Da Matera 2019 la Carta sulle Residenze artistiche

Viene lanciata da Matera la Carta delle Residenze artistiche, frutto di un lavoro congiunto di Istituzioni, associazioni e privati, sia nazionali che internazionali, riuniti nella città dei Sassi nei giorni scorsi in occasione del simposio “Come&Seed – Coltivare nuovi modelli di residenza” promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 nell’ambito del programma ufficiale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. La carta di Matera – si legge in un comunicato dell’ufficio stampa della Fondazione Matera-Basilicata 2019 – è l’esito di un percorso sul tema delle residenze artistiche avviato dalla Fondazione a partire dall’Avviso Pubblico Residenze Matera Basilicata 2019, che ha finanziato 9 progetti candidati dagli operatori lucani su tutto il territorio regionale. A questo si aggiungono le residenze artistiche organizzate nell’ambito dei progetti AltoFest Matera Basilicata 2019, Gardentopia, Matera Alberga. Durante il simposio, i rappresentanti di questa realtà sono stati chiamati a partecipare, insieme ad altre realtà nazionali e internazionali, a un momento di presentazione, dialogo, confronto, approfondimento sui modelli e modalità di gestione dei progetti di residenze in Basilicata, in Italia e in Europa. La carta di Matera chiede alle Istituzioni Pubbliche e Private, e nello specifico a Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, alle Regioni e ai Comuni di mettere in atto tutte le misure in possesso per concedere: il riconoscimento formale del valore del lavoro delle residenze e del loro impatto nell’ambito della formazione, educazione, rigenerazione territoriale, engagement, sulla società civile facilitando il dialogo con università e altri enti pubblici e privati; il riconoscimento formale delle residenze artistiche, prendendo a ispirazione quanto fatto per le residenze dello spettacolo tramite la conferenza tra Stato e Regioni che ha dato origine all’articolo 43 del Decreto Ministeriale del 27 Luglio 2017. Attraverso la carta, i firmatari prendono inoltre degli impegni concreti sul tema delle residenze, come la costituzione di un consorzio o una forma giuridica simile, e avanzano delle proposte per valorizzare al meglio questo strumento. La carta è stata sottoscritta dal gruppo informale di organizzatori di residenze artistiche presenti a Matera, costituito da: esperienze sostenute da Fondazione Matera Basilicata 2019 all’interno del percorso di co-creazione e nello specifico Plus Hub Pisticci, Supertramp, Terre Joniche Magna Grecia, Basilicata Link, Centro Carlo Levi, Coop. Synchronos – MUSMA, Arci Basilicata, Associazione Al Parco Onlus, Associazione Terrarossa, Gardentopia, Materalberga, AltoFest; esperienze di realtà nazionali e internazionali come Guilmi Art Project, Progetto Diogene, Associazione Ramdom, The Blank, Viaindustriae, FARE, Associazione Limiti Inchiusi e con la partecipazione di Regione Lombardia, Regione Piemonte, Maxxi e dei network nazionali ed internazionali AIR- artinresidence, Res Artis, On The Move, In Situ. In continuità con gli intenti espressi dalla carta, già dal prossimo mese verranno attivati due programmi di residenza artistica come una delle molteplici eredità di Matera 2019: quello realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio della Basilicata, che porterà a Matera dall’8 al 22 dicembre l’artista giapponese Yu Araki, il quale lavorerà con il network di aziende legate a Casamatera.net; quello attivato con la città austriaca di Feldkirch, candidata al titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2024, dove saranno accolti due artisti lucani, Giandomenico Palazzo e Mida Fiore, selezionati attraverso una call pubblica.
 

Sviluppo basilicata, Megale nella Giura del China-Italy

Una settimana di full immersion nel mondo dell’innovazione cinese, tra Incubatori hi-tech e StartUp avveniristiche impegnate in una competizione transnazionale che vede concorrere al primo premio start up cinesi e italiane, è quella che vede impegnato l’Amministratore Unico di Sviluppo Basilicata, Gabriella Megale, dall’altro capo della Basilicata, in Cina appunto.
In questo scenario di elevata valenza culturale e di confronto per la nostra Regione, la partecipazione di Gabriella Megale arricchisce di possibilità e contenuti l’ecosistema connesso all’Incubatore e Startup lucane.
Questo non solo per fare rete, ma anche perché grazie a questa manifestazione realizzata tramite il programma di internazionalizzazione delle start up e PMI innovative italiane e cinesi lanciato dal MIUR nel 2016 in sinergia con il MISE per l’Italia e dal MOST – Ministero della Scienza e Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese, certamente nasceranno proficue collaborazioni e nuove occasioni da questo formativo e sfidante confronto.
Il programma coordinato per parte italiana da Campania New Steel e Città della Scienza, con Italia Startup e PNI Cube, mentre, per la parte cinese, dall’International Technology Transfer Network, ha già coinvolto altre regione italiane, le cui startup hanno avuto la possibilità di incontrare un’importante delegazione di Venture Capitalist e imprenditori cinesi, oltre ad essere tra i finalisti in Cina della Best Startup Show Case & Entrepreneurship Competition.
Ha commentato così l’Amministratore Unico di Sviluppo Basilicata Gabriella Megale: <<Ci sono esperienze fatte della stessa materia dei sogni, quelli che sembrano visioni e ad un tratto si trasformano in realtà: partecipare alla China-Italy Best Startup Show Case & Entrepreneurship Competition –  BSSEC è stata una ottima occasione di confronto e misurazione con un ecosistema imprenditoriale posto all’altro lato del mondo che ha arricchito la mia visione e il mio bagaglio di conoscenza.
Ho trovato un livello elevatissimo di competenze, innovazione, tecnologia di cui la Cina è rappresentativa. Allo stesso tempo le Startup Italiane non sono risultate da meno, in termini di competitività e possibilità di ingresso sul mercato.
Spero che anche le Startup lucane abbiano in futuro possibilità di misurarsi a questi livelli, vista l’occasione offertami di portare al mio ritorno questa esperienza nella mia Regione.
Voglio ringraziare Campania New Stell per questo invito e grande opportunità. Collaborare e aprirsi a nuove esperienze, fare rete e creare connessioni, anche all’estero come in questo caso, è una ottima possibilità per crescere e innovarsi>>.

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Al Castello del Malconsiglio venerdì un evento del Gal Start 2020

Si terrà venerdì 29 novembre a partire dalle ore 17, nel Castello del Malconsiglio, l’evento “Coltiviamo Cultura nelle Comunità Rurali”. È quanto scritto in una nota del Gal Start 2020. “La manifestazione – ha dichiarato il presidente Leonardo Braico – promossa dopo la stipula di tredici provvedimenti di concessione nell’ambito del Bando Progetti di Comunità Ultimo Miglio, con un impegno di risorse di circa 1.260.000 euro di cui 1.008.000 di finanziamento pubblico a valere sulla Misura 19 del Psr Basilicata 2014-2020, intende favorire un confronto e un approfondimento sulla programmazione culturale, evidenziando contestualmente le fondamentali diversità progettuali espresse da ogni comunità”. “Dopo quasi dieci mesi di lavoro, che ha visto impegnato il Gal nella redazione e nella emanazione del Bando, nella fase istruttoria dei progetti sino alla stipula dei relativi provvedimenti di concessione – ha detto invece il direttore del Gal Start 2020, Giuseppe Lalinga – presentiamo, in una formula inedita, un percorso progettuale di 13 Comunità che non vuole e non deve essere un evento autoreferenziale ma un momento di confronto sul ruolo e sull’importanza della cultura e della sua fruizione nelle aree rurali. Confronto ancor più necessario in quanto gli stessi progetti non risultano legati esclusivamente alla creatività ma inseriti in un quadro di regole ammnistrative e di procedure europee”. Nel corso della serata si susseguiranno due talk, il primo con protagonisti i beneficiari ed i relativi progetti di comunità mentre nel secondo si discuterà, con il presidente Braico, con il consigliere regionale Piergiorgio Quarto presidente della III Commissione “Attività Produttive, Territorio, Ambiente” e con Vittorio Restaino Autorità di Gestione del Psr Basilicata 2014 – 2020, di programmazione; si analizzeranno le criticità e si condivideranno gli obiettivi comuni. A chiudere i lavori sarà l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli. Durante la serata sarà proiettato il teaser del Docufilm “Sogni Lucani” di Nevio Casadio, prodotto dai Gal: “Start 2020” e “La Cittadella del Sapere” nell’ambito del progetto di Cooperazione “L’antropologia delle Emozioni” per un racconto sorprendente alla ricerca di sogni ed eccellenze. Ed infine lo spettacolo teatrale dal titolo “Lucania double-face” che ritrae in modo serio e divertente nel contempo una terra in bilico tra bellezza e sfacelo che parla della Basilicata di oggi alla luce del suo passato; dove alla voce narrante di Giampiero D’Ecclesiis si intreccia la metamorfica voce recitante di Manola Rotunno che si identifica, a seconda delle circostanze, con la Lucania (la tradizione), la Basilicata (la trasformazione) e con le parole dialoga la trama musicale di Davide Cervellino. “Quella del 29 – ha concluso Braico – sarà una serata di confronto e di riflessioni sullo sviluppo locale che dovrà proiettare il nuovo Gal Start 2020 a diventare sempre più punto di riferimento di progettualità di un’area vasta oltre che a laboratorio privilegiato di esperienze e competenze”.
    

AltoFest Matera 2019, terza tappa a Tursi e Montalbano

Dal 29 novembre al primo dicembre è in programma la terza tappa del progetto AltoFest Matera Basilicata 2019 che porta artisti nazionali e internazionali nelle abitazioni dei cittadini lucani, attraverso residenze e spettacoli aperti al pubblico. Lo rende noto la Fondazione Matera-Basilicata 2019. Dopo l’area del Vulture con Melfi e Venosa e la Val d’Agri con Moliterno e Sarconi, nel prossimo weekend il progetto si sposta nell’entroterra jonico, nei comuni di Tursi e Montalbano Jonico. Tre famiglie per comune ospiteranno sei formazioni artistiche con i loro spettacoli di teatro, danza, arte performativa, in replica nelle tre giornate. A Montalbano il collettivo artistico messicano Colectivo Querido Venado propone “Mr Arigato and Mrs Gozaimasu”, due giapponesi in uno spazio che non si trova da nessuna parte e che potrebbe essere ovunque. Collocati nel vuoto, evocano l'esercizio contemplativo della ripetizione. I loro corpi convergono in un dialogo assurdo, il loro movimento è robotico, preciso e sarcastico. Entrambi, in sincronia precisa, modellano un paesaggio oscuro che sibila come l’autotune di un karaoke. “Materia” dell’artista italiano Andrea Salustri è invece una coreografia per diverse forme di polistirolo ed un umano. Esplora le possibilità di un materiale, il polistirolo, fino a renderlo vivo e protagonista dello spettacolo. Il ruolo del performer scivola verso quello del facilitatore, e il focus viene continuamente negoziato fra oggetto, manipolatore, e manipolazione. La compagnia spagnola Babirusa Danza si esibisce in “La naturaleza del silencio”, un'opera per quattro danzatori. Il silenzio ha molte qualità. C'è il silenzio tra due rumori, il silenzio tra due note musicali e il silenzio che si espande nell'intervallo tra due pensieri. C'è il silenzio condiviso da due esseri umani quando entrambi hanno visto la stessa cosa, hanno provato la stessa cosa e hanno agito. Tursi ospita Park Keito, che riunisce i lavori di Kotomi Nishiwaki e Miquel Casaponsa, presentando “NewAdays”, una riflessione su come si muovono gli esseri umani. Dai movimenti inconsci, innati, da quelli coscienti di base, alla costruzione di movimenti più complessi legati alla comunicazione, ai rituali, alla danza, alle tradizioni e alla propria evoluzione. Basato sul lavoro di Donna Haraway, Vinciane Despret, Tristan Garcia and Ilda Teresa de Castro, l'opera “Refugio” dell’artista nata alle Canarie Acerina Amador, nasce dalla necessità di creare uno spazio di riflessione attorno all'animale umano-non umano. Una partitura coreografica realizzata da un corpo nell'era capitalista-preapocalittica e con desideri di nidi e giungla. Un lampo di luce prima della possibilità reale di stare insieme. Una delicata canzone di comunione. Infine “Hombre, la riVelazione della luce” dell’artista padovana Claudia Fabris nasce dalla fotografia. Se la luce è accecante l’ombra si fa rivelazione, capovolgendo la percezione consueta; punto di partenza per la trasfigurazione dell’ombra nella vita quotidiana di una casa, nel suo aspetto iconografico e simbolico. Quanto ti esponi alla luce e allo sguardo determina la qualità e la quantità della tua ombra. La programmazione nelle abitazioni sarà preceduta, nella giornata di giovedì 28 novembre dalle 19 alle 21 nel Centro Polifunzionale “San Giuseppe” a Tursi, da un’Agorà, assemblea a porte aperte in cui i cittadini della comunità accogliente si confrontano con quelli che ospiteranno la tappa successiva del progetto. La Falegnameria Ditursi a Montalbano, ospiterà invece, nella giornata di domenica 1 dicembre dalle 11.30 alle 12.30, Voice Over, la conversazione con gli artisti trasmessa in diretta sulla webradio del festival all’indirizzo bit.ly/WRAltofestMatera.
  

Microcredito, tappa informativa a Muro Lucano

Sviluppo Basilicata continua il tour sul territorio per presentare le iniziative di finanziamento nel mondo del lavoro che la Regione Basilicata sfruttando i fondi Europei mette a disposizione dei cittadini. Per motivi istituzionali l’assessore alle attività Produttive Francesco Cupparo non ha potuto prendere parte all’incontro così come Gabriella Megale amministratore unico di Sviluppo Basilicata poiché impegnata a Pechino al Cina-Italia Best Startup show case & entrepreneurship Competition – BSSEC.
Ad aprire la kermesse informativa il sindaco Giovanni Setaro di Muro Lucano: “Fa piacere ospitare sul territorio questi incontri. Da giovane imprenditore ho avuto già modo di apprezzare le iniziative di Sviluppo Basilicata ma non basta solo presentare gli strumenti ma anche garantire un affiancamento continuo soprattutto nelle fasi successive. Oggi paghiamo la distanza tra le Istituzioni e i cittadini. Fare incontri territoriali può eliminare questo gap. Come Muro Lucano ci proponiamo punto di riferimento per l’intera area del Marmo – Platano. Non a caso stiamo pensando di utilizzare l’ex Convento come hub informativo non solo culturale ma anche rivolto ad iniziative di questo genere”.
Marco Ponzio direttore business di Sviluppo Basilicata ha illustrato le varie misure del microcredito. Ed ha fatto anche un primo resoconto delle attività svolte: “Sei incontri tra le province di Potenza e Matera e già ben 28 domande presentate per le due misure in soli due mesi”. Dal 2013 al 2017 abbiamo registrato ben 828 iniziative distribuite  su 88 comuni sui 131 presenti in Regione Basilicata. “Questa misura piace al territorio perché a tasso zero e con modalità di ammortamento comode e senza garanzie. Oggi se realmente c’è una idea valida, mettiamola a sistema. Molti aspiranti imprenditori, in passato, hanno rinunciato alle incentivazioni perché attivabili esclusivamente in comunità dotate di aree industriali e artigianali. Il microcredito è attivabile in qualunque comunità lucana”. Ma la notizia più importante è la velocità del finanziamento. Infatti le prime aziende candidate a breve si vedranno accreditata la somma e potranno iniziare a fare business.
L’iniziativa Microcredito  si suddivide in due azioni: linea A è rivolta a coloro che sono inoccupati e vogliono entrare nel mondo del lavoro mentre la linea B ad imprese sociali e a coloro che vogliono avvicinarsi al mondo del lavoro nel terzo settore.
Vito Pinto responsabile della misura per Sviluppo Basilicata ha illustrato nello specifico le finalità del Microcredito e risposto alle domande dei cittadini interessati ad usufruire di questa iniziativa di sostegno alle nuove imprese.

Matera 2019, laboratorio di ceramica e terracotta con Lopergolo

Il 26 e 27 novembre, lo Spazio dell’Angelo, un luogo ipogeo del Sasso Caveoso, ospiterà, nell’ambito del programma ufficiale di Matera 2019, il laboratorio di terracotta e ceramica, condotto dall’artista lucano Nisio Lopergolo.

“Gli oggetti in terracotta e ceramica – si legge in una nota della Fondazione Matera Basilicata 2019 – fanno parte della grande tradizione lucana. Vasi, anfore, piatti e bicchieri sin dai tempi antichi sono stati ricavati dall’argilla essiccata o cotta diventando prima oggetti di solo uso quotidiano e poi elementi artistici ed estetici, attraverso la decorazione pittorica. Nei due laboratori coordinati dal maestro Nisio Lopergolo si potranno apprendere e sperimentare le tecniche alcune volte ‘segrete’ per la realizzazione di oggetti in terracotta e ceramica, in un intreccio tra sapienza artigianale locale e cura artistica”.

Dopo il diploma in scultura presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli e Firenze, Nisio Lopergolo ha dato avvio ad una produzione artistica molto ricca, testimoniata da numerose mostre personali e collettive. Ha partecipato a molte mostre collettive, ricevendo premi importanti tra i quali quello nel 2017 del concorso Waiting for Florence Biennale, per il quale è stato premiato come vincitore assoluto, nella sezione scultura.

“Tutti i cittadini – conclude la nota della Fondazione – sono inviati a partecipare al laboratorio, che si svolgerà dalle 16 alle 18. Per l’accesso, è necessario il Passaporto per Matera 2019.

Matera 2019, seminario su Carlo Levi e la crisi della civiltà

La Fondazione Carlo Levi di Roma, il Centro Carlo Levi di Matera e la Fondazione Matera Basilicata 2019, in collaborazione con il Polo Museale della Basilicata, organizzano il 26 e 27 novembre nella Sala Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera, il seminario su Carlo Levi e la crisi della civiltà. Riflessioni su “Paura della Libertà”, nell’ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Future Digs”.
“Paura della libertà” è il primo libro scritto nel 1939 da Carlo Levi, fuoriuscito antifascista in Francia a fronte della persecuzione politica e “razziale” del regime. L’autore di Cristo si è fermato a Eboli, che con straordinaria profondità ha rappresentato universalmente la Lucania e Matera, verrà raccontato nella preveggenza di un testo che, subito prima della seconda Guerra Mondiale, indagava sulle oscure tendenze delle società di massa che portarono ai regimi totalitari e alla catastrofe della guerra, tendenze che ora in forme riconoscibili, tornano a serpeggiare in Europa e nel mondo. Per questo, concepito settanta anni fa, Paura della libertà si presenta ora come un testo di un’attualità allarmante e insieme ricco di prospettive.
Il testo condensa la ricca esperienza (di artista, di intellettuale e di politico) già accumulata da Carlo Levi, nel mezzo del cammino di sua vita: dal sodalizio politico e intellettuale con Piero Gobetti, poi con Carlo e Nello Rosselli e Leone Ginzburg nella militanza antifascista in “Giustizia e Libertà”, poi nelle profonde rivelazioni antropologiche del mondo contadino nel confino in Lucania. E’ un testo che l’autore considerava come il nucleo fondamentale di un raggiungimento teorico e poetico, che infatti riaffiorerà sottotraccia in tutte le sue opere successive, letterarie e pittoriche.
Alle due giornate di seminario, ad accesso gratuito fino ad esaurimento posti, parteciperanno studiosi di diverse discipline: Stefano Levi Della Torre, pittore e scrittore, già docente alla Scuola di Architettura del Politecnico di Milano, Luca Beltrami,  ricercatore presso il Dipartimento di Italianistica dell'Università di Genova, Marcella Marmo, già ordinario di Storia contemporanea presso l'Università di Napoli "Federico II”, Giacomo Corazzol dell'Institut de recherche et d'histoire des textes (IRHT) di Parigi, Alberto Cavaglion, docente di Storia dell'Ebraismo presso l'Università di Firenze, Maria Cristina Barducci, psicologa e psicoanalista junghiana, Girolamo Imbruglia, professore ordinario di Storia moderna presso l'Università di Napoli "l'Orientale", Filippo La Porta , saggista e critico letterario, Mario Manfredi, già ordinario di Filosofia morale nell'Università di Bari, Giuseppe Mininni, professore ordinario di Psicologia della comunicazione e dei media nell'Università di Bari, Silvia Valentini, neolaureata a Parma in Lettere Moderne con una tesi su L'Orologio di Carlo Levi.
Il seminario si aprirà il 26 novembre alle ore 15:00 con i saluti di Vito Bardi, Presidente della Regione Basilicata, Raffaello De Ruggeri, Sindaco di Matera, Salvatore Adduce e Paolo Verri, Presidente e Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Marta Ragozzino, Direttore del Polo Museale della Basilicata, Lorenzo Rota, Presidente del Centro Carlo Levi Matera.
A chiusura del seminario, il 27 novembre alle 20:45 presso il Cinema Piccolo (ingresso con Passaporto per Matera 2019, senza prenotazione), verrà presentato in anteprima il film “Lucus a Lucendo. A proposito di Carlo Levi” di Alessandra Lancellotti ed Enrico Masiuna, un viaggio per luoghi, immagini, e tracce dell’eredità di un grande pittore, un grande scrittore, un grande uomo del nostro Novecento. Il film è una produzione Caucaso con Istituto Luce Cinecittà, e in collaborazione con Domus Films, realizzato con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund, con il Fondo Etico BCC Basilicata, il supporto della Fondazione Carlo Levi, del Comune di Tursi, del Comune di Aliano e con il Patrocinio della Città di Torino, Città di Matera e Lucana Film Commission. Il 28 novembre, nel giorno che precede il compleanno di Carlo Levi, il Comune di Aliano, luogo dove Carlo visse il suo confino e fu sepolto, ospiterà  una nuova anteprima del film, nell'ambito dell'evento "Aliano Capitale per un giorno" coprodotto dal Comune di Aliano e Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Matera 2019, al via il progetto “Onda” con ciclo conferenze

Il nome “onda”, al solo pronunciarlo, evoca suggestioni che si perdono nella notte dei tempi e insieme ci proiettano nel più lontano futuro. Onda è prima di tutto una visione poetica, poi è un viaggio per mare, una lunga meditazione sotto il cielo stellato o raccolti in una grotta. Onda è l’inizio della vita, un’onda si propaga nell’universo fin dalla prima scintilla del Big Bang, l’onda è una metafora politica e sociale, è un gesto estetico. È questa l’idea che sta alla base di “Onda”, progetto di Matera Capitale europea della Cultura 2019, realizzato – si legge in una nota diffusa dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 – in partnership con MaterElettrica. Il progetto prende il via con un ciclo di conferenze tra scienza, arte e spiritualità all’interno del Musma, museo dove i materiali più antichi, la pietra e il metallo, si combinano con l’esigenza di una modernità sempre in evoluzione, un luogo dove la profondità ipogea si mescola al vento e alla luce. Attraverso tre conversazioni, scienziati, artisti, esperti di yoga e di spiritualità affronteranno da diverse angolazioni l’idea di Onda nelle sue differenti declinazioni: dalla cosmologia passando attraverso la geografia per giungere alla teoria dell’informazione. I tre incontri, realizzati con il supporto di SisInf Lab – Politecnico di Bari, Al Jalil Yoga Matera e Cooperativa Synchronos. hanno due finalità: una prima di carattere divulgativo e una seconda di ordine artistico e produttivo. Durante gli incontri verranno infatti presentati al pubblico gli applicativi informatici progettati da MaterElettrica e dal SisInf Lab del Politecnico di Bari. Una postazione allestita all'interno del Musma permetterà al pubblico di interagire con gli applicativi che saranno utilizzati come strumenti di campionamento e data capture. I dati raccolti costituiranno il materiale sonoro e visuale della performance finale del progetto “Onda”, in programma il 13 dicembre. Il ciclo di incontri si apre il 23 novembre parlando della Prima Onda con Riccardo De Salvo, professore presso la California State University di Los Angeles, tra i protagonisti dei progetti internazionali Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory – USA) e Virgo (Interferometro Europeo situato nei pressi di Pisa), che hanno portato alla scoperta delle onde gravitazionali, premiata con il Nobel per la Fisica nel 2017. Insieme a lui, Jasmine Pignatelli e Tommaso Evangelista, rispettivamente artista e curatore di Heimat – Sharing The Land attualmente in mostra presso il Musma, di cui una parte è dedicata proprio ai laboratori di Virgo. L’incontro del 4 dicembre sarà, invece, dedicato all’Intelligenza Artificiale, raccontata attraverso la collaborazione tra il SisInf Lab del Politecnico di Bari e MaterElettrica nella progettazione e sviluppo degli applicativi Itaca e Musica Humana. Infine, l’11 dicembre Francesco Fidecaro e Rosalia Stellacci si confronteranno sul concetto di spaziotempo tra l’antica filosofia dello yoga e le più recenti teorie nel campo della fisica.
 

Dal 2 dicembre riapre l’ambulatorio di urologia dell’Irccs – Crob

Da lunedì 2 dicembre riprenderanno le prestazioni ambulatoriali di urologia presso l’Irccs – Crob di Rionero in Vulture. Lo rende noto la direzione dell’Istituto, che annuncia di aver stipulato un contratto a tempo indeterminato nella disciplina di urologia con il dott. Ferdinando Di Giacomo, che “torna al Crob si legge in una nota – a seguito di un avviso di mobilità regionale ed extraregionale indetto dall’Istituto, dopo aver arricchito il suo bagaglio di competenza e professionalità come chirurgo urologo nell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro. Di Giacomo, infatti, dal 2014 ha svolto la sua attività al Crob con incarico professionale al day surgery urologico”.

L’Irccs – Crob annuncia inoltre che “a partire dal 2 dicembre la priorità sarà il recupero di tutte le prestazioni ambulatoriali non effettuate nei mesi scorsi, a causa della mancanza di personale medico. Tutti i pazienti rientranti negli elenchi saranno ricontattati per fissare una nuova data. Al termine del percorso di recupero delle visite pregresse, saranno nuovamente aperte le agende di prenotazione al Cup regionale. La direzione dell’Irccs Crob, scusandosi ancora per l’increscioso inconveniente, auspica nei primi mesi del 2020 di poter riaprire a pieno regime, anche le prestazioni di chirurgia urologica dopo aver espletato il concorso, in essere, per l’assunzione di ulteriori urologi. Al dott. Di Giacomo e alla sua futura equipe vanno gli auguri del Crob per un proficuo lavoro affinché, il Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata possa riacquistare quei livelli di eccellenza ed efficienza degni di un Irccs”. 

Gal Start 2020: Basilicata Slow protagonista in Lussemburgo

Tesori nascosti, interazione con la popolazione locale, condivisionedi saperi, sostenibilità economica, ecologica e sociale, racconto e viaggio lento, non sono solo slogan o parole chiave di una campagna di comunicazione, ma sono le pietre angolari su cui poggia il progetto “Cultrips”.
Il GAL START 2020 “Matera Orientale – Metapontino” – si legge in una nota –  ha partecipato dal 17 al 20 novembre al seminario transnazionale “Train the Trainer” dedicato allo sviluppo e all’attuazione del progetto “CULTRIPS 2.0 European Slow Travel Experiences” organizzato presso il partner di progetto del Lussemburgo
"Cultrips, ha dichiarato Il Presidente del GAL START 2020 Leonardo Braico, è un progetto di cooperazione transnazionale Misura 19.3 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Basilicata, nel quale il nostro GAL aderisce ad una rete in cui sono presenti partner italiani ed europei. Hanno partecipato al seminario i GAL di: Umbria, Germania, Austria, Lituania, Svezia. Lussemburgo e l’altro GAL lucano, “La Cittadella del Sapere”, con cui da tempo ci sono reciproci rapporti di collaborazione e di progettazione condivisa. Le proposte e gli elaborati del GAL START 2020, presentati e poi discussi con gli altri partener si sono distinti per attinenza alla filosofia slow trip e alla capacità di svilupparsi sul proprio territorio e integrarli con le offerte già esistenti.
I progetti, hanno dichiarato il Responsabile Tecnico Gianluca Gariuolo e il Consulente alla Cooperazione Giuseppe Mellillo presenti per il GAL START in Lussemburgo, prevedono il coinvolgimento delle popolazioni locali che saranno parte attiva nell’ accoglienza e nell’ospitalità. Le risorse umane e le risorse culturali, tangibili e intangibili, presenti sul territorio saranno coniugate con la quotidianità che si trasforma in elemento valoriale distintivo e soprattutto non replicabile. Le feste, i luoghi, i prodotti della tradizione e i prodotti della terra saranno i connettori tra l’ospite e l’abitante. Cineturismo, enogastronomia, rappresentazioni sceniche e accoglienza diffusa sono stati punti cardine dei progetti presentati.
I numerosi esempi – ha evidenziato il Direttore del GAL START 2020 Giuseppe LALINGA – di approccio a un turismo esperenziale con una comunicazione adeguata e una corretta gestione del marchio, come Albergo Diffuso, Glamping, Bergsteigerdörfer, Alpine Pearls, Citta Slow, dimostrano che Slow può anche essere coordinato con successo in termini commerciali come offerta turistica sostenibile. Il tempo diventa il nuovo lusso e l’approccio Culturtrips adotta la filosofia di un “tempo migliore” che deriva dalla lentezza in opposizione alla velocità e al consumo del tempo stesso. Cultrips amplia la visione di sviluppo locale e sostenibile dei territori che avranno il compito di aumentare e migliorare le opportunità già esistenti con forme più incisive e partecipate e azioni diffuse nel tempo, caratteristiche che rispondono a una domanda di turismo esperienziale sempre più in crescita.
Il Gal Start 2020 – ha concluso il Presidente Leonardo Braico – ha già avviato progetti in linea con la filosofia di Cultrips e l'attenzione si concentra sulla creazione congiunta di innovazioni turistiche e valorizzazione del capitale sociale, culturale e territoriale coinvolgendo aziende agricole, imprese artigiane, mediatori culturali e artisti e creativi, in una visione strategica che punta a sostenere la creazione ma soprattutto lo sviluppo qualitativo e la diffusione dei diversi prodotti che il territorio saprà proporre. A partire dalle prossime settimane il GAL START 2020 avvierà una ricognizione territoriale e azioni di ascolto con il territorio per trasmettere i principi del progetto Cultrips e accogliere le manifestazioni di interesse dei partner locali".

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Matera 2019, presentati a Bruxelles i primi risultati

La Fondazione Matera-Basilicata 2019, nell’ambito della Settimana della cucina italiana organizzata dall’Ambasciata a Bruxelles ha organizzato una serie di attività collaterali finalizzate a far conoscere il viaggio di Matera Capitale europea della cultura svolto nel 2019 e le prossime iniziative in programma nel mese di dicembre. In particolare – si legge in una nota della Fondazione Matera-Basilicata 2019 – il 19 novembre, alla presenza di Paolo Sabbatini, direttore dell’Istituto Italiano di cultura a Bruxelles sono state inaugurate, nella Galleria d'arte Dauwens & Bernaert, due esposizioni: la mostra “La città EUemozionale” comprendente i video delle principali iniziative svolte a Matera e in Basilicata nell’ambito del programma culturale di Matera 2019 e una selezione di foto della mostra “Visions from Europe”, prodotta insieme a Canon, Matera European Photography in partnership con Matera diffusa. Le due mostre resteranno aperte per una settimana. Nello stesso spazio, il 20 novembre, il direttore della Fondazione, Paolo Verri, e la manager Sviluppo e relazioni internazionali, Rossella Tarantino hanno presentato il lavoro svolto fino ad oggi caratterizzato dalla vendita di circa 80 mila passaporti (54 percento cittadini permanenti, 46 percento cittadini temporanei), circa 312 mila accessi a 940 eventi. Gli artisti coinvolti sono stati ad oggi 450, dei quali 193 internazionali. I cittadini coinvolti attivamente sono stati 16 mila coinvolgendo 325 luoghi della Basilicata. Il budget impegnato (non ancora interamente speso) nel periodo 2015-2019 ammonta a circa 46 milioni di euro. “Abbiamo rispettato – ha detto Verri – tutto quello che avevamo scritto nel dossier. Il risultato è sotto gli occhi di tutti in termini di visibilità della città a livello internazionale. Matera oggi è una città riconosciuta ovunque e i dati ci dicono che siamo la Capitale europea della cultura che più di altre ha sviluppato una maggiore attrattività”. Rossella Tarantino si è invece soffermata sulla originalità dei progetti messi in campo – l'85 percento del programma culturale – e su alcuni principali elementi “come la co-creazione sperimentata con alcune fra le più prestigiose istituzioni culturali europee, la partecipazione dei cittadini e le residenze artistiche che in questi giorni stanno portando nelle case di 11 comuni della Basilicata produzioni di straordinario livello”. All’incontro hanno portato i saluti istituzionali il vicesindaco di Matera, Giampaolo D'Andrea, il direttore dell’Istituto Italiano di cultura, Paolo Sabbatini, il responsabile della sede Enit di Bruxelles, Alfonso Santagata, Gregorio De Felice, chief economist di Banca Intesa, Gold Partner di Matera 2019. D’Andrea ha ricordato la specificità dell’Italia che, attraverso una decisione del ministro Dario Franceschini ha istituito la competizione per diventare capitale italiana della cultura. “Una competizione che ci consente – ha detto D'Andrea – di monitorare i territori sul piano della effettiva produzione e distribuzione culturale”. Subito dopo si è tenuto un focus sulla comunicazione di Matera 2019. In particolare, il coordinatore dell'Ufficio stampa, Serafino Paternoster, davanti alla platea di funzionari della commissione e del parlamento europeo, giornalisti, associazioni ed aziende ha raccontato la strategia comunicativa, che ha consentito a Matera 2019 di essere raccontata a livello locale, nazionale, europeo e internazionale. Nel suo intervento ha espresso inoltre la necessità che le istituzioni europee governino la comunicazione delle Capitali europee della cultura mettendo a disposizione specifici servizi come un sito internet dove far confluire i dossier, i programmi e le attività delle Ecoc, e organizzando incontri per rendere più forte la rete della comunicazione delle città e gli scambi di buone pratiche. Ad esempio, le istituzioni europee potrebbero individuare, attraverso un bando pubblico, un'unica emittente televisiva europea capace di raccontare il lavoro fatto in ciascuna Ecoc. Subito dopo è intervenuta Rita Echeverria, international account manager di Euronews, l'emittente televisiva internazionale che nel 2019 ha raccontato attraverso la tv e i suoi canali digitali in tutta Europa e in 12 lingue, il lavoro di Matera 2019 svolto fino ad oggi. Un'attività di racconto seguita da 10.6 milioni di persone raggiunte in Europa, 122 milioni di contatti generati. Euronews ha anche anticipato i primi dati di un sondaggio condotto per una verifica dei risultati della campagna promozionale. In particolare, Euronews ha intervistato circa 1000 cittadini europei ai quali ha posto una serie di domande. Dai risultati è emerso che il 44 percento dei telespettatori di Euronews ha visto la campagna promozionale, mentre il 61 percento ha riconosciuto Matera. Il 75 percento ha riconosciuto in Matera un brand assolutamente positivo, mentre il 30 percento dei gruppi intervistati consiglierebbero Matera come destinazione. Le caratteristiche più diffuse associate a Matera sono: una città di qualità, che ispira, emozionante, affidabile, creativa e collaborativa. Per quel che riguarda la parte social sono state raggiunte oltre 6 milioni di persone, soprattutto da Italia, Francia e Germania. Fra i 6 episodi dedicati a Matera hanno destato maggiore interesse quelli relativi alla cerimonia inaugurale e alla settimana dedicata alla luna. Nella stessa serata il direttore della Fondazione, Paolo Verri, ha mostrato i risultati di Matera 2019 nel corso di una cena di gala organizzata dall'Ambasciata italiana a Bruxelles, davanti ad alcune fra le principali cariche istituzionali e politiche del Belgio.
  

Matera e la Basilicata nei principali mercati europei

La costante crescita di attenzione dei mercati esteri per la Basilicata e per Matera continua a stimolare azioni di promozione nei luoghi e negli eventi di particolare efficacia per il turismo. Il World Travel Market di Londra, la cui 40esima edizione quest'anno si è svolta nei giorni dal 4 al 6 novembre scorsi, è uno dei principali avvenimenti di settore ed è stata l'occasione per l’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata per promuovere i prodotti dell'offerta lucana. Inoltre, il WTM di Londra arricchisce il programma di azioni che l'Apt ha posto in essere in collaborazione con ENIT, l'Agenzia Nazionale Turismo, quali, tra l'altro, la presenza al workshop sul luxury tourism, svoltosi a New York nelle scorse settimane, che ha visto maggiormente rappresentato il territorio di Matera e dintorni.
Occasioni utili per far conoscere ai numerosissimi operatori internazionali del settore le peculiarità sia della Capitale Europea della Cultura che dell’intero territorio regionale, contemplando dunque gli aspetti culturali, storico-archeologici, architettonici, paesaggistici, naturalistici, senza tralasciare naturalmente il turismo attivo, religioso, del folklore e quello eno-gastronomico.
È stata anche l’occasione colta dall’Apt per presentare al grande pubblico le numerose opportunità della Basilicata in un'ottica di destagionalizzazione: dalla vacanza attiva, che può contare ormai su attrattori dal forte appeal, al turismo lento, che nella nostra regione trova una sempre maggiore rilevanza, accanto alla Città dei Sassi che è e continuerà ad essere porta di ingresso del turismo lucano.
Il WTM di Londra ha intercettato non solo il mercato del Regno Unito ma più in generale quello europeo, considerando in particolare anche Francia, Germania e Paesi Bassi, per rimanere ai mercati principali. Una crescita registrata già da alcuni anni e che nel 2019 – in base ai dati provvisori dei primi 7 mesi, confrontati con il periodo analogo del 2018 –  ha visto in questi quattro mercati europei un incremento degli arrivi di circa il 6% e di circa il 5% delle presenze. A Matera il dato è ancor più significativo con oltre il 20% degli arrivi in più e quasi il 30% di incremento delle presenze.
La Capitale Europea della Cultura dunque si conferma la più importante area di intervento promozionale, da anni punto focale e trainante di una costante azione, anche in collaborazione con gli uffici regionali e con altre istituzioni a ciò deputate. È il caso, ad esempio, della campagna di comunicazione radiotelevisiva “Become Culture” sui canali Rai, frutto di un accordo di collaborazione con partner istituzionali, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Basilicata, che ha portato a oltre 423 milioni di contatti lordi; come è il caso delle attività all'interno dell'aeroporto di Bari-Palese e dell’Apertura dell’Openspace Basilicata nel centro di Matera, luogo non temporaneo destinato ad azioni di comunicazione e promozione che perdurino oltre l’anno 2019.
Sono solo alcune delle azioni che si affiancano ad altre attività online e offline, che segnano l'impegno costante per Matera e testimoniano come l'Apt sia da anni impegnata, in maniera strategica e in condivisione con gli uffici regionali preposti e l'intero sistema territoriale: una collaborazione che deve andare oltre le piccole polemiche legate – ad esempio – alla vendita in un determinato posto fisico o in un altro, di titoli di ingresso ad eventi, i cui risultati, in un mondo soprattutto fatto da e-commerce ed altri canali, vanno probabilmente addebitati più ad una progettazione a monte che ridotti al mero desk dove vendere in loco.
Abbiamo davanti infatti la sfida del 2020 con Matera che deve mantenere e consolidare i risultati raggiunti e la Basilicata deve ancora crescere e per farlo è inevitabile che la governance turistica intera sia consapevole dei problemi da affrontare ma anche del positivo momento che stiamo vivendo ed in cui, come è ragionevole che sia, siamo tutti chiamati a raccogliere sia i meriti che gli stimoli per migliorare.

Schiavone (Apt) su ruolo Matera e Basilicata nei mercati europei

La costante crescita di attenzione dei mercati esteri per la Basilicata e per Matera continua a stimolare azioni di promozione nei luoghi e negli eventi di particolare efficacia per il turismo. Il World Travel Market di Londra, la cui 40esmia edizione quest’anno si è svolta nei giorni dal 4 al 6 novembre scorsi, è uno dei principali avvenimenti di settore ed è stata l’occasione per l’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata – si legge in una nota del direttore generale dell’Apt, Mariano Schiavone – per promuovere i prodotti dell’offerta lucana. Inoltre, il WTM di Londra arricchisce il programma di azioni che l’APT ha posto in essere in collaborazione con l’ENIT, l’Agenzia Nazionale Turismo, quali, tra l’altro, la presenza al workshop sul luxury tourism, svoltosi a New York nelle scorse settimane, che ha visto maggiormente rappresentato il territorio di Matera e dintorni.
Occasioni utili per far conoscere ai numerosissimi operatori internazionali del settore le peculiarità sia della Capitale Europea della Cultura che dell’intero territorio regionale, contemplando dunque gli aspetti culturali, storico-archeologici, architettonici, paesaggistici, naturalistici, senza tralasciare naturalmente il turismo attivo, religioso, del folklore e quello eno-gastronomico.
È stata anche l’occasione colta dall’Apt per presentare al grande pubblico le numerose opportunità della Basilicata in un'ottica di destagionalizzazione: dalla vacanza attiva, che può contare ormai su attrattori dal forte appeal, al turismo lento, che nella nostra regione trova una sempre maggiore rilevanza, accanto alla Città dei Sassi che è e continuerà ad essere porta di ingresso del turismo lucano.
Il WTM di Londra – prosegue la nota dell’Agenzia – ha intercettato non solo il mercato del Regno Unito ma più in generale quello europeo, considerando in particolare anche Francia, Germania e Paesi Bassi, per rimanere ai mercati principali. Una crescita registrata già da alcuni anni e che nel 2019 – in base ai dati provvisori dei primi 7 mesi, confrontati con il periodo analogo del 2018 – ha visto in questi quattro mercati europei un incremento degli arrivi di circa il 6% e di circa il 5% delle presenze. A Matera il dato è ancor più significativo con oltre il 20% degli arrivi in più e quasi il 30% di incremento delle presenze.
La Capitale Europea della Cultura dunque si conferma la più importante area di intervento promozionale, da anni punto focale e trainante di una costante azione, anche in collaborazione con gli uffici regionali e con altre istituzioni a ciò deputate. È il caso, ad esempio, della campagna di comunicazione radiotelevisiva “Become Culture” sui canali Rai, frutto di un accordo di collaborazione con partner istituzionali, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Basilicata, che ha portato a oltre 423 milioni di contatti lordi; come è il caso delle attività all’interno dell’aeroporto di Bari-Palese e dell’Apertura dell’Openspace Basilicata nel centro di Matera, luogo non temporaneo destinato ad azioni di comunicazione e promozione che perdurino oltre l’anno 2019.
Sono solo alcune delle azioni che si affiancano ad altre attività online e offline, che segnano l’impegno costante per Matera e testimoniano come l’Apt sia da anni impegnata, in maniera strategica e in condivisione con gli uffici regionali preposti e l’intero sistema territoriale: una collaborazione che deve andare oltre le piccole polemiche legate – ad esempio – alla vendita in un determinato posto fisico o in un altro, di titoli di ingresso ad eventi, i cui risultati, in un mondo soprattutto fatto da e-commerce ed altri canali, vanno probabilmente addebitati più ad una progettazione a monte che ridotti al mero desk dove vendere in loco.
Abbiamo davanti infatti la sfida del 2020 con Matera che deve mantenere e consolidare i risultati raggiunti e la Basilicata deve ancora crescere e per farlo è inevitabile che la governance turistica intera sia consapevole dei problemi da affrontare ma anche del positivo momento che stiamo vivendo ed in cui, come è ragionevole che sia, siamo tutti chiamati a raccogliere sia i meriti che gli stimoli per migliorare.
  

Matera 2019, Con lo guardo “di dentro”. I detenuti e la cultura

Mostre fotografiche e pittoriche, film, opere teatrali, libri e percorsi di lettura realizzati all’interno degli istituti penitenziari al centro della manifestazione “Con lo sguardo ‘di dentro’: Matera 2019, capitale europea della cultura. Diritto di accesso e partecipazione dei detenuti alla vita culturale della comunità”, che avrà luogo dal 22 al 24 novembre presso il teatro comunale Guerrieri di Matera. L’iniziativa, organizzata dal CESP-rete delle scuole ristrette e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con il sostegno del Mibac, “vuole essere – spiega una nota della Fondazione – la narrazione del percorso di ricerca compiuto dai docenti e dagli studenti della rete delle scuole ristrette nell’ambito dei laboratori interdisciplinari e di educazione diffusa che la rete ha progettato e realizzato”.

Si inizia con le mostre di pittura: i ritratti ad acquerello di detenuti e sorveglianti della Casa di reclusione di Spoleto, dell’artista Paola de Rose, i cui “Sguardi, da dentro” accompagnano gli spettatori nel viaggio e “I Tarocchi reclusi”, i 21 arcani maggiori delle carte, realizzati nella Bottega di pittura del maestro Piero Sacchi (interna al penitenziario) dai detenuti della Casa di reclusione San Michele di Alessandria. Una ricerca basata sulla presenza dei tarocchi come esperienza culturale nella vita dei detenuti e sulla necessità di individuare identità simboliche capaci di rappresentare il detenuto artista.

Si prosegue con gli scatti di backstage e ritratti di Viniie Porfilio, “Lo sguardo di dentro” realizzati durante lo spettacolo “Nessuno” al 60’festival dei 2 Mondi di Spoleto e le Fotocomposizioni di Bruno Appiani, Monica Dorato e Valter Ravera Tra il dentro e l’Inferno di Dante dei laboratori di Artiviamoci, che hanno riprodotto insieme agli allievi “ristretti” le parti più significative della Divina Commedia, realizzando ritratti che hanno interpretato i sentimenti dei canti danteschi. La mostra “Riscatti” è invece frutto di un laboratorio che il fotografo pratese Andrea Abati ha condotto con i detenuti della Casa circondariale La Dogaia durante l’attività didattica del Centro provinciale istruzione adulti di Prato, nel corso del quale sono state selezionate opere di pittori appartenenti ad un periodo che va dal XV al XIX secolo, che sono diventate la base per un serio gioco di interpretazione e sostituzione, nel quale i detenuti si ritraggono nella stessa posa e con la stessa luce usata per il personaggio protagonista del dipinto da loro scelto.

Si continua con la sezione proiezioni: la prima dedicata alle donne in carcere, come contributo e partecipazione della rete alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con la proiezione del lavoro teatrale Desdemona non deve morire, della Compagnia gli Scatenati-Teatro dell’Arca-Teatro Necessario, realizzato dai detenuti della Casa di Reclusione di Marassi-Genova e (nella giornata successiva del 23 novembre) del Film Sezione Femminile, per la regia di Eugenio Melloni, film che nasce da un laboratorio di cinema tenutosi all'interno del Carcere femminile di Bologna, un'elaborazione artistica e toccante della prigionia e della solitudine. Accanto a queste Maria e la Luna di Egle Mazzamuto, viaggio tra la violenza e la poesia delle anime vaganti, nella quale Maria, anima che popola una delle tante zone fatiscenti di Palermo, delinea gli ultimi momenti della sua umile vita di ragazza richiusa in un "carcere" sociale in cui la sottomissione di genere e la violenza divengono pane quotidiano.

In posizione centrale nelle produzioni della rete, si collocano poi le azioni teatrali (accesso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione) della Compagnia #SIneNOmine della Casa di Reclusione di Maiano/Spoleto, direttore artistico e regista Giorgio Flamini, che presenta due lavori, il “Cantico dei Cantici” nella versione laica di Guido Ceronetti, con 3 detenuti, due attrici e musica registrata, un mezzosoprano e “Storia vera ‘e capite comm’è”, già rappresentato nell’ambito del Festival dei 2 Mondi da #SIneNOmine con un adattamento sul romanzo in due libri “La Storia VERA”, racconto fantastico scritto in forma immaginaria e autobiografica da Luciano di Samosata, unito a Pinocchio di Collodi e alle città invisibili di Calvino. Un contributo importante proviene dalla FUNDACJA JUBILO (Wroclaw-Polonia, capitale europea della cultura 2016), direttore artistico e regista Diego Pileggi che presenta, con attori detenuti del penitenziario di Wroclaw, KAIN in Absentia – Installazione performativa presentata per la prima volta a Poznan nell’aprile 2019, all’interno del VI Festival nazionale polacco di teatro in carcere (accesso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione). Durante questa occasione l’installazione ha ricevuto una menzione speciale dalla giuria del Festival con la seguente motivazione: “Per la toccante interpretazione della tematica di “Caino e Abele”, la proposta di una forma alternativa alla presenza dal vivo ed il costante atteggiamento degli attori”.

All’interno di questa cornice si svolgerà il seminario, che inizierà nel pomeriggio, con i docenti delle scuole della rete che faranno il punto sui laboratori formativi-interattivi, da quelli teatrali a quelli di lettura alle biblioteche carcerarie, con la presentazione del libro di un ergastolano, Pierdonato Zito, “Indimenticabile padre: ricordi di un ergastolano”, che sarà presente in sala, insieme al magistrato di sorveglianza Margherita Di Giglio e la presentazione del teaser, del cast del Docu-film “Lo cunto dei ristretti” in corso di produzione, con finanziamento Monitor 440 2018-2019 MIUR-MIBACT Prodotto da Rete delle scuole ristrette e CESP. Al termine del seminario la rete delle scuole ristrette dopo un anno vissuto all’insegna della cultura trarrà un Bilancio dell’attività della rete e traccerà le linee degli interventi futuri.

Lì dove non specificato, l’accesso agli appuntamenti è libero fino ad esaurimento posti. La prenotazione degli spettacoli che richiedono il Passaporto per Matera 2019 è disponibile sul sito www.materaevents.it o presso L’Infopoint di Matera 2019.

La Forgia di Sinisgalli: presentazione Quinto volume e due mostre

Nell’ambito del progetto “La Forgia di Sinisgalli”, la Fondazione Leonardo Sinisgalli propone una serie di appuntamenti che attraverso la letteratura, l’arte e la scienza, intendono raccontare la poliedricità e il genio del nostro “Leonardo” novecentesco.
Il 23 novembre alle ore 18.00 nella Casa delle Muse, a Montemurro, – si legge in una nota diffusa dalla Fondazione –  verrà presentato il quinto Quaderno della Fondazione, Le meraviglie di Sinisgalli (FLS, Montemurro 2019) di Luigi Tassoni, professore ordinario di Letteratura italiana e di Semiotica e direttore del Dipartimento di Italianistica all’Università di Pécs, nonché membro dell’Accademia ungherese delle Scienze e direttore da 25 anni dei Seminari internazionali interdisciplinari di Pécs.
Nel volume l’autore, che in oltre quarant’anni di critica si è addentrato nel complesso mondo di Sinisgalli, ripercorre in modo unitario la sua opera, delineando l’avventura di quell’uomo semiotico che il poeta ingegnere ha incarnato, anche qui in anticipo sui tempi, e interpretando le meraviglie e gli oggetti di un mondo creativo e riflessivo tra i più originali del Novecento europeo.
Nel primo saggio del testo Tassoni, che con la grande emozione di un giovane ventenne conobbe Sinisgalli in occasione del Premio Leonardo a Firenze nel 1978, grazie a Piero Bigongiari, spiega: “Per un poeta come Leonardo Sinisgalli, la meraviglia è quella della continua scoperta di un particolare: che la consistenza del mondo riservi sempre delle sorprese, così come la consistenza della propria soggettività a confronto di universi misurabili, finiti, razionali, quanto immisurabili, infiniti, irrazionali. In questo movimento egli orienta la scena del proprio continuo stupore, nella seduzione di tutto ciò che non rimane fermo a una stabilità di superficie, ma rinnova un modo di esserci, un modo di vedere e di pensare, e di riproporsi in prospettive dinamiche e imprevedibili”.
Alla presentazione dei volume, dopo i saluti del sindaco di Montemurro, Senatro di Leo, interverranno, insieme all’autore, la critica letteraria e saggista Milly Curcio e il Direttore della Fondazione Sinisgalli, Biagio Russo.
Il secondo appuntamento de La Forgia è in programma nella giornata del 21 dicembre, che sarà divisa in tre momenti. Alle 17.00, presso la Casa delle Muse, verrà inaugurata la mostra “Giulia Napoleone per Leonardo Sinisgalli. Quindici pastelli per le lucide visioni di un amico”, con la presentazione del cofanetto-omaggio a ringraziamento per la donazione delle opere da parte dell’artista alla Fondazione. Saranno presenti, oltre all’artista Giulia Napoleone, il sindaco, Senatro di Leo, il Presidente della Fondazione Leonardo Sinisgalli, Mario Di Sanzo, e l’artista Pietro Paolo Tarasco.
Alle 18:30 seguirà l’inaugurazione della mostra “Un carciofo in mostra. Sinisgalli e la Superficie Romana di Steiner”, a cura del saggista Faber Fabris, incentrata su un modello del Carciopholus (la superficie romana di Steiner), di cui il visitatore potrà apprezzare pienamente la presenza fisica e la complessa ‘geometria barocca’. La mostra sarà accompagnata da una relazione che riassume le evocazioni dei pannelli espositivi, precisa elementi storici e matematici della superficie romana di Steiner, propone al pubblico alcune manipolazioni con l’aiuto di modelli di carta. Interverranno insieme al curatore Faber Fabris, il direttore Biagio Russo e Sandra Lucente dell’Università di Bari.
La giornata si chiuderà alle 20.00 presso l’Ex Convento di San Domenico con il Concerto di Natale a cura degli United sounds, con Dario Fraccalvieri alla chitarra, Grazia Giusto al violino, Maria Mianulli al flauto, Michi Caroli alle percussioni e G. D’Abramo al contrabbasso. A seguire, brindisi augurale.
Nei primi mesi del nuovo anno, sono inoltre previste le presentazioni dei due volumi sinisgalliani ripubblicati da Mondadori, fra gli Oscar Baobab: la raccolta dei racconti, a cura di Silvio Ramat, e quella delle poesie, a cura di Franco Vitelli. Tali volumi completeranno, insieme al “Furor Mathematicus” fresco di stampa, la trilogia delle opere sinisgalliane che finalmente tornano fra le mani dei lettori, dopo oltre 40 anni di assenza dalle librerie.

Bas 05

Altofest Matera 2019, seconda tappa a Sarconi e Moliterno

Dopo il grande successo della prima tappa a Venosa e Melfi, Altofest Matera Basilicata 2019 si sposta in Val d’Agri, nei comuni di Sarconi e Moliterno, dove le comunità continueranno ad accogliere nelle proprie abitazioni artisti nazionali e internazionali, prima attraverso una residenza di due settimane, poi mediante appuntamenti aperti al pubblico. Dal 22 al 24 novembre 4 case, un centro culturale ed uno scuolabus ospiteranno 6 performance di teatro, danza e musica, con repliche nelle tre giornate. Lo rende noto la Fondazione Matera-Basilicata 2019.
A Moliterno Enzo Mirone, artista di Benevento, porta il suo “Ho stretto i pugni e sono nato”, un lavoro sulla persistenza, una riflessione su quel che resta di quello che non c’è più affidata alla compresenza e all’interazione di linguaggi diversi scarnificati nell’uso e intenzionalmente ridotti alla loro forma più elementare. Il croato Boris Kadin, con la sua “Orestea. Post-Truth” si focalizza sul post-spettatore come attore attivo e come collettivo/comunità. “The Free Besieged” della compagnia londinese fondata da due artiste greche Monamas Theatre Co, è una performance basata su un'opera incompiuta composta da Dionysios Solomos scritta in greco e italiano.
Sarconi ospita “The Last Zuppa” della compagnia tedesca O-Team, uno spettacolo interattivo che parla di regole, sicurezza, casa, paura, comunità e fine del mondo. Antonino Talamo, artista napoletano, in “Cosaltro Esperimenti” crea un concerto, in movimento, su uno scuolabus. La città intorno. La musica dentro. Il primo passo è costruire quel silenzio necessario ad azzittire le scansioni ritmiche della quotidianità urbana che ci sovrasta. Solo allora la visione si fa chiara, e la musica che batte dentro si affaccia allo stupore del silenzio. Allora appare il paesaggio. Tra arte performativa e figurativa, “Uniforme” dell’artista belga Sabina Scarlat, si compone di una installazione abitata e trasformata dal performer. Il lavoro crea e rivela un dialogo, costruttivo e distruttivo allo stesso tempo, tra differenti forze appartenenti alla natura e alla società umana. La costruzione dello scenario è un’operazione che si estende allo spettacolo stesso, così come la sua gioiosa distruzione.
La programmazione nelle abitazioni sarà preceduta, nella giornata di giovedì 21 novembre dalle 19:00 alle 21:00 nella BiblioMediateca Comunale “G. Riacioppi” di Moliterno, da un’Agorà, assemblea a porte aperte in cui i cittadini della comunità accogliente si confrontano con quelli che ospiteranno la tappa successiva del progetto. Il Centro Panta Rei di Sarconi, già luogo di performance, ospiterà inoltre, nella giornata di domenica 24 dicembre dalle 11:30 alle 13:30, Voice Over, la conversazione con gli artisti trasmessa in diretta sulla webradio del festival all’indirizzo bit.ly/WRAltofestMatera
Gli orari e gli indirizzi delle abitazioni che ospiteranno la programmazione sono disponibili su www.materaevents.it e su www.altofest.net nella sezione "Altofest Matera Basilicata 2019". Per accedere agli spettacoli è necessario il Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione. Un’ora prima dell’inizio degli spettacoli verrà aperta una lista d’attesa per consentire gli accessi in caso di no-show. L’Agorà e il Voice Over sono invece ad accesso libero fino a esaurimento posti. Nella giornata di sabato i comuni di Moliterno e Sarconi potranno essere raggiunti tramite il servizio navetta con partenza da Matera, Piazza Matteotti. Per informazioni sugli orari di partenza e per le prenotazioni: tel. 0835 314233 – escursioni@ridolaviaggi.it – www.ridolaviaggi.it
  

ACQUEDOTTO LUCANO AVVIA A CALVELLO IL PROGRAMMA “HYDRO SMARTER”

A garanzia di una sempre più corretta misurazione dei consumi idrici e con l’obiettivo di implementare progressivamente la nuova tecnologia di smart metering, prenderà avvio nei prossimi giorni, nel comune di Calvello, il progetto denominato “Hydro Smarter” che prevede la sostituzione di misuratori idrici con contatori intelligenti, i cosiddetti “smart meter”. La sostituzione interesserà, in prima battuta, circa 300 utenze delle zone periferiche per poi essere progressivamente estesa a tutti i 1.490 contatori presenti nell’ abitato di Calvello.
Si tratta – si legge nella nota di Acquedotto Lucano –  di un importante progetto di rinnovo dei misuratori esistenti di vecchia generazione con nuovi sistemi evoluti che sono in grado di rilevare a distanza i consumi idrici effettivi, raccogliere da remoto i dati relativi alla gestione delle reti, le portate in ingresso, le pressioni, l’indicazione di eventuali perdite o anomalie.
Il progetto “Hydro Smarter”, grazie al flusso continuo di informazioni, rappresenta la concreta possibilità di sensibilizzare i cittadini verso comportamenti virtuosi, tesi all’ottimizzazione ed al risparmio.
L’utente, inoltre, trae ulteriori vantaggi grazie alla generazione automatica delle bollette sulla base dei consumi reali, effettivi e non presunti, e al superamento della necessità di fornire l’autolettura o di consentire l’acceso alla proprietà agli operatori incaricati della lettura del misuratore.
Per l’amministratore unico Giandomenico Marchese “l’utilizzo di strumenti evoluti che la tecnologia mette a disposizione, come i contatori intelligenti, consente di efficientare il sistema idrico e di incrementare la qualità del servizio ai cittadini, in termini, innanzitutto di fiducia riposta nel gestore. L’intelligenza dei contatori smart, infatti, rappresenta per l’utente garanzia di affidabilità del dato di misura. Consumare meglio ed in maniera più consapevole, oltre ad avere ricadute positive in termini di uso responsabile della risorsa idrica, rileva anche in termini di risparmio effettivo sulla bolletta del cittadino/utente ”.
“Il progetto Hydro Smarter si inserisce nel programma di investimenti di Acquedotto Lucano– prosegue Marchese – e fa parte di un programma più esteso, che ha avuto inizio lo scorso anno a Brindisi di Montagna e che la Società intende progressivamente adottare su tutto il territorio gestito anche per rispondere alle sempre più stringenti richieste normative e di qualità del servizio”.
Secondo la sindaca di Calvello, Maria Anna Falvella, "senza dubbio il progetto, come già successo nel mercato elettrico ed in fase embrionale nel gas, porterà benefici, oggi solo in parte stimabili, sia in termini di controllo delle reti con una più rapida possibilità di individuazione delle perdite nascoste e intercettazione delle frodi sia per quanto concerne la qualità del servizio commerciale e l'uso consapevole da parte degli utenti finali. Sono contenta – conclude Falvella – che Calvello possa contribuire con questa sperimentazione ad una innovazione fondamentale nella gestione delle nostre risorse idriche”.

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Acquedotto lucano, si al progetto per le reti idriche del Vulture

Prosegue l’azione di Acquedotto lucano di ottimizzazione e miglioramento nella gestione della risorsa idrica sul territorio. Nei giorni scorsi – informa una nota dell’Ente -, è stato, infatti approvato il progetto esecutivo relativo al “Ripristino della funzionalità del serbatoio di San Nicola di Melfi e del relativo schema di adduzione, sistemazione delle reti idriche a servizio degli abitati di Montemilone e Palazzo San Gervasio” che prevede un finanziamento con fondi nazionali per un importo pari ad € 1.275.000,00.

Si tratta del primo stralcio del più ampio intervento relativo ai “Lavori di potenziamento ed ottimizzazione delle opere di alimentazione alternativa dello Schema Vulture servito dall’Acquedotto del Sele – Calore, alla luce dei nuovi fabbisogni civili, agricoli ed industriali” per il quale con DGR n. 1117/2015 la Regione Basilicata, nell’ambito della riprogrammazione degli FSC 2007-2013 e FAS 2000-2006, ha individuato Acquedotto Lucano quale soggetto attuatore. Non avendo trovato nel tempo copertura finanziaria nei bilanci regionali, grazie al supporto del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, il progetto è rientrato tra le opere meritevoli di finanziamento nel Piano degli Invasi, approvato con DPCM del 17 aprile 2019. L’intervento, grazie alle proficue interlocuzioni intercorse con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato suddiviso in tre lotti funzionali per un importo totale di 4 M€.

“Si tratta di un progetto di particolare importanza – afferma Giandomenico Marchese, amministratore unico di Acquedotto Lucano – che permetterà, attraverso il potenziamento del sistema di adduzione e delle reti idriche negli abitati interessati una migliore gestione del flusso idrico e l’ottimizzazione delle risorse disponibili a beneficio della comunità. L’intervento consentirà il funzionamento ottimale del nodo idraulico di San Nicola di Melfi alla luce dei nuovi fabbisogni idrici per le utenze civili, agricole ed industriali dell’area e del mutato bilancio idrico dello schema Vulture. Ancora una volta – prosegue Marchese – si è rivelata fondamentale la collaborazione e l’attenzione verso le problematiche del territorio inerenti la gestione del servizio idrico integrato della pubblica amministrazione a vario titolo coinvolta e la condivisione di soluzioni che consentiranno al gestore di assicurare con continuità la distribuzione della risorsa idrica e superare i deficit strutturali delle reti e degli impianti delle zone interessate, rispondendo all’obiettivo di offrire agli utenti una prestazione quanto più efficiente e minimizzare i disagi che possono verificarsi nella gestione del territorio”. 

Rotonda ospita la XII Giornata della biodiversità regionale

La XII Giornata della Biodiversità regionale si terrà lunedì 18 novembre a Rotonda. L’Alsia, l’Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura, nell’ambito del progetto “FiNoPom”, finanziato dalla misura 10.2 Agrobiodiversità del Psr 2014-2020, apre le porte della propria Azienda agricola sperimentale “Pollino” per una serie di iniziative che pongono al centro dell’attenzione le varietà frutticole e orticole di interesse agrario a rischio di estinzione. Lo rende noto l’Alsia in una nota.
Nel corso della giornata, il convegno su “Caratterizzazione e conservazione di fico, nocciolo, melo e pero della Basilicata” sarà l’occasione per parlare di rete della biodiversità di interesse agrario e dello stato di attuazione della legge 194 del 2015: anagrafe delle varietà, portale, rete, piano nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare. Sarà fatto il punto anche sui primi risultati della caratterizzazione genetica e bioagronomica di antichi fruttiferi della Basilicata e sulla loro conservazione e diffusione sul territorio. Nel corso dell’incontro, inoltre, spazio ad approfondimenti sui “rifugi bioculturali” per combattere le diversità negli agroecosistemi e sulle norme per la diffusione delle varietà da Biodiversità. E ancora, interventi sull’importanza delle Comunità del cibo a servizio del patrimonio naturale e culturale e delle esperienze didattiche relative alla biodiversità di interesse agricolo e alimentare.
Al termine dell’incontro sarà assegnato il “Premio Enzo Laganà”, il riconoscimento indetto dall’Alsia giunto alla IX edizione, per il miglior agricoltore custode della Basilicata nel 2019.
Per l’intera giornata, sarà possibile visitare la mostra della biodiversità agricola del Pollino, effettuare lo scambio dei semi di antiche varietà di interesse agricolo a rischio di estinzione e partecipare ai laboratori della biodiversità di interesse agricolo e alimentare.
  

Virus influenzale: previsti più contagi, Asm invita a vaccinarsi

L’Azienda sanitaria del materano (Asm), attraverso una nota, invita tutti i soggetti a rischio ad effettuare la vaccinazione, dal momento che l’Istituto superiore di sanità e le società scientifiche hanno previsto per questa stagione una recrudescenza dell’influenza che annuncia più contagi rispetto agli anni passati.
Il dottor Giulio De Stefano, direttore della Struttura complessa interaziendale Asm-San Carlo di Malattie Infettive, e il dottor Francesco Massimo Romito, responsabile della Terapia intensiva generale dell’Ospedale ‘Madonna delle Grazie’, ribadiscono che le infezioni rappresentano potenziali fattori di rischio intermedi capaci di aumentare la gravità delle singole patologie e la vaccinazione rappresenta lo strumento di profilassi più efficace, in grado di ridurre la morbilità e la mortalità nelle popolazioni più deboli.
La vaccinazione stagionale e antipneumococcica, come già comunicato dal dottor Espedito Moliterni, direttore del Dipartimento Prevenzione, igiene e sanità pubblica, si può effettuare in tutti gli uffici sanitari dell’Asm e anche negli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.
La vaccinazione stagionale – fanno sapere dall’ufficio stampa dell’Asm – è prioritaria per i cittadini di età pari o superiore ai 65 anni e per i bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (incluso l'asma, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico-ostruttiva), malattie dell'apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite, da diabete mellito e altre malattie metaboliche, malattie renali con insufficienza renale; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; tumori; malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV; malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale; patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici; patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad esempio malattie neuromuscolari).
Devono vaccinarsi con priorità anche bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; donne che all'inizio della stagione epidemica (influenza stagionale) si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; individui di qualunque età ricoverati nelle strutture di lungodegenza; medici e personale sanitario di assistenza; familiari a contatto di soggetti ad alto rischio; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti alle attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici).
I competenti uffici dell'Asm, i medici di medicina generale e i pediatri sono a completa disposizione per ogni ulteriore informazione.