Rifiuti, Rosa: tre milioni e mezzo di euro a Comuni e Province

Tre milioni e mezzo di euro ai Comuni e alle Province per la gestione dei rifiuti. Lo prevede un avviso pubblico, approvato dalla giunta regionale nell’ultima riunione.
“Il nostro intento – commenta l’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, che ha proposto la delibera – è quello di supportare il Comune a reprimere i comportamenti incivili di chi abbandona i rifiuti per strada o in aree non idonee. Sono finanziabili, infatti, progetti che incentivano il senso di responsabilità dei cittadini e la vigilanza degli enti preposti”.
Oltre ai sistemi di controllo, il bando assegna contributo agli enti pubblici anche per rimuovere i rifiuti abbandonati e bonificare le aree pubbliche o di interesse pubblico, ripristinando lo stato dei luoghi.
“Questo avviso – aggiunge Rosa – si inserisce nelle azioni che il Dipartimento sta promuovendo non solo per incoraggiare il corretto conferimento dei rifiuti urbani ma anche per realizzare centri di raccolta comunali e intercomunali e sviluppare le pratiche di compostaggio. Si tratta di misure importanti perché la gestione dei rifiuti è giudicata da tempo prioritaria nelle politiche ambientali e per la tutela del territorio”.
Il bando sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata.

Emissione gas Cova, Rosa chiede chiarimenti e verifiche

In seguito alla notizia di un’emissione di gas che sarebbe avvenuta oggi presso il Centro Oli di Viggiano, l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, ha chiesto all’Eni di “relazionare in merito alle attività svolte” e all’Arpab e agli uffici del Dipartimento di “effettuare i dovuti controlli”.
“La notizia – ha commentato l’assessore Rosa – ha destato una forte preoccupazione nell’opinione pubblica. Perciò procediamo subito con i controlli e le verifiche per capire che cosa è successo e chiarire al più presto la vicenda”.  

Arpab, Rosa: al via riforma per un’Agenzia più snella

Un’Agenzia regionale per l’ambiente più snella ma soprattutto più operativa. Va in questa direzione il disegno di legge di riforma dell’Arpab approvato oggi dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.
La nuova normativa, che passa ora all’esame del Consiglio regionale per la definitiva approvazione, prevede tra i vari punti l’abolizione del direttore amministrativo e dei dipartimenti provinciali, dando maggiore spazio alla possibilità di avere più sedi di laboratori sul territorio. Scompare anche la Conferenza permanente, che, a quanto risulta, negli ultimi quattro anni non si è mai riunita. Con il ddl, inoltre, attraverso la partecipazione delle associazioni ecologiste maggiormente rappresentative sul territorio regionale viene rafforzato il Comitato tecnico che diventa così un vero e proprio organo di supporto nella gestione delle politiche ambientali.
“Dopo anni di attesa finalmente abbiamo messo mano ad un’Agenzia – commenta l’assessore Rosa – che per la sua struttura e per la complessità delle funzioni non sempre ha saputo essere all’altezza del suo ruolo. Intendiamo modificare l’attuale legge regionale, laddove la pratica ha dimostrato carenze o inefficienze, reinterpretando le funzioni dell’Arpab alla luce delle sempre più pressanti attenzioni alle tematiche ambientali scaturite dal mutato contesto socio-economico della Basilicata”. 
La nuova normativa, inoltre, risponde all’obbligo previsto dalla legge nazionale sul sistema a rete per la protezione dell’ambiente di adeguare le normative regionali entro il 14 giugno 2017. Cosa che finora non è stata realizzata. E’ prevista, dunque, una programmazione in armonia con il dettato normativo nazionale e scadenzata in modo tale da consentire un adeguamento costante e continuativo delle attività dell’Agenzia nel triennio e nell’anno. Nel campo dei controlli e della vigilanza viene, infine, attribuito un potere specifico del Dipartimento Ambiente e del suo direttore genale per le inadempienze collegate all’attuazione dei Piani triennale e attuale.

Rosa incontra i vertici della Cna lucana

L’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, ha incontrato oggi a Potenza una delegazione della Cna di Basilicata, che aveva chiesto di essere ascoltata per manifestare una serie di esigenze che interessano il mondo dell’artigianato.
Alla riunione era presente, tra gli altri, il presidente della Cna, Leonardo Montemurro, che a nome della delegazione ha evidenziato che “in questi anni non si è puntato molto sull’artigianato, in una regione in cui il tessuto produttivo è fatto da piccole e medie impresa” ribandendo “la necessità di ripartire dalla legge regionale sull’artigianato mettendo fondi a disposizione”. La Cna ha inoltre chiesto “se esiste la possibilità di utilizzare i fondi del petrolio per progetti innovativi alle imprese” rilanciando sul tema dell’ambiente “l’idea dei contratto sviluppo istituzionali con Invitalia per la sicurezza delle aree artigianali e agricole”. “Il nostro lavoro – ha detto l’assessore Rosa – si fonda sulla concertazione. Stiamo immaginando politiche di sviluppo sostenibile che coinvolgano le società petrolifere, in primis, ma anche il mondo produttivo, con un apposito tavolo di concertazione al quale tutti partecipino alla pari, portando proprie idee e soluzioni. Mi riferisco anche ai rappresentanti dell’Università e degli Ordini professionali, affinché diano spunti sui quali lavorare ed investire”. Per quanto riguarda le risorse, l’assessore Rosa ha spiegato che “bisogna prima focalizzare bene la situazione ereditata” per poi capire “la disponibilità per il 2020”. A conclusione dell’incontro l’esponente della giunta ha assicurato alla delegazione della Cna che riferirà al presidente della Regione, Vito Bardi, le esigenze manifestate.

Sin Tito, Rosa: stiamo recuperando aree importanti

“Stiamo recuperando importanti aree della zona industriale di Tito. I progetti stanno andando avanti. Sono fiducioso che dopo la bonifica dalle contaminazioni ambientali potremo riutilizzare i siti dismessi per lo svolgimento di nuove attività”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, dopo il sopralluogo nel Sito di interesse nazionale (Sin) di Tito.

L’assessore, che ieri ha visitato le aree del Sin Valbasento, ha avuto modo di verificare lo stato di avanzamento delle opere di messa in sicurezza dei siti dismessi con i referenti del Consorzio industriale di Matera, i rappresentanti dell’Arpab e i responsabili dei procedimenti di bonifica. Presenti i rappresentanti della Provincia di Potenza e il sindaco di Tito, Graziano Scavone.

Con l’Accordo di programma quadro (Apq) del 2013 per il Sin Valbasento sono stati indicati quattro interventi per oltre 23 milioni di euro. Stipulato il contratto di appalto e consegnati i luoghi, sono in corso le analisi integrative per la messa in sicurezza e bonifica delle acque di falda, primo dei progetti dell’Aqp per la zona industriale lucana. Per quanto riguarda, invece, l’area fluviale compresa nel Sin di Tito, non sono stati riscontrati superamenti delle soglie di contaminazione; di conseguenza, poiché non sono necessarie opere di bonifica, i progettisti hanno proposto un semplice piano di monitoraggio, ora in attesa della pubblicazione da parte della stazione appaltante. Gli ultimi due interventi che riguardano la messa in sicurezza delle scorie siderurgiche e del bacino fosfogessi sono stati rallentati dalla presenza di radioattività naturale rilevata dall’Arpab nel 2013. Fatto che ha richiesto la redazione di un Piano di caratterizzazione, anche quest’ultimo in attesa della pubblicazione della stazione appaltante.

“Questi sopralluoghi – ha continuato Rosa – ci aiutano a capire anche a livello visivo lo stato dell’arte e quali sono i punti dove si inceppa la prosecuzione della bonifica. Dal canto nostro continueremo a sollecitare i funzionari responsabili affinché si superino in tempi non biblici gli ostacoli della burocrazia. Dobbiamo chiudere una volta per tutte l’annosa vicenda della bonifica delle nostre aree industriali dismesse con la consapevolezza di nuova cultura più rispettosa dell’ambiente”. 

Pozzo petrolifero Monte Li Foj, Rosa: subito verifiche

Facendo proprie le preoccupazioni del sindaco di Picerno, Giovanni Lettieri, e dei cittadini, anche alla luce dei risultati delle analisi chimiche commissionate dall’associazione Amici Monte Li Foj, l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, si è subito attivato per verificare la possibile contaminazione da idrocarburi nelle falde acquifere dell’area del pozzo petrolifero scavato dalla Enterprise Oil Exploration e abbandonato da più di venti anni.
“Ho chiesto ai miei uffici e all’Arpab – afferma Rosa – di conoscere la reale situazione anche sulla scorta delle attività poste in essere dalle amministrazioni precedenti. Per il governo Bardi la tutela della salute e dell’ambiente non sono negoziabili. Non lasceremo sola la comunità di Picerno ma metteremo in campo ogni azione utile per fare chiarezza su un possibile inquinamento e restituire serenità ai cittadini”.

Sin Valbasento, Rosa: restituire alla collettività aree dismesse

“Vogliamo restituire alla nostra collettività le aree industriali dismesse dopo aver portato a termine le opere di bonifica e di messa in sicurezza”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, al termine dei sopralluoghi nelle aree del Sito di interesse nazionale (Sin) Valbasento. L’esponente della giunta Bardi ha tenuto tre incontri, a Salandra, a Ferrandina e a Pisticci, ai quali hanno preso parte i rappresentanti della Provincia di Matera, i sindaci dei Comuni interessati, i referenti del Consorzio industriale di Matera, i rappresentanti dell’Arpab e i responsabili dei procedimenti di bonifica, con l’intento di verificare lo stato dell’arte dei progetti e accelerare, rispettando uno stretto cronoprogramma, gli interventi previsti dall’Accordo di programma quadro sottoscritto per i Sin lucani nel 2013.
“L’attenzione del governo Bardi all’ambiente è altissima. Lo dimostra – ha aggiunto Rosa – il fatto che intendiamo riaccendere i riflettori sulla questione dei Siti d’interesse nazionale, abbandonati da anni. Ci sono procedure in ritardo o bloccate dalla burocrazia. Proviamo a svoltare anche su questo. Quando eravamo all’opposizione abbiamo spesso segnalato questi problemi. Oggi abbiamo il potere di incidere concretamente su tali questioni, di sollecitare gli uffici e di ottenere risultati in termini di controlli. Vogliamo trasformare in fatti e in azioni concrete. Non è possibile che a distanza di tanti anni esistano ancora situazioni di questo tipo. Abbiamo perso risorse a causa di lentezze burocratiche, ma ora stiamo stipulando un nuovo accordo quadro per recuperare quei fondi: vogliamo spenderli per l’ecologia”.
Riferendosi alle opere previste, Rosa ha riferito che “la procedura riguardante la bonifica della Materit è ancora ferma al Ministero”, “Avevamo sollecitato ottenendo un incontro per il 13 novembre scorso. Quell’appuntamento – ha detto ancora – è purtroppo saltato per alcuni problemi da parte della ditta affidataria. Le criticità sono state superate e quindi abbiamo richiesto nuovamente un incontro tecnico, che si terrà prima di Natale, per poter validare il progetto e successivamente partire con i lavori. Spero che l’anno nuovo ci porti notizie positive per il sito della Materit”.
Per quel che riguarda, invece, l’area di Pisticci, “alcuni progetti stanno andando avanti, altri si sono arenati, altri ancora sono in uno stato avanzato. Ci sono situazioni variegate e diverse. È importante a questo punto capire dove sono gli ostacoli per riattivare i processi. L’iniziativa di oggi per fare il punto della situazione serve proprio a questo”.
Sin Valbasento, gli interventi
Sono dieci gli interventi previsti dall’Accordo di programma quadro (Apq) “rafforzato”, firmato il 19 giugno 2013, per i due Siti lucani di interesse nazionale (Sin) Tito e Valbasento.
Per la bonifica dell’area industriale della Valbasento sono disponibili oltre 23 milioni di euro su un totale di circa 47 milioni di euro.
Dei sei interventi del Sin Valbasento, solo per il completamento dell’esecuzione della caratterizzazione della pista Mattei il bando di gara è stato aggiudicato in via definitiva. Per gli altri sono ancora in corso le procedure, rallentate dalla necessità di ulteriori indagini e rilievi. Particolarmente complesso, perché esteso ad aree ricadenti in tre comuni, Pisticci, Salandra e Ferrandina, il completamento della messa in sicurezza e bonifica delle acque di falda delle sole aree di competenza pubblica. A seguire, la bonifica dei suoli delle aree pubbliche nonché di quelle agricole colpite da inquinamento indotto, il completamento della caratterizzazione e della progettazione della bonifica delle acque superficiali e dei sedimenti del fiume Basento, la realizzazione degli interventi di Mise e la bonifica delle acque superficiali e dei sedimenti dell'asta fluviale del fiume Basento, e, infine, la progettazione e la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del sito ex Materit.
  

Aree Sin Basilicata, sopralluoghi dell’assessore Rosa

L’assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata Gianni Rosa effettuerà una serie di sopralluoghi nelle aree Sin della Basilicata “per acquisire ulteriori informazioni e la segnalazione di precise esigenze da parte di tutti i soggetti interessati alle procedure di bonifica dei siti di interesse nazionale”.

Domani, martedì 10 dicembre, Rosa sarà in Valbasento: alle 10,00 nell’area industriale di Salandra, alle 11,00 nell’area industriale di Ferrandina e alle 12,15 nell’area industriale di Pisticci scalo. Mercoledì 11 dicembre, alle ore 10,00 l’assessore visiterà invece l’area industriale di Tito scalo.

Ai sopralluoghi sono stati invitati a partecipare i sindaci dei Comuni interessati, i referenti dei Consorzi industriali ed i responsabili dei procedimenti di bonifica. 

Nuovo Data Center, Rosa: progetto approvato dall’Agid

In riferimento all’interrogazione presentata dal consigliere regionale Gianni Leggieri (M5S) sul nuovo Data Center unico regionale, l’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, precisa che “già con nota dell’8 novembre l’Agenzia per l’Italia digitale ha comunicato l’esito positivo delle verifiche tecniche svolte dai propri uffici, confermando la coerenza del progetto presentato dalla Regione Basilicata con la Strategia nazionale ‘Crescita digitale’ e il Piano Triennale dell’Informatica della Pa”.
Parere positivo che, aggiunge Rosa, “dimostra che il progetto, redatto dall’ufficio Amministrazione digitale diretto da Nicola A. Coluzzi, è conforme alle linee strategiche nazionali e, quindi, diversamente da quanto affermato dal consigliere, non risulterà assolutamente obsoleto. Fermo restando che l’iniziativa del consigliere Leggieri è pienamente legittima e che lo stesso riceverà risposte ufficiali in Consiglio regionale. Tranquillizziamo, dunque, i lucani che non siamo di fronte a un’operazione che spreca 11 milioni di euro. Viceversa, l’investimento innalzerà lo stato tecnologico della Regione Basilicata a livello 4.0 con immediati riflessi anche sulle altre amministrazioni pubbliche, che potranno usufruire di infrastrutture tecnologiche avanzate e certificate”.

bas 02

Università, Rosa: sia un riferimento per il sistema economico

“L’Università degli Studi della Basilicata ha tutti i requisiti per diventare veicolo di una rinnovata coscienza sociale e per contribuire alla ripartenza dell’economia del nostro territorio. E allora, ecco il passo avanti che dobbiamo fare insieme, Università e istituzione regionale: dare ai giovani lucani un motivo per laurearsi in Basilicata e rimanere a lavorare in Basilicata. Posso dire sin da ora che questo Governo regionale è impegnato sui tavoli nazionali per chiedere criteri più equi nella distribuzione del Fondo di finanziamento ordinario che consentano il consolidamento delle realtà universitarie, specialmente di quelle di piccole dimensioni, dove piccolo, proprio perché si parla di conoscenza e cultura, e non di mercati e di economie di scala, non è sintomo di pessima qualità ma, al contrario, è indice di maggiore attenzione e cura verso l’insegnamento e verso gli studenti”.

Lo ha detto l’assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata Gianni Rosa, che è intervenuto oggi a Potenza alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli studi della Basilicata.

Rosa si è rivolto innanzitutto agli studenti, ai quali ha portato il saluto del presidente della Regione Vito Bardi, assente per impegni concomitanti. “Sono tempi di grandi trasformazioni – è il messaggio di Bardi -, che vedono voi giovani al centro di grandi mutamenti. Il nostro compito, il compito di chi amministra, è quello di creare le condizioni perché le vostre aspettative e i vostri sogni diventino realizzabili. E diventino realizzabili, qui in Basilicata”.

“Il periodo universitario è proprio quello in cui i sogni iniziano a prendere forma – gli ha fatto eco Rosa -. L’Università è il luogo in cui il pensiero può nutrirsi e svilupparsi liberamente, dove l’individuo esercita il suo pensiero critico e getta le basi per la realizzazione del suo futuro. Ma è di più. È il luogo dove dalla dimensione del singolo, luogo della conoscenza, si passa alla dimensione collettiva, luogo che contribuisce allo sviluppo della società. Del resto, l’Università come la conosciamo oggi è l’evoluzione della conoscenza ‘particolare’ fornita a pochi, che è divenuta conoscenza diffusa, aperta ad una ‘università’ di studenti. Ed è ripartendo dalla dimensione collettiva che dobbiamo riscoprire la centralità dell’Università nella società come risorsa strategica fondamentale del Paese e della Regione”.

“La concertazione tra Regione e Università – ha aggiunto Rosa – deve essere la sintesi di una visione della Basilicata che vogliamo per i nostri giovani. È la ‘terza missione’ dell’Università, accanto a quelle classiche di ricerca e didattica. È questo che chiediamo al nostro Ateneo di implementare: la valorizzazione delle competenze, delle professionalità lucane, dei risultati della ricerca e dell’innovazione. Siamo consapevoli che non è una cosa nuova per la nostra Università che, anzi, si è contraddistinta in questi anni per numerose azioni realizzate. Tuttavia, nei prossimi anni, questo Governo regionale ha intenzione di supportare maggiormente l’Università della Basilicata affinché diventi un reale punto di riferimento per il sistema economico regionale nelle strategie di innovazione. È un processo lungo, lo sappiamo. Ma è un processo indispensabile per rigenerare la nostra Terra e dare slancio al nostro Ateneo. I nostri giovani meritano di più, meritano un futuro in Basilicata e noi tutti, Università ed istituzioni dobbiamo impegnarci per poterglielo assicurare”. 

Caccia, via libera al transito nel Parco dell’Appennino Lucano

Nel territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese ai cacciatori ed ai residenti possessori di porto di fucili sarà consentito il transito, che dovrà avvenire senza alcuna sosta, per raggiungere le aree dove è consentito l’esercizio venatorio.

Lo annunciano gli assessori all’Agricoltura e all’Ambiente della Regione Basilicata, Francesco Fanelli e Gianni Rosa, dopo la riunione operativa tenuta nei giorni scorsi presso la sede del Dipartimento Agricoltura con il sub-commissario dell’Ente Parco Giuseppe Priore.

Le necessarie autorizzazioni saranno rilasciate nelle more dell’acquisizione del parere richiesto al Ministero dell’Ambiente sull’interpretazione della norma contenuta nell’art. 3 lett. F del D.P.R. 08.12.2007 relativamente al punto “fatto salvo quanto previsto dall’21, comma 1, lettera g) della Legge 11 febbraio 1992, n. 157”, ovvero sulla possibilità di trasportare armi scariche ed in custodia attraverso il Parco.

“È giunto il momento – afferma Rosa – che le aree protette vengano vissute non più come mero vincolo ma come zone da salvaguardare in un contesto di sviluppo sostenibile. I Parchi devono essere rilanciati quali territori protetti ma fruibili. Per questo è indispensabile una sinergia tra conservazione e protezione dell’ambiente da un lato e sviluppo rispettoso del nostro patrimonio naturalistico dall’altro”.

A parere di Fanelli “l’attività venatoria, una delle attività maggiormente regolamentate in Italia, coniuga in sé la possibilità di sviluppo economico sostenibile con il controllo ambientale che solo chi vive la natura può effettuare. Stiamo cercando di consentire a tutti di usufruire del nostro patrimonio, nel rispetto dell’ecosistema”. 

Piano paesaggistico, Rosa: “Stiamo spingendo per migliorarlo”

“In linea con gli impegni politici assunti in tema di Piano paesaggistico regionale, nell’incontro di oggi abbiamo inserito nel documento programmatico importanti integrazioni riguardanti la rete dei paesaggi letterari e artistici, le attività estrattive e gli impianti idroelettrici”.
Lo fa sapere l’assessore all’Ambiente ed energia, Gianni Rosa, a margine della riunione del Comitato tecnico paritetico, istituito per elaborare il Piano paesaggistico regionale, che si è svolta questa mattina nella sala Bramea del dipartimento. Presenti all’appuntamento i rappresentanti del Ministero per i Beni e le attività culturali, del Ministero dell’Ambiente, il direttore generale del dipartimento Michele Busciolano.
“La Basilicata, regione cerniera dove storicamente si sono stratificati valori, luoghi e testimonianze, che si riflettono nei parchi letterari, ma anche in centri quali musei e archivi, deve proteggere e valorizzare la propria rete paesaggistica e culturale, consegnando il più possibile intatte alle future generazioni le tracce di Pitagora, Orazio, Federico II, Isabella Morra, Francesco Lomonaco, Mario Pagano e Ferdinando Petrucelli della Gattina, senza dimenticare i contemporanei Carlo Levi, Leonardo Sinisgalli, Albino Pierro e Rocco Scotellaro.
Nella parte dedicata alle attività estrattive petrolifere e gassose, in considerazione del fatto che il ciclo produttivo andrà a esaurirsi entro i prossimi cinquant’anni, il Piano – prosegue Rosa – dovrebbe evidenziare le aree sottoposte a grandi insediamenti industriali, prospettando il loro futuro utilizzo e l’eventuale riconversione, tenendo conto degli effetti sui siti specifici e sul territorio limitrofo.
Discorso analogo sulla costruzione di impianti idroelettrici ad acqua fluente sui principali fiumi della Basilicata, che dovranno essere inseriti in batteria su tratti di fiume sistemati dal punto di vista idraulico e paesaggistico a spese del concessionario che ne garantirà il decoro. L’obiettivo – sottolinea Rosa – è quello di creare veri e propri parchi fluviali a disposizione dei cittadini per iniziative ricreative e culturali.
Nella giornata di oggi, al fine di preservare e valorizzare maggiormente i beni culturali lucani, abbiamo previsto – conclude – ulteriori integrazioni al repertorio relativo a edifici, complessi e alberi monumentali, disponendo inoltre iniziative di ricognizione e delimitazione per le zone di interesse archeologico e il Parco della Murgia materana”.

  

Bosco Pantano di Policoro, rimosse le trappole dei bracconieri

Nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo delle aree protette e dei siti di rete natura 2000, i funzionari e agenti di polizia ambientale dell’Ufficio Parchi, Biodiversità e Tutela della Natura della Regione Basilicata Sandrino Caffaro e Biagio Sampogna hanno rinvenuto nei giorni scorsi una decina di lacci di cattura in acciaio e relative aste di metallo su un’area abbastanza frequentata da animali selvatici (cinghiali, caprioli, istrici e lupi) del “Bosco Pantano di Policoro”.

Lo rende noto il Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, specificando che le trappole, probabilmente utilizzate da bracconieri, sono state rimosse e rese inefficaci.

“Nel territorio del bosco Pantano di Policoro – afferma l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa – dove è presente un habitat naturale di grande pregio, si registra una buona presenza di fauna selvatica. La presenza attiva della polizia ambientale si conferma quindi come un presidio essenziale per tutelare la fauna, ma soprattutto per proteggere i tanti cittadini che in questo territorio vivono esperienze naturalistiche uniche e loro malgrado possono essere vittime di infortuni seri se finiscono per cadere in una di queste trappole poste dai bracconieri”. 

Petrolio, Rosa: sindaci al centro del dibattito

“In merito alla rinegoziazione delle compensazioni ambientali con l’Eni inerenti il rinnovo della concessione Val d’Agri, come pure per Tempa Rossa, il governo regionale ha sempre messo al centro del dibattito i sindaci, come rappresentanti delle comunità, le organizzazioni datoriali e i sindacati, senza nascondere nulla ma condividendo ogni fase delle trattative con le compagnie petrolifere”.
Lo afferma l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, facendo sue in quanto condivise le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, di concerto con altri sindaci del comprensorio. 
“Sulla questione petrolio, proprio con il sindaco Cicala – aggiunge Rosa – ho già avuto modo di confrontarmi in due occasioni: la prima quando ho presentato a lui e ai primi cittadini di Grumento e Montemurro il progetto di rinnovo della concessione, la seconda in un incontro con gli stessi Comuni ed Eni per l’ultima fiammata fuoriuscita dall’impianto Cova di Viggiano.
Come, poi, sanno informalmente i sindaci della concessione Val d’Agri, il presidente Bardi, ha fissato un incontro per il 3 dicembre, propedeutico al prossimo incontro da programmare con Eni, proprio per fare sintesi dell’esperienza di 20 anni di petrolio e nell’occasione parlare sia delle problematiche che il territorio ha vissuto sia delle tematiche da affrontare per la ricontrattazione con l’Eni.
Tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente sono valori non negoziabili per il governo Bardi. Sviluppo sostenibile oltre il petrolio il nodo focale dei negoziati. Questa è una giunta – conclude Rosa – che guarda ai cittadini alla luce del sole e in piena trasparenza senza altri fini se non il bene dei lucani, in questo caso come negli altri”.

bas 02

Assessore Rosa avvia tour degli insediamenti industriali lucani

“Ho iniziato dalla Ferriere Nord s.p.a. di Potenza, acciaieria del Gruppo Pittini, il mio tour attraverso gli insediamenti industriali lucani per ascoltare le criticità, ove ve ne fossero, e incoraggiare le best practice ambientali”. Ad annunciarlo l’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.
“Ho accolto con favore – aggiunge Rosa – il progetto d’investimento della Pittini “Green Steel” che mira ad una maggiore sostenibilità ambientale e che, a pieno regime, dovrebbe superare il livello di tutela ambientale oltre quanto stabilito dalla Commissione Europea. Nei giorni della crisi Ilva in cui si parla di chiusura dell’acciaieria più grande d’Europa, è importante che le istituzioni comprendano che si può fare impresa in modo sostenibile ma che spetta ad esse l’onere di vigilare. È la prima delle visite che mi propongo di effettuare negli insediamenti industriali lucani, sempre più convinto – prosegue – che bisogna uscire dal palazzo, mettersi al lavoro sulle realtà concrete e sapersi confrontare per il bene dei cittadini”.   

Trattamento acque reflue, Rosa: tavolo tecnico per accelerare Aua

L’assessore all’Ambiente Gianni Rosa istituisce un tavolo tecnico con Uffici regionali, Acquedotto Lucano, Egrib e Provincie di Potenza e Matera per l’accelerazione dei procedimenti di Aua (Autorizzazione unica ambientale), riguardanti gli scarichi dei depuratori.
“Con le Linee Guida per l’approvazione dei progetti degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane, per l’autorizzazione provvisoria, disciplina e regimi autorizzativi degli scarichi di acque reflue domestiche e urbane – dichiara Rosa – si potrà accelerare il rilascio delle autorizzazioni uniche ambientali riguardanti molti depuratori oggetto di infrazioni comunitarie. E, oggi ho incontrato, insieme al direttore generale Busciolano ed agli Uffici regionali, l’Acquedotto Lucano, l’Egrib e i tecnici delle due Province lucane per istituire un tavolo tecnico che seguirà, da vicino e con costanza, le pratiche bloccate”.
“Già un paio di mesi fa, – sottolinea l’assessore – avevo rilevato l’enorme ritardo di tali procedimenti che riguardano interventi per superare le carenze strutturali di impianti di depurazione attualmente in procedura di infrazione comunitaria o interventi per scongiurare future possibili procedure. Con l’approvazione delle Linee Guida, abbiamo rimosso ‘l’ostacolo’ amministrativo. Ho la profonda convinzione che la collaborazione ai vari livelli è indispensabile per il buon andamento della Amministrazione pubblica. Proprio per consentire una celere risoluzione questa mattina ho incontrato tutti gli attori istituzionali, che, da oggi, seguiranno da vicino la situazione. Il cambiamento del Governo Bardi è anche nella efficienza della macchina amministrativa che – conclude Gianni Rosa – non può permettersi di impiegare anni per l’approvazione di pratiche importanti quali sono le Aua”.

Piano antenne, Rosa: bene la celerità del Comune di Potenza

“Prendo atto della celerità con la quale il Comune di Potenza ha approvato, dopo la mia sollecitazione a tutte le amministrazioni lucane, il Piano antenne”. A dichiararlo l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa.

“La tutela dell’Ambiente – aggiunge – passa anche per regolamenti chiari che limitino gli impianti di teleradiocomunicazioni ad aree che non siano particolarmente sensibili e altamente urbanizzate. Ad inizio ottobre avevo scritto a tutti i Comuni della Basilicata per sollecitarli ad ottemperare ad un obbligo di legge che vige dal 2003. Ad oggi, per quanto mi risulta, il Comune di Potenza, con il sindaco Guarente e l’operativo assessore Vigilante, è l’unico ad aver approvato il Piano, che è prioritariamente uno strumento di salvaguardia del territorio e di prevenzione dall’inquinamento elettromagnetico e consente un’adeguata pianificazione anche a livello paesaggistico e architettonico”.

“Rinnovo pertanto – conclude Rosa – l’invito a tutti i Comuni lucani ad adottarlo nel più breve tempo possibile”. 

Ok a Piano di ispezione ambientale per impianti soggetti ad Aia

“Dopo anni di attesa, anche la Basilicata ha il suo Piano di ispezione ambientale che disciplina l’attività ispettiva presso le installazioni con Autorizzazione d’Impatto Ambientale, svolta con oneri a carico del gestore, dall'autorità di controllo, che nel nostro caso è l’Arpab, e prevede l'esame di tutta la gamma degli effetti ambientali indotti dalle installazioni interessate”. Ad annunciarlo l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.
“L’articolo 29 decies comma 11 bis prevedeva l’adozione del Piano di ispezione ambientale del decreto legislativo n. 152 del 2006 ed era rimato finora inattuato. Il Piano consentirà alla Regione di effettuare le ispezioni direttamente in sito per tutti gli impianti oggetto di Aia. Per quelli maggiormente impattanti, come il Cova di Viggiano e il Centro olio di Tempa Rossa, le ispezioni sono previste con cadenza semestrale. Questo permetterà agli organi di controllo di monitorare, con accesso agli impianti e con più efficacia, l’ottemperanza alle prescrizioni Aia”.
“Nel solco di quanto fatto in questi mesi dalla giunta Bardi, stiamo cercando di recuperare il gap lasciatoci dal precedente governo regionale. Già prima, con il solo Cova, non si poteva fare a meno del Piano di ispezione ambientale ma con l’entrata in funzione di Tempa Rossa è diventato essenziale”, conclude Rosa.

bas 02

Eni, Rosa: precisazioni su dichiarazioni rese in conferenza stampa

“In merito alla frase da me pronunciata durante la conferenza stampa di ieri 29 ottobre 2019, preciso che si trattava di un’iperbole che sottolinea l’animus dei lucani nei confronti del petrolio. ‘Noi arriviamo alla nuova concessione (Total) con una sfiducia dei lucani rispetto alla questione petrolifera: Eni in vent’anni ha fatto tanti morti. Se parliamo di Eni, in Basilicata, la gente ci schifisce’.
Contestualizzando l’espressione nel discorso complessivo, in cui si parlava dell’approccio alle trattative con la Total, è evidente che ho estremizzato quello che, purtroppo, è il comune sentire della popolazione lucana che è di costante preoccupazione; non un dato fenomenico accertato. Né tantomeno intendevo attribuire all’Eni quello che solo studi seri e pluriennali potrebbero verificare.
Ritengo che pochi non conoscano quale sia il sentimento che lega i lucani ed Eni dopo vent’anni di difficile coabitazione. Se l’intento di alcuni organi di stampa è quello di voler strumentalizzare la polemica con la Società, estrapolando frasi a casaccio e portandola al di fuori dei binari istituzionali, sappia che è fatica sprecata. Sono sicuro che dopo la conferenza stampa di ieri, l’Eni avrà compreso le motivazioni che muovono la Regione Basilicata e venga a sedersi al tavolo con nuove intenzioni. Sarà l’occasione per chiarirci.
Prendendo atto che le mie parole possono essere strumentalizzate, come pure è stato, e fraintese, non essendo assolutamente mia intenzione, come detto, attribuire fatti specifici alla Società, in virtù della mia buona fede, non ho alcun problema a presentare le scuse formali all’Eni. Ovviamente, questo non incide su quanto sostenuto, durante la conferenza stampa, riguardo le trattative per le compensazioni ambientali con l’Eni”.
Lo dichiara l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.

bas 02

Rosa: da domani Eni estrarrà ma senza compensazioni ambientali

“Da domani, 27 ottobre, Eni in Basilicata continuerà ad estrarre, grazie ad un ‘regalino’ legislativo del Governo Monti che permette, nelle more del rinnovo della concessione, di continuare ‘automaticamente’ ad operare. Eni con la sua attività continuerà ad intaccare il nostro ‘Ambiente’, continuerà ad utilizzare il nostro ‘Territorio’ ma non verserà più alla Regione alcuna forma di compensazione ambientale”. Ad affermarlo l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, che esprime tutto il suo disappunto per l’atteggiamento della compagnia petrolifera.
“Accampano come scusa, il mancato completamento della procedura di rinnovo della concessione da parte del Ministero dell’Economia. Questo anche per chiarire, a chi sbandiera un presunto ritardo nelle trattative, che è, per l’ennesima volta, in errore”, prosegue l’assessore Rosa. “In realtà, non esiste alcun ostacolo per condividere insieme alla Regione qualsiasi forma di compensazione; nulla impedisce di addivenire ad un accordo. È un alibi che non regge: le compensazioni ambientali sono legate all’inquinamento e all’uso del territorio dell’impianto ed è evidente che continuando ad estrarre le condizioni continuano a sussistere tutte. Pensare di ‘incassare’ i proventi del petrolio perché nei fatti beneficiano di una proroga automatica e al contempo, non assolvere ad un loro dovere, nascondendosi dietro l’attesa del rinnovo, è offensivo verso la nostra terra e verso la nostra intelligenza”.
“Vent’anni di rapporti travagliati con la comunità lucana, con danni evidenti, non hanno insegnato nulla all’Eni. Non è elemosina quella che chiediamo ma il rispetto di un diritto dei cittadini a fronte di un sacrificio cui siamo costretti. Benefici che devono essere usati per creare quello sviluppo che in questi anni non è mai arrivato. È rispetto del territorio e dell’ambiente. Quel rispetto che non è stato preteso in passato, permettendo ad Eni di pensare che, in Basilicata, possa fare ancora la voce grossa. In Basilicata il vento è cambiato, i cittadini hanno scelto altro e noi non consentiremo ai petrolieri di sottrarsi dal fare il loro dovere.”.
“In nostro appello è verso tutti i lucani, alla coscienza civica di tutti noi, ognuno per il proprio ruolo, dagli attori istituzionali agli esponenti dei corpi sociali, ai cittadini, tutti uniti, per intraprendere ogni azione possibile finalizzata ad ottenere quel rispetto che ci devono la società Eni ed i suoi rappresentati”, conclude Rosa. 

bas 02