L’Assemblea degli azionisti di Acquedotto Lucano ha approvato, questa mattina, il programma delle attività di gestione e degli investimenti, gli obiettivi assegnati all’amministratore unico da perseguire nel corso del 2020, nonché le azioni da mettere in campo per il raggiungimento dell’equilibrio economico- finanziario. Lo rende noto l’ufficio stampa della società precisando che ai lavori hanno partecipato il dirigente generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata Domenico Tripaldi, l’amministratore unico dell’Egrib Canio Santarsiero e i sindaci dei Comuni in rappresentanza del 69,39 per cento del capitale sociale.
L’amministratore unico di AL, Giandomenico Marchese, ha tracciato le linee programmatiche di gestione e gli obiettivi che nel corso del 2020 dovranno essere perseguiti e raggiunti per l’ottimizzazione del servizio idrico integrato. “Le attività per l’anno 2020 – ha spiegato – prevedono un ambizioso programma che, oltre ad assicurare l’ordinaria gestione del servizio idrico integrato, punterà a favorire azioni di contrasto alla dispersione della risorsa idrica, di implementazione tecnologica e relativa razionalizzazione nella fatturazione dei consumi, di contrasto all’evasione ed alla morosità, di efficientamento gestionale delle risorse umane, conciliando il raggiungimento degli obiettivi di gestione con gli obiettivi di risparmio dei costi nelle principali voci di spesa”.
“Acquedotto Lucano – prosegue la nota diffusa dall’ufficio stampa della società – continuerà l’attuazione del piano degli investimenti, utilizzando prevalentemente risorse nazionali e comunitarie messe a disposizione dalla Regione Basilicata, nonché investimenti finanziati dalla tariffa. In particolare, oltre agli investimenti nel settore idrico, fognario e depurativo, proseguiranno i lavori di realizzazione di impianti fotovoltaici in autoproduzione e le gare, per importi oltre 16 milioni di euro, per efficientare i consumi energetici. Proseguirà altresì l’azione del gestore nel recupero dei crediti che nel corso del 2019 ha già prodotto risultati più che soddisfacenti e, sempre a tutela dei crediti della società, si procederà all’addebito del deposito cauzionale, ove non ancora richiesto, con un beneficio finanziario stimato di circa 8 milioni di euro”.
“Con l’assemblea ordinaria dei soci – si legge ancora nella nota – si è aperto un proficuo confronto tra il gestore e tutti i soggetti istituzionali coinvolti sulle condizioni di sostenibilità economico-finanziaria del gestore del servizio idrico lucano. L’attenzione è stata focalizzata sulle principali criticità che rendono difficoltosa la gestione ottimale del servizio, in parte di origine strutturale e congenita, in parte rivenienti dalla necessità di rispettare regole e prescrizioni dettate dall’Autorità competente, con inevitabili ricadute sull’organizzazione, pianificazione, tariffazione e gestione del servizio, spesso con il sostenimento di ulteriori costi di gestione”.
L’amministratore unico, oltre ad evidenziare “una strutturale sottocapitalizzazione della società che, per garantire un servizio efficiente ed adeguato, necessita di una congrua patrimonializzazione”, ha rappresentato “le azioni poste in essere dal management nel corso degli ultimi 18 mesi e numerosi strumenti attivabili che potrebbero concorrere a determinare l’equilibrio economico-finanziario del gestore. E’ incontrovertibile la significativa importanza economica, politica e sociale che – ha aggiunto Marchese – la gestione del servizio idrico assume nel territorio regionale. Acquedotto Lucano oggi si trova ad un punto di svolta importante. Portare l’acqua è un’impresa, soprattutto in un territorio come quello lucano, ma l’acqua intesa quale opportunità di sviluppo per la comunità intera, necessita della gestione quanto più possibile condivisa e partecipata da tutti gli attori coinvolti, ai fini di assicurare, attraverso soluzioni ragionate e percorribili, condizioni di sostenibilità economica e finanziaria al gestore”.
“L’assemblea ha dato pieno mandato all’amministratore Marchese di proporre all’Egrib ogni utile strumento, tra quelli previsti nella Convenzione di Gestione, per il mantenimento dell’equilibrio economico e finanziario – si legge ancora nella nota -, nonché di procedere alla verifica sulla fattibilità tecnico-giuridica dell’aumento di capitale sociale del gestore che consenta la patrimonializzazione della società, comunque garantendo la più ampia partecipazione societaria e la tutela dei soci nell’espletamento delle attività di controllo. Nel programma delle attività di Acquedotto Lucano occupa un posto di rilievo anche l’attuazione di un modello di impresa sostenibile, innovativo ed efficiente che garantisca la qualità della risorsa e il rispetto dell'ambiente attraverso, tra l’altro, l’acquisizione della certificazione di qualità della direzione risorse umane, amministrazione e finanza e vigilanza igienica”.