Caso Salvini-Gregoretti: Italia viva vuole fare da ago della bilancia

Renzi tiene il governo in stand-by sull’autorizzazione a procedere in Giunta a Palazzo Madama. Entro il 20 gennaio il voto.

«Leggeremo le carte e decideremo, senza isterismi e senza sventolare cappi e manette, come si fa nei Paesi civili», ha scritto in un post su Facebook il capogruppo di Italia Viva in Senato Davide Faraone, tornando sulla vicenda del voto sulla vicenda della nave Gregoretti. «E adesso la domanda è: quindi salvate Salvini dal processo?», scrive Faraone: «Noi non usiamo le questioni giudiziarie a fini politici, non lo abbiamo mai fatto e mai lo faremo. Oppure il garantismo vale per gli amici, mentre per gli avversari politici si diventa giustizialisti?».

I NUMERI ALLA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI

«In teoria contro Salvini dovrebbero votare l’unica esponente del Pd (Anna Rossomando), 6 grillini, l’ex presidente del Senato Pietro Grasso e l’ex M5s Gregorio De Falco più i tre di Italia Viva. Totale 12 voti», spiega il Corriere della Sera, «sul fronte opposto sono schierati Lega (5), Forza Italia (4), Fratelli d’Italia (1, il presidente della giunta Maurizio Gasparri) ai quali potrebbe aggiungersi l’esoponente sudtirolese Durnwalder. E farebbero 11. A questo punto se i renziani dovessero farsi da parte, il verdetto verrebbe ribaltato e la giunta non potrebbe dare il via libera al processo contro Salvini».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay