Banche, il private via maestra della riscossa

Anche il 2019 è stato un anno positivo per i mercati ma non semplice per le banche alle prese con tassi negativi e margini sotto pressione. Tra gli esempi virtuosi: Banca Generali nel private banking che ritorna sul Ftse Mib e guida i rialzi delle banche.

I titoli del comparto bancario a Piazza Affari sono saliti di oltre il
20% quest’anno, attestandosi sopra i 9.400 punti. Ma guardando al loro
andamento negli ultimi anni, il quadro che emerge resta sconfortante. Rispetto
a 10 anni fa, il calo è ancora dei due terzi, mentre anche in raffronto ai
picchi toccati nell’estate del 2015 si ottiene un -50%.

Le banche hanno dovuto fronteggiare la
profonda recessione che ha colpito l’Italia e la lunghezza delle procedure di
recupero hanno concorso a determinare un elevato livello di crediti deteriorati
che hanno toccato il picco del 20% per gli istituti commerciali.

ECONOMIA ITALIANA DEBOLE

Una crisi che in alcuni momenti ha visto un credito su cinque
deteriorato. Ora il rapporto è sceso a circa 1 su 25, ma solo perché nel
frattempo sono state effettuate cessioni di cosiddetti Npl a veicoli esterni e
si sono così “puliti” i bilanci.

Su tutto, poi, resta la debolezza cronica dell’economia italiana sullo
sfondo di una realtà creditizia caratterizzata dai tassi negativi. Gli istituti
non riescono a maturare margini sufficienti sui prestiti erogati, a causa dei
bassi interessi imperanti in questa lunga fase di accomodamento monetario. Un quadro complesso, tanto che un recente
report della società di consulenza Oliver Wyman si intitolava “Banche Italiane
su un piano inclinato”.

Gian Maria Mossa, Amministratore Delegato di Banca Generali

RISULTATI RECORD PER BANCA GENERALI

Dunque, per risollevarsi è
indispensabile rivedere i modelli di business tradizionali basati su sportelli
e commissioni bancarie ormai considerate commodity, puntando di più sulla
tecnologia e il risparmio gestito. La strada maestra ai modelli di business più
competitivi e considerati sostenibili per il futuro la fornisce ancora una
volta il mercato. Andando ad analizzare la lista dei titoli più comprati nel
2019 sul listino principale di Piazza Affari (Ftse Mib) troviamo tra le
migliori banche non i grandi istituti commerciali ma una banca private come
Banca Generali che è salita di oltre il 70% in termini di total return tornando
nel listino principale della Borsa italiana al posto di Unipol Sai proprio con
il riesame dei titoli di dicembre. La società guidata da Gian Maria Mossa ha
aumentato gli utili del 44% nei 9 mesi e la raccolta si avvicina ai 5 miliardi
nel 2019 confermano la solidità nella crescita in un business che ha saputo
riorganizzare il modello d’offerta riducendo i costi e allargando i servizi di
protezione patrimoniale. Il titolo risulta anche il migliore allargando lo
sguardo agli ultimi 10 anno dove il guadagno sfiora il 950% avvantaggiandosi
della forte crescita messa a segno nel periodo (le masse sono passate da meno
di 20 miliardi a 67 nei 9 mesi del 2019).

Guardando sempre all’andamento delle
banche quest’anno troviamo a debita distanza le performance di Intesa col 20%
circa di guadagno, Fineco con un +25% e Unicredit con un +32% e Ubi con un
+16%. A conferma che la strada del consolidamento e dell’efficienza operativa
anche tra chi ha effettuato operazioni straordinarie è risultata in salita
quest’anno e che la sfida della competitività per i prossimi anni si gioca sul
terreno sì delle dimensioni, ma anche dell’efficienza operativa e
dell’innovazione.

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