Candidatura Centro Alta Tecnologia, definito modello organizzativo

Un ulteriore tassello per concretizzare la candidatura della Basilicata ad ospitare la sede del Centro nazionale di Alta tecnologia per l’Ambiente ed Energia previsto nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Con un provvedimento approvato ieri, il dirigente generale del Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Giuseppe Galante ha preso atto del “modello organizzativo”, condiviso nelle settimane scorse con gli stakeholders istituzionali e imprenditoriali, per la predisposizione della candidatura, ed ha istituito quattro tavoli tematici (Economia Circolare, Fonti rinnovabili, Idrogeno, Tutela del Territorio) che saranno coordinati da una struttura operativa costituita dai rappresentanti di Cluster Energia Basilicata, Centro Nazionale delle Ricerche, Enea, Confindustria, Società Energetica Lucana, Università della Basilicata, Università degli Studi di Napoli Federico II – Centro Interdipartimentale “Raffaele d’Ambrosio” LUPT, Direzioni Generali dei Dipartimenti della Regione Basilicata.

La cabina di regia istituita presso la Direzione Generale del Dipartimento Ambiente ed Energia sarà inoltre supportata da un team di esperti qualificati in pianificazione ambientale, economia del territorio e energia.

Il percorso intrapreso dal governo regionale per la definizione del progetto era iniziato con l’approvazione della manifestazione di interesse (delibera n. 336 del 23 aprile 2021) e, contestualmente, degli indirizzi per la predisposizione di una proposta di “Strategia regionale per l’Ambiente e l’Energia” che si ponga quale quadro di riferimento per l’azione regionale. Valorizzare l’introduzione del vettore idrogeno nel sistema energetico, industriale e dei trasporti, qualificare la Basilicata come area di eccellenza per lo sviluppo delle tecnologie, accompagnare le iniziative di supporto alle filiere industriali, agricole e della green economy, assicurare la piena e funzionale connessione della strategia regionale con la pianificazione nazionale: questi, in estrema sintesi, gli obiettivi che la Regione intende perseguire.

“Il governo regionale – afferma l’assessore all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa – è seriamente impegnato nella definizione di una strategia energetica regionale che porti la Basilicata verso la decarbonizzazione e verso la piena valorizzazione dell’energia pulita. La prossima settimana si riuniranno i quattro tavoli tematici, lo sforzo organizzativo che stiamo compiendo ci permetterà di essere pronti con la nostra proposta per il Centro nazionale di Alta tecnologia per l’Ambiente ed Energia non appena il governo emanerà il bando di candidatura. Il PNRR può rappresentare una grande opportunità per la Basilicata, che deve essere protagonista della transizione energetica mettendo in campo la ricerca, l’innovazione, il rinnovato protagonismo delle forze sociali e imprenditoriali in un quadro di collaborazione e di confronto”. 

“Stop a nuove concessioni petrolifere in Basilicata”

“Con le concessioni Val D’Agri e Gorgoglione la Basilicata contribuisce per circa il 10% del fabbisogno petrolifero italiano e pertanto si ritiene che oltre alle suddette concessioni il resto del territorio lucano deve essere classificato come non idoneo”. La Giunta regionale conferma quanto già esplicitato con una delibera del 29 aprile 2021 e, con un nuovo provvedimento approvato oggi nell’ambito della consultazione pubblica aperta dal Ministero dell’Ambiente per la procedura di VAS, formalizza le proprie osservazioni al Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI) chiedendo al Governo nazionale di classificare il resto del territorio lucano come “non idoneo” per le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi.

Sono undici le osservazioni presentate dalla Basilicata: riguardano, fra l’altro, l’indicazione di aggiungere fra i vincoli di esclusione anche “le Aree con presenza di rocce naturali contenenti amianto”, di individuare un baffer di protezione di almeno 5 km per gli “invasi/dighe/laghi”, da far rientrare nella stessa categoria dei “vincoli relativi di esclusione”, di aggiungere tra i “vincoli relativi di esclusione” le aree agricole servite dai grandi impianti irrigui alimentati dallo Schema idrico Basento-Bradano e dallo Schema idrico Ionico-Sinni, di individuare un baffer di protezione di almeno 5 km per le “Aree nei Bacini idro-minerari” da far rientrare nella stessa categoria dei “vincoli assoluti” e di riportare nel costruendo GIS Service Layer il “Parco Naturale regionale del Vulture”.

"Sono molto soddisfatto per il lavoro svolto, che ha come unico obiettivo la difesa del nostro territorio e i diritti di tutti i lucani. Il nostro impegno ovviamente non è ancora finito, e anzi ci aspettano sfide ancora più importanti e prenderemo decisioni sempre coerenti con quanto abbiamo promesso. La Basilicata merita sviluppo sostenibile e tutela dell'ambiente, un binomio che guida tutte le decisioni e gli amministrativi nella Giunta Regionale", sottolinea l'Assessore all'Ambiente Gianni Rosa. 

Rosa: l’ambiente per lo sviluppo sostenibile

“La Basilicata per le sue risorse ambientali, per le sue ricchezze naturalistiche e paesaggistiche, per la sua storia e le tradizioni, ha tutte le carte in regola per diventare meta di un turismo lento, un momento in cui chi viene a visitare la nostra terra può ricavare benessere per se stesso. E’ questa l’idea che stiamo provando a declinare non solo mettendo in campo azioni di tutela del territorio collegate alle buone prassi ma anche promuovendo la consapevolezza che dall’ambiente può nascere un modello di sviluppo sostenibile per la nostra regione”.
Lo ho detto questa mattina l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, partecipando a una giornata di riflessione organizzata dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza in occasione dei cinquant’anni dall’istituzione delle due riserve naturali di Grotticelle e Montecroccia.
“”Siamo consapevoli che l’azione di promozione del territorio – ha continuato Rosa – richiede la collaborazione di tutti.  Stiamo investendo ingenti risorse professionali ed economiche per far scoprire i magnifici luoghi della Basilicata. L’ambiente è un segmento importante del nostro territorio che va spiegato con un’unica voce. Punta a questo il brand Ambiente Basilicata attraverso il quale stiamo cercando di comunicare le bellezze e le peculiarità della regione, per farle conoscere ai lucani e a tutti coloro che apprezzano una vacanza immersi in una terra dai paesaggi più vari e dalle mille sfaccettature”.
Al convegno, aperto dal Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza, Antonia Lombardi, sono intervenuti il prof. Renato Spicciarelli dell’Università della Basilicata, che ha parlato della peculiarità delle Riserva Grotticelle di Monticchio, habitat della farfalla Bramea, e l’archeologa Simona Di Gregorio della Soprintendenza archeologica Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, che si è soffermata sugli insediamenti lucani dal VI al IV secolo avanti Cristo nella Riserva  Montecroccia. La manifestazione si concluderà domani con una visita guidata nelle due Riserve.

La Martella, Rosa: “Dati tranquillizzanti, ma attenzione massima”

A seguito delle azioni messe in campo nella discarica ‘La Martella’ dai Vigili del fuoco, immediatamente dopo l’evento registrato ad agosto, e degli interventi effettuati nelle scorse settimane dall’impresa appaltatrice per il ripristino e la messa in sicurezza del sito, con il Piano di indagine post incendio presentato oggi da Invitalia si rafforzano le attività di monitoraggio ambientale, dal momento che si vanno ad aggiungere a quelle già eseguite dall’Arpab.
Per quanto riguarda i parametri analizzati dall’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Basilicata, in collaborazione con l’Arpa Puglia, è stato accertato che le concentrazioni di diossina, rilevate attraverso le diverse centraline presenti sul territorio, risultano inferiori alle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) previste dalla Tabella 1, Colonna A (siti ad uso residenziale, verde pubblico), Allegato 5, D.lgs 152/06, Parte IV, e alle CSC per i suoli delle aree agricole previste dall’Allegato 2 art. 3 del DM 46/2019. Così come non è stato evidenziato alcun indizio di possibili contaminazioni del suolo da parte di radionuclidi artificiali o naturali di origine antropica.
È quanto si legge in una nota del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, a margine della riunione odierna convocata dal Comune di Matera per conoscere gli sviluppi legati all’incendio di agosto alla discarica ‘La Martella’. All’incontro hanno partecipato il direttore generale del Dipartimento, Giuseppe Galante, e l’ing. Salvatore Margiotta dell’ufficio Prevenzione e controllo ambientale.
“I dati legati al monitoraggio ambientale a nostra disposizione sono tranquillizzanti, ma con gli altri soggetti istituzionali coinvolti intendiamo uscire da questa situazione il prima possibile e nel migliore dei modi” sottolinea l’assessore all’Ambiente ed energia, Gianni Rosa. “Il nostro obiettivo primario – aggiunge – rimane quello di tutelare la salute dei cittadini e salvaguardare il territorio. Come Regione, inoltre, faremo quanto è in nostro potere per la ripresa dei lavori di chiusura del terzo e quarto settore della discarica, in modo da superare la procedura di infrazione dell’Unione europea”.
  

Rosa su approvazione legge prevenzione emissioni odorigene

“Esprimo la mia grande soddisfazione per l’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio regionale, del disegno di legge “Norme per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene”, promosso dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata e frutto di un intenso lavoro concertativo preventivo con l’Arpab e gli Uffici regionali.
In assenza di una normativa nazionale, per la prima volta nella sua storia la Regione Basilicata si dota di una legge che detta un chiaro e preciso percorso da attuare in caso di presenza di miasmi strutturata in tre tappe: segnalazione dei cittadini al Comune di riferimento, verifica delle cause da parte dell’Arpab, azione della Regione Basilicata, dipartimento Ambiente, per il contrasto al fenomeno.”.
Lo dichiara Gianni Rosa, assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, in seguito all’approvazione, nella seduta di ieri sera, del disegno di legge sulle emissioni odorigene.

Nel corso della discussione del provvedimento, in Consiglio, l’assessore Rosa è intervenuto per rispondere ad alcuni quesiti posti dai consiglieri e puntualizzare alcune questioni relative all’iter di approvazione.
“Il Consiglio Regionale si sta apprestando a dare una risposta alle problematiche dei cittadini di Tito, ma concretamente sta dando anche una risposta a tutto il territorio regionale dove può presentarsi il problema dei miasmi. Ciclicamente in varie zone della Basilicata emerge questo problema, ma tanto i Governi regionali di prima che il nostro Governo non potevano dare nessuna risposta perché non avevano lo strumento per poter operare concretamente.
E' stato fatto un lavoro intenso, da parte degli Uffici del Dipartimento, ma anche con i tecnici dell'ARPAB, per arrivare a questa legge. Ma oggi certamente noi stiamo facendo una buona cosa per la Basilicata, perché evidentemente vivere in quelle zone dove ciclicamente emergono questi disturbi non è piacevole per i cittadini e per la loro salute.
La legge – ha proseguito l’assessore Rosa – non è complicata. Anzi, anche rispetto ad un rapporto con le imprese è una legge che io ritengo equilibrata, perché c'è una procedura che dura 12 mesi, condivisa con le stesse, per arrivare a definire una soglia concordata rispetto a una serie di misurazioni, quindi non è una legge repressiva ma lo strumento con il quale Dipartimento e imprese colloquiano.”.
  

Il “Tesoro di Monticchio” a 78a Mostra cinematografica di Venezia

Grazie al contributo del Parco del Vulture e della Regione Basilicata, giovedì 9 settembre alle ore 20.30, Monticchio con le sue bellezze naturali e storiche approda all'Hotel Hungaria, prestigioso 5 Stelle di Teo Russo, con il cortometraggio scritto e diretto dal regista astigiano Giuseppe Varlotta, le cui origini lucane sono proprio nel Vulture. Il “corto” è stato girato durante il MonticchioCineLaghi dello scorso luglio al cui filmfest Varlotta era invitato con due film e per il premio BasilicataCinema Awards. L'iniziativa culturale, su 4 giornate svoltasi nelle Millenarie Mura di Sant'Ippolito sull'istmo dei laghi vulcanici di Monticchio, rientra nel progetto di valorizzazione del territorio a cura del Parco regionale naturale del Vulture e del Dipartimento regionale Ambiente ed Energia.
Il "Tesoro di Monticchio" racconta la storia di un ragazzino, Nicolò, partito da Asti con il padre regista Giuseppe, alla scoperta di un luogo a lui sconosciuto: i laghi di Monticchio, in Basilicata. Durante questo viaggio incontra Chiara, una sua coetanea, la quale gli svela che in quel luogo vi sono nascosti alcuni tesori. Nicolò ha la passione del metal detector e nel corso delle giornate del festival "Cine Laghi Monticchio" in cui il padre è premiato, perlustra il territorio per conoscerlo meglio e scoprire se Chiara gli ha svelato un "reale" segreto.
“La promozione del territorio lucano arriva al Festival di Venezia e siamo lieti che questo investa le bellezze di Monticchio che meritano un rilievo e un’attenzione quantomeno nazionale. È una delle tante aree ancora da scoprire e da aprire al turismo globale per portare ricchezza sostenibile e turismo lento in un’area della Basilicata che unisce bellezze naturali, prodotti gastronomici, peculiarità storiche e oggi anche produzioni culturali”, afferma Gianni Rosa, Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata.
“Come promesso in occasione delle mie presenze nel Vulture e poi in occasione di “Cinelaghi”, la Regione Basilicata è in prima linea nella valorizzazione culturale, turistica e naturalistica delle varie aree della nostra Regione. Al Festival del Cinema di Venezia avremo la possibilità di raccontare la Lucania nascosta, la nostra terra bellissima, che sa unire esperienze diverse e regalare sempre nuove emozioni. Monticchio e il Vulture meritano la massima dedizione e – dopo la riunione dei Sindaci con APT – questo del Festival di Venezia è il primo segnale concreto”, conclude Vito Bardi, Presidente della Regione Basilicata.
A promuovere la manifestazione è il CineClub Vittorio De Sica Cinit di Rionero in Vulture e la Proloco Monticchio presieduta da Anna Innocenti. È stato il direttore artistico del filmfest di Monticchio Armando Lostaglio (presidente del De Sica) a proporre ai registi presenti a Monticchio di carpire con una propria visione e linguaggio il "genius loci" e tradurlo in un film. Ecco dunque il "Tesoro di Monticchio" di Giuseppe Varlotta, che il produttore parigino-lucano Francesco Di Silvio ha inteso lanciare negli spazi liberty dell'Hotel Hungaria del Lido di Venezia. Porteranno il proprio saluto – insieme al regista Varlotta – il produttore Francesco Di Silvio, Teo Russo e il critico di Cinema Armando Lostaglio.  

Rosa: riunione operativa, analizzate situazioni procedimenti

L’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, assieme al dirigente generale Giuseppe Galante, ha incontrato ieri i vertici di Acquedotto Lucano, di Egrib, dell’Arpab e della Provincia di Potenza per fare il punto per prima cosa sui procedimenti di Aua (Autorizzazione unica ambientale), riguardanti gli scarichi dei depuratori. Dal 2019 – è emerso durante la riunione – molto è stato fatto per evadere le numerose richieste che risultavano in istruttoria da diversi anni. Si trattava di procedimenti necessari per l’eliminazione delle carenze strutturali di impianti di depurazione in procedura di infrazione comunitaria o di azioni per scongiurare ulteriori possibili procedure.
Allo stato dei fatti su 124 richieste di autorizzazioni inviate alla Provincia di Potenza, 82 sono state adottate. Una decina sono quelle in fase conclusiva, un’altra parte attende i risultati delle analisi dell’Arpab. Le altre sono ancora da istruire ma se ne prevede il rilascio a strettissimo giro, al massimo entro fine novembre. Si è parlato, poi, di questioni specifiche riguardanti singoli depuratori che saranno affrontate dagli uffici competenti in tavoli tecnici.
Nell’incontro è stata esaminata anche la situazione relativa ai procedimenti di Aua in pendenza presso la Provincia di Matera, convocata ma non presente. Su 51 istanze, 11 riguardano impianti di depurazione a servizio di paesi con oltre 10 mila abitanti, rilevando che i procedimenti sono fermi al 2019.
“La collaborazione tra enti – ha commentato l’assessore Rosa – è importante per rafforzare l’efficacia della pubblica amministrazione, specialmente in ambiti sensibili e già attenzionati, come quelli riguardanti gli impianti di depurazione. Il presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, ha rispettato l’impegno preso a suo tempo portando a compimento molte e delicate procedure. Nello stesso tempo, però, devo stigmatizzare l’incomprensibile assenza della Provincia di Matera in un’occasione di confronto, come quella odierna, utile per giungere alla risoluzione di problematiche che pure rimangono nella sua competenza. Dal canto nostro, stiamo lavorando per rafforzare le sinergie con Acquedotto lucano ed Egrib per arrivare a una svolta in termini di efficienza nella gestione dell’acqua e della rete di depurazione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’amministratore unico di Acquedotto lucano, Alfonso Andretta. “E’ fondamentale – ha evidenziato – la reciproca collaborazione dal punto di vista ambientale, normativo e finanziario di tutti gli enti coinvolti nella gestione del sistema idrico per garantirne il corretto funzionamento. La riunione di oggi va in questa direzione”.
Anche per l’amministratore unico dell’Egrib, Canio Santarsiero “la sinergia permette a due o più enti di raggiungere un risultato che singolarmente è impossibile da raggiungere. Attraverso la collaborazione sinergica tra Dipartimento Ambiente ed Egrib è stato possibile effettuare azioni sul territorio che confermano la volontà di difendere il nostro ambiente e di portare avanti i temi vitali della sostenibilità ambientale”.
In prosieguo, l’assessore Rosa ha continuato al riunione con Acquedotto Lucano ed Egrib per verificare lo stato di attuazione degli interventi finanziati anche in tema di React Eu e Pnrr e del trasferimento delle reti e degli impianti del Consorzio Asi di Potenza ad Al anche con riferimento alla tariffa.   

Miasmi a Tito, in arrivo legge su emissioni odorigene

Per la prima volta nella sua storia la Regione Basilicata si doterà di una legge recante “Norme per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene” che detta un chiaro e preciso percorso da attuare in caso di presenza di miasmi e composto, sinteticamente, da tre tappe: segnalazione dei cittadini al Comune di riferimento, verifica delle cause da parte dell’Arpab, azione della Regione Basilicata, dipartimento Ambiente, per il contrasto al fenomeno.
Lo ha reso noto l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Rosa, che in mattinata ha convocato una conferenza operativa per affrontare il tema dei miasmi segnalati dalle imprese e dai cittadini di Tito e provenienti dalla zona industriale.
All’incontro hanno partecipato il direttore generale dell’Arpab, Antonio Tisci, il sindaco di Tito, Graziano Scavone, funzionari e tecnici delle tre istituzioni.
Durante la conferenza è emerso che le possibili fonti dei miasmi sarebbero determinate da degli impianti di smaltimento rifiuti presenti nella zona industriale di Tito. Questa ipotesi trova conferma dai monitoraggi che le stesse aziende eseguono in riferimento a precise prescrizioni contenute nelle autorizzazioni.
Accertata la presenza di emissioni odorigene, ora l’Arpab avvierà una campagna di monitoraggio nelle zone limitrofe degli impianti attraverso l’istallazione di centraline. Si è già proceduto all’acquisizione delle relative attrezzature che serviranno a comprendere non solo il livello delle emissioni, ma anche le tipologie di sostanze in esse contenute. Inoltre, per raggiungere gli obiettivi di contrasto ai miasmi, l’Arpab ha predisposto un’app con cui i cittadini, in modo assolutamente anonimo e a massima tutela della privacy, potranno segnalare le coordinate (luogo, data e ora) della percezione delle emissioni in modo che l’Agenzia possa circoscrivere dettagliatamente la zona interessata ed intervenire con le rilevazioni.
Dal suo canto il Dipartimento Ambiente della Regione, in considerazione della richiesta di modifiche alle autorizzazioni presentate dalle stesse aziende e in corso di istruttoria procederà alla individuazione delle opportune prescrizioni in materia di emissioni odorigene di adeguamento degli impianti.
Il sindaco Scavone, nel ringraziare l’assessore Rosa e il direttore Tisci per la disponibilità concretamente espressa nell’affrontare con determinazione il problema dei miasmi, molto sentito dalla comunità locale, ha espresso la totale disponibilità del Comune a mettere in campo ogni iniziativa utile a risolvere definitivamente questa problematica. E già nel prossimo consiglio comunale proporrà di approvare un ordine del giorno per chiedere a tutti i consiglieri regionali affinchè quanto prima diano il loro assenso al disegno di legge.
“Nell’attesa dell’approvazione delle norme – ha detto Rosa – dobbiamo tutti seguire velocemente il percorso individuato recependo i dati comunicati dalle aziende, verificando che non ci siano altre fonti di emissione, analizzando le sostanze contenute nei miasmi e procedendo con le conseguenti azioni. Vogliamo risolvere al più presto il problema di Tito e di tutte quelle aree soggette ad emissioni odorigene accertate. Abbiamo la volontà e abbiamo anche le risorse economiche grazie ai 3 milioni di euro che derivano dalle compensazioni ambientali sul petrolio e che riguardano specificatamente le reti di monitoraggio. Con la norma che il Consiglio regionale approverà nelle prossime settimane completiamo il quadro delle azioni finalizzate a contrastare definitivamente il problema con mezzi e strutture adeguate e a dare risposte certe e chiare ai cittadini lucani in materia di sicurezza ambientale”.
  

Rosa: “Regione, Apt e Parchi insieme per promuovere la Basilicata”

Regione, Apt e Parchi naturali insieme per promuovere in maniera unitaria la qualità dell’ambiente della Basilicata. È questo il senso dell’iniziativa promossa dall’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa, che oggi a Potenza con il dirigente generale del Dipartimento Ambiente Giuseppe Galante ha incontrato il direttore generale dell'Apt, Antonio Nicoletti ed i rappresentanti dei cinque Parchi naturali presenti in Basilicata.

“Con il programma ‘Ambiente Basilicata’ – ha detto l’assessore Rosa – la Regione intende investire importanti risorse finanziarie per promuovere in maniera coordinata, con il contributo determinante dell’Apt, l’ambiente e il territorio lucano, puntando a valorizzare tutte le sue peculiarità. I Parchi sono un segmento fondamentale del turismo sostenibile, con l’Apt abbiamo programmato una serie di iniziative che puntano a valorizzare le specifiche caratteristiche di ogni territorio facendo sintesi e presentando con una veste unica la promozione turistica della Basilicata. Ognuno darà il suo contributo, ma parleremo un’unica voce per essere più forti a livello nazionale e internazionale”.

Un tavolo tecnico seguirà nelle prossime settimane le iniziative già programmate dall’Apt, che ha previsto spazi per i Parchi lucani in una serie di fiere e manifestazioni in programma a partire da settembre: si va dalla terza “Mostra enologica lucana”, in programma a Potenza dal 24 settembre al 3 ottobre, al “Salone del camper” di Parma (11/19 settembre), all’ “Italian bike festival” di Rimini (10/12 settembre), al “Caravan Motor Touristik” di Stoccarda (10/23 gennaio 2022), all’evento sul turismo esperienziale “Itinerando” di Padova (29/30 gennaio 2022), fino alla Borsa internazionale del turismo di Milano (13/15 febbraio 2022 e alla fiera europea sul turismo per famiglie “Free” di Monaco di baviera (16/20 febbraio 2022). Tutti eventi in cui i Parchi lucani potranno presentare le loro specifiche peculiarità.

“Vogliamo utilizzare i Parchi anche come driver della comunicazione – ha detto il dirigente generale del Dipartimento Ambiente Giuseppe Galante -, costruire un modello d’azione condiviso e fare sistema del protagonismo diffuso che si muove nei Comuni attraverso l’attività delle proloco e del mondo associativo. Anche in questo modo si rafforza l’offerta turistica della Basilicata”.

“L’Apt lavora da tempo per un aggiornamento della percezione della Basilicata in Italia e nel mondo – ha detto il direttore generale dell’Ente Antonio Nicoletti -. In questa estate abbiamo registrato buone dinamiche di presenze e di percezione, vogliamo sempre di più affermare un ‘modello Basilicata’, che sia in grado di valorizzare l’unicità della nostra regione con valori nazionali e internazionali. In questo senso i Parchi rappresentano l’eccellenza, la Basilicata è la regione italiana con la maggiore superficie pro capite di aree protette, e l’unica in cui la superficie boscata aumenta. È una regione connotata da una dimensione ambientale, dove c’è spazio, dove c’è un ambiente incontaminato ed è possibile un’esperienza unica di arricchimento personale. Tutto ciò va comunicato con linguaggi al passo con tempi ed in stretto raccordo con i Parchi, per operare con maggiore incisività in un mercato che è sempre più competitivo”. 
  

Scarichi irregolari a Maratea, Rosa sollecita il censimento

“Benché richieste da circa un anno, non sono ancora giunte al Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata notizie circa l’allaccio alla rete fognaria di Maratea di 760 utenze irregolari. Al fine di tutelare la cittadinanza e i turisti da rischio igienico sanitario, nonché la notorietà di Maratea quale area di balneazione incontaminata, ho chiesto nuovamente al Sindaco Stoppelli l’invio urgente in Regione di una dettagliata relazione di merito”.
Lo dichiara l’assessore all’Ambiente ed Energia – Gianni Rosa che ha inviato questa mattina una nota di sollecito al Comune di Maratea.
Nella lettera, trasmessa in copia all’Amministratore Unico di Acquedotto Lucano – Alfonso Andretta e al Direttore Generale dell’Arpab – Antonio Tisci, l’assessore Rosa richiama due richieste inviate al Comune di Maratea il 19 giugno e il 25 agosto dello scorso anno. In tali note l’assessore Rosa evidenziava come da rilievi dell’Acquedotto lucano del novembre 2019 risultavano 760 utenze, di cui 617 utenze domestiche, 60 commerciali e 83 altri usi, ancora non ancora correttamente allacciate alla rete fognaria e quindi con potenziali scarichi irregolari. Sempre lo scorso anno l’assessore Rosa sollecitava anche la Capitaneria di porto a intensificare le verifiche sulle imbarcazioni, potenziali responsabili della presenza in mare di scie di rifiuti, detriti e schiume.
“La necessità di tali controlli – sottolinea Rosa – scaturiva dalle risultanze di alcune analisi effettuate dall’Arpab. In queste si evidenziava il superamento di parametri di Escherichia Coli e di Enterococchi presso il Torrente Fiumicello. In merito a tali presunte irregolarità – conclude l’assessore – chiedo la massima collaborazione istituzionale e che vengano subito presi gli opportuni provvedimenti per ristabilire la legalità”.

Scarichi irregolari a Maratea, Rosa sollecita il censimento

“Benché richieste da circa un anno, non sono ancora giunte al Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata notizie circa l’allaccio alla rete fognaria di Maratea di 760 utenze irregolari. Al fine di tutelare la cittadinanza e i turisti da rischio igienico sanitario, nonché la notorietà di Maratea quale area di balneazione incontaminata, ho chiesto nuovamente al Sindaco Stoppelli l’invio urgente in Regione di una dettagliata relazione di merito”.
Lo dichiara l’assessore all’Ambiente ed Energia – Gianni Rosa che ha inviato questa mattina una nota di sollecito al Comune di Maratea.
Nella lettera, trasmessa in copia all’Amministratore Unico di Acquedotto Lucano – Alfonso Andretta e al Direttore Generale dell’Arpab – Antonio Tisci, l’assessore Rosa richiama due richieste inviate al Comune di Maratea il 19 giugno e il 25 agosto dello scorso anno. In tali note l’assessore Rosa evidenziava come da rilievi dell’Acquedotto lucano del novembre 2019 risultavano 760 utenze, di cui 617 utenze domestiche, 60 commerciali e 83 altri usi, ancora non ancora correttamente allacciate alla rete fognaria e quindi con potenziali scarichi irregolari. Sempre lo scorso anno l’assessore Rosa sollecitava anche la Capitaneria di porto a intensificare le verifiche sulle imbarcazioni, potenziali responsabili della presenza in mare di scie di rifiuti, detriti e schiume.
“La necessità di tali controlli – sottolinea Rosa – scaturiva dalle risultanze di alcune analisi effettuate dall’Arpab. In queste si evidenziava il superamento di parametri di Escherichia Coli e di Enterococchi presso il Torrente Fiumicello. In merito a tali presunte irregolarità – conclude l’assessore – chiedo la massima collaborazione istituzionale e che vengano subito presi gli opportuni provvedimenti per ristabilire la legalità”.

Piano Parco Appennino Lucano, Rosa: ascolteremo tutti

La bozza di Piano del Parco Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese sarà oggetto di modifiche e integrazioni da parte della Regione Basilicata prima della sua definitiva approvazione in Consiglio regionale.
È quanto annuncia l’assessore all’ambente ed energia – Gianni Rosa a seguito di alcune interlocuzioni avute nei giorni scorsi con allevatori, imprese boschive e altri portatori di interessi.
Nel corso dei colloqui, gli stessi hanno segnalato la necessità di limitare i vincoli del Piano in modo da consentire la conduzione di attività agro-silvo-pastorali. 
“Sollecito i Comuni e i portatori di interesse a inoltrare le osservazioni nella forma scritta sia al Parco Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese sia all’assessorato regionale all’Ambiente ed Energia – Ufficio Parchi poiché la Regione intende valutare la possibilità di attuare la revisione della zonizzazione delle riserve integrali del Parco. Tutto ciò per rendere compatibili le priorità ambientali con le attività possibili sull’area protetta.  Per i portatori di interesse – aggiunge l’assessore – sono previste ancora due possibilità per inoltrare le osservazioni. La prima entro il prossimo 29 agosto, la seconda non appena la Bozza di Piano sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata, nel corso della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). C’è grande attenzione sia politica che tecnica sulla questione – sottolinea Rosa. Il Parco deve essere vissuto da tutti come un’opportunità per valorizzare ambiente e allo stesso tempo sviluppo economico eco-sostenibile. Solo da una profonda e compiuta concertazione – conclude l’assessore- sarà possibile individuare un modello ottimale di gestione del Parco che consente di vivere e operare con serenità”.

Sopralluogo assessore Rosa alle Cascate di San Fele

“Con la realizzazione del tratto finale dell'antico sentiero delle Cascate di San Fele, in fase di progettazione e completamente finanziato, sarà finalmente possibile accedere in sicurezza alle altre cinque cascate. La piena fruizione sostenibile di una delle più suggestive aree Protette della Basilicata, renderà ancor più attrattiva una parte di territorio lucano con grosse potenzialità di sviluppo”.
È quanto ha affermato l’assessore all’ambiente ed energia, Gianni Rosa, nel corso di una ricognizione che ha tenuto ieri presso le Cascate di San Fele “U’ Uattenniere” alla presenza del vice sindaco – Michele Pierri, dell’assessore comunale al turismo – Elisabetta Chieca e di rappresentanti della Polizia ambientale.
“Sulle direttrici di sviluppo pensate per l’area – ha commentato Rosa- c’è un clima di grande sinergia tra amministrazione comunale, presidente Bardi, Commissario del Parco del Vulture – Ricciardi e Consorzio di Bonifica della Basilicata. Tutti insieme stiamo pianificando sia gli interventi per la messa in sicurezza dei sentieri, sia quelli per lo sviluppo dell’attrattore dove sono già attivi servizi di vigilanza e informazione ed è coinvolta un'associazione ambientalista. Tra gli altri progetti in corso di realizzazione, ha aggiunto Rosa: un punto informazioni e servizi igienici (gara in aggiudicazione) e completamento della messa in sicurezza di tutta la rete sentieristica. Nella nuova programmazione dei fondi comunitari prevediamo un ulteriore impegno per migliorare la ricettività sostenibile di tutta l'area del Parco del Vulture. Ciò permetterà di fruire di ulteriori bellezze naturali ancora non pienamente conosciute. Il Parco regionale del Vulture nella sua programmazione degli interventi per la riqualificazione ambientale – ha osservato l’assessore Rosa – nel primo ciclo di programmazione ha affrontato le più impellenti criticità dei due attrattori naturali più conosciuti: le cascate di San Fele e i laghi di Monticchio. Un passo alla volta – ha concluso Rosa- offriremo ai turisti valide opportunità di fruizione sostenibile degli habitat più esclusivi della nostra regione”.

Rosa: a Maratea-Fiumicello campionamenti secondo legge

“Viene il mal di testa a leggere la nota di COVA Contro sui batteri fecali quattro volte sopra la soglia misurati a Fiumicello di Maratea il 10 agosto scorso, alle ore 16.25. L’emicrania deriva dal fatto che non si comprende l’intento del mittente che, partendo dal dato segnalato e senza tener conto dell’ipotesi di uno sversamento accidentale, sposta di continuo il ragionamento tra informazioni scientifiche, valutazioni di pianificazione territoriale, suggerimenti di tutela ambientale, fino ad approdare a giudizi politici e relative condanne.  È utile ricordare che i campionamenti su Escherichia coli e Enterococchi vengono eseguiti mensilmente dall’Arpab, da maggio a settembre, secondo precisi criteri fissati da decreti ministeriali. I risultati sono poi validati dal Ministero con l'inserimento in piattaforma dedicata. La metodica di campionamento fissa le distanze dalla riva e da eventuali punti di immissione che potrebbero influire sul risultato analitico.  A leggere COVA Contro sembrerebbe che, a partire dal conte Stefano Rivetti, tutti coloro che hanno lavorato e che lavorano per il bene di Maratea siano in errore. Chi intende fare una segnalazione per il bene dei cittadini non deve poi aggiungere inutili proclami. Piuttosto, una volta scovato il problema, dovrebbe remare al fianco di chi è preposto a risolverlo. Sembrerebbe invece che i rappresentanti di COVA Contro quel 10 agosto abbiano preso troppo sole e che tale condizione abbia poi suggerito loro di inficiare il lavoro di validi professionisti e di un Ente, come l’Arpab, che fa fronte quotidianamente a una enormità situazioni. La segnalazione sul campionamento è stata già presa in carico, l’Arpab non ha condizionamenti politici e l’assessore regionale all’ambiente non incanta nessuno, piuttosto parla con cognizione di causa”.

Discarica La Martella, Rosa: per le diossine non ci sono impatti

Le prime analisi di diossine e furani effettuate in aria presso lo Stabilimento Natuzzi di Matera, dopo l’incendio della discarica “La Martella”, mostrano impatti non significativi con concentrazioni prossime al fondo ambientale di un’area antropizzata. Anche il Benzo(a)pirene è al di sotto del valore obiettivo previsto dal decreto legislativo 155/2010. La concentrazione di benzene nell’aria è tornata nelle medie e tutti gli altri parametri rientrano nella norma.
Sono questi gli ultimi dati trasmessi questa mattina dall’Arpab all’assessore all’ambiente e energia, Gianni Rosa.
“Al di là di inutili note di stampa e prese di posizione che non si basano su dati scientifici – commenta Rosa – stiamo lavorando per misurare compiutamente l’impatto che l’evento ha avuto sull’ambiente, sui cittadini e sugli animali. Tutto ciò per determinare le migliori azioni di ripristino e bonifica.  Per avere un quadro più definito – aggiunge l’assessore – attendiamo di leggere e valutare anche i dati delle analisi di diossine effettuate a terra. Il Governo regionale e il Dipartimento Ambiente, grazie anche al prezioso supporto dell’Arpab – conclude Rosa-  rivolgono grande attenzione alla questione, sin dal primo giorno. Per tale motivo sono da rispedire al mittente tutti i tentativi di strumentalizzazione”.

L’assessore regionale Rosa replica al Consigliere Braia

“Se mi fosse stato chiesto avrei consigliato al Consigliere Braia di aspettare non solo il passaggio di Ferragosto ma la fine della consiliatura per esporre le sue critiche del tutto prive di fondamento. Il silenzio è d’oro e si sarebbe risparmiato l’ennesima figuraccia”.
Così l’assessore regionale all’Ambiente ed energia, Gianni Rosa, replica al comunicato stampa del Consigliere di opposizione Luca Braia.
“Innanzitutto, respingiamo al mittente – prosegue Rosa – le sue vacue insinuazioni sulla vicenda incendi. Dovrebbe dirci, invece di buttarla in considerazioni del tutto personali, chè tali sono e delle quali faremmo decisamente a meno, su cosa si basa il giudizio su una “campagna antincendio tra le meno vigorose degli ultimi anni”.
Da quali dati deduce una cosa del genere? Cosa si sarebbe fatto di meno? Sappiamo che è chiedere troppo al Consigliere Braia, viste le sue doti di fine amministratore. Tuttavia, se non supportate dai fatti, le lamentele del Consigliere di Italia Viva, restano appunto, lamentele. Se non se ne fosse accorto, glielo diciamo noi: l’Italia tutta brucia. È forse colpa del Governo nazionale? Se così è, accettiamo la critica ma allora ci chiediamo cosa sta facendo il Governo Draghi in tal senso.
Per quanto riguarda la questione discarica di La Martella, ricordiamo al fine amministratore Braia che solo con il Governo di centrodestra si era giunti alla definizione delle opere di bonifica. Prima il vuoto. E non è che la discarica materana è diventata una delle più “pericolose di Basilicata” negli ultimi 30 mesi. Ma dove era Braia fino all’altro ieri? Governava. E cosa ha fatto? Nulla se ancora oggi ci portiamo dietro una tra le più pericolose discariche di Basilicata.
Ciò detto, consapevoli del fatto che il Consigliere Braia, quando era al Governo, era più occupato ad andare per fiere che a risolvere i problemi lucani, gli ricordiamo che le analisi per le diossine non vengono effettuate dall’ARPAB perché non ci sono i macchinari per effettuarli e che sono utilizzati i laboratori di Taranto che invece sono specializzati proprio per tali inquinanti. Dovrebbe saperlo. Solo con il Governo di centrodestra sono state fornite all’ARPAB risorse umane e economiche per affrontare definitivamente i problemi che si trascinano da anni.
E ha ragione. “I cittadini e le cittadine da anni continuano a chiedersi cosa si nasconde là sotto”, sotto la discarica. Da anni. E lui, al Governo regionale per decenni, cosa risponde? Che ancora non si sa. In pratica si è condannato da solo al giudizio dei cittadini.
Tuttavia, leggendo le parole di Braia ci rendiamo conto di quanto la bocciatura alle elezioni non sia stata ancora digerita e quanto i signori che hanno maneggiato fino a ieri soffrano. Dopo aver detto che siamo incapaci, impreparati e irresponsabili, anche un po’ moralmente compromessi, ammette che non gli dispiacerebbe una maggioranza allargata. Ora non ci dice se questo suo ammiccamento è frutto di una scelta sofferta e non voluta ma necessaria. Soffrirebbe? Per il bene della Basilicata piegherebbe i suoi principi di integrità? Che politico disinteressato! Ma poi, quali sarebbero le “forze vive e sane della nostra società”? Lui e Polese? Siamo al ridicolo.
Comunque, questa conclusione del Consigliere Braia non solo riduce tutte le critiche che ci ha rivolto a infondate provocazioni ma ci dà la portata morale e politica del Consigliere Braia, uno che si alleerebbe con chiunque, pur di gestire il potere. Del resto, Renzi docet.
In questo fine agosto, esternazioni peggiori non si potevano fare. In questo fine agosto, siamo sempre più convinti – conclude l’assessore Rosa – che i Lucani hanno fatto bene a relegare all’opposizione queste banderuole al vento. Del resto, se non sono riusciti in tanti anni a risolvere i problemi della Basilicata, non ci riusciranno mai”.

  

Emissioni odorigene moleste in area industriale Tito, nota di Rosa

Condividendo le osservazioni del sindaco Graziano Scavone e in considerazione dell’orientamento del governo regionale espresso nella delibera n. 466/2021 per la mitigazione di odori molesti prodotti da attività antropiche, l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, ha sollecitato, in una nota, il direttore generale dell’Arpab e il dirigente generale del Dipartimento a mettere in campo tutte le attività di propria competenza per controllare e contenere le emissioni odorigene moleste segnalate nell’area industriale di Tito.
“Pur nella consapevolezza che in quella zona – afferma Rosa – sono presenti impianti di trattamento rifiuti, che, per dimensioni e caratteristiche, non sono sottoposti ad Aia,  ed ai quali si potranno applicare le previsioni  della proposta di legge regionale in materia, all’esame del Consiglio regionale, ho chiesto al dirigente generale Galante di operare, in analogia a quanto stabilito dalla dgr 466/2021  e di dare impulso  a quanto di competenza del Dipartimento Ambiente per le opportune azioni di prevenzione mitigazione e caratterizzazione delle emissioni odorigene segnalate dal sindaco Scavone.
Ho chiesto, altresì, al direttore generale dell’Arpab Tisci di verificare che il sindaco abbia comunicato le indicazioni atte ad individuare il luogo in cui si percepisce l’odore, la data, l'ora e la durata dell'evento odorigeno, la descrizione dell’intensità e la tipologia di disturbo e della frequenza di accadimento, nonché l’identità e i recapiti dei segnalanti, anche per poter acquisire informazioni in momenti successivi alla segnalazione, e di attivare immediatamente tutti i controlli del caso e tutti gli adempimenti conseguenti l’applicazione della Dgr già citata”.
“Venendo incontro a quelle che sono le aspettative dei cittadini lucani – conclude Rosa –  l’azione del governo regionale, che ha inteso regolamentare una materia non normata a livello nazionale, ha un unico significato, quale quello che salute e ambiente sono valori non negoziabili”.

La Martella, Rosa: nessuna fuoriuscita di fumo da discarica

Nessuna fuoriuscita di fumo della discarica della Martella a Matera. Lo rende noto l’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, riportando i risultati del sopralluogo effettuato il 10 agosto dalla direzione dei lavori di chiusura e messa in sicurezza della discarica e dall’impresa appaltante.
“Come già anticipato nella riunione con il Comune di Matera – sottolinea Rosa – si è proceduto a verificare lo stato dei settori interessati dall’incendio dello scorso 4 agosto”.
Nessuna criticità è emersa anche relativamente alla stabilità dei materiali posizionati sulle scarpate delle stesse aree. Nel sopralluogo, inoltre, sono stati eseguiti rilievi con un drone dotato di termocamera. Le temperature misurate nei settori in cui si è sviluppato l’incendio e nelle zone limitrofe si sono mantenute nel range di 40-60 gradi. Situazione giudicata non critica in considerazione del grande caldo dei giorni passati, con il termometro fisso sui 40 gradi, e del fatto che le medesime temperature sono state rilevate anche nelle zone circostanti non raggiunte dalle fiamme. L’operazione è stata ripetuta l’11 agosto, giorno in cui il sensore termico del drone ha riscontrato una temperatura media di 35 gradi con picchi intorno ai 40, confermando il progressivo raffreddamento.
Per quanto riguarda gli interventi di messa in sicurezza, il direttore dei lavori e il Cse hanno evidenziato alcune azioni da mettere subito in campo, precisamente il ripristino  degli arginelli danneggiati e delle relative impermeabilizzazioni con telo in Hdpe; lo smaltimento dei rifiuti liquidi raccolti a seguito delle operazioni di spegnimento dell’incendio; il ripristino dei tratti di recinzione interna danneggiati; il monitoraggio giornaliero con il drone dotato di termocamera delle superfici in questione; la sorveglianza continua dell’area con operatore e mezzo; il  collocamento di un estintore carrellato e di un estintore portatile in corrispondenza degli idranti nei settori e, nelle more dell’impianto antincendio fisso,  di un’autobotte antincendio nel cantiere.
“Faremo tutto quanto è di nostra competenza – ha concluso Rosa – per chiudere la fase di emergenza e proseguire con i lavori di messa in sicurezza della discarica”.

Comuninmare, l’assessore Rosa domani a iniziative a Scanzano

L’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, parteciperà domani 12 agosto a Scanzano Jonico all’iniziativa Comuninmare, che si terrà presso il lido “Il Faro”: Alle 18 gruppi di pulizia di volontari si dedicheranno alla pulizia della spiaggia, mostrando, tra l’altro, come sia possibile trasformare i rifiuti raccolti in nuovi oggetti. Seguirà un incontro in cui saranno diffusi i dati sulla qualità di balneazione delle acque marine.

Incendio La Martella, Rosa: aria costantemente monitorata

“La qualità dell’aria intorno alla discarica della Martella a Matera è costantemente sotto controllo. Su disposizione della Regione, dopo l’incendio avvenuto nei giorni scorsi l’Arpab continua a rilevare la concentrazione di sostanze inquinanti dalle centraline, una fissa e un’altra mobile installata in un’area messa a disposizione dall’azienda Natuzzi”. Lo rende noto l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa.
“Il monitoraggio è iniziato alle ore 13 del 5 agosto scorso. Da quanto risulta, alla data dell’8 agosto fino alle ore 11, la postazione fissa ha rilevato che la concentrazione di benzene nell’aria, nei giorni scorsi con valori molto superiori rispetto a quelli mediamente registrati dalla stazione, è ritornata nelle medie prima dell’incendio con un unico picco pari a 6,8 µg/m3 alle 8 della stessa mattina. Il mezzo mobile, invece, ha registrato una concentrazione media giornaliera di circa 1,5 µg/m3 con evidenza di pochi picchi e di entità minore rispetto ai giorni successivi all’evento. Oltre al benzene, sono acquisiti sia con stazione fissa che con stazione mobile i parametri riferiti al monossido di carbonio (CO), al biossido di azoto (NO2), al biossido di zolfo (SO2) e ozono. Sono monitorati, invece, solo con il mezzo mobile i parametri PM10 e PM2.5, PM1 e H2S, mentre la stazione fissa rileva la concentrazione di idrocarburi non metanici (NMHC). Tutti i dati misurati il 7 agosto rientrano nella norma. Non sono stati superati i valori limite per quanto riguarda il monossido di carbonio, i valori registrati di biossido di azoto non mostrano alcun superamento nel periodo di osservazione, anche la concentrazione di anidride solforosa non ha superato il valore limite giornaliero né quello orario, così come l’andamento della concentrazione media oraria di ozono non ha registrato superamenti. In relazione alle polveri, la centralina mobile ha attestato il valore medio giornaliero del PM10 in 15 µg/m3, inferiore al limite giornaliero di 50 µg/m3. Il valore medio giornaliero del PM2.5 è di 8µg/m3, ma non è possibile fare alcuna valutazione rispetto al valore limite, in quanto viene calcolato come media annuale (25 µg/m3).
Anche l’andamento del valore medio orario dell’idrogeno solforato non evidenzia particolari picchi di concentrazione. Si tratta di un valore non preso in considerazione dalla normativa italiana. Stesso discorso vale per gli idrocarburi non metanici, che però possono essere considerati come traccianti di attività antropiche. Alle 11 dell’8 agosto i valori degli idrocarburi non metanici si sono fermati intorno a 50 µgC/m3, evidenziando solo un picco di concentrazione pari a 95 µg/m3”.
“Continuiamo, dunque, a monitorare la qualità dell’aria – prosegue Rosa – e a informare i cittadini nella massima trasparenza. Dobbiamo capire che cosa è successo ma soprattutto di concerto con gli enti pubblici competenti quali sono le misure da prendere per mettere in sicurezza le zone interessate e proseguire con la bonifica della discarica”.
Domani la Regione sarà presente con l’assessore Rosa, il dirigente generale Giuseppe Galante e funzionari, insieme all’Arpab all’incontro convocato dal sindaco di Matera Bennardi sulle questioni legate alla discarica.