Israele colpisce la casa del leader di Hamas Haniyeh, Biden difende il rifiuto di un cessate il fuoco

Un intero plesso dell’ospedale al Shifa di Gaza City sarebbe stato distrutto dalle forze israeliane dopo l‘incursione avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì durante la quale sarebbero state trovate armi e munizioni. Sempre secondo l’emittente qatariota, l’esercito di Tel Aviv ha raso al suolo anche un magazzino di medicinali e attrezzature. Nelle operazioni circa 200 persone sono state fermate e trasportate in un luogo sconosciuto.

Il ministero degli Esteri saudita condanna l’assalto all’ospedale al-Shifa

Il ministero degli Esteri saudita ha condannato «fermamente l’assalto da parte delle forze di occupazione israeliane all’ospedale al-Shifa a Gaza e il bombardamento nelle vicinanze dell’ospedale da campo giordano». «Il Regno», ha sottolineato il ministero, «sottolinea la necessità di attivare meccanismi internazionali di responsabilità riguardo a queste continue violazioni e pratiche brutali e disumane da parte delle forze di occupazione israeliane, contro bambini, donne, civili, strutture sanitarie e squadre di soccorso».

Distrutta l’abitazione del capo di Hamas Haniyeh a Gaza

L’aviazione israeliana ha riferito su Telegram di aver colpito l’abitazione a Gaza di Ismail Haniyeh. Dal 2017 capo dell’ufficio politico di Hamas, Haniyeh vive in Qatar da diversi anni. L’edificio, secondo l’Idf, era usato come «infrastruttura terroristica e spesso fungeva da punto d’incontro per gli alti leader di Hamas». Nell’attacco è stato colpito anche un deposito di armi delle forze via mare di Hamas con attrezzatura subacquea, ordigni e armi.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede una pausa umanitaria

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede una pausa umanitaria nei combattimenti a Gaza e la creazione di corridoi di aiuto per accelerare gli aiuti. Russia, Regno Unito e Stati Uniti si sono astenuti dal voto, che è passato 12-0. Si tratta del primo accordo dall’inizio del conflitto. Israele, tramite il suo ambasciatore all’Onu Gilad Erdan, ha respinto la risoluzione definendola «distaccata dalla realtà». «Indipendentemente da ciò che il Consiglio deciderà», ha aggiunto, «Israele continuerà ad agire secondo la legge internazionale mentre i terroristi di Hamas non leggeranno nemmeno la risoluzione, per non parlare di rispettarla».

 

Biden difende il rifiuto di un cessate il fuoco a Gaza

Il presidente Usa Joe Biden ha ribadito il rifiuto di chiedere un cessate il fuoco a Gaza, sostenendo che Hamas rappresenta una minaccia continua per Israele e che le forze di Tel Aviv stanno cercando di evitare vittime civili. Dopo un incontro al vertice con il presidente cinese Xi Jinping, Biden ha dichiarato alla stampa: «Hamas ha già dichiarato pubblicamente che intende attaccare nuovamente Israele come ha fatto prima, tagliando la testa ai bambini e bruciando vivi donne e bambini. Quindi l’idea che si fermeranno non è realistica».