Cutro, lo Stato non vuole risarcire le famiglie delle vittime

L’Italia non vuole concedere alcun risarcimento alle famiglie delle vittime del naufragio di Cutro. Questo è quanto è emerso nell’aula del tribunale di Crotone, durante il processo contro i presunti scafisti. A spiegarlo è stata l’avvocata Giulia Bongiorno, che rappresenta che rappresenta la Consap, la concessionaria servizi assicurativi pubblici a cui fa capo il fondo di garanzia dello Stato per il risarcimento delle vittime di incidenti in strada o in mare.

Cutro, lo Stato non vuole risarcire le famiglie delle vittime
Alcuni residenti a Cutro durante una delle proteste contro il governo (Getty Images).

Bongiorno: «Lasciateci fuori dal processo»

La legale ha spiegato che il governo non ritiene di dover risarcire nessuno. E questo perché la barca naufragata non può essere considerata «un’imbarcazione adibita al trasporto e dunque assoggettabile al codice delle assicurazioni». Bongiorno ha dichiarato: «Noi chiediamo di essere lasciati fuori da questo processo». Il tribunale di Crotone, nella precedente udienza, aveva accolto la richiesta dei rappresentanti dei sopravvissuti e delle famiglie delle vittime e per questo è stata chiamata in causa la Consap.

Gli avvocati: «Comportamento sbalorditivo»

L’avvocato Francesco Verri, uno dei legali delle famiglie, ha spiegato: «Eravamo riusciti ad ottenere dal tribunale il diritto di far intervenire nel processo la Consap perché risarcisca i danni in caso di condanna. E invece lo Stato dice “non contate su di me, non risarcisco nulla”. E dunque, non solo lo Stato quella notte si è lavato le mani, non solo ha lasciato morire le vittime di questo naufragio, non solo non ha neppure pensato di intervenire con un’operazione di polizia, non solo ha lasciato navigare un’imbarcazione non assicurata ma oggi dice “io non intendo prendermi cura neanche delle vittime ne risarcire loro i danni”. Dunque il comportamento dello Stato, appellandosi ad un cavillo, è sbalorditivo e non intende assumersi nessuna responsabilità neanche nei confronti dei superstiti e dei familiari delle vittime».

ASP: NUOVI LOCALI PER LA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE DI ROTONDA

Nuovi locali per il servizio di continuità assistenziale di Rotonda che dal 14 novembre ha una sede più consona e funzionale ubicata sempre all’interno del perimetro Poliambulatoriale di via Pietro Nenni. I locali – si legge in una nota dell'Asp –  si estendo su una superficie di cento metri quadri e sono ubicati al piano terra della struttura e rispettano le norme legate ai parametri aereo-illuminanti. Gli utenti potranno usufruire di un’ampia sala di attesa dotata di servizi igienici ed una sala visite con tutte le attrezzature utili allo svolgimento dell’attività di continuità assistenziale. Per garantire la sicurezza dei medici in servizio notturno la struttura è stata dotata di impianto di videosorveglianza in modo da riconoscere anzitempo l’utente che si rivolge al presidio. A servizio dei quattro medici, anche una sala ristoro o di sosta. La struttura è accessibile ai portatori di handicap grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche. L’apertura del nuovo padiglione è stata resa possibile grazie ad un intervento di spesa dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza utilizzando i Fondi delle Aree Interne. La linea telefonica attiva resta invariata rispetto al passato ed i medici rispondono al numero 0973/661260 interno 5.
Per il Direttore F.f. del Distretto della Salute di Lauria Alberto Dattola, “con i nuovi locali si rende più agevole l’espletamento delle routinarie attività dei Medici di Continuità Assistenziale nel territorio di Rotonda grazie a quell’ennesimo tassello posto dalla Asp nel processo di attuazione della Medicina Territoriale e nello specifico della Medicina di Prossimità anche nelle periferie del territorio dell’Azienda Sanitaria”.
Per il Direttore della Asp Basilicata Antonello Maraldo, nel dotare l’area di Rotonda di una nuova sede per la continuità assistenziale ha giocato molto la grande collaborazione nonché comunione di intenti tra l’azienda sanitaria e l’amministrazione comunale. La Asp si dimostra, così, vicina e attenta alle necessità delle comunità periferiche interne dell’area Sud ed in particolare a quella di Rotonda per la quale, analogamente alle iniziative svolte nei comuni limitrofi, si vuole garantire una sanità di prossimità che dia agli utenti maggiori e migliori servizi”.
Per il Sindaco di Rotonda Rocco Bruno, l’ampliamento dei nuovi locali va a rafforzare un servizio molto importante per la comunità rotondese liberando spazio anche nei vecchi locali che potranno essere in futuro ampliati ed implementati loro volta con ulteriori servizi. Il servizio di continuità assistenziale- aggiunge il primo cittadino- è di fondamentale importanza per una comunità a prevalenza ultra sessantacinquenne presso cui gli anziani trovano anche un ‘ristoro psicologico’ dettato dalla consapevolezza di non essere soli sul territorio ma di avere la garanzia di potersi rivolgere soprattutto nelle ore notturne ad un presidio sanitario eccellente”.