L’Italia stretta nella morsa del maltempo
Da Nord a Sud sono tante le criticità. A Venezia l’acqua è tornata a salire con il picco massimo in mattinata mentre sulle Alpi è caduta la neve. Diverse le esondazioni in Toscana. La situazione.
Neve, acqua alta, mareggiate, piogge torrenziali e venti forti. Non si ferma nemmeno domenica 17 novembre l’ondata di maltempo che sta imperversando sull’Italia. Sono 11 le regioni in allerta per rischio idrogeologico con le situazioni più critiche in Trentino Alto Adige e in Toscana
PERICOLO ALLUVIONI IN TOSCANA
A destare preoccupazioni in Toscana sono le condizioni dell’Arno. A Firenze la protezione civile sta monitoriando le sponde e ha invitato i cittadini a non sostare nelle vicinanze del fiume. Che al momento ha superato anche la seconda soglia di allerta. Il picco di piena è atteso intorno alle 12 con un livello di criticità intorno ai 5,5 metri. A Pontassieve è invece esondato il Sieve. Allerta massima anche a Pisa dove sui lungarni sono state montate delle paratie protettive e contenitive. Nel Livornese sono state evacuate 500 persone a causa della piena del Cecina.
LA NEVE BLOCCA L’ALTO ADIGE
Sin dalla notte tra sabato 16 e domenica 17 novembre i problemi maggiori si sono verificati in Alto Adige dove 11 mila famiglie sono rimaste corrente elettrica e una quarantina le strade sono state chiuse al traffico a causa delle abbondanti nevicate. È stata invece riaperta, dopo una momentanea chiusura, la linea ferroviaria del Brennero. Al contrario risulta chiusa sin dalla tarda mattinata di domenica l’autostrada del Brennero tra Bressanone e Vipiteno. Difficoltà anche nelle comunicazioni con Tim che ha parlato di situazione critica in particolare in Val Pusteria, Val Aurina e Val Badia. Alle 8.50 di domenica, in Val Martello, una valanga si è abbattuta su una zona abitata senza creare fortunatamente vittime.
LA SITUAZIONE IN VENETO
In Veneto non è la sola Venezia a essere stata messa in ginocchio dal maltempo. Le zone del litorale, dal Polesine al Trevigiano, stanno infatti combattendo con forti mareggiate. Lo stesso governatore Luca Zaia ha lanciato l’allarme. «Ricordiamoci che c’è tutta una regione che è martoriata, è in ginocchio. Il pensiero va alle località del litorale veneziano. Pensate a Chioggia, Caorle e Jesolo. Ma anche alla montagna dove ci sono problemi di viabilità e di isolamento di alcuni centri», ha spiegato aggiornando i veneti delle situazioni più critiche sul proprio profilo Facebook.
DANNI AL CENTRO-SUD
La pioggia non hanno risparmiato nemmeno il Centro-Sud con Roma spazzata da forti raffiche di vento che ha costretto a oltre 200 interventi dei Vigili del Fuoco per alberi e rami caduti, danni ai tetti e infiltrazioni di acqua. Sempre nella Capitale, in via dei Cappuccini, una pianta si è abbattuta su una vettura al cui interno si trovava un uomo. L’automobilista è stato trasportato in codice rosso, ma non in pericolo di vita, all’ospedale. A causa della piena dell’Arno i lungarni di Pisa sono stati chiusi al traffico per montare delle paratie. Allagamenti anche a Napoli e in particolare nel Rione Sanità, mentre nel Casertano un cacciatore 74enne è stato salvato dalla piena del fiume Volturno straripato a causa delle forti piogge.
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