Putin, il discorso dopo la ribellione di Prigozhin: «Non lasceremo che scoppi un’altra guerra civile»
Dopo la ribellione del capo del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, che ha dichiarato ufficialmente guerra ai vertici militari di Mosca, prendendo il controllo di Rostov sul Don e invitando i russi a unirsi alla sua battaglia per esautorare la leadership militare, Vladimir Putin ha parlato alla parlato alla nazione con un discorso trasmesso in diretta tv. «Le azioni che hanno diviso la nostra unità sono il rinnegamento del nostro popolo, dei nostri compagni d’armi che ora stanno combattendo al fronte, questa è una pugnalata alle spalle per il nostro Paese e il nostro popolo», ha detto il presidente russo. «Tutti coloro che hanno scelto la via del tradimento saranno puniti e saranno ritenuti responsabili. Le forze armate hanno ricevuto gli ordini necessari. Mi rivolgo ai cittadini russi, agli eroi che combattono al fronte, mi rivolgo anche a coloro che con inganno e minacce sono stati coinvolti in questa avventura criminale. Chiedo di porre fine a queste azioni criminali».
Putin’s full national address condemning the insurrection, with English-language subtitles. pic.twitter.com/i0sRCe3Dbw
— Kevin Rothrock (@KevinRothrock) June 24, 2023
«Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da ogni tradimento interno»
Durante il suo discorso, Putin ha precisato di avere un’alta considerazione dei soldati del Gruppo Wagner, senza scaricare dunque del tutto i soldati della milizia mercenaria, che evidentemente ritiene possano far comodo nel prosieguo della campagna militare in Ucraina: «Il loro nome è stato tradito da coloro che ci spingono alla guerra civile. Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da ogni tradimento interno, da interessi personali, ambizioni smisurate», ha continuato Putin. «Saranno adottate azioni ferme per stabilizzare la situazione a Rostov sul Don. La situazione resta difficile, il lavoro degli organi di governo civili e militari è stato di fatto bloccato». A Rostov, città al confine con l’Ucraina, Prigozhin ha detto di aver preso il controllo di siti militari, compreso un aeroporto.

«Salveremo ciò che ci è caro e sacro, diventeremo ancora più forti»
Poi un riferimento alla Prima guerra mondiale e alla guerra civile russa, sanguinoso conflitto che scoppiò in seguito alla Rivoluzione d’ottobre e alla presa del potere da parte dei bolscevichi. «Questo colpo è stato dato al popolo russo anche nel 1917 quando combatteva la Prima guerra mondiale, quando la vittoria gli è stata praticamente rubata. Nella guerra civile, i russi uccidevano altri russi, i fratelli uccidevano altri fratelli. I vari avventurieri politici hanno tratto vantaggio da questa situazione. Noi non permetteremo la ripetizione di una situazione del genere. Credo che salveremo e difenderemo ciò che ci è caro e sacro e insieme alla nostra patria supereremo ogni prova, diventeremo ancora più forti».
