Le mosse del Mit su Autostrade per il 2020

Il ministero dei Trasporti prova a limitare Aspi con l’introduzione di un osservatorio sulle verifiche di sicurezza. E spinge per congelare i pedaggi sul 95% della rete.

L’anno difficile delle strade liguri ha coinciso un un anno complesso soprattutto per Autostrade per l’Italia, tanto da tenere il ministero del Trasporti, e in generale la fazione grillina del governo, sul piede di guerra. Gli ultimi episodi di fine anno, come l’incendio nel cantiere del viadotto Polcevera a Genova o il crollo del soffitto di una galleria sulla A26, hanno spinto il Mit a correre ai ripari.

DAL 2020 NUOVO OSSERVATORIO SUL MONITORIAGGIO DI ASPI

La ministra Paola De Micheli al termine della riunione informativa sul distacco di parte del soffitto della galleria Berté ha deciso che a partire dal prossimo anno verrà istituito presso il Mit un Osservatorio permanente di monitoraggio delle verifiche di sicurezza relative a tutte le strade e autostrade gestite in concessione, anche con il coinvolgimento di Ansfisa, l’agenzia per la sicurezza stradale e ferroviaria. Durante il vertice che si è tenuto al ministero con i vertici di Aspi si è discusso di una accelerazione dei tempi relativi alla manutenzione di autostrade e gallerie gestite da Aspi, dell’istituzione di un osservatorio Mit-Aspi sui controlli realizzati dalla società concessionaria e di un aiuto economico al Porto di Genova. Alla riunione hanno partecipato oltre al ministro in conference call, il capo di gabinetto del Mit, il direttore generale per la Vigilanza sulle concessionarie autostradali del Mit, e l’Amministratore delegato di Aspi.

IL MINISTERO CHIEDE DI COGLEARE GLI AUMENTI PER IL 2020

Il Mit ha reso noto anche che verranno differiti dal decreto Milleproroghe gli incrementi tariffari previsti dal prossimo 1 gennaio 2020 per il «95% della rete autostradale» e che gli aumenti tariffari ci saranno solo per le società CAV 1,20%, Autovia Padana 4,88%, Bre.Be.Mi. 3,79% e Pedemontana Lombarda 0,80%. Inoltre «si conferma l’ulteriore congelamento degli incrementi tariffari relativi agli anni precedenti» per le società Concessionarie quali Strada dei Parchi, Autostrade per l’Italia e Milano Serravalle. Il Ministero ha fatto inoltre presente che «relativamente alla Concessionaria Strada dei Parchi, l’incremento tariffario è ulteriormente sospeso fino al 31 ottobre 2021» per cui sulle autostrade A24 e A25 «continueranno ad applicarsi le tariffe di pedaggio vigenti alla data del 31 dicembre 2017».

IL M5S TORNA A CHIEDERE LA REVOCA DELLE CONCESSIONI

I guai di Autostrade intanto ravvivano anche le tensioni politiche, in particolare sulla delicata questione delle concessioni. Ad alzare la voce in particolare è stato il portavoce del MoVimento 5 Stelle delle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera in una nota: «Dopo l’incredibile crollo di un pezzo di soffitto avvenuto nella galleria della A26 dopo Masone appare quanto mai evidente che chi percorre le strade italiane è in costante pericolo. Questo non è accettabile: ieri solo per miracolo non è accaduto nulla. La mancanza di manutenzione su un tratto stradale controllato da Autostrade per l’Italia, ancora una volta, ha rischiato di mietere delle vittime. Ricordiamo sempre che dobbiamo ringraziare il centrodestra di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi per la firma nel 2008 di quello scellerato emendamento che ha regalato le nostre strade ai Benetton a condizioni scandalosamente favorevoli, consentendogli di anteporre i profitti alla sicurezza». «L’unica strada, come il MoVimento 5 Stelle ripete ormai da mesi, è la revoca immediata delle concessioni ad Aspi e l’avvio immediato di un piano di manutenzione straordinario sulle reti autostradali», continua la nota, «non possiamo perdere altro tempo ed è per questo che nel decreto Milleproroghe abbiamo previsto una norma che mette al centro la sicurezza delle autostrade italiane e prevede la possibilità della revoca della concessione per i privati inadempienti: ci auguriamo che anche le altre forze politiche siano responsabili e decidano di lavorare a favore dei cittadini».

TOTI: «LA CONCESSIONE PASSI ALLA REGIONE»

Affondo anche del presidente della Liguria Giovanni Toti: «Autostrade metta in sicurezza la rete e il governo, coinvolgendoci, metta in piedi un sistema di controllo quotidiano e capillare. Se non sono in grado di farlo, passino le concessioni a Regione Liguria e ce la sbrigheremo da soli».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay