Prigozhin attacca il Cremlino: «Inganna i russi sulla guerra in Ucraina»

La Russia, il presidente Vladimir Putin e il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu sono finiti al centro di un video pubblicato su Telegram dal capo del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin. E ora devono difendersi non soltanto dall’offensiva ucraina, che sembra continuare nonostante le smentite del Cremlino, ma anche dalle accuse del fondatore della milizia paramilitare, che accusa i vertici russi di voler ingannare la popolazione. Prigozhin dichiara che «l’esercito russo si sta ritirando nelle aree di Zaporizhzhia e Kherson, le forze armate ucraine stanno spingendo, ci stiamo lavando con il sangue». Poi attacca il ministero della Difesa: «Sta cercando di ingannare il pubblico».

Il capo della Wagner, Prigozhin, accusa Putin e Shoigu di mentire sulla controffensiva ucraina
Il logo della Wagner (Getty).

Prigozhin sulla controffensiva di Kyiv: «Ci laviamo col sangue»

Nel video il capo della Wagner analizza la controffensiva e dice la sua verità: «L’esercito russo si sta ritirando nelle aree di Zaporizhzhia e Kherson, le forze armate ucraine stanno spingendo, ci stiamo lavando con il sangue. Lo stesso sta accadendo a Bakhmut, il nemico penetrerà sempre più in profondità nella nostra difesa». Parole pesanti che si pongono in netta contrapposizione con quanto affermato nelle scorse ore da Putin e Shoigu. Il presidente e il ministro hanno sempre affermato che l’esercito di Mosca starebbe respingendo ogni attacco e che la controffensiva ucraina è un fallimento. Ma Prigozhin smentisce anche questo aspetto: «Nessuno ha distrutto 60 carri armati Leopard questa è una totale assurdità».

Il capo della Wagner, Prigozhin, accusa Putin e Shoigu di mentire sulla controffensiva ucraina
La stretta di mano tra il presidente Vladimir Putin e il ministro della Difesa Sergej Shoigu (Getty).

Prigozhin contro Shoigu: «Ci sono inganni, due realtà»

Prigozhin poi attacca direttamente il ministro della Difesa russo: «Shoigu vive secondo il principio che la menzogna deve essere enorme perché la gente vi creda. Quindi ci sono inganni. Due realtà». L’invasione russa in Ucraina, per lui, è partita proprio per soddisfare «le ambizioni personali di Shoigu e il desiderio del clan al potere in Russia, che non era soddisfatto del Donbass, di saccheggiare l’Ucraina dopo aver nominato presidente Viktor Medvedchuk». Quest’ultimo è un ex deputato ucraino molto vicino a Putin, evaso dai domiciliari proprio all’inizio dell’invasione e poi consegnato alla Russia in uno scambio di prigionieri. E infine il capo della Wagner torna sulle settimane che hanno preceduto l’inizio del conflitto: «Fino al 24 febbraio 2022 non c’era nulla di straordinario. Ora il ministero della Difesa sta cercando di ingannare il pubblico, cercando di ingannare il presidente e sta raccontando la storia che c’è stata una folle aggressione dall’Ucraina».