Vertice sulla manovra per trovare un accordo sulle tasse
Si cerca l’intesa sulle risorse. Italiaviva contro plastic e sugar tax: «Un disastro occupazionale». Il Pd: «Preferite le multinazionali al taglio delle tasse ai lavoratori». Gualtieri cerca una soluzione.
Braccio di ferro al vertice di maggioranza sulla manovra in corso a Palazzo Chigi. L’obiettivo della riunione di maggioranza è trovare un accordo sulla plastic tax. Conte assicura che il clima è buono e che c’è convergenza politica. Meno ottimista Renzi, che prevede una crisi di governo al 50%.
ITALIA VIVA CONTRO PLASTIC TAX E SUGAR TAX
Italia viva insiste sul taglio delle tasse sulla plastica e sulle bevande zuccherate. M5s e Pd invece frenano: il Dem Andrea Orlando ha rilanciato la proposta di utilizzare eventuali nuove risorse – si parla di circa 500 milioni – per tagliare ancora le tasse sul lavoro. Al tavolo il ministro Roberto Gualtieri avrebbe portato diverse proposte, ma una soluzione non ci sarebbe ancora.
LA BELLANOVA METTE IN GUARDIA DAL «DISASTRO OCCUPAZIONALE»
«Plastic tax e Sugar tax determineranno un disastro occupazionale. Ora al lavoro per trovare un accordo che dica no a microbalzelli e sì al lavoro», ha scritto su Twitter il ministro dell’Agricoltura e capo delegazione di Iv al governo, Teresa Bellanova.
LA REPLICA PD: «PREFERITE LE MULTINAZIONALI AI LAVORATORI»
Fonti del Pd hanno replicato: «Italia Viva ai lavoratori italiani preferisce le multinazionali delle bibite gassate, come la Coca Cola. Non vuole diminuire le tasse sul lavoro ma pensa solo a togliere la sugar tax, per favorire società per azioni che non hanno sede neanche in Italia. È solo grazie al Pd che sono stati salvati gli italiani dai 23 miliardi della Salvini Tax e che si mette in campo il taglio delle tasse ai lavoratori da oltre 3 miliardi».
LA CAMERA VOTA IL DECRETO FISCO
Alla Camera intanto è atteso il voto finale al decreto legge Fisco, sul quale l’aula ha confermato la fiducia all’esecutivo. Conte intanto respinge il piano di ArcelorMittal per l’ex Ilva, che prevede 4.700 esuberi. Fim–Fiom-Uilm in sciopero dal 9 dicembre.
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