prossimo step sarà intervenire sulla bolletta della luce: abbiamo già chiesto al governo le “compensazioni ambientali” anche sugli impianti di energia rinnovabile che verranno installati in Basilicata. Altri hanno consentito lo scempio del territorio, noi vogliamo difendere le famiglie lucane”. Lo afferma in una nota il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
 

Irccs Crob, confermati 3 bollini rosa per l’attenzione di genere

L’Irccs Crob si conferma ospedale women friendly e per la settima edizione consecutiva è stato premiato dalla Fondazione Onda con il massimo riconoscimento dei tre bollini rosa. Tra le 367 realtà impegnate nel nostro Paese il Crob si è distinto nella promozione della medicina di genere, per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. A ritirare questa mattina la targa al ministero della Salute è stata la referente bollini rosa dell’Istituto dott.ssa Graziella Marino cui è stato conferito un riconoscimento speciale come referente che si è distinta negli anni per l’impegno e l’entusiasmo a sostegno delle iniziative di Fondazione Onda.
Soddisfazione per il nuovo traguardo che conferma l’attenzione dell’Istituto per la salute di genere, è stata espressa dal direttore generale ff dell’Istituto Giovannino Rossi e dal direttore sanitario Rocco Calabrese che hanno evidenziato come gli ospedali con il Bollino Rosa rappresentino per tutto il territorio un’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
Sul sito www.bollinirosa.it è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.
 

Irccs Crob, confermati 3 bollini rosa per l’attenzione di genere

L’Irccs Crob si conferma ospedale women friendly e per la settima edizione consecutiva è stato premiato dalla Fondazione Onda con il massimo riconoscimento dei tre bollini rosa. Tra le 367 realtà impegnate nel nostro Paese il Crob si è distinto nella promozione della medicina di genere, per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. A ritirare questa mattina la targa al ministero della Salute è stata la referente bollini rosa dell’Istituto dott.ssa Graziella Marino cui è stato conferito un riconoscimento speciale come referente che si è distinta negli anni per l’impegno e l’entusiasmo a sostegno delle iniziative di Fondazione Onda.
Soddisfazione per il nuovo traguardo che conferma l’attenzione dell’Istituto per la salute di genere, è stata espressa dal direttore generale ff dell’Istituto Giovannino Rossi e dal direttore sanitario Rocco Calabrese che hanno evidenziato come gli ospedali con il Bollino Rosa rappresentino per tutto il territorio un’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
Sul sito www.bollinirosa.it è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.
 

Energia e Rifiuti, la Regione aggiorna le strategie d’intervento

“L’approvazione delle linee di indirizzo per l’aggiornamento del Piano energetico regionale e dell’aggiornamento della pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti non è solo un adempimento amministrativo dovuto alla necessità di recepire le novità legislative nazionali ed europee. Esso costituisce la conferma dell’impegno concreto del governo regionale per la transizione energetica, che è diventata la cifra di una azione politica volta a promuovere lo sviluppo sostenibile nella nostra regione, portando benefici ai cittadini lucani, creando occasioni di lavoro e tutelando l’ambiente e la salute”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, che in un incontro con i giornalisti ha illustrato i contenuti di due provvedimenti approvati nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, uno riguardante la “Definizione delle linee di indirizzo per l’aggiornamento del Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale (PIEAR) della Regione Basilicata”, e l’altro “l’Aggiornamento della pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti”. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il dirigente generale Roberto Tricomi, funzionari e tecnici della Direzione generale dell’Ambiente, del Territorio e dell’Energia.

In aderenza alle recenti modifiche del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), “gli obiettivi e gli scenari del PIEAR – ha spiegato Latronico – dovranno essere aggiornati adottando come orizzonte temporale il 2050, perseguendo prioritariamente l’efficienza energetica del settore civile, delle attività produttive e dei trasporti, con l’obiettivo di abbandonare l’uso delle fonti fossili puntando ad uno sviluppo economico a bassa intensità di carbonio. Le priorità di azione riguarderanno oltre che l’efficienza energetica, le Fonti di Energia Rinnovabile (FER), con obiettivi ambiziosi nel settore elettrico, dell’autoconsumo e della promozione delle rinnovabili termiche. La forte adesione che abbiamo registrato al bando che assegna contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili a servizio delle unità abitative non allacciate alla rete metano indica la piena sintonia fra le politiche messe in atto dal governo regionale e le aspettative delle famiglie lucane. Dal bonus gas ai contributi per le rinnovabili, dalle agevolazioni per le imprese ai progetti finanziati per l’idrogeno: la Basilicata è all’avanguardia sul tema dello sviluppo sostenibile”.

L’aggiornamento del PIEAR dovrà quindi incentrarsi principalmente sui seguenti obiettivi: incrementare l’energia prodotta da fonti rinnovabili compatibilmente con la tutela delle altre forme di sviluppo del territorio; migliorare le prestazioni energetiche degli edifici pubblici attraverso interventi di riqualificazione energetica finalizzati alla riduzione dei consumi e mediante l’efficientamento del parco impiantistico e l’integrazione di sistemi di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili; supportare l’efficientamento delle società energivore in house della regione o assimilabili; supportare una transizione energetica e sostenibile economicamente attuabile in tempi brevi, consolidando nuove tecnologie; favorire una mobilità sostenibile e a basso impatto ambientale con il miglioramento del Trasporto Pubblico Locale e della mobilità elettrica; mirare al raggiungimento dell’indipendenza ed autonomia energetica regionale da FER; promuovere lo sviluppo di Comunità Energetiche e Gruppi di Autoconsumo anche ai fini del contrasto alla povertà energetica.

La procedura per l’aggiornamento della pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti, ai sensi della legge regionale n. 35/2018 e del decreto legislativo n. 152/2006, recepisce le indicazioni contenute nelle più recenti Direttive UE e punta sugli investimenti per l'ammodernamento degli impianti esistenti di gestione dei rifiuti. “La Regione, coordinandosi con gli altri strumenti pianificatori di competenza nazionale e regionale – ha detto Latronico – intende promuovere e vincolare in maniera integrata le politiche in materia di prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti, nonché di gestione dei siti inquinati da bonificare”.

Approvando l’aggiornamento del PRGR (costituito dai seguenti elaborati: Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani; Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali; Piano Regionale di Prevenzione e Gestione degli Imballaggi e dei Rifiuti di Imballaggio; Piano Regionale di Prevenzione e Gestione dell’Amianto; Piano Regionale di Bonifica dei Siti Contaminati; Piano di Comunicazione; Rapporto Ambientale; Sintesi non Tecnica; Valutazione di Incidenza Ambientale), la Giunta regionale ha dato mandato all’Ufficio Economia Circolare, Rifiuti e Bonifiche di avviare la Valutazione Ambientale Strategica, cioè il procedimento di consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale per acquisire i loro contributi.

In materia di gestione dei rifiuti solidi urbani, gli obiettivi da perseguire riguardano in particolare la necessità di “ridurre la produzione dei rifiuti; minimizzare lo smaltimento in discarica dei rifiuti; incrementare quali-quantitativamente la raccolta differenziata al fine del raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio e recupero dei rifiuti; aumentare la conoscenza e promuovere l'adozione di comportamenti consapevoli e responsabili in tema di rifiuti ed economia circolare; razionalizzare e ottimizzare il sistema impiantistico nel rispetto del principio di prossimità ed al fine del contenimento dei costi”.

In materia di bonifica dei siti inquinati, il Piano identifica alcune criticità ereditate da programmazioni precedenti, che richiedono un'analisi approfondita e l'implementazione di azioni specifiche. “La pianificazione attenta e il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti – ha affermato ancora Latronico – sono fondamentali per garantire un efficace superamento di tali sfide e per promuovere una gestione sostenibile delle aree interessate puntando allo stesso tempo sul rilancio produttivo delle aree oggetto di interventi di bonifica, a partire dall’implementazione delle attività nel campo dell’idrogeno verde, della energia e della logistica”. Per affrontare con efficacia le criticità individuate la Regione ha individuato sei obiettivi di programmazione: analisi dei siti da bonificare e caratteristiche generali degli inquinamenti presenti, definizione delle priorità di bonifica, stima delle risorse economiche per la bonifica e il risanamento ambientale, incentivare tecniche di bonifica a basso impatto ambientale e minimizzare gli impatti sanitari, linee guida regionali per la gestione del risanamento dei terreni contaminati, valorizzazione delle aree SIN ed ex SIN.

Officiosità corsi di acqua, approvati cinque progetti esecutivi

Cinque progetti esecutivi per il ripristino dell’officiosità dei corsi d’acqua lucani sono stati approvati dalla Direzione generale Ambiente Territorio ed Energia e saranno affidati a breve. Lo dichiara in una nota l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico.
Gli interventi di ripristino officiosità idraulica e pulizia alveo approvati riguardano le seguenti aste fluviali:
• Torrente Sauro in agro di Guardia Perticara (PZ);
• Torrente Serrapotamo in agro di Senise e Chiaromonte (PZ);
• Fiume Noce in agro di Maratea (PZ);
• Torrente Pergola in agro di Brienza (PZ);
• Torrente Salandrella in agro di San Mauro Forte (MT);
Con questo provvedimento si dà continuità all’azione posta in essere dall’Ufficio Risorse idriche che tramite progettazioni affidate a professionisti esterni, per un totale di quindici interventi a compensazione, prosegue nell’attuazione del “programma di interventi per il ripristino dell’officiosità dei corsi d’acqua regionali” i cui criteri ispiratori sono così declinati:
• un nuovo e più stretto rapporto con i soggetti gestori delle opere idrauliche in concessione e con i maggiori soggetti che a vario titolo sono concessionari di aree demaniali o le utilizzano con le proprie infrastrutture mediante l’impostazione di attività di manutenzione ordinaria da porre in carico ai concessionari;
• un rinnovato e diverso rapporto con gli operatori economici regionali del settore edile ed estrattivo e con le imprese boschive e forestali iscritto all’elenco detenuto dall’Ufficio Foreste del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali;
• il rafforzamento della sinergia, già sperimentata, con il Consorzio di Bonifica della Basilicata;
• la valorizzazione del materiale litoide dell’ambito demaniale per la parte residuale, non più utile per le azioni di recupero del profilo di equilibrio del fiume, che può assumere funzione compensativa e diventare parte attiva del bilancio economico di progetto;
• l’attuazione, ai sensi del comma 1 del d.p.r. 14 aprile 1993, di politiche occupazionali rivolte all’ampia platea dei lavoratori del settore idraulico – forestale anche ai fini di una loro possibile riconversione produttiva.
Gli interventi in questione saranno eseguiti a seguito di procedure ad evidenza pubblica a completo carico delle ditte affidatarie, cioè di operatori privati dei settori estrattivo e forestale, nel caso di servizi promiscui (produzione di biomassa e prelievo di inerti), o ad operatori forestali nel caso di solo taglio di biomassa, che, sulla quota di aggiudicazione della procedura di gara saranno obbligati a compensare l’importo dovuto per la cessione della produzione legnosa e del quantitativo in eccesso di inerti, con l’assunzione di operai forestali.
Una risposta tangibile ai problemi riscontrati nel vicino passato e che prevengono eventuali situazioni di dissesto idrogeologico potenziale e riducono i rischi di alluvione, conclude l’assessore Latronico.
 

Incontri nei borghi lucani, domani tappa a Moliterno

Continua il tour dei borghi “Paesaggi Rigenerati: Incontri nei Borghi Lucani”, iniziativa promossa dalla Regione Basilicata con la collaborazione scientifica della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM). L’appuntamento è per domani 30 novembre, alle ore 17, nella biblioteca comunale “G. Racioppi” di Moliterno. Tema dell’incontro “Moliterno ostinata bellezza, da marginalità critiche a nuove opportunità”. L’incontro sarà anche l’occasione per presentare la scelta di due borghi lucani, Moliterno e Maratea, di concorrere insieme alla candidatura di Capitale Italiana della Cultura 2026.

“Promuovere una cultura della rigenerazione diffusa nei borghi della Basilicata e nei loro paesaggi – sottolinea Cosimo Latronico, assessore all’Ambiente, Territorio de Energia della Regione Basilicata – è l’obiettivo del ciclo di incontri. Per fare questo è necessario attivare una circolarità di esperienze e buone pratiche, realizzate o in via di sperimentazione, e sostenere scenari condivisi di sviluppo sostenibile, in senso economico, ecologico e sociale”.

All’’incontro, moderato dalla ricercatrice di FEEM Annalisa Percoco, parteciperanno: Antonio Rubino, sindaco di Moliterno; Daniele Stoppelli, sindaco di Maratea; Angelo Petrocelli, presidente Consorzio di Tutela del Canestrato di Moliterno IGP; Anna Abate, RUP Regione Basilicata. Concluderà i lavori Cosimo Latronico, assessore all’Ambiente Energia e Territorio della Regione Basilicata. Gli incontri coinvolgono i Comuni che hanno ricevuto i finanziamenti regionali nell’ambito del bando “Riqualificazione Borghi” (Linea A e Linea B).

Di seguito i prossimi appuntamenti già programmati e concordati:
30 novembre – Moliterno/Maratea
16 dicembre – Rotonda
20 dicembre – San Costantino Albanese 

Acquedotto Lucano assume 10 persone

L'Acquedotto lucano, tramite l’Arlab (Azienda regionale per il lavoro della Basilicata), ha indetto una selezione pubblica per l’assunzione di Operatori di impianti per la depurazione, la potabilizzazione e la distribuzione delle acque. L’inquadramento avverrà con contratti a tempo indeterminato, secondo il trattamento economico del Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore Gas/Acqua. Le sedi di lavoro sono tre: Castelluccio Inferiore, Montalbano Jonico e Potenza.

"Prosegue la campagna di potenziamento dell’organico aziendale in maniera coerente con il piano industriale approvato dalla Regione e dagli altri soci. Due mesi fa il concorso per dieci posti da fontaniere/addetto al servizio idrico integrato, ora questa selezione per operatori di impianto. Non mancheranno anche le opportunità per altre quali ad esempio ingegneri ed informatici. Un rafforzamento – afferma l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta – che consente ad Acquedotto Lucano di far fronte alle nuove sfide come quelle del PNRR e che, in definitiva, giova alla qualità dei servizi offerti agli utenti",

Per partecipare alla selezione basta visitare il sito internet dell’Arlab, all’indirizzo https://www.agenziaregionalelab.it/avviso-di-di-avviamento-a-selezione-per-lassunzione-a-tempo-pieno-e-indeterminato-di-n-10-dieci-unita-lavorative-con-la-qualifica-di-operatori-di-impianti-per-la-depurazione-la-potabilizz e seguire le indicazioni- 

Apt, il presepe monmentale della Basilicata fa tappa a Siena

Da oggi 29 novembre e fino al 2 febbraio 2024, sarà visitabile al pubblico nella Chiesa della Santissima Annunziata, a Siena, il Presepe Monumentale della Basilicata realizzato dal maestro presepista Francesco Artese su iniziativa della Regione Basilicata, dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siena Colle di Val D’Elsa Montalcino, il Comune di Siena, la Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala e l’Associazione Lucani di Siena.

All'evento di presentazione sono intervenuti, oltre all’artista, Franco Artese: il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, il direttore comunicazioni dell’Arcidiocesi, don Vittorio Giglio, l'assessore al turismo e commercio del Comune di Siena, Vanna Giunti, la direttrice della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, Chiara Valdambrini, il presidente dell’Associazione Lucani di Siena, Rocco Lerose, e l’on Salvatore Caiata.

"Il presepe del maestro Artese – ha detto il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti – sintetizza lo spirito del Natale e delle tradizioni lucane. Apt è impegnata da anni nel promuovere la Basilicata attraverso i valori della tradizione e dell’accoglienza. La simbologia del presepe e in particolare le ambientazioni create da Artese, ripropongono alcuni di quegli elementi della nostra cultura che rendono unico il viaggio in Lucania, in particolare nel periodo natalizio. Ricordo a tal proposito che anche quest’anno si terrà a Matera il presepe vivente che tanta attenzione riceve ogni anno dai viaggiatori di tutto il mondo”.

“Il presepe – ha detto don Vittorio Giglio – non è solo la rappresentazione della Natività, ma anche il racconto di una comunità e dei valori che l’accompagnano. Siamo molto felici per questa iniziativa proprio perché il presepe di Artese mette in grande evidenza questi aspetti, l’identità locale e le relazioni fra le persone con le loro storie e le loro tradizioni e i loro valori".

"Siamo particolarmente soddisfatti – afferma l'assessore al turismo e commercio del Comune di Siena, Vanna Giunti – di poter inserire questa prestigiosa iniziativa nel cartellone natalizio degli eventi a Siena 'Una festa continua'. Grazie alla collaborazione con l'Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, l’Arcidiocesi, la Fondazione Santa Maria della Scala e l’Associazione Lucani di Siena, portiamo nella nostra città un'opera che ha riscosso un successo internazionale e che unisce arte, religiosità, cultura. Quello con la Basilicata, anche attraverso le numerose iniziative che vengono portate avanti dall'associazione Lucani di Siena, è un legame forte, che questa amministrazione vuole portare avanti e consolidare. L'opera del maestro Artese trasmette valori importanti di solidarietà e condivisione e ben si inserisce, oltre che con le Festività, con la cultura senese, oltretutto nella splendida cornice della Santissima Annunziata e all'interno del Santa Maria della Scala, che nasce come complesso di mutuo soccorso e prosegue la sua storia come laboratorio culturale. Ringrazio tutti gli enti e l'associazione Lucani che hanno collaborato affinché Siena potesse orgogliosamente proporre questa iniziativa sul proprio territorio, convinti che potrà essere particolarmente apprezzata dalla nostra comunità, ma non solo: visto il successo riscosso a livello internazionale, ci attendiamo un numero di visitatori elevato".

La Direttrice della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, Chiara Valdambrini: "Siamo felici di ospitare nella nostra bella chiesa della Santissima Annunziata questo presepe monumentale che offre una ragione in più per visitare il nostro complesso museale e, allo stesso tempo, rimarca, se ve ne fosse bisogno, la natura e le radici dell’Antico Ospedale, luogo di incontro di genti e culture diverse.
Il presepe del maestro Francesco Artese, oltre a mettere al centro la tradizione del simbolo per eccellenza del Natale, crea e mostra un legame ideale tra due città dalla storia unica, Siena e Matera, due città in cui il passato continua a fondersi in modo fecondo e creativo con il presente".

“L’Associazione dei lucani di Siena – afferma il presidente, Rocco Lerose – è nata nel 2015, con lo scopo di promuovere la conoscenza, la valorizzazione e il recupero della cultura, delle tradizioni e del patrimonio naturale della Basilicata. I suoi soci sono in prevalenza lucani che vivono e operano a Siena e dintorni, ma anche chiunque condivida gli scopi dell’Associazione.
Nel corso di questi anni l’Associazione ha organizzato numerosi eventi di natura culturale, come convegni, mostre, concerti, presentazioni di libri, e conviviale, sempre relazionandosi con le istituzioni senesi, comprese quelle contradaiole, ricevendone supporto, simpatia e collaborazione attiva.
Oggi l’Associazione partecipa all’iniziativa per donare alla città di Siena l’occasione di poter fruire di un’opera eccezionale, il Presepe monumentale di Franco Artese, già esposto a beneficio di migliaia di visitatori in prestigiose sedi, come tra le altre le Cattedrali di New York e di Torino e San Pietro in Vaticano. Si tratta di un'opera capace di raccontare, insieme al mistero della nascita, la storia e la cultura della terra lucana, ricca di naturale spiritualità. Nel Presepe si trova anche l’omaggio che la Basilicata fa a Siena, con una rappresentazione di S. Caterina e S. Bernardino”.

Alla conferenza stampa ha portato il suo saluto anche l’on. Salvatore Caiata: “Era da tempo che chiedevamo di portare il presepe della Basilicata a Siena perché meglio di ogni altra cosa riesce comunicare la identità ed i valori della regione. Ringrazio pertanto tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo evento che serve a rinsaldare ulteriormente i sentimenti di amicizia e fratellanza fra Siena e la Basilicata”

Spiega il maestro presepista Franco Artese: “per me il presepe è una missione, portare attraverso le mie opere il messaggio evangelico che san Francesco ha rappresentato, portando nel mondo i nostri paesaggi del Sud e i nostri valori. Ringrazio APT Basilicata che ha creduto nella mia attività”. 

Piear e Piano rifiuti, conferenza stampa assessore Latronico

In una conferenza stampa che avrà luogo domani, 30 novembre 2023, alle ore 10,30, nella sala Verrastro al primo piano del palazzo della Giunta regionale, l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico illustrerà due provvedimenti recentemente approvati dalla Giunta regionale che riguardano l’aggiornamento del Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale (PIEAR) e l’aggiornamento della pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti.

Aor San Carlo, Spera: 1/12 convegno a Potenza su dolore cronico

L'ordinamento giuridico italiano, con la legge n.38 del 2010, ha sancito il diritto del paziente con dolore acuto e cronico oncologico e non oncologico a non soffrire inutilmente, stabilendo una serie di novità assistenziali tra cui la libera prescrizione su ricetta del curante degli oppioidi, che ha rappresentato, su tutto il panorama europeo, una pietra miliare e all’avanguardia mondiale sul trattamento della cronicità. E' questo – spiega una nota dell'Aor San Carlo –  il tema centrale del convegno che si terrà il primo dicembre 2023 a Potenza nella sala A della Palazzina Accoglienza dell'Azienda ospedaliera regionale 'San Carlo'.
“Convegno che si inserisce in un percorso professionale e formativo a conferma della intuizione nel voler attivare una Rete del dolore rafforzando il ruolo nevralgico dell’Aor e la sinergia tra i vari specialisti coinvolti. Tale scelta è stata suggellata recentemente dall'importante traguardo dei mille interventi effettuati in meno di due anni dall’avvio della attività in rete della Terapia del dolore dell’Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo’ di Potenza diretta dal dottor Antonio Giardina". È quanto dichiarato dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo’ di Potenza Giuseppe Spera che si ritiene soddisfatto "per i significativi traguardi raggiunti in poco tempo sia nelle attività ambulatoriali sia in quelle chirurgiche effettuate nei presidi ospedalieri aziendali, segno evidente –conclude il Dg Spera- del ruolo importante della disciplina medica che oggi riesce a trattare nei pazienti di ogni età -anche molto giovani- il dolore cronico ed acuto che affligge nella quotidianità".
" 'Dal territorio all'hub: il percorso del paziente con dolore cronico' è il titolo del convegno”, precisa il dottor Antonio Giardina, direttore della struttura di Terapia del dolore dell'ospedale 'San Carlo' di Potenza. “All'interno della Rete regionale il ruolo dei spoke, di quegli ospedali, cioè, presidio di salute nei territori, è quello di gestire la problematica del dolore tramite inquadramento clinico, approccio farmacologico e invasivo di primo livello, e rinviarlo al medico di medicina generale o se necessario indirizzarlo all’hub, il 'San Carlo' di Potenza, dove si effettuano procedure invasive avanzate per il controllo del dolore. L’obbiettivo del corso è quello di migliorare le conoscenze -conclude il dottor Giardina- e l’abilità dei professionisti favorendo un confronto con gli specialisti coinvolti da tutto il territorio nazionale, per costruire un percorso ottimale per la gestione del paziente con dolore".
  

Dislessia, presentati a Milano studi logopedista AOR San Carlo

Il funzionamento cerebrale delle persone dislessiche è molto simile a quello dei nativi digitali e questo potrebbe aprire una nuova modalità di insegnamento nelle scuole connessa, dunque, ad una più definita capacità di apprendimento. Gli studi di neuroscienze al centro del libro e della relazione di Rossella Grenci, logopedista in servizio nell'ospedale 'San Carlo' di Potenza, al Convegno organizzato a Milano in occasione della dodicesima edizione di Expo Training 2023, confermano che l’adattamento alla nuova tecnologia ha creato nuove connessioni cerebrali, tanto che è stata riscontrata una maggiore attivazione dell’emisfero destro in quelli che "definiamo i nativi digitali, andando così a manifestare molte affinità con il funzionamento del cervello dei dislessici".

Lo sostiene, con una nota, il direttore generale dell'Azienda ospedaliera regionale 'San Carlo' di Potenza Giuseppe Spera. Nel comunicare la partecipazione della professionista della Azienda ad uno dei più significativi convegni partecipato da operatori nazionali ed internazionali del settore della formazione, della formazione professionale e dei servizi, Spera si congratula "per l'importante contributo apportato nel decisivo processo di innovare alcuni percorsi formativi scolastici, nell'ottica di un rinnovamento complessivo che tenga conto dell'importanza del progresso tecnologico e degli innegabili benefici di un apprendimento più olistico e multimediale, oltre che multisensoriale".

"Il pensiero dislessico è prevalentemente visuo-spaziale – afferma la dottoressa Grenci – e, quindi, ha delle caratteristiche tali che i neuroscienziati americani negli ultimi cinquant’anni hanno potuto evidenziare delle 'anomalie' o comunque delle differenze nel modo in cui si attivano i due emisferi, con una prevalenza di quello destro. Se i dislessici ancora non trovano spazio nella scuola italiana riguardo alle loro modalità di apprendimento è perché si ignorano queste ricerche, così come si ignora che essere nativi digitali non significa essere per forza al passo con la tecnologia ed essere in grado di utilizzarla, ma essere abituati a gestire le informazioni in modo del tutto peculiare. E se dalla tecnologia non si torna più indietro – conclude la logopedista Grenci – la sfida dei dislessici in questo millennio è quella di indicarci un nuovo modo di fare scuola". 

Il presepe monumentale della Basilicata a Siena

Mercoledì 29 novembre, alle ore 11, nella Chiesa della Santissima Annunziata, a Siena si terrà la conferenza stampa per presentare “Il presepe monumentale della Basilicata” realizzato dall’artista lucano Franco Artese. L’allestimento resterà aperto al pubblico fino al 2 febbraio 2024. È una iniziativa della Regione Basilicata, organizzata dall’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siena Colle di Val D’Elsa Montalcino, il Comune di Siena, la Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala e l’Associazione Lucani di Siena.

Anche in questo presepe come in tutti gli altri di Artese che hanno fatto il giro del mondo, la Natività viene raccontata attraverso l’inserimento nella scena di personaggi che sono strettamente legati al territorio che la ospita. In questo caso nel Presepe si trova anche l’omaggio che la Basilicata fa a Siena, con una rappresentazione di S. Caterina e S. Bernardino.

Spiega il maestro presepista Franco Artese: “Per me il presepe è una missione, portare attraverso le mie opere il messaggio evangelico che San Francesco ha rappresentato, portando nel mondo i nostri paesaggi del Sud e i nostri valori”.

Alla Conferenza stampa parteciperanno il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, l'assessore al turismo e commercio del Comune di Siena, Vanna Giunti, la direttrice della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, Chiara Valdambrini, il presidente dedell’Associazione Lucani di Siena, Rocco Lerose, rappresentanti dell’Arcidiocesi.

Sempre mercoledì 29 novembre, alle ore 17, sempre nella chiesa della Santissima Annunziata, il presepe monumentale della Basilicata verrà aperto al pubblico. Il presepe, al termine della celebrazione della Santa Messa, verrà inaugurato dal Cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D'Elsa-Montalcino.

A seguire l’evento musicale “I suoni del presepe: percorsi tra i patrimoni culturali della Basilicata”.

Risorse idriche, assegnati i contributi ai Comuni macrofornitor

L’assessore all’Ambiente, al Territorio e all’Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, rende noto che con determina dirigenziale del 16 novembre scorso, sono stati assegnati i contributi ai Comuni lucani macrofornitori di acqua per l’annualità 2022.

Le risorse ammontano ad un totale di € 1.138.449,60 e saranno riconosciute ai Comuni di: Abriola (€ 43.519,68); Castelluccio Inferiore (€ 111.006,72); Castelluccio Superiore – Mangosa (€ 88.300,80); Marsico Nuovo (€ 78.209,28); Marsicovetere (€ 14.506,56); Moliterno (€ 5.045,76); Nemoli (€ 54.998,78); Paterno (€ 177.863,04); San Severino Lucano (€ 231.600,38); Sasso di Castalda (€ 134.343,36); Tramutola (€ 15.137,28); Atella (€ 12.109,82); Brienza (€ 14.506,56); Francavilla sul Sinni (€ 8.199,36); Lauria (€ 4.036,61); Rivello (€ 15.137,28); San Fele (€ 9.460,80); Sant’Angelo le Fratte (€ 7.568,64); Trecchina (€ 9.460,80); Viggianello (€ 57.900,10); Castelluccio Superiore – San Giovanni (€ 27.751,68); Lauria (€ 13.749,70); Nemoli (€ 1.009,15); Rionero in Vulture (€ 3.027,46).

“L’erogazione dei contributi è finalizzata alla tutela e alla garanzia del mantenimento delle condizioni ambientali delle fonti di approvvigionamento idrico da acquifero e tale riconoscimento – afferma l’assessore Latronico – è la conferma dell’impegno preso dal governo Bardi e dalla Direzione Ambiente, nell’ottica dell’implementazione di politiche tese allo sviluppo sostenibile”.

Bando non metanizzati, 6251 domande presentate

Per l’avviso pubblico sui "Contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili a servizio delle unità abitative non allacciate alla rete metano ricadenti nel territorio lucano" ad oggi sono state acquisite circa 6251 richieste di prenotazione di contributo da ben 283 operatori economici per un totale di circa 40 milioni di euro, raggiungendo la soglia di disponibilità della misura per il 2023. Sono pervenute ad oggi 1756 istanze di rendicontazione per gli impianti già ultimati, sulle quali SEL sta svolgendo l’attività istruttoria preliminare alla liquidazione. Sono state già erogate risorse per gli impianti realizzati pari a circa 3.000.000 di euro a tutto il 31/07/2023. Sono in corso istruttorie per la liquidazione delle pratiche presentate nel mese di agosto 2023 ed entro la fine dell’anno si provvederà anche alla liquidazione delle istanze presentate nel mese di settembre 2023. In ogni caso saranno rispettati i tempi di liquidazione prescritti nel disciplinare dell’avviso. Lo rende noto l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.

Asm, 2 corsi formazione su celiachia per ristoratori e albergatori

L’azienda Sanitaria Locale di Matera ha organizzato per i giorni 30 novembre e 5 dicembre prossimi due corsi di formazione sulla celiachia rivolti principalmente agli operatori del settore alimentare, ma aperto anche a tutti i cittadini o alle persone con diagnosi di celiachia e ai loro familiari. L’obiettivo – spiega una nota dell'Asm –  è quello di imparare a evitare il contatto anche accidentale con alimenti fonte di glutine, dalla fase di produzione fino alla somministrazione delle portate.
Tra le altre finalità dei corsi vi è anche quella di fornire informazioni precise sugli alimenti che possono essere consumati dal celiaco in sicurezza. Le due giornate di formazione sono coordinate dall’Unità operativa complessa Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione diretta dal dottor Rocco Luigi Eletto.
“Attraverso questi corsi – sostiene il Commissario Straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo- gli operatori del settore della ristorazione e alberghiero hanno la possibilità di imparare a gestire correttamente gli alimenti senza glutine con tecniche e istruzioni specifiche per ogni fase del trattamento dei prodotti, dalla lavorazione delle materie prime alla somministrazione ai clienti. Sono dunque momenti formativi di grande interesse per gli addetti ai lavori in una città come Matera che ha conosciuto un enorme sviluppo turistico in questi anni con l’apertura di centinaia di strutture di ristorazione e ricettive chiamate a dare risposte al crescente numero di clienti con intolleranze alimentari”

I moduli formativi si terranno nei giorni 30 novembre e 5 dicembre 2023, dalle ore 15.00 alle 19.00 nelle aule del polo didattico della sede centrale della ASM di Matera, sita in via Montescaglioso. Durante il corso saranno approfondite le nozioni generali sulla patologia, le modalità di prevenzione, la preparazione degli alimenti per celiaci e gli alimenti pericolosi e sostitutivi, caratteristiche strutturali ed organizzative dei locali destinati a pubblica somministrazione.
La partecipazione è libera e gratuita per tutti i cittadini interessati; non è prevista alcuna domanda d’iscrizione. È sufficiente presentarsi presso la sede del corso nel giorno indicato. Alla fine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione senza esame finale.
  

CASE DI COMUNITÀ, PRESENTATO IL PIANO OPERATIVO

Il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo ha partecipato a Corleto Perticara, con il Direttore Sanitario Luigi D’Angola e l’Architetto Franca Cicale Direttore Uoc Attività Tecnica e Gestione del Patrimonio, alla presentazione del Piano Operativo Territoriale che ingloba in sé il DM 77/2022 e che sul territorio prevede la realizzazione della Casa della Comunità di tipo ‘Spoke’.
Il progetto rientra nella ‘Missione 6’ riguardante la salute ed individua alcune infrastrutture dedicate all’assistenza sanitaria territoriale come le reti di prossimità e la telemedicina in cui giocano un ruolo importante le Case della Comunità e la presa in carico della persona. Nell’ambito di tale misura, verrà rafforzata l’assistenza sanitaria intermedia, offrendo assistenza sanitaria di prossimità ai residenti ed in particolare alle fasce d’età over 65 , riducendo il numero delle ospedalizzazioni non urgenti. La casa di Comunità di Corleto sarà di tipo ‘Spoke’ (differente da quelle di tipo ‘Hub’ che erogano attività specialistiche e di diagnostica di base) ed avrà il compito di concentrarsi capillarmente sul territorio garantendo un’offerta vasta di servizi di assistenza primaria.
Per il Direttore Maraldo, “la casa della comunità di Corleto, al pari delle altre che sorgeranno sul territorio provinciale, dovrà tenere conto principalmente dell’invecchiamento progressivo della popolazione e dell’aumento di patologie cosiddette croniche, riprogettando e riprogrammando i luoghi di cura ed i modelli organizzativo-assistenziali, integrando ospedale e territorio”.
Nei sei distretti ricadenti nell’ambito dell’Azienda Sanitaria Locale, e che servono una popolazione pari a 359.772 utenti, per quanto di competenza verranno consolidate quelle strutture distrettuali che garantiscono servizi specializzati con elevati standard qualitativi, promuovendo strutture ‘satelliti’ per dare maggiore offerta assistenziale e per rispondere ai bisogni più semplici nei diversi territori. La casa della comunità di Corleto, che rientra tra le dieci strutture ‘Spoke’ regionali, amplierà il già presente servizio ambulatoriale tenendo conto delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio.
La Casa della Comunità di Corleto Perticara verrà realizzata su due strutture già esistenti per le quali la Asp ha previsto lavori di miglioramento e adeguamento con incremento delle prestazioni statiche; efficientamento energetico; superamento delle barriere architettoniche. Al piano rialzato del primo edificio verranno ubicate le attività di maggior impatto con l’utenza esterna e quindi sala prelievi e attività infermieristica oltre a quelle di accettazione ed indirizzo come Cup, Pua, sale riunioni, servizi sociali e assistenza domiciliare integrata (ADI). Al primo piano verranno ubicati gli ambulatori della medicina di base ed alcune specialità, oltre che telemedicina.
Nell’altro edificio invece verranno collocate alcune attività facilmente raggiungibili dall’esterno, la continuità assistenziale, il servizio di emergenza 118. Il primo piano verrà invece destinato ad attività di diagnostica e cure fisioterapiche. L’impegno di spesa complessivo per la realizzazione della casa della Comunità di Corleto Perticara ammonta ad un milione e trecentomila euro. 

CARENZA DI VACCINI PEDIATRICI, L’ASP TROVA SOLUZIONI

La Direzione generale della Asp Basilicata rende noto che in questi giorni si stanno verificando alcuni disagi nella somministrazione dei vaccini di età pediatrica a causa di questioni burocratiche che riguardano l’espletamento della gara per l’affidamento della fornitura. La ASP, al fine di ridurre al minimo i disagi, si è subito attivata con ulteriori procedure per limitare al massimo il disagio. I vaccini in questione sono quello contro il meningococco di gruppo B, contro il papillomavirus umano 9-valente, l’antimeningococcico gruppo A,C,W-135 Y coniugato fino a 2 anni, il gruppo difterico, tetanico, pertossico adsorbito, epatite B, Polio, Haemophilus Influenza B, il gruppo morbillo, parotite, rosolia, varicella, ed infine quello pneumococcico coniugato 13 valente. Ad ogni modo, si tratta di vaccini che possono essere anche rimandati per un breve periodo poiché non compromettono la salute dell’individuo.
Per meningococco e papilloma virus, prodotti solo da due case farmaceutiche, sono state avviate due trattative dirette sul MePA con scadenza del termine per la presentazione delle offerte fissata al 22 novembre per un vaccino e al 23 novembre per l’altro. Per i restanti vaccini, prodotti da più case farmaceutiche, si è proceduto ad avviare sempre sul MePa richieste di offerte con scadenza fissata al prossimo 24 novembre. Assolti gli obblighi burocratici, le forniture potrebbero tornare disponibili entro 72/96 ore dal termine delle procedure d’acquisto. Nel frattempo, si è trovata la collaborazione dell’Azienda Sanitaria di Matera che è in grado di fornire alla Asp 150 dosi di antimenigococcico, 70 dosi di esavalente, 150 dosi di hpv, 200 dosi per morbillo, rosolia, varicella, parotite e 200 dosi di vaccino antimeningococcico quadrivalente.
Per il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo, “la situazione si avvia verso una risoluzione anche se i ritardi se pur di alcuni giorni, ci sono stati e sono dipesi solo dalle procedure burocratiche di approvvigionamento dei vaccini. Quello che appare invece ingiustificabile è che, seppur in modo isolato e sporadico ma segnalato alla Direzione da più fonti, qualche operatore abbia dato risposte incongrue ai cittadini sulle cause del disagio e sulle possibili soluzioni”. Maraldo porge quindi le scuse a quegli utenti ai quali non è stata data una informazione puntuale su cause e tempi di somministrazione ed annuncia che effettuerà tutti i necessari approfondimenti per capire chi ed in che modo, all’interno della Asp, abbia agito non in linea con le normali regole di condotta”. Va dato atto che nonostante qualche disguido organizzativo, prontamente individuato e corretto, l’UOC Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica è da sempre impegnato nella buona riuscita delle attività vaccinali tanto che sono stati raggiunti tassi di copertura elevati tali da rendere la Regione Basilicata ai primi posti in Italia nelle politiche di prevenzione vaccinale.
 

Trecento ecografie mammarie gratuite per l'”Ottobre rosa” del Crob

Si è conclusa con successo l’edizione 2023 dell’ottobre rosa, mese dedicato alla prevenzione al femminile. Trecento le ecografie mammarie gratuite effettuate dai medici della senologia dell’Irccs Crob alle donne con fascia d’età 24-40 anni non ricompresa nello screening. Un’iniziativa di prevenzione e sensibilizzazione che si è estesa ed ha coinvolto il territorio lucano grazie alla sinergia con comuni, pro loco ed associazioni. Infatti, oltre alle due date svolte al Crob con visite ed ecografie mammarie, i medici dell’Istituto hanno fatto tappa a Avigliano, Filiano, Maschito, Palazzo San Gervasio, Rapone, Tinchi e per ultimo Ruvo del Monte nella giornata extra di giovedì 16 novembre. Tra tutti gli esami diagnostici effettuati – spiega una nota del Crob –  sono state riscontrate formazioni benigne e un solo tumore maligno. “Il riscontro di una neoformazione, intercettata in fase iniziale in una donna di età inferiore a 40 anni, giustifica ampiamente l’utilità di controllare le donne di tale fascia d’età, e suggerisce una programmazione di controlli più diffusa e organizzata, oltre ad evidenziare l’importanza della sensibilizzazione e della prevenzione del tumore al seno” afferma il direttore della Radiologia del Crob Aldo Cammarota che prosegue “in questa iniziativa abbiamo cercato di intercettare le esigenze delle donne che risiedono in località distanti dai presidi ospedalieri spostandoci fisicamente noi medici per andare incontro alle pazienti, superando problematiche anche logistiche e di spostamento”.
“Con questa iniziativa, seguendo le direttive sull’approccio di prossimità sociosanitaria promosso dal PNRR” commenta il direttore sanitario Rocco Calabrese “anche l’Irccs Crob può aprirsi ai territori regionali per una sanità più vicina alle persone, incentrata al superamento delle disuguaglianze e le barriere per l’accesso alle cure, soprattutto di carattere oro-geografico, in una regione come quella lucana caratterizzata dal 46,8% di territorio montano”.
“Il nostro Istituto” annuncia il direttore generale ff Giovannino Rossi “a breve promuoverà un programma di controlli periodici dedicato a tutte le donne residenti in zone disagiate o lontane dai grandi centri di diagnostica senologica”.

  

Convegno su energia e sviluppo, le sfide per la Basilicata

Energia e sviluppo, le sfide per la Basilicata

Sviluppo tecnologico, ricerca, green economy, decarbonizzazione e transizione energetica. Sono questi i temi principali del convegno, promosso dal Dipartimento regionale Ambiente, Territorio ed Energia, in corso al centro Enea di Rotondella. Tante le iniziative messe già in campo dalla Regione Basilicata e molteplici le altre sfide per il futuro che porteranno il territorio lucano ad essere sinergia e riferimento di tutto il Mezzogiorno d’Italia.
Questo primo evento sulla transizione ambientale, realizzato in concomitanza dei 60anni dell’Enea, grazie alla partecipazione fondamentale del Feem (Fondazione Eni Enrico Mattei), ha visto nella prima giornata la partecipazione di importanti cariche istituzionali, tra i quali il ministro per l’Ambiente e Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Rotondella Gianluca Palazzo, ha preso la parola il direttore generale dell’Enea, Giorgio Graditi, che ha parlato del convegno come “un evento importante che mette insieme temi fondamentali quali l’ambiente, il clima e l’energia”. “Noi come Enea – ha proseguito – siamo impegnati a 360 gradi nel processo di transizione e svolgiamo un ruolo di connessione e correlazione tra imprese e ricerca. Cerchiamo sempre di offrire servizi che possano dare risposte concrete del mondo produttivo. E’ il primo di una serie di eventi che spero abbiano un seguito per dare modo alla nostra conoscenza e sperimentazione di essere utile al territorio sul piano dello sviluppo energetico”.
E’ stata la volta poi del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. “La Basilicata sta diventando un luogo ideale, tra presente e futuro, dove ragionare, programmare e realizzare la vera transizione energetica. Il nostro territorio – ha detto – possiede tutte le qualità per diventare un punto di riferimento potendo disporre di risorse fondamentali quali il fossile, l’eolico, il fotovoltaico e, insieme ad altre cinque regioni nel progetto pilota, nel campo dell’idrogeno. Se ragioniamo sul fatto che il fossile, in quanto combustibile ad esaurimento, è destinato a finire, la vera trasformazione energetica è quella di puntare su misure e interventi di sviluppo delle energie rinnovabili. Ecco il perché delle nostre iniziative quali il Bonus Gas o il bando per i non metanizzati, per esempio, dove come Istituzione abbiamo aiutato e supportato i cittadini a considerare in pieno la trasformazione energetica”.
Cosimo Latronico, Assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata ha sottolineato che “questa conferenza ha coinvolto l’Enea che festeggia i suoi 60 anni con una grande storia e sono sicuro un radioso futuro. Questo centro di ricerca è luogo strategico per tutta la Basilicata e per il Mezzogiorno sui temi ambientali, energetici e dell’economia circolare. La Basilicata vive questi mesi con particolare intensità, sta lavorando duro per passare dal fossile al futuro e proprio grazie al fossile sta producendo una profonda transizione energetica. Gas, fonti rinnovabili, energia per le famiglie e le imprese, per ultimo l’idrogeno: la terra lucana è all’avanguardia su tutte le prospettive di sviluppo. Grazie alla Fondazione Mattei stiamo lavorando sulle foreste, le “fabbriche dell’aria” a tutto campo: stiamo ragionando sulla possibilità di crediti di carbonio che possano diventare come le royalties del fossile. Tutto si tiene, l’ambiente è la cifra fondamentale di questa regione, per attrarre competenze e far ritornare ai lucani quanto di buono questa terra è capace di offrire”.
Per il direttore generale del Dipartimento regionale Ambiente ed Energia, Roberto Tricomi, “ciò che fino a qualche anno fa era una chimera, oggi è un obiettivo più che realizzabile: avere una Basilicata sempre più indipendente dal punto di vista energetico. La regione è già in una realtà un hub energetico importante per il territorio nazionale”, disponendo “di una varietà infinita di risorse e di un oro multicolore, dal nero del fossile all’azzurro che arriva dalle tante qualità ambientali”.
“Mai come in questo momento – ha sottolineato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Casino – tutto il mondo produttivo è impegnato nella trasformazione energetica ed ambientale. La Basilicata e le sue imprese sono al lavoro da tempo per adeguarsi prontamente alle nuove normative grazie agli indirizzi dati anche dalla Regione. Nei prossimi giorni in Giunta approveremo un bando che riguarda un ulteriore efficientamento energetico. Prossimamente porteremo sempre in Giunta un ulteriore bando di 25 milioni di euro che mira all’ammodernamento, alla ricerca e alla formazione per le imprese che devono avere figure professionali sempre più formate e al passo coi tempi. Un nuovo modo di fare lavoro e fare impresa”.
Per l’assessore regionale alle Politiche Forestali Alessandro Galella “verso la transizione energetica abbiamo immaginato due interventi importantissimi con le royalties del petrolio, cioè la creazione di uno stabilimento pronto a ricevere gli scarti agricoli che poi trasformerà in energia. Stessa cosa per un altro percorso che invece trasformerà sempre gli scarti agricoli in biometano. E’ evidente che l’energia è uno dei temi sensibili in questo momento, soprattutto per il rincaro dei carburanti: stiamo lavorando per portare migliore sollievo al mondo agricolo trasformando il problema in un’opportunità”.
Molto atteso è stato l’intervento del ministro Pichetto Fratin. “La Basilicata è un esempio. E’ un esempio per la valorizzazione del territorio, della qualità delle sue materie prime e delle sue risorse energetiche. E’ la terra dell’acqua che distribuisce anche alle altre regioni, la Basilicata è un modello di sviluppo del Sud del nostro paese, da copiare, prendere come riferimento e soprattutto perché capace di carpire le novità della transizione ecologica. Sono felice di questo convegno all’Enea perché questa è anche il fiore all’occhiello di tutto il nostro paese grazie al suo contributo notevole al Governo ed a tutto il sistema delle imprese italiane”.
  

Grande successo in Albania per il festival “Wednesday in Jazz”

Grande successo di pubblico e di critica per il festival “Wednesday in Jazz”, in corso in Albania su iniziativa del Conservatorio di musica “Gesualdo da Venosa” di Potenza. Dall’inizio di ottobre, e fino alla fine di novembre, al Teatro dell’Opera e di Balletto di Tirana, formazioni composte da allievi e maestri del conservatorio lucano si alternano in un repertorio che spazia dalla tradizione afroamericana, compresa una monografia su Thelonious Monk, al jazz europeo, culminando con l’esecuzione in prima assoluta di brani inediti composti da studenti e docenti e con un progetto che affianca il jazz alla musica elettronica.

L’iniziativa, promossa dal Teatro dell’Opera e di Balletto di Tirana e dal Conservatorio di musica “Gesualdo da Venosa” di Potenza con il contributo della Regione Basilicata ed il patrocinio del Governo albanese, dell’Ambasciata italiana in Albania e dell’Istituto Italiano di Cultura di Tirana, è stata presentata nei giorni scorsi nella capitale albanese in una conferenza stampa dal direttore e dal presidente del Conservatorio di Potenza, Felice Cavaliere e Aniello Cerrato, dall’ambasciatore italiano Fabrizio Bucci e dalla sovrintendente del Teatro Nazionale dell’Opera e di Balletto di Tirana Abigheila Voshitna.

“La storica collaborazione artistico – culturale tra Italia e Albania – spiegano gli organizzatori – negli anni si è sempre più consolidata ed oggi è impegnata nella valorizzazione dei processi d’internazionalizzazione, che rappresentano anche uno dei targets più rilevanti dell’intero sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale. La collaborazione è finalizzata a promuovere la diffusione di un genere musicale, il Jazz, poco frequentato in Albania, Paese notoriamente molto fertile nel campo della musica classica e sinfonica”.

“L’idea di un festival Jazz di elevato profilo, dunque, oltre a rafforzare il gemellaggio culturale tra i due Paesi – proseguono gli organizzatori -, nasce per contribuire a divulgare un linguaggio musicale poco indagato in Albania nel quale il Conservatorio di Potenza rappresenta un’eccellenza italiana. Il progetto rappresenta una preziosa opportunità di crescita umana ed artistica per tutti i soggetti coinvolti e permetterà una collaborazione stabile ad ampio spettro, per produzioni che coinvolgeranno tutti i dipartimenti del Conservatorio ‘Carlo Gesualdo da Venosa’, a beneficio dei soggetti istituzionali e governativi che svolgono il ruolo di stakeholders, in una prospettiva sempre più florida di cooperazione internazionale e di sviluppo culturale”.