Nel 2024 la Russia organizzerà un concorso musicale in risposta all’Eurovision
Nel 2024 Mosca ha intenzione di organizzare un concorso musicale dal respiro internazionale, una sorta di risposta all’Eurovision Song Contest dal quale la Russia è stata esclusa a partire dal 2022, a causa dell’invasione dell’Ucraina. Il nome c’è già: Intervision, nome già utilizzato per una kermesse tenutasi nella seconda metà degli Anni 70 in Polonia, allora parte del blocco sovietico.
Il direttore di Pervyj kanal: «Non ci saranno restrizioni o influenze politiche»
«Non ci saranno restrizioni o influenze politiche in questa competizione. Tutti i Paesi potranno presentare esponenti della loro musica popolare. Contiamo sulla partecipazione attiva dei Brics e invitiamo tutti gli altri Paesi ad aderire all’iniziativa», ha dichiarato Konstantin Ernst, direttore generale di Pervyj kanal, la principale emittente televisiva pubblica della Russia che trasmetterà l’evento.
Le quattro edizioni dell’Intervision “originale”, più il revival del 2008
Il Concorso Intervision della Canzone è stato un concorso canoro organizzato dal 1977 al 1980, a cui prendevano parte Paesi del blocco sovietico e Stati neutrali (come la Finlandia). Equivalente orientale dell’Eurovision Song Contest, di fatto in quel periodo sostituì il Festival internazionale della canzone di Sopot, in Polonia, la cui prima edizione risaliva al 1961, e che ancora oggi è uno dei più grandi concorsi canori in Europa. Nel 1981 la manifestazione venne cancellata a seguito dell’avanzata del movimento sindacale Solidarność, giudicato contro-rivoluzionario dalle altre nazioni del blocco sovietico. Nel 2008 si è svolta un’edizione-revival, ospitata dalla Russia.
In programma nel 2024 anche un festival cinematografico eurasiatico
«Allo scopo di promuovere la diversità delle culture in un mondo multipolare», ha spiegato la ministra della Cultura russa Olga Lyubimova, le autorità russe vogliono proporre, oltre al concorso musicale Intervision, anche un festival cinematografico eurasiatico. Lo aveva già annunciato il capo dell’Unione dei cineasti della Russia, il regista premio Oscar e diventato sostenitore di Putin Nikita Mikhalkov.