Il 17 e il 18/12 a Matera laboratori di tecnologia per i cittadini

SAVE for Seniors, iniziativa organizzata da Samsung, torna a Matera nell’ambito dell’Open Culture Festival grazie alla collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019. Il progetto si pone l’obiettivo di aiutare le persone over 55 a familiarizzare con la tecnologia attraverso l’organizzazione di laboratori aperti alla cittadinanza, in programma il 17 e 18 dicembre (10.00 – 12.00, 15.30 – 17.30) nell’Open Dome allestita in Piazza San Francesco.

Nei laboratori vengono insegnati elementi base di tecnologia, quali l’utilizzo di smartphone e tablet, della rete wi-fi, delle e-mail e delle App (Whatsapp, Skype, ecc) per aiutare i senior, anche attraverso il digitale, a coltivare alcune loro passioni: cercare ricette, fare video call con parenti lontani, scrivere messaggi e registrare videomessaggi ai nipoti. I laboratori di SAVE for Seniors saranno tenuti dai Digital Angels, studenti del Liceo Scientifico “D. Alighieri” di Matera, appositamente formati dai dipendenti Samsung, che metteranno a disposizione le proprie competenze per far sì che la tecnologia possa essere utilizzata per migliorare la vita di tutti i giorni. Al termine dei laboratori verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Per partecipare ai laboratori è necessario il Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione su MateraEvents o presso l’Infopoint di Matera 2019.

Matera 2019, domenica “Remix The Future” in Cattedrale

“Remixare il futuro in apparenza è un ossimoro. Re-mixare significa cercare, riutilizzare e interagire con concetti e contenuti esistenti. Il futuro non esiste e non può essere ricombinato ma può essere modificato, migliorato, incoraggiato verso un diritto di copyright universale, aperto, sostenibile e umanizzante”. Con questa premessa, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 fa sapere attraverso una nota che nell’ambito del programma ufficiale di Matera Capitale europea della Cultura 2019, presenta “Pensieri Illuminati”, opera digitale di Felice Limosani narrata da Alessandro Preziosi e il concerto diretto dal Maestro Beatrice Venezi con la Time Machine Ensamble che si terrà il 15 dicembre alle 21 nella Cattedrale della Madonna della Bruna a Matera (ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione). Attraverso la metafora artistica “la Cattedrale Santa Maria della Bruna, accoglie e invita la comunità a ripensare e rileggere il presente per reinventare il futuro. Nell'epoca in cui la società esplora il mondo e la vita attraverso esperienze virtuali, la chiesa resta il più grande simbolo di comunità, di richiamo interiore, di speranza individuale e collettiva. Un evento culturale che suggerisce l’incontro e la fusione tra arte, umanità e tecnologia e indice simbolicamente nella sacralità del luogo “un’assemblea civile dove assemblare il futuro”. Il programma prevede una video installazione di Felice Limosani con la voce narrante di Alessandro Preziosi, che attualizza attraverso la tecnica di scansione 3d, sculture iconiche del passato, in un racconto tributo a chi ha lasciato idee e pensieri che hanno migliorato la vita delle generazioni future. Un’esperienza resa memorabile dal programma musicale diretto dal maestro Beatrice Venezi, in chiave contemporanea, attraverso re-interpretazioni significative di melodie e composizioni che furono e continuano ad essere potenti nella loro bellezza. Durante il concerto verranno proiettati i pensieri, i concetti e le idee significative del dossier di candidatura di Matera Capitale europea della Cultura, rielaborati attraverso un programma di grafica digitale in visual generativi astratti proiettati dal vivo sui costumi di scena dell’orchestra. Non un evento di aggregazione ma una ri-unione di persone indetta temporaneamente per condividere sogni e bisogni, per fare appello alla sostenibilità del tutto, per deliberare visioni e previsioni e remixare il futuro.
 

Matera 2019 dedica una grande festa alla squadra dei volontari

Per celebrare “l’incredibile contributo dei volontari al processo di Matera Capitale europea della Cultura 2019” e per aprire una discussione “sul futuro di questa brillante squadra”, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 in una nota fa sapere che organizza il 15 dicembre un’intera giornata dal titolo “Volontari Matera 2019 in festa” con momenti musicali “in diversi quartieri di Matera, una conversazione con le istituzioni e un gran concerto finale. Ad animare l’intera giornata sarà la Banda Rulli Frulli, marching band nata nel 2010 a Finale Emilia, composta da ben settanta membri tra bambine, bambini, adolescenti e giovani che costruiscono strumenti con materiali di recupero, li suonano e compongono insieme la loro musica. Un gruppo composito per età, genere e capacità che ha fatto della disabilità un valore, e che non si è lasciato fermare dal sisma del 2012 in Emilia, quando rimasero senza una sede per le prove. La Banda tornerà nella Capitale Europea della Cultura dopo esservi stata ospite per il gran finale dell’edizione 2016 di Materadio, la festa di Rai Radio3 nella città dei Sassi. A partire dalle 10, la Banda, accompagnata dai volontari di Matera 2019, farà delle incursioni musicali in cinque quartieri della città di Matera, con l’obiettivo di diffondere lo spirito di festa della giornata e invitare tutti i cittadini a prendervi parte”. Una rappresentanza del team dei volontari, insieme al maestro della Banda, farà inoltre una visita al reparto di pediatria dell’Ospedale “Madonna delle Grazie”, per donare ai bambini ricoverati alcuni strumenti musicali. Alle 11.30 nell’Open Dome allestita in piazza San Francesco ci sarà un incontro pubblico, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni culturali della città, del territorio materano e di esperti del tema, durante il quale si ripercorreranno le tappe di Matera 2019, viste attraverso gli occhi dei volontari. Foto, video e testimonianze racconteranno come il progetto dei Volontari Matera 2019 abbia dato vita ad una squadra di cittadini di età differente che, grazie all’impegno generoso e gratuito, hanno contribuito alla buona riuscita di spettacoli, eventi, laboratori, viaggi e meeting a partire dal percorso di candidatura e fino alla fine dell’’anno da Capitale. Un momento in cui tutta la comunità di cittadini, permanenti e temporanei, che in questi anni hanno avuto modo di essere accolti, informati, guidati e accompagnati dai Volontari di Matera 2019 potranno ringraziarli e spronarli a continuare nella dimensione del volontariato culturale oltre il 2019. Alle 18 in piazza Duomo partirà la parata della Banda Rulli Frulli che, insieme alla squadra dei Volontari di Matera 2019, attraverserà le strade del centro città al suono di bidoni, coperchi, pentole e padelle trasformati in strumenti musicali. Il percorso si chiuderà sul palco allestito in piazza San Francesco, dove i musicisti si trasformeranno in una marching band a strumentazione fissa. Alle 19.30 la Banda Rulli Frulli si esibirà in concerto per l’“Assalto Tribale Tour 2019” estendendo dal palco un importante messaggio di accoglienza e integrazione sociale, con una finale a sorpresa.
 

Matera 2019, sabato 14 dicembre passeggiata nell’arte urbana

Sabato 14 dicembre, nell’ambito del programma ufficiale di Matera 2019, sarà possibile fare una passeggiata nell’arte urbana di Matera, per scoprire alcuni dei luoghi della città contaminati da questa forma d’arte. “Negli ultimi anni – si legge in una nota della Fondazione Matera Basilicata 2019 – diversi sono stati gli interventi artistici realizzati su tutto il territorio lucano, anche grazie a progetti promossi dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 come le residenze artistiche, i progetti di comunità e il progetto capitale per un giorno. La periferia e il centro di Matera hanno acquisito nuova identità per mano di artisti dal calibro internazionale (Momo, Jorit, Mister Thoms, Giorgio Bartocci etc.), i quali, in molti casi con il coinvolgimento delle realtà cittadine di riferimento, hanno reso i luoghi protagonisti di nuova luce e colore, generando un rapporto unico e diverso con gli abitanti e i fruitori”.

A coloro che parteciperanno alla passeggiata verrà presentata e consegnata una mappa dell'arte urbana, realizzata dalla Fondazione Matera Basilica 2019 insieme alla Momart Gallery. Su di essa sono stati inseriti i progetti di arte urbana sviluppati a Matera e in altri Comuni lucani, proponendo al visitatore un percorso turistico alternativo. Alla passeggiata prederanno parte gli artisti, le associazioni e gli studenti coinvolti nei vari progetti di arte urbana realizzati in città e in regione.

L’appuntamento è alle ore 11,00 al Parco Giovanni Paolo II, dove l’artista Giorgio Bartocci ha riqualificato i gradoni della pista di pattinaggio nell’ambito del progetto Open Playful Space coprodotto da UISP e Fondazione Matera Basilicata 2019. Da qui partiranno due diversi itinerari. Uno andrà verso il rione Agna, passando dal parcheggio di via Vena dove si incontrerà l’opera di Salvo Ligama e dei giovani artisti lucani Luca Bia e Francesco Tonno Cortese, realizzata per la Festa dell’Europa 2019. Si farà poi tappa al Liceo artistico e insieme agli alunni dell’istituto si visiterà l’opera realizzata all’interno della scuola dagli artisti Nico Skolp e Daniele Geniale nel 2018 in occasione della Festa dei volontari di Matera 2019. All’esterno dell’edificio scolastico sarà inoltre possibile ammirare l’opera di Jorit Agoch realizzata attraverso il progetto di Residenza artistica di Matera 2019 “Icone per il futuro” promosso dal Centro Carlo Levi di Matera. Il percorso si chiuderà nel quartiere Agna, con la visita agli interventi di Videl Art (Vincenzo Del Vecchio), realizzati grazie all’ATER Matera in collaborazione con Associazione @llopera.

L’altro itinerario avrà come prima tappa il PalaSassi, dove si osserveranno le opere realizzate per la festa dei Volontari di Matera 2019 dagli artisti Gods in love, Daniele Geniale, Caktus & Maria e DPC per poi proseguire e arrivare presso piazza degli Olmi, oggetto di riqualificazione in modo partecipato e coordinato dagli artisti Mister Thoms e Nico Skolp insieme agli studenti e ai condomini del quartiere nell’ambito del progetto Open Playful Space. Il percorso terminerà in via B. Croce con la visita all’intervento di Luis Gomez De Teran, realizzato in occasione di MAAP – Fiera di Arte Pubblica organizzata dall’Associazione MAAP – Atelier d’Arte Pubblica.

Da oggi in distribuzione le bandiere di Matera 2019

È iniziata oggi, nella cupola “Open Dome” allestita dall’Open Design School in piazza San Francesco, la distribuzione delle bandiere di Matera2019. Le bandiere saranno distribuite fino al 19 dicembre ogni giorno dalle ore 12 alle ore 18.30.

Al momento del ritiro il team di Matera Factory raccoglierà, sempre all’interno dell’Open Dome, le testimonianze dei cittadini e degli operatori culturali per condividere la loro riflessione sulle attività culturali, le opinioni su come la città è cambiata e qual è stata l’esperienza di tutti i suoi protagonisti. Ma anche per raccogliere la loro visione e immaginare insieme gli scenari futuri. Saranno incontri individuali e, sulla base della disponibilità dei cittadini, saranno organizzati tavoli di lavoro per approfondire questi temi.

“L’obiettivo – spiega il direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri – è quello di arrivare alla stesura di un documento riguardante la percezione dei cittadini e il futuro di Matera dopo questo anno speciale di capitale europea della cultura. Il documento verrà consegnato il 20 dicembre al presidente del Parlamento europeo, David Sassoli”.

Matera Factory è il team di lavoro che si occupa della raccolta di informazioni e della redazione del documento. Il team è guidato da Stefano Mirti, esperto in comunicazione digitale e titolare del corso di design all’Università Bocconi.

Da Matera 2019 parole chiave prossime capitali europee cultura

Dieci tavoli di lavoro e una quindicina di speakers di livello internazionale per confrontarsi sul futuro e, in particolare, per provare a rispondere alle principali sfide del nostro tempo, dal rapporto fra tecnologia, etica, natura e medicina alle nuove tendenze dell’arte.
Si è svolta nei giorni scorsi, nella Serra del Sole, a Matera, la conferenza internazionale “Open Future – The Conference”, organizzata dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con Fiera Milano Media Divisione Business International, con il coordinamento del giornalista Carlo Antonelli.
L’obiettivo è stato quello di provare a individuare le parole chiave utili a indicare le strategie per le prossime capitali europee della cultura, ma anche a capire come la cultura può stimolare nuovi modelli di vita individuale e collettiva sul nostro pianeta.
I dieci tavoli di lavoro composti complessivamente da un centinaio di persone, nel corso di una intera giornata, hanno provato a raccogliere gli stimoli arrivati dagli speakers internazionali, individuando una serie di parole chiave che potranno rappresentare il cuore dei dossier delle prossime capitali europee della cultura, ma anche le fondamenta su cui costruire il futuro di Matera 2019.
Tanti gli stimoli arrivati dalle personalità di fama internazionale sia dal vivo che in collegamento video dagli angoli più disparati del mondo, intervistati da Carlo Antonelli.
E se Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea e della Fondazione Francesco Federico Cerruti, si è soffermata sul concetto di tempo e su come cambia la sua percezione nel corso della storia, il giovane filosofo Federico Campagna ha parlato di necessità non tanto di immaginare il futuro, ma di ricostruire il passato perchè sarebbe l’unico modo di lasciare una eredità consapevole a chi verrà dopo di noi. La saggista e filosofa Ida Dominijanni ha rilanciato il tema del rapporto fra uomo e donna e di come i rispettivi ruoli si siano completamente rovesciati, mentre Stefano Gustincich, Vice Diretto di LifeTech e Direttore del Central RNA Laboratory – IIT Genova, ha raccontato come sia cambiato e come cambierà sempre di più e sempre più velocemente il rapporto fra etica e medicina. La virologa Ilaria Capua ha portato la sua testimonianza di impegno per una medicina a portata di tutti, mostrando il recente video #BeautifulScience realizzato dal Centro di Eccellenza One Health dell’Università della Florida con le voci di Andrea Bocelli e Giorgia per diffondere la passione per la scienza.
Fra gli altri numerosi interventi quello di Andrea Lissoni, nuovo direttore della Haus der Kunst di Monaco, dal 2014 Curator, Film and International Art presso la Tate Modern di Londra, che si è soffermato sulle nuove tendenze dell’arte contemporanea, e quelli di Matteo Pasquinelli, docente in Media Philosophy all’ University of Arts and Design di Karlsruhe, la cardiologa Victoria Delgado, Bettina Korintenberg, curatrice presso il ZKM – Center for Art and Media di Karlsruhe, il filosofo Emanuele Coccia, l’architetto e designer Paola Antonelli, Curatrice del dipartimento di Architettura e Design presso il Museum of modern art (Moma) di New York. Spazio anche all’esperto di design e comunicazione Stefano Mirti, che a Matera sta costruendo il documento sulla legacy di Matera 2019 attraverso la partecipazione di cittadini, operatori culturali e istituzioni, e al fotografo e film-maker Armin Linke che ha parlato della sua ricerca sull’Antropocene, confluita nella mostra di Matera 2019 “Blind Sensorium – Il Paradosso dell’Antropocene”. Sono quindi intervenuti i due artisti Francesco Urbano e Francesco Ragazzi che hanno mostrato esempi di arte che crea ambiguità e va contro le aspettative, e il fisico Roberto Battiston, già presidente dell’Agenzia spaziale italiana, che ha disegnato le nuove frontiere della ricerca spaziale mondiale.
Modello ed esperienze, cultura e politica, incontro e accoglienza sono solo alcune delle parole chiave emerse dai tavoli di lavoro.

Bas 05

Le storie di Matera 2019 su Google Arts & Culture

Verrà presentata giovedì 12 dicembre, alle ore 18.30, nell’Open Dome allestita in piazza San Francesco, a Matera, la collaborazione fra la Fondazione Matera Basilicata 2019 e Google Arts & Culture, grazie alla quale Matera 2019 sarà presente sulla piattaforma tecnologica sviluppata da Google per promuovere e preservare la cultura online.

"La presenza della Fondazione sulla piattaforma, punta a valorizzare le storie ed i processi che hanno accompagnato le iniziative del 2019. Anche in questo caso come per altre tantissime attività – afferma il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri – Matera è la prima capitale europea della cultura a raccontarsi attraverso lo strumento della piattaforma Google. E a differenza di altre istituzioni che hanno valorizzato su questa piattaforma i patrimoni materiali del territorio, la Fondazione ha lavorato e si è concentrata sui processi, le storie che hanno reso possibile questa esponenziale visibilità mondiale in ambito culturale. Quindi storie dedicate ai volontari, ai cittadini protagonisti delle produzioni culturali, agli artisti che hanno arricchito l'offerta culturale, le grandi mostre, le produzioni filmiche, la cava di tutte le musiche del mondo, il grande laboratorio di Matera 2019 (attività di Casino Padula, i tanti laboratori, Silent Academy, etc.), Matera sotterranea (le produzioni ospitate negli spazi ipogei), la città allargata (le attività a Piccianello, nel borgo La Martella, Serra Venerdì, le cave, la Murgia, il carcere, etc.), i Sassi come palcoscenico della capitale europea della cultura (Abitare l'opera, Open sound, Heritage Games, Matera alberga, etc.) le grandi co-produzioni (Rai Radio3, Teatro San Carlo, Teatro delle Albe, etc.), i murales di Matera 2019, e molto altro ancora".

L’incontro, incentrato sul tema del rapporto fra cultura e piattaforme digitali, “vuole condividere e mettere a sistema – si legge in una nota della Fondazione – l'esperienza della collaborazione della Fondazione Matera Basilicata 2019 con Google al fine di incentivare e coinvolgere anche nuovi stakeholder regionali, offrendo anche un momento di riflessione sull'importanza dell'uso delle nuove tecnologie e di nuove piattaforme di conoscenza per la promozione della cultura. La Basilicata, con il suo immenso patrimonio culturale e artistico dispone di moltissimo materiale da poter valorizzare attraverso questi nuovi strumenti di promozione”.

L'incontro sarà diviso in due parti. Nel corso della prima verrà presentata la collaborazione con Google attraverso interventi di Verri, Raffaella Pontrandolfi, responsabile della comunicazione digitale della Fondazione, Marina Gemma, team digital Matera 2019, Lorenzo Ortona, console generale di San Francisco, Alberto Acito, head – foreign investment unit Consolato di San Francisco, Chiara Fauda Pichet, Google Arts & Culture Coordinator. Nella seconda parte, alle 19.30, prenderanno la parola i rappresentanti di diverse Istituzioni interessate: Giampaolo D'Andrea, consigliere del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e assessore alla cultura del Comune di Matera, Antonio Nicoletti, direttore generale dell'APT, Marta Ragozzino, direttrice del Polo museale della Basilicata, Michele Somma, presidente della Camera di commercio della Basilicata.

Nella mattina, dalle ore 10:00 alle 12:30, gli studenti del Liceo artistico di Matera saranno protagonisti di un laboratorio con la youtuber Lucrezia Oddone, famosa sul web per le sue lezioni di italiano agli stranieri.

Matera 2019, concluse le attività del progetto Gardentopia

Si è concluso nei giorni scorsi il progetto "Gardentopia: Cosmos of Ecologies" sulla cultura del verde a cura di Pelin Tan per Matera 2019. In una nota gli organizzatori parlano di “un grande successo in termini di partecipazione e il coinvolgimento delle comunità che hanno lavorato insieme al team, agli artisti e agli architetti per la creazione di un Cosmos of Ecologies. Tutti insieme, presso Casino Padula, nella sede di Open Design School, hanno reso viva una discussione aperta sull'arte, le pratiche di coltivazione e lo sviluppo sostenibile che ha coinvolto storici dell'arte, agronomi, artisti e tutto lo staff di Matera 2019”.

32 sono stati i giardini di comunità riattivati e riconsegnati alla collettività nell'ambito del progetto, 26 i Comuni della Basilicata coinvolti, 18 gli artisti, architetti e progettisti provenienti dalla Basilicata, dall'Italia e da tutto il mondo che hanno dato vita a questa manifestazione. Inoltre, sono state 3800 le persone che hanno partecipato ai progetti di Gardentopia, 2850 gli alberi e le piante messi a dimora,64 i laboratori attivati, 14 i giardini riqualificati, 13 gli orti dati in affidamento a singoli cittadini, 7 gli orti dati in affidamento alle scuole,14 gli interventi artistici (installazioni performative, teatro, danza, musica) realizzati, 4 gli incontri con tutti i Comuni e i giardini coinvolti, 4 le produzioni editoriali firmate dal progetto, 2 le produzioni di film originali by Gardentopia.

"I significati simbolici legati alla coltivazione e al mondo delle piante – ha spiegato la curatrice Pelin Tan – sono l'indice di un problema più ampio: quello della giustizia climatica mondiale, nel contesto degli effetti sempre più visibili dell'Antropocene. Esso non si riduce certo agli effetti negativi causati dagli esseri umani sul paesaggio e il pianeta; all'interno di questo dibattito siamo costretti a ripensare anche la gerarchia e il coinvolgimento degli elementi umani e non-umani sulla Terra". 

Matera 2019, alla scoperta del LABoratorio MObile del CNR

Svelare i segreti nascosti nei materiali delle opere d’arte per conoscerle e conservarle oggi è possibile grazie a tecnologie portatili e non invasive.
Per il secondo appuntamento con le Lezioni di scienza organizzate dal CNR e dal Comune di Matera insieme alla Fondazione Matera Basilicata 2019 nell'ambito del progetto di Matera 2019 "Future digs", Costanza Miliani, Direttore dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, ci guiderà per mano attraverso musei, biblioteche, siti archeologici e centri di restauro europei all’interno del LABoratorio MObile del CNR (MOLAB).
“Arte e scienza on the road. Oltre i segreti dei colori” è il titolo dell’incontro che la vedrà protagonista venerdì 13 dicembre alle 18:30 a Matera nell’Open Dome di Piazza San Francesco (ingresso gratuito fino a esaurimento posti). Con lei scopriremo come e perché i Girasoli di Van Gogh si alterano, oppure come dipingevano le popolazioni pre-colombiane, fino a svelare il possibile ordine nascosto nella pittura di Jackson Pollock.
Dopo i saluti del Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, e del Direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri, ci sarà l’introduzione di Marta Rapallini della Segreteria Tecnica della Presidenza del CNR. Modererà l’incontro Giampiero Pepe dell’Università di Napoli Federico II & CNR SPIN.

Bas 05

Matera 2019, terza conversazione del progetto Onda

Per la terza ed ultima conferenza del progetto Onda – di Matera Capitale europea della Cultura 2019 – a cura di MaterElettrica, Francesco Fidecaro e Rosalia Stellacci si confronteranno sul concetto di spaziotempo tra l’antica filosofia dello yoga e le più recenti teorie nel campo della fisica. Nella precedente conferenza sulle onde gravitazionali – fa sapere la Fondazione Matera-Basilicata 2019 in una nota – si è visto come queste abbiano segnalato all’intero universo la fusione di due buchi neri, un evento invisibile anche al più potente dei telescopi normali pur irraggiando una enorme quantità di energia. Si tratta dell’importante risultato di una rivoluzione scientifica iniziata con il ventesimo secolo: prima con la Teoria Speciale della Relatività formulata nel 1905 da Einstein, poi con l’estensione alla Teoria Generale. È cambiata l’idea di spazio e di tempo e la forza di gravità è stata vista in una ottica nuova così come lo studio dell’evoluzione dell’Universo. Tutto questo è stato possibile con i progressi della strumentazione, frutto degli sviluppi della Meccanica Quantistica. Solo con misure di grandissima precisione si sono potuti osservare gli effetti più minuti descritti dalla nuova teoria, dalle onde gravitazionali alle fluttuazioni della gravità sul globo terrestre. Nel corso dell'incontro verranno presentati i fatti sperimentali e le idee che hanno condotto alla Relatività Speciale e Generale, per poi descrivere come è cambiata la comprensione dello spazio e del tempo, fino a prevedere effetti in netto contrasto con l’esperienza comune. Verrà infine illustrato il legame concreto della Relatività Generale con attività che si affidano alla conoscenza dello spazio e del tempo, come la navigazione con il sistema GPS e la geodesia, cui contribuisce il Centro di Geodesia Spaziale di Matera, ma anche progetti rilevanti per la geologia, la geofisica e i terremoti. L'incontro con Fidecaro e Stellacci cercherà di creare un ponte e un dialogo tra la filosofia occidentale e le filosofie orientali, tra le più recenti ricerche scientifiche e i contenuti delle antiche discipline olistiche, tra queste ultime e i credi religiosi di qualsiasi tradizione. Francesco Fidecaro è Professore Ordinario di Fisica applicata all’Università di Pisa dove si è laureato. Allievo della Scuola Normale Superiore, ha svolto attività di ricerca in Fisica delle Alte Energie presso il CERN, per poi passare a occuparsi della rivelazione delle Onde Gravitazionali con l’interferometro Virgo, seguendo lo sviluppo dei sistemi di isolamento sismico e studiando l’influenza del rumore ambientale sulle misure. Attualmente si occupa della rivelazione di onde gravitazionali di bassa frequenza e del rumore proveniente dagli specchi di Virgo, originato dai film sottili usati per dare la riflettività richiesta. Dedica parte del suo tempo alle problematiche di inquinamento acustico da parte delle infrastrutture di trasporto. Rosalia Stellacci dal 2012 è presidente del Centro Studi di Yoga e Meditazione Al Jalil Yoga e conduce corsi e seminari sulla fisica quantistica, la biofisica e lo yoga. Arrivata allo yoga attraverso lo studio della Fisica Applicata e della Meccanica Quantistica, tra il 2001 e il 2002 lavora negli Stati Uniti come ricercatrice presso l’istituto di ricerche sulle Onde Gravitazionali (LIGOLab – Caltech – MIT) predette da Einstein, dove, oltre che approfondire i suoi studi di fisica, segue anche corsi sulla filosofia dello yoga e dello zen e sull’influenza della coscienza sulla realtà, in seminari tenuti dai docenti della stessa università nella quale opera (Caltech-Pasadena).
 

Alsia, domani giornata formativa su tecnologie gestione irrigua

Conoscere e adottare pratiche agricole sostenibili e divulgare nuove tecniche per la difesa del territorio dal rischio idrogeologico. È questo l’obiettivo della giornata formativa sulle tecnologie per una gestione irrigua innovativa, organizzata per martedì 10 dicembre dall’Agenzia lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura (Alsia), in collaborazione con i gruppi operativi GO_TInnoGePra, GO_Inno_OlivoOlio, Eip Agri, GO_Prosit, a Scanzano Jonico, nella sede di Pan Agri in via degli Artigiani, con inizio alle ore 9. È quanto scritto in una nota dell’Alsia, in cui è evidenziato che “diffondere tecnologie innovative presso le aziende agricole per ridurre gli sprechi di acqua, ottimizzare l’utilizzo di fertilizzanti, migliorare la qualità delle produzioni e delle rese sono l’obiettivo del GO_TrasIrriMa, il gruppo operativo della Misura 16.1 del Psr 2014-20 della Regione Basilicata, per il trasferimento di tecnologie e protocolli di gestione irrigua maturi per l’ottimizzazione dell’irrigazione”. La giornata prevede anche una visita aziendale a Bernalda, in contrada Pizzica, in un campo di kiwi dove si potranno osservare diverse tecnologie disponibili sul mercato per il monitoraggio dell’umidità del suolo a supporto della decisione irrigua. All’incontro sono previsti gli interventi di Bartolomeo Dichio, docente Unibas e responsabile scientifico del progetto Tras.Irri.Ma, di Mirko Sgaramella, responsabile tecnico Pan Agri, mentre la visita in campo sarà guidata da Angelo Tuzio dell’Università degli Studi della Basilicata, da Domenico Laterza di Agreenment srl, spin-off accademico dell’Università degli Studi della Basilicata e da Antonio Satriani, dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (Imaa) del Consiglio nazionale delle Ricerche. Interverranno alla discussione anche Giuseppe Montanaro, Vitale Nuzzo, Adriano Sofo, Carmelo Mennone, Emanuele Scalcione, Alba Mininni e Francesco Reyes.
 

Matera 2019, Ebraismo e Matematica: ne parlano Ovadia e Odifreddi

Saranno Moni Ovadia e Piergiorgio Odifreddi a chiudere il ciclo di appuntamenti pubblici legati alla grande mostra di Matera 2019 La poetica dei Numeri primi, coprodotta da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Polo Museale della Basilicata con la direzione scientifica dello stesso Odifreddi.
Martedì 10 dicembre alle 21:00 nell’Auditorium Gervasio, Ovadia e Odifreddi saranno protagonisti dell’incontro su “Ebraismo e Matematica. Dalla Bibbia alle medaglie Fields”, in cui ripercorreranno l'uso cabalistico che gli Ebrei hanno fatto nell'antichità dei numeri nella gematria, raccontando le storie dei più famosi matematici ebrei della modernità.
Nel Primo Libro dei Re si trova infatti un brano da cui sembra che gli Ebrei usassero 3 come valore di pi greco (approssimato invece dai Greci con il famoso 3,14), mentre il 25% delle medaglie Fields, l'analogo del premio Nobel per la matematica, sono andate a ebrei. I due esperti illustreranno quindi il percorso di un popolo che è partito in maniera tanto approssimativa nel campo della matematica, ed è arrivato a esserne l'avanguardia più avanzata. Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o presso l’Infopoint di Matera 2019.
Nel pomeriggio, alle 18:30 nell’Open Dome allestita in Piazza San Francesco, Odifreddi racconterà il progetto La poetica numeri primi, una mostra che ha riscontrato un grande apprezzamento da parte del pubblico, in particolare di quello scolastico, non solo a Matera ma anche a Metaponto, tanto da essere prorogata anche nel prossimo anno. I visitatori potranno scoprire le opere esposte a Palazzo Acito a Matera fino al 20 gennaio 2020 e quelle presenti nel Museo Archeologico di Metaponto fino al 28 febbraio.

Bas 05

Matera 2019, al via la mostra “Scuole tra passato e futuro”

La storia non è soltanto un insieme di date, ma un archivio di fatti, eventi, memorie individuali e collettive. Memorie che raccogliamo nelle forme più disparate, dalle carte degli archivi ad oggetti di collezioni, a video e registrazioni delle memorie orali che ci riportano immagini e voci del passato.
Su questo si interroga la mostra di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 "Scuole tra passato e futuro" che si inaugura domani, 10 dicembre, alle 10:30 presso Ipogei di Piazza San Francesco D'Assisi, visitabile fino al 31 Dicembre (dal martedì alla domenica, ore 09.30 – 13.00 ; 15.30 – 20.00). Ingresso gratuito.
La mostra raccoglie i lavori realizzati dai ragazzi delle oltre 70 scuole lucane coinvolte nei progetti di Matera 2019 “19 Scuole X 19 Archivi” e “Patrimonio In Gioco”, sostenuti dalla Dileo Pietro SpA, School Partner di Matera 2019. Attraverso gli occhi degli studenti viene rianimato il rapporto fra passato e presente, immaginando un futuro costruito sulle memorie di chi vi ha abitato.
Con il progetto Patrimonio in Gioco, è stato chiesto alle scuole elementari e medie inferiori di costruire storie ed oggetti, utilizzando nel primo caso il coding per creare cartoni animati basati su figure femminili che si sono distinte nella tradizione popolare autoctona e, nel secondo caso, la stampa 3D per rielaborare in chiave moderna gli oggetti della tradizione locale.
Attraverso 19 scuole x 19 archivi, invece, i ragazzi delle scuole superiori hanno immaginato il futuro a partire dal patrimonio dei nostri archivi, cui è dedicato il progetto di Matera 2019 I-DEA. Per raccontare la loro scoperta, i ragazzi hanno usato strumenti a loro vicini, la scrittura creativa, il video, il fumetto, indagando memorie profonde, dalle prime emigrazioni alla condizione femminile, dalle riforme agrarie alla costruzione di nuovi insediamenti, fino ai primi documentari dell'antropologia italiana filmati nella terra lucani.
“La mostra dedicata ai lavori fatti con i ragazzi – sottolinea Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019 – è un modo per interrogarci su cos'è per noi e per le nuove generazioni la memoria, e chiederci se sta cambiando il modo di catalogare e immaginare il passato, se l’enorme quantità di dati che il mondo digitale ci riversa quotidianamente sta cambiando il nostro modo di ricordare ed archiviare, se le giovani generazioni iniziano a ricordare in forme diverse da quelle delle persone più adulte. Siamo forse ad una svolta cruciale, nel mondo occidentale, nel nostro modo di percepirci e raccontarci: questo è un piccolo passo per prendere coscienza del cambiamento ed interrogarci consapevolmente sul futuro”.

Bas 05

Matera 2019, al via i laboratori della Scuola Open Source

Prederanno il via l’8 dicembre a Casino Padula i laboratori di ricerca e co-progettazione "XYZ 2019" frutto della chiamata pubblica lanciata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e La Scuola Open Source nell'ambito del progetto Matera 3019, dedicato all'ascolto delle parole e delle suggestioni dei giovani, che lavoreranno per generare una piattaforma digitale e un processo di community development attraverso la cultura.
Sul sito http://www.lascuolaopensource.xyz/xyz-hbfs sono disponibili i nomi e le biografie dei giovani selezionati da tutta Italia che parteciperanno ai laboratori fino al 15 dicembre, con l’obiettivo di creare, insieme alla Open Design School di Matera 2019, uno strumento con i seguenti obiettivi: raccogliere, misurare, sistematizzare e valorizzare quanto fatto durante Matera 2019; connettere tutte le persone che hanno partecipato alle attività, promuovere l'auto-organizzazione e la collaborazione; costruire un ecosistema di possibilità per la produzione culturale indipendente anche attraverso la condivisione dei mezzi di produzione.
La restituzione pubblica delle attività svolte durante i laboratori si svolgerà domenica 15 dicembre alle 17:30 presso l’Open Dome allestita in Piazza San Francesco. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Bas 05

Alsia, visita ricercatori Kuwait al Centro Metapontum Agrobios

La gestione razionale delle risorse idriche in agricoltura, l’agricoltura di precisione e le biotecnologie applicate al miglioramento genetico di varietà tolleranti gli stress idrici: sono stati questi gli argomenti trattati durante una visita effettuata nei giorni scorsi da una delegazione dell’Istituto di Ricerca Scientifica del Kuwait (Kisr) al Centro ricerche Metapontum Agrobios dell’Alsia, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura. Il direttore generale del Kisr, Samira A.S. Omar ed il responsabile dell'Ufficio Accordi Scientifici Waleed Roy dello stesso istituto, accompagnati da Mauro Centritto, Claudio Di Iaconi e Marilena Rossano del Cnr, oltre che da Salvatore Masi dell'Università degli Studi della Basilicata, hanno presentato a dirigente e tecnici dell’Agrobios-Alsia le attività dell'Istituto Kuwaitiano, particolarmente impegnato in ricerche sullo sviluppo sostenibile in campo energetico, ambientale ed agricolo. In considerazione delle numerose iniziative di ricerca e sviluppo messe in campo dall’Alsia, la delegazione ha discusso di potenziali possibilità di collaborazione in ambito scientifico. Nel corso dell'incontro sono state illustrate anche le attività del Centro Ricerche “Ipazia d'Alessandria”, di recente inaugurato grazie alla collaborazione tra Eni e Cnr e ospitato proprio nei laboratori del Centro Ricerche Agrobios dell’Alsia. La visita, organizzata a valle di un accordo di collaborazione bilaterale tra Cnt e Kisr ed all'interno di un tour che il Kisr sta facendo presso strutture di eccellenza in Italia, si è poi concentrata sulla piattaforma robotizzata e informatizzata di plant phenomics dell’Agenzia, ubicata proprio nel Centro Agrobios. Una piattaforma unica in Italia per lo studio del fenotipo delle piante, utilizzata tra l’altro per testare l’efficacia di nuove formulazioni di biostimolanti, fertilizzanti e fitofarmaci, o per valutare la selettività di nuove sostanze attive, nonché per lo studio della risposta a stress idrici delle piante, tanto da essere riferimento nazionale di importanti infrastrutture europee scientifiche di settore.
 

Alsia, visita ricercatori Kuwait al Centro Metapontum Agrobios

La gestione razionale delle risorse idriche in agricoltura, l’agricoltura di precisione e le biotecnologie applicate al miglioramento genetico di varietà tolleranti gli stress idrici: sono stati questi gli argomenti trattati durante una visita effettuata nei giorni scorsi da una delegazione dell’Istituto di Ricerca Scientifica del Kuwait (Kisr) al Centro ricerche Metapontum Agrobios dell’Alsia, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura. Il direttore generale del Kisr, Samira A.S. Omar ed il responsabile dell'Ufficio Accordi Scientifici Waleed Roy dello stesso istituto, accompagnati da Mauro Centritto, Claudio Di Iaconi e Marilena Rossano del Cnr, oltre che da Salvatore Masi dell'Università degli Studi della Basilicata, hanno presentato a dirigente e tecnici dell’Agrobios-Alsia le attività dell'Istituto Kuwaitiano, particolarmente impegnato in ricerche sullo sviluppo sostenibile in campo energetico, ambientale ed agricolo. In considerazione delle numerose iniziative di ricerca e sviluppo messe in campo dall’Alsia, la delegazione ha discusso di potenziali possibilità di collaborazione in ambito scientifico. Nel corso dell'incontro sono state illustrate anche le attività del Centro Ricerche “Ipazia d'Alessandria”, di recente inaugurato grazie alla collaborazione tra Eni e Cnr e ospitato proprio nei laboratori del Centro Ricerche Agrobios dell’Alsia. La visita, organizzata a valle di un accordo di collaborazione bilaterale tra Cnt e Kisr ed all'interno di un tour che il Kisr sta facendo presso strutture di eccellenza in Italia, si è poi concentrata sulla piattaforma robotizzata e informatizzata di plant phenomics dell’Agenzia, ubicata proprio nel Centro Agrobios. Una piattaforma unica in Italia per lo studio del fenotipo delle piante, utilizzata tra l’altro per testare l’efficacia di nuove formulazioni di biostimolanti, fertilizzanti e fitofarmaci, o per valutare la selettività di nuove sostanze attive, nonché per lo studio della risposta a stress idrici delle piante, tanto da essere riferimento nazionale di importanti infrastrutture europee scientifiche di settore.
 

Matera 2019, “Intensional Particle” con artista giappomese Humeda

Una linea orizzontale proiettata sui tremori dello schermo. All'improvviso, per caso, la linea si moltiplica drasticamente come per scaricare la sua energia immanente. Allo stesso modo, – spiega una nota dell'uffcio stampa della Fondazione Matera Basilicata 2019 –  quando l’artista giapponese Hiroaki Umeda trema sul palco, l'energia nascosta trattenuta nel suo corpo viene trasmessa dal bacino alla colonna vertebrale, alle braccia e, infine, allo schermo digitale situato nella parte posteriore, in cui l'energia viene visualizzata attraverso linee curve che ricordano una corona solare. Quando cascate e fiumi vengono osservati da lontano, sembrano mantenere forme statiche; tuttavia, se si esegue lo zoom sugli stessi oggetti a livello microscopico, si nota che essi sono costituiti da movimenti incessanti come gonfiori, onde, vortici e correnti incrociate. Sulla base di questo concetto creativo, Umeda reinterpreta le particelle nello spazio non come molecole statiche ma piuttosto come "particelle attive (o punti di massa)"; e, visualizza, nello spazio, la "forza intenzionale" che le particelle nascondono.
L’unione dei linguaggi della danza e dell’arte digitale è alla base della performance “Intensional Particle”, ideata e messa in scena dall’artista nipponico Hiroaki Umeda, che andrà in scena, nell’ambito dell’Open Culture Festival di Matera 2019, l’8 e il 9 dicembre alle 19:00 e alle 21:00 presso il Cinema Comunale Guerrieri (Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o in Infopoint).
Sul palco, le forze corporee, fotiche e sonar convergono a velocità esponenziale e, ad un certo punto, raggiunge il punto critico dell'energia. Le forme transitorie di particelle digitali che evocano immagini di dissoluzione di solidi, sublimazione di liquidi e algoritmi di trasferimento di calore, si sincronizzano e si sintetizzano con i movimenti di Umeda, producendo un intero universo che danza come un organismo vivente. Il pubblico vivrà una realtà digitale satura di "stabilità instabile": le linee di flusso impetuose svaniscono dopo un minuto e la cascata luminosa si vaporizza dopo un secondo. Come per incarnare l'estetica effimera alla base della performance, sul palco le forze invisibili vengono alla ribalta e l'universo visivo sprofonda alla vista. Tuttavia, il residuo di calore ancora bollente dopo l'esperienza del sovraccarico informativo rimarrà a lungo nei corpi del pubblico.
Hiroaki Umeda è un coreografo e un artista multidisciplinare riconosciuto come una delle figure di spicco della scena artistica giapponese d'avanguardia. Sin dal lancio della sua compagnia S20, le sue performance di danza sottili ma violente hanno girato il mondo ottenendo il plauso del pubblico e della critica. Il suo lavoro è riconosciuto per la metodologia artistica altamente olistica con un forte background digitale, che considera non solo elementi fisici come la danza, ma anche componenti ottici, sonori, sensoriali e, soprattutto, spaziotemporali come parte della coreografia. A partire dal suo profondo interesse per la coreografia di tempo e spazio, Umeda ha diffuso il suo talento non solo come coreografo e ballerino, ma anche come compositore, lighting designer, scenografo e artista visivo.
Nelle stesse giornate, sullo schermo istallato in Piazza Vittorio Veneto, verranno trasmesse (negli orari 18.30 – 18.40, 20.30- 20.40, 21.45 – 21.55), le animazioni audiovideo dell’artista Ryoichi Kurokawa, che presentano all'osservatore motivi visuali e sonori apparentemente casuali e caotici, rivelando ad uno sguardo più attento abbinamenti di elaborati modelli astratti, sviluppati a partire dalla riflessione dell'artista sui temi della sensazione e della percezione. Le animazioni fanno parte del progetto “ground.alt”, frutto di una collaborazione tra Kurokawa e il regista e cameraman belga Daniel Demoustier. L'opera vuole proporre un nuovo approccio alle immagini di guerra e di disastri naturali, focalizzandosi sul paesaggio, abbandonato dall'uomo a causa degli sconvolgimenti occorsi.

Bas 05

Matera 2019, “Intensional Particle” con artista giappomese Humeda

Una linea orizzontale proiettata sui tremori dello schermo. All'improvviso, per caso, la linea si moltiplica drasticamente come per scaricare la sua energia immanente. Allo stesso modo, – spiega una nota dell'uffcio stampa della Fondazione Matera Basilicata 2019 –  quando l’artista giapponese Hiroaki Umeda trema sul palco, l'energia nascosta trattenuta nel suo corpo viene trasmessa dal bacino alla colonna vertebrale, alle braccia e, infine, allo schermo digitale situato nella parte posteriore, in cui l'energia viene visualizzata attraverso linee curve che ricordano una corona solare. Quando cascate e fiumi vengono osservati da lontano, sembrano mantenere forme statiche; tuttavia, se si esegue lo zoom sugli stessi oggetti a livello microscopico, si nota che essi sono costituiti da movimenti incessanti come gonfiori, onde, vortici e correnti incrociate. Sulla base di questo concetto creativo, Umeda reinterpreta le particelle nello spazio non come molecole statiche ma piuttosto come "particelle attive (o punti di massa)"; e, visualizza, nello spazio, la "forza intenzionale" che le particelle nascondono.
L’unione dei linguaggi della danza e dell’arte digitale è alla base della performance “Intensional Particle”, ideata e messa in scena dall’artista nipponico Hiroaki Umeda, che andrà in scena, nell’ambito dell’Open Culture Festival di Matera 2019, l’8 e il 9 dicembre alle 19:00 e alle 21:00 presso il Cinema Comunale Guerrieri (Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o in Infopoint).
Sul palco, le forze corporee, fotiche e sonar convergono a velocità esponenziale e, ad un certo punto, raggiunge il punto critico dell'energia. Le forme transitorie di particelle digitali che evocano immagini di dissoluzione di solidi, sublimazione di liquidi e algoritmi di trasferimento di calore, si sincronizzano e si sintetizzano con i movimenti di Umeda, producendo un intero universo che danza come un organismo vivente. Il pubblico vivrà una realtà digitale satura di "stabilità instabile": le linee di flusso impetuose svaniscono dopo un minuto e la cascata luminosa si vaporizza dopo un secondo. Come per incarnare l'estetica effimera alla base della performance, sul palco le forze invisibili vengono alla ribalta e l'universo visivo sprofonda alla vista. Tuttavia, il residuo di calore ancora bollente dopo l'esperienza del sovraccarico informativo rimarrà a lungo nei corpi del pubblico.
Hiroaki Umeda è un coreografo e un artista multidisciplinare riconosciuto come una delle figure di spicco della scena artistica giapponese d'avanguardia. Sin dal lancio della sua compagnia S20, le sue performance di danza sottili ma violente hanno girato il mondo ottenendo il plauso del pubblico e della critica. Il suo lavoro è riconosciuto per la metodologia artistica altamente olistica con un forte background digitale, che considera non solo elementi fisici come la danza, ma anche componenti ottici, sonori, sensoriali e, soprattutto, spaziotemporali come parte della coreografia. A partire dal suo profondo interesse per la coreografia di tempo e spazio, Umeda ha diffuso il suo talento non solo come coreografo e ballerino, ma anche come compositore, lighting designer, scenografo e artista visivo.
Nelle stesse giornate, sullo schermo istallato in Piazza Vittorio Veneto, verranno trasmesse (negli orari 18.30 – 18.40, 20.30- 20.40, 21.45 – 21.55), le animazioni audiovideo dell’artista Ryoichi Kurokawa, che presentano all'osservatore motivi visuali e sonori apparentemente casuali e caotici, rivelando ad uno sguardo più attento abbinamenti di elaborati modelli astratti, sviluppati a partire dalla riflessione dell'artista sui temi della sensazione e della percezione. Le animazioni fanno parte del progetto “ground.alt”, frutto di una collaborazione tra Kurokawa e il regista e cameraman belga Daniel Demoustier. L'opera vuole proporre un nuovo approccio alle immagini di guerra e di disastri naturali, focalizzandosi sul paesaggio, abbandonato dall'uomo a causa degli sconvolgimenti occorsi.

Bas 05

Intesa Acquedotto Lucano e Anaci per le utenze condominiali

Un filo diretto tra Acquedotto Lucano e gli amministratori di condominio, nel segno della collaborazione, per facilitare la risoluzione delle problematiche contrattuali ed amministrative che potrebbero insorgere tra il gestore del servizio idrico integrato e le utenze condominiali. È questo – si legge in una nota di Al –  lo scopo dell’intesa siglata questa mattina da Giandomenico Marchese, amministratore unico di Acquedotto Lucano Spa e Mario Tancredi, presidente regionale dell’ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) presso il Consiglio Regionale di Basilicata nel corso dell’incontro “La regolazione della morosità nel settore idrico”, organizzato da Acquedotto Lucano in collaborazione con ANACI. All’incontro sono intervenuti anche Canio Santarsiero, amministratore unico Egrib, Donatella Romaniello, presidente Anaci Potenza, Francesco dell’Acqua, presidente Anaci Matera, Barbara Salvatori, direzione Arera dei sistemi idrici, degli assetti e innovazione idrica, Gerardo Marotta e Pasquale Ronga rispettivamente direttore generale e direttore commerciale di Acquedotto Lucano e Gaetano Mulina vice presidente nazionale Anaci.
Acquedotto Lucano e Anaci rinnovano così l’intesa siglata nel 2013 e, alla luce del nuovo regolamento ARERA n. 311/2019 che disciplina modalità e tempi delle procedure di gestione delle morosità individuali e condominiali nel settore dell’erogazione idrica, si impegnano ad istituire un tavolo tecnico, aperto anche ad altre associazioni di amministratori di condominio, per la sottoscrizione di un nuovo protocollo di intesa entro il 31 gennaio 2020.
Gli obiettivi del protocollo saranno ispirati, in sintesi, ai seguenti principi: assicurare l’utilizzo di uno sportello e di strumenti di comunicazione dedicati, conseguire rateizzazioni nel pagamento delle fatture particolarmente onerose, individuare modalità operative per agevolare la lettura dei misuratori condominiali, accelerare la definizione delle pratiche amministrative e attivare specifiche attività informative.
“Questa giornata sigla la collaborazione pluriennale, attiva e proficua tra Acquedotto Lucano e Anaci e rinnova il reciproco impegno – precisa Marchese – ad individuare percorsi e strumenti volti ad assicurare sempre maggiore chiarezza e trasparenza nelle regole, nonché ad incentivare l’uso consapevole della risorsa idrica”.
In presenza di casi di morosità è bene secondo Tancredi “salvaguardare il valore della risorsa acqua che non può perdere la sua valenza sociale intrinseca e al contempo consentire al Gestore una gestione efficiente del servizio”.
Importante, dunque, l’intervento dell’ARERA sull’argomento che ha approvato la delibera 311/2019 recante le disposizioni in materia di morosità nel servizio idrico integrato a far data dal 1 gennaio 2020 (REMSI). “Il nuovo provvedimento – precisa Salvatori – prevede l’introduzione di regole certe e uguali in tutta Italia in caso di mancato pagamento da parte degli utenti e alle quale tutti gli Enti Gestori, per continuare ad assicurare un servizio ottimale, dovranno uniformarsi tenendo conto delle utenze vulnerabili in stato di disagio economico e sociale accertato e di quelle pubbliche non disalimentabili come ospedali e scuole”.

Bas 05

Intesa Acquedotto Lucano e Anaci per le utenze condominiali

Un filo diretto tra Acquedotto Lucano e gli amministratori di condominio, nel segno della collaborazione, per facilitare la risoluzione delle problematiche contrattuali ed amministrative che potrebbero insorgere tra il gestore del servizio idrico integrato e le utenze condominiali. È questo – si legge in una nota di Al –  lo scopo dell’intesa siglata questa mattina da Giandomenico Marchese, amministratore unico di Acquedotto Lucano Spa e Mario Tancredi, presidente regionale dell’ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) presso il Consiglio Regionale di Basilicata nel corso dell’incontro “La regolazione della morosità nel settore idrico”, organizzato da Acquedotto Lucano in collaborazione con ANACI. All’incontro sono intervenuti anche Canio Santarsiero, amministratore unico Egrib, Donatella Romaniello, presidente Anaci Potenza, Francesco dell’Acqua, presidente Anaci Matera, Barbara Salvatori, direzione Arera dei sistemi idrici, degli assetti e innovazione idrica, Gerardo Marotta e Pasquale Ronga rispettivamente direttore generale e direttore commerciale di Acquedotto Lucano e Gaetano Mulina vice presidente nazionale Anaci.
Acquedotto Lucano e Anaci rinnovano così l’intesa siglata nel 2013 e, alla luce del nuovo regolamento ARERA n. 311/2019 che disciplina modalità e tempi delle procedure di gestione delle morosità individuali e condominiali nel settore dell’erogazione idrica, si impegnano ad istituire un tavolo tecnico, aperto anche ad altre associazioni di amministratori di condominio, per la sottoscrizione di un nuovo protocollo di intesa entro il 31 gennaio 2020.
Gli obiettivi del protocollo saranno ispirati, in sintesi, ai seguenti principi: assicurare l’utilizzo di uno sportello e di strumenti di comunicazione dedicati, conseguire rateizzazioni nel pagamento delle fatture particolarmente onerose, individuare modalità operative per agevolare la lettura dei misuratori condominiali, accelerare la definizione delle pratiche amministrative e attivare specifiche attività informative.
“Questa giornata sigla la collaborazione pluriennale, attiva e proficua tra Acquedotto Lucano e Anaci e rinnova il reciproco impegno – precisa Marchese – ad individuare percorsi e strumenti volti ad assicurare sempre maggiore chiarezza e trasparenza nelle regole, nonché ad incentivare l’uso consapevole della risorsa idrica”.
In presenza di casi di morosità è bene secondo Tancredi “salvaguardare il valore della risorsa acqua che non può perdere la sua valenza sociale intrinseca e al contempo consentire al Gestore una gestione efficiente del servizio”.
Importante, dunque, l’intervento dell’ARERA sull’argomento che ha approvato la delibera 311/2019 recante le disposizioni in materia di morosità nel servizio idrico integrato a far data dal 1 gennaio 2020 (REMSI). “Il nuovo provvedimento – precisa Salvatori – prevede l’introduzione di regole certe e uguali in tutta Italia in caso di mancato pagamento da parte degli utenti e alle quale tutti gli Enti Gestori, per continuare ad assicurare un servizio ottimale, dovranno uniformarsi tenendo conto delle utenze vulnerabili in stato di disagio economico e sociale accertato e di quelle pubbliche non disalimentabili come ospedali e scuole”.

Bas 05