Apea, Latronico: “Tutelare lavoratori e servizio controllo caldaie

“La Regione si impegna a convocare un ulteriore incontro con i presidenti delle province di Matera e Potenza, il direttore generale del dipartimento Ambiente e i referenti delle società in house Apea per mettere in campo ogni utile azione per tutelare i lavoratori e garantire la continuità di un servizio di pubblica utilità”.
È quanto dichiara l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, a margine della riunione convocata oggi al dipartimento regionale, finalizzata a inquadrare nel dettaglio la vicenda che riguarda in particolare l’Apea Potenza e gli 11 lavoratori che lavorano nella società, a cui hanno partecipato i rappresentanti sindacati Vincenzo Tortorelli (Uil), Vincenzo Esposito (Cgil) e Luana Franchini (Cisl), oltre ai referenti delle società Apea e all’assessore Maddalena Fazzari del Comune di Potenza.
“A partire dal 2016, quando con una legge regionale è stata demandata alle province e al Comune di Potenza la competenza del controllo sulle caldaie, i lavoratori hanno assicurato un servizio orientato alla sicurezza dei cittadini e all’efficienza degli impianti. Queste competenze maturate nel corso degli anni non vanno assolutamente disperse cercando una soluzione compatibile con il quadro normativo e proiettata a garantire le esigenze di sicurezza dei cittadini”.

  

Concluse le attività di bonifica della discarica di La Martella

Ha fatto tappa presso la discarica comunale di rifiuti solidi urbani in località La Martella di Matera, la campagna di Legambiente “I cantieri della transizione ecologica”.

All’evento hanno partecipato il presidente nazionale Legambiente Stefano Ciafani, il presidente Legambiente Basilicata Antonio Lanorte, i rappresentanti del Comune di Matera, il commissario ad acta Salvatore Margiotta e i rappresentanti dell’Ufficio Economia circolare, Rifiuti e Bonifiche della Regione Basilicata.

Il sito in questione, che si estende per una superficie di circa 15 ettari ed è costituito da 5 bacini di stoccaggio rifiuti denominati settore I, II, III, IV e V, e dall’impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani (rsu), è stato interessato, insieme ad altre 22 discariche in Basilicata, dalla procedura di infrazione comunitaria n. 2011/2215, conclusasi con sentenza di condanna della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in data 21 marzo 2019.

“In continuità con quanto tracciato dal mio predecessore – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico – oggi possiamo ritenere conclusa la bonifica di tale sito insieme ai precedenti 18; entro la fine dell’anno altre 3 discariche si uniranno, per un totale di 22 siti bonificati e risanati secondo la vigente normativa”.

Le attività di bonifica, per un importo di circa 13 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro a valere su risorse di competenza del Ministero della Transizione Ecologica e 10 milioni di euro a valere sul Patto per lo Sviluppo della Regione Basilicata FSC 2014-2020, sono state commissionate dal soggetto attuatore Invitalia al raggruppamento temporaneo d’imprese Castiglia – LaCarpia, sotto la regia del Commissario ad Acta, ed eseguite, nell’arco di due anni.

L’intervento ha riguardato, oltre allo spostamento dei sovrabbanchi di rifiuti dai settori III e IV nel settore V ancora in esercizio, la realizzazione dell’impermeabilizzazione del terreno con la copertura definitiva dei settori III e IV, l’installazione di nuovi impianti di trattamento del percolato, del biogas e di trattamento delle acque meteoriche a servizio dell’intera piattaforma.

Attualmente sono in fase di ultimazione anche i lavori di chiusura definitiva del I e II settore, non interessati dalla procedura di infrazione comunitaria, con la realizzazione della copertura finale.

“È necessario – ha aggiunto Latronico – continuare con l’indispensabile azione di sicurezza ambientale, territoriale e di salubrità per le collettività cittadine e rurali presenti nelle aree dei Comuni interessati ancora dalle discariche da bonificare e da adeguare in modo definitivo e virtuoso alla normativa europea e nazionale, per restituire al territorio e ai suoi cittadini una risorsa ecosostenibile”. 

Ambiente, con il bando regionale finanziati 56 progetti dei Comuni

Sono 56 le proposte progettuali dei Comuni lucani finanziate dalla Regione Basilicata con 27 milioni di euro a valere sull’Avviso pubblico “per la presentazione e selezione di progetti per le azioni di compensazione e mitigazione ambientale per i Comuni della Basilicata annualità 2021/2023 – art. 1 c. 2 della L.R. n. 53/2021”. Riguardano azioni e misure per migliorare la qualità del paesaggio, in ambito urbano e rurale, per il mantenimento e il ripristino della naturalità, il rafforzamento della biodiversità e la riqualificazione delle aree urbane.

Oggi il presidente della Regione Vito Bardi e l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico hanno incontrato i rappresentanti dei Comuni beneficiari del finanziamento e responsabili dell’attuazione degli interventi previsti, ai quali hanno consegnato il disciplinare che regolerà i rapporti amministrativi, contabili, finanziari e procedurali.

L’iniziativa è stata assunta in attuazione della legge regionale n. 53/2021 (Finanziamento per le azioni di compensazione e mitigazione ambientale per i Comuni della Basilicata) con la quale la Regione “intende promuovere la salvaguardia, la gestione e la valorizzazione degli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani – ha ribadito l’assessore Latronico – valorizzando nel contempo le capacità progettuali e gestionali dei Comuni lucani, che sono presidi essenziali per la cura e la tutela del territorio”. È intenzione dell'assessore candidare a finanziamento con la prossima programmazione anche i 37 progetti validati e al momento non finanziati, per un importo di circa 18 milioni di euro.

“I Comuni lucani – ha detto il presidente della Regione Bardi – devono svolgere un ruolo importante nella gestione delle politiche di governo del territorio, a partire da questi progetti di compensazione ambientale con i quali investiamo ingenti risorse pubbliche per rendere più vivibili gli ambiti urbani e rurali. Migliorare la qualità della vita nei nostri Comuni è anche un modo per combattere lo spopolamento. Occorre partire da qui per rafforzare i servizi essenziali per i cittadini e rendere i nostri Comuni più attrattivi per i giovani”. 

Finanziamenti Concessione Gorgoglione, firmati i disciplinari

Alla presenza dell’Assessore all’Ambiente Territorio ed Energia, Cosimo Latronico, sono stati firmati dai sindaci i disciplinari di finanziamento, relativi all’annualità 2020 – 2021, dei progetti di riequilibrio ambientale dei Comuni dell’area della Concessione “Gorgoglione”.
I fondi, pari a tre milioni di euro, sono stati ripartiti, in accordo con gli stessi, per un terzo ai Comuni di Corleto, Guardia Perticara e Gorgoglione e per la restante parte agli altri Comuni della Concessione.
“10 su 13 Comuni – dichiara l’assessore Latronico -hanno già presentato gli studi di fattibilità sui quali gli uffici regionali hanno fatto un'istruttoria preliminare. Il contenuto di questi progetti va nella direzione di valorizzazione paesaggistica ed ambientale. Auspichiamo un forte coordinamento degli stessi – ha aggiunto L’assessore – perché vogliamo favorire la nascita di virtuose occasioni di sviluppo dei territori che hanno contribuito al fabbisogno energetico della nazione”.

 

Finanziamenti Concessione Gorgoglione, firmati i disciplinari

Alla presenza dell’Assessore all’Ambiente Territorio ed Energia, Cosimo Latronico, sono stati firmati dai sindaci i disciplinari di finanziamento, relativi all’annualità 2020 – 2021, dei progetti di riequilibrio ambientale dei Comuni dell’area della Concessione “Gorgoglione”.
I fondi, pari a tre milioni di euro, sono stati ripartiti, in accordo con gli stessi, per un terzo ai Comuni di Corleto, Guardia Perticara e Gorgoglione e per la restante parte agli altri Comuni della Concessione.
“10 su 13 Comuni – dichiara l’assessore Latronico -hanno già presentato gli studi di fattibilità sui quali gli uffici regionali hanno fatto un'istruttoria preliminare. Il contenuto di questi progetti va nella direzione di valorizzazione paesaggistica ed ambientale. Auspichiamo un forte coordinamento degli stessi – ha aggiunto L’assessore – perché vogliamo favorire la nascita di virtuose occasioni di sviluppo dei territori che hanno contribuito al fabbisogno energetico della nazione”.

 

Finanziamenti Concessione Gorgoglione, firmati i disciplinari

Alla presenza dell’Assessore all’Ambiente Territorio ed Energia, Cosimo Latronico, sono stati firmati dai sindaci i disciplinari di finanziamento, relativi all’annualità 2020 – 2021, dei progetti di riequilibrio ambientale dei Comuni dell’area della Concessione “Gorgoglione”.
I fondi, pari a tre milioni di euro, sono stati ripartiti, in accordo con gli stessi, per un terzo ai Comuni di Corleto, Guardia Perticara e Gorgoglione e per la restante parte agli altri Comuni della Concessione.
“10 su 13 Comuni – dichiara l’assessore Latronico -hanno già presentato gli studi di fattibilità sui quali gli uffici regionali hanno fatto un'istruttoria preliminare. Il contenuto di questi progetti va nella direzione di valorizzazione paesaggistica ed ambientale. Auspichiamo un forte coordinamento degli stessi – ha aggiunto L’assessore – perché vogliamo favorire la nascita di virtuose occasioni di sviluppo dei territori che hanno contribuito al fabbisogno energetico della nazione”.

 

Finanziamenti Concessione Gorgoglione, firmati i disciplinari

Alla presenza dell’Assessore all’Ambiente Territorio ed Energia, Cosimo Latronico, sono stati firmati dai sindaci i disciplinari di finanziamento, relativi all’annualità 2020 – 2021, dei progetti di riequilibrio ambientale dei Comuni dell’area della Concessione “Gorgoglione”.
I fondi, pari a tre milioni di euro, sono stati ripartiti, in accordo con gli stessi, per un terzo ai Comuni di Corleto, Guardia Perticara e Gorgoglione e per la restante parte agli altri Comuni della Concessione.
“10 su 13 Comuni – dichiara l’assessore Latronico -hanno già presentato gli studi di fattibilità sui quali gli uffici regionali hanno fatto un'istruttoria preliminare. Il contenuto di questi progetti va nella direzione di valorizzazione paesaggistica ed ambientale. Auspichiamo un forte coordinamento degli stessi – ha aggiunto L’assessore – perché vogliamo favorire la nascita di virtuose occasioni di sviluppo dei territori che hanno contribuito al fabbisogno energetico della nazione”.

 

Ambiente, Latronico: Giunta approva seconda variante Masterplan

La Giunta Regionale della Basilicata ha approvato la seconda variante del Progetto Masterplan (DGR 547/2023). La variante, ad invarianza di spesa, redatta dall’Ufficio Masterplan dell’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata (ARPAB), in collaborazione con i responsabili di progetto delle singole schede, condurrà al completamento degli obiettivi prefissati, consentendo all’Agenzia di raggiungere entro il 2025 un livello elevato di prestazioni. Lo rende noto l'assessore all'Ambiente, territorio ed energia, Cosimo Latronico.

Con l’approvazione del documento, infatti, – spiega Latronico –  si potrà completare l’attività di adeguamento strutturale ed impiantistico e di ammodernamento dei laboratori, con l’intenzione di ottenere l’accreditamento degli stessi, potendo garantire un ottimale livello di analisi dei dati. Sarà possibile, inoltre, monitorare le acque del territorio in ossequio ai principi e alle norme tecniche delineate dalla Direttiva Quadro Acque 2022 -2027.

Per quanto attiene l’attività di monitoraggio e controllo radioattività, l’approvazione della variante risulta determinante al fine di intraprendere l’attività di controllo e monitoraggio del Radon “indoor”, secondo quanto previsto dal Piano Nazionale Radon 2022-2031.

"Questi – sottolinea l'assessore all'Ambiente Latronico –  sono soltanto alcuni degli importanti obiettivi che l’Agenzia, attraverso la rimodulazione del Progetto Masterplan, mira a raggiungere. L’approvazione dell’atto consentirà all’Agenzia di procedere ad indispensabili assunzioni di personale, di stabilizzare i lavoratori già presenti, permettendo, così, di raggiungere una dotazione organica tale da poter consentire di operare in modo efficace ed efficiente.
Con l’approvazione della seconda variante del Masterplan l’Arpab potrà concludere le attività già avviate, razionalizzare le risorse economiche e portare a termine i nuovi obiettivi in ossequio non solo alla legge regionale n. 1/2020, ma anche alle nuove direttive dell’Unione Europea, sempre più attente alla tutela ambientale. L’azione delle singole schede – conclude l'assessore all'Ambiente –  si muoverà lungo due direttrici, l’una diretta a potenziare quanto già programmato e l’altra diretta a dare inizio alle attività legate ai nuovi obiettivi, la cui realizzazione permetterà il rafforzamento dell’attività dell’Agenzia, la corretta osservanza della normativa regionale, nazionale ed europea relativamente ai principi e alle azioni declinate, ma soprattutto coerentemente alle rinnovate norme tecniche". 

Cinghiali, Latronico: prelievi nei Parchi lucani in netta crescita

“E’ in netta crescita il numero di prelievi della specie cinghiale nei Parchi della regione Basilicata”. E’ quanto afferma in una nota l’assessore All’Ambiente, territorio ed energia, Cosimo Latronico, ad esito del monitoraggio dei capi prelevati a tutto il mese di luglio 2023. “In particolare – prosegue Latronico – si segnala un sensibile incremento del numero di prelievi della specie cinghiale, in particolare nel Parco del Pollino, nel Parco del Vulture e nel Parco di Gallipoli Cognato, attraverso le varie tecniche di girata, selecontrollo da appostamento fisso e cattura tramite gabbie”.
“Nel dettaglio, – spiega l’assessore Latronico – grazie all’impulso dato dal Commissario nazionale per la peste suina africana ed alla collaborazione con le Direzioni generali Politiche Agricole Alimentari e Forestali e Salute e Politiche della Persona, nell’ultimo trimestre del 2023 (maggio – giugno – luglio) è stato registrato il prelievo di 27 capi nel Parco regionale del Vulture, 31 capi nel Parco regionale di Gallipoli Cognato e di 407 capi nel Parco nazionale del Pollino”.
“Ad esito delle attività di monitoraggio condotte dall’ufficio Parchi della Direzione Generale dell’Ambiente Territorio ed Energia, – sottolinea l’esponente della Giunta regionale – dal mese di giugno 2022 a tutto il mese di luglio 2023 sono stati prelevati complessivamente 1.871 capi della specie cinghiale nei parchi sopra citati.
In ottemperanza alle ordinanze commissariali ed al mutato quadro normativo – conclude Latronico – continueremo, con l’ausilio dell’Ufficio Parchi e della Direzione Generale, a dare ulteriore impulso ai gestori delle aree protette, ed in particolare al Parco nazionale dell’Appennino Lucano ed al Parco regionale delle Chiese Rupestri, affinché sia recepito l’invito ad intensificare tutte le azioni previste volte al contenimento della popolazione di cinghiali presenti sul territorio regionale”.

  

Ambiente e salute, la Basilicata aderisce a un progetto del PNRR

Costituire un sistema di sorveglianza permanente dell’ambiente e della salute in siti contaminati in cui gli elementi di conoscenza disponibili, sia sul piano ambientale che epidemiologico, consentano di strutturare interventi mirati per la prevenzione primaria e secondaria di effetti avversi per la salute associati alle contaminazioni, in una prospettiva di contrasto alle diseguaglianze. È questo l’obiettivo di un progetto su “Salute, ambiente, biodiversità e clima (PNC)”, al quale ha aderito la Regione Basilicata.

Un progetto collegato all'istituzione del Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SNPS), che vede impegnate 14 Regioni italiane (capofila la Regione Puglia) e rientra tra i programmi finanziati con il Piano nazionale per gi investimenti complementari al PNRR. Il finanziamento complessivo previsto è di 24,7 milioni di euro, di cui 9,9 milioni di euro destinati alle Regioni del Sud.

“Con questa iniziativa – afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico – puntiamo a rafforzare le azioni di prevenzione nei siti SIN di Tito e della Val Basento, con l’obiettivo primario di tutelare la salute dei cittadini e la qualità dell’ambiente. Questa azione di prevenzione si muove nel solco del progetto di monitoraggio ambientale e sanitario Lukas, le cui attività stanno per essere attuate”.

“Intendiamo inoltre contribuire – aggiunge l’assessore – al rafforzamento delle strutture e dei servizi del Sistema nazionale di prevenzione della salute e del Sistema nazionale di protezione dell’ambiente, innanzitutto attraverso una ricognizione dei dati relativi alle fonti di pressione ambientale, di contaminazione ambientale nelle diverse matrici, di esposizione della popolazione, di descrizione dell’offerta sanitaria e di consumo di prestazioni. Puntiamo infine a consolidare gli strumenti di sorveglianza epidemiologica e a definire in maniera partecipata i piani territoriali di intervento e gestione del rischio a supporto della programmazione strategica di sviluppo sostenibile dei siti in questione”. 

Latronico: l’arco ionico lucano verso un’Area Marina Protetta

Nei prossimi giorni la Regione Basilicata chiederà al MASE che l’area dell’arco ionico lucano sia identificata come “area marina di reperimento”. Tale richiesta è propedeutica all’istituzione di un'Area Marina Protetta che avviene con decreto ministeriale.
È quanto annunciato dall’Assessore all’Ambiente, Cosimo Latronico, nel corso di un evento promosso da Legacoop tenutosi a Policoro nei giorni scorsi.
“Le Aree Marine Protette (AMP) – spiega Latronico- sono strumenti preziosi per affrontare efficacemente le grandi sfide dello sviluppo sostenibile e per partecipare all’attuazione dei principali accordi internazionali, l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, l’Accordo sul clima di Parigi, la Convenzione di Barcellona per una rete coerente di AMP nel Mediterraneo e l’obiettivo Aichi 11 della Convenzione sulla diversità biologica. Sono costituite da ambienti marini, acque, fondali e tratti di costa prospicienti, che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche, con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine e costiere, nonché per l'importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono. L’area dell’arco ionico lucano – osserva l’Assessore Latronico – con i suoi sistemi ecologici fragili (ben 5 foci) e unici, non può non essere oggetto di tutela; infatti, sono 5 i siti afferenti a Natura 2000 presenti sulla porzione di territorio costiero, mentre in mare vi è anche il sito SIC “Mare della Magna Grecia”, di recente istituzione. Fino a qualche anno fa l’opinione pubblica temeva l’istituzione di un parco o di un’area protetta a causa dei vincoli che tale tutela poteva attivare, oggi si deve constatare una grande attenzione da parte della popolazione per la conservazione della biodiversità e degli ambienti delicati e fragili presenti lungo la costa. La presenza di delfini, megattere e tartarughe marine porta a voler tutelare anche dell’area antistante la costa. La maggiore attenzione della popolazione nei confronti dei target naturalistici, stimola le istituzioni ad approfondire le procedure istitutive di un’area marina protetta. È una certezza- conclude Latronico – che le AMP danno un immenso aiuto al nostro mare e all’intero ecosistema terrestre, conservando la biodiversità e l’habitat e aumentando la resilienza del mare. Oltre a questo, aiutano a mantenere le economie locali e a promuovere lo sviluppo sociale e sostenibile”. Inoltre, in tal modo si potrà dare un contributo per raggiungere l’obiettivo fissato dalla Commissione Europea di conseguire il 30% di superficie protetta entro il 2030”.

 

Parco della Murgia: Latronico, la Regione conferma il suo impegno

L’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico, in risposta all’invito del sindaco di Matera, Bennardi, a “rafforzare il Parco Murgia”, conferma l’impegno costante della Regione Basilicata affinché l’Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese rupestri del Materano possa espletare al meglio le sue funzioni.
La Regione, preposta alla vigilanza ed al controllo sui Parchi, assicura e conferma la propria volontà, reale e concreta, di definire la governance, della quale – si precisa – è investito il Consiglio regionale, così come di garantire il trasferimento delle risorse ordinarie e straordinarie.
In particolare, in attuazione dell’articolo 5 della legge regionale 10/2020 la Regione, con l’impegno della Direzione Ambiente, stanzia annualmente somme pari a 450.000 euro per la copertura finanziaria della gestione dell’ordinario, a cui si aggiungono 100.000 euro finalizzati alla eventuale assunzione di personale a tempo determinato per lo svolgimento di attività di sorveglianza, controllo e monitoraggio.
Quanto, in generale, all’emergenza segnalata della chiusura del sentiero che conduce al ponte tibetano, l’assessore ricorda che nell’ambito del Programma INGREENPAF, la Regione ha finanziato diversi progetti, tra cui quello della manutenzione della sentieristica del Parco della Murgia del Materano di circa 200.000 euro, proprio per far fronte ad una fruizione in sicurezza del territorio e che, sino ad oggi, ha sempre garantito l’adempimento del proprio ruolo istituzionale.

  

Riequilibrio territoriale, Latronico: risorse disponibili dal 2024

"La norma regionale n.10 del 20 marzo 2020 all’art. 7 definisce la quota in percentuale delle somme da destinare al riequilibrio territoriale, pari al 20%, delle somme complessive versate alla Regione Basilicata per compensazione ambientale della tariffa dell’acqua all’ingrosso, rapportate, in funzione dell’utilizzo, ai volumi idrici trasferiti dagli invasi lucani.
Difatti non si è potuto dare corso alle previsioni dell’art.7 sopra citato, in quanto la definizione, sebbene solo per Acquedotto Pugliese spa (47,3 mln), delle risorse destinate alla compensazione ambientale, sia in termini di volume idrico trasferito che di aggiornamento delle tariffe a mc, è avvenuta a seguito della convocazione del comitato di coordinamento dell’Accordo di Programma Governo risorse idriche dell’aprile 2023, dopo ben sette anni dall’ultima convocazione.
Nel caso concreto, pertanto, la Regione Basilicata potrà disporre di tali somme solo a partire dal 2024, in quanto i pagamenti semestrali della componente ambientale, previsti da parte di Acquedotto Pugliese spa decorrono da giugno 2023 e per i successivi 3 semestri.
Potranno essere iscritti a bilancio 2024, per riequilibrio territoriale della tariffa dell’acqua all’ingrosso, somme pari al 20% delle due prime rate versate da Acquedotto Pugliese nel corso del 2023, per una somma complessiva pari a circa 4,73 Mln.
La ripartizione dei fondi così definiti, in armonia con le finalità dell’Accordo di Programma Quadro del 2016, sarà effettuata per ambito territoriale in proporzione ai volumi idrici erogati, nel rispetto di quanto stabilito con la DGR 452 del 13/07/2022".
Lo afferma in una nota l'assessore all'ambiente e all'energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico
  

Incendio Melfi, Latronico: Arpab intervenuta prontamente

“I tecnici dell’Agenzia regionale per l’ambiente sono intervenuti con prontezza nell’area industriale di San Nicola di Melfi, per verificare se ci fossero rischi per i lavoratori e la popolazione per l’immissione nell’aria di sostanze tossiche a seguito dell’incendio scoppiato domenica scorsa nei capannoni delle aziende Mossucca International logistica e trasporti e Globalrent. Alle due centraline fisse che controllano quotidianamente la qualità dell’aria nella zona si è aggiunta la stazione mobile dell’agenzia. Dai dati sull'area emergono valori tutti contenuti nelle norme”.

Lo ha detto l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, che nelle ore immediatamente successive all’incendio ha subito attivato l’Arpab, tenendosi in costante contatto con il sindaco di Melfi, Giuseppe Maglione.

“Attraverso il prezioso lavoro dei tecnici dell’Arpab, che ringrazio insieme ai vigili del fuoco e a tutte le istituzioni intervenute per affrontare questa emergenza – ha aggiunto Latronico -, continueremo a monitorare con attenzione le matrici ambientali nella zona. Agli imprenditori ed ai lavoratori colpiti da questo evento esprimo la solidarietà del presidente Bardi e del governo regionale, che è da tempo impegnato per affrontare e risolvere i tanti problemi delle nostre aree industriali, a partire da quello della sicurezza”.

Torrente rosso, sì a proposta nuovo Sito di interesse comunitario

La Giunta regionale ha approvato ieri, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico, la proposta di un nuovo Sito di Interesse Comunitario (pSIC), afferente alla rete europea Natura 2000, denominato “Torrente Rosso” ricadente sul territorio di Pietragalla. La designazione è avvenuta in adesione alla richiesta dell’Unione Europea di ampliare la superficie di aree tutelate di concerto con l’amministrazione e le associazioni locali.

Il sito proposto è un torrente immissario del fiume Bradano e si snoda per circa 1 km in un'area collinare a Nord di Potenza, non distante dal Parco Regionale del Vulture, in un'area caratterizzata da un mosaico di agroecosistemi che si alternano a piccoli boschi. Si tratta delle ultime propaggini del robusto sistema forestale lucano, che procedendo verso Est lascia il posto alla monocoltura cerealicola, conservando tratti del reticolo idrografico principale e piccoli nuclei residuali di vegetazione arborea. Il sito rappresenta un corridoio ecologico fluviale, che confluisce in un nodo della rete ecologica regionale: la diga di Acerenza. Sulle sponde si alternano foreste a galleria con querceti mesofili, arbusti e piccoli prati umidi. Lungo il corso del torrente sono state realizzate delle piccole briglie, in corrispondenza delle quali si sono formate delle pozze più profonde che conservano l'acqua anche nella stagione asciutta utili per la riproduzione degli anfibi. Ai bordi del torrente, sui versanti che ne delimitano troviamo un mosaico articolato di colture cerealicole, pascoli, foraggio e i piccoli appezzamenti di colture permanenti (oliveti) che possono essere annoverati tra gli ambienti semi-naturali che forniscono un apporto trofico e una pletora di ambienti riproduttivi o di rifugio per fauna ed avifauna nidificante, stanziale e/o in migrazione. Queste aree non comportano disturbo agli habitat ed alle specie contenute nel sito si alternano prati e maggesi a costituire una micro-variabilità ecologica che rende compatibile la presenza di comunità di insetti, invertebrati, micro-mammiferi che a loro volta richiamano animali più grandi a caccia di prede (rettili, chirotteri, anfibi, mammiferi di maggiori dimensioni). Al torrente si connette una rete di impluvi, fossi minori continui o interrotti e talora frammentati dall’attività agricola a costituire un sistema di elementi naturali residuali, corridoi discontinui terrestri e umidi, piccole stepping-stones in relazione ecologica con il sistema naturale più ampio.

“La valenza ecologica del sito proposto – afferma Latronico – è rilevante per la posizione geografica in cui si trova e per la sua funzione, quale corridoio di connessione tra un’area umida (diga di Acerenza) della rete ecologica regionale ed il reticolo idrografico minore che innerva un'area caratterizzata da agroecosistemi e formazioni forestali mesofile”. Sono presenti anche elementi sporadici di Tamerix ssp. e nuclei di megaforbie sulle sponde del torrente. Si osservano spesso – esemplari di Milvus milvus, Milvus migrans, Buteo buteo, Elaphe quatuorlineata, Hierophis viridiflavus. Il corridoio confluisce nella fascia di vegetazione più ampia che borda il fiume Bradano e consente attraverso essa gli spostamenti della fauna di maggiori dimensioni (ungulati, lupo) a monte verso i vasti nuclei boscati dell'area del Vulture, a valle verso le colline cerealicole dell'alto e medio Bradano fino alle forre e le gravine tipiche dell'area materana. Il torrente sebbene fruito da escursionisti e pescatori, presenta caratteristiche di elevata naturalità, non sono state rilevate tracce di disturbo o minacce di sorta ai target naturalistici riscontrati.

“Grande è la valenza, per la conservazione della biodiversità, anche di piccoli lembi di territorio – aggiunge l’assessore -, aree tutelate che nell’area nord-orientale della Basilicata sono completamente assenti. L’obiettivo che ci si propone è quello di andare ad individuare nuovi siti da tutelare, sempre concertandone le dimensioni e i confini con le amministrazioni locali e con i diversi portatori d’interesse. Restiamo ora in attesa dell’inserimento nell’elenco comunitario. La Basilicata è uno scrigno di biodiversità che va tutelato al fine di trasmetterlo alle generazioni future”. 

Giunta delibera ammissione a finanziamento 16 progetti AL-EGRIB

La Giunta regionale guidata dal Presidente Bardi ha deliberato, nel corso dell’ultima riunione, l’ammissione a finanziamento di 16 progetti proposti da Acquedotto Lucano ed EGRIB nel settore strategico della depurazione e delle risorse idriche, di importo complessivo pari 3 milioni di euro.
“Si tratta – spiega l’assessore all’Ambiente, territorio ed energia, Cosimo Latronico – della costituzione di un parco progetti, ritenuti strategici e/o prioritari da poter all’occorrenza candidare a finanziamento nell’ambito dei diversi canali comunitari, nazionali e regionali, da ammettere a finanziamento a valere sul fondo di rotazione istituito con la DGR 828/2022.
E’ un evento leva – sottolinea Latronico – che avrà la possibilità di progettare interventi sulle infrastrutture del servizio idrico integrato per un valore stimato pari a circa 30 milioni di euro.
Si lavora nella prospettiva di operare una riduzione della dispersione idrica e di efficientamento energetico oltre che di migliorare i processi di potabilizzazione e depurazione a salvaguardia della risorsa idropotabile e delle matrici ambientali”.

  

Impianto eolico mar ionio, Regione invia nota al Mase

“La Regione Basilicata, con una nota inviata ieri al Mase, ha fornito il proprio contributo alla fase di scoping della valutazione di impatto ambientale da effettuarsi da parte, appunto, del Mase competente per la realizzazione di un impianto eolico off shore nel mar ionio. Va chiarito che questa è una fase preliminare in cui vengono raccolte indicazioni perché il proponente sviluppi approfondimenti nello studio di impatto ambientale, sul quale poi si svolgerà la valutazione vera e propria, come detto, in capo al ministero. Gli aspetti che la Basilicata ha segnalato sono relativi agli impatti sull'ambiente, sul paesaggio e sui siti Natura 2000 della costa ionica. Si tratta di una richiesta di approfondimenti che riguarda molti aspetti: dalle tecnologie da utilizzarsi con riferimento ai collegamenti on shore, cioè su terraferma nel proprio territorio, alle ricadute sulle componenti ambientali a mare e su terraferma, nonché riguardo alla fruizione in senso ampio della costa. Ha, infatti, chiesto di analizzare e tener conto delle ricadute dell'intervento su un territorio a forte vocazione turistica e di notevole importanza naturalistica a livello comunitario. Ha, inoltre, chiesto sin d'ora l'attivazione dell'inchiesta pubblica come strumento di massima partecipazione della società civile e dei cittadini residenti nell'area”.
È quanto dichiara l’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico.

   

Fotovoltaico autoconsumo, Latronico: “Basilicata best practice”

"L’iniziativa avviata in Basilicata nei mesi scorsi rappresenta certamente una best practice di cui il ministero dell’Ambiente Gilberto Pichetto ha tenuto conto nell’emanare il decreto che per le annualità 2024-2025 stanzia un fondo di 200 milioni di euro, ulteriormente incrementabile, a favore delle famiglie in condizioni di disagio economico interessate all’installazione di impianti fotovoltaici di autoconsumo. Un provvedimento, quello del governo centrale rivolto in particolare alle regioni del Mezzogiorno, che va incontro alle esigenze delle famiglie e al contempo punta a salvaguardare l’ambiente”.

È quanto dichiara l’assessore all’Ambiente ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, commentando il decreto firmato dal ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica per consentire l'accesso agevolato all'energia rinnovabile alle persone che appartengono a nuclei familiari con Isee inferiore ai quindicimila euro o a trentamila, avendo almeno quattro figli a carico.

  

FSC 2021/27, Latronico: 945 milioni per il nostro rapido sviluppo

“Grazie al lavoro del governo Meloni e del ministro Fitto sarà attuata una manovra che libera risorse importanti per la Basilicata e per le regioni del Mezzogiorno”.
È quanto dichiara l'assessore all'ambiente e all'energia Cosimo Latronico riguardo al riparto delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) del ciclo di programmazione 2021/27 che destina alla Basilicata 945 milioni di euro.
“La clausola di salvaguardia dell'80% a favore del sud e la possibilità di usare le risorse del FSC per cofinanziare i programmi europei – aggiunge Latronico- libera i bilanci regionali e favorisce il rapido sviluppo della Basilicata".

FSC 2021/27, Latronico: 945 milioni per il nostro rapido sviluppo

“Grazie al lavoro del governo Meloni e del ministro Fitto sarà attuata una manovra che libera risorse importanti per la Basilicata e per le regioni del Mezzogiorno”.
È quanto dichiara l'assessore all'ambiente e all'energia Cosimo Latronico riguardo al riparto delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) del ciclo di programmazione 2021/27 che destina alla Basilicata 945 milioni di euro.
“La clausola di salvaguardia dell'80% a favore del sud e la possibilità di usare le risorse del FSC per cofinanziare i programmi europei – aggiunge Latronico- libera i bilanci regionali e favorisce il rapido sviluppo della Basilicata".