Argentina, l’ultraliberista Milei è il nuovo presidente

L’ultraliberista di destra Javier Milei é il nuovo presidente eletto dell’Argentina. Con l’86 per cento dei voti scrutinati l’anarcocapitalista ha vinto con il 56 per cento il ballottaggio contro il candidato peronista progressista Sergio Massa (44,04 per cento), in un’elezione storica e cruciale per il Paese. «Oggi inizia la fine della decadenza argentina. Iniziamo la ricostruzione e a voltare la pagina della nostra storia. Riprendiamo il cammino che non avremmo mai dovuto perdere. Finisce il modello dello stato che impoverisce e benedice solo alcuni mentre la maggioranza soffre. È una notte storica, torniamo ad abbracciare l’idea della libertà», ha detto il nuovo capo dello Stato nel suo primo discorso. Milei si è presentato in giacca e cravatta al fianco della sorella Karina, suo sostegno durante tutta la campagna elettorale: «Sappiamo che ci sono persone che resisteranno per mantenere i loro privilegi. Saremo implacabili: dentro la legge tutto, fuori la legge niente», ha avvertito mettendo in guardia la casta, e chiedendo al governo peronista di Alberto Fernandez di «prendersi carico del Paese fino alla fine del mandato». La vittoria di Milei era già nell’aria già nell’immediato della chiusura dei seggi. «Disponiamo di dati preliminari che ci danno fiducia. In Argentina comincia un cambiamento», avevano spiegato i portavoce de La Libertad Avanza senza nascondere un certo entusiasmo.

Argentina, l'ultraliberista Milei è il nuovo presidente
Javier Milei, nuovo presidente dell’Argentina (Ansa)

Milei: «Non c’è spazio per la gradualità, per le mezze misure»

Milei assumerà il suo mandato il 10 dicembre, proprio nel quarantesimo anniversario della democrazia dall’ultima dittatura militare. «La situazione è drammatica, non c’è spazio per la gradualità, per le mezze misure», ha indicato il vincitore, elencando l’inflazione, la povertà, la miseria e l’insicurezza come le sfide più urgenti. «L’Argentina ha un futuro ed è liberale», ha poi osservato promettendo che, tra 35 anni, il Paese sarà «una potenza mondiale». Nella sua presentazione, Milei ha evitato di parlare dei suoi cavalli di battaglia come la dollarizzazione o la chiusura della Banca Centrale. Ma non ha potuto fare a meno di vibrare il suo motto: «Viva la libertà, maledizione», acclamato dal ruggito della sua gente, prima di abbracciare i suoi genitori, mentre nelle città del Paese, da Buenos Aires a Cordoba a Mendoza, a migliaia con le bandiere biancocelesti si sono riunite per festeggiare con canti, balli, rulli di tamburo e caroselli di auto.

Massa: «L’esito non è quello che ci aspettavamo»

Alcune ore prima in un drammatico discorso, Massa aveva ammesso la sconfitta abbandonando la scena mentre era ancora in corso lo spoglio delle schede. «L’Argentina ha un sistema democratico solido e forte che rispetta sempre i risultati. Ovviamente l’esito non è quello che ci aspettavamo e ho contattato Javier Milei per congratularmi con lui e augurargli buona fortuna perché sarà il prossimo presidente. È il presidente eletto dalla maggioranza per i prossimi quattro anni», ha spiegato il ministro dell’Economia, nella delusione dei supporter, che gli hanno comunque concesso l’abbraccio di un applauso. «L’ho fatto, ha commentato, convinto che la cosa più importante che dobbiamo lasciare stasera è il messaggio che la convivenza, il dialogo e il rispetto della pace di fronte a tanta violenza e squalificazione è la strada migliore che possiamo intraprendere». Gli argentini però «hanno scelto un’altra strada, ha evidenziato. «E da domani la responsabilità di dare certezze, di trasmettere garanzie sul piano sociale, politico ed economico, spetta al presidente eletto. Speriamo che lo faccia».

 

Finale Atp Finals 2023, Djokovic vince contro Sinner: è il suo settimo trionfo al torneo di Torino

Novak Djokovic ha vinto la finale delle Atp Finals 2023 sconfiggendo Jannik Sinner. Il serbo ha trionfato in due set con un doppio 6-3 in un’ora e 44 minuti di gioco. Un risultato che non cancella la straordinaria settimana del tennista azzurro, primo italiano in 54 anni di storia del torneo ad arrivare al match finale. Per Nole è il settimo trionfo alle Finals. Superato Roger Federer che era a quota sei.

Carol Bugin scomparsa a Mestre: ha 16 anni ed è irreperibile da giovedì

Sono in corso le ricerche di Carol Bugin, una ragazza di 16 anni scomparsa giovedì 16 novembre da Mestre. La famiglia, che ha presentato una denuncia ai carabinieri, ha lanciato un appello sui social mettendo un numero di cellulare al quale fornire notizie in caso di avvistamenti. L’appello è stato rilanciato anche da Elena Cecchettin, sorella di Giulia, accoltellata e uccisa dall’ex fidanzato. «Vi prego, non di nuovo», ha scritto a corredo della storia Instagram.

Carol scomparsa da Mestre: era con un’amica che l’ha persa di vista

Carol è alta 1.68, ha capelli castani, occhi verdi e tante lentiggini sul naso. Al momento della scomparsa indossava un giaccone nero poco più lungo della vita e probabilmente un jeans chiaro. Chiunque l’avesse vista è invitato a contattare le forze dell’ordine o la famiglia al numero 3385866576. Secondo quanto ricostruito, la giovane si trovava con un’amica di Spinea con la quale ha poi raggiunto la stazione di Mestre. A un certo punto Carol si è allontanata e l’amica l’ha persa di vista, informando la madre che è subito giunta sul posto. È stata vista l’ultima volta al bar Enjoy sotto i portici della stazione. Da allora la 16enne, che non avrebbe né denaro né telefono né documenti, non ha più dato sue notizie.

Giulia Cecchettin, la sorella contro Salvini: «Dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco»

Elena Cecchettin, sorella di Giulia, ha pubblicato una storia sul suo profilo Instagram accusando Matteo Salvini di «violenza di Stato». Lo sfogo è giunto dopo che il leader della Lega ha commentato la notizia dell’arresto di Filippo Turetta, accusato dell’omicidio della giovane, con un «se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita». È stato quel “se” ad aver indignato Elena, che ha così reagito: «Un ministro dei Trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco, perché “di buona famiglia”. Anche questa è violenza, violenza di Stato».

Giulia Cecchettin, la sorella contro Salvini: «Dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco»
Storia di Elena Cecchettin (Instagram).

La replica di Salvini: «Filippo evidentemente colpevole ma condanna da stabilire in Tribunale»

A poca distanza temporale, pur non facendo esplicito riferimento alla storia della 24enne, Salvini ha pubblicato un post chiarendo la sua posizione sulla vicenda: «Per gli assassini carcere a vita, con lavoro obbligatorio. Per stupratori e pedofili – di qualunque nazionalità, colore della pelle e stato sociale – castrazione chimica e galera. Questo propone la Lega da sempre, speriamo ci sostengano e ci seguano finalmente anche altri. Ovviamente, come prevede la Costituzione, dopo una condanna stabilita in Tribunale augurandoci tempi rapidi e nessun buonismo, anche se la colpevolezza di Filippo pare evidente a me e a tutti».

Giulia Cecchettin, martedì un minuto di silenzio nelle scuole

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha lanciato un invito alle scuole a rispettare un minuto di silenzio nella giornata di martedì 21 novembre 2023 in onore di Giulia Cecchettin e di tutte le donne abusate e vittime di violenze. La decisione si inserisce nell’elenco di iniziative organizzate in memoria della giovane, accoltellata e uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, tra cui quella di conferirle la laurea in Ingegneria biomedica che avrebbe dovuto ottenere pochi giorni dopo l’omicidio.

La laurea in Ingegneria e il fiocco rosso nel giorno dei funerali

«Domani inviterò tutte le scuole», ha annunciato Valditara a proposito del minuto di silenzio in memoria della vittima. Lo stesso ha annunciato che mercoledì verrà presentato il piano Educare alle relazioni, il progetto pensato dal suo ministero per combattere la violenza sulle donne e introdurre la cultura del rispetto nelle scuole. Contestualmente, la ministra dell’Università Annamaria Bernini ha reso noto che Giulia riceverà la sua laurea in Ingegneria biomedica all’università di Padova. Non si tratterà di una laurea honoris causa ma di una laurea vera e propria, avendo di fatto la ragazza concluso il suo percorso di studi: «Le mancava solo la discussione della tesi. È già dottore, manca solo la formalità». Tra le altre iniziative proposte per onorare la memoria di Cecchettin anche quella di indossare un fiocco rosso, divenuto simbolo contro la violenza di genere, e di esporre nei luoghi pubblici e privati oggetti di colore rosso nel giorno dei suoi funerali. Si tratta di un’idea del governatore del Veneto Luca Zaia, che per quella giornata ha anche disposto il lutto regionale.

Giulia Cecchettin, stasera a Vigonovo la fiaccolata in memoria della giovane

Tutta Vigonovo si è stretta intorno ai familiari di Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni uccisa a coltellate e abbandonata nei pressi del lago di Barcis dall’ex fidanzato Filippo Turetta, arrestato in Germania in attesa di essere estradato in Italia. Pupazzi, disegni e mazzi di fiori hanno circondato l’abitazione della vittima, con centinaia di persone accorse nel comune del Veneziano per esprimere la propria vicinanza alla famiglia. Per la serata di domenica 19 novembre è stata anche organizzata una fiaccolata in memoria della giovane.

La fiaccolata per Giulia Cecchettin organizzata da Vigonovo e Saonara

Il sindaco di Vigonovo Luca Martello ha dichiarato due giorni di lutto cittadino, per sabato 18 e domenica 19, e le bandiere esposte fuori dal municipio sono state listate a lutto. Congiuntamente con l’amministrazione comunale di Saonara (Padova), ha poi proceduto a organizzare il corteo per le strade del paese. «Le nostre comunità si riuniranno per essere vicine alla famiglia di Giulia. In questo momento non ci sono altre parole da aggiungere», hanno dichiarato. La fiaccolata inizierà alle 19 presso il Parco Norma Cossetto di via Scarpis, a ridosso dell’edificio postale, e si snoderà lungo le vie di Vigonovo. Passerà davanti all’abitazione di Giulia e si concluderà in Piazza Marconi, nello slargo più grande e centrale del paese.

Violenza sulle donne, Schlein a Meloni: «Mettiamo da parte lo scontro, subito una legge in Parlamento»

Dopo la svolta nel caso di Giulia Cecchettin, trovata morta nei pressi del lago di Barcis dopo essere stata uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, arrestato in Germania dopo una settimana di fuga, la segretaria dem Elly Schlein ha rivolto un appello alla premier Giorgia Meloni: «Almeno sul contrasto a questa mattanza di donne e di ragazze, lasciamo da parte lo scontro politico e proviamo a far fare un passo avanti al Paese. Non basta la repressione se non si fa prevenzione. Approviamo subito in Parlamento una legge che introduca l’educazione al rispetto e all’affettività in tutte le scuole d’Italia».

Schlein: «Bisogna partire dall’educazione»

La leader del Partito democratico ha poi allargato l’appello a tutte le forze del Parlamento, affinché la politica non si riduca a dichiarazioni e riti ripetuti su questi temi: «Dobbiamo fermare questa spirale di violenza, ci riguarda tutte e tutti. E riguarda anzitutto gli uomini, perché non può essere un grido e un impegno solo delle donne in lotta per la propria libertà. Il problema della violenza di genere è un problema maschile. Serve consapevolezza per sradicare la cultura patriarcale di cui è imbevuta la nostra società. Giulia Cecchettin avrebbe dovuto laurearsi due giorni fa, le è stato impedito, le è stato violentemente strappato via il futuro. È profondamente ingiusto, e finché le donne saranno meno libere non esisterà vera libertà in questo Paese». Di qui la proposta di partire dalle scuole: «Non basterà mai aumentare solo leggi e punizioni che intervengono dopo le violenze già compiute: serve l’educazione, serve la consapevolezza. Se non si agisce già a partire dalle scuole e nella cultura per sradicare l’idea violenta e criminale del controllo e del possesso sul corpo e sulla vita delle donne, sarà sempre troppo tardi».

La replica di Valditara: «Ci stiamo già lavorando»

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha così risposto all’appello di Schlein: «Apprezzo che l’onorevole condivida con noi l’idea di educare al rispetto nelle scuole contro la violenza e la cultura maschilista. Già ci stiamo lavorando. Dopo aver consultato associazioni studentesche, associazioni dei genitori, sindacati, ordine degli psicologi la proposta è pronta e verrà nei prossimi giorni presentata ufficialmente».

Giulia Cecchettin, Zaia annuncia il lutto regionale in Veneto nel giorno dei funerali

Il governatore del Veneto Luca Zaia ha dato disposizioni perché nel giorno dei funerali di Giulia Cecchettin sia dichiarato il lutto regionale. La giovane è stata trovata morta sabato 18 novembre nei pressi del lago di Barcis dopo essere stata uccisa con diverse coltellate, abbandonata al bordo della strada e lasciata scivolare in un dirupo per 50 metri. L’ex fidanzato Filippo Turetta, accusato dell’omicidio, è stato arrestato in Germania dopo oltre una settimana di fuga.

Bandiere delle istituzioni a mezz’asta nel giorno dei funerali di Giulia Cecchettin

«Avremo tutte le bandiere delle istituzioni a mezz’asta e l’intero Veneto si stringerà in un abbraccio alla famiglia, gli amici di Giulia, a tutti coloro che le hanno voluto bene», ha annunciato il presidente della Regione. «Il dolore e lo sgomento», ha aggiunto, «coinvolgono, in queste giornate, l’intera comunità veneta. Ci si interroga sui perché di una vita spezzata senza senso, sull’oltraggio a una ragazza che era simbolo per il proprio impegno nella vita e per il suo sorriso gentile. Propongo quindi di indossare non solo il 25 novembre ma anche nel giorno dei funerali il fiocco rosso, divenuto simbolo contro la violenza di genere, e di esporre nei luoghi pubblici e privati oggetti di colore rosso». Non è ancora noto quando potranno avere luogo le esequie della giovane, dato che prima dovrà essere svolta l’autopsia.

Sinner-Djokovic, oggi la finale delle Atp Finals di Torino: orario e dove vederla in tv e in streaming

Si terrà domenica 19 novembre alle 18 l’attesissima finale delle Atp Finals che vedrà scontrarsi Jannik Sinner e Novak Djokovic. Il tennista altoatesino ha battuto il russo Daniil Medvedev diventando il primo italiano nella storia del torneo a disputare il match finale. La gara avrà luogo al Pala Alpitour di Torino e, come le precedenti, potrà essere seguita in tv e in streaming.

Sinner e Djokovic si sono già affrontati quattro volte

L’azzurro e il campione serbo numero 1 al mondo, arrivato in finale dopo aver sconfitto in due set lo spagnolo Carlos Alcaraz, si sono già affrontati quattro volte: tre volte ha vinto Nole e una Jannik (7-5, 6-7, 7-6 durante la prima fase delle Atp Finals). «Io dedico la mia vita al tennis. Il livello di gioco che ho raggiunto è il risultato della mia mentalità. Fa tutto parte di un percorso», ha dichiarato Sinner dopo aver vinto semifinale. Ora cresce l’attesa per la finalissima, che sarà trasmessa su Rai 2Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e in streaming su Rai Play, Sky Go e Now.

Filippo Turetta aveva cercato kit di sopravvivenza in montagna su Google

Continuano a emergere nuovi dettagli sul caso di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. A distanza di un giorno dal ritrovamento del cadavere della giovane – accoltellata, abbandonata al bordo della strada e lasciata scivolare in un dirupo per 50 metri -, l’ex fidanzato è stato arrestato in Germania. Su di lui pendeva un mandato di arresto europeo e sarà un giudice tedesco a dover decidere sulla sua consegna alle autorità italiane. Dovrà rispondere dell’omicidio di Giulia e la sua versione potrà fornire nuovi elementi agli investigatori che stanno indagando sulla vicenda.

Le ricerche di Filippo Turetta sui percorsi in Tirolo

Gli inquirenti hanno intanto iniziato ad analizzare il materiale sequestrato a casa di Filippo. Secondo quanto riportato dal Corriere, scandagliando il pc si è scoperto che aveva cercato online come reperire kit di sopravvivenza in montagna ma anche percorsi, mappe e tracciati del Tirolo. Non si sa a quando risalgano queste ricerche, ma se fossero recenti farebbero presupporre una premeditazione della fuga, aggravando così la sua posizione.

Filippo Turetta è stato arrestato in Germania

Dopo una fuga di oltre una settimana, Filippo Turetta, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin, è stato arrestato in Germania. Il giovane aveva oltrepassato il confine con l’Austria mercoledì e su di lui pendeva un mandato di arresto europeo. La conferma dell’arresto è arrivata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani che, su X, ha scritto: «Ringrazio gli inquirenti per il lavoro che ha portato all’arresto di Filippo Turetta in Germania. Una buona notizia che purtroppo non potrà mai lenire il dolore della famiglia e degli amici di Giulia, ai quali rivolgo le mie preghiere».

Era a bordo di un’auto

Filippo «si stava muovendo» in auto a Sud del paese quando è stato arrestato. Un giudice tedesco dovrà ora valutare il Mae (il mandato di arresto europeo) e decidere sulla consegna del giovane. Intanto spunta un nuovo video che lo riprende fare benzina, domenica 12 novembre, presso una stazione di servizio di Cortina. Ha pagato in contanti alla cassa automatica e poi è ripartito. Qualche giorno dopo il titolare dell’impianto si è reso conto che una banconota da 20 euro presentava macchie simili a sangue. Ha dunque chiamato polizia e carabinieri di Belluno che hanno acquisito sia le immagini della videosorveglianza sia le banconote, su cui ora sono in corso analisi per capire se possa trattarsi del sangue di Giulia.

Sinner vola in finale alle Atp Finals di Torino: il tennista altoatesino ha battuto il russo Medvedev

Jannik Sinner ha vinto la semifinale delle Atp Finals a Torino contro Daniil Medvedev. Il tennista altoatesino vola così alla finale del torneo, prima volta per un italiano, sconfiggendo per la terza volta consecutiva il russo numero 3 al mondo. In sole due ore e mezza, con 6-3, (4)6-7, 6-1, Sinner entra così nella storia e si prepara ad affrontare, domenica 19 novembre, Djokovic o Alcaraz.

Giulia Cecchettin, il dolore della sorella: «È stato il vostro bravo ragazzo»

Dolore e rabbia tra i familiari di Giulia Cecchettin, trovata morta nei pressi del lago di Barcis dopo una settimana di ricerche. Nei giorni scorsi il padre Gino e la sorella Elena avevano lanciato numerosi appelli – sui giornali, sui social e in televisione – per sperare di ritrovare viva la loro familiare, vittima di un’aggressione da parte dell’ex fidanzato Filippo Turetta (ancora disperso) e abbandonata nel bacino in provincia di Pordenone. A poche ore dalla notizia del ritrovamento del cadavere, Elena ha condiviso una foto in cui lei e la sorella sorridono insieme, accompagnata dalla didascalia «Rest in power, I love you».

Anche Davide, il fratello, ha pubblicato un ritratto di Giulia mentre abbraccia un grande orso di peluche accanto alla scritta «I love you, susumina», ricordando il nomignolo con cui la chiamava.

Lo sfogo di Elena Cecchettin: «Per te bruceremo tutto»

Affetto ma anche rabbia, tra i parenti più stretti di Giulia, per la narrazione che in questi giorni è stata fatta di Filippo, «un bravo ragazzo che non avrebbe mai fatto del male alla sua ex compagna». E che invece, come mostra un video nelle mani degli inquirenti, l’ha aggredita ripetutamente, anche quando lei ha cercato di fuggire, e l’ha caricata sanguinante nella sua auto. A tal proposito, Elena Cecchettin ha condiviso alcuni messaggi che condannano le parole che sono state usate per descrivere il ragazzo. Come quello della scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli: «Prevedibile dalla descrizione di quel bravo ragazzo, troppo bravo: non farebbe male neanche a un amosca. Certo, a una mosca no. Ma a una donna, beh, quella è tutta un’altra questione». E ancora, quello della scrittrice Valeria Fonte: «È stato il vostro bravo ragazzo».

Poi la scritta a caratteri cubitali bianchi su sfondo nero: «Per te bruceremo tutto». Infine la frase dell’attivista peruviana Cristina Torres Caceres: «Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima».

Milano, ragazza di 31 anni si sveglia nuda al ristorante: sospetta violenza sessuale

Una ragazza di 31 anni si è svegliata nuda sdraiata sul tavolo di un ristorante del centro di Milano, in piena notte, nel locale chiuso e dove si era svolta una festa. È stata soccorsa dai carabinieri, che ora indagano per una presunta violenza sessuale. La donna, che aveva assunto stupefacenti, è stata portata alla Mangiagalli, clinica specializzata in questo genere di reati. I suoi vestiti, che sono stati trovati in un altro punto del ristorante, sono stati sequestrati.

La donna avrebbe assunto droghe

I fatti si sono verificati in via Poliziano, zona Sempione. La donna, che aveva trascorso lì la serata per festeggiare il compleanno di un ex collega, ha chiamato il 112 alle 5.15 di notte dopo essersi svegliata nel locale, chiuso, senza vestiti. I carabinieri sono entrati da una finestra, dopodiché i sanitari del 118 l’hanno soccorsa e trasferita nella struttura sanitaria. I suoi vestiti sono stati ritrovati nel bagno del ristorante. La donna ha riferito di non ricordare nulla di quanto avvenuto ma, secondo quanto da lei raccontato, avrebbe assunto droghe. Quella della violenza sessuale è al momento soltanto un’ipotesi legata alle circostanze in cui è avvenuto il suo ritrovamento. I militari stanno interrogando il titolare del locale e verificando il sistema di videosorveglianza.

Giulia Cecchettin trovata morta: il cordoglio delle istituzioni da Zaia a Brugnaro

Sono ore di lutto per la famiglia di Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni scomparsa da sabato 11 novembre e trovata morta all’interno di un canalone nei pressi del lago di Barcis. Le istituzioni locali e nazionali si sono strette al dolore dei fratelli e del padre, già sconvolti dalla morte della madre nel 2022. Sono ancora in corso, invece, le ricerche dell’ex fidanzato Filippo Turetta.

La vicinanza del sindaco di Venezia e del governatore del Veneto alla famiglia di Giulia Cecchettin

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha così scritto sui suoi canali social: «L’epilogo peggiore a una vicenda che ha tenuto l’Italia intera col fiato sospeso per una settimana. Mi stringo al papà e ai familiari di Giulia, ai suoi amici e a coloro che le erano vicini. Un segnale di vicinanza anche alla famiglia di Filippo Turetta che in queste ore deve affrontare una tragica realtà. E una preghiera per giulia, con tutto il cuore».

Gli ha fatto eco il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: «Una notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere. È stato trovato il corpo di Giulia Cecchettin, giovane veneziana scomparsa pochi giorni fa. Tutta la Città si unisce al dolore della famiglia, degli amici, dei suoi cari e di tutti coloro che le hanno voluto bene».

Il cordoglio di Fontana e Salvini

Così il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana: «Apprendo con sgomento la notizia della tragica fine di Giulia Cecchettin. Mi stringo al dolore dei genitori, della famiglia e dei suoi cari ai quali rivolgo le espressioni di profondo cordoglio e della più sentita vicinanza. Il mio pensiero commosso va a questa ragazza strappata alla vita nel fiore degli anni».

Anche Matteo Salvini ha rivolto «una preghiera per Giulia».

Alla notizia del ritrovamento del corpo di Giulia, i dirigenti di Forza Italia riuniti a Taormina per una convention del partito hanno interrotto i lavori per un minuto di silenzio. Mentre la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella ha annunciato la calendarizzazione al Senato dell’esame del disegno di legge per il rafforzamento e la velocizzazione delle misure preventive e cautelari già approvato all’unanimità dalla Camera. «Abbiamo anche aumentato i fondi per i centri anti-violenza ed è già pronta una campagna di sensibilizzazione nelle scuole che illustreremo nei prossimi giorni con i ministri della Cultura e dell’Istruzione. E continueremo a diffondere dovunque e senza sosta, con sempre maggiore intensità, il numero anti-violenza 1522, perché una richiesta di aiuto, o anche solo un consiglio di fronte a una percezione, può salvare la vita», ha aggiunto.

Domenica Ercolani morta a 113 anni: era la donna più longeva d’Italia

È morta a Pesaro Domenica Ercolani, la donna più longeva d’Italia. Aveva 113 anni, era nata ad Urbino ed era nota per non aver mai preso medicinali e per non aver mai dovuto affrontare malattie invalidanti. Moglie di un capostazione, che non si è mai mosso dalla provincia di Pesaro Urbino, ha sempre fatto la casalinga ed è stata assistita fino all’ultimo dalla figlia di 87 anni Alessandra Rupalti.

«Ad esser buoni si vive meglio»

«Un fisico eccezionale», l’aveva definita il suo medico. Ultima di cinque figli, aveva avuto due figli. La sua vita si svolgeva tra le mura di casa con sveglia alle 7, colazione abbondante, e poi Teleradio Padre Pio per tutta la giornata. Non rifiutava mai un bicchiere di vino, unito a pasti leggeri. La sua porta era sempre aperta alle visite della gente e diceva che «ad esser buoni si vive meglio». Aveva superato indenne due pandemie, la Spagnola del 1918 e il Covid, e due guerre mondiali. Oltre che il lutto per la perdita del figlio, morto nel 1994 a 45 anni a causa di un tumore.

Milano, Fedez in piazza Duomo con Avis va via quando parla l’assessore La Russa

Durante l’evento in piazza Duomo a Milano per sensibilizzare sulla donazione di sangue, Fedez ha polemizzato sulla presenza degli esponenti della Regione Lombardia, gli assessori Romano La Russa e Elena Lucchini. In particolare, quando ha preso la parola La Russa il rapper ha lasciato la zona dove si stavano tenendo i discorsi istituzionali per andare a visitare l’unità mobile per la donazione di sangue e i vari stand delle associazioni.

Fedez ai giornalisti: «La Regione non era coinvolta nell’evento Avis»

Ai giornalisti che gli hanno chiesto se fosse casuale il suo allontanamento proprio quando aveva preso la parola l’assessore regionale, Fedez ha spiegato: «No non è un caso, perché questa cosa l’abbiamo organizzata con la Fondazione Fedez, con Avis e il Comune di Milano. Io il signor La Russa non l’ho mai visto coinvolto e nemmeno la signora Lucchini che ha detto che stava pensando di organizzare un evento». «Quindi la Regione si è imbucata?», gli hanno chiesto i giornalisti. «Fate voi», ha concluso.

La replica dell’assessore La Russa: «Piccolo uomo»

Romano La Russa ha così replicato: «Io non l’ho neanche visto andare via, ma se è così confermo che è un piccolo uomo, molto piccolo. Il suo comportamento era scontato. Lui pensa di avere fatto un atto eroico, in realtà è stato un segno di maleducazione nei confronti dei presidenti e di tutte le associazioni». E ancora: «Lo ringrazio per l’opera di questa giornata, però non si è comportato bene. Lui ha scoperto solo oggi Avis perché ne ha avuto bisogno, c’è chi invece da sempre dedica la sua vita a questo. Non è un gesto d’amore verso i donatori».

Pil, Confindustria: «La crescita dell’Italia è ferma, colpa dei tassi ai massimi»

All’indomani della valutazione di Moody’s, che ha confermato il rating dell’Italia a Baa3 e alzato l’outlook da negativo a stabile, Confindustria ha lanciato l’allarme sulla crescita del nostro Paese. «Il Pil è rimasto fermo nel terzo trimestre e gli indicatori dicono che all’inizio del quarto l’attività nei servizi è in lieve calo, come nell’industria», si legge nella congiuntura flash. Anche se l’inflazione in Italia è tornata sotto il 2,0 per cento, i tassi sono infatti ai massimi e bloccano il canale del credito, frenando consumi e investimenti, mentre l’export aiuta poco. «Con le guerre in corso sale l’incertezza, ma non il costo dell’energia (finora), che è però ben più alto del pre-crisi energetica», continua il rapporto.

Il rallentamento dell’inflazione e i tassi Usa e Bce

L’analisi si è concentrata sull’inflazione italiana, «che si è ridotta a ottobre a +1,7 per cento annuo (da +5,3 per cento a settembre) grazie a un “effetto base” molto favorevole sui prezzi energetici, crollati al -19,7 per cento annuo (+26,8 per cento nello stesso mese del 2022 a causa del picco del gas)». I prezzi core di beni e servizi continuano a frenare, ma solo lentamente (+3,7 per cento), come quelli alimentari (+6,3 per cento), grazie alla parziale moderazione delle commodity. Sono valori non ancora pienamente in linea con la soglia del +2,0 per cento. Per quanto riguarda i tassi, a inizio novembre la Fed ha tenuto, per la seconda volta, fermo quello statunitense (a 5,50 per cento) e lo stesso ha fatto la Bce a fine ottobre (4,50 per cento): «Lo scenario base è che i tassi sono giunti ai massimi, come indicano i future che scontano i primi tagli nel 2024. Tuttavia, Powell ha sottolineato il rischio di nuovi rialzi se la crescita Usa non frena e l’inflazione resta alta. E Lagarde (ndr la presidente della Bce) ha ribadito che altri rialzi potrebbero esserci anche nell’Eurozona, in caso di nuovi shock che modifichino lo scenario».

Cadavere di una donna trovato nel lago di Barcis durante le ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta

Un cadavere di donna è stato trovato nei pressi del lago di Barcis in provincia di Pordenone. La scoperta nella mattinata di sabato 18 novembre 2023 da parte degli uomini impiegati nelle ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i ragazzi scomparsi dal Veneziano nella notte tra sabato 11 e domenica 12. Proprio intorno al bacino si stavano concentrando le operazioni dei vigili del fuoco, non perché avessero a disposizione puntuali elementi ma perché il lago si trova lungo la direttrice seguita dalla vettura del giovane dopo l’aggressione all’ex fidanzata.