Idrogeno, Latronico:Basilicata seconda regione per numero progetti

"Con la scadenza della data del bando idrogeno verde, la Basilicata ha dato dimostrazione di velocità ed efficienza amministrativa e di una vitalità imprenditoriale dall'altra, a conferma che l'impresa è la chiave di volta per superare le tante storiche criticità della nostra terra. Le domande pervenute e i relativi progetti sono secondi – mi riferisco al mero dato numerico – unicamente alla Lombardia, che ha 20 volte il numero dei nostri abitanti e un tessuto produttivo più sviluppato. Una buona notizia che speriamo possa essere completata dal finanziamento di quanti più progetti possibili da parte della struttura nazionale del PNRR. Dopo fossile ed eolico, la Basilicata vuole essere all'avanguardia anche sull'idrogeno". Lo afferma in una nota l'assessore all'ambiente ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico
 

Bando Idrogeno Verde: 12 le proposte progettuali

Sono 12 le proposte progettuali presentate, entro la scadenza fissata alla data di ieri, per la realizzazione di siti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito dell’Investimento 3.1, previsto nella Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile” del PNRR.
Le risorse finanziarie disponibili per la concessione delle agevolazioni ammontano a 18,5 milioni di euro, a valere sulla dotazione finanziaria attribuita alla Regione Basilicata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, mentre gli importi degli interventi presentati dalle imprese variano da 6,3 a 12,5 milioni di euro per un totale di 114 milioni di euro. Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura competitiva, valutativa a graduatoria, secondo i criteri stabiliti nell’Avviso. Le attività istruttorie saranno svolte da un’apposita Commissione formata da 5 componenti, di cui almeno 2 con comprovata competenza ed esperienza in materia energetica, appositamente individuati e nominati con provvedimento della Direzione generale del Dipartimento Ambiente, Territorio ed Energia.
Un risultato significativo per la Basilicata che risulta tra le regioni con il più alto numero di candidature presentate insieme a Lombardia (13), Campania (12) e Piemonte (11), come si desume dal report trasmesso Coordinamento Tecnico della Commissione Energia della Conferenza delle Regioni.
Le attività di istruttoria tecnica da parte della Commissione devono essere completate entro trenta giorni dal termine finale per la presentazione delle istanze. La proposta di graduatoria verrà approvata con provvedimento dell’Ufficio Energia della Direzione generale dell’Ambiente, Territorio ed Energia entro e non oltre il 31 marzo 2023.
  

Latronico al convegno “Progetto di comunità energetica a Calvello”

“Progetto di una comunità energetica a Calvello”, è il tema del convegno svoltosi ieri sera nella Sala del Convento Santa Maria de Piano al quale è intervenuto l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia, Cosimo Latronico. L’esponente della Giunta regionale presieduta da Vito Bardi ha illustrato in particolare, nel suo intervento che riportiamo di seguito, gli aggiornamenti sull’iter per la costituzione di comunità energetiche e gruppi di autoconsumo collettivo contenute nel decreto del Ministero dell’Ambiente che è stato notificato nei giorni scorsi alla Commissione europea.

E’ notizia della scorsa settimana – ha detto l’assessore della Regione Basilicata Cosimo Latronico – che è stato notificato alla Commissione europea il decreto del Ministero dell'Ambiente con le regole per la costituzione di comunità energetiche e gruppi di autoconsumo collettivo, destinate a superare quelle transitorie che erano state messe a punto con il Milleproroghe del 2020. Regole che, in attuazione della direttiva Red II, recepita in Italia con il Dlgs 199 del 2021, andranno a definire il modello regolatorio, le tariffe e il sistema incentivante per favorire l'associazione tra condòmini o tra enti locali, terzo settore, cittadini, Pmi, al fine di consentire la produzione e lo scambio di energia da fonti rinnovabili.
La notifica in Commissione serve ad avviare la rituale procedura informativa cui sono sottoposte alcune normative tecniche. Un iter che dura tre mesi, prorogabili di altri tre nel caso dovessero emergere osservazioni da parte degli stati membri. Poi, il Dm potrà essere pubblicato in Gazzetta ufficiale per l'entrata in vigore.
La proposta – ha sottolineato Latronico – è incentrata su due misure: un incentivo in tariffa e un contributo a fondo perduto. I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie rinnovabili, quali ad esempio il fotovoltaico, l'eolico, l'idroelettrico e le biomasse. Chi vorrà associarsi in una configurazione di autoconsumo potrà ottenere una tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa da impianti a fonti rinnovabili. La potenza finanziabile è pari a complessivi cinque giga watt, con un limite temporale fissato a fine 2027.
Riguarderà invece solo le comunità realizzate nei comuni sotto i cinquemila abitanti, la misura che permette l'erogazione di contributi a fondo perduto fino al 40% dell'investimento. L'intervento può riguardare sia la realizzazione di nuovi impianti che il potenziamento di impianti già esistenti: in questo caso la misura è finanziata con 2,2 miliardi di euro del Pnrr e punta a realizzare una potenza complessiva di almeno due giga watt e una produzione indicativa di almeno 2.500 giga watt l'ora ogni anno. Chi otterrà il contributo a fondo perduto potrà chiedere di cumularlo con l'incentivo in tariffa.

Gruppi di cittadini, condomini, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi: chi sceglierà di associarsi ad una Comunità, dovrà innanzitutto individuare sia un'area dove realizzare l'impianto con tecnologie rinnovabili che altri utenti connessi alla stessa cabina primaria. Inoltre sarà necessario un atto costitutivo del sodalizio che abbia come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali. Il soggetto gestore della misura è il Gse che potrà verificare preliminarmente l'ammissibilità dei soggetti interessati al fine di garantire la possibilità concreta di accedere ai benefici della misura.

Il testo, rafforzato e arricchito dalla consultazione pubblica, – ha continuato Latronico – è uno strumento coerente con il doppio obiettivo del governo nazionale guidato dalla presidente Giorgia Meloni: la decarbonizzazione entro il 2030 e l'autonomia energetica.

Quanto alla tariffa spettante, negli allegati della proposta di decreto vengono indicate tre fasce di incentivi: per gli impianti di potenza fino a 600 kilowatt, la tariffa è composto da un fisso di 60 euro per megawattora più una parte variabile che non può superare i 100 euro per MWh; per gli impianti di potenza compresa tra 200 kW e 600 kW, il fisso è di 70 euro più un premio che non può andare oltre i 110 euro per MW; infine, per gli impianti sotto o pari ai 200 kilowatt, il fisso è di 80 euro più una tariffa premio non superiore ai 120 euro per megawattora. È poi previsto un fattore di correzione a seconda della zona geografica: 4 euro per megawattora in più per le Regioni del Centro (Lazio, Marche, Toscana, Umbria e Abruzzo) e 10 euro per MWh in più per quelle del Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombadia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto). Ovviamente, chiarisce il decreto, nei casi in cui è prevista l’erogazione di un contributo in conto capitale, la tariffa spettante subirà una decurtazione.

La proposta di provvedimento – ha concluso Latronico – chiarisce poi quali sono le spese ammissibili (dalla fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo ai collaudi tecnici e/o tecnico amministrativi) e prevede che l’esborso per le spese tecniche sia finanziabile in misura non superiore al 10% dell’importo complessivo ammesso a finanziamento. Le spese sono ammissibili nel limite del costo di investimento massimo di riferimento che è di 1.500 euro per kilowatt per impianti fino a 20 kW, di 1.200 euro per kW per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW, di 1.100 euro per kW per potenze superiori a 200 kW e fino a 660 kW e di 1.050 euro per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.
   

Ferrosud, Latronico: “Rinasce un sito produttivo importante”

“Rinasce un sito di grande importanza per la Basilicata, legato al settore ferrotranviario e radicato nella storia della città di Matera, che ora dovrà andare incontro alle sfide lanciate dall’innovazione tecnologica, con la produzione di treni diagnostici elettrici capaci di raggiungere 200 chilometri orari attraverso la rete elettrica, e dalla transizione energetica, a partite dalle opportunità derivanti dall’idrogeno. Agli obiettivi imprenditoriali e di sviluppo economico del territorio si sommano le prospettive occupazionali garantite ai 64 operai grazie all’accordo siglato nei giorni scorsi tra la Regione Basilicata, i sindacati, il commissario straordinario e la Mermec, società che ha perfezionato l’acquisto di Ferrosud con un investimento di 40 milioni di euro. Voglio fare i complimenti al Presidente Bardi e al collega Galella per questo storico risultato”.
È quanto dichiara l’assessore all’Ambiente ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, commentando la notizia dell’acquisto di Ferrosud da parte della società Mermec.
 

Fonti rinnovabili, via libera a due impianti in Basilicata

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e con l’assenso del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, ha licenziato positivamente i procedimenti di valutazioni di impatto ambientale di interesse nazionale, relativi a due importanti impianti da fonti di energia rinnovabile proposti territorio lucano. Lo annuncia l’Assessore all’Ambiente Territorio ed Energia, Cosimo Latronico, che rimarca il contributo importante della Regione Basilicata nel processo di transizione energetica della nazione.

Il primo impianto è stato proposto da EDISON e consiste nella realizzazione di un accumulo idroelettrico mediante pompaggio ad alta flessibilità da realizzarsi nel territorio del Comune di Pescopagano, della potenza stimata pari a 70 MW. Il progetto prevede principalmente la realizzazione di un bacino accumulo, da collegare tramite una condotta forzata, interamente interrata, al bacino di monte esistente (invaso Saetta) e relative opere di connessione alla RTN (Rete di Trasmissione Nazionale). Il bacino di valle sarà collegato con il lago Saetta mediante una condotta forzata interamente interrata.

La condotta, di lunghezza pari a circa 4,5 km, convoglierà le acque dell’invaso di monte ad una centrale in caverna per la produzione di energia elettrica, la quale sarà poi immessa in rete attraverso una sottostazione elettrica da realizzarsi in corrispondenza del bacino di valle.

Gli impianti di pompaggio alta flessibilità come quello in progetto, costituiscono una risorsa strategica per il sistema elettrico, stante la capacità di fornire – in tempi rapidi – servizi pregiati di flessibilità, necessari all’efficiente integrazione delle fonti rinnovabili non programmabili (eolico e fotovoltaico) nel mix energetico, assicurando al contempo adeguatezza, qualità e sicurezza del sistema elettrico nazionale.

L'impianto, che ha avuto il consenso anche delle amministrazioni locali, risponde alle esigenze di razionalizzazione dell'uso di fonti rinnovabili e la sua realizzazione viene proposta in un momento di attenzione per la questione energetica di grande interesse per l'intera nazione.

Il secondo impianto proposto dalla Società ERG Wind7 S.r.l. è finalizzato al potenziamento mediante riefficientamento di un impianto eolico esistente con sostituzione di 36 aerogeneratori ubicati nel Comune di Forenza, con 12 di grande taglia per una potenza massima installabile di nuova installazione pari a 54 MW, sempre sulla dorsale montuosa allineata NNE-SSO su cui ha sede l’abitato di Forenza.

Il parco eolico, prevedendo l’installazione del più moderno tipo di aerogeneratore, comporterà una drastica riduzione del numero di torri eoliche, dalle 36 esistenti alle 12 proposte, l’incremento di efficienza delle turbine proposte rispetto a quelle attualmente in esercizio. Porterà inoltre ad un ampliamento del tempo di generazione ed un aumento della produzione unitaria media. 

Bando “non metanizzati”, i dati dei comuni. Già prenotati 12 meuro

Al 16 febbraio 2023 sono state 1966 le istanze presentate per prenotare i contributi dell’Avviso Pubblico “Contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili a servizio delle unità abitative non allacciate alla rete metano ricadenti nel territorio lucano” per un importo complessivo di 11.801.251,70 euro, dei quali 2.592.048,20 euro in provincia di Matera e 9.030.253,50 euro in provincia di Potenza.
Una proiezione – a due mesi dall’apertura dello sportello – che se confermata indica come le risorse disponibili saranno del tutto prenotate ancora prima della scadenza del bando, prevista per il 31 dicembre.
Sono questi i dati più significativi presentati nell’incontro, convocato dall’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Cosimo Latronico, con gli operatori economici, le associazioni, le organizzazioni di categoria e i sindaci per valutare l’andamento dell’Avviso.
“Apriamo oggi il confronto con tutti i soggetti interessati all’attuazione del bando cosiddetto “non metanizzati” – ha detto l’assessore Latronico – per comprendere quali sono gli eventuali elementi di criticità e mettere in campo nuove strategie condivise. Abbiamo fatto investimenti significativi, circa 90 milioni di euro per i prossimi anni, con un bando che dà aiuti concreti alle famiglie lucane non servite dal gas metano. Valuteremo attentamente le osservazioni e le richieste che ci giungeranno dagli stakeholder. Questo avviso, di pari passo con il ‘bonus gas’, ci aiuterà a costruire un’azione di sistema verso la transizione ecologica con risultati importati per le famiglie e l’ambiente”.
  

Dip. Ambiente, presentata piattaforma per procedimenti digitali

“La digitalizzazione, come di recente ha chiarito anche il Pnrr, è una delle principali sfide per modernizzare l’azione della Pubblica amministrazione allo scopo di renderla efficace e trasparente, per il conseguimento degli obiettivi perseguibili e la condivisione dei processi con cittadini e imprese. Con questa consapevolezza, utilizzando le opportunità tecnologiche di cui oggi disponiamo, il Dipartimento ha avviato un percorso innovativo e strategico che si traduce nell’implementazione di questa piattaforma che renderà più semplice e veloce l’iter dei procedimenti amministrativi in materia ambientale ed energetica”.
È quanto ha detto l’assessore regionale all’Ambiente ed energia, Cosimo Latronico, intervenendo questa mattina alla conferenza stampa di presentazione della nuova piattaforma legata ai procedimenti digitali, assieme al direttore generale del Dipartimento regionale, Roberto Tricomi, al referente dell’ufficio Amministrazione digitale, Salvatore Panzanaro. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti della società Dedagroup, che ha realizzato per l’ente la soluzione tecnologica, hanno simulato per i presenti la navigazione sulla piattaforma, dall’accesso tramite spid alla compilazione dei campi fino alla protocollazione delle pratiche.
Dal prossimo 3 marzo, cittadini e imprese dovranno presentare le proprie istanze esclusivamente attraverso la piattaforma, a cui si accede attraverso l’homepage del sito istituzionale della Regione, per i procedimenti legati a concessioni di aree del demanio pubblico dello stato (ramo idrico), nulla osta idraulico, valutazione di incidenza ambientale, segnalazioni di alberi monumentali, autorizzazioni legate agli impianti di rifiuti, autorizzazioni paesaggistica, provvisoria, idraulica e per le aree naturali.
“Quello di oggi è un punto di arrivo e al contempo di partenza per il cambiamento di approccio nei rapporti tra gli uffici regionali e l’utenza, fondato sulla partecipazione attiva all’azione amministrativa, in coerenza con quanto stabilito dalla normativa vigente. Un’azione importante, non solo per la realizzazione della transizione energetica, che richiama – ha aggiunto l’assessore – la centralità della Pubblica amministrazione nelle iniziative finalizzate allo sviluppo economico e sociale, ed evidenzia la necessità di momenti di dialogo e confronto con i portatori di interessi del territorio”.
  

Al, illustrato ai sindaci programma di risanamento e rilancio

Si è svolto presso la Regione Basilicata un incontro tra i vertici dell’Acquedotto lucano e il direttivo dell’Anci. Al centro del confronto con i sindaci il percorso di risanamento e di rilancio dell’Acquedotto che verrà presentato nella prossima assemblea dei soci.
Nella riunione è stato ribadito quanto già esplicitato nel programma presentato dall’Amministratore Unico, Francesco Andretta, nelle ultime assemblee. In particolare, l’intento è quello di procedere con l’adozione dello strumento tecnico New Co all’interno di una prospettiva fondata sull’unicità dell’Acquedotto, sulla continuità dell’attuale gestione, sulla salvaguardia dei posti di lavoro, sulla protezione dei fornitori e delle imprese del circuito e sul contenimento delle tariffe a beneficio degli utenti.
  

Rinnovabili, Latronico: serve autorizzazione unica energetica

"La proroga di VIA per il progetto di impianto eolico in Vietri di Potenza era un atto dovuto, date le condizioni immutate del contesto ambientale ed è stata rilasciata unicamente ai sensi di norma e in ottemperanza al giudicato del TAR di Basilicata". Lo afferma in una nota l'assessore regionale all'ambiente ed energia, Cosimo Latronico.

"A ogni modo – sottolinea Latronico – giova ricordare che la realizzazione dell'impianto potrà avvenire solo a seguito di rilascio di autorizzazione unica energetica.

La Regione ha già emesso una pronuncia sfavorevole in tale procedimento riguardante la proroga, ma tale decisione della Regione Basilicata è stata annullata dal TAR Basilicata, il quale in più parti della sentenza enuncia la necessità di svolgere la valutazione della compatibilità paesaggistica in seno alla conferenza di servizi di cui all'art. 12 del dlgs 387/2003, cioè nella successiva fase di rilascio dell'autorizzazione unica energetica.

Tale conferenza di servizi dovrà essere convocata solo a valle della proroga di VIA. Per cui l'allarmismo di queste ore non è in alcun modo giustificato", conclude Latronico.
  

Spesa ambientale, Latronico: Basilicata tra le prime

“Il primato estrattivo della Basilicata ha contribuito a far maturare e consolidare negli anni l’attenzione della Regione nel settore delle politiche ambientali. La Basilicata è la settima regione italiana con il più elevato livello di spesa ambientale con 120 euro pro capite. Le performances, particolarmente virtuose rispetto alle altre regioni estrattive, evidenziano il buon livello della nostra Pubblica Amministrazione. Il peso degli investimenti nelle politiche ambientali è diretta conseguenza delle scelte della Regione Basilicata che vuole diventare un laboratorio permanente dove sperimentare soluzioni sfidanti in materia energetica e ambientale”.
È quanto ha dichiarato questa mattina a Matera l’Assessore all'Ambiente ed Energia, Cosimo Latronico nel corso della presentazione delle esperienze della Rete dei Conti Pubblici Territoriali organizzata dal Nucleo regionale CPT della Basilicata.
“Dal confronto tra i livelli pro capite di spesa ambientale con i valori medi delle altre regioni italiane – ha aggiunto Latronico – emerge il ruolo di primaria importanza della Regione Basilicata. La Basilicata si colloca molto in alto anche grazie all’ammontare delle royalties ricevute. Dall’analisi comparativa tra regioni italiane estrattive e non estrattive – ha sottolineato Latronico – emerge il dato che la presenza di attività estrattive a livello regionale non si associa sistematicamente a livelli di spesa ambientale pro capite della PA più elevati, a testimonianza della complessità dei fattori che determinano l’intensità dell’intervento pubblico in questo ambito e delle buone prassi adottate in Basilicata. Le manovre in campo energetico ed ambientale nell’ultimo triennio dalla Giunta Bardi – ha concluso Latronico – rafforzeranno l’incidenza delle politiche ambientali anche alla luce dei nuovi negoziati con le compagnie petrolifere che hanno liberato risorse aggiuntive per la transizione energetica ed ambientale della Basilicata”.

Congresso Legacoop Basilicata: l’intervento di Latronico

Pubblichiamo, di seguito, l’intervento dell’assessore all’Ambiente, territorio ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, al 12° Congresso Legacoop Basilicata, in corso di svolgimento al Centro polifunzionale Caritas di Tito Scalo.

Latronico si è soffermato, in particolare, sulle aree prioritarie di intervento necessarie per promuovere la transizione energetica verso un’economia a impatto climatico neutro, seguendo un percorso ordinato e graduale.
“Per quanto riguarda l’incremento del peso delle fonti rinnovabili nel mix energetico si rende necessario provvedere da un lato al potenziamento del parco impianti e, dall’altro, all’adeguamento delle infrastrutture di trasmissione e distribuzione in ottica “intelligente” e allo sviluppo di sistemi di accumulo per superare le intermittenze di produzione. LA Regione Basilicata ha finalizzato parte delle compensazioni ambientali con le compagnie petrolifere per assicurare il Bonus gas a oltre 130.000 utenti lucani e 88 milioni di euro per la misura Bonus e per il Bando non metanizzati, promuovendo un importante ricorso al rinnovabile. Sono già 2.000 le istanze per oltre 10 milioni di euro prenotate al momento”.

“Per l’elettrificazione dei consumi energetici – ha sottolineato l’esponente della Giunta regionale – gli interventi devono concentrarsi, in via prioritaria, verso i comparti del trasporto e degli usi civili, promuovendo da un lato lo sviluppo di una filiera industriale in grado di intercettare le potenzialità della transizione verso le motorizzazioni elettriche, dall’altro lo sfruttamento delle potenzialità legate alle nuove tecnologie per il riscaldamento/raffrescamento”.

“Sull’’efficienza energetica le maggiori opportunità – ha detto l’assessore all’Ambiente ed energia – riguardano il settore civile e, in particolare, interventi di riqualificazione del parco immobiliare orientati alla conversione in edifici a energia quasi zero, la diffusione di tecnologie perl’efficientamento energetico nell’edilizia come pompe di calore e teleriscaldamento, e lo sviluppo di soluzioni per la realizzazione di smart buildings.
L’iniziativa della Regione di acquistare i crediti di imposta maturati per i lavori con ecobonus e 110% per compensarli con i propri debiti fiscali, sostiene l’obiettivo della efficienza energetica e del risparmio energetico.
Su questo fronte, oltre che sulla promozione del turismo sostenibile, di stili di vita più responsabili, consumi e produzioni sostenibili (agricoltura), – ha precisato Latronico – la Regione Basilicata conseguirà importanti traguardi grazie al programma straordinario di supporto a 8 progetti di rigenerazione culturale dei borghi della Basilicata (per un importo complessivo di circa 50 milioni di euro): Magna Grecia, Aliano, Irsina, Colobraro, Rotonda (San Severino Lucano, Chiaromonte, Latronico, Nova Siri), San Costantino Albanese, Moliterno, Maratea, Vietri di Potenza.
Questi luoghi possono svolgere un ruolo decisivo nella risposta alle sfide poste dalla crisi climatica e pandemica: dalle politiche di mitigazione legate alle opportunità offerte dall’economia circolare a quelle di adattamento necessarie per continuare ad assicurare l’erogazione di servizi ecosistemici, fino alla costruzione di nuovi equilibri territoriali e sociali capaci di innalzare il livello di anti-fragilità delle nostre società”.

“La rigenerazione urbana – ha aggiunto l’assessore Latronico – ricomprende azioni e interventi che non riguardano solamente il recupero urbanistico o paesaggistico ma includono l’ambito della salvaguardia e della valorizzazione e delle risorse socioeconomiche, culturali e ambientali di un intero territorio, poiché strettamente correlata con quelle della salvaguardia dell’assetto territoriale, dell’ambiente, del paesaggio, con l’obiettivo di conferire maggior valore ai tessuti esistenti aumentandone la vivibilità, la qualità edilizia, la distribuzione dei servizi, l’efficienza nell’uso delle risorse.
Tre sono le principali categorie coinvolte dai processi di rigenerazione: le persone, le imprese e i luoghi.
In termini di persone, la rigenerazione mira a migliorare le competenze, le capacità e le aspirazioni per consentire loro di partecipare e di beneficiare delle opportunità;
con riferimento alle imprese essa mira a migliorare la competitività economica in termini di prestazioni aziendali per creare più posti di lavoro e generare prosperità a livello locale.
Per richiamare sia le persone che le imprese, la rigenerazione mira a migliorare dunque l’attrattiva generale, le qualità di un luogo e la sua resilienza da un punto di vista ecologico, sociale ed economico.
I tre elementi in equilibrio tra loro si combinano per assicurare la traiettoria ascendente di una località in modo sostenibile e a lungo termine.
Una ricerca condotta dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dal CLES, finalizzata a valutare gli impatti economici e occupazionali per le misure di rigenerazione urbana, arriva alle seguenti conclusioni: l’investimento di 1 euro in rigenerazione urbana attiva un impatto sulla produzione pari a 3,2 euro e un valore aggiunto pari a 1,2 euro.
Le esperienze di successo insegnano che gli interventi di rigenerazione urbana sono tra gli investimenti che producono un maggiore impatto sociale, soprattutto se accompagnati da iniziative di innovazione sociale come lo sviluppo di servizi e modelli collaborativi e cooperativi che soddisfano i bisogni delle comunità creando relazioni e innalzando la qualità della vita”.

“Sul tema delle nuove tecnologie e nuovi vettori energetici, come l’idrogeno e i biocombustibili – ha detto ancora Latronico – per permettere lo sviluppo di vettori energetici alternativi è fondamentale intervenire sul fronte delle infrastrutture e delle reti (miscelazione con il gas, infrastrutture nuove o convertite) e sul fronte industriale e della mobilità. Per questo è stato pensato il bando Pnrr sull’idrogeno verde da biomassa per un importo di 18,5 milioni di euro”.

“Per ciò che attiene la promozione della sicurezza energetica – ha concluso Latronico – alla luce dell’evoluzione del contesto internazionale, si profila l’opportunità di rafforzare e diversificare le interconnessioni con l’estero e di presidiare le infrastrutture di approvvigionamento, con particolare riferimento al gas naturale”.

  

Senise, Latronico: “Lavori nuova condotta entro metà febbraio”

"Monitoriamo costantemente la situazione su Senise e possiamo dire che le erogazioni a zone alterne vi sono per circa 10 ore al giorno e l'acqua in paese arriva alla velocità di 11 litri al secondo (il flusso abituale è 25 l/s). La situazione resta ovviamente lontana dalla normalità e siamo vicini alla comunità Senise in questo momento così delicato. Per quanto riguarda i lavori della nuova condotta idrica, procedono speditamente e contiamo di completarli entro metà febbraio. Successivamente alla fine dei lavori, convocheremo una riunione con il sindaco, AQL e tutti gli enti preposti per progettare l’iter che deve condurci alla condotta alternativa, così da evitare in futuro che possa accadere un evento del genere. In pochi mesi risolveremo gli errori di decenni che oggi si stanno riversando sui senisesi". Lo afferma in una nota l'assessore all'energia e ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
 

Latronico: l’impegno del governo regionale per tutela delle coste

“Con la deliberazione n. 28 del 14 gennaio 2020 la Giunta regionale ha approvato le modalità attuative per l’aggiornamento del Piano Regionale delle Coste (PRC), demandando al dirigente generale del Dipartimento Ambiente l’adozione degli atti conseguenziali a questo provvedimento, che traccia le linee strategiche per un’attenta valutazione delle condizioni dei litorali della Basilicata e definisce in quale modo operare per difendere le coste e ristabilire gli equilibri ambientali compromessi, perseguendo l’obiettivo della ricostruzione delle spiagge in crisi strutturale. In tale contesto viene ripreso un tema importante per lo sviluppo e la salvaguardia delle aree costiere, tema fermo al 2016, quando l’allora Giunta regionale adottò una versione non completa di un piano di gestione delle aree che non ha concluso mai il suo iter di approvazione. Questa impostazione è finalizzata anche a facilitare il lavoro del Commissario Straordinario delegato volto alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e alla verifica dell’efficacia dei sistemi di difesa adottati fino ad oggi permettendo quindi una ridefinizione di interventi finanziati. Il Documento conferma l’impegno politico a redigere e ad approvare quanto prima non solo il Piano regionale delle coste ma anche di procedere alla revisione dell’intero impianto normativo in merito alla gestione delle aree del demanio marittimo. Intanto si sta lavorando anche alla revisione della legge regionale n. 39 del 2009 che disciplina le funzioni di programmazione, pianificazione e gestione integrata degli interventi di difesa della costa”.

Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico, che è intervenuto ieri nel corso del convegno su “La sicurezza alla balneazione sulle coste lucane: l’area pilota di Metaponto Lido”, che si è svolto ieri pomeriggio nell’auditorium del Comune di Bernalda.

“Negli ultimi decenni – ha aggiunto Latronico – il deficit di trasporto solido dei corsi d’acqua della Basilicata ha determinato, con particolare rilevanza lungo la costa ionica, una crisi del sistema di alimentazione del litorale modificando sensibilmente gli equilibri che regolano la dinamica costiera. La causa principale del mancato apporto solido dei fiumi lucani è stata facilmente correlata alla realizzazione di invasi destinati ad uso irriguo, plurimo, industriale o per la produzione di energia elettrica, che hanno interessato, tra il 1955 ed il 1994, tutti fiumi ad eccezione del Cavone. L’apporto di sedimenti è stato ulteriormente ridotto dal prelievo di inerti lungo gli alvei e dalle opere di regimazione idraulica realizzate in questo periodo. Tra gli effetti più rilevanti del modificato equilibrio delle dinamiche costiere lungo la fascia ionica quello più evidente è stato un importante arretramento della linea di costa lungo ampi tratti di litorale ionico, che ha determinato significativi danni o limitazioni significative delle attività economiche presenti in quelle aree.
Nel corso degli anni, soprattutto nel settore nord orientale, sono stati eseguiti interventi più o meno localizzati finalizzati a contrastare il processo di arretramento della linea di costa i cui effetti sono stati di norma o inefficaci o non risolutivi”.

“L’aggiornamento del Piano Stralcio della Costa Ionica – ha detto ancora l’assessore -, riguarderà l’acquisizione di ulteriori dati, e quindi l’integrazione ed il completamento del quadro conoscitivo; contestualmente si procederà alla redazione del Piano Stralcio della Costa Tirrenica, per il quale oltre alle attività già previste per il primo aggiornamento della costa ionica, saranno realizzati ulteriori e mirate indagini finalizzate all’acquisizione dei dati necessari alla definizione del Piano ed alla popolazione del data base a supporto del Sistema informativo. La seconda fase prevedrà inoltre un programma dettagliato di monitoraggio dei parametri che sovrintendono alla dinamica costiera. Queste ultime attività saranno realizzate con innovative tecniche di rilevamento e monitoraggio di remote sensing, sia satellitari che attraverso l’uso di droni specializzati, con l’utilizzo di immagini sia ottiche che radar”.

“La nuova proposta di Piano prevede due distinte fasi e l’approvazione di due distinti stralci riguardanti il primo la costa ionica, il secondo quella tirrenica attraverso la riorganizzazione delle informazioni disponibili, anche in funzione della creazione di un S.I.T. dedicato, e ad integrare il Piano stesso sia con nuovi tematismi, e con un incremento della definizione dei dati geologici disponibili, con particolare riferimento agli aspetti inerenti la dinamica costiera ed al trasporto dei sedimenti lungo costa. Nella seconda fase è prevista l’approvazione del secondo aggiornamento del Piano Stralcio della Costa Ionica e del secondo stralcio della Costa Tirrenica. Il secondo aggiornamento del Piano Stralcio della Costa Ionica, riguarderà l’acquisizione di ulteriori dati, e quindi il completamento del quadro conoscitivo; contestualmente si procederà all’aggiornamento del Piano anche per la costa tirrenica, per la quale oltre alle attività già previste per il primo aggiornamento della costa ionica, saranno realizzate ulteriori e mirate indagini finalizzate all’acquisizione dei dati necessari alla definizione degli interventi ed alla popolazione del database a supporto del Sistema Informativo. Quest’ultima attività sarà svolta con la collaborazione dell’I.N.G.V. e dell’Agenzia Spaziale Italiana”.

“Sulla base delle conoscenze acquisite per il litorale ionico lucano e delle prime elaborazioni condotte sulla dinamica costiera – ha concluso Latronico -, pur non trascurando gli effetti che hanno avuto le barriere soffolte nel ridurre l’energia e quindi il potere erosivo delle mareggiate, nel documento preliminare al PRC si sottolinea la necessità di prevedere interventi finalizzati principalmente e prioritariamente ad impedire la perdita continua dei sedimenti costieri trasportati verso nord est dalle correnti longshore, evitando che questi si disperdano poi nei canyon della valle di Taranto. Attualmente è in corso la procedura di VAS del redigendo piano stralcio fase 1 il cui obiettivo è quello di intervenire sulle decisioni ‘a monte’ e durante tutto il processo di formazione e approvazione del Piano, al fine di orientare le scelte verso la posizione più sostenibile”.

  

Rischio idrogeologico, riunito il tavolo tecnico regionale

Si è riunito ieri il tavolo tecnico convocato dall’assessore Cosimo Latronico e dalla Direzione Generale Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, al quale hanno partecipato i referenti dell’Ufficio Risorse Idriche, dell’Ufficio Parchi, dell’Ufficio Protezione Civile e il dirigente generale della Direzione Infrastrutture e Mobilità, per affrontare le diverse segnalazioni di emergenza e rischio idrogeologico a seguito degli eventi meteorologici in atto, con particolare riferimento alle criticità idrauliche segnalate lungo gli alvei dei fiumi regionali.

Nel corso dell’incontro si è inteso dare nuovo impulso ai lavori della task force prevista dalla DGR 401 del 17/06/2020 in materia di officiosità dei corsi d’acqua regionali che vede il coordinamento dell’Ufficio Risorse Idriche.

È stato fatto il punto sullo stato dell’arte delle segnalazioni pervenute per consolidare lo stato delle conoscenze e definire il modus operandi per la futura gestione delle criticità.

Al tavolo è stata sentita anche la dirigente generale della Direzione Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per le competenze dell’Ufficio Foreste.

Dall’analisi di diversi tipi d’intervento sui numerosi corsi d’acqua, dei quali 19 già definiti o in corso di esecuzione e 23 in fase di progettazione e affidamento, è emersa la necessità di definire più compiutamente le modalità d’azione, sia in termini di urgenza, sia di programmazione, le cui attività propedeutiche non possono prescindere dalla necessità di manutenzione a regime del reticolo idrografico e delle infrastrutture idrauliche e di attraversamento.

In tale contesto, in uno spirito collaborativo istituzionale e sulla base delle segnalazioni acquisite per una programmazione complessiva, si è deciso di aggiornare i lavori del tavolo ad una data successiva alla chiusura della ricognizione degli interventi urgenti ed indifferibili.

Completamento metanizzazione, sul BUR avviso pubblico per i Comuni

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 9 (Parte 2) dell’1/2/2023 è stato pubblicato l’avviso pubblico riguardante l’assegnazione di “Contributi per il completamento e/o ampliamento delle reti di metanizzazione dei Comuni della Basilicata” (deliberazione della Giunta regionale n. 1015 del 14/12/2021).

Con il bando “si intende favorire la riduzione del costo dell’energia delle famiglie e delle imprese, mediante la concessione di contributi agli Enti Locali della Regione per interventi di metanizzazione di aree urbane e extra-urbane, ivi comprese le aree destinate ad attività produttive”, afferma l'assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia, Cosimo Latronico.

“Il governo regionale ha intrapreso con convinzione la strada della transizione energetica, nell’interesse dei cittadini e delle imprese e pensando al futuro del nostro territorio. Questa misura, attraverso il finanziamento di interventi per il completamento delle reti del gas metano, completa la strategia avviata con il bonus gas alle famiglie e il bando per i non metanizzati. La Regione offre un contributo concreto in un momento di grande difficoltà per l’aumento dei costi energetici, ma guarda anche al futuro, puntando all’energia green e alla tutela del territorio e dell’ambiente”, afferma il presidente della Regione Vito Bardi.

La dotazione finanziaria complessiva per questo avviso pubblico è pari ad euro 4.686.517,00. Ciascuna amministrazione comunale può presentare l’istanza di finanziamento per la realizzazione di nuove reti di distribuzione di proprietà dei Comuni, il completamento e/o ampliamento delle reti di distribuzione di proprietà dei Comuni, la conversione di reti interne di distribuzione esistenti da gpl a gas metano. Gli interventi dovranno essere conclusi ed essere operativi e funzionali entro 36 mesi dalla notifica del provvedimento di ammissione a finanziamento e dovranno essere coerenti con la direttiva comunitaria Direttiva 2009/73/CE. L’importo massimo concedibile per ciascun beneficiario è pari a 500 mila euro.

Le istanze di finanziamento vanno presentate entro le ore 23,59 del 3 marzo 2023 accedendo alla piattaforma informatica della “Centrale Bandi” sul sito web della Regione Basilicata, dove è possibile consultare tutta la documentazione. Gli interessati potranno inviare quesiti di chiarimento all’indirizzo di posta elettronica certificata postapec.selspa@cert.regione.basilicata.it entro e non oltre le ore 20.00 del decimo giorno dalla pubblicazione dell’avviso pubblico.
 

Bardi e Latronico a Senise: priorità assoluta a esigenze della com

“Oggi sono voluto venire di persona per dimostrare la vicinanza della Regione alla comunità senisese, per confrontarmi con il Comune e per verificare di persona l’andamento dei lavori di Acquedotto lucano. Purtroppo abbiamo dovuto attendere un evento calamitoso per intervenire sull’unica condotta esistente. Non dovremo più ripetere gli errori del passato: adesso in tempi rapidissimi interreremo la nuova condotta idrica, poi successivamente con Acquedotto lucano e il Comune convocheremo un tavolo per immaginare il percorso che porterà al raddoppio della condotta, così da impedire in futuro gli errori del passato. La ditta che sta facendo i lavori procederà con le opere anche di notte, così da avere la nuova condotta nel minor tempo possibile. Poi dovremo affrontare il tema delle perdite idriche della rete, il 62% in Basilicata, un’altra eredità del passato che sta penalizzando ulteriormente i cittadini di Senise in questo momento di emergenza. Siamo vicini ai cittadini che stanno sopportando un disagio non accettabile, anche considerando che Senise fornisce l’acqua a due regioni. Ringrazio il sindaco, Acquedotto lucano, i cittadini e i comitati locali per tutto quello che stanno facendo. Intanto con l’assessore Latronico stiamo verificando anche i presupposti per dichiarare lo stato di emergenza”.
Lo ha affermato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in visita a Senise. Con il presidente Bardi anche l’assessore all’ambiente ed energia della Regione, Cosimo Latronico, che era già stato a Senise nella giornata di sabato.

  

Apt e Regione, presentati alcuni progetti di “Ambiente Basilicata”

L’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, e il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, nel corso di una conferenza stampa aperta agli operatori turistici, hanno illustrato alcuni dei progetti di promozione realizzati nell’ambito del programma “Ambiente Basilicata”.
Il primo dei progetti presentati nel cinema Guerrieri è “Pino’s Way”, un videogame scaricabile dalle piattaforme Apple e Android, interamente progettato e realizzato – dalle musiche alla grafica al software – da professionisti lucani.
“L’iniziativa – ha spiegato Nicoletti – è finanziata da Ambiente Basilicata e rientra nelle attività di Basilicata "Comics and Games", un programma che utilizza i due media più cresciuti negli anni della pandemia per rinnovare il posizionamento della nostra regione. Il gioco punta a promuovere i due parchi nazionali lucani, il parco del Pollino e il parco Appennino lucano val d'Agri Lagonegrese, attraverso le sfide di Pino, guida turistica sempre pronta a difendere l'ambiente dalle insidie che gli si presentano davanti”.
Nella stessa circostanza è stata presentata in anteprima assoluta la serie di 5 clip promozionali “Basilicata, play with green. Un’aquila come guida”, con cui si raccontano i cinque parchi lucani con l’aiuto di una microcamera allocata sul dorso di un’aquila.
“Abbiamo voluto proporre – ha aggiunto Nicoletti – un nuovo ed originale punto di vista, letteralmente quello di un’aquila che, con una videocamera sul dorso, ci accompagna nella visita ai cinque parchi lucani. Un modo originale per vedere il paesaggio, e per raccontare le diverse attività che nei parchi si possono realizzare: dalle ciaspolate alle passeggiate a cavallo, dal cicloturismo allo yoga, e così via”-
Dopo la proiezione del documentario la conferenza stampa si è spostata nella sala riunioni dell’Open Space di Apt dove sono state presentate – per la prima volta a Matera – le tavole realizzate dall’artista Raffaele Pentasuglia, che in questi mesi sta raccontando la natura di Basilicata in un carnet de voyage d'autore. A cavallo di una bici è stato possibile provare l'esperienza immersiva di un percorso Bike dal parco del Pollino alla costa di Maratea, e con il tavolo XParks si è potuto navigare tra i parchi lucani con un'installazione in realtà aumentata, disponibile anche sugli store Android e Apple.
In esposizione nell’open space anche i numeri di Topolino con le storie ambientate in Basilicata.
“Sono progetti che ci consentono di raccontare il territorio in modo nuovo, diverso e distintivo rispetto alle modalità tradizionali. Così facendo, la Basilicata si propone come una regione dove è possibile vivere esperienze emozionanti, entrando in contatto con la natura, dove sopravvivono cultura e tradizioni antiche, ma è possibile guardare al futuro”, ha concluso Nicoletti.
L’assessore Latronico si è quindi soffermato sul programma “Ambiente Basilicata” sostenuto dal suo dipartimento con un investimento complessivo di 2 milioni di euro.
“Si tratta di un progetto – ha detto Latronico – a cui teniamo molto perché la salvaguardia dell’ambiente si raggiunge anche attraverso un programma di promozione e di valorizzazione sostenibile e all’altezza delle sfide che abbiamo davanti, soprattutto dopo la fase pandemica. Le azioni messe in campo intelligentemente dall’Apt si muovono in questa direzione e rappresentano una importante spinta alle motivazioni di un viaggio nelle nostre aree verdi. Ma voglio ringraziare per la preziosa collaborazione anche i presidenti di tutti i 5 parchi lucani perché queste iniziative hanno richiesto una loro preziosa collaborazione. I progetti presentati oggi rappresentano ovviamente solo una parte del programma di investimento che vedrà nuovi ed importanti frutti anche nei prossimi mesi. Nel frattempo – ha concluso l’assessore – stiamo già immaginando di continuare questo percorso alla luce dei positivi risultati che stiamo ottenendo sia in termini di presenze sia in termini di posizionamento della Basilicata come regione verde, da esplorare, da vivere all’aperto con tante attività sportive, ludiche e adrenalitiche”.

  

Senise, Latronico: “Avviate le operazioni per la nuova condotta”

“Stamattina le macchine speciali progettate per realizzare l’attraversamento in sotterraneo per circa 300 m di lunghezza della nuova condotta idrica hanno iniziato a operare il “micro-tunnelling”. Sono macchinari già collaudati in precedenti esperienze. Ma adesso bisogna fare più di una riflessione: perché in tanti decenni non si è pensato a raddoppiare, creare un’alternativa, per mettere in sicurezza Senise e l’area limitrofa? La comunità senisese ospita scuole superiori, centri anziani, centri medici diagnostici ed attività commerciali importanti per l’intera area circostante: superata l’emergenza, servirà realizzare un progetto – con Comune e AQL – per mettere una volta e per tutte Senise al sicuro. Sono venuto oggi a Senise per essere vicino alla popolazione, per ringraziare il Sindaco, Acquedotto lucano, la protezione civile e tutti coloro che stanno dando il proprio contributo in questo momento di emergenza che non dovrà più ripetersi. Paghiamo oggi gli errori e le mancanze dei decenni passati. Non è più accettabile”. Lo ha affermato l’assessore all’ambiente ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, in visita a Senise.

“Considerato il tempo necessario alla sostituzione dell’adduttore principale, si è fatto ricorso alle autobotti per la distribuzione di acqua potabile, si è provveduto ad implementare la portata idrica proveniente da una condotta secondaria. Dal serbatoio “Pettirosso” è possibile erogare a tutto l’abitato. È stato poi realizzato un bypass utile ad immettere nella parte bassa della rete di distribuzione comunale un acquedotto rurale che contribuisce per circa 2 l/s. Questa ulteriore portata permette di raggiungere la quantità complessiva di 9 l/s sull’intera rete. Scuole, Centro Anziani ed ASL ed i servizi essenziali al pubblico (ristorazione, alberghi) sono costantemente assistite mediante le autobotti, che riforniscono le cisterne. In questo modo oltre a garantire i servizi essenziali e vitali, si garantisce la tenuta del tessuto sociale e produttivo”, ha concluso Latronico. 

Una cima del monte Sirino intitolata a Fabio Limongi

Con una delibera approvata nei giorni scorsi La Giunta regionale ha deciso di intitolare una cima della catena montuosa del Sirino a Fabio Limongi, guida alpina e istruttore di sci che ha dedicato la sua vita alla promozione della propria terra e del comprensorio del Massiccio del Monte Sirino. morto prematuramente il 27 gennaio 2021 a causa di un tragico evento verificatosi sulla catena montuosa.

Con lo stesso provvedimento la Giunta ha stabilito che il Dipartimento Ambiente della Regione curerà, all’occorrenza del prossimo aggiornamento, l’inserimento dell’oronimo "CIMA FABIO LIMONGI", nella Carta Tecnica Regionale (CTR) e nel database geotopografico (DBGT).

“L’Amministrazione regionale – afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico – condivide l’intento del Comune di Lauria di voler onorare e perpetuare la memoria di un suo concittadino che ha sempre amato e onorato la sua terra, impegnandosi con tenacia e coraggio nello svolgimento delle sue funzioni e che con la sua determinazione ha consentito a chiunque di poter vivere esperienze indimenticabili nel maestoso comprensorio del Massiccio del Monte Sirino, offrendo continuamente l'opportunità a tutti di addentrarsi nei meandri remoti, poco conosciuti di spettacolare bellezza della Basilicata”.

Giorno della Memoria, Latronico: Matera sia città del dialogo

“È apprezzabile la proposta di Raffaello De Ruggieri di candidare Matera ad essere la città del dialogo tra popoli fratelli e di accogliere ogni anno l’ecumenismo dell’arte, ospitando artisti – scultori delle tre civiltà figlie di Abramo, in parallelo ad Assisi centro dell’ecumenismo delle religioni”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico a margine dell’incontro che si è svolto oggi a Matera per la “Giornata della Memoria” delle vittime dell’Olocausto.

“Ha ragione l’ex sindaco della città dei Sassi – ha aggiunto Latronico – Matera, per la sua storia, può chiedere all’arte di attuare un cammino di dialogo perché l’arte è la più autentica manifestazione del pensiero umano. Per alimentare i valori della memoria occorre contrastare le politiche dell’odio con azioni ricorrenti e puntuali. Riunire donne e uomini provenienti dalla cultura ebraica, cristiana e musulmana sotto il segno della cultura, dell’arte e della creatività sarebbe un ottimo viatico per affermare il valore della cultura come missione di fratellanza”.