“La costa jonica lucana, che si estende tra Metaponto e Nova Siri, sembra inventata apposta per mantenere un’alta biodiversità: grazie alla sua posizione geografica, la duna a tratti profonda e a tratti breve, le foci dei fiumi che solcano il territorio e sfociano in mare dando luogo a fragili habitat di estuario, la foresta planiziale relitta di Bosco Pantano di Policoro con le antiche farnie, i frassini e gli aceri. Sono tutti habitat ricchi di specie, tutelate ai sensi delle direttive Habitat e Uccelli, che possono essere osservati nei diversi periodi dell’anno con specie e aspetti fenologici variabili”.
Lo ha dichiarato Cosimo Latronico, assessore all’Ambiente e territorio della Regione Basilicata, nel suo intervento al convegno “Aspettando Goletta verde”, che si è svolto ieri a Scanzano Jonico, nell’ambito della storica campagna estiva di Legambiente per la difesa delle acque e delle coste, giunta alla 37esima edizione, che vede nelle giornate del 14 e 15 luglio la sesta tappa per Goletta Verde in Basilicata.
“Questo tratto di costa – ha proseguito l’esponente del Governo regionale – è un vero e proprio crocevia per le migrazioni delle specie ornitiche che dall’Europa si spostano in Africa e viceversa, per cui gli appassionati di birdwatching, possono riuscire a fotografare tantissime specie diverse sia di passo che stanziali.
Se poi ci spostiamo in alto mare la possibilità di incrociare colonie di delfini è molto elevata. E’ recente, infatti, l’istituzione del sito marino “Mare della Magna Grecia” di circa 30.000 ettari che tutela un ricco contingente di mammiferi marini oltre alla Tartaruga marina (Caretta caretta). I nidi di tartaruga sono oggetto del Progetto Life TURTELNEST coordinato da Legambiente nazionale a cui la Regione Basilicata partecipa attivamente con l’Ufficio Parchi, Biodiversità Tutela della Natura e che interesserà la costa ionica lucana e la costa di Maratea dove, recentemente a Cala Jannita, è stato messo in sicurezza un nido di tartaruga in coerenza con gli obiettivi del progetto, tra i quali, oltre alla tutela e protezione dei nidi di tartaruga, figura anche il coinvolgimento delle popolazioni locali e dei gestori degli stabilimenti balneari per condividere e attuare buone pratiche di sostenibilità”.
“Sempre di livello nazionale, coordinato da Legambiente, un altro Progetto LIFE: SEA.NET, a cui partecipa la Regione Basilicata – ha proseguito Latronico – che ha come duplice obiettivo: migliorare la gestione dei siti Natura 2000 marini; far conoscere il ruolo della Rete Natura 2000 nella conservazione della biodiversità.
Anche in questo caso si intende coinvolgere tutti i portatori di interesse ma soprattutto i pescatori, che già fanno molto per il mare raccogliendo oltre al pescato, la plastica e altra spazzatura che danneggia l’ecosistema marino.
Oggi – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente – i pescatori lucani possono svolgere il ruolo di ‘sentinelle del mare’, sono coloro che vivono e conoscono il mare e che più di al-tri hanno compreso l’importanza della tutela.
Le aree marine protette consentono, infatti, di fare un pescato più ricco anche nelle aree contermini e di diversificare il lavoro dei pescatori, aggiungendo al loro reddito gli introiti derivanti da pescaturismo e dall’escursionismo marino e sub-acqueo. Per questo motivo renderli partecipi dei processi di valorizzazione del sistema mare, significa anche arric-chirsi di informazioni, di saperi che purtroppo vanno sempre più scemando nel nostro ba-gaglio di conoscenze.
Sono inoltre stati attivati alcuni progetti, attuativi dei Piani di Gestione e della Misure di Tutela e Conservazione vigenti, che – ha concluso Cosimo Latronico – hanno come target la tutela degli ambienti costieri e dunali, attuati grazie ad un protocollo d’intesa firmato dai comuni costieri che dovrà essere riproposto per la futura programmazione”.