CDP, primo Forum Multistakeholder

Valorizzare gli impegni assunti e rafforzare la capacità di ascolto e confronto con gli stakeholder, per individuare insieme le migliori soluzioni alle esigenze reali del Paese. Questi alcuni degli obiettivi del Forum.

Il Direttore Generale del Tesoro Alessandro Rivera (Mef) e il Presidente dell’ACRI Francesco Profumo hanno aperto ieri il primo Forum Multistakeholder di CDP, che ha ospitato nella propria sede i rappresentanti dei suoi principali portatori di interesse, insieme all’Amministratore delegato Fabrizio Palermo e il Presidente Giovanni Gorno Tempini. I due azionisti hanno sottolineato il ruolo centrale di CDP per lo sviluppo sostenibile del Paese rimarcando l’importanza del tema nel piano industriale di CDP.

Dopo la sessione introduttiva in plenaria, i partecipanti si sono riuniti in cinque tavoli di lavoro per approfondire il ruolo di CDP di fronte alle nuove sfide della sostenibilità, quali l’innovazione, la riqualificazione urbana in chiave smart e lo sviluppo delle infrastrutture sociali, restituendo i risultati delle riflessioni al management e ai vertici CDP: l’obiettivo è offrire una chiave di lettura costruttiva per contribuire a rendere le azioni di Cassa Depositi e Prestiti sempre più incisive per la crescita del territorio e delle comunità.

Il primo Forum Multistakeholder ha dunque rappresentato un’opportunità di confronto unica per CDP: l’impegno per la realizzazione di un modello di sviluppo sostenibile, passa infatti attraverso occasioni di riflessione e dialogo, in un’ottica di condivisione di intenti e azioni.

Per la prima volta CDP ha voluto guardare al futuro al fianco dei propri stakeholder, in coerenza con il Piano industriale 2019-2021 che, ponendo la sostenibilità al centro di tutte le scelte strategiche, individua nell’attività di ascolto strutturato uno degli elementi fondamentali per permettere a Cassa Depositi e Prestiti di rafforzare il proprio ruolo e diventare volano dello sviluppo sostenibile in Italia.

“In 170 anni CDP non ha mai tradito la sua missione a supporto della crescita sostenibile. Con il primo Forum Multistakeholder vogliamo rafforzare la consapevolezza sul ruolo che CDP può svolgere per guidare una nuova stagione di sviluppo dell’Italia” ha dichiarato l’AD di CDP Fabrizio Palermo.

Con questo nuovo percorso CDP non scopre una nuova sensibilità, ma rende esplicita la vocazione sostenibile presente nella propria missione storica da 170 anni, orientando consapevolmente il proprio business verso il raggiungimento degli obiettivi promossi dalle Nazioni Unite.

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Servizio migliorato e squadra rinforzata: il nuovo volto di Dazn

Dopo un anno dall’esordio in Italia i rallentamenti sono stati superati. E il team di commentatori si è arricchito di tanti veterani della Serie A. Ecco i loro trascorsi da calciatori.

Squadra che vince non si cambia o, al limite, si allarga. Devono pensarla così anche dalle parti di Dazn, la piattaforma di streaming specializzata nella trasmissione di eventi sportivi live e on demand e con una programmazione di contenuti originali dedicati allo sport. Il team che segue il campionato di serie A 2019/2020, infatti, ha visto aggiungersi alcuni top player. Nell’area commentatori tecnici sono arrivati ex volti noti del massimo campionato italiano come Dejan Stankovic, Federico Balzaretti e Massimo Gobbi. A loro si aggiungono Mauro German Camoranesi, uno degli eroi Azzurri di Germania 2006, e i vari Francesco Guidolin, Roberto Cravero, Dario Marcolin, Simone Tiribocchi e Alessandro Budel. Anche la squadra di presentatori e giornalisti è ricca: oltre a Diletta Leotta, inviata dagli stadi italiani per la conduzione dei pre e post partita, ci sono Giulia Mizzoni e Federica Zille. Al commento Pierluigi Pardo, Massimo Callegari, Stefano Borghi, Ricky Buscaglia, Riccardo Mancini, Edoardo Testoni e Gabriele Giustiniani.

NIENTE PROBLEMI DI BUFFERING

La cosa più importante è che, adesso, il servizio ha fatto un salto di qualità per quanto riguarda gli aspetti tecnici: niente problemi di buffering né di segnale e un’offerta di eventi sportivi che via via si è sempre più ampliata. Una sorpresa per chi era rimasto scottato l’anno precedente, durante il quale Dazn aveva avuto qualche problema di rodaggio (poi via via risolto nel corso della stagione). Ora che le difficoltà sono state superate, si può vedere Serie A, Serie B e una lunga serie di altri sport per pochi euro al mese. Ma facciamo un passo indietro e conosciamo la squadra di opinionisti.

LE NEW ENTRY: STANKOVIC, BALZARETTI E GOBBI

Partiamo, appunto, dai tre nuovi acquisti. Dejan Stankovic non ha bisogno di tante presentazioni. Da calciatore tutti se lo ricordano, in tempi più recenti, per aver fatto parte dell’Inter di José Mourinho che ha vinto il famoso Triplete: campionato, Coppa Italia e Champions League. Con la maglia della Lazio ha vinto l’ultimo scudetto biancoceleste, che risale al 2000. Federico Balzaretti, con la sua chioma bionda, è stato un terzino fluidificante di talento. Ha vestito, tra le altre, le maglie di Juventus, Torino e Roma ed è stato vice campione d’Europa con l’Italia nel 2012. Massimo Gobbi, invece, è un vero veterano della serie A dove ha all’attivo 330 partite. Era un jolly di fascia, noto ai tifosi Cagliari, Fiorentina, Parma e Chievo.

GLI ALTRI: DA CAMORANESI A TIRIBOCCHI

Al loro fianco c’è sempre l’oriundo Mauro German Camoranesi, grande ex della Juventus e campione del mondo nel 2006. Non manca l’esperienza di mister Francesco Guidolin: che da allenatore ha esordito in serie A nel lontano 1993 e ha vinto la Coppa Italia con il Vicenza nel 1997. E poi c’è il “cuore Toro” Roberto Cravero, storico capitano granata che ha giocato una finale di Coppa Uefa, contro l’Ajax, con la fascia al braccio nel 1992. Il centrocampista Dario Marcolin, poi divenuto allenatore, era un ottimo regista, che ha vestito le maglie, tra le altre, di Lazio, Sampdoria e Napoli.Il centrocampista Alessandro Budel ha giocato oltre 130 partite in A e ha chiuso solo due anni fa, in serie B, con la maglia della Pro Vercelli. Infine Simone Tiribocchi, attaccante, detto il “Tir”: ha segnato più di 150 gol in carriera e in serie A ha giocato con Torino, Atalanta, Chievo e Lecce.

NON SOLO CALCIO: SPAZIO AGLI SPORT AMERICANI

Tanti protagonisti del calcio di ieri, insomma, che commentano i protagonisti di oggi. Nell’offerta di Dazn, in ogni caso, non c’è solo il pallone. Nel parterre di giornalisti si è fatta strada anche Chiara Soldi con le sue interviste a bordo ring durante gli incontri di boxe. Trovano ampio spazio i principali sport americani: ovvero il football della Nfl e il baseball con la MLB. Si prosegue con i combattimenti della Ufc e quindi Indycar, Nascar, WRC e rugby. Da quest’anno, inoltre, si sono aggiunti tennis, basket e ciclismo, insieme allo sci e altri contenuti di Eurosport 1 Hd ed Eurosport 2 Hd.

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Accordo tra SIA e Unicocampania per i pagamenti contactless a Napoli e sui mezzi di trasporto regionali

A partire dalla seconda metà del 2020, cittadini e turisti potranno pagare il biglietto direttamente ai terminali presenti nelle stazioni della rete metropolitana, ferroviaria, funicolare e degli autobus.

Il mondo del trasporto pubblico si prepara ad affrontare una nuova
sfida. Grazie all’accordo siglato tra SIA e il Consorzio Unicocampania, dalla seconda metà del 2020
partirà la sperimentazione a Napoli, Salerno, Avellino e rispettive province per i pagamenti dei biglietti
dei mezzi pubblici locali
tramite carte di credito e di debito contactless.

Una vera e propria rivoluzione che, a regime, consentirà ai cittadini e ai turisti che si recheranno in Campania
di pagare il biglietto della rete metropolitana, ferroviaria, funicolare e degli autobus con carte dotate
di tecnologia NFC, anche virtualizzate su smartphone e dispositivi wearable, in modo facile, veloce e
sicuro.

L’INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA DI SIA

L’innovativo servizio si basa sull’infrastruttura tecnologica di SIA che collegherà tutti i terminali dove
avvicinare le carte
per accedere ai mezzi pubblici campani, nonché i circuiti di pagamento ed il sistema
regionale per il calcolo delle tariffe
.

Le avanzate funzionalità, a supporto dello sviluppo della Smart Mobility, permetteranno la gestione,
l’autorizzazione, la contabilizzazione e la rendicontazione delle transazioni di pagamento e, al tempo
stesso, consentiranno all’utente di beneficiare della miglior tariffa disponibile in base al numero di
viaggi effettuati
.

Grazie all’infrastruttura di SIA, inoltre, sarà possibile utilizzare la propria carta di credito come se fosse
un abbonamento
: una modalità innovativa a disposizione degli utenti che, dopo aver acquistato online
l’abbonamento con una carta di credito contactless, potranno avvalersi della stessa carta per spostarsi
sull’intera rete di trasporto pubblico campana.

INVESTIMENTI DELLA REGIONE CAMPANIA PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO

“Il Consorzio Unicocampania è stato, fin dalla sua nascita, un precursore dell’integrazione tariffaria,
realizzandone uno dei modelli più complessi, per numero di attori coinvolti ed estesi dal punto di vista
territoriale – sottolinea il Presidente di Unicocampania, Gaetano Ratto – Quello spirito pioneristico non
è mai andato perso e il Consorzio si appresta ad affrontare una nuova sfida, quella della EMV, in una realtà
che, negli anni, è cresciuta diventando ancora più complessa visto che, accanto alla tariffa integrata, oggi il
Consorzio gestisce anche gran parte di quella aziendale. Siamo pronti, quindi, nell’ambito dei più ampi
investimenti che la Regione Campania sta stanziando per lo sviluppo tecnologico, ad affrontare – affiancati
da un partner prestigioso come SIA – un nuovo capitolo nella lunga storia delle conquiste di Unicocampania”.

“Grazie alla tecnologia di SIA, la Campania sarà la prima regione in Italia ad adottare un sistema integrato di pagamento digitale nel trasporto pubblico. Ne siamo particolarmente fieri, perché è una ulteriore conferma del nostro contributo al percorso di innovazione che il nostro Paese ha intrapreso e su cui sta progressivamente accelerando. Presto Napoli e tutti i capoluoghi di provincia campani entreranno nel novero delle grandi città – come Milano, Venezia e Roma – che stanno utilizzando la nostra piattaforma per
digitalizzare milioni di titoli di viaggio. Il pagamento elettronico entra così nella quotidianità dei cittadini e
diventa, de facto, uno standard alternativo al contante”, ha dichiarato Eugenio Tornaghi, Direttore
Marketing & Sales di SIA
.

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Leonardo da Vinci primo aeroporto al mondo ad installare le lampade Biovitae

Installate al pronto soccorso di Fiumicino, le lampade sono in grado di ridurre i rischi di infezioni per operatori e passeggeri e limitare i fenomeni di antibiotico-resistenza.

L’aeroporto Leonardo da Vinci si conferma sempre più attento all’ innovazione e servizi per i passeggeri. Lo scalo, infatti, è il primo al mondo ad aver installato presso il proprio Pronto Soccorso (sala accettazione, sala visita medica emergenza con tavolo operatorio, sala report visita, sala degenza pazienti) i dispositivi di illuminazione battericidi Biovitae, in grado di ridurre i rischi di infezioni per operatori e passeggeri e limitare i fenomeni di antibiotico-resistenza.

Biovitae è l’unica tecnologia brevettata Led che, grazie a una combinazione di frequenze luminose, uccide tutti i batteri (Gram+, Gram-, spore, muffe e funghi) e sanifica gli ambienti senza renderli sterili e senza, quindi, indebolire il sistema immunitario. Biovitae è una luce Led che, a differenza degli UV, è totalmente sicura per l’uomo e non richiede protezioni speciali. La resistenza antibiotica è, infatti, una delle più grandi emergenze sanitarie del nostro tempo.

Delle 33 mila morti che avvengono ogni anno nei Paesi dell’Ue per infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici, oltre diecimila si registrano nel nostro Paese. Un record negativo, stando ai dati forniti dall’Istituto superiore di sanità (Iss) in occasione della Settimana mondiale per l’uso consapevole degli antibiotici. Il rispetto delle norme igieniche e l’individuazione di azioni di prevenzione sono quindi sempre più importanti.

ADR A FAVORE DELLA LOTTA CONTRO LE INFEZIONI

La società Aeroporti di Roma con l’installazione di Biovitae ha deciso di intraprendere un serio cammino nella lotta alle infezioni recependo l’allarme lanciato dai ricercatori del progetto Pand Hub, realizzato dal VTT (Technical Research Centre) – principale centro di ricerca pubblico finlandese – in collaborazione, tra gli altri, con l’Università di Nottingham e lanciato nel novembre 2014 per valutare i rischi di diffusione di malattie all’interno degli hub di trasporto in tutto il mondo. Obiettivo finale del progetto triennale di ricerca, finanziato con 3,1 milioni di euro di Fondi Europei, è quello di sviluppare un modello di prevenzione e un piano d’azione in caso di crisi. Oggi a Fiumicino sono stati presentati i brillanti risultati di questa sperimentazione.

 “Grazie alla tecnologia di Biovitae – ha dichiarato l’amministratore delegato di Adr, Ugo de Carolis – l’abbattimento della carica batterica nei locali della sperimentazione è stato superiore al 60 % e gli spazi con buona igiene batterica sono quasi raddoppiati, passando dal 42 all’82%. Da oggi possiamo considerare il Pronto Soccorso dell’aeroporto di Fiumicino un luogo in cui il rischio microbiologico per passeggeri e operatori sanitari è sostanzialmente azzerato”.

“Sono molto contento che un brevetto 100% italiano sia stato adottato da ADR che, primo aeroporto al mondo, ha compreso l’importanza di fare qualcosa di concreto per la lotta alle infezioni e alla resistenza antibiotica. Spero questo sia il primo passo di una collaborazione continuativa e che questo virtuoso percorso possa essere uno stimolo per gli scali di tutto il mondo” ha dichiarato Mauro Pantaleo, amministratore delegato di P&P Patents and Technologies, società titolare del brevetto.

ADR
sta valutando le opportunità di sperimentazione all’interno dei Terminal e
delle aree d’imbarco e sbarco dei passeggeri.

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Accordo tra Snam e Accenture per innovazione e sostenibilità delle reti energetiche

Le due aziende studieranno insieme soluzioni per dispositivi connessi a Internet e altre tecnologie, per ottimizzare e rendere più sostenibili le infrastrutture.

Accenture, azienda leader a livello globale nel settore dei servizi professionali, e Snam, una delle principali aziende di infrastrutture energetiche al mondo, hanno siglato oggi un memorandum di intesa per studiare e valutare soluzioni basate su tecnologie IOT (Internet of Things) allo scopo di rafforzare l’innovazione e la sostenibilità delle reti energetiche nel contesto strategico mondiale di spinta verso la transizione energetica.

L’accordo
è stato siglato alla presenza del CEO di Accenture, Julie Sweet, dell’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà, e del presidente e
amministratore delegato di Accenture Italia, Fabio Benasso.

La collaborazione rientra nell’ambito di un’ampia iniziativa portata avanti da Snam, “SnamTec, Tomorrow’s Energy Company”, che prevede al 2023 investimenti per oltre 1,4 miliardi di euro nell’innovazione e nella transizione energetica, dall’applicazione di nuove tecnologie per aumentare la sostenibilità delle reti all’impegno in settori “green” come la mobilità sostenibile, il gas rinnovabile, l’idrogeno e l’efficienza energetica.

Accenture
e Snam studieranno e valuteranno soluzioni per dispositivi connessi a Internet
e altre tecnologie
, tra cui machine learning e intelligenza
artificiale, edge e fog computing, ed advanced analytics, per ottimizzare il monitoraggio
e la manutenzione delle infrastrutture e renderle più intelligenti e
sostenibili, generando impatti positivi per i territori e le comunità.

Un altro obiettivo della collaborazione sarà effettuare analisi sul crescente ruolo dei gas rinnovabili come biometano e idrogeno nel mix energetico del futuro.

«La scelta della giusta strategia digitale è fondamentale per costruire un futuro a basse emissioni di CO2, aumentare la sicurezza e consolidare il coinvolgimento delle comunità locali» – afferma Julie Sweet, Ceo di Accenture. «Snam è un’azienda leader di settore e quest’iniziativa rappresenta un nuovo entusiasmante capitolo nel nostro rapporto di fiducia di lunga data. Siamo entusiasti di collaborare allo sviluppo di soluzioni che aiutino Snam e il settore ad accelerare l’innovazione e incrementare la sostenibilità.»

Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, dichiara «L’innovazione è un pilastro del progetto SnamTec, con il quale stiamo ponendo le basi dell’azienda energetica del futuro, anche attraverso accordi con operatori internazionali come Accenture. L’obiettivo è rendere la nostra rete sempre più moderna, sostenibile e integrata con i territori e le comunità, utilizzando sistemi innovativi come l’IOT per agevolare la manutenzione degli impianti e ridurre le emissioni. Proprio grazie all’impegno sull’innovazione, nel nostro nuovo piano prevediamo di ridurre del 40% le emissioni di metano al 2025 e del 40% le emissioni di CO2 equivalente entro il 2030».

Fabio Benasso, presidente e amministratore delegato di Accenture Italia, aggiunge: «Nel corso degli anni abbiamo costruito una solida relazione commerciale con Snam che ci ha permesso di raggiungere obiettivi ambiziosi a livello sia nazionale che internazionale. Continueremo a fornire le nostre competenze nel campo dell’energia e le nostre capacità tecnologiche per supportare il nostro partner nel complesso processo di transizione verso un’economia più moderna, prospera, competitiva e a impatto zero.»

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Resto al Sud si apre a professionisti e under 46

Dall’8 dicembre il decreto che allarga la platea sarà operativo. I progetti dovranno essere presentati online sulla piattaforma di Invitalia

È
finalmente operativa l’estensione della platea dei beneficiari
della misura Resto al Sud, l’incentivo che sostiene la nascita di nuove
attività imprenditoriali
nelle regioni del Mezzogiorno. Il decreto
attuativo firmato lo scorso agosto dai ministri per il Sud, dell’Economia e
dello Sviluppo economico, è stato sottoscritto e pubblicato sulla “Gazzetta
ufficiale” sabato 23 novembre
e dall’8 dicembre 2019 sarà
dunque operativo.

A
quasi un anno dalla legge di Bilancio che aveva previsto l’ampliamento della
platea dei beneficiari diventa realtà. Così anche i professionisti
e agli under 46 avranno la possibilità di partecipare alla misura
che prevede una dotazione
finanziaria complessiva
è di 1.250 milioni di euro, presentando i
progetti
sulla piattaforma online di Invitalia che gestisce Resto al
Sud per conto del Ministero dello Sviluppo economico.

A CHI SI RIVOLGE

Le agevolazioni previste da Resto al Sud sono rivolte agli under 46 residenti, al momento della presentazione della domanda, nel Mezzogiorno, più precisamente in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia oppure che trasferiscono la residenza nelle suddette regioni dopo la comunicazione di esito positivo. La misura si rivolge, inoltre, ai professionisti e under 46 che non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento e non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio. Per i liberi professionisti è importante che non risultino titolari di partita IVA, nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni

Possono
presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte
individuali
costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i
team di persone
che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti
all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.

LE AGEVOLAZIONI

Il finanziamento previsto da Resto al Sud copre il 100% delle spese ammissibili (ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, programmi informatici, spesa per l’avvio dell’attività) e consiste in un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo e un finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi

COME PRESENTARE DOMANDA

Resto al Sud è un incentivo a sportello per cui le domande, che devono essere presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia, vengono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo. 

Per
procedere alla presentazione è necessario registrarsi ai servizi online di
Invitalia
compilando l’apposito form, disporre di una firma
digitale
e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC)
valido e attivo. Tutte le comunicazioni tra l’Agenzia e i proponenti vengono,
infatti, inviate, solo via PEC. Nella domanda bisogna inserire il progetto
imprenditoriale
, da compilare on line, e la documentazione necessaria da
allegare. Per predisporre il progetto i proponenti possono richiedere assistenza
gratuita
a uno dei soggetti accreditati (pubbliche amministrazioni, università,
associazioni o enti del terzo settore) con Invitalia.

Le
domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo
mediamente entro due mesi dalla presentazione. Invitalia verifica il
possesso dei requisiti e poi esamina nel merito le iniziative, anche attraverso
un colloquio con i proponenti.

IL ROADSHOW DI RESTO AL SUD

Quattro tappe in quattro università italiane per generare cambiamento nei territori del Sud Italia, portando innovazione, valore e impatto sociale attraverso le imprese. Questa la sfida del roadshow di Resto al Sud, l’iniziativa che prende il nome di Hackathon Tour che si propone di trovare le migliori idee imprenditoriali di giovani universitari tra i 18 e i 35 anni da sviluppare attraverso un hackathon di accelerazione da finanziare con gli incentivi Resto al Sud. La prima tappa si svolge a Bari, il 29 e 30 novembre, presso l’Università Aldo Moro mentre la seconda si ferma in Calabria, a Rende, il 10 e l’11 dicembre, presso l’Università della Calabria.

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Guidare con la pioggia, i consigli di Pirelli

Sull’asfalto bagnato l’aderenza è ridotta, la direzionalità diminuisce e aumentano gli spazi di frenata. Ecco come contenere i rischi

Siamo
ormai entrati ufficialmente nella stagione della pioggia, uno dei nemici
più insidiosi
di chi si trova alla guida, che sia per lunghi o brevi
tratti. Sebbene le auto di oggi siano più sicure rispetto a quelle del passato,
la pioggia resta un nemico da non sottovalutare mai. Lo ricorda a tutti
gli automobilisti Pirelli, l’azienda dalle forti radici italiane con
stabilimenti in 12 Paesi del pianeta tra i principali produttori mondiali di
pneumatici
e di servizi a questi collegati.

ADERENZA E VISIBILITÀ

Diverse sono le problematiche con le quali il guidatore deve fare i conti quando piove. Prima tra tutti la diminuzione dell’aderenza soprattutto in presenza di pozzanghere le quali possono innescare l’aquaplaning, il temibile fenomeno di “cuscinetto” d’acqua che fa venir meno il contatto tra le gomme e l’asfalto. Freddo e foglie poi, in autunno, non fanno che rincarare la dose perché cadono intasando i tombini e trasformandosi in “saponette”. Oltre che con l’aderenza ridotta, chi guida deve tenere sempre ben presente che a causa delle gocce di pioggia la visibilità è limitata, motivo per cui i tergicristallo devono essere in perfetta efficienza. A questo si aggiunge, inoltre, la “nube” sollevata dai pneumatici che viene limitata solo dai tratti di strada con asfalto drenante.

ALCUNI ACCORGIMENTI DA ADOTTARE IN AUTO

Partiamo ora con i consigli veri e propri che l’azienda ha ritenuto segnalare. «Quando piove – spiega Pirelli – sterzo, acceleratore e freno vanno usati più dolcemente del solito. Se l’Esp c’è, non va disinserito come molti pensano. Se manca, occorre sfruttare le marce più alte compatibili con la velocità alla quale si procede: in questo modo le ruote tenderanno meno a slittare. Inoltre, bisogna attivare il “clima” per ridurre il rischio che i vetri si appannino. Nel caso, deviare l’aria sul parabrezza (spesso esiste un tasto specifico) per ripulirlo alla svelta».

ATTENZIONE A SEGNALI E POZZANGHERE

Messe in chiaro alcune impostazioni di guida, Pirelli pone l’attenzione sui segnali stradali, mai da sottovalutare soprattutto in caso di pioggia. «Attenzione, quindi, ai cartelli che avvisano di fondi sdrucciolevoli in caso di pioggia e anche a quelli che annunciano cunette o sottopassi – segnala Pirelli – sono le situazioni più a rischio di allagamento». Importante inoltre è prestare attenzione alle pozzanghere, senza mai sminuire la loro profondità: «Potrebbero nascondere una buca in grado di provocare seri danni a gomme, cerchi e sospensioni, oltre che far perdere il controllo della vettura. Meglio evitarle, o comunque superarle lentamente. Identico è il consiglio nel caso di un allagamento: il rischio, nello specifico, è di far aspirare acqua al motore o di bagnare l’impianto elettrico» ribadisce l’azienda produttrice di pneumatici. Fatte queste premesse, Pirelli non dimentica di ricordare che il primo consiglio per guidare sul bagnato è quello di adottare uno stile più prudente, moderando la velocità, evitando distrazioni e aumentando la distanza di sicurezza.

COME CONTRASTARE L’AQUAPLANING

Come detto quando parliamo di pozzanghere e guida con pioggia tiriamo in ballo anchel’aquaplaning che si presenta quando si entra in una pozzanghera già a partire dai 50 km/h. Cosa succede nello specifico? L’azienda lo spiega in modo semplice: «Il pneumatico, non riuscendo ad espellere l’acqua tramite la scolpitura del battistrada, tende a far ‘galleggiare’ la vettura con la conseguente perdita di direzionalità. Non per forza il fenomeno è causato da un avvallamento della sede stradale, ma entrano in gioco uno stato d’uso avanzato o una pressione errata delle nostre gomme». Per contrastare l’aquaplaning, il primo consiglio proposto da Pirelli è quello di cercare di restare calmi tenendo lo sterzo ben saldo ed eventualmente toccare lievemente i freni. Da tenere bene a mente, inoltre, è il fatto che in questi casi anche i più sofisticati sistemi di sicurezza possono avere tempi di risposta “lunghi”, motivo per cui è bene intervenire rapidamente, in modo deciso ma delicato.

OCCHIO ALLA ‘SCHIUMETTA’

Altro fenomeno a cui prestare attenzione quando piove e si è alla guida è il pericoloso viscoplaning che si presenta, di solito, dopo la caduta delle prime gocce di pioggia. «L’acqua si mischia con lo sporco e gli oli che sono depositati sulle strade creando un’emulsione particolarmente viscida: è la famosa ‘schiumetta’ che si vede affiorare sull’asfalto quando inizia a piovere – spiega Pirelli – La prudenza e la velocità ridotta sono i primi rimedi per anticipare situazioni di pericolo che possono portare sovrasterzo o sottosterzo». Come reagire in questi casi? Alleggerire il gas e raddrizzare leggermente il volante fino a quando le ruote non riprendano direzionalità evitando di accentuare la sterzata, azione che per istinto verrebbe di fare.

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Citroën lancia il Nuovo Suv C5 Aircross

Il Suv, versione rinnovata del modello lanciato a fine 2018, punta su design, comodità e modularità. Le novità? Sospensioni di nuova generazione, tecnologia e comfort di guida.

Citroën ha deciso di proseguire la sua offensiva nel settore dei Suv lanciando anche in Europa la Nuova C5 Aircross, di cui sono già stati venduti 40mila esemplari in Cina. Lo sbarco di questo nuovo modello segue C3 Aircross, un successo da 80mila vendite.

AIRBUMP ALLE PORTIERE E AMPIA PERSONALIZZAZIONE

Il segmento dei SUV rappresenta il più del 40% delle
vendite del mercato automobilistico e Citroën ha investito nel settore con
l’obiettivo di offrire una risposta differente e innovativa che incarni tutti i
valori del brand. Nuovo SUV C5 Aircross, lungo 4,50 m, si distingue dagli altri SUV per le ruote
di grandi dimensioni, da 720 mm di diametro, per la distanza dal suolo
di 230 mm e per le barre al tetto, oltre che per innovazioni
esclusive Citroën come gli Airbump, che proteggono le portiere
dagli urti. Al pari degli ultimi modelli della casa francese, Nuovo SUV C5 Aircross
propone un’ampia offerta di personalizzazione, con 32
combinazioni per gli esterni e cinque combinazioni per gli ambienti interni. La
vettura può essere personalizzata grazie a sette tinte per la
carrozzeria, una colorazione bi-colore con tetto a contrasto Black e 3 Pack
Color, costituiti da dettagli colorati sul paraurti anteriore, sugli
Airbump nella parte inferiore delle porte anteriori e sul profilo
inferiore delle barre al tetto.

IL COMFORT DI GUIDA, DALLE SOSPENSIONI AI SEDILI

Nuovo SUV C5 Aircross, al pari di tutta la gamma Citroën, si caratterizza
per l’elevato comfort di guida, incarnando tutti i valori del
riconosciuto progetto Citroën Advanced Comfort. Nuovo SUV C5 Aircross presenta infatti due esclusive tecnologie a vantaggio
del comfort di tutti gli occupanti: le sospensioni Citroën con
smorzatori idraulici progressivi
e i sedili Advanced
Comfort, capaci di filtrare le asperità della strada e garantire un comfort di
guida di livello superiore. Ancora, i tre sedili posteriori individuali e scorrevoli sono ribaltabili a
scomparsa e il volume del bagagliaio “Best in Class” varia da 580 a 720 litri,
attestandosi come il più grande della categoria.

LE TECNOLOGIE DI ASSISTENZA ALLA GUIDA

Tutte vetture Citroën si distinguono poi per le moderne tecnologie di
assistenza alla guida
. Nuovo SUV C5 Aircross non fa eccezione, grazie
al display digitale da 12,3 pollici, al Touch Pad da 8 pollici
con schermo capacitivo, ai 20 sistemi di assistenza alla guida
di ultima generazione, tra cui spicca la tecnologia Highway Driver
Assist
, e alle sei tecnologie di connettività all’avanguardia. Nuovo SUV C5 Aircross è offerto con efficienti motorizzazioni benzina e
diesel da 130 cv e 180 cv, anche in abbinamento alla trasmissione automatica ad
otto rapporti EAT8, ed è il primo modello Citroën a utilizzare la tecnologia Plug-in
Hybrid PHEV
per offrire nuovi ed inediti livelli di comfort, efficienza e piacere di
guida.
Nuovo SUV C5 Aircross, commercializzato in Italia a partire da fine 2018, è
prodotto in Francia, nella fabbrica di Rennes – La Janais.

IL DG JACKSON: «È IL NUOVO MODELLO DI PUNTA CITROEN»

Linda Jackson, direttore generale di Citroën,
ha presentato con orgoglio Nuovo SUV C5 Aircross, vettura commercializzata in
quasi 92 paesi nel mondo: «Si tratta di un Next Generation SUV
che completa la gamma recentemente rinnovata di Citroën e affronta il segmento
dei SUV con tutti gli elementi identificativi della marca: design,
comfort e modularità. Nuovo SUV C5 Aircross è
il nuovo modello di punta di Citroën, un elemento chiave per la crescita
internazionale del brand».

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Citroën lancia il Nuovo Suv C5 Aircross

Il Suv, versione rinnovata del modello lanciato a fine 2018, punta su design, comodità e modularità. Le novità? Sospensioni di nuova generazione, tecnologia e comfort di guida.

Citroën ha deciso di proseguire la sua offensiva nel settore dei Suv lanciando anche in Europa la Nuova C5 Aircross, di cui sono già stati venduti 40mila esemplari in Cina. Lo sbarco di questo nuovo modello segue C3 Aircross, un successo da 80mila vendite.

AIRBUMP ALLE PORTIERE E AMPIA PERSONALIZZAZIONE

Il segmento dei SUV rappresenta il più del 40% delle
vendite del mercato automobilistico e Citroën ha investito nel settore con
l’obiettivo di offrire una risposta differente e innovativa che incarni tutti i
valori del brand. Nuovo SUV C5 Aircross, lungo 4,50 m, si distingue dagli altri SUV per le ruote
di grandi dimensioni, da 720 mm di diametro, per la distanza dal suolo
di 230 mm e per le barre al tetto, oltre che per innovazioni
esclusive Citroën come gli Airbump, che proteggono le portiere
dagli urti. Al pari degli ultimi modelli della casa francese, Nuovo SUV C5 Aircross
propone un’ampia offerta di personalizzazione, con 32
combinazioni per gli esterni e cinque combinazioni per gli ambienti interni. La
vettura può essere personalizzata grazie a sette tinte per la
carrozzeria, una colorazione bi-colore con tetto a contrasto Black e 3 Pack
Color, costituiti da dettagli colorati sul paraurti anteriore, sugli
Airbump nella parte inferiore delle porte anteriori e sul profilo
inferiore delle barre al tetto.

IL COMFORT DI GUIDA, DALLE SOSPENSIONI AI SEDILI

Nuovo SUV C5 Aircross, al pari di tutta la gamma Citroën, si caratterizza
per l’elevato comfort di guida, incarnando tutti i valori del
riconosciuto progetto Citroën Advanced Comfort. Nuovo SUV C5 Aircross presenta infatti due esclusive tecnologie a vantaggio
del comfort di tutti gli occupanti: le sospensioni Citroën con
smorzatori idraulici progressivi
e i sedili Advanced
Comfort, capaci di filtrare le asperità della strada e garantire un comfort di
guida di livello superiore. Ancora, i tre sedili posteriori individuali e scorrevoli sono ribaltabili a
scomparsa e il volume del bagagliaio “Best in Class” varia da 580 a 720 litri,
attestandosi come il più grande della categoria.

LE TECNOLOGIE DI ASSISTENZA ALLA GUIDA

Tutte vetture Citroën si distinguono poi per le moderne tecnologie di
assistenza alla guida
. Nuovo SUV C5 Aircross non fa eccezione, grazie
al display digitale da 12,3 pollici, al Touch Pad da 8 pollici
con schermo capacitivo, ai 20 sistemi di assistenza alla guida
di ultima generazione, tra cui spicca la tecnologia Highway Driver
Assist
, e alle sei tecnologie di connettività all’avanguardia. Nuovo SUV C5 Aircross è offerto con efficienti motorizzazioni benzina e
diesel da 130 cv e 180 cv, anche in abbinamento alla trasmissione automatica ad
otto rapporti EAT8, ed è il primo modello Citroën a utilizzare la tecnologia Plug-in
Hybrid PHEV
per offrire nuovi ed inediti livelli di comfort, efficienza e piacere di
guida.
Nuovo SUV C5 Aircross, commercializzato in Italia a partire da fine 2018, è
prodotto in Francia, nella fabbrica di Rennes – La Janais.

IL DG JACKSON: «È IL NUOVO MODELLO DI PUNTA CITROEN»

Linda Jackson, direttore generale di Citroën,
ha presentato con orgoglio Nuovo SUV C5 Aircross, vettura commercializzata in
quasi 92 paesi nel mondo: «Si tratta di un Next Generation SUV
che completa la gamma recentemente rinnovata di Citroën e affronta il segmento
dei SUV con tutti gli elementi identificativi della marca: design,
comfort e modularità. Nuovo SUV C5 Aircross è
il nuovo modello di punta di Citroën, un elemento chiave per la crescita
internazionale del brand».

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Massimo Perotti è l’Imprenditore dell’Anno

Ieri sera a Milano la cerimonia di consegna del premio nazionale giunto alla sua XXIII edizione organizzato da EY

È
stato premiato a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana a Milano, Massimo Perotti,Executive Chairman di
Sanlorenzo S.p.A., vincitore nazionale
della XXIII edizione del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno®

che si è svolto con il supporto di Banca Akros (Gruppo Banco BPM) e Board
International
. Il riconoscimento conferito da EY, leader mondiale
nei servizi professionali
di revisione e organizzazione contabile,
assistenza fiscale e legale, transaction e consulenza, è riservato agli imprenditori
italiani
alla guida di aziende con un fatturato di almeno 25
milioni di euro
che creano valore, con spirito innovativo e visione
strategica, contribuendo alla crescita dell’economia.

Oltre
a Perotti altri sei vincitori di categoria, più un Premio Speciale
della Giuria e il Premio EY Start Up. Tutti i riconoscimenti sono stati assegnati
dalla giuria che, presieduta da Gianni Mion, Presidente di Edizione, e
composta dall’imprenditore Alberto Baban, da Paolo Boccardelli,
Direttore di LUISS Business School; Guido Corbetta, Professore ordinario
di Corporate Strategy presso l’Università Bocconi di Milano; Monica Mandelli,
Managing Director in KKR &  Co. a New
York; Marco Nocivelli, Presidente e Amministratore Delegato Gruppo Epta;
Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di KIKO S.p.A.; Paolo
Scudieri
, Amministratore Delegato di Adler Plastic S.p.A. e Nunzio
Tartaglia
, Responsabile CDP Imprese, ha dichiarato specifiche
motivazioni
per ogni premio assegnato.

TUTTO SUL VINCITORE

La giuria ha decretato Massimo Perotti imprenditore dell’anno «per essere riuscito a trasformare una bella realtà italiana in un brand riconosciuto a livello mondiale come massima espressione dell’eleganza e dell’esclusività del Made in Italy, affrontando il percorso di crescita con coraggio e determinazione, investendo costantemente sul territorio e sulle persone».

Grande
la soddisfazione da parte dell’imprenditore che appresa la notizia ha
commentato: «È per me un grande onore ricevere questo riconoscimento che
premia innanzitutto l’impegno e la dedizione che l’intera
azienda
ha profuso in questi anni – ha detto Perotti – All’origine di ogni
successo c’è sempre un lavoro di squadra e se abbiamo raggiunto i
vertici della produzione mondiale di yacht e superyacht, devo ringraziare gli
uomini e le donne che lavorano in Sanlorenzo. È soprattutto merito loro se
siamo in grado di realizzare progetti la cui qualità e cura ineguagliabile
sono apprezzate in tutto il mondo grazie a una combinazione unica di
artigianalità, tecnologia, design e passione
».

LE IMPRESE ITALIANE DEVONO FARE SISTEMA

«L’Italia, nel corso della sua storia, ha continuato a creare imprese straordinarie, realtà imprenditoriali eccellenti e uniche che hanno saputo superare le difficoltà, crescere e spesso affermarsi anche su scala internazionale – ha precisato Donato Iacovone, Amministratore Delegato di EY in Italia e Managing Partner dell’area Mediterranea – EY le ha sostenute e, con questo Premio, celebrate. Oggi l’accresciuta competitività a livello globale impone nuove sfide. Per vincerle, le imprese italiane devono investire e fare sistema con l’obiettivo di recuperare produttività, puntando soprattutto sulle aree in cui siamo più distintivi, come la meccanica, il design, il manifatturiero e l’automazione. E devono agire da stimolo per il rinnovamento della Pubblica Amministrazione, fattore determinante per la progressione del sistema paese».

«Attraverso
il Premio EY L’Imprenditore dell’Anno da ventitré anni premiamo le eccellenze
italiane. Le storie di questa edizione includono Family Business longeve
e imprenditori di prima generazione che in poco più di un decennio hanno
saputo conquistare una leadership internazionale – ha puntualizzato Luca Pellizzoni, Partner EY,
Responsabile italiano del Premio L’Imprenditore dell’Anno – Sono storie che
testimoniano come l’imprenditoria italiana sia rinomata a livello
mondiale per l’eccellenza delle proprie aziende capaci, creative e
all’avanguardia».

SEI CATEGORIE, I PREMIATI

Perrotti non è stato l’unico ad ottenere un riconoscimento. Affianco a lui altri sei grandi imprenditori che si sono distinti nel loro lavoro.

Va ad Angelo Benedetti, Presidente e
Amministratore Delegato di Unitec S.p.A ilpremioIndustrial & Diversified Products «per essere riuscito a creare un
gruppo diventato leader nel proprio settore attraverso una lungimirante
direzione strategica che ha sempre posto al centro innovazione e affidabilità».
Per la categoria Food & Beverage,
invece, premiato Michele Andriani, Presidente e Amministratore Delegato
di Andriani S.p.A., «per il suo grande impegno per la
sostenibilità che ha consentito di coniugare crescita economica con la
salvaguardia dell’ambiente e della società».

Giancarlo e Alberto Zanatta, rispettivamente Fondatore e Presidente di
Tecnica Group S.p.A., hanno ricevuto
il Premio Fashion, Design & Luxury
«per essere riusciti a costruire un gruppo riconosciuto a livello
internazionale per i marchi di assoluta eccellenza simboli di qualità,
innovazione, tecnologia e design italiano». Il Premio Innovation è andato a Emidio Zorzella e Massimo
Bonardi
, rispettivamente CEO e Founder e Managing Director e Founder di Antares Vision S.p.A., «per la
passione, lo sviluppo tecnologico e la fiducia nelle persone che hanno
consentito di trasformare in poco più di 10 anni un “laboratorio di idee” in un
gruppo leader a livello internazionale nel proprio settore».

Si
affianca il Premio Globalization
che quest’anno è stato consegnato a Laura
Colnaghi Calissoni
, Presidente e Amministratore Delegato di Gruppo Carvico, «per la tenacia con
cui è riuscita ad affermarsi a livello globale, attraverso importanti
investimenti, sperimentazione continua e diversificazione dell’offerta, sempre
all’insegna della più alta qualità». Chiudono la rosa dei premiati i fratelli Attilio Zanetti, Vice
Presidente e Consigliere Delegato, Matteo Zanetti, Vice Presidente e
Consigliere Delegato, e Paolo Zanetti, Consigliere Delegato, che
rappresentano la quarta generazione alla guida dell’azienda di famiglia Zanetti
S.p.A.
a cui va il premio Family Business «per aver portato
l’eccellenza italiana in tutto il mondo conciliando tradizione e innovazione,
legame con il territorio e rispetto per l’ambiente. Un filo conduttore che si
tramanda con grande passione di padre in figlio da oltre 100 anni».

PREMIO SPECIALE E EY START UP

La giuria 2019 ha, inoltre, assegnato altri due riconoscimenti. Il Premio Speciale della Giuria a Paolo Maggioli, Presidente e Amministratore Delegato di Maggioli S.p.A., «per l’importante contribuito alla trasformazione digitale, all’innovazione e alla semplificazione della Pubblica Amministrazione, delle aziende e dei professionisti» e il Premio EY Start Up, giunto alla quinta edizione e sostenuto da P10, a Mattia Capulli, Co-fondatore, e Andrea Riposati, Co-fondatore e CEO di Dante Labs «per aver portato la scienza alla portata di tutti, contribuendo allo sviluppo del territorio e all’affermazione dell’Italia in un settore all’avanguardia».

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Al via MySisal: nuovi servizi per il canale retail

L’azienda ha lanciato un’unica e innovativa piattaforma con un portafoglio ricchissimo pensato a misura dei rivenditori

Sisal lancia MySisal l’innovativo
progetto ideato per supportare i rivenditori ed il loro business, per
migliorare l’attrattività del punto vendita e la qualità di
vita
del titolare e dei suoi familiari. MySisal, tramite un’unica e
innovativa piattaforma
, offre un portafoglio ricco di servizi
studiato a misura dei rivenditori per soddisfare le loro esigenze.

Il
progetto di MySisal è stato studiato, nell’ambito della recente gara per l’aggiudicazione
della concessione del SuperEnalotto e degli altri giochi numerici, per
garantire a Sisal di consolidare il valore della propria rete,
selezionando e qualificando i propri partner commerciali, migliorandone
l’approccio al mercato. Un investimento che guarda al futuro e che punta
alla crescita del canale retail
sul quale Sisal ha sempre investito garantendo
servizi all’avanguardia attraverso programmi di formazione,
coinvolgimento e visibilità per i propri ricevitori.

Parte
dunque una nuova fase per l’azienda che non solo lancia MySisal ma anche
una rinnovata rete di ricevitorie: ad oggi sono già circa 4mila
quelli che hanno accolto con interesse la proposta Sisal, confermandone la validità
e convenienza.

TUTTO SULLA PIATTAFORMA

Tre le aree di interesse sulle quali la piattaforma MySisal si concentra realizzate grazie al costante ascolto delle necessità dei rivenditori. MY CUSTOMER è il servizio che consente di aumentare i clienti e il traffico presso il punto vendita grazie ad un’esclusiva territoriale, la visibilità sui siti del Gruppo e sul web con pagine dedicate. I rivenditori potranno inoltre richiedere e ricevere a domicilio materiali di marketing per il proprio punto di vendita e allestire il proprio locale per promozioni e iniziative in-store. MY BUSINESS,invece, è il canale che consente di incrementare i ricavi grazie alla copertura degli oneri relativi alla garanzia finanziaria e tecnologica legata alla concessione per il SuperEnalotto e gli altri giochi numerici, oltre che un’assicurazione a copertura delle principali esigenze del punto vendita. MY LIFE, infine, dà la possibilità ai rivenditori di accedere ad una polizza sanitaria permettendo loro di migliorare la propria vita privata e quella delle loro famiglie. È inclusa in questo servizio anche l’opportunità di vivere momenti di intrattenimento, occasioni di crescita culturale e altri benefit personali. 

Per aderire alla
piattaforma MySisal i rivenditori possono chiamare il numero verde 800 778866,
già attivo (digitando l’opzione 3).

Marco Caccavale, Direttore della Business Unit Lottery

LA PIATTAFORMA È PRONTA AD ARRICCHIRSI

«Sono particolarmente orgoglioso di annunciare l’avvio del percorso di selezione e qualificazione del nostro network di ricevitori, che integrato con il progetto MySisal, rappresenta un investimento sul futuro del retail nel nostro Paese – ha sottolineato Marco Caccavale, Direttore della Business Unit Lottery del Gruppo Sisal – Un’innovativa piattaforma che si arricchirà nel tempo, ideata e realizzata da un team interno di elevata professionalità, che certamente contribuirà a far evolvere il canale di prossimità nel suo complesso, migliorare la qualità del rapporto e consolidare la partnership tra Sisal e i punti vendita che aderiranno al progetto».

SISAL SI ESPANDE A LIVELLO INTERNAZIONALE

Un nuovo tassello quello di My Sisal per l’azienda che dopo l’aggiudicazione della concessione del business Giochi Numerici per altri nove anni, sta portando avanti una significativa espansione internazionale con una business purpose sempre più competitiva. Nel 2018, infatti, Sisal si è aggiudicata la gara indetta dalla Société de Gestion de la Loterie Nationale del Marocco che prevede, dal primo gennaio del 2019, la gestione delle Lotterie Nazionali in Marocco per ben 9 anni. Dal 2019, inoltre, il Gruppo è presente anche sul mercato spagnolo grazie alla licenza conseguita sul mercato del gioco online, traguardo che si affianca al contratto decennale per la gestione e lo sviluppo di un sistema giochi in Turchia.

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Poste Italiane, la comunicazione interna come chiave di successo aziendale

Un’app per 130 mila dipendenti. Una nazionale di calcio allenata da un ex campione. L’ascolto delle persone. E il piano al 2022 punta a fare anche di più.

Un’app che connette 130 mila dipendenti, una nazionale di calcio aziendale e poi ascolto, pari opportunità, servizi di welfare e iniziative che coinvolgono anche la famiglia. Nel piano industriale di Poste Italiane “Deliver 2022”, lanciato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante a febbraio 2018, il coinvolgimento dei dipendenti, e dunque la comunicazione interna, diventa ancora più importante. Tante le iniziative originali. Basti pensare che i lavoratori possono perfino trasformarsi in reporter: così almeno è stato per 42 persone selezionate per il ruolo di corrispondenti dalle diverse regioni italiane. Il loro compito è condividere con la redazione di Poste News storie e notizie dal territorio di competenza. L’azienda sta anche per lanciare “Posteaperte tutto l’anno” una serie di iniziative, sia in presenza sia online, che prevedono il coinvolgimento dei dipendenti e dei loro figli.  

L’APP CHE METTE IN COMUNICAZIONE I 130 MILA DIPENDENTI

Tra le ultime novità c’è l’applicazione “NoidiPoste” che connette tutti i 130mila dipendenti. Viene usata per gestire le trasferte, segnalare le assenze per malattia o trovare i contatti dei colleghi, che sono diffusi in oltre 12.800 uffici postali. La funzione “Camera con vista” consente ai dipendenti che rispondono ad una serie di requisiti di prenotare alloggi per le vacanze gratuiti in località turistiche. Sull’app si può consultare il menù della mensa, esprimere opinioni su prodotti e servizi di Poste e leggere tutte le ultime notizie aziendali.

LA NAZIONALE DI CALCIO DI POSTE.

Per fare squadra tra colleghi, Poste Italiane ha creato la sua “Nazionale” di calcio. È formata da 30 dipendenti tesserati in società dilettantistiche che praticano il calcio a livello agonistico, scelti tra 700 candidati e allenati dall’ex campione di Padova, Juventus e Fiorentina Angelo Di Livio. La comunicazione interna ha gestito attraverso la intranet tutto il processo di ricerca e selezione dei calciatori candidati alla Nazionale Gialloblù. Un’iniziativa premiata dalla “Intranet Italia Champions” (il contest che premia le migliori iniziative intranet italiane) come una tra le più interessanti case history di successo.

LE INIZIATIVE DI ASCOLTO DEI DIPENDENTI.

Poste Italiane, inoltre, fa un ampio uso di sondaggi interni per valorizzare il punto di vista di tutti i dipendenti. Per esempio, ha messo in pista InEvidenza, un’indagine sulla valutazione della comunicazione interna. Poi c’è Valore, rivolta ad un target specifico di colleghi, tra cui i portalettere, per la rilevazione del grado di soddisfazione su alcuni aspetti rilevanti della propria attività lavorativa. #DaiVocealFuturo invece è un sondaggio d’opinione per la popolazione di BancoPosta e BancoPosta Fondi SGR, con l’obiettivo di ricevere opinioni e spunti per migliorare performance e soddisfazione. Infine, Progetto Sport, la survey dedicata agli sport praticati in Poste su tutto il territorio, con l’obiettivo di ragionare su nuove iniziative di aggregazione tra colleghi. 600 lavoratori sono stati inoltre coinvolti nell’iniziativa “Libera il tuo talento”, progetto di autopromozione di team di dipendenti con un’idea originale. Il dialogo ha avuto poi un ulteriore sbocco concreto con l’accordo raggiunto lo scorso giugno 2018 con le organizzazioni sindacali che prevede, per il triennio 2018-2020, il coinvolgimento di 6 mila lavoratori con nuove assunzioni, stabilizzazione dei rapporti a tempo determinato e conversione di “part time” in “full time”.

UN PIANO SANITARIO PER TUTTI I DIPENDENTI.

Altre iniziative di comunicazione interna sono poi legate ai progetti aziendali in tema di welfare. Nell’ultimo rinnovo del contratto di lavoro del personale, Poste ha istituito un Fondo di Assistenza sanitaria gratuito per i dipendenti. Al Piano possono iscriversi tutti i dipendenti con contratto a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti e i neoassunti. Nell’ambito del progetto “Piano Salute”, inoltre, sono previsti seminari informativi, oltre a visite gratuite per la prevenzione oncologica realizzate in collaborazione con la Fondazione ANT (Assistenza Nazionale Tumori).

ATTENZIONE ALLE PARI OPPORTUNITÀ.

I servizi di welfare non si fermano però alla sanità: infatti, le lavoratrici del gruppo in congedo di maternità hanno diritto al 100% della retribuzione per tutti e cinque i mesi di assenza dal lavoro (meglio rispetto all’80% previsto per legge). Poste Italiane è attenta alle pari opportunità e allo sviluppo della managerialità femminile: al punto che il 44% dei componenti del CdA e il 45% dei quadri e dei dirigenti è donna (dati 2018). Una presenza resa possibile da iniziative di welfare come realizzazione di asili nido, adozione di modelli flessibili di organizzazione del lavoro e introduzione di percorsi formativi. La comunicazione interna, infine, è stata determinante per il successo di numerose iniziative di Poste Italiane legate alla solidarietà, come per esempio “Valori ritrovati”: un progetto di economia circolare realizzato in collaborazione con la Fondazione Caritas Roma Onlus, a cui vengono affidati i pacchi che non possono essere recapitati al destinatario per aiutare le famiglie socialmente svantaggiate.

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Cultura Crea, 107 milioni per la filiera culturale e creativa

La misura gestita da Invitalia si rivolge alle micro, piccole e medie imprese del settore in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia

Tra
i tanti incentivi alle imprese istituiti dal Governo c’è anche Cultura
Crea
, la misura di agevolazione, promossa dal Mibact (Ministero dei
beni e delle attività culturali e del turismo) e gestita da Invitalia,
che sostiene la nascita e la crescita di iniziative
imprenditoriali
e no profit nel settore della filiera culturale e
creativa.

Un
sostegno a tutte quelle realtà che puntano a valorizzare le risorse
culturali
del territorio di Basilicata, Calabria, Campania,
Puglia e Sicilia oltre che a consolidare i settori produttivi
collegati, rafforzando la competitività delle micro, piccole e medie imprese
in attuazione del PON FESR “Cultura e Sviluppo” 2014-2020 (Asse
Prioritario II). Le risorse
finanziarie stanziate ammontano a circa 107 milioni di euro. È prevista
una dotazione aggiuntiva di 7 milioni di euro.

A CHI SI RIVOLGE

Cultura Crea si rivolge alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, inclusi i team di persone che vogliono costituire una società, e ai soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro programmi di investimento in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.  

TRE SOTTOMISURE

Esistono tre sottomisure dI Cultura Crea, tutte rivolte alle PMI, che finanziano l’acquisizione di beni materiali ed immateriali, mai opere murarie. Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis

  1. TITOLO II per le newco:  imprese dell’industria culturale costituite da meno di 36 mesi, comprese, le cooperative. Si rivolge anche ai team di persone fisiche che vogliono costituire un’impresa ma la costituzione deve avvenire  entro i 30 giorni successivi alla comunicazione di ammissione alle agevolazioni. E’ possibile presentare domanda da tutti i Comuni delle cinque regioni oggetto dell’intervento. I programmi presentati possono prevedere spese fino a 400.000 euro, il 20% delle quali riferite alla gestione (consulenze specialistiche, costo del personale interno qualificato e spese per l’acquisizione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione). Cultura Crea finanzia iniziative che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti o servizi innovativi in specifiche aree tematiche: a) economia della conoscenza:  si intende lo sviluppo o l’applicazione di tecnologie che permettano di creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e alle informazioni sull’industria culturale; b) conservazione:  indica lo sviluppo o l’applicazione di modalità e processi innovativi per le attività legate a restauro/manutenzione e recupero del patrimonio culturale; c) fruizione: si sviluppano modalità e strumenti innovativi di offerta di beni, anche in forma integrata con le risorse del territorio, processi innovativi per la gestione, acquisizione, classificazione, valorizzazione, diffusione del patrimonio culturale e risorse del territorio; piattaforme digitali, prodotti hardware e software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione; d) gestione: indica lo sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado di ingegnerizzare le attività di gestione di beni e attività culturali. Le agevolazioni prevedono congiuntamente: un finanziamento agevolato a tasso zero e un contributo a fondo perduto, entrambi fino al 40% della spesa ammessa.  In entrambi i casi il tetto delle agevolazioni è elevabile al 45% per i progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.
  • TITOLO III per il consolidamento di imprese
    già costituite
    : le
    proposte devono essere presentate da imprese costituite da più di 36 mesi. La
    localizzazione dell’impresa deve essere fissata in uno dei Comuni agevolati
    (quelli previsti dall’Allegato 1 sezione A del Decreto dell’11 Maggio del 2016
    direttamente riferiti agli Attrattori); è interamente escluso il territorio della Regione Sicilia. I programmi presentati possono prevedere
    spese fino a 500.000 euro, il 20% delle quali riferite alla gestione (consulenze
    specialistiche e costo del personale interno qualificato, spese per
    l’acquisizione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione). In
    questa sottomisura è possibile presentare iniziative imprenditoriali che si
    riferiscano anche all’accoglienza turistica ed all’incoming, all’artigianato ed
    alla ristorazione, purché connesse agli attrattori individuati, oltre ai già
    citati interventi connessi all’industria culturale e creativa in senso stretto.
    Le agevolazioni prevedono
    congiuntamente: un finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% e un
    contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa.  In entrambi i casi il tetto delle
    agevolazioni è elevabile rispettivamente al 65% ed al 25% per i progetti
    presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di
    legalità.
  • TITOLO IV per il terzo settore: iniziative già
    costituite al momento della presentazione della domanda, programmid’investimento
    nel limite di 400.000 euro. Le imprese devono essere localizzate nel territorio
    dei Comuni agevolati (individuati dall’Allegato 1 sezione B del Decreto dell’11 Maggio del 2016 e direttamente
    riferiti agli Attrattori). Non è
    prevista l’agevolazione delle spese di gestione
    . Le tipologie di iniziative
    ammesse sono: attività culturali ed artistiche, ricreative e di socializzazione,
    di protezione dell’ambiente e degli animali, manifatturiere, alberghi e
    ristoranti.  L’agevolazione concessa è
    nell’ordine dell’80% delle spese ammesse, interamente sotto forma di fondo
    perduto. L’agevolazione sale al 90% in caso di compagine a prevalente
    titolarità giovanile o femminile o in possesso del rating di legalità.

COME PRESENTARE LA DOMANDA

La domanda può essere inviata esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia che gestisce l’incentivo e valuta i business plan, eroga i finanziamenti e monitora la realizzazione dei progetti d’impresa.

Lo
sportello è aperto e le domande di finanziamento sono valutate, entro
60 giorni
, secondo l’ordine cronologico di arrivo.

Per
richiedere le agevolazioni è necessario registrarsi ai servizi online di
Invitalia (www.invitalia.it) per compilare direttamente online la domanda,
caricare il business plan e la documentazione da allegare. Per concludere la
procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma
digitale
e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

TRE STORIE DI SUCCESSO

Tra le diverse attività finanziate con la misura Cultura Crea ci sono tre storie di successo che arrivano da Caserta, Napoli e Catania. Energreenup s.r.l., è la start-up innovativa di Caserta che realizza sistemi di monitoraggio ambientale per i musei ed i monumenti attraverso strumenti digitali che mettono in campo l’utilizzo di tecnologie efficienti e rinnovabili per garantire un reale abbattimento dei costi e migliorare le performances ambientali. Le mostre impossibili di Napoli realizza, invece, mostre di grandi artisti (Caravaggio, Leonardo, Botticelli etc.), con riproduzioni a dimensione reali ad altissima definizione in un unico luogo. Smartourism a Catania realizza applicazioni mobile per i Teatri dell’Opera che permettono agli spettatori di seguire su smartphone e tablet il libretto dell’Opera.

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Cultura Crea, 107 milioni per la filiera culturale e creativa

La misura gestita da Invitalia si rivolge alle micro, piccole e medie imprese del settore in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia

Tra
i tanti incentivi alle imprese istituiti dal Governo c’è anche Cultura
Crea
, la misura di agevolazione, promossa dal Mibact (Ministero dei
beni e delle attività culturali e del turismo) e gestita da Invitalia,
che sostiene la nascita e la crescita di iniziative
imprenditoriali
e no profit nel settore della filiera culturale e
creativa.

Un
sostegno a tutte quelle realtà che puntano a valorizzare le risorse
culturali
del territorio di Basilicata, Calabria, Campania,
Puglia e Sicilia oltre che a consolidare i settori produttivi
collegati, rafforzando la competitività delle micro, piccole e medie imprese
in attuazione del PON FESR “Cultura e Sviluppo” 2014-2020 (Asse
Prioritario II). Le risorse
finanziarie stanziate ammontano a circa 107 milioni di euro. È prevista
una dotazione aggiuntiva di 7 milioni di euro.

A CHI SI RIVOLGE

Cultura Crea si rivolge alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, inclusi i team di persone che vogliono costituire una società, e ai soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro programmi di investimento in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.  

TRE SOTTOMISURE

Esistono tre sottomisure dI Cultura Crea, tutte rivolte alle PMI, che finanziano l’acquisizione di beni materiali ed immateriali, mai opere murarie. Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis

  1. TITOLO II per le newco:  imprese dell’industria culturale costituite da meno di 36 mesi, comprese, le cooperative. Si rivolge anche ai team di persone fisiche che vogliono costituire un’impresa ma la costituzione deve avvenire  entro i 30 giorni successivi alla comunicazione di ammissione alle agevolazioni. E’ possibile presentare domanda da tutti i Comuni delle cinque regioni oggetto dell’intervento. I programmi presentati possono prevedere spese fino a 400.000 euro, il 20% delle quali riferite alla gestione (consulenze specialistiche, costo del personale interno qualificato e spese per l’acquisizione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione). Cultura Crea finanzia iniziative che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti o servizi innovativi in specifiche aree tematiche: a) economia della conoscenza:  si intende lo sviluppo o l’applicazione di tecnologie che permettano di creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e alle informazioni sull’industria culturale; b) conservazione:  indica lo sviluppo o l’applicazione di modalità e processi innovativi per le attività legate a restauro/manutenzione e recupero del patrimonio culturale; c) fruizione: si sviluppano modalità e strumenti innovativi di offerta di beni, anche in forma integrata con le risorse del territorio, processi innovativi per la gestione, acquisizione, classificazione, valorizzazione, diffusione del patrimonio culturale e risorse del territorio; piattaforme digitali, prodotti hardware e software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione; d) gestione: indica lo sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado di ingegnerizzare le attività di gestione di beni e attività culturali. Le agevolazioni prevedono congiuntamente: un finanziamento agevolato a tasso zero e un contributo a fondo perduto, entrambi fino al 40% della spesa ammessa.  In entrambi i casi il tetto delle agevolazioni è elevabile al 45% per i progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.
  • TITOLO III per il consolidamento di imprese
    già costituite
    : le
    proposte devono essere presentate da imprese costituite da più di 36 mesi. La
    localizzazione dell’impresa deve essere fissata in uno dei Comuni agevolati
    (quelli previsti dall’Allegato 1 sezione A del Decreto dell’11 Maggio del 2016
    direttamente riferiti agli Attrattori); è interamente escluso il territorio della Regione Sicilia. I programmi presentati possono prevedere
    spese fino a 500.000 euro, il 20% delle quali riferite alla gestione (consulenze
    specialistiche e costo del personale interno qualificato, spese per
    l’acquisizione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione). In
    questa sottomisura è possibile presentare iniziative imprenditoriali che si
    riferiscano anche all’accoglienza turistica ed all’incoming, all’artigianato ed
    alla ristorazione, purché connesse agli attrattori individuati, oltre ai già
    citati interventi connessi all’industria culturale e creativa in senso stretto.
    Le agevolazioni prevedono
    congiuntamente: un finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% e un
    contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa.  In entrambi i casi il tetto delle
    agevolazioni è elevabile rispettivamente al 65% ed al 25% per i progetti
    presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di
    legalità.
  • TITOLO IV per il terzo settore: iniziative già
    costituite al momento della presentazione della domanda, programmid’investimento
    nel limite di 400.000 euro. Le imprese devono essere localizzate nel territorio
    dei Comuni agevolati (individuati dall’Allegato 1 sezione B del Decreto dell’11 Maggio del 2016 e direttamente
    riferiti agli Attrattori). Non è
    prevista l’agevolazione delle spese di gestione
    . Le tipologie di iniziative
    ammesse sono: attività culturali ed artistiche, ricreative e di socializzazione,
    di protezione dell’ambiente e degli animali, manifatturiere, alberghi e
    ristoranti.  L’agevolazione concessa è
    nell’ordine dell’80% delle spese ammesse, interamente sotto forma di fondo
    perduto. L’agevolazione sale al 90% in caso di compagine a prevalente
    titolarità giovanile o femminile o in possesso del rating di legalità.

COME PRESENTARE LA DOMANDA

La domanda può essere inviata esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia che gestisce l’incentivo e valuta i business plan, eroga i finanziamenti e monitora la realizzazione dei progetti d’impresa.

Lo
sportello è aperto e le domande di finanziamento sono valutate, entro
60 giorni
, secondo l’ordine cronologico di arrivo.

Per
richiedere le agevolazioni è necessario registrarsi ai servizi online di
Invitalia (www.invitalia.it) per compilare direttamente online la domanda,
caricare il business plan e la documentazione da allegare. Per concludere la
procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma
digitale
e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

TRE STORIE DI SUCCESSO

Tra le diverse attività finanziate con la misura Cultura Crea ci sono tre storie di successo che arrivano da Caserta, Napoli e Catania. Energreenup s.r.l., è la start-up innovativa di Caserta che realizza sistemi di monitoraggio ambientale per i musei ed i monumenti attraverso strumenti digitali che mettono in campo l’utilizzo di tecnologie efficienti e rinnovabili per garantire un reale abbattimento dei costi e migliorare le performances ambientali. Le mostre impossibili di Napoli realizza, invece, mostre di grandi artisti (Caravaggio, Leonardo, Botticelli etc.), con riproduzioni a dimensione reali ad altissima definizione in un unico luogo. Smartourism a Catania realizza applicazioni mobile per i Teatri dell’Opera che permettono agli spettatori di seguire su smartphone e tablet il libretto dell’Opera.

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Università, presentata la ricerca di Intesa Sanpaolo e italiadecide

Una fotografia dell’istruzione universitaria e le proposte per migliorare il sistema. L’Italia presente con il 40% degli atenei nei primi 1.000 al mondo

Presentata
oggi, 19 novembre 2019, a Milano la ricerca pluriennale di italiadecide,
svolta in collaborazione con Intesa Sanpaolo, sulla reputazione
dell’Italia
che quest’anno si focalizza sul sistema universitario.
La ricerca a cura di Domenico Asprone, Pietro Maffettone e Massimo
Rubechi
, è stata presentata dal Presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria
Gros-Pietro
e del Presidente onorario di italiadecide Luciano
Violante
.

Lo
studio analizza la situazione dell’università, istituzione cardine di uno
stato avanzato, nel Bel Paese e propone indicazioni concrete in termini
di politiche pubbliche. Un mezzo importante per capire anche la valutazione
della sua qualità a livello internazionale e come essa viene
giudicata dal resto del mondo.

Luciano Violante e Gian Maria Gros-Pietro

I RISULTATI

Lo studio parla chiaro e mostra una fotografia nitida della nostra università in confronto al resto del mondo. Buono è il posizionamento medio dell’Italia, presente in classifica con il 40% degli atenei inclusi nei primi 1.000 a livello mondiale, migliore di Stati Uniti, Cina e Francia, con meno del 10% delle loro università, ma anche di Regno Unito, Germania e Spagna. Tuttavia, nessun ateneo italiano è tra i primi 100 nei due principali ranking internazionali. Poche, inoltre, le università per abitante rispetto ai principali Paesi europei, meno della metà rispetto a Francia, Germania, Regno Unito e circa un terzo degli Stati Uniti.

La
ricerca evidenzia inoltre come la realtà italiana venga penalizzata dai
parametri utilizzati dai principali ranking internazionali che valutano le singole
università
e non il sistema universitario nel suo complesso. Ciò
nonostante il posizionamento delle istituzioni universitarie italiane
sta rapidamente migliorando, risultato significativo in uno scenario che
vede la forte crescita della domanda di istruzione terziaria dall’Africa, dal
Medio Oriente e dall’Asia. Poca, ancora, la competitività del Bel
Paese. Il motivo? La scarsità delle risorse economiche a
disposizione.

Per
migliorare qualità e ranking delle università italiane e la loro percezione
all’estero, spiega la ricerca, servono politiche di reclutamento competitive,
maggior efficienza della macchina amministrativa, internazionalizzazione,
collaborazione con soggetti privati e tra gli atenei stessi e, infine, una
comunicazione più positiva.

UNIVERSITÀ, UN FATTORE SUL QUALE INVESTIRE

«La ricerca realizzata da italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo presenta una situazione non sorprendente per una Banca come la nostra che conosce bene l’università italiana lavorando con oltre 100 atenei, apprezzandone quotidianamente la qualità e il dinamismo con cui affrontano le nuove sfide – ha commentato Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo – Quasi uno su due degli atenei italiani è tra i migliori mille al mondo. Per questo i nostri studenti possono trovare in Italia le opportunità per un’alta formazione addirittura più qualificata rispetto a tanti atenei stranieri. Per promuovere l’istruzione universitaria, Intesa Sanpaolo offre a tutti gli studenti la possibilità di concentrarsi pienamente sullo studio grazie a un prestito a lungo termine senza garanzie. Di fronte a un contesto sempre più complesso, il potenziale di cui è dotata l’università italiana, apprezzata all’estero, deve rappresentare in misura maggiore un fattore nel quale investire per aumentare la competitività del nostro Paese».

FIDUCIA E STIMA SULL’ITALIA

«La ricerca di italiadecide con Intesa Sanpaolo sulla reputazione dell’Italia ha finora dimostrato, con dati oggettivi, che la posizione dell’Italia in settori importanti come la giustizia civile, il turismo e ora l’alta formazione è migliore di quanto comunemente ritenuto e competitiva con quella dei principali paesi con cui ci confrontiamo – ha concluso Luciano Violante, presidente onorario di italiadecide – Se dobbiamo migliorare nella qualità delle politiche pubbliche e nella collaborazione tra queste e le imprese, i risultati dimostrano che, come Paese, possiamo avere fiducia e stima in noi stessi e nel nostro futuro»

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Terna, presentato l’elettrodotto dei record tra Italia e Montenegro

Un cavo invisibile, lungo 445 km e adagiato sotto le acque del mare Adriatico. Il progetto è costato 1,1 miliardi di euro ed entrerà in funzione entro la fine dell’anno.

Terna collega per la prima volta i
Balcani all’Europa con un elettrodotto invisibile. La società che gestisce la
rete elettrica nazionale ha infatti completato un “ponte elettrico” di 445 km
tra le stazioni di Cepagatti, in provincia di Pescara, e Lastva, nel comune di
Kotor, in Montenegro. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il
suo omologo montenegrino, Milo Đukanović, hanno inaugurato lo scorso 15
novembre quella che è considerata un’eccellenza ingegneristica internazionale.
«Sono molto orgoglioso di questa importante e innovativa infrastruttura», ha
detto l’amministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris, «L’opera costituisce
il volano di sviluppo per una serie di opportunità relative alla sicurezza dei sistemi
energetici interconnessi e la gestione dei flussi sulla rete elettrica ed è
necessaria per la crescita di un mercato elettrico integrato affidabile,
efficiente e sostenibile».

Luigi Ferraris, amministratore delegato di Terna

ENTRERÀ IN FUNZIONE ENTRO LA FINE DELL’ANNO.

L’infrastruttura in corrente continua entrerà in funzione entro la fine dell’anno, in linea con le tempistiche pianificate. Consentirà ai due Paesi di scambiare elettricità in maniera bidirezionale: inizialmente per una potenza di 600 MW, che diventeranno successivamente 1.200 MW quando sarà realizzato anche il secondo cavo, previsto nei prossimi anni. L’importo complessivo del progetto è stimato in circa 1,1 miliardi di euro. Rappresenta il più lungo collegamento sottomarino in alta tensione mai realizzato da Terna: 423 km sono posati sotto le acque dell’Adriatico, a una profondità massima di 1.215 metri, a cui si aggiungono 22 km di cavo interrato, 16 in Italia (dall’approdo costiero fino alla stazione di Cepagatti) e 6 in Montenegro (da Budva alla stazione di Kotor). Le stazioni elettriche di Cepagatti e Kotor avranno un’ulteriore particolarità, perché dotate del convertitore di elettricità più potente mai realizzato da Terna.

L’intervento di Sergio Mattarella

I NUMERI: REALIZZATO IN 5 ANNI, DA 124 IMPRESE.

L’elettrodotto è il risultato del lavoro di anni di tecnici e professionisti altamente qualificati e specializzati: ha coinvolto complessivamente 124 imprese (80 in Italia, il 62% delle quali abruzzesi, e 44 in Montenegro) nei cantieri avviati nel 2012. I cavi sottomarini sono stati collocati sul fondale adriatico attraverso tre distinte campagne di posa, avvenute tra il 2015 e il 2017. Lo scambio bidirezionale dei flussi di elettricità permetterà di diversificare gli approvvigionamenti, rafforzare l’affidabilità, l’efficienza, la sicurezza, la sostenibilità ambientale e la resilienza delle reti elettriche delle due sponde adriatiche e consentirà di sfruttare pienamente il potenziale di produzione da fonti rinnovabili, disponibili sia in Italia che nell’area balcanica.

UN PROGETTO DI RILEVANZA STRATEGICA.

L’interconnessione Italia-Montenegro, frutto di una solida cooperazione bilaterale in ambito energetico sancita dai due accordi intergovernativi firmati tra i Paesi nel 2007 e nel 2010, è considerata di rilevanza strategica per l’integrazione dei mercati elettrici a livello continentale. A tal punto che l’infrastruttura è stata inserita tra i Progetti di Interesse Comune (PCI) dalla Commissione Europea, che nel 2008 ne ha co-finanziato gli studi di fattibilità nel quadro del programma di supporto alle infrastrutture elettriche prioritarie Trans-European Network (TEN) con la banca europea EBRD (European Bank for Reconstruction and Development) che ne ha finanziato l’analisi costi-benefici lato montenegrino. Il progetto porta a 26 le linee di interconnessione con l’estero gestite da Terna e consente all’Italia di rafforzare il ruolo di hub europeo e mediterraneo della trasmissione elettrica. Per il Montenegro e per la regione balcanica si tratta della prima interconnessione in corrente continua e rappresenta un contributo al rafforzamento dell’indipendenza energetica del Paese e dell’intera area.

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A Venezia arriva LiFE 2019, la nuova rotta dei Servizi

Il 21 e 22 novembre il più grande evento dedicato al settore in Italia. Dibattiti sul futuro dell’Economia e del Lavoro: appuntamento nel segno della solidarietà con la città colpita dal maltempo

Tutto
pronto, a Venezia, per la quarta edizione di LiFE 2019,
l’evento di punta per il mondo dei Servizi in Italia, in programma i
prossimi 21 e 22 novembre. Anche quest’anno l’evento (acronimo di Labour
Intensive Facility Event
), che ha come location la Serenissima che in
questi giorni si sta rialzando dai disagi dell’ondata di maltempo, si propone
come un luogo di confronto, dibattito oltre che di presentazione
dei prodotti e delle soluzioni per i Servizi industriali.

In
programma un’agenda di lavori molto ricca e con relatori di rilievo,
provenienti dal mondo delle imprese e delle istituzioni, con
professionisti e opinion maker che contribuiranno a definire il tema scelto per
quest’anno: “La nuova rotta dei Servizi industriali”.

UN
MEETING BUSINESS PER LE IMPRESE

LiFE
è promosso per la prima volta da CONFINDUSTRIA SERVIZI HYGIENE,
CLEANING & FACILITY SERVICES, LABOUR SAFETY SOLUTIONS
, costituita da quattro
associazioni imprenditoriali
quali ANIP-Confindustria (Associazione
Nazionale Imprese di Pulizia e Servizi Integrati), A.N.I.D.
(Associazione Nazionale delle imprese di disinfestazione), ASSOSISTEMA (Associazione
Sistema Industriale Integrato di beni e Servizi Tessili e Medici Affini) e UNIFerr
(Unione Nazionale Imprese esercenti attività di Pulizia e Servizi Integrati
Ferroviari) che hanno deciso di svolgere un ruolo comune sotto l’egida
confindustriale nel promuovere e sostenere il comparto dei Servizi.

«LiFE
– ricorda il direttore Paolo Valente – è promosso per la prima volta dalla
compagine confindustriale che raccoglie le associazioni più
rappresentative nel mondo dei Servizi: si configura come un vero e proprio
meeting business
per consentire alle imprese di rafforzare la
propria presenza nel mercato, contaminarsi ed esplorare nuovi modi di
fare impresa
: l’evento offrirà molto spazio per il matching e lo scambio
di esperienze
tra i partecipanti, una formula ‘aperta’ in grado di
far sentire ognuno come parte integrante dell’evento e poterlo vivere al
meglio. Nella scorsa edizione, hanno partecipato più di 50 relatori, 45 aziende
e 22 studi di consulenza; 15 enti ed istituzioni coinvolte, 400 partecipanti ai
lavori, più di 10.000 persone raggiunte attraverso i media con centinaia di
articoli stampa a carattere nazionale, con il risultato di circa 30 partnership
attivate».

Lorenzo Mattioli, presidente di CONFINDUSTRIA SERVIZI HYGIENE, CLEANING & FACILITY SERVICES, LABOUR SAFETY SOLUTIONS

NEL
SEGNO DELLA SOLIDARIETÀ PER VENEZIA

 Un’edizione quella 2019 ricca e speciale per
LiFE, a partire dalla location scelta, la città di Venezia, che
nell’immaginario collettivo rappresenta il luogo ideale per lanciare
sfide
e scoprire nuovi orizzonti. Stavolta è il mondo dei Servizi ad
essere protagonista, confrontandosi e lanciando proposte su questioni di grande
attualità in campo economico, politico e industriale.

L’organizzazione
dell’evento prosegue anche in questo momento difficile per Venezia e per
la sua comunità. CONFINDUSTRIA SERVIZI HYGIENE, CLEANING & FACILITY
SERVICES, LABOUR SAFETY SOLUTIONS vuole convintamente essere presente, tramite
l’evento LiFE, per testimoniare la vicinanza alla città, ai residenti,
alle imprese colpite dall’ondata eccezionale di maltempo, aderendo alle iniziative
di concreto aiuto messe in campo in questi giorni. In particolare, LiFE darà il via
alla raccolta fondi per sostenere Venezia che, coraggiosamente, si sta già
rimettendo in moto.

IL
PROGRAMMA

L’evento
si svolgerà nella cornice dell’Hilton Molino Stucky sull’isola della
Giudecca
a Venezia, in uno degli edifici più rappresentativi
dell’architettura industriale italiana.

Il
programma della due giorni è veramente ricco e prevede importanti
contributi
. L’apertura dei lavori, prevista per il 21 novembre, sarà
dedicata agli scenari futuri del mondo del lavoro, con l’intervento di Davide
Casaleggio
della Casaleggio Associati, Jean Paul Fitoussi, professore
di Economia all’istituto di Studi Politici di Parigi, Pierangelo Albini,
Direttore area Lavoro, welfare e capitale umano in Confindustria, Lorenzo
Mattioli
, presidente di CONFINDUSTRIA SERVIZI HYGIENE, CLEANING &
FACILITY SERVICES, LABOUR SAFETY SOLUTIONS. Presenti anche numerosi esponenti di Governo e
Parlamento, ed i presidenti delle associazioni che promuovono l’evento. Oltra a
Mattioli per ANIP-Confindustria, ci saranno Marco
Benedetti (A.N.I.D.), Marco Marchetti (ASSOSISTEMA) e Pietro Auletta (UNIFerr).

Previsto
anche un talk dal titolo “Arte, contemporaneità e la trasformazione
del mondo del Lavoro”
che si svolgerà alla Biennale Arte 2019 al
quale partecipa come guida esclusiva Leonardo Caffo, saggista, filosofo
e professore del Politecnico di Torino e al NABA di Milano .

Si
proseguirà con la seconda giornata, quella del 22 novembre, con
ben tre tavoli tematici (table&speech) su “Innovazione e
trasformazione digitale nel mondo dei Servizi”
; “Green e Blu Economy”;
Verso un nuovo ciclo di mercato: nuove regole, nuove opportunità?”.
Interverranno i più importanti stakeholder e decision maker,
esponenti delle istituzioni e del Governo che raccoglieranno le
proposte che dall’evento veneziano saranno indirizzate al Paese.

I
lavori si concluderanno nel pomeriggio con due talk incentrati su: “Peso
e misura dei Servizi industriali in Italia e in Europa”
dove verrà
delineata la dimensione del comparto a livello nazionale ed europeo, e “Una
nuova proposta industriale al Paese”
con la raccolta e il rilancio delle
sfide elaborate nel corso della due giorni.

LiFE
2019 prevede anche dei momenti conviviali e d’incontro che fanno della
manifestazione veneziana una kermesse unica nel suo genere. Parliamo della sera
di gala
nel seicentesco Palazzo Ca’ Vendramin con la vista al Casinò e il “Running
for Venice”
dedicato a quanti amano l’attività fisica senza stress.

Per
iscriversi e partecipare si può visitare il sito www.life-event.it dove sono disponibili tutte le notizie
aggiornate e le indicazioni utili per raggiungere la location via treno o areo
e poi tramite il servizio di trasporto attivo in laguna, sia pubblico, sia
privato, con relativi costi.

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La pizza gourmet di Saporè sbarca a Milano grazie ad Autogrill

Il nuovo locale dello chef veronese Renato Bosco, sarà presente al Mercato del Duomo, il Flagship Store del Gruppo Autogrill.

Autogrill rinnova ulteriormente la sua offerta e porta nel centro di Milano Saporè, il nuovo concept realizzato da Renato Bosco, lo chef veronese celebre per la sua sperimentazione sulla pizza. Lo store sarà aperto nel Flagship del Gruppo Autogrill al Mercato del Duomo. Bosco, che viene definito “pizzaricercatore”, grazie al suo lavoro di innovazione del “mondo pizza” parte dalla tradizione e arriva ad un concetto di “pizza contemporanea” basato sulla continua evoluzione degli impasti.

Da sempre
impegnata a interpretare i principali trend alimentari e ad anticipare i gusti
e le esigenze in continua evoluzione dei consumatori moderni, Autogrill vanta
numerose collaborazioni con chef internazionali. Tra queste, la partnership con
Renato Bosco, attiva dal 2017, focalizzata sull’esperienza artigiana messa al
servizio di una grande azienda che trova oggi un’evoluzione con l’apertura del
format Saporè al secondo piano del
Mercato del Duomo, all’interno della Galleria Vittorio Emanuele II. Il luogo
scelto è infatti iconico di una città viva e in movimento che vanta sempre più
un primato nazionale anche in tema di varietà e innovazione dell’offerta di ristorazione.
Con il lancio di Saporè Milano,
Autogrill vuole offrire una scelta gastronomica innovativa e varia che unisce
la genuinità alla tradizione nel gusto inconfondibile della pizza, piatto
tipico della cucina italiana.

Renato Bosco

E’ proprio l’innovazione il tratto distintivo che ha unito Autogrill a Renato Bosco. Quest’ultimo, inizia il suo percorso di sperimentazione su impasti e lievitati – in particolare sulla PastaMadreViva – scegliendo sempre farine di ottima qualità cui accompagna una meticolosa ricerca sugli ingredienti della farcitura che contemplano diverse eccellenze del mondo del food.

La pizza contemporanea di Bosco

Le caratteristiche principali della “pizza contemporanea” di Renato Bosco sono da ricercarsi nella continua ricerca e innovazione applicate all’impasto che, in primis, deve essere genuino, digeribile, gustoso, senza rinunciare all’attenzione verso i principi nutritivi dei singoli ingredienti e all’equilibrio complessivo.Salubrità e gusto sono le caratteristiche principali dell’offerta di Saporè, composta da diverse tipologie di impasti, poveri di sale e grassi, ma estremamente idratati e quindi più digeribili.

Presso Saporè Milano i
clienti potranno gustare la Pizza
Crunch®
e la Pizza Doppio Crunch®,
caratterizzate dalla croccantezza, la Mozzarella
di Pane®
, un impasto dall’estrema morbidezza nel quale l’incontro con
l’Oriente ha portato ad un approfondimento del metodo di cottura a vapore. La Pizza Tonda Classica, caratterizzata da
un cornicione voluminoso e realizzata con Pasta Madre Viva e farine meno
raffinate. Completano l’offerta il Pane
realizzato sempre con PastaMadreViva, i
piatti
pensati per una pausa pranzo “h12” (avranno sempre un richiamo al
mondo dei lievitati) ed infine i dessert,
dal dolce lievitato ai biscotti fino alle brioches.

Saporè: il locale

Il primo Saporè è stato
inaugurato da Bosco a San Martino Buon Albergo in provincia di Verona. La collaborazione con Autogrill
ha permesso a Saporè di crescere e di diventare un vero e proprio concept, in
grado di approdare in una location prestigiosa come Il Mercato Del Duomo, presso la Galleria Vittorio Emanuele II, a
Milano. Un luogo della città che, in questi anni, ha vissuto una profonda
trasformazione attraverso un radicale rinnovamento dell’offerta di ristorazione
caratterizzata, oggi, dalla presenza di diversi rinomati chef. Per questo
motivo anche il Flagship Store di Autogrill si evolve per soddisfare sempre di
più i desideri di cittadini e viaggiatori.

Passione per il cibo, centralità del cliente e grande cura per il
layout del locale, sono i tre elementi caratterizzanti il nuovo punto vendita.

Saporè, che è in grado di ospitare più di 100 clienti, è una location dove ogni dettaglio è curato: la sala degustazione ha un sapore familiare e informale che si rispecchia nell’allestimento volto a favorire l’esperienza del consumatore. L’arredamento è caratterizzato dall’utilizzo di materiali naturali.Sono previste ulteriori aperture del concept presso l’Outlet di Vicolungo e all’inizio del 2020 presso l’aeroporto internazionale di Milano Malpensa.

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Intesa Sanpaolo: tra bonus e tassi bassi, ora ristrutturare casa conviene

I lavori di efficientamento energetico hanno portato minori consumi per 4,2 miliardi in 13 anni. I risparmi in bolletta possono arrivare a 522 euro l’anno. E fa bene anche all’ambiente.

Una casa con una classe energetica alta fa bene all’ambiente e dà benefici in bolletta. La riqualificazione degli edifici gode di agevolazioni fiscali che possono rendere i lavori più a portata di mano. Lo scorso 5 novembre, a Milano, durante il convegno “Facciamo più belle le nostre città” organizzato da Intesa Sanpaolo insieme ad Anaci, l’associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari, si è parlato diffusamente di queste opportunità. L’evento è servito a fare informazione su tematiche non del tutto note: «I condomini nel nostro paese sono in larga misura edifici che necessitano di ristrutturazioni importanti in termini di riqualificazione», ha spiegato Cinzia Bruzzone, responsabile retail di Intesa Sanpaolo, «Basti pensare che in Italia l’80% degli stabili ad uso abitativo è stato costruito prima degli anni 80 e le emissioni di gas serra sono costituite per il 70% dalle attività di climatizzazione di questi edifici. Questo è il momento ideale per una svolta, grazie alle agevolazioni fiscali e alle condizioni di tasso particolarmente favorevoli». I cosiddetti bonus casa, ossia le detrazioni per la ristrutturazione degli edifici, valgono il 50% della spesa. Mentre per risparmio ed efficientamento energetico valgono rispettivamente il 50 e 65%.

Cinzia Bruzzone, responsabile retail di Intesa Sanpaolo

IN LOMBARDIA IL 60% DELLE CASE HA BASSA EFFICIENZA ENERGETICA

Gli incentivi sui lavori di ristrutturazione edilizia finora hanno funzionato. Eppure, c’è ancora tanto da fare, soprattutto se si pensa che in Lombardia, una delle regioni dove sono già stati più intensi i benefici fiscali, il 60% degli edifici è a tutt’oggi classificato come classe G ed F di efficienza energetica (di cui il 36% in classe G). «La collaborazione con Anaci», ha proseguito Bruzzone, «che conta circa 8.000 amministratori professionisti in tutta Italia, è un ulteriore elemento che ha l’obiettivo di rendere consapevoli e informati gli amministratori di tutte le possibilità che oggi Ecobonus e Sismabonus mettono a disposizione dei cittadini. L’ulteriore possibile intervento di finanziamento da parte della banca fa si che si arrivi a casi in cui i condomini possano avviare i lavori con un minimo esborso iniziale».

RISPARMI IN BOLLETTA FINO A 522 ALL’ANNO

Se da una parte gli interventi sugli immobili danno un contributo importante per la lotta al cambiamento climatico, questi vanno a incidere anche sui consumi, calati di 4,2 miliardi tra il 2005 e il 2018. Se poi si confronta un immobile di classe energetica G, la più bassa, con uno di classe A++, la più alta, il risparmio all’anno in bolletta può arrivare a 522 euro. Anche il valore degli immobili cambia: secondo i dati dell’ufficio studi di immobiliare.it, il prezzo medio degli immobili in Italia è di 1.940 euro al metro quadro. Una casa di classe A ne vale 2.618, una differenza del 34% che può toccare anche il 60% per i progetti di particolare pregio.

SERVE UNA DRASTICA DIMINUZIONE DELLE EMISSIONI

Questo deve essere da ulteriore incentivo perché, fanno notare dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, uno dei fattori su cui si può incidere in modo più rapido sulle emissioni di gas serra è ridurre i consumi energetici delle famiglie, che sono costituiti per il 70% dalle attività di climatizzazione. Logico quindi che questo sia uno dei fronti sui quali intervenire a livello di sistema perché per limitare l’incremento del riscaldamento in atto a 1,5 gradi centigradi – e così evitare conseguenze catastrofiche – serve una riduzione drastica nelle emissioni del 45% entro il 2030.

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Intesa Sanpaolo: tra bonus e tassi bassi, ora ristrutturare casa conviene

I lavori di efficientamento energetico hanno portato minori consumi per 4,2 miliardi in 13 anni. I risparmi in bolletta possono arrivare a 522 euro l’anno. E fa bene anche all’ambiente.

Una casa con una classe energetica alta fa bene all’ambiente e dà benefici in bolletta. La riqualificazione degli edifici gode di agevolazioni fiscali che possono rendere i lavori più a portata di mano. Lo scorso 5 novembre, a Milano, durante il convegno “Facciamo più belle le nostre città” organizzato da Intesa Sanpaolo insieme ad Anaci, l’associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari, si è parlato diffusamente di queste opportunità. L’evento è servito a fare informazione su tematiche non del tutto note: «I condomini nel nostro paese sono in larga misura edifici che necessitano di ristrutturazioni importanti in termini di riqualificazione», ha spiegato Cinzia Bruzzone, responsabile retail di Intesa Sanpaolo, «Basti pensare che in Italia l’80% degli stabili ad uso abitativo è stato costruito prima degli anni 80 e le emissioni di gas serra sono costituite per il 70% dalle attività di climatizzazione di questi edifici. Questo è il momento ideale per una svolta, grazie alle agevolazioni fiscali e alle condizioni di tasso particolarmente favorevoli». I cosiddetti bonus casa, ossia le detrazioni per la ristrutturazione degli edifici, valgono il 50% della spesa. Mentre per risparmio ed efficientamento energetico valgono rispettivamente il 50 e 65%.

Cinzia Bruzzone, responsabile retail di Intesa Sanpaolo

IN LOMBARDIA IL 60% DELLE CASE HA BASSA EFFICIENZA ENERGETICA

Gli incentivi sui lavori di ristrutturazione edilizia finora hanno funzionato. Eppure, c’è ancora tanto da fare, soprattutto se si pensa che in Lombardia, una delle regioni dove sono già stati più intensi i benefici fiscali, il 60% degli edifici è a tutt’oggi classificato come classe G ed F di efficienza energetica (di cui il 36% in classe G). «La collaborazione con Anaci», ha proseguito Bruzzone, «che conta circa 8.000 amministratori professionisti in tutta Italia, è un ulteriore elemento che ha l’obiettivo di rendere consapevoli e informati gli amministratori di tutte le possibilità che oggi Ecobonus e Sismabonus mettono a disposizione dei cittadini. L’ulteriore possibile intervento di finanziamento da parte della banca fa si che si arrivi a casi in cui i condomini possano avviare i lavori con un minimo esborso iniziale».

RISPARMI IN BOLLETTA FINO A 522 ALL’ANNO

Se da una parte gli interventi sugli immobili danno un contributo importante per la lotta al cambiamento climatico, questi vanno a incidere anche sui consumi, calati di 4,2 miliardi tra il 2005 e il 2018. Se poi si confronta un immobile di classe energetica G, la più bassa, con uno di classe A++, la più alta, il risparmio all’anno in bolletta può arrivare a 522 euro. Anche il valore degli immobili cambia: secondo i dati dell’ufficio studi di immobiliare.it, il prezzo medio degli immobili in Italia è di 1.940 euro al metro quadro. Una casa di classe A ne vale 2.618, una differenza del 34% che può toccare anche il 60% per i progetti di particolare pregio.

SERVE UNA DRASTICA DIMINUZIONE DELLE EMISSIONI

Questo deve essere da ulteriore incentivo perché, fanno notare dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, uno dei fattori su cui si può incidere in modo più rapido sulle emissioni di gas serra è ridurre i consumi energetici delle famiglie, che sono costituiti per il 70% dalle attività di climatizzazione. Logico quindi che questo sia uno dei fronti sui quali intervenire a livello di sistema perché per limitare l’incremento del riscaldamento in atto a 1,5 gradi centigradi – e così evitare conseguenze catastrofiche – serve una riduzione drastica nelle emissioni del 45% entro il 2030.

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