Mappatura aree contaminate da amianto, Rosa: presto il catasto

La Regione Basilicata e il Cnr-Imaa firmeranno una convenzione per realizzare il “Catasto delle naturali occorrenze di amianto”. 
“Si tratta – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa – di aggiornare la mappatura delle aree dove sussiste una presenza naturale di amianto. Si potrà valutare  la contaminazione del particolato atmosferico correlata al rilascio dei materiali contenenti la fibra minerale dagli affioramenti e dai depositi naturali, scongiurando così l’insorgenza di situazioni di pericolo di cui siamo inconsapevoli”.
Tra le sorgenti di contaminazione da amianto sono annoverati gli affioramenti di rocce contenenti amianto e i loro prodotti di alterazione dislocati sul territorio. Di qui la necessità di perimetrare le aree interessate e di rendere fruibili le informazioni per esigenze di tutela ambientale e sanitaria.
Il “Catasto di naturali occorrenze di amianto”, oltre a riportare tutti i dati relativi al monitoraggio, inclusi i corpi di frana, i depositi di variante e i deflussi nelle aste fluviali, comprenderà anche la sperimentazione di sistemi tecnologici e metodiche innovative per la misura delle concentrazioni di inquinamenti in ambienti non confinati.
La convenzione, finanziata con 150 mila euro, rientra nell’accordo quadro di collaborazione tra la Regione Basilicata e il Consiglio nazionale delle ricerche finalizzato ad attività di comune interesse, tra le quali si annovera l’aggiornamento della mappatura dell’amianto.
“Liberare il territorio lucano dall’amianto – conclude Rosa – è uno degli obiettivi che ci siamo posti per la tutala ambientale della Basilicata. Presto partiremo con i bandi per bonificare gli edifici pubblici e le discariche a cielo aperto dove i privati smaltiscono illecitamente piccole quantità del pericoloso minerale. Di amianto si è sempre parlato, ora passiamo ai fatti per proteggere la salute dei lucani e il nostro ambiente”.  

Rete ecologica regionale, approvata graduatoria

Sul sito internet della Regione (a questo link) è stata pubblicata la graduatoria definitiva delle candidature ammesse relative all’Avviso Pubblico per la presentazione e selezione di progetti finalizzati alla realizzazione della Rete Ecologica Regionale a scala locale a valere sull'Azione 11 dell'Asse 5 "Tutela dell'ambiente ed uso efficiente delle risorse" del POC Basilicata 2014-2020, coerente con l'Azione 6D.6.5.A.2 del P.O. FESR Basilicata 2014 – 2020 – "Infrastrutture Verdi". Lo rende noto l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa.
“L’avviso pubblico – spiega Rosa – ha suscitato un grande interesse, infatti hanno accolto l’invito a partecipare ben 94 comuni lucani attraverso progetti di grande utilità per la valorizzazione dei territori e la salvaguardia dell’ambiente. Di questi 84 sono stati approvati”.
Si passa da progetti per la realizzazione di percorsi verdi turistico – culturali alla valorizzazione di parchi pubblici attrezzati, al ripristino di antichi tratturi, al recupero agro forestale e paesaggistico di antichi tracciati, alla risistemazione di aree verdi e di piste ciclabili all’interno di parchi naturali.
“La dotazione finanziaria attualmente disponibile ammonta a 3 milioni e 250 mila euro, quanto basta per coprire solo una parte dei progetti approvati.
“Ma – aggiunge l’assessore Rosa –abbiamo già individuato altri 4 milioni di euro che verranno subito resi disponibili non appena saranno pronti gli atti amministrativi. Si tratta di un progetto complessivo di grande importanza per questo governo regionale perché da una parte valorizza una rete ecologica strategica sia ai fini della valorizzazione ambientale, sia per assicurare una maggiore tutela, sia per il grande interesse turistico che la Basilicata “en plein air” può assicurare, e dall’altra concede ai comuni una grande boccata di ossigeno in una stagione non facile per i loro bilanci comunali e, per questa ragione, spesso costretti a trascurare interventi idonei alla riqualificazione delle loro aree verdi”.

  

“Liberi dall’amianto”, Rosa: finanziamenti per la bonifica

“Liberi dall’amianto”. E’ il programma approvato dalla giunta regionale, che ha recepito le raccomandazioni del Parlamento europeo. Allegate al documento le linee guida di indirizzo per l’aggiornamento del piano di settore.
Per la prima volta, la Regione mette a disposizione dei privati finanziamenti per rimuovere piccole quantità di materiali contenenti amianto, spesso abbandonati o smaltiti illecitamente. Nelle prossime settimane sarà adottato un avviso pubblico per consentire ai cittadini interessati di chiedere i contributi, fino a un massimo di cinquemila euro.
Saranno bonificati anche le scuole e gli ospedali con oltre 18 milioni di euro rivenienti dalla delibera Cipe n. 11 del 2018, risorse da impegnare entro il 31 dicembre 2021. Un gruppo di lavoro interdipartimentale, con l’aiuto della task force Edilizia scolastica, censirà gli edifici pubblici contenenti amianto. Dopo seguirà un avviso pubblico per consentire agli enti proprietari di accedere ai finanziamenti ed eseguire i lavori di bonifica.
“È un provvedimento importante – commenta l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa – perché dell’amianto se ne è sempre parlato ma concretamente non sono mai stati adottati reali provvedimenti. Con questa delibera mettiamo due tasselli importanti per “liberare” il nostro ambiente dalla pericolosa fibra minerale”. 

Acqua, la Regione assegna i contributi ai Comuni macrofornitori

Con una determinazione dirigenziale del competente ufficio del Dipartimento Ambiente della Regione, approvata nei giorni scorsi, sono stati assegnati ai Comuni lucani macrofornitori di risorse idriche i contributi previsti dalla legge regionale n. 2/2019 (Benefici per la salvaguardia delle risorse idriche) per l’annualità 2019.

Lo rende noto l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Gianni Rosa, specificando che le somme erogate dalla Regione sono pari a 1.202.783,04 (Abriola 46.673,28, Castelluccio Inferiore, 111.006,72, Castelluccio Superiore 116.052,48, Marsico Nuovo 85.777,92, Marsicovetere 16.398,72, Moliterno 5.676,48, Nemoli 57.017,09, Paterno 186.693,12, San Severino Lucano 239.673,60, Sasso di Castalda 151.372,80, Tramutola 17.660,16, Atella 14.632,70, Brienza 18.290,88, Francavilla sul Sinni 7.568,64, Lauria 14.254,27, Rivello 18.290,88, San Fele 12.614,40, Sant’Angelo le Fratte 9.460,80, Trecchina 10.091,52, Viggianello 59.918,40, Rionero in Vulture 3.658,18).

Così come prevede l’art. 7 della legge regionale n. 2/2019 i fondi, assegnati in parte anche “ai Comuni confinanti nei cui territori ricadano in tutto o in parte le aree di salvaguardia delle sorgenti”, serviranno “per la tutela e la garanzia del mantenimento delle condizioni ambientali delle fonti di approvvigionamento idrico da acquifero, per dare seguito all'implementazione di politiche tese allo sviluppo sostenibile”. I Comuni non potranno però utilizzare queste risorse finanziarie per il completamento delle opere afferenti alle reti di distribuzione, perché questa finalità prevista inizialmente dalla legge regionale n. 2/2019 è stata esclusa da una sentenza della Corte costituzionale.

“Nonostante le ristrettezze di bilancio, la Giunta regionale – ha detto Rosa – in un rapporto di stretta collaborazione con i Comuni interessati, ha mantenuto l’impegno assunto di ristorare i territori che mettono a disposizione le risorse idriche e devono provvedere alla manutenzione e cura delle sorgenti e delle aree circostanti per consentire una gestione attenta e sostenibile delle risorse idriche. Allo stesso tempo siamo impegnati, con l’Egrib e l’Acquedotto lucano, per ottimizzare la programmazione e la realizzazione di una serie di opere, già finanziate nell’ambito dei programmi comunitari, che sono indispensabili per migliorare l’efficienza delle reti idriche”.

“Il governo regionale guidato dal presidente Bardi – aggiunge Rosa – conferma così la propria attenzione per l’ambiente e per le aree interne della Basilicata ed intende promuovere e rafforzare, in questo come in altri campi, quel rapporto di reciproca solidarietà fra i territori e le istituzioni che è alla base di una corretta idea di pianificazione delle politiche regionali. Un’idea che non si basa su sterili egoismi ma sulla valorizzazione delle istanze di tutti, in un’ottica di programmazione unitaria delle scelte per lo sviluppo della Basilicata”. 

Beni culturali e paesaggio, istituita Commissione regionale

Nelle more della redazione del Piano paesaggistico, la giunta regionale ha istituito la Commissione regionale in applicazione dell’articolo 137 del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
In base alle disposizioni nazionali, la Commissione, se c’è un’urgenza, ha il potere riconoscere formalmente l’esistenza dell’interesse archeologico di una zona sulla quale già sussiste un vincolo diretto o indiretto. Può intervenire, inoltre, per sospendere i lavori in un’area che presenta le caratteristiche di zona di interesse archeologico, pur mancando uno specifico vincolo.
Fanno parte della Commissione quattro esperti nominati dalla Regione, che li sceglie in terne designate dall’Università della Basilicata, dalle fondazioni che hanno nel proprio statuto la promozione e la tutela del paesaggio e dalle associazioni portatrici di interessi diffusi nel campo ambientale. Entrano di diritto, invece, il segretario regionale del Mibact, il soprintendente ai beni archeologici e culturali e due responsabili degli uffici regionali competenti in materia di paesaggio. La Commissione, infine, è integrata da un rappresentante dei Carabinieri forestali ed è presieduta dal dirigente generale del Dipartimento Ambiente.
“Finalità– commenta l’assessore Rosa – è intervenire dove c’è l’urgenza per tutelare le zone di chiaro interesse archeologico. Sottolineo che la Commissione può agire anche su iniziativa dei Comuni o di altri enti pubblici territoriali interessati. Si tratta di una procedura che sembra avere il carattere della eccezionalità ma che in realtà – evidenzia l’assessore – rientra nel percorso previsto dalla legge per l’attuazione del Piano paesaggistico. Se fosse stata messa in campo prima, molte situazioni sotto gli occhi di tutti, come l’’eolico selvaggio’, avrebbero potuto essere gestite con maggiore attenzione e rispetto verso le nostre comunità”.

Parco Gallipoli, Rosa: diploma europeo prestigioso riconoscimento

“Il conferimento del Diploma europeo delle Aree Protette al Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane è una notizia che ci riempie di orgoglio. Si tratta di un prestigioso riconoscimento, che attesta ancora una volta le straordinarie qualità di quest’area protetta della Basilicata, della sua biodiversità ed anche degli sforzi che insieme le istituzioni preposte, dal Parco, ai Comuni interessati, alla stessa Regione Basilicata, stanno facendo per valorizzare quest’area della Regione”.

È quanto afferma l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Gianni Rosa, commentando la notizia del conferimento del diploma europeo delle Aree Protette al Parco di Gallipoli Cognato. Nell’esprimere il proprio plauso “per il lavoro svolto dal Parco per la tutela di un’area dove sono presenti emergenze naturalistiche di grande rilievo”, Rosa conferma “l’impegno del governo regionale guidato dal presidente Bardi in direzione di una Basilicata regione dello sviluppo sostenibile e della tutela ambientale, con al centro la valorizzazione a fini turistici dei Parchi e delle riserve naturali e le attività economiche basate sulla promozione della tipicità e della bellezza dei nostri luoghi”.

Il Diploma Europeo delle Aree Protette viene conferito dal 1965 ad aree naturali e paesaggi di particolare importanza dal punto di vista della conservazione della diversità biologica, geologica e paesaggistica. È stato conferito a 71 aree distribuite in 26 paesi europei: in Italia sono 7 le aree ad essere state insignite questo riconoscimento: l’ultimo Parco ad averlo ottenuto, prima del Parco di Gallipoli Cognato, è stato quello del Gran Paradiso nel 2006. Il Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane è l’unica area protetta a sud di Roma ad aver ottenuto il diploma, che è il risultato della candidatura avanzata due anni fa dal Ministero dell’Ambiente, a seguito di proposta del Consiglio Direttivo del Parco, avallata dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata.

Rosa: risolto problema sversamento reflui nel Platano a Baragiano

Risolta l’emergenza dello sversamento di reflui nel torrente Platano presso Baragiano Scalo, segnalata da Legambiente nell’ambito della campagna “Operazione scarichi”. Lo comunica l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.
In seguito alla nota dell’associazione ambientalista, che aveva denunciato al Dipartimento Ambiente “la presenza di acque torbide e maleodoranti con fuoriuscita, in alcuni punti, di rifiuti di origine domestica lungo un tratto del torrente  di circa tre chilometri in corrispondenza dell’inizio dell’area industriale fino alla stazione di Bella Muro”, l’assessore Rosa ha subito chiesto l’intervento di Asp, Arpab e Acquedotto Lucano, ognuno per le proprie competenze. Sono stati effettuati sopralluoghi per valutare la situazione, confermando lo sversamento di reflui, che perdurava da anni, e forti odori nauseabondi.
Acquedotto lucano ha ripristinato la corretta funzionalità dell’impianto, che ora è perfettamente operante e non presenta criticità.
“Possiamo confermare che il problema – ha commentato Rosa – è stato superato. E’ importante il ruolo delle associazioni che segnalano le emergenze ambientali sui territori. E’ una sinergia che ci permette di intervenire, come in questo caso, per risolvere situazioni potenzialmente inquinanti e pericolose per la salute”. 

Strumenti informatici per persone con disabilità, ok a graduatoria

Acquisto di strumenti informatici a favore delle persone con disabilità. La Giunta regionale ha approvato la graduatoria dei beneficiari per il 2020. I contributi ammontano in totale a 28.744 euro. Lo rende noto l’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, che ha proposto il provvedimento.
E’ previsto un contributo pari al 50 per cento della spesa effettivamente sostenuta fino a un massimo di 600 euro.
“Continua l’impegno del governo Bardi verso le fasce più deboli della nostra società – commenta Rosa – anche in considerazione del fatto che gli strumenti informatici sono fondamentali per la qualità della vita di chi, per motivi di salute, vive una condizione di disagio”.
 

Materit, Rosa:no del Mise al progetto ma recuperiamo tempo perduto

“La bonifica dell’ex Materit è una eredità pesante che stiamo affrontando di petto senza nascondere nulla ai cittadini. E’ terminata in malo modo la gara indetta con delibera di giunta regionale n. 370 del 1 aprile 2014 per l’appalto della progettazione, messa in sicurezza e bonifica esecutiva”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia; Gianni Rosa, riferendosi al sito ricompreso nel Sin Valbasento.
“Abbiamo dovuto prendere atto – ha aggiunto l’assessore – delle segnalazioni pervenute dal ministero dello Sviluppo economico. Avvalendosi dell’Ispra e dell’Inail, il Mise ha evidenziato che il progetto acquisito nel 2014 non risulta idoneo alla completa messa in sicurezza e alla definitiva bonifica del sito. Ed è, pertanto, non adeguato a soddisfare l’interesse pubblico di tutela della salute e dell’ambiente né a raggiungere gli obiettivi che la Regione intendeva perseguire con l’appalto in questione.
Conseguentemente con una determina dirigenziale datata 5 novembre – ha sottolineato Rosa – abbiamo annullato la gara. Nello stesso giorno, con una determina immediatamente successiva, abbiamo approvato un avviso pubblico per affidare la redazione di un piano di caratterizzazione e progettazione degli interventi di messa in sicurezza del sito. Il tutto è da completare entro un anno da oggi. Appena sarà approvato anche il piano di caratterizzazione, daremo corso alla procedura per aggiudicare la progettazione dei lavori di bonifica delle aree contaminate”.
“Proveremo a recuperare il tempo perduto dal 2014. I cittadini – ha concluso l’esponente del governo Bardi – hanno diritto a vivere in sicurezza ed è dovere di chi governa dare soluzioni realistiche ai problemi esistenti sul territorio e Materit ha la priorità massima nella nostra agenda politica”.

Rosa: Ager Venusinum, continua campagna di mistificazione

“Sulla questione nell’Ager Venusinus continua la campagna di mistificazione. Ci tengo a ribadire, se non fosse stato già sufficiente quanto detto sinora, che, con la delibera di Giunta regionale n. 754/2020, non ci sono nuovi vincoli, non ci sono aggravi di procedure, non si amplia l’area, insomma, non cambia assolutamente nulla.
L’area dell’Ager Venusinus è già area non idonea alla localizzazione delle FER (fonti energie rinnovabili) così come previsto dal 2015 con la legge regionale n. 54 ed è interessata intensamente anche da altri vincoli già operanti (fiumi, boschi, tratturi, beni culturali, centri storici, DM di dichiarazione di interesse pubblico – vedasi il DM di Banzi).
Questa era la situazione prima e questa continua ad essere anche oggi.
La DGR ratifica un lavoro tecnico che confluisce nel quadro conoscitivo del Piano Paesaggistico Regionale, in corso di redazione e, quindi, un Piano che non è ancora definito nella normativa, non adottato e che, pertanto, deve passare dal Consiglio regionale dopo le osservazioni dei Comuni e dei cittadini. Non comporta, per dirla in altre parole, alcuna modifica normativa sull’area.
Tutta la sterile ed infondata polemica nasce dal parere negativo su un impianto eolico; parere negativo reso non perché sull’area vi sono nuovi vincoli ma per una questione di "intervisibilità tra parchi', caratteristica che ne impedisce la realizzazione ora, come prima della delibera incriminata.
Quindi, tutte le critiche sul fatto di aver apposto nuovi vincoli, di aver aggravato le procedure amministrative per la realizzazione delle attività industriali, fino ad arrivare quella della possibile esclusione del Vulture Melfese dalle ricadute economiche del Recovery Fund sono panzane messe in campo strumentalmente da chi porta avanti interessi personali tentando di creare allarmismo.
Tra l’altro se quanto sostenuto fosse vero non si comprende perché proprio in concomitanza di questo parere negativo, siano stati rilasciati altri due pareri positivi.
Rispedisco, quindi, al mittente tutte le illazioni nella consapevolezza che il bene collettivo è quello che mi spinge ad agire, non lobby e non interessi privati”.
Lo dichiara l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.

Odori sulfurei, Arpab posiziona impianto mobile a Stigliano

Su richiesta dell’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, l’Arpab ha installato una postazione mobile a Stigliano, per monitorare la presenza di emissioni nell’aria, in particolare di idrocarburi non metanici, che potrebbero essere la causa dei cattivi odori percepiti dai cittadini dei territori ricompresi nella concessione Tempa Rossa.
E’ una prima risposta alle segnalazioni inviate al Dipartimento Ambiente dai Comuni di Stigliano, Accettura e Oliveto Lucano.
“Abbiamo iniziato da Stigliano, ma i controlli proseguiranno – ha evidenziato l’assessore Rosa – in tutti i comuni della concessione, dando precedenza ai Comuni che hanno denunciato la presenza di odori molesti. Non ci fermeremo qua. La settimana prossima presenteremo una proposta di legge con la quale verranno regolamentati i limiti soglia per gli odorigeni, mancanti di una disciplina nazionale. Faremo tutto quanto è necessario perché la comunità interessate vivano in sicurezza e siano informate nella massima trasparenza su tutte le questioni attinenti alle estrazioni petrolifere. La tutela della salute e dell’ambiente è una priorità per il governo Bardi”. 

Ager Venusinus, Rosa: nessun vincolo a nuove iniziative

“La delibera recentemente approvata per la delimitazione dell’ager venusinus come zona di interesse archeologico non comporta alcun vincolo a nuove iniziative nel Vulture Melfese, all’agricoltura irrigua di quel territorio, alle comunità che vi abitano”. È quanto precisa l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa che replica così anche alle “interessate e strumentali anticipazioni di stampa che accusano ingiustamente il governo regionale di aver bloccato lo sviluppo del territorio”.

“Come tutti sanno il Piano paesaggistico – afferma l’assessore – è un importante strumento di governo del territorio che sarà approvato a conclusione di un iter complesso e partecipato a garanzia di cittadini, imprese, soggetti economici e amministrazioni pubbliche. Con la delibera n. 754/2020, che tutti possono consultare, la Giunta ha preso atto del lavoro preliminare svolto in sede tecnica per la mappatura del territorio del Vulture Melfese e la delimitazione dell’Ager Venusinus come zona di interesse archeologico. Un lavoro che non comporta l’apposizione di nessun vincolo, ma si limita appunto alla mappatura delle caratteristiche del territorio, a cui seguiranno la definizione del Piano e le conseguenti indicazioni sulla possibilità di valorizzare di trasformare il territorio. L’identificazione dell’area non cancella le strumentazioni urbanistiche vigenti ma intende fornire un quadro di attenzioni sia alle trasformabilità del contesto sia alle iniziative per la sua valorizzazione”.

“E’ bene inoltre precisare – aggiunge ancora Rosa – che la definizione di una zona di interesse archeologico rientra fra i beni paesaggistici e non fra i beni archeologici, che invece prevedono vincoli all’esito di un procedimento amministrativo ministeriale per la dichiarazione di interesse culturale, con conseguente modalità di protezione ‘diretta’ dei beni stessi. L’individuazione della zona di interesse archeologico dell’Ager Venusinus è avvenuta in base all’esito di ricerche e studi archeologici ventennali e in considerazione del valore paesaggistico e della trasformazione subita dal territorio nel corso del tempo. Quindi nessuna scelta affrettata e nessun vincolo nell’area del Vulture Melfese ma solo – conclude Rosa – la necessità di governare, come soggetto pubblico, le esigenze anche attuali di interventi dettate dalle più svariate aspettative. Cosa che la Giunta regionale intende fare accelerando la definizione del Piano paesaggistico dopo anni di ritardi che hanno, quelli sì, davvero bloccato e condizionato lo sviluppo dei nostri territori”. 

Recovery Fund, Rosa: rigettiamo le accuse a Pittella e Cifarelli

“La tanto annunciata conferenza stampa del Partito democratico tramite i consiglieri regionali Pittella e Cifarelli, che aveva ad oggetto il “Piano nazionale di ripresa e resilienza” meglio conosciuto come “Recovery Fund”, si è tradotta in un maldestro tentativo di dimostrare l’esistenza in vita da parte di una classe politica, la cui eredità pesa ancora come un macigno sulla nostra regione”.
Lo dichiara l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.
“Ascoltare Cifarelli e Pittella che offrono la loro collaborazione ‘al fine di tentare di limitare i danni’ di un governo ‘colpevole, irresponsabile sotto il profilo politico, istituzionale e morale’ non fa che confermare che siamo sulla buona strada rispetto a un lavoro lungo, difficile e faticoso, aggravato dal loro lascito e dall’emergenza Covid.
Fermo restando il rispetto che nutro per i ruoli che la democrazia ci assegna, questa conferenza stampa si inserisce nel solco di tutti quegli eventi che hanno come comune denominatore il ‘parlare per il gusto di parlare’.
E’, invece, encomiabile – sottolinea Rosa – il lavoro svolto in queste settimane, in tempi strettissimi, da parte dell’intero governo regionale e dalle strutture tecniche dei vari dipartimenti, degli enti strumentali e delle società regionali, ai quali va tutto il mio plauso. Un lavoro meritorio derubricato dai due esponenti del Pd a pura esercitazione teorica, perché, a detta loro, priva di una visione e non collegata a una specifica programmazione.
Fatto incontestabile evidentemente è la circostanza che oggi la Regione candida progetti per 13 miliardi di euro. La nostra progettazione non è la ‘lista della spesa’ ma fotografa le emergenze che attanagliano la Basilicata, nell’ambito della nostra visione di regione riportata nella relazione programmatica che il presidente Bardi ha illustrato in Consiglio. Noi conosciamo le priorità ma comprensibilmente la selezione dei progetti sarà una sintesi tra le scelte regionali e le scelte politico-finanziarie che si faranno nell’ambito della Conferenza delle Regioni.
Ora è chiaro che dal Recovery Fund non potremo ricevere totalmente quanto richiesto ma è anche certo, come sanno bene Pittella e Cifarelli, che la programmazione viene finanziata dall’abbinamento delle risorse, come in questo caso di quelle rivenienti dal Piano nazionale con i Fondi strutturali europei e i fondi di bilancio.
Ci saremmo aspettati da due amministratori così esperti riflessioni accurate e di dettaglio rispetto alle soluzioni proposte in relazione alle problematiche esistenti. Viceversa, non sono entrati nel merito di nulla, dimostrando loro stessi superficialità nell’approccio e nei contenuti.
Rigettiamo ai mittenti le loro accuse. E’ evidente che di concreto non avevano nulla da proporci ma solo occupare un’ora del loro tempo”.

Inquinamento falda Itrec: convocata Conferenza di servizi

L’Ufficio Prevenzione e controllo ambientale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, in qualità di Autorità competente, ha indetto la Conferenza di Servizi istruttoria che si svolgerà, in videoconferenza, martedì 17 novembre alle 9,30 sul tema: Stato di attuazione degli interventi di messa in sicurezza operativa e risultati delle analisi eseguite dall’Arpab – Struttura Rifiuti, Suolo e Siti Contaminati sui campioni di acque sotterranee prelevati in contradditorio il 22 e 24 settembre nell’impianto Itrec di Rotondella.
Lo rende noto l’assessore all’Ambiente Gianni Rosa. “Manteniamo fede – commenta – agli impegni assunti al termine della riunione, da me convocata, che si è svolta lo scorso 21 ottobre. Il presidente Bardi, il Governo regionale e il Dipartimento Ambiente seguono con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda che ha suscitato forti preoccupazioni nelle comunità di Rotondella e dell’area territoriale vicina all’Impianto Itrec. La Conferenza di Servizi istruttoria che abbiamo convocato ha, pertanto, lo scopo di sviluppare un approfondimento sulla procedura di disinquinamento e messa in sicurezza avviata. Ciascuna Amministrazione dovrà esprimere le proprie valutazioni e formulare eventuali proposte in riferimento alle specifiche attribuzioni di propria competenza. Ribadisco e sottolineo che, come il presidente Bardi ha sempre sostenuto, per l’Amministrazione regionale la tutela della salute e dell’ambiente è prioritaria e che il nostro impegno per affrontare e risolvere le questioni che emergono è forte e costante”.
Alla riunione sono stati invitati a partecipare i massimi rappresentanti di Sogin ed Enea del Centro di Rotondella, i sindaci di Rotondella, Policoro e Nova Siri, la Provincia di Matera, l’Arpab, l’Asm.

  

Manutenzione torrente Racanello, in Gazzetta ufficiale il bando

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 161 del 6 novembre 2020 è stato pubblicato il bando di gara, rivolto a ditte specializzate, per l'affidamento dei lavori di "Ripristino dell’officiosità idraulica e controllo / bonifica di vegetazione del torrente Racanello”, nel territorio di San Chirico Raparo. Si tratta di una “procedura aperta” (art. 60 del D. lgs. 50/2016), dell’importo di circa 316 mila euro, che sarà aggiudicata in base al criterio del minor prezzo e prevede un termine di 180 giorni per l’esecuzione delle opere. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 30 novembre 2020.

“Diventa operativa così la prima di una serie di procedure che abbiamo avviato per ripristinare l’officiosità dei fiumi e assicurare, a costo zero per la Regione, anche l’impiego dei forestali nelle operazioni di manutenzione degli alvei attraverso l’utilizzo della clausola sociale in bandi pubblici rivolti ad operatori regionali del settore edile ed estrattivo e alle imprese forestali”, spiega l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Gianni Rosa.

L’impresa aggiudicataria potrà prelevare ed utilizzare il materiale lapideo e vegetale, che ha un valore economico superiore all’importo del bando di gara, e con la differenza utilizzerà i forestali per le operazioni di manutenzione.

“E’ una prima risposta alle tante emergenze idrauliche ed idrogeologiche che periodicamente ci vengono segnalate – aggiunge Rosa –. Attraverso il lavoro di una task force appositamente istituita dalla Giunta regionale, abbiamo avviato il censimento e la conseguente programmazione degli interventi necessari sui corsi d’acqua in Basilicata, puntando sulla valorizzazione della biomassa e dei sedimenti in alveo. Così offriamo una risposta al problema della mancata manutenzione dei corsi d’acqua, che in passato ha provocato conseguenze molto gravi per il territorio”.

Odori sulfurei, Rosa ad Arpab: piano per monitorare qualità aria

Facendo seguito alle segnalazioni dei Comuni di Stigliano, Accettura e Oliveto Lucano che hanno evidenziato odori sulfurei nella zona, probabilmente legati alle estrazioni petrolifere, l’assessore regionale ed Energia, Gianni Rosa, ha sollecitato l’Arpab a predisporre al più presto un piano di monitoraggio della qualità dell’aria.
“Ho già disposto verifiche – ha affermato l’assessore Rosa – da effettuare con un mezzo mobile. Allo stesso modo con l’Arpab monitoreremo tutti i Comuni della concessione Tempa Rossa, dando priorità ai Comuni che hanno segnalato specifiche problematiche. Non è la prima volta che i sindaci lamentano la sussistenza di cattivi odori nell’aria. Pur non essendoci limiti legislativi nazionali a questo tipo di emissioni, stiamo lavorando d’intesa con la giunta Bardi per intervenire sui limiti soglia con norme regionali e modificando il regime delle autorizzazioni, al fine di tutelare la salute delle comunità interessate ed evitare il più possibile ogni forma di disagio”.
 

 

Giunta regionale sul Piano nazionale di Ripresa e Resilienza

“La Giunta regionale ha approvato, nel corso della riunione di ieri, una delibera con cui viene istituito un Gruppo di lavoro, composto da un rappresentante di ciascun Dipartimento della Regione Basilicata, che si interfaccerà con il Governo nazionale sul ‘Piano nazionale di Ripresa e Resilienza’”.
Lo rende noto l’Esecutivo in riscontro, sull’argomento, alla nota stampa del consigliere regionale Cifarelli che comunica di aver presentato insieme al consigliere Pittella un’interrogazione al presidente Bardi e per informare i cittadini lucani sulle azioni attivate dall’Amministrazione regionale.
“Già da diverse settimane – sottolinea la Giunta regionale – il Governo Bardi è impegnato nella raccolta di tutte le informazioni necessarie, anche nel rispetto delle proprie linee programmatiche, per trasmettere nei termini previsti quanto richiesto dal Governo per l’inserimento dei progetti regionali nel Piano nazionale.
Il Governo lucano non mancherà questa importantissima occasione rappresentata dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza per il quale candideremo progetti per 6 miliardi di euro con cui daremo delle risposte determinanti per il rilancio economico della Basilicata. Sei miliardi per 6 missioni necessarie a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo e cioè: Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture e mobilità; Istruzione, formazione, ricerca e cultura; Equità sociale, di genere e territoriale; Salute.
La Giunta regionale evidenzia, altresì, che i progetti da candidare al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza vanno ad aggiungersi alle proposte progettuali per oltre 1 miliardo di euro, realizzate con il coinvolgimento della Regione e di tutti gli Enti locali territoriali, già presentate al Governo mediante i Cis (Contratti Istituzionali di Sviluppo) e per la cui definizione stiamo aspettando la convocazione al tavolo nazionale.
Sarà cura del Governo regionale guidato dal presidente Bardi di fornire al Consiglio Regionale, nei prossimi giorni, tutte le informazioni sui progetti presentati e sull’evoluzione e gli esiti degli stessi”.
  

Piano regionale coste, approvato Documento programmatico

Entro dicembre 2020 un piano per mitigare l’erosione e l’arretramento della costa jonica. Entro giugno 2021, invece, sarà predisposto un piano di interventi per la costa tirrenica. Sono queste le principali novità contenute nel Documento programmatico al Piano regionale delle coste, uno degli impegni assunti dal governo Bardi, ora in via di realizzazione.
Il Documento, approvato ieri dall’esecutivo lucano su proposta dell’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa, traccia le linee strategiche per un’attenta valutazione delle condizioni dei litorali della Basilicata. Nello stesso tempo, definisce in quale modo operare per difendere le coste e ristabilire gli equilibri ambientali compromessi, perseguendo l’obiettivo della ricostruzione delle spiagge in crisi strutturale.
“Con l’approvazione di questo documento – ha commentato l’assessore Rosa – riprendiamo un tema importante per lo sviluppo e la salvaguardia delle aree costiere, tema fermo al 2016, quando l’allora giunta regionale adottò una versione non completa di un piano di gestione delle aree che non ha concluso mai il suo iter di approvazione. Abbiamo scelto la strada del Documento programmatico per facilitare anche il lavoro del Commissario straordinario delegato volto alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e alla verifica dell’efficacia dei sistemi di difesa adottati fino ad oggi”.
“Il Documento conferma – ha aggiunto Rosa – l’impegno politico a redigere e ad approvare nella prima metà del 2021 non solo il Piano regionale delle coste ma anche di procedere alla revisione dell’intero impianto normativo in merito alla gestione delle aree del demanio marittimo. Intanto stiamo lavorando anche alla revisione della legge regionale n. 39 del 2009 che disciplina le funzioni di programmazione, pianificazione e gestione integrata degli interventi di difesa della costa”.
Per raggiungere questo obiettivo, la Regione ha già sottoscritto un Accordo di collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana per l’accesso e utilizzo di prodotti Cosmo-Skymed necessari alla mappatura delle linee di costa e sta definendo un’ulteriore collaborazione con l’Istituto nazionale di geofisica e Vulcanologia per comprendere meglio i fenomeni che modificano la linea di costa nell’area jonica e tirrenica.
Il Documento programmatico sarà pubblicato integralmente sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata e sul sito istituzionale nella sezione Trasparenza.

Campi magnetici; Rosa: stiamo lavorando al Catasto regionale

Per istituire il Catasto elettromagnetico regionale (Cer), la Regione ha avviato un progetto denominato “Catasto Campi elettromagnetici Basilicata” in collaborazione con il Cnr con l’obiettivo di mappare le sorgenti e i siti in cui sono installate.
L’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, con una nota rivolta i sindaci ha invitato i Comuni lucani a “una partecipazione attiva”, aderendo al progetto e fornendo le informazioni relative attraverso la documentazione archiviata presso gli uffici tecnici.
Sulla base delle disponibilità date a partecipare alla fase pilota, tenendo conto della distribuzione geografica sul territorio regionale e della densità della popolazione, sarà selezionato l’insieme dei Comuni da inserire in questa prima fase nello studio.
Il progetto è stato avviato nell’ambito del Programma nazionale Cem, che eroga contributi per esigenze di tutela ambientale connesse alla minimizzazione dell’intensità e degli effetti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
“Stiamo realizzando il Cer, un obbligo normativo dal 2014, al quale – sottolinea l’assessore Rosa – la Regione non ha ancora adempiuto. E’ nostro intento avere il quadro certo delle fonti e della loro dislocazione sul territorio, che in diversi casi sono motivo di preoccupazione per le nostre comunità”.

Rosa su Giornata mondiale delle città

Si celebra oggi, 31 ottobre 2020 la ‘Giornata mondiale delle città’, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 27 dicembre 2013 con l'obiettivo di promuovere l'interesse della comunità internazionale per l'urbanizzazione globale e contribuire ad uno sviluppo urbano sostenibile.
“L’attenzione e l’impegno a rendere concreto il concetto di sviluppo urbano sostenibile – afferma l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Gianni Rosa – ha motivato la recente approvazione dell’avviso pubblico denominato “Infrastrutture verdi”, finanziato con i fondi FESR 2014-2010, per la selezione di progetti tesi a migliorare la qualità del paesaggio urbano attraverso il potenziamento, la riqualificazione e la valorizzazione di spazi verdi esistenti.
In continuità, per coniugare sostenibilità urbana e benessere sociale – prosegue Rosa – è l’impegno a candidare al Piano nazionale di ripresa e resilienza anche un programma di investimento nella forestazione urbana, per aumento del verde e delle superfici permeabili in aree urbanizzate, aumento di spazi fruibili (parchi e giardini), venendo incontro alle esigenze dei comuni per l’attuazione degli standards urbanistici relativi al verde pubblico.
Le nostre città e i nostri comuni con le proprie diversità, storie, bellezze e bisogni – conclude l’assessore – costituiscono un patrimonio collettivo che obbliga ad una grande attenzione di gestione e governo per contribuire alla sostenibilità ambientale in termini di riduzione dell’inquinamento, di aumento dell’efficienza energetica, contenimento consumo di suolo e definizione di rete ecologica locale”.

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