Il nuovo piano di ArcelorMittal per l’Ilva prevede 4.700 esuberi
Si passerebbe da oltre 10 mila occupati a poco più di 6 mila entro il 2023.
Rispetto alle richieste iniziali, il passo indietro è quasi impercettibile. Il nuovo piano industriale di ArcelorMittal per l’Ilva prevede infatti 4.700 esuberi, da portare a termine entro il 2023.
La forza lavoro passerebbe dunque, nel giro di quattro anni, dagli attuali 10.789 occupati a 6.098. La notizia arriva dai partecipanti al tavolo sulla crisi del polo siderurgico, in corso in queste ore al ministero dello Sviluppo economico
La multinazionale franco-indiana, il 6 novembre, aveva detto al premier Giuseppe Conte di volere 5 mila esuberi per tenersi gli stabilimenti italiani, provocando la levata di scudi di tutto il governo e dei sindacati. Adesso ne chiede 300 in meno.
Il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, non si fa troppe illusioni: «La strada è stretta e in salita. L’obiettivo è garantire la continuità produttiva. È necessario un confronto costruttivo e onesto, che si sviluppi nel tempo parallelamente alle previsioni sul piano industriale e a tutto quello che stiamo cercando di fare. Non sarà semplice, ma c’è bisogno di tutti».
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