Trenitalia ha vinto la gara per l’alta velocità in Spagna

È il primo operatore privato ad accedere al mercato iberico.

Trenitalia sbarca in Spagna per i servizi alta velocità Madrid-Barcellona, Madrid-Valencia/Alicante e Madrid-Malaga/Siviglia. Il consorzio Ilsa, composto da Trenitalia ed Air Nostrum, ha infatti vinto la gara bandita da Adif, società che gestisce la rete ferroviaria spagnola. Sarà quindi il primo operatore privato a entrare nel mercato iberico. L’inizio del servizio commerciale è previsto per gennaio 2022 e avrà una durata decennale. Il consorzio Ilsa offrirà 32 collegamenti giornalieri con una flotta di 23 treni.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

Delrio contro lo spezzatino Alitalia

Si tratta della soluzione a cui Lufthansa punta da anni, anche prima dell’addio di Etihad. Ma l’ex ministro dei trasporti ora la boccia, E Buffagni annuncia: Cambieremo le norme per riorganizzarla.

«Alitalia dopo un anno e mezzo rimane ancora senza ipotesi industriali serie e si conferma quanto avevamo detto e cioè che Ferrovie dello Stato non dovevano partecipare a questa avventura. E si parla di spezzatino che sarebbe inaccettabile. Ho fiducia nel ministro ma spero che il governo ci faccia presto sapere come intende proseguire senza evocare nuove Iri», ha detto il presidente dei deputati del Pd ed ex ministro dei Trasporti Graziano Delrio.

IL VICEMINSITRO BUFFAGNI: «DOBBIAMO RIORGANIZZARLA»

L’ex ministro su questo punto va d’accordo coi Cinque stelle. «Noi siamo al lavoro anche per fare alcune modifiche legislative che ci garantiscano un cambio di strategia su Alitalia. È arrivato il momento di dire basta a un buco nero che per anni ha generato solo costi», ha detto a Matera il viceministro dello Sviluppo economico, Stefano Buffagni. «Dobbiamo lavorare per salvare l’asset, i posti di lavoro, ma – ha aggiunto – dobbiamo riorganizzarla perché abbiamo da rispettare delle regole e degli accordi europei, ma soprattutto l’azienda ha bisogno di imprenditoria, non ha bisogno di commissari continuamente». Secondo il Viceministro, «non si può, ad esempio, non garantire il collegamento con le Isole, che oggi viene assicurato e tutta un’altra serie di peculiarità. Noi non vogliamo assolutamente fare un autogol, però non si può usare la strategia che si è usata fino ad oggi: credo che questo – ha concluso – sia largamente condiviso nel Paese».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

Leonardo da Vinci primo aeroporto al mondo ad installare le lampade Biovitae

Installate al pronto soccorso di Fiumicino, le lampade sono in grado di ridurre i rischi di infezioni per operatori e passeggeri e limitare i fenomeni di antibiotico-resistenza.

L’aeroporto Leonardo da Vinci si conferma sempre più attento all’ innovazione e servizi per i passeggeri. Lo scalo, infatti, è il primo al mondo ad aver installato presso il proprio Pronto Soccorso (sala accettazione, sala visita medica emergenza con tavolo operatorio, sala report visita, sala degenza pazienti) i dispositivi di illuminazione battericidi Biovitae, in grado di ridurre i rischi di infezioni per operatori e passeggeri e limitare i fenomeni di antibiotico-resistenza.

Biovitae è l’unica tecnologia brevettata Led che, grazie a una combinazione di frequenze luminose, uccide tutti i batteri (Gram+, Gram-, spore, muffe e funghi) e sanifica gli ambienti senza renderli sterili e senza, quindi, indebolire il sistema immunitario. Biovitae è una luce Led che, a differenza degli UV, è totalmente sicura per l’uomo e non richiede protezioni speciali. La resistenza antibiotica è, infatti, una delle più grandi emergenze sanitarie del nostro tempo.

Delle 33 mila morti che avvengono ogni anno nei Paesi dell’Ue per infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici, oltre diecimila si registrano nel nostro Paese. Un record negativo, stando ai dati forniti dall’Istituto superiore di sanità (Iss) in occasione della Settimana mondiale per l’uso consapevole degli antibiotici. Il rispetto delle norme igieniche e l’individuazione di azioni di prevenzione sono quindi sempre più importanti.

ADR A FAVORE DELLA LOTTA CONTRO LE INFEZIONI

La società Aeroporti di Roma con l’installazione di Biovitae ha deciso di intraprendere un serio cammino nella lotta alle infezioni recependo l’allarme lanciato dai ricercatori del progetto Pand Hub, realizzato dal VTT (Technical Research Centre) – principale centro di ricerca pubblico finlandese – in collaborazione, tra gli altri, con l’Università di Nottingham e lanciato nel novembre 2014 per valutare i rischi di diffusione di malattie all’interno degli hub di trasporto in tutto il mondo. Obiettivo finale del progetto triennale di ricerca, finanziato con 3,1 milioni di euro di Fondi Europei, è quello di sviluppare un modello di prevenzione e un piano d’azione in caso di crisi. Oggi a Fiumicino sono stati presentati i brillanti risultati di questa sperimentazione.

 “Grazie alla tecnologia di Biovitae – ha dichiarato l’amministratore delegato di Adr, Ugo de Carolis – l’abbattimento della carica batterica nei locali della sperimentazione è stato superiore al 60 % e gli spazi con buona igiene batterica sono quasi raddoppiati, passando dal 42 all’82%. Da oggi possiamo considerare il Pronto Soccorso dell’aeroporto di Fiumicino un luogo in cui il rischio microbiologico per passeggeri e operatori sanitari è sostanzialmente azzerato”.

“Sono molto contento che un brevetto 100% italiano sia stato adottato da ADR che, primo aeroporto al mondo, ha compreso l’importanza di fare qualcosa di concreto per la lotta alle infezioni e alla resistenza antibiotica. Spero questo sia il primo passo di una collaborazione continuativa e che questo virtuoso percorso possa essere uno stimolo per gli scali di tutto il mondo” ha dichiarato Mauro Pantaleo, amministratore delegato di P&P Patents and Technologies, società titolare del brevetto.

ADR
sta valutando le opportunità di sperimentazione all’interno dei Terminal e
delle aree d’imbarco e sbarco dei passeggeri.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

Il M5s si spacca sul voto alla Commissione von der Leyen

Le tensioni nel Movimento arrivano fino a Strasburgo: solo 10 eurodeputati su 14 hanno appoggiato il nuovo esecutivo Ue. La capodelegazione pentastellata: «Scelte personali».

Il Movimento 5 stelle si divide nel voto alla commissione Ursula von der Leyen. Secondo quanto si apprende 10 eurodeputati pentastellati hanno appoggiato il nuovo esecutivo comunitario, due hanno votato contro e due si sono astenuti. A Strasburgo il M5s ha di norma votato in maniera compatta, tanto che per la prima nomina a luglio della von der Leyen i sì erano stati 14. Questa volta, le tensioni interne dovute alla leadership di Luigi Di Maio si sono riflettute anche nell’europarlamento, con alcuni rappresentanti che si sono sentiti liberi di non seguire le indicazioni della leadership.

«SCELTE PERSONALI»

«Il Movimento 5 stelle ha un’anima diversificata come è noto e c’è chi probabilmente non si sente a proprio agio, legittimamente. È una scelta personale, ma il M5s oggi, pur con riserve e con le dovute cautele, appoggia questa commissione», ha detto la capodelegazione del M5s al parlamento europeo Tiziana Beghin, «pur se non con un assegno in bianco, ma monitorando provvedimento per provvedimento e pur con le perplessità che abbiamo espresso durante il dibattito, abbiamo deciso di confermare il supporto. La maggioranza dei 5 stelle è a favore di questa commissione che è anche espressione del governo nazionale».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

Cosa resta della plastic tax dopo gli emendamenti alla manovra

Il Pd annuncia: «Tassa completamente rivista, con una riduzione di gettito del 70%». Quella riciclata sarà esclusa dall’imposta, assieme a tutti i dispositivi medici.

La plastic tax che verrà sarà molto più leggera rispetto ai progetti iniziali del governo giallorosso, con un gettito ridotto del 70%, pari a circa 330 milioni di euro nel 2020, e un rafforzamento della sua funzione di incentivo al riciclo.

Dario Stefano, vice capogruppo al Senato del Pd e relatore della manovra, ha infatti annunciato che gli emendamenti alla legge di bilancio hanno determinato «modifiche radicali» al provvedimento, consentendo al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, «un ulteriore affinamento».

La tassa «viene completamente rivista, con una riduzione di gettito del 70%. La plastica riciclata viene esclusa dall’imposta, come è sempre stato per quella biodegradabile e compostabile. Esclusi, oltre alle siringhe, anche tutti i dispositivi medici e gli imballaggi di medicinali».

Sarà contento, sempre in casa Pd, il governatore uscente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in corsa per un nuovo mandato. Il 26 gennaio 2020 si vota e la sua regione vanta un primato mondiale. Lì infatti si registra la maggior concentrazione al mondo di industrie per la produzione di macchine per il confezionamento e l’imballaggio, secondo un recente report dell’Ucima, l’associazione che raggruppa gli operatori del settore.

Proprio Bonaccini, non a caso, aveva chiesto al governo di rivedere la plastic tax, avvertendo che in caso contrario l’Emilia-Romagna avrebbe pagato un «prezzo alto», visto che «il 63% dell’intero fatturato italiano della produzione di plastica è da noi». Nella regione il comparto conta 17 mila addetti e muove oltre 4 miliardi di euro.  

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

Omicidio Caruana Galizia, arrestato il braccio destro del premier Muscat

Nuovi sviluppi giudiziari nelle indagini che scuotono Malta. Oltre a Schembri, finisce in prigione anche Adrian Vella , medico dell’imprenditore e re dei casinò Fenech.

Nuovi sviluppi nell’inchiesta sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia. Keith Schembri, il braccio destro del premier maltese Joseph Muscat, ha passato la notte in cella dopo essere stato fermato dalla polizia in seguito all’interrogatorio e alla perquisizione dell’abitazione privata avvenuti il 26 novembre. In serata è stato fermato anche il dottor Adrian Vella, medico personale del re dei casinò e grande imprenditore Yorgen Fenech, arrestato la settimana scorsa mentre tentava la fuga da Malta a bordo di uno yacht. Vella è sospettato di aver fatto da tramite tra Fenech e Schembri.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

Papa Francesco si prende il controllore di Bankitalia per le finanze vaticane

Barbagallo nominato presidente dell’Aif. Prima era funzionario generale con l’incarico di alta consulenza al Direttorio della Banca d’Italia in materia di vigilanza bancaria e finanziaria e nei rapporti con il Single Supervisory Mechanism a Palazzo Koch.

Da consulente della vigilanza a Banca d’Italia a capo dell’Autorità di informazione del Vaticano Carmelo Barbagallo, alto funzionario di Palazzo Koch, ha varcato la riva del Teevere. Papa Francesco lo ha infatti scelto come presidente dell’Aif. Barbagallo prende il posto di René Brulhart, il cui mandato non è stato rinnovato dal pontefice, anche a seguito dell’ultimo scandalo finanziario che ha scosso il Vaticano. Barbagallo è stato finora funzionario generale con l’incarico di alta consulenza al Direttorio della Banca d’Italia in materia di vigilanza bancaria e finanziaria e nei rapporti con il Single Supervisory Mechanism.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

Sviluppo basilicata, Megale nella Giura del China-Italy

Una settimana di full immersion nel mondo dell’innovazione cinese, tra Incubatori hi-tech e StartUp avveniristiche impegnate in una competizione transnazionale che vede concorrere al primo premio start up cinesi e italiane, è quella che vede impegnato l’Amministratore Unico di Sviluppo Basilicata, Gabriella Megale, dall’altro capo della Basilicata, in Cina appunto.
In questo scenario di elevata valenza culturale e di confronto per la nostra Regione, la partecipazione di Gabriella Megale arricchisce di possibilità e contenuti l’ecosistema connesso all’Incubatore e Startup lucane.
Questo non solo per fare rete, ma anche perché grazie a questa manifestazione realizzata tramite il programma di internazionalizzazione delle start up e PMI innovative italiane e cinesi lanciato dal MIUR nel 2016 in sinergia con il MISE per l’Italia e dal MOST – Ministero della Scienza e Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese, certamente nasceranno proficue collaborazioni e nuove occasioni da questo formativo e sfidante confronto.
Il programma coordinato per parte italiana da Campania New Steel e Città della Scienza, con Italia Startup e PNI Cube, mentre, per la parte cinese, dall’International Technology Transfer Network, ha già coinvolto altre regione italiane, le cui startup hanno avuto la possibilità di incontrare un’importante delegazione di Venture Capitalist e imprenditori cinesi, oltre ad essere tra i finalisti in Cina della Best Startup Show Case & Entrepreneurship Competition.
Ha commentato così l’Amministratore Unico di Sviluppo Basilicata Gabriella Megale: <<Ci sono esperienze fatte della stessa materia dei sogni, quelli che sembrano visioni e ad un tratto si trasformano in realtà: partecipare alla China-Italy Best Startup Show Case & Entrepreneurship Competition –  BSSEC è stata una ottima occasione di confronto e misurazione con un ecosistema imprenditoriale posto all’altro lato del mondo che ha arricchito la mia visione e il mio bagaglio di conoscenza.
Ho trovato un livello elevatissimo di competenze, innovazione, tecnologia di cui la Cina è rappresentativa. Allo stesso tempo le Startup Italiane non sono risultate da meno, in termini di competitività e possibilità di ingresso sul mercato.
Spero che anche le Startup lucane abbiano in futuro possibilità di misurarsi a questi livelli, vista l’occasione offertami di portare al mio ritorno questa esperienza nella mia Regione.
Voglio ringraziare Campania New Stell per questo invito e grande opportunità. Collaborare e aprirsi a nuove esperienze, fare rete e creare connessioni, anche all’estero come in questo caso, è una ottima possibilità per crescere e innovarsi>>.

bas 02

Perché scandali e impeachment non frenano la corsa di Trump verso il 2020

Il gradimento del tycoon non cala. Gli indecisi potrebbero rivotarlo. E questo perché l’economia continua a crescere e la disoccupazione non è mai stata così bassa. Per batterlo serve un vero scatto d’orgoglio.

I sondaggi degli ultimi giorni parlano chiaro: malgrado sia stato confermato il quid pro quo nell’Ucrainagate – l’ambasciatore Usa in Ue Gordon Sondland ha ammesso: «Dissi che avremmo potuto non dare gli aiuti militari» – la popolarità di Donald Trump non è calata significativamente.

E nonostante il bombardamento di scoop e di Breaking news che lo riguardano, la percentuale di americani favorevoli all’impeachment è rimasta stabile. Infine, le persone ancora indecise su chi votare non sono del tutto convinte che sia sbagliato votare per Trump nel 2020.

Tirando le somme viene da pensare che la strada dell’impeachment non sia poi così efficace per liberarsi del tycoon. Il motivo di tutto questo mi sfuggiva, e sono andata a leggere cosa ne pensano i talking heads.

I CRITERI CON CUI VIENE GIUDICATO UN PRESIDENTE

Ho trovato particolarmente interessanti le opinioni di Ross Douthat, editorialista del New York Times. Nel suo articolo How Trump Survives spiega come gli americani valutino un leader in base ai successi dell’economia nazionale e alla stabilità mondiale e molto meno per scandali. Douthat avalla la sua teoria ricordando gli altri due tentativi di impeachment nella storia americana: quello a Richard Nixon, uscito dalla scena politica devastato, e quello a Bill Clinton che invece è tuttora considerato da molti uno dei più importanti presidenti americani. Vero, le accuse rivolte ai due erano molto diverse – Nixon fu travolto dal Watergate, mentre Clinton mentì sotto giuramento – ma a fare la differenza furono altri fattori. Mentre durante il secondo mandato di Nixon gli Stati Uniti erano in piena crisi di petrolio, le borse perdevano valore e iniziava un periodo di recessione, l’amministrazione di Clinton era riuscita a garantire un clima di enorme sicurezza economica e mondiale. 

LA GOLDEN AGE DI TRUMP

Malgrado mi pesi ammetterlo, l’America di Donald Trump, almeno sulla carta, sta attraversano un periodo d’oro. Certo, non è tutta farina del suo sacco: il suo predecessore Barack Obama gli ha lasciato un Paese in buono stato. Ma comunque sia, l’economia va a gonfie vele e la disoccupazione non è mai stata così bassa. In poche parole, quando si sta bene fa paura cambiare le carte in tavola, anche se sono carte sporche. Le notizie sempre più allarmanti riguardo i giochi di Trump sia a Washington sia all’estero sarebbero molto più dannose per il tycoon se nel Paese si respirasse una insicurezza economica e sociale.

LEGGI ANCHE: Bloomberg, il miliardario giusto al momento sbagliato

Certamente molti americani sono basiti di fronte al fatto che il presidente abbia chiesto all’Ucraina aiuti per la sua campagna elettorale in cambio dei fondi che il Congresso aveva stanziato per limitare i danni della guerra in Crimea. È ovvio che i comportamenti scorretti di Trump nei confronti degli immigrati, delle donne, dei disabili sono da denunciare e fanno discutere. Ma gli indecisi, i cosiddetti swing voter si preoccupano più di mantenere un lavoro stabile che garantisca loro una vita agiata e dignitosa.

L’UNICA SPERANZA È UNO SCATTO D’ORGOGLIO

Ross Douthat scrive: «Nel nostro sistema, bisogna che accadano dei disastri per potersi liberare di un presidente prima della fine del suo mandato, anche se è un presidente corrotto». Ha ragione il caro signor Douthat, ma spero comunque che quando sarà il momento di votare, i democratici e gli indipendenti si mettano una bella mano sulla coscienza e si preoccupino anche del livello imbarazzante di decenza in cui è caduto un Paese così potente come l’America. 

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

Al Castello del Malconsiglio venerdì un evento del Gal Start 2020

Si terrà venerdì 29 novembre a partire dalle ore 17, nel Castello del Malconsiglio, l’evento “Coltiviamo Cultura nelle Comunità Rurali”. È quanto scritto in una nota del Gal Start 2020. “La manifestazione – ha dichiarato il presidente Leonardo Braico – promossa dopo la stipula di tredici provvedimenti di concessione nell’ambito del Bando Progetti di Comunità Ultimo Miglio, con un impegno di risorse di circa 1.260.000 euro di cui 1.008.000 di finanziamento pubblico a valere sulla Misura 19 del Psr Basilicata 2014-2020, intende favorire un confronto e un approfondimento sulla programmazione culturale, evidenziando contestualmente le fondamentali diversità progettuali espresse da ogni comunità”. “Dopo quasi dieci mesi di lavoro, che ha visto impegnato il Gal nella redazione e nella emanazione del Bando, nella fase istruttoria dei progetti sino alla stipula dei relativi provvedimenti di concessione – ha detto invece il direttore del Gal Start 2020, Giuseppe Lalinga – presentiamo, in una formula inedita, un percorso progettuale di 13 Comunità che non vuole e non deve essere un evento autoreferenziale ma un momento di confronto sul ruolo e sull’importanza della cultura e della sua fruizione nelle aree rurali. Confronto ancor più necessario in quanto gli stessi progetti non risultano legati esclusivamente alla creatività ma inseriti in un quadro di regole ammnistrative e di procedure europee”. Nel corso della serata si susseguiranno due talk, il primo con protagonisti i beneficiari ed i relativi progetti di comunità mentre nel secondo si discuterà, con il presidente Braico, con il consigliere regionale Piergiorgio Quarto presidente della III Commissione “Attività Produttive, Territorio, Ambiente” e con Vittorio Restaino Autorità di Gestione del Psr Basilicata 2014 – 2020, di programmazione; si analizzeranno le criticità e si condivideranno gli obiettivi comuni. A chiudere i lavori sarà l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli. Durante la serata sarà proiettato il teaser del Docufilm “Sogni Lucani” di Nevio Casadio, prodotto dai Gal: “Start 2020” e “La Cittadella del Sapere” nell’ambito del progetto di Cooperazione “L’antropologia delle Emozioni” per un racconto sorprendente alla ricerca di sogni ed eccellenze. Ed infine lo spettacolo teatrale dal titolo “Lucania double-face” che ritrae in modo serio e divertente nel contempo una terra in bilico tra bellezza e sfacelo che parla della Basilicata di oggi alla luce del suo passato; dove alla voce narrante di Giampiero D’Ecclesiis si intreccia la metamorfica voce recitante di Manola Rotunno che si identifica, a seconda delle circostanze, con la Lucania (la tradizione), la Basilicata (la trasformazione) e con le parole dialoga la trama musicale di Davide Cervellino. “Quella del 29 – ha concluso Braico – sarà una serata di confronto e di riflessioni sullo sviluppo locale che dovrà proiettare il nuovo Gal Start 2020 a diventare sempre più punto di riferimento di progettualità di un’area vasta oltre che a laboratorio privilegiato di esperienze e competenze”.
    

L’ad del Catania Lo Monaco è stato aggredito dai suoi tifosi

Il dirigente è stato colpito sul traghetto che collega Messina a Villa San Giovanni, dove si trovava per seguire la squadra rossazzurra impegnata a Potenza. Ora il club non scenderà in campo.

L‘amministratore delegato dal Catania, Pietro Lo Monaco, è stato colpito da alcuni tifosi etnei, che contestano la gestione della società, mentre si trovava sul traghetto che collega Messina e Villa San Giovanni. Lo Monaco si stava recando a Potenza per seguire la gara valida per gli ottavi di finale della Coppia Italia di Serie C. Partita che il Catania non disputerà: la squadra è rientrata a Catania. «La vile e vergognosa aggressione subita oggi dall’ad Pietro Lo Monaco da parte di ultras catanesi a bordo della nave traghetto durante il viaggio per raggiungere Potenza», spiega una nota, «già prevedibile alla luce dello striscione intimidatorio esposto in città e di quanto denunciato dal nostro amministratore delegato in occasione della conferenza stampa di ieri, ci obbliga a fermarci».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

«Le ong sbarchino nei loro Paesi»: la norma Minniti “salva” Salvini

Il tribunale dei ministri ha archiviato la posizione del leader della Lega per il caso Alan Kurdi basandosi anche sul codice di condotta voluto dall’ex ministro degli Interni Pd.

Il tribunale dei ministri che ha deciso di archiviare la posizione dell’ex titolare degli Interni Matteo Salvini ha dato una motivazione destinata a diventare un precedente importante. «La responsabilità di assegnare un “porto sicuro” alle navi con i profughi soccorsi in mare spetta allo “Stato di primo contatto”», riporta il Corriere della Sera, «che però non è sempre facile individuare, «tuttavia, volendo seguire “alla lettera” le indicazioni che si possono ricavare da convenzioni e accordi, “lo Stato di primo contatto non può che identificarsi in quello della nave che ha provveduto al salvataggio”; dunque se un’imbarcazione che ha raccolto i naufraghi batte bandiera tedesca, è alla Germania che deve rivolgersi per ottenere l’approdo».

Tra le «convenzioni e accordi» che cita il Corsera, risalta il codice di condotta per le ong dell’estate 2017 voluto dall’allora ministro Marco Minniti. Proprio in quel codice, approvato dall’Unione europea, vengono stabilite le regole sulla bandiera di riferimento della ong che ora hanno “salvato” Salvini.

La decisione del tribunale dei ministri, che ha accolto la richiesta della Procura di Roma, riguarda la vicenda della nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea Eye alla quale fu vietato l’approdo in un porto italiano lo scorso 3 aprile. Il leader della Lega era indagato per abuso d’ufficio e rifiuto di atti di ufficio, assieme al suo capo di gabinetto Matteo Piantedosi e anche nei confronti del prefetto è stata decisa l’archiviazione.

La nave della Ong soccorse al largo della Libia 64 migranti a bordo di un gommone in difficoltà. Dopo il no di Salvini allo sbarco, la nave rimase in mare dieci giorni: il 13 aprile fu Malta a concedere il porto sicuro e i migranti furono ridistribuiti tra Germania, Francia, Lussemburgo e Portogallo.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

Accordo tra Snam e Accenture per innovazione e sostenibilità delle reti energetiche

Le due aziende studieranno insieme soluzioni per dispositivi connessi a Internet e altre tecnologie, per ottimizzare e rendere più sostenibili le infrastrutture.

Accenture, azienda leader a livello globale nel settore dei servizi professionali, e Snam, una delle principali aziende di infrastrutture energetiche al mondo, hanno siglato oggi un memorandum di intesa per studiare e valutare soluzioni basate su tecnologie IOT (Internet of Things) allo scopo di rafforzare l’innovazione e la sostenibilità delle reti energetiche nel contesto strategico mondiale di spinta verso la transizione energetica.

L’accordo
è stato siglato alla presenza del CEO di Accenture, Julie Sweet, dell’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà, e del presidente e
amministratore delegato di Accenture Italia, Fabio Benasso.

La collaborazione rientra nell’ambito di un’ampia iniziativa portata avanti da Snam, “SnamTec, Tomorrow’s Energy Company”, che prevede al 2023 investimenti per oltre 1,4 miliardi di euro nell’innovazione e nella transizione energetica, dall’applicazione di nuove tecnologie per aumentare la sostenibilità delle reti all’impegno in settori “green” come la mobilità sostenibile, il gas rinnovabile, l’idrogeno e l’efficienza energetica.

Accenture
e Snam studieranno e valuteranno soluzioni per dispositivi connessi a Internet
e altre tecnologie
, tra cui machine learning e intelligenza
artificiale, edge e fog computing, ed advanced analytics, per ottimizzare il monitoraggio
e la manutenzione delle infrastrutture e renderle più intelligenti e
sostenibili, generando impatti positivi per i territori e le comunità.

Un altro obiettivo della collaborazione sarà effettuare analisi sul crescente ruolo dei gas rinnovabili come biometano e idrogeno nel mix energetico del futuro.

«La scelta della giusta strategia digitale è fondamentale per costruire un futuro a basse emissioni di CO2, aumentare la sicurezza e consolidare il coinvolgimento delle comunità locali» – afferma Julie Sweet, Ceo di Accenture. «Snam è un’azienda leader di settore e quest’iniziativa rappresenta un nuovo entusiasmante capitolo nel nostro rapporto di fiducia di lunga data. Siamo entusiasti di collaborare allo sviluppo di soluzioni che aiutino Snam e il settore ad accelerare l’innovazione e incrementare la sostenibilità.»

Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, dichiara «L’innovazione è un pilastro del progetto SnamTec, con il quale stiamo ponendo le basi dell’azienda energetica del futuro, anche attraverso accordi con operatori internazionali come Accenture. L’obiettivo è rendere la nostra rete sempre più moderna, sostenibile e integrata con i territori e le comunità, utilizzando sistemi innovativi come l’IOT per agevolare la manutenzione degli impianti e ridurre le emissioni. Proprio grazie all’impegno sull’innovazione, nel nostro nuovo piano prevediamo di ridurre del 40% le emissioni di metano al 2025 e del 40% le emissioni di CO2 equivalente entro il 2030».

Fabio Benasso, presidente e amministratore delegato di Accenture Italia, aggiunge: «Nel corso degli anni abbiamo costruito una solida relazione commerciale con Snam che ci ha permesso di raggiungere obiettivi ambiziosi a livello sia nazionale che internazionale. Continueremo a fornire le nostre competenze nel campo dell’energia e le nostre capacità tecnologiche per supportare il nostro partner nel complesso processo di transizione verso un’economia più moderna, prospera, competitiva e a impatto zero.»

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

Sette condanne a morte per l’attacco in Bangladesh costato la vita a nove italiani

A Dacca, nel 2016, rimasero uccise complessivamente 22 persone. In un primo momento l’attacco era stato rivendicato dall’Isis.

Sette miliziani islamici sono stati condannati a morte in Bangladesh per un attacco a un caffè a Dacca in cui, nel 2016, furono uccise 22 persone, tra cui nove italiani. I sette erano accusati di appartenere all’organizzazione islamista locale Jamaat-ul-Mujahideen Bangladesh (Jmb). Inizialmente l’attacco, con la presa di ostaggi, era stato rivendicato dall’Isis, ma le autorità locali hanno concentrato le indagini negli ambienti jihadisti del Paese.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

L’Italia spende in pensioni il 16% del Pil

Nel nostro Paese il reddito medio delle persone con più di 65 anni è simile a quello dell’intera popolazione mentre nella media Ocse è più basso del 13%.

Un Paese in cui la distribuzione dei redditi e la spesa sociale favorisce gli anziani che non lavorano. La fotografia scattata dall’Ocse nel suo rapporto Pension at a Glance presentato il 27 novembre è chiara. Secondo l’Ocse l’Italia spende per il sistema pensionistico il 16% del Pil, il secondo livello più alto nell’area Ocse.

REDDITO DEGLI ULTRA 65ENNI IN LINEA CON QUELLO DI CHI LAVORA

Secondo l’organizzazione con sede a Parigi nel nostro Paese inoltre il reddito medio delle persone con più di 65 anni è simile a quello dell’intera popolazione mentre nella media Ocse è più basso del 13%. L’Ocse sottolinea che l’età di ritiro legale è 67 anni, tre anni superiore a quella della media Ocse ma che di recente «è andata indietro rispetto alle recenti riforme introducendo Quota 100».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

Merkel sfida Macron e promette più impegno nella Nato

Il leader dell’Eliseo dichiara l’Alleanza «in morte cerebrale» e ora la cancelliera promette di rafforzarla. Berlino non vuole lasciare a Parigi il monopolio sulla discussione sul futuro della Difesa Ue.

La cancelliera Angela Merkel non vuole lasciare al socio di maggioranza europeo Emmanuel Macron il monopolio sulla discussione sul futuro della Difesa europea. «L’Europa al momento non può difendersi da sola», ha detto Merkel, parlando al Bundestag, «perciò è importante che la Germania lavori di più per la Nato e la sua unità, assumendosi più responsabilità».

L’ATTACCO DI MACRON ALLA NATO

Il 7 novembre, il presidente francese aveva dichiarato in un’intervista all’Economist che «la Nato è in morte cerebrale». Fin dalla sua elezione, il leader dell’Eliseo si è speso per far partire un serio progetto di Difesa comune europea indipendente dalla Nato. Un progetto, ça va sans dire, alla cui guida si metterebbe proprio Parigi.

IL RETROSCENA DEL NYT SULLO SCONTRO FACCIA A FACCIA

Il 24 novembre, il New York Times riportava di uno scontro proprio sulla Nato tra i due leader europei alla cena del trentennale della caduta del muro a Berlino. Il portavoce della Merkel ha smentito che una lite sia mai avvenuta. Secondo il Nyt, la cancelliera, che vuole contrastare l’idea di un’egemonia difensiva francese in Ue, avrebbe detto a Macron: «Capisco il suo desiderio di una politica distruttiva, ma sono stanca di rimettere a posto i pezzi. Devo continuamente rimettere insieme le tazze di porcellana che lei rompe, in modo che si possa sedere insieme a bere un ». Sulla Nato la Merkel ha sempre detto che l’Europa deve assumere maggiore responsabilità nella propria Difesa, «ma sempre all’interno della Nato e senza sostituirne l’impegno».

LE PRESSIONI DI TRUMP SULLE SPESE

La cancelliera ha ribadito il concetto davanti al parlamento tedesco, sostenendo che le spese per la Difesa della Germania dovrebbero arrivare al 2% «entro i primi anni trenta». «Preservare la Nato è nel nostro interesse ora ancora più che durante la guerra fredda», ha detto. La cancelliera ha anche ricordato che entro il 2024 le spese arriveranno all’1,5%. Gli Usa di Donald Trump fanno forte pressione sulla Germania e su tutti i suoi alleati (gli “scrocconi”) sul tema delle spese per la Difesa fin dall’inizio del mandato del tycoon.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

I sondaggi politici elettorali del 27 novembre 2019

La Lega si conferma saldamente al comando, ma fa registrare una battuta d’arresto. Crescita continua per Fratelli d’Italia. Lieve flessione per il Pd, stabile il M5s. La rilevazione Ixè.

Si conferma la battuta d’arresto della Lega nei sondaggi. L’ultima rilevazione condotta dall’istituto Ixè per a trasmissione di RaiTre Cartabianca ha rivelato che il partito di Matteo Salvini è sceso al 31,5% dal 31,9% dei consensi della settimana precedente.

FRATELLI D’ITALIA SUPERA LA SOGLIA DEL 10%

Boom, invece, di Fratelli d’Italia, che ha superato il 10,6 dal 9,9% dell’ultima rilevazione. Per quanto riguarda i partiti di governo, scende il Partito democratico, al 20,4% dal 21,2% della scorsa settimana, mentre il Movimento 5 stelle è sostanzialmente stabile al 16,06% dal 16,3%.

ITALIA VIVA SI CONFERMA STABILE

Stabile anche Italia viva di Matteo Renzi, che si assesta al 4,5% dal precedente 4,6%: +Europa è al 3%, la Sinistra sale al 2,2%, mentre Europa verde scende all’1%. A crescere è poi il numero degli indecisi o degli astenuti, che rappresenta il 37,6% del campione intervistato.

IL CENTRODESTRA POCO SOTTO IL 50%

Roberto Weber, presidente dell’istituto Ixè, commentando i dati ha spiegato: «Nel sondaggio si registra lo sfondamento di Fratelli d’Italia. Per un voto che Fdi dà alla Lega di Salvini, tre voti dal Carroccio si spostano sul partito di Giorgia Meloni. Quindi abbiamo questa radicalizzazione sulla destra e il centrodestra arriva a quota 49,5%». 

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

La strategia di Salvini: sfida ai parlamentari M5s sul Mes

Il leader della Lega: «Si tratta di un fondo ‘ammazza Stati’. Voglio vedere negli occhi i parlamentari dei Cinque Stelle quando voteranno»,

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha deciso di cavalcare la battaglia sul Mes. «Ormai è chiaro che si tratta di un fondo ‘ammazza Stati’. Voglio vedere negli occhi i parlamentari dei Cinque Stelle quando voteranno questa cambiale in bianco a favore di un istituto privato», ha affermato Salvini, parlando del Mes a margine della manifestazione degli ambulanti davanti a Montecitorio. «Su questo tema del Mes come su mille altri – aggiunge – non so se il governo sia composto da complici o da incapaci».

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay

AltoFest Matera 2019, terza tappa a Tursi e Montalbano

Dal 29 novembre al primo dicembre è in programma la terza tappa del progetto AltoFest Matera Basilicata 2019 che porta artisti nazionali e internazionali nelle abitazioni dei cittadini lucani, attraverso residenze e spettacoli aperti al pubblico. Lo rende noto la Fondazione Matera-Basilicata 2019. Dopo l’area del Vulture con Melfi e Venosa e la Val d’Agri con Moliterno e Sarconi, nel prossimo weekend il progetto si sposta nell’entroterra jonico, nei comuni di Tursi e Montalbano Jonico. Tre famiglie per comune ospiteranno sei formazioni artistiche con i loro spettacoli di teatro, danza, arte performativa, in replica nelle tre giornate. A Montalbano il collettivo artistico messicano Colectivo Querido Venado propone “Mr Arigato and Mrs Gozaimasu”, due giapponesi in uno spazio che non si trova da nessuna parte e che potrebbe essere ovunque. Collocati nel vuoto, evocano l'esercizio contemplativo della ripetizione. I loro corpi convergono in un dialogo assurdo, il loro movimento è robotico, preciso e sarcastico. Entrambi, in sincronia precisa, modellano un paesaggio oscuro che sibila come l’autotune di un karaoke. “Materia” dell’artista italiano Andrea Salustri è invece una coreografia per diverse forme di polistirolo ed un umano. Esplora le possibilità di un materiale, il polistirolo, fino a renderlo vivo e protagonista dello spettacolo. Il ruolo del performer scivola verso quello del facilitatore, e il focus viene continuamente negoziato fra oggetto, manipolatore, e manipolazione. La compagnia spagnola Babirusa Danza si esibisce in “La naturaleza del silencio”, un'opera per quattro danzatori. Il silenzio ha molte qualità. C'è il silenzio tra due rumori, il silenzio tra due note musicali e il silenzio che si espande nell'intervallo tra due pensieri. C'è il silenzio condiviso da due esseri umani quando entrambi hanno visto la stessa cosa, hanno provato la stessa cosa e hanno agito. Tursi ospita Park Keito, che riunisce i lavori di Kotomi Nishiwaki e Miquel Casaponsa, presentando “NewAdays”, una riflessione su come si muovono gli esseri umani. Dai movimenti inconsci, innati, da quelli coscienti di base, alla costruzione di movimenti più complessi legati alla comunicazione, ai rituali, alla danza, alle tradizioni e alla propria evoluzione. Basato sul lavoro di Donna Haraway, Vinciane Despret, Tristan Garcia and Ilda Teresa de Castro, l'opera “Refugio” dell’artista nata alle Canarie Acerina Amador, nasce dalla necessità di creare uno spazio di riflessione attorno all'animale umano-non umano. Una partitura coreografica realizzata da un corpo nell'era capitalista-preapocalittica e con desideri di nidi e giungla. Un lampo di luce prima della possibilità reale di stare insieme. Una delicata canzone di comunione. Infine “Hombre, la riVelazione della luce” dell’artista padovana Claudia Fabris nasce dalla fotografia. Se la luce è accecante l’ombra si fa rivelazione, capovolgendo la percezione consueta; punto di partenza per la trasfigurazione dell’ombra nella vita quotidiana di una casa, nel suo aspetto iconografico e simbolico. Quanto ti esponi alla luce e allo sguardo determina la qualità e la quantità della tua ombra. La programmazione nelle abitazioni sarà preceduta, nella giornata di giovedì 28 novembre dalle 19 alle 21 nel Centro Polifunzionale “San Giuseppe” a Tursi, da un’Agorà, assemblea a porte aperte in cui i cittadini della comunità accogliente si confrontano con quelli che ospiteranno la tappa successiva del progetto. La Falegnameria Ditursi a Montalbano, ospiterà invece, nella giornata di domenica 1 dicembre dalle 11.30 alle 12.30, Voice Over, la conversazione con gli artisti trasmessa in diretta sulla webradio del festival all’indirizzo bit.ly/WRAltofestMatera.
  

Resto al Sud si apre a professionisti e under 46

Dall’8 dicembre il decreto che allarga la platea sarà operativo. I progetti dovranno essere presentati online sulla piattaforma di Invitalia

È
finalmente operativa l’estensione della platea dei beneficiari
della misura Resto al Sud, l’incentivo che sostiene la nascita di nuove
attività imprenditoriali
nelle regioni del Mezzogiorno. Il decreto
attuativo firmato lo scorso agosto dai ministri per il Sud, dell’Economia e
dello Sviluppo economico, è stato sottoscritto e pubblicato sulla “Gazzetta
ufficiale” sabato 23 novembre
e dall’8 dicembre 2019 sarà
dunque operativo.

A
quasi un anno dalla legge di Bilancio che aveva previsto l’ampliamento della
platea dei beneficiari diventa realtà. Così anche i professionisti
e agli under 46 avranno la possibilità di partecipare alla misura
che prevede una dotazione
finanziaria complessiva
è di 1.250 milioni di euro, presentando i
progetti
sulla piattaforma online di Invitalia che gestisce Resto al
Sud per conto del Ministero dello Sviluppo economico.

A CHI SI RIVOLGE

Le agevolazioni previste da Resto al Sud sono rivolte agli under 46 residenti, al momento della presentazione della domanda, nel Mezzogiorno, più precisamente in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia oppure che trasferiscono la residenza nelle suddette regioni dopo la comunicazione di esito positivo. La misura si rivolge, inoltre, ai professionisti e under 46 che non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento e non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio. Per i liberi professionisti è importante che non risultino titolari di partita IVA, nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni

Possono
presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte
individuali
costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i
team di persone
che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti
all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.

LE AGEVOLAZIONI

Il finanziamento previsto da Resto al Sud copre il 100% delle spese ammissibili (ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, programmi informatici, spesa per l’avvio dell’attività) e consiste in un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo e un finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi

COME PRESENTARE DOMANDA

Resto al Sud è un incentivo a sportello per cui le domande, che devono essere presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia, vengono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo. 

Per
procedere alla presentazione è necessario registrarsi ai servizi online di
Invitalia
compilando l’apposito form, disporre di una firma
digitale
e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC)
valido e attivo. Tutte le comunicazioni tra l’Agenzia e i proponenti vengono,
infatti, inviate, solo via PEC. Nella domanda bisogna inserire il progetto
imprenditoriale
, da compilare on line, e la documentazione necessaria da
allegare. Per predisporre il progetto i proponenti possono richiedere assistenza
gratuita
a uno dei soggetti accreditati (pubbliche amministrazioni, università,
associazioni o enti del terzo settore) con Invitalia.

Le
domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo
mediamente entro due mesi dalla presentazione. Invitalia verifica il
possesso dei requisiti e poi esamina nel merito le iniziative, anche attraverso
un colloquio con i proponenti.

IL ROADSHOW DI RESTO AL SUD

Quattro tappe in quattro università italiane per generare cambiamento nei territori del Sud Italia, portando innovazione, valore e impatto sociale attraverso le imprese. Questa la sfida del roadshow di Resto al Sud, l’iniziativa che prende il nome di Hackathon Tour che si propone di trovare le migliori idee imprenditoriali di giovani universitari tra i 18 e i 35 anni da sviluppare attraverso un hackathon di accelerazione da finanziare con gli incentivi Resto al Sud. La prima tappa si svolge a Bari, il 29 e 30 novembre, presso l’Università Aldo Moro mentre la seconda si ferma in Calabria, a Rende, il 10 e l’11 dicembre, presso l’Università della Calabria.

Leggi tutte le notizie di Lettera43 su Google News oppure sul nostro sito Lettera43.it

PlayPlay