Apt a Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum

Si è conclusa ieri l’edizione 2021 della BMTA di Paestum. L’APT è stata presente con uno stand in cui ha ospitato l’offerta regionale relativa a un settore, quello archeologico, in cui la nostra regione esprime valori preziosi e spesso ancora inediti per i viaggiatori.
“In questo segmento – dichiara il direttore dell’APT Antonio Nicoletti – esiste un gap da colmare tra la qualità del patrimonio custodito nel nostro territorio e il livello di conoscenza che se ne ha al di fuori dei confini regionali. È anche per questo che stiamo sperimentando nuove modalità di comunicazione che si aggiungono a quelle tradizionali e che mirano a diffondere anche tra i più giovani le caratteristiche salienti della nostra offerta”.
“Un patrimonio – continua Nicoletti – che è un'opportunità strategica per le nostre strategie di sviluppo turistico anche perché è uniformemente distribuito nelle diverse aree regionali. La sua valorizzazione concorre quindi al raggiungimento dell'obiettivo del turismo diffuso, obiettivo che ci stiamo ponendo in linea con le esigenze e le priorità del turismo contemporaneo”.
La partecipazione APT alla BMTA ha visto la collaborazione della Direzione Regionale Musei della Basilicata, in un’ottica di coordinamento dell’azione tra i diversi Enti che si occupano di offerta e promozione turistica regionale.

Pollino, partono gli incentivi per il turismo post Covid

La forza evocativa della montagna del Sud, il Pollino, con le sue palestre a cielo aperto per acquatrekking, canyoning, kayak tandem, packraft, rafting, river tubing, stand up paddle, ma anche la varietà dei suoi prodotti identitari che disegnano un paniere di eccellenze unico al mondo. Ma anche i geositi e le faggete Unesco e le montagne, la struggente bellezza dei borghi, i sentieri per il trekking, le tradizioni religiose dell'area protetta a cavallo tra Calabria e Basilicata.

Il Pollino si presenta con la sua ricchezza naturalistica, materiale e immateriale ai viaggiatori e gli appassionati di turismo esperienziale attraverso il portale visitpollino.it che domani debutta sulla rete come piattaforma vacanze legata agli incentivi che l'Ente, presieduto da Domenico Pappaterra, ha scelto di investire per la ripartenza del turismo dopo il periodo di pandemia riferita al Covid 19. Uno strumento per sostenere la filiera turistica, della ricettività in generale, e rafforzare il brand del Pollino nel ventaglio di offerte attrattive che parlano dell'area wilderness più grande d'Italia come tra le mete più visitate per il turismo outdoor.

«Come Parco – dichiara il presidente Domenico Pappaterra – abbiamo investito 300mila euro di risorse derivanti dal bilancio dell'Ente per sostenere il mondo imprenditoriale legato al turismo sostenibile e di qualità perchè crediamo che la forza attrativa dei nostri borghi, la straordinaria accoglienza che la gente del Pollino sa regalare ai turisti, la variegata offerta di prodotti di qualità che ci appartiene e che sosteniamo con forti politiche di sviluppo, possa giocare un ruolo di primo piano nella stagione di rilancio che si è già aperta e che ci conferma di essere diventati una delle mete più gettonate e desiderate anche dal turismo straniero».

Visitpollino.it offerirà al pubblico una ricchezza di proposte di “Vacanze nel Parco Nazionale del Pollino” dove, attraverso una semplice registrazione, gli utenti potranno scegliere la vacanza disegnata secondo i propri desideri e ricevere gli incentivi messi a disposizione dall’Ente Parco Nazionale del Pollino per favorire la destagionalizzazione turistica. Un’iniziativa legata all’acquisto di pacchetti turistici integrati di soggiorno nei territori del Parco, proposti dal T.O. I Viaggi dell’Arca, soggetto incaricato dall’Ente a questa stagione di marketing territoriale e promozionale.

«Il periodo pella pandemia ha amplificato la voglia di viaggiare e scegliere contesti fortemente legati all'ambiente per la meta delle vacanze. Un desiderio – ha aggiunto Pappaterra – che il Pollino potrà soddisfare appieno offrendo una realtà incontaminata, ricca di paesaggi selvaggi, regalando un viaggio a ritmo lento in una destinazione che promuove la sostenibilità del turismo con un mix di natura, cultura e tradizioni».

Rosa:governo Bardi, fatti concreti. Rispediamo accuse ai mittenti

“Il convegno organizzato da Confindustria con autorevoli esponenti del governo nazionale e con il mondo dell’imprenditoria è stata l’occasione per poter narrare, tramite le parole del presidente Bardi, quanto questo governo regionale ha fatto fino ad ora in questa legislatura, nell’ottica di una visione di cui siamo portatori e che guarda alla Basilicata del domani.
E, come di consueto, coloro che negli anni passati hanno avuto responsabilità diretta e indiretta di governo, dimostrando l’incapacità di cogliere le opportunità e di trasformarle in fatti concreti per la crescita della Basilicata, oggi in coro tendono a minimizzare il ragionamento posto in essere da Bardi, definendolo “occasione persa” o “solita tiritera”.
Come sempre, ho la conferma che la sconfitta elettorale brucia ancora. I “Soloni” in questione, che pure occupano postazioni di rilievo in Consiglio regionale e non solo, fanno finta di non conoscere quanto questo governo ha fatto e sta facendo, fatti concreti che incidono o incideranno radicalmente nel futuro sulla società lucana.
Per citarne alcuni, la rinegoziazione delle competenze ambientali, che solo per l’Eni vale sette volte più delle precedenti contrattazioni, la Facoltà di medicina, valore aggiunto per riqualificare la sanità lucana, e la realizzazione della pianificazione, mai fatta prima, che deve essere alla base di qualsiasi attività di governo.
La Regione “non sta a guardare” neanche per quanto riguarda la sfida del Piano regionale di ripresa e resilienza, cui stiamo lavorando nonostante la carenza cronica di risorse umane e professionalità. Un depauperamento, direi drammatico, provocato da una politica del personale portata avanti negli anni passati, che ha svuotato i ruoli della Pubblica amministrazione senza attivarsi, con assoluta insipienza, per il necessario turn over e l’immissione di giovani preparati e motivati. Stiamo facendo fronte con i concorsi già fatti per la stabilizzazione dei precari storici dell’Ente Regione e con i concorsi che ci apprestiamo ad espletare, siamo agli atti finali, per assumente funzionari e dirigenti.
Ancora, la Regione è stata parte attiva nel bando “Ecosistemi” della Missione 4 del Pnrr con i due progetti “Green digital hub Basilicata” e “V-Farm”. Inoltre, stiamo operando per candidarci ai bandi pubblicati dal ministero della Transizione ecologica in scadenza a gennaio, che riguardano il sistema dei rifiuti in collaborazione con l’Egrib. Lo stesso Ente, inoltre, sta partecipando al React-Eu con progetti per ottimizzare le risorse idriche. E a chi ci accusa di evitare il confronto, ricordo i tavoli tematici che il Dipartimento Ambiente ha messo in campo coinvolgendo gli stakeholder e gli esperti di settore con progetti verso la Transizione ecologica, a garanzia di uno sviluppo sostenibile della Basilicata e di occupazione.  
Atti concreti che, insieme a tanti altri, dimostrano che questa maggioranza è sul pezzo, ha una visione del futuro e che la sua unica pecca è quella di non essere riuscita a narrare nel migliore dei modi ai cittadini tutto ciò, anche a causa del Covid sul quale si è concentrata per molto tempo l’attenzione di tutti. L’emergenza dettata dall’epidemia e una difficoltà oggettiva riveniente dal passato sono stati elementi con cui il governo Bardi ha dovuto fare i conti. Giochiamo a scaricabarile? Non credo proprio. il passato condiziona il presente ed è una regola indiscutibile. Più grosse sono le storture, più tempo ci vorrà per raddrizzarle. Rispediamo, dunque, le accuse ai mittenti. Le lamentele sono inutili, soprattutto quando provengono da chi ha tutto l’interesse a far dimenticare che i problemi di oggi derivano dalle azioni di ieri”. 
Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.

Naufragio Lampedusa 2013, domani a Potenza incontro con Cosentino

La Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata, insieme alla Scuola di Educazione alla Pace, organizza l’incontro con la giornalista Raffaella Cosentino che si svolgerà a Potenza, il 25 novembre 2021 alle ore 19,30 presso la Comunità di SS: Anna e Gioacchino in viale Dante.

Sarà presentata l’inchiesta di Rai News 24 “3 ottobre. Il naufrago di Lampedusa ancora senza verità” realizzata dalla stessa Raffaella Cosentino e Valerio Cataldi. Questo lavoro ricostruisce, intervistando alcuni sopravvissuti, quanto è accaduto nella notte del 3 ottobre 2013 quando un barcone con oltre 500 persone a bordo, arrivato dalla Libia, naufragò a mezzo miglio dalle coste di Lampedusa. Ci furono 368 morti ma, come emerge dall’inchiesta, era un naufragio che probabilmente poteva essere evitato.

“Se fossimo stati al loro posto, se avessimo avuto il potere di quelle barche che ci hanno illuminati e sono andate via, li avremmo salvati tutti. Perché sono andati via? Perché ci hanno lasciati annegare?” con queste parole vibranti Solomon Asefa, uno dei superstiti della strage, apre uno squarcio angosciante su quanto è successo quella tragica notte e che ancora non è stato del tutto chiarito.

“Questa testimonianza toccante, insieme a quella degli altri eritrei sopravvissuti raccolte in Svezia dall’inchiesta di Spotlight – si legge in una nota della Fondazione -, ci costringono a ripensare quanto accaduto otto anni fa ma anche a quanto purtroppo accade ancora oggi anche sui confini di terra dell’Unione Europea, non ostante, all’indomani di quella terribile tragedia, molti dichiararono che mai più si sarebbe consentito il ripetersi di simili disastri”.

Al termine della proiezione Raffaella Cosentino, particolarmente esperta nel campo delle inchieste sui migranti, parteciperà ad un incontro con il pubblico presente approfondendo gli esiti dell’inchiesta andata in onda ad ottobre scorso. L’incontro si inserisce nelle attività di sensibilizzazione svolte nell’ambito del progetto SAI categoria Ordinari della Provincia di Potenza gestito dall’ Arci Basilicata insieme alla fondazione Città della Pace.

L’ingresso è libero, previa esibizione del green pass, e sarà consentito fino ad esaurimento dei posti disponibili. 

Apt, al castello di Venosa primo workshop progetto Be.CULTOUR

Si è tenuto oggi 22 Novembre al Castello Pirro del Balzo di Venosa il primo workshop locale del progetto europeo Be.CULTOUR finanziato con risorse Horizon 2020.
Il progetto, coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo, mira a creare esperienze turistiche innovative nell'area del Vulture Alto Bradano. L’evento è stato organizzato dall’Agenzia di Promozione Territoriale (APT), e ha visto coinvolti circa 25 partecipanti provenienti dai settori turistico-culturale, dell’agrifood e dell’artigianato. L’obiettivo del workshop è stato permettere agli attori locali di condividere sfide comuni e creare opportunità nel settore del turismo culturale circolare, co-sviluppando nei prossimi tre anni un piano d’azione per il turismo culturale sostenibile e circolare.
Il progetto vede l’APT Basilicata protagonista, con i partner di progetto e con il contributo fondamentale degli operatori e delle istituzioni, nello sviluppo partecipato di un’offerta innovativa sul territorio del Vulture – Alto Bradano. Il progetto è un’iniziativa pilota che si inquadra a pieno titolo nel nuovo del Piano Strategico del Marketing Turistico, come è stato spiegato dal Direttore dell’APT Antonio Nicoletti. Questi workshop sono finalizzati al design di soluzioni innovative per il turismo culturale sostenibile, anche facendo leva sulle potenzialità delle tecnologie digitali per proporre esperienze immersive di fruizione del Patrimonio Culturale.
All’evento ha partecipato la sindaca di Venosa, Mariana Iovanni e Antonia Gravagnuolo, coordinatrice del progetto e ricercatrice del CNR-IRISS, la quale ha presentato gli obiettivi e gli approcci relativi ad un turismo responsabile incentrato sullo sviluppo del capitale umano e dell’imprenditorialità locale, ripartendo dal patrimonio culturale; un modello di turismo che non miri al “consumo” delle risorse del territorio, ma che le rigeneri. Il modello di turismo culturale “circolare” è basato sulla cooperazione di attori pubblici e privati, andando oltre il settore turistico e integrando le produzioni agroalimentari e le produzioni creative e culturali come elementi attrattori di un’esperienza “trasformativa”. Il modello di sviluppo circolare proposto da Be.CULTOUR è orientato, quindi, non solo ad attrarre nuovi flussi turistici ma anche ad aumentare il benessere delle comunità.
Durante il mese di Novembre si terranno diversi workshop nelle altre aree pilota europee di progetto: Larnaca (Cipro), Aragona (Spagna), Västra Götaland (Svezia), l’area al confine tra la Romania e la Moldavia e la regione di Vojvodina (Serbia).
Le attività di progetto sono supportate anche dal Consorzio MateraHub.

  

Tumori del collo, Asm: visite gratuite a Matera e a Policoro

Il 23 novembre si celebra la prima Giornata Nazionale di Prevenzione dei Tumori del collo promossa dalla Società Italiana di Otorinolaringoiatria. Nell’occasione si effettueranno visite gratuite nell’ ambulatorio di Otorinolaringoiatria dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera (dalle ore 9 alle ore 13) e dell’ospedale “Giovanni Paolo II” a Policoro (dalle ore 8.30 alle ore 13.30). 
LA PREVENZIONE
I tumori della testa e del collo sono al settimo posto fra le neoplasie più comuni in Europa (oltre 150.000 nuovi casi diagnosticati nel 2012). Se da una parte essi colpiscono un numero di pazienti pari alla metà circa rispetto a quelli affetti da tumore del polmone, dall’altra sono due volte più comuni del cancro del collo dell’utero. In Italia, i tumori della testa-collo rappresentano il 3% di tutti i tumori con un’incidenza di 18 nuovi casi l’anno ogni 100 mila abitanti e una tendenza all’incremento. Per queste patologie, infatti, si prevedono circa 9.500 nuovi casi e 4.500 decessi l’anno con una frequenza media 3 volte superiore nei maschi rispetto alle femmine ed un’incidenza che aumenta progressivamente con l’età a partire dai 50 anni. La sopravvivenza netta per questi tumori a 5 e 10 anni è, rispettivamente, del 57% e 48% ed è fortemente influenzata dalla precocità della diagnosi.
I FATTORI DI RISCHIO
Il 75% dei carcinomi della testa e del collo è causato dal fumo di tabacco e dall’abuso alcolico con un effetto sinergico. Altri fattori in causa sono esposizioni professionali (polveri di legno, lavorazioni del cuoio, amianto, nichel…); alcune infezioni virali quali il virus del papilloma umano (HPV) ed il virus di Epstein-Bar (EBV); l’esposizione a radiazioni ionizzanti e/o ad inquinanti atmosferici. Fattori favorenti possono essere anche alcune abitudini o comportamenti come una dieta povera di fibre vegetali e ricca di carni rosse, l’obesità e una scarsa igiene orale.
COME PREVENIRE
Nonostante la sua gravità e la crescente diffusione, c’è poca consapevolezza sociale del cancro della testa e del collo ed i risultati delle cure sono ancora insoddisfacenti malgrado gli importanti sviluppi nelle tecniche di diagnosi e cura che si sono verificati nell’ultimo decennio. Oltre la metà dei casi (54%) giunge alla prima diagnosi con malattia localmente avanzata o metastatica, e di questi il 60% morirà̀ per la malattia entro 5 anni. Al contrario, i pazienti diagnosticati negli stadi iniziali della malattia hanno un tasso di sopravvivenza dell’80-90 %.
L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI PRECOCE
La comparsa di una tumefazione del collo, senza altri disturbi, in un adulto, può essere la prima manifestazione di un tumore della testa e del collo e costituire l’unica spia di un carcinoma del naso o della gola (c.d. VADS: vie aeree-digestive superiori), di un linfoma, di un tumore tiroideo o di un tumore delle ghiandole salivari.
La diagnosi tempestiva di una metastasi cervicale è raccomandata perché il ritardo peggiora lo stadio e la prognosi della malattia.

Parco Murgia presenta “Naturarte Dreaming Nils Berg Cinemascope”

Nell’ambito della quarta edizione del progetto “NaturArte alla scoperta dei Parchi della Basilicata”, finanziato dalla Regione Basilicata, l’Ente Parco della Murgia Materana presenta “Naturarte Dreaming”, una produzione originale NaturArte, composta con la luce e i versi della Basilicata dai Nils Berg Cinemascope.
L’evento è in programma martedì 23 novembre, alle ore 20.30 presso l’Auditorium “R.Gervasio” di Matera.
Il progetto NaturArte sta realizzando un “archivio sonoro” dei 5 Parchi e delle comunità che li abitano, attraverso una lettura artistica e nello specifico, musicale.
L’obiettivo è mettere in relazione le radici profonde della tradizione antica di questi luoghi e di questi territori con una cultura apparentemente distante, come quella scandinava, da cui proviene il musicista e compositore Nils Berg e lasciare alla creatività di quest’ultimo, il compito di rielaborare tali suoni e voci in una maniera del tutto personale, restituendone così una nuova e rigenerata lettura.
Nils Berg compierà dunque un tour nei Parchi della Basilicata, a partire dal 19 novembre, con tappe a Potenza per la prima mondiale e poi Grumento, Francavilla, Melfi e Matera.
La partecipazione agli eventi è libera, fino ad esaurimento posti. Sarà necessario disporre di green pass o certificazione verde, di mascherina personale e si dovranno osservare tutte le disposizioni di sicurezza per il contenimento del contagio da Covid-19.

ll Presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana, Michele Lamacchia, dichiara: “Siamo lieti di organizzare un evento di tale portata. Ospiteremo a Matera un’artista tra i più influenti del panorama internazionale, certi di vivere una serata unica per l’intera comunità. Ringrazio il direttore artistico, Luigi Esposito, e tutti i parchi lucani per la bella sinergia che abbiamo messo in campo”.

  

Alsia, a dicembre corso sull’analisi sensoriale del miele

Si terrà nel polo di Pantanello di Metaponto (Bernalda, MT), nel Centro Ricerche dell’ALSIA “Metapontum Agrobios”, il 1° corso di “Introduzione all’analisi sensoriale del miele”. Lo hanno organizzato, per i giorni 10, 11, 13 e 14 dicembre 2021, per un totale di 30 ore di frequenza, l'Associazione Apicoltori Lucani (AAL) e l’ALSIA (Agenzia Lucana per lo Sviluppo e l’Innovazione in Agricoltura), in collaborazione con l’Associazione AMi – Ambasciatori dei Mieli di Bologna.
È quanto si legge in una nota dell’Alsia.
La frequenza del corso, che avrà come docente l’esperta Maria Lucia Piana, permetterà agli allievi di conseguire il primo dei 3 livelli necessari per l’iscrizione nell’Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele.
“Il corso – ha commentato il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi – si inquadra in un più ampio rapporto di collaborazione tra l’Agenzia e l’Associazione Apicoltori Lucani, che ha trovato spazio in uno specifico protocollo d’intesa finalizzato alla salvaguardia delle api ed alla valorizzazione dei prodotti dell’alveare. L’ALSIA – ha aggiunto Crescenzi – con i suoi ricercatori e divulgatori impegnati nei laboratori di analisi del Centro Ricerche “Metapontum Agrobios” e nelle Aziende agricole sperimentali dimostrative, assicura studi, monitoraggi, divulgazione ed informazione al settore apistico. Nella scia di quanto già realizzato per le analisi sensoriali dell’olio EVO – l’ALSIA ospita nel Centro Agrobios il tramite Panel regionale accreditato – della frutta, dello zafferano e dei prodotti da forno, è interessata a insediare presso la sua struttura attrezzata anche un gruppo di assaggio del miele”.
Il corso è a numero chiuso (massimo 25 persone). Per accedervi sarà necessario il Green Pass: le attività si svolgeranno in presenza, nel rispetto delle disposizioni vigenti per il contenimento della pandemia da Covid-19.

Per le informazioni e le iscrizioni: https://bit.ly/ALSIA-miele1
  

Alsia, a dicembre corso sull’analisi sensoriale del miele

Si terrà nel polo di Pantanello di Metaponto (Bernalda, MT), nel Centro Ricerche dell’ALSIA “Metapontum Agrobios”, il 1° corso di “Introduzione all’analisi sensoriale del miele”. Lo hanno organizzato, per i giorni 10, 11, 13 e 14 dicembre 2021, per un totale di 30 ore di frequenza, l'Associazione Apicoltori Lucani (AAL) e l’ALSIA (Agenzia Lucana per lo Sviluppo e l’Innovazione in Agricoltura), in collaborazione con l’Associazione AMi – Ambasciatori dei Mieli di Bologna.
È quanto si legge in una nota dell’Alsia.
La frequenza del corso, che avrà come docente l’esperta Maria Lucia Piana, permetterà agli allievi di conseguire il primo dei 3 livelli necessari per l’iscrizione nell’Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele.
“Il corso – ha commentato il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi – si inquadra in un più ampio rapporto di collaborazione tra l’Agenzia e l’Associazione Apicoltori Lucani, che ha trovato spazio in uno specifico protocollo d’intesa finalizzato alla salvaguardia delle api ed alla valorizzazione dei prodotti dell’alveare. L’ALSIA – ha aggiunto Crescenzi – con i suoi ricercatori e divulgatori impegnati nei laboratori di analisi del Centro Ricerche “Metapontum Agrobios” e nelle Aziende agricole sperimentali dimostrative, assicura studi, monitoraggi, divulgazione ed informazione al settore apistico. Nella scia di quanto già realizzato per le analisi sensoriali dell’olio EVO – l’ALSIA ospita nel Centro Agrobios il tramite Panel regionale accreditato – della frutta, dello zafferano e dei prodotti da forno, è interessata a insediare presso la sua struttura attrezzata anche un gruppo di assaggio del miele”.
Il corso è a numero chiuso (massimo 25 persone). Per accedervi sarà necessario il Green Pass: le attività si svolgeranno in presenza, nel rispetto delle disposizioni vigenti per il contenimento della pandemia da Covid-19.

Per le informazioni e le iscrizioni: https://bit.ly/ALSIA-miele1
  

NaturArte Dreaming, prima mondiale il 19 a Potenza

Venerdì 19 novembre, nel Teatro Stabile di Potenza, alle 20,30, prima mondiale di NaturArte Dreaming: rappresentazione sonora e visiva del patrimonio naturalistico e umano delle aree protette di Basilicata attraverso gli occhi di uno dei più apprezzati jazzisti della scena internazionale: Nils Berg. L’artista svedese, una delle voci più significative del jazz scandinavo, si esibirà con il gruppo “Nils Berg Cinemascope”, con Konrad Agnas alla batteria e Josef Kallerdahl al basso. L’evento è organizzato in collaborazione con Semente Cultural Productions.
Il progetto NaturArte è stato voluto del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata con il supporto dei Parchi della Basilicata, promuove i valori naturalistici, storici e culturali del territorio attraverso numerose manifestazioni ed eventi. NaturArte Dreaming, con la direzione artistica di Gigi Esposito, ha realizzato un “archivio sonoro” dei Parchi e delle comunità che li abitano, attraverso una lettura artistica e nello specifico, musicale. La volontà è quella mettere in relazione le radici profonde della tradizione antica di questi luoghi e di questi territori con una cultura apparentemente distante, come quella scandinava, da cui proviene il musicista e compositore Nils Berg, e lasciare alla creatività di quest’ultimo, il compito di rielaborare tali suoni e voci in una maniera del tutto personale, restituendone così una nuova e rigenerata lettura.
NaturArte Dreaming è una produzione originale di NaturArte, inserita nel Brand Ambiente Basilicata. Nel corso del 2021, Nils Berg ha viaggiato in Basilicata per raccontare, attraverso la registrazione delle voci e dei suoni, dei luoghi e delle comunità locali, i cinque parchi (regionali e nazionali) presenti in Basilicata: Parco Nazionale del Pollino; Parco dell’Appennino Lucano, Val d’Agri Lagonegrese; Parco Regionale Archeologico, Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano; Parco Regionale Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane; Parco Naturale Regionale del Vulture, ricavandone un nuovo modo di raccontare la bellezza del territorio, una lettura musicale che sarà presentata al pubblico lucano in vari appuntamenti.
Nel rispetto delle misure anti covid, dopo il concerto a Potenza il Nils Berg Cinemascope” si esibirà il 20 novembre a Grumento Nova (Sala del castello San Severino, ore 20,30), il 21 a Francavilla in Sinni (Cinema Columbia Multisala, ore 11), il 22 a Melfi (Palazzo Diocesano – Sala degli Specchi, ore 20,30) e il 23 a Matera (Auditorium Raffaele Gervasio, ore 20,30).
  

Giornata dell’albero, iniziative di due scuole potentine

L’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, parteciperà alle iniziative che due scuole potentine hanno organizzato in occasione della Giornata nazionale dell’Albero. La prima, in collaborazione con i Carabinieri del reparto Biodiversità, si terrà venerdì 19 novembre alle 10 nel Parco Baden Powell, dove una rappresentanza degli alunni dell'Istituto comprensivo “Domenico Savio” metterà a dimora alcune piantine.
Il giorno successivo, il 20 novembre, alle 10,30 nella Villa di Santa Maria, gli alunni dell’Istituto comprensivo “A. Busciolano”, collocheranno un pannello illustrativo del cipresso comune monumentale che illustrerà le caratteristiche salienti dell’albero e notizie storico- culturali sulla Villa. L’evento di sabato, a cui prenderà parte il presidente della Regione Vito Bardi, è promosso da Ambiente Basilicata in collaborazione con il Comune di Potenza.
“Nella dichiarazione finale del G20 a Roma – commenta l’assessore Gianni Rosa – c’è l’impegno dei Grandi della Terra a piantare collettivamente mille miliardi di alberi entro il 2030 per contrastare il degrado del suolo e creare nuove vasche di assorbimento del carbonio. Un obiettivo ambizioso che sottende un valore, quello del rispetto della nostra terra di cui le giovani generazioni sono testimoni. Condivido, perciò, lo spirito delle iniziative messe in campo dagli istituti del capoluogo, semplici gesti ma indicativi dell’impegno della scuola e delle istituzioni a salvaguardia dell’ambiente”.
  

Primo step per “I Cammini di Basilicata”

Primo step verso il “Cammino di Basilicata”, il progetto del Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione che ha l’obiettivo di fare scoprire il territorio lucano attraverso le vie verdi nell’ambito della pianificazione prevista nel Piano paesaggistico in fase di realizzazione.
Ieri, in una riunione presieduta dall’assessore Gianni Rosa con le associazioni Cai, Federazione ciclisti italiana, Fiab, Aigae,e l’Università della Basilicata si è parlato di come trasformare questa pianificazione in un progetto esecutivo. Erano presenti, a supporto dell’assessore, i funzionari degli uffici regionali, Anna Abate, Antonella Logiurato, Benedetta Rago e Samantha Scarpa, che metteranno a disposizione tutte le informazioni raccolte con la mappatura dei sentieri e delle infrastrutture.
Il coordinamento sarà svolto dall’Università della Basilicata.
“L’Italia – ha detto l’assessore Rosa – dopo la Spagna con il celeberrimo Cammino di Santiago è il secondo Paese in Europa per itinerari da percorrere a piedi o in bicicletta. Cresce il numero degli italiani che scelgono di vivere l’esperienza del cammino. La Basilicata, per le direttrici delle vie romane e medioevali e la rete dei sentieri, ha tutte le carte in regola per essere meta appetibile di chi ama muoversi in modo lento e immergersi nella natura e nei paesaggi”.

“I Colori delle stagioni”, il 14 tra i cerri secolari del Pollino

Domenica 14 novembre appuntamento a Viggianello con “I Colori delle stagioni” un’iniziativa organizzata dal Dipartimento all’Ambiente ed Energia della Regione in collaborazione con l’Apt, i Parchi, gli enti e le associazioni, per conoscere inediti di alcune aree della Basilicata in compagnia di guide locali e narratori d’eccezione.
L’evento inizierà alle 9,30 con il raduno dei partecipanti presso la “Località Anzoleconte”.  Si prosegue con una passeggiata lungo il Sentiero dei cerri secolari. Si concluderà con una degustazione di prodotti tipici.
“I Colori delle stagioni” si colloca nel brand Ambiente Basilicata, con il quale il Dipartimento Ambiente intende fare conoscere quanto si fa di concreto per tutelare il patrimonio naturalistico lucano e avvicinare i cittadini alle buone pratiche di rispetto e difesa del territorio
Per partecipare è necessario prenotarsi chiamando al 3470887980 o inviare una mail all’indirizzo antabasilicata@gmail.com

Lucas, Commissione al lavoro sul progetto esecutivo

Questa mattina si è riunita la Commissione di coordinamento del progetto Lucas per portare avanti le attività in agenda. Presenti il capo di gabinetto della Presidenza della Regione Basilicata, Michele Busciolano, gli assessori Gianni Rosa e Rocco Leone, il consigliere regionale Giovanni Vizziello, i direttori generali dei dipartimenti Politiche della persona e Ambiente, Domenico Tripaldi e Liliana Santoro, e Rosanna Cifarelli del servizio Ambiente e salute dell’Arpab.
Al centro del confronto, la definizione del progetto esecutivo legato alle iniziative di prevenzione e sorveglianza da implementare per valutare l’impatto che le attività antropiche, in particolare quelle industriali, potrebbero avere sull’ambiente e sulla salute dei lucani. Tutto questo, a fronte della recente individuazione degli esperti che compongono il Comitato tecnico-scientifico, appartenenti a organismi regionali e di rilievo nazionale quali Arpab, UniBas, Irccs Crob, Imaa Cnr di Tito, Università Federico II, Università Campus Biomedico di Roma e Cnr Napoli-Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri.
Si attendono, da parte di enti nazionali, ulteriori conferme di adesione per unire le migliori professionalità italiane e raggiungere gli obiettivi del progetto voluto dal governo Bardi. Tra le varie finalità vi è quella di creare un polo Hi-teck diffuso capace di raggiungere in maniera capillare, coordinata e tecnologicamente innovativa le diverse aree del territorio lucano.
Le risorse finanziare già individuate, pari a 25 milioni di euro, consentiranno di garantire per il prossimo quinquennio un percorso solido e ben strutturato che potrà dare risposte autorevoli sul piano scientifico, in primis ai cittadini.

  

Rosa: per l’ambiente tredici milioni di euro annui ai Comuni lucan

“Un segnale importante di cambio di approccio rispetto alla gestione delle risorse rivenienti dalle compensazioni ambientali”. Così l’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, commenta l’approvazione ieri in Consiglio regionale della legge dal titolo “Finanziamenti per le azioni di compensazione e mitigazione ambientale per i Comuni della Basilicata”.

“Con questo provvedimento legislativo, abbiamo istituito – aggiunge Rosa – un rapporto nuovo tra l’Ente Regione e le comunità locali e riconosciuto il ruolo che svolgono i due capoluoghi. In assoluta trasparenza e con finalità precise trasferiamo sul territorio queste risorse che ci permettono di fare passi in avanti importanti rispetto alle problematiche ambientali delle nostre comunità, nella consapevolezza che i Comuni sono protagonisti e non comparse nel governo sostenibile del territorio. Toccano agli enti locali, difatti, scelte importanti che contemperino le esigenze della vita urbana con la produzione industriale, i trasporti e la qualità degli spazi naturali”.

A tale fine, la Regione ha deciso per il 2021, 2022 e 2023 un finanziamento annuo complessivo di quattro milioni di euro, ripartito in modo uguale tra le città di Potenza e di Matera. Agli altri Comuni, anche in forma associata, saranno assegnati contributi in base a un bando ad hoc. I fondi disponibili ammontano a 9 milioni di euro annui per il triennio 2021-2023.

“Il nostro intento è stato quello di evitare la polverizzazione delle risorse, che saranno indirizzate, invece, verso interventi risolutori di problemi esistenti. In nessun caso i finanziamenti potranno essere dirottati verso scopi diversi da quelli previsti dalla normativa in questione. Sarà possibile ridefinire il verde pubblico e il paesaggio – conclude Rosa – sia nei Comuni capoluogo che nei piccoli centri, dove l’ambiente diventa punto di forza per lo sviluppo sostenibile di attività economiche e un’alta qualità della vita, indice di benessere per la collettività e incentivo contro lo spopolamento”.

Finalità della legge sono la protezione e la conservazione dell’ambiente e delle sue qualità, il miglioramento degli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani. Sono, inoltre, esplicitate le misure e le azioni per migliorare la qualità del paesaggio, in ambito urbano e rurale, per il mantenimento e il ripristino della naturalità, il rafforzamento della biodiversità e la riqualificazione delle aree urbane. 

Allarme cinghiali, audita delegazione Regioni alla Camera

 Sono sette gli interventi proposti dagli assessori all’Agricoltura delle diverse Regioni italiane, tra cui il vicepresidente e assessore alle Politiche Agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata Francesco Fanelli, contenuti in un documento approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, per fronteggiare "la crescita incontrollata della popolazione della fauna selvatica, in particolare degli ungulati, che provoca ingenti danni all'agricoltura, incremento dell'incidentalità stradale con esiti a volte fatali e rischi di carattere igienico-sanitario legati alla propagazione di epizoozie”.
“È un’emergenza di carattere nazionale, che coinvolge tutte le regioni italiane e che sconta la mancanza di adeguati strumenti di intervento, a causa di un quadro normativo superato, sia per quanto riguarda la legge n. 157/1992 sulla caccia – spiega il vicepresidente Fanelli – sia per il riassetto delle competenze di gestione e controllo conseguenti alla mai compiuta riforma degli enti locali della cosiddetta Legge Delrio. Più volte abbiamo evidenziato le difficoltà in cui ci troviamo ad operare, poiché si tratta di una questione che non può essere risolta a livello locale, soltanto con gli strumenti a nostra disposizione. Nonostante abbiamo posto in essere tutte le azioni possibili finalizzate al contenimento dei cinghiali, abbiamo richiesto l’intervento del Governo centrale, unitamente alle altre Regioni, per l’attivazione di misure straordinarie”.
Tra le misure previste, vi è l’introduzione della "figura del coadiutore di cui possa avvalersi la Polizia provinciale nell'attuazione dei piani di controllo”. Fra i soggetti attuatori di tali piani, la Conferenza delle Regioni propone di inserire, oltre al Corpo di Polizia provinciale, alla Polizia locale e ai Carabinieri Forestali, anche dipendenti delle amministrazioni provinciali o regionali muniti di licenza di caccia (nel caso in cui la Polizia provinciale sia passata nei ruoli regionali) e le associazioni di protezione civile in campo faunistico. Inoltre, il ricorso al piano di controllo deve essere possibile anche per motivi di "pubblica incolumità", eventualmente riferiti ad interventi atti a prevenire o ridurre il rischio di incidenti stradali.
Nel documento si propone, inoltre, di "rafforzare ed estendere il prelievo contenitivo degli ungulati anche nelle zone protette e in quelle percorse da incendio". Le Regioni chiedono anche di "prevedere adeguata copertura assicurativa attraverso l'inclusione di tale tipo di responsabilità nell'ambito delle polizze assicurative per Responsabilità Civile obbligatoria, oppure, in subordine, istituendo un apposito 'Fondo danni incidentali' da fauna selvatica”.
E ancora. Gli assessori regionali sollecitano il Governo affinché si rafforzino “i Corpi di Polizia provinciale, superando diverse criticità dovute agli attuali limiti alle assunzioni" e si trasferiscano “integralmente alle Regioni, che sopportano gli oneri della gestione della fauna selvatica, tutti i proventi che attualmente vengono introitati dallo Stato per l'attività venatoria esercitata sul territorio".
Per le Regioni bisogna "approvare definitivamente il decreto per indennizzi al 100% dei danni provocati da fauna protetta". Infine, si chiede di "riattivare il comitato tecnico faunistico nazionale, strumento ideale per riportare la discussione dei temi faunistico-venatori in seno al Ministero delle politiche agricole e forestali".

Dal 15 novembre accesso l Catasto informatico impianti termici

Dal 15 novembre i cittadini e i manutentori potranno consultare i dati relativi ai propri impianti termici collegandosi all’indirizzo  https://portal.basilicata.iter-web.it/, o all’apposita pagina che sarà disponibile sul sito istituzionale della Regione Basilicata.
“Con il Catasto informatico – afferma l’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa – verrà effettuata la targatura degli impianti termici con l’obiettivo di identificarli in maniera univoca.  I proprietari, gli affittuari, gli amministratori di condominio e gli interessati a vario titolo avranno accesso in tempo reale a tutte le informazioni riferite agli impianti termici in loro gestione, nel segno della trasparenza e di una pubblica amministrazione più efficiente. Nel Catasto confluiranno il bollino informatico e i Rapporti di controllo ed efficienza energetica (Rcee). Per venire incontro ai cittadini e garantire una maggiore sicurezza e controllo degli impianti termici, inoltre, stiamo modificando la norma della legge regionale 30 del 2016, per ridurre, a parità di costo per i cittadini, da quattro a due anni la frequenza di trasmissione dei rapporti da parte dei manutentori per le caldaiette”.
Il Catasto consentirà, infine, una gestione automatizzata delle comunicazioni, delle ispezioni in loco nonché dell’emissione delle sanzioni previste dal decreto legislativo192/05. La gestione è stata affidata alle Province di Potenza e di Matera e al Comune di Potenza.

Asm: variazione orario punto vaccinale di Matera

L’Azienda Sanitaria di Matera comunica che a causa della notevole riduzione delle somministrazioni dei vaccini anti Covid, dal 15 novembre la sede vaccinale di Matera, sarà aperta dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 14.00 a esclusione dei giorni festivi.
Gli utenti che si erano già prenotati sulla Piattaforma di Poste verranno contattati per ricevere data e orario in cui recarsi per la vaccinazione.

A Castelluccio Superiore il primo Conservatorio etnobotanica

Sarà inaugurato il 13 novembre a Castelluccio Superiore il primo Conservatorio etnobotanica d’Italia, nell’ambito di una due giorni tutta dedicata ai “semplici”, le piante officinali. Il Conservatorio si presenta come un vero e proprio centro di ricerca e documentazione per lo studio della botanica applicata ed etnobotanica, e ospita tra l’altro un erbario della flora lucana e mediterranea, una xiloteca, una gemmoteca, una collezione botanica, una biblioteca tematica, l’Hortus Basiliano, con varietà officinali e fitoalimurgiche lucane.

L’evento di Castelluccio è promosso dalla Fondazione VOS Onlus, che già aveva sostenuto di recente l’edizione 2021 di “BotanicuM”, l’incontro scientifico annuale di aggiornamento professionale sulle piante officinali, realizzato nel settembre scorso in collaborazione con l’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, e con la società benefit EVRA Italia srl di Lauria (PZ).

“Da poco meno di 10 anni – ha commentato il diretto dell’ALSIA, Aniello Crescenzi – il settore delle piante officinali in Basilicata ha subito un forte incremento in termini di aziende, di superfici e di specie coltivate. Questo lo si deve molto all'impulso dato dall'Agenzia al comparto, attraverso i bandi per i campi dimostrativi di svariate specie, l'assistenza tecnica e l'animazione territoriale, e quindi alla nascita nell’area sud della Basilicata di una vera e propria microfiliera incentrata su un’azienda regionale di produzione di integratori alimentari, la EVRA (Estratti Vegetali Ricerca Applicata). Attualmente – ha aggiunto Crescenzi – la microfiliera associa quasi 50 piccole aziende dislocate su tutto il territorio regionale, per una superficie complessiva di oltre 50 ettari”.

Luogo didattico teorico-pratico esperienziale, il Conservatorio si propone come abbecedario floristico delle specie utili alimentari, aromatiche, artigianali, curative e cosmetiche, per ricercare, studiare e ricostruire, la conoscenza sedimentata nei secoli del ruolo dei vegetali per la vita sana. Questo grazie anche alle “misule”, i tipici terrazzamenti della zona spesso quasi invisibili persino a chi entri in paese, se non si varca la soglia di una abitazione. Qui il Conservatorio ripropone una ricostruzione in maniera “diffusa” di 3 ambiti tematici che raggruppano le specie officinali a seconda dell’utilizzo, delle epoche storiche e della provenienza geografica: il Giardino dei Semplici, quello monastico e quello delle fragranze.

Il ricco calendario della manifestazione prevede un incontro il 13 novembre, con inizio alle ore 10:00, nel corso del quale interverranno i sindaci di Castelluccio Superiore e Castelluccio Inferiore, Giovanni Ruggiero e Paolo Campanella, il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi, Vincenzo Salamone ed Egidio Salamone, rispettivamente presidente e coordinatore dei programmi socioculturali della Fondazione VOS Onlus, Carmine Lupia, direttore del Conservatorio, e Giovanni Canora, coordinatore didattico. Nel pomeriggio del 13, con inizio alle ore 15:00, visita al “museo diffuso” e poi, a seguire, il corso esperienziale con piante tintorie e fitoalimurgiche. Il giorno successivo, il 14 novembre, con inizio alle ore 9:00, laboratorio di colorazione e preparazione di tessuti con raccolta di piante officinali coloranti, e visita al sito produttivo Sveba/Evra in località Galdo a Lauria. 

Rosa, un programma di biomonitoraggio nel Parco del Vulture

Misurare lo stato di salute del Parco regionale del Vulture. Un programma di biomonitoraggio ambientale sarà presto avviato nell’area naturalistica che, per le sue caratteristiche e le diverse attività dell’uomo, si presta per testare attraverso l’utilizzo di organismi sentinella la qualità del suolo, dell’acqua e dell’aria e le variazioni nel tempo. Il programma, finanziato dal governo regionale in una recente delibera con 980 mila euro del Fondo di sviluppo e coesione, porterà alla costruzione di un sistema di controllo per misurare l’impatto delle potenziali sorgenti inquinanti sull’ambiente.
“Un sistema naturale in buone condizioni – spiega l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa – è uno strumento chiave per garantire la salute pubblica e il benessere. Il biomonitoraggio, effettuato in modo preliminare e a grande scala e basato sulle informazioni fornite da ‘sensori viventi’ quando sono esposte ad agenti inquinanti, ci permette di individuare aree a rischio e indirizzare indagini mirate, facendo risparmiare alla collettività tempo e denaro”.
La cartografia georiferita degli habitat Natura 2000, i dati scientifici raccolti sulle specie di flora e di fauna, in particolare su quelle con valore di bioindicazione, il pool di indicatori spaziali utilizzati per caratterizzare la qualità naturale e paesaggistica costituiscono una solida base di partenza per la elaborazione di un sistema di biomonitoraggio nel territorio del Parco. Non meno importanti, a questo proposito, gli studi e gli approfondimenti legati alla Rete ecologica regionale, nell’ambito del Piano paesaggistico in fase di elaborazione.
“Il nostro obiettivo – conclude l’assessore Rosa – è quello di tarare un modello di controllo della qualità dell’ambiente esportabile dal Vulture a tutto il vasto e notevole patrimonio naturalistico della Basilicata”.