Morto Mario Sossi, l’ex magistrato sequestrato dalle Br

Scomparso a Genova a 87 anni il pubblico ministero nel processo al Gruppo XXII Ottobre. Nel 1974 rimase ostaggio dei brigatisti per oltre un mese.

È morto a Genova all’età di 87 anni l’ex magistrato e politico Mario Sossi. Pubblico ministero nel processo al Gruppo XXII Ottobre, nel 1974 venne tenuto sotto sequestro dalle Brigate rosse per oltre un mese. Un gruppo di 20 terroristi, con sette auto e un furgoncino, lo sequestrò la sera del 18 aprile 1974 al suo rientro a casa in via Forte San Giuliano a Genova: Sossi fu colpito e caricato su un’Autobianchi A112 guidata da Alberto Franceschini, seguito da Mara Cagol su una Fiat 128. Nell’intervista rilasciata a Giovanni Minoli per il programma La storia siamo noi, Sossi ha dichiarato che a seguito della sparatoria, l’auto su cui si trovava, incatenato dentro a un sacco, andò a sbattere contro un albero. Fu in quell’occasione che si procurò l’ecchimosi che è evidente nelle prime foto diffuse dalle Br.  Le Brigate Rosse chiesero per la sua liberazione come contropartita la liberazione di otto terroristi del Gruppo XXII Ottobre e il loro trasporto in un Paese amico, ma i Paesi considerati potenziali benevoli ospitanti declinarono tutti l’asilo politico, prima Cuba, poi Algeria e Corea del Nord. La Corte d’assise d’Appello di Genova il 20 maggio 1974 diede parere favorevole alla libertà provvisoria, ma il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Genova Francesco Coco (poi ucciso dalle Br) si rifiutò di controfirmare l’ordinanza di scarcerazione degli otto terroristi e presentò ricorso in Cassazione. Sossi venne comunque liberato a Milano il 23 maggio 1974. Subito dopo la sua liberazione non cercò di avvisare nessuno, tornò solitario a Genova in treno e infine si presentò alla Guardia di finanza di Genova.

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