Giornata mondiale malattie rare, il 28/2 iniziative nei capoluoghi

Il prossimo 28 febbraio in occasione della "XV giornata mondiale delle malattie rare", a partire dalle ore 18,00 le facciate del Teatro Stabile di Potenza e del Palazzo dell’Annunziata di Matera saranno illuminate di verde, segno di speranza. Lo rende noto l’Asp. L’iniziativa, promossa dal Centro di Coordinamento Malattie Rare del Dipartimento Salute e Politiche della Persona della Regione Basilicata, diretto da Giulia Motola, intende focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema promuovendone la consapevolezza, la conoscenza e l’informazione. Uguale invito a illuminare di verde le facciate di tutti i Comuni è stato rivolto ai sindaci lucani.
 

Violenza di genere, Asm tra gli enti del progetto Ipazia Ccm 2021

Accrescere le capacità di operatori e operatrici, soprattutto della sanità territoriale, per individuare tempestivamente i casi di violenza, favorire l’accesso alle reti territoriali in sicurezza, facilitare percorsi di fuoriuscita dai contesti d’abuso e di violenza e prevenire i casi di re-vittimizzazione. E’ questo uno dei principali obiettivi del progetto “Ipazia Ccm 2021 – Strategie di prevenzione della violenza sulle donne e sui minori”, presentato ufficialmente insieme al logo, nel corso dell’evento nazionale di lancio, tenutosi oggi, nella sede della Regione Toscana in Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze.
Lo comunica l'Asm in una nota. 
Il raggiungimento di questo obiettivo sarà possibile attraverso l’erogazione di un modello formativo a distanza (corso fad) e la costituzione o il rafforzamento di reti tra le strutture sociosanitarie, gli enti, le istituzioni, i centri antiviolenza e le associazioni, che saranno coinvolte anche nella costruzione della formazione sul territorio.
Contemporaneamente, per la prima volta in Italia, vista la centralità e la trasversalità della figura infermieristica, grazie alla collaborazione con il team del professor Maurizio Masini del dipartimento di Scienze sociali politiche e cognitive dell’Università di Siena, verrà realizzata una community infermieristica con una piattaforma dedicata, finalizzata alla creazione di una rete professionale dinamica attraverso la condivisione rapida di idee, progetti e criticità.
Il progetto #IpaziaCcm2021, della durata di due anni, è finanziato dal Ministero della Salute nell’ambito della linea 4 del Programma Ccm 2021 (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) ed ha l’obiettivo di rafforzare i servizi di assistenza e supporto a donne e minori vittime di violenza attraverso la formazione di operatrici e operatori di area sanitaria e socio-sanitaria, con particolare riguardo agli effetti del Covid-19
Capofila del progetto è la Regione Toscana – Asl sud est, gli enti partecipanti sono: l’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà, la Fondazione Irccs Cà Granda ospedale maggiore policlinico di Milano e le Aziende sanitarie locali del Friuli Occidentale, dell’Umbria 1, di Lecce e di Matera. Il logo del progetto, presentato oggi nel corso dell’evento di lancio rivolto al personale sanitario e socio-sanitario, ha un grande valore simbolico a partire dal nome (Ipazia) e dal colore, sintesi di varie sfumature (glicine).
Il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Matera, Sabrina Pulvirenti, ha dichiarato che “L’ASM continuerà la collaborazione iniziata nel 2013 con la Rete Codice Rosa con l’auspicio che questo percorso metta insieme professionalità e saperi diversi su un obiettivo che è sanitario, perché la violenza sulle donne, sui minori e sugli anziani va considerata come un’emergenza sanitaria.”
L’ASM ha scelto la parola ponte come metafora di ciò che mette in relazione unità che stanno tra loro distanti. Quel ponte che può rappresentare per la vittima la possibilità di passaggio in una direzione diversa, il superamento di una serie di ostacoli.
Il ponte per gli operatori è l’altro punto di vista “collega le due rive, ma non le confonde fra loro” è l’inizio di un dialogo.

 

Malattie del fagiolo, domani seminario ALSIA in videoconferenza

Le malattie batteriche e virali del Fagiolo di Sarconi IGP, e la situazione in Alta Val D’Agri: se ne parlerà il 22 febbraio 2022, con inizio alle 17:30, in un seminario dell’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, organizzato in videoconferenza su piattaforma Zoom.
L’evento rientra nell’ambito del progetto dell’ALSIA "FitoConsult", relativo al Servizio di consulenza per la difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, ed è realizzato in collaborazione con il Consorzio di tutela del Fagiolo di Sarconi IGP.

“Il progetto FitoConsult dell’Agenzia – ha spiegato Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA – è finanziato dalla Sottomisura 2.1 del PSR 2014-2020 della Regione Basilicata ("Sostegno per l’utilizzo dei servizi di consulenza da parte delle aziende"), e prevede l'erogazione di servizi di consulenza gratuita alle imprese agricole lucane per affrontare problematiche specifiche, con l'obiettivo di migliorare le prestazioni economiche e la sostenibilità ambientale. L’incontro del 22 febbraio – ha aggiunto Crescenzi – favorirà il confronto sulle attività realizzate e su quelle in programma per la prossima campagna di produzione del fagiolo. L’obiettivo è la qualificazione del prodotto IGP intervenendo lungo l’intera filiera, dagli aspetti genetici e fitosanitari del seme, alla gestione agronomica e della lavorazione per arrivare a quelli sanitari e commerciali”.

“L’incontro – ha chiarito Crescenzi – è rivolto prioritariamente agli orticoltori aderenti al progetto FitoConsult, ma la partecipazione è aperta a tutti: il Fagiolo di Sarconi IGP è infatti un prodotto apprezzato anche a livello internazionale, con margini consistenti per l’ampliamento della sua coltivazione. Occorre poi considerare – ha concluso – che l’attività di consulenza dell’ALSIA con il progetto FitoConsult si svolge nel triennio 2021-23, ed è ancora possibile accedervi attraverso il Bando a sportello attivato dall’Agenzia”.

La partecipazione al seminario del 22 febbraio è gratuita. Altre informazioni sull’evento e il link per l’iscrizione alla videoconferenza si trovano sulla pagina del sito internet dell’ALSIA raggiungibile all’indirizzo https://bit.ly/ALSIA-IGPsarconi. L’evento sarà comunque trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di ALSIA Basilicata.

Alsia, numeri significativi per il corso su fattorie didattiche

Sono oltre 100 i partecipanti al corso di formazione per nuove Fattorie didattiche della Basilicata avviato il 15 febbraio scorso dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura. Un corso completamente on-line su piattaforma Zoom dell’Agenzia, a causa del persistere dell’emergenza sanitaria da covid-19, ma che grazie alla abilità dei docenti sta facendo registrare ottimi riscontri.
E' quanto si legge in un comunicato stampa dell'Alsia. 
“Il corso, che si sviluppa in 10 moduli di 4 ore ciascuno fino al 28 febbraio – ha commentato Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA – discende dalla delega specifica che la Regione Basilicata ha fatto all’ALSIA con l’approvazione della “Carta della Qualità delle Fattorie didattiche lucane” con la Delibera di Giunta n. 1052/2008. Un corso “abilitante”, quindi, propedeutico per l’iscrizione nell’Elenco regionale”.
“Nel primo modulo – ha aggiunto Crescenzi – tenuto dalla dottoressa Gaetana Dibenedetto del consorzio Taste&Tour in Masseria di Bari, sono stati trattati gli argomenti di carattere generale di una fattoria didattica: aspetti amministrativi e fiscali; requisiti soggettivi e strutturali della fattoria, la Scia, l’assicurazione a copertura dei rischi. Nel secondo modulo, i docenti Margherita Rizzuto e Giuseppe Orefice dell’Associazione Agrigiochiamo di Napoli hanno svolto una lezione su analisi del Genius Loci, identità della propria azienda, strumenti di base, comunicazione educativa, principi dell’outdoor education ed il gioco emozionale. L’importanza degli argomenti trattati – ha puntualizzato Crescenzi – ha visto la partecipazione continua di 106 partecipanti, di cui circa il 10% Agriturismi e il 90% aziende agricole”
“Tutto questo – ha concluso il direttore Crescenzi – evidenzia ancora una volta il grande interesse che esiste in Basilicata sugli aspetti della multifunzionalità in agricoltura. Le fattorie didattiche, infatti, offrono un’opportunità impareggiabile di crescita educativa per tutti, oltre che un’integrazione al reddito per l’azienda. Soprattutto in questo periodo, dove l’emergenza del coronavirus ha imposto un cambiamento radicale dei comportamenti di tutti, c’è una gran voglia da parte delle aziende di investire in questo settore, contribuendo ad un graduale ritorno alla socializzazione e alle attività di gruppo all’aperto”.
  

Alsia, numeri significativi per il corso su fattorie didattiche

Sono oltre 100 i partecipanti al corso di formazione per nuove Fattorie didattiche della Basilicata avviato il 15 febbraio scorso dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura. Un corso completamente on-line su piattaforma Zoom dell’Agenzia, a causa del persistere dell’emergenza sanitaria da covid-19, ma che grazie alla abilità dei docenti sta facendo registrare ottimi riscontri.
E' quanto si legge in un comunicato stampa dell'Alsia. 
“Il corso, che si sviluppa in 10 moduli di 4 ore ciascuno fino al 28 febbraio – ha commentato Aniello Crescenzi, direttore dell’ALSIA – discende dalla delega specifica che la Regione Basilicata ha fatto all’ALSIA con l’approvazione della “Carta della Qualità delle Fattorie didattiche lucane” con la Delibera di Giunta n. 1052/2008. Un corso “abilitante”, quindi, propedeutico per l’iscrizione nell’Elenco regionale”.
“Nel primo modulo – ha aggiunto Crescenzi – tenuto dalla dottoressa Gaetana Dibenedetto del consorzio Taste&Tour in Masseria di Bari, sono stati trattati gli argomenti di carattere generale di una fattoria didattica: aspetti amministrativi e fiscali; requisiti soggettivi e strutturali della fattoria, la Scia, l’assicurazione a copertura dei rischi. Nel secondo modulo, i docenti Margherita Rizzuto e Giuseppe Orefice dell’Associazione Agrigiochiamo di Napoli hanno svolto una lezione su analisi del Genius Loci, identità della propria azienda, strumenti di base, comunicazione educativa, principi dell’outdoor education ed il gioco emozionale. L’importanza degli argomenti trattati – ha puntualizzato Crescenzi – ha visto la partecipazione continua di 106 partecipanti, di cui circa il 10% Agriturismi e il 90% aziende agricole”
“Tutto questo – ha concluso il direttore Crescenzi – evidenzia ancora una volta il grande interesse che esiste in Basilicata sugli aspetti della multifunzionalità in agricoltura. Le fattorie didattiche, infatti, offrono un’opportunità impareggiabile di crescita educativa per tutti, oltre che un’integrazione al reddito per l’azienda. Soprattutto in questo periodo, dove l’emergenza del coronavirus ha imposto un cambiamento radicale dei comportamenti di tutti, c’è una gran voglia da parte delle aziende di investire in questo settore, contribuendo ad un graduale ritorno alla socializzazione e alle attività di gruppo all’aperto”.
  

ASM, ATTIVATI VARI AVVISI PUBBLICI DI RICERCA DI PERSONALE

L’Azienda Sanitaria Locale di Matera ha pubblicato negli ultimi giorni una serie di avvisi pubblici per sopperire, attraverso procedure più snelle, alla carenza di organico accumulatasi negli ultimi anni, in attesa che vengano sbloccati i concorsi per assumere a tempo indeterminato.
E' quanto si legge in un comunicato stampa dell'Asm. 
I bandi che prevedono assunzioni a tempo determinato serviranno ad alleggerire il sovraccarico di lavoro sull’attuale organico dell’Asm, già ridotto all’osso. Tra le procedure aperte (consultabili nella sezione concorsi del sito asmbasilicata.it) figurano avvisi per la ricerca di infermieri, dirigenti medici di varie discipline, collaboratori amministrativi di categoria D, oltre ad un bando per la ricostituzione dell’elenco dei professionisti avvocati.
“Con riferimento a quest’ultimo avviso che scade tra qualche giorno – afferma il Direttore Generale dell’Asm, Sabrina Pulvirenti- abbiamo ricevuto, finora, circa 100 domande provenienti dalla Basilicata e da tutta Italia. Tutte queste azioni mirano ad allargare la rosa di professionisti e dei collaboratori di cui l’Asm necessita, senza tuttavia ledere gli interessi del personale interno. A questo proposito voglio sottolineare che è in corso la procedura per la pubblicazione dell’avviso di progressione verticale riservato al personale interno dell’Asm. Con queste procedure che erano ferme da anni, e che finalmente stiamo sbloccando, è salvaguardata la carriera del personale interno e si creano, al contempo, nuove opportunità di lavoro per tante figure professionali, con positive ricadute economiche sul territorio”.
Gli stessi dipendenti dell’Asm hanno accolto con favore questa strategia di potenziamento delle risorse umane e la supportano perchè risponde al concreto bisogno che ha l’Asm di dotarsi di figure professionali qualificate per dare nuovo impulso alle attività amministrative e sanitarie, alleggerendo i ritmi di lavoro dei dipendenti a tutti i livelli.
“Con queste prime azioni – conclude Pulvirenti – inauguriamo una nuova stagione di programmazione ed efficientamento della sanità materana volta a migliorare e potenziare le strutture e l’offerta dei servizi per riportare al centro della nostra agenda i bisogni del paziente”.
  

Turismo religioso, accordo tra APT Basilicata e diocesi di Rieti

La Basilicata sarà protagonista delle celebrazioni per gli 800 anni dalla realizzazione del primo presepe a Greccio e dalla stesura della Regola dei Frati Minori, scritta da San Francesco a Fonte Colombo e approvata il 29 novembre 1223 da Papa Onorio III.
Lo rende noto l'Apt Basilicata. 
E’ infatti stato siglato un accordo con la diocesi di Rieti, promotrice delle iniziative di celebrazione. La notizia è stata lanciata dal direttore generale dell’Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, nel corso di una diretta online moderata dal Vescovo di Rieti, Mons. Domenico Pompili e organizzata per annunciare i vincitori della quinta edizione del contest “Valle del Primo Presepe” che ha visto fra i giurati anche il maestro lucano Franco Artese.
“Sono molto felice di questa collaborazione iniziata già da qualche anno con la produzione del grande presepe realizzato dal maestro lucano Franco Artese allestito nel Palazzo Papale di Rieti e ammirato in quell’occasione da oltre 50 mila persone. Una collaborazione che abbiamo voluto ampliare e strutturare in vista delle celebrazioni per gli 800 anni dal primo presepe di Greccio. Nei presepi di Franco Artese si racconta l’identità lucana basata sull’accoglienza, e si promuovono i nostri paesi e le nostre aree interne attraverso la rappresentazione di scorci e momenti di vita della nostra tradizione. Un esempio ne è la recente iniziativa promozionale presso il Duomo di Torino dove è stato esposto il grande presepe lucano che è stato ammirato da oltre 45 mila persone con una copertura mediatica su tutte le principali reti televisive nazionali registrando un grande interesse anche sulla rete (i banner online sul presepe lucano al Duomo di Torino sono stati visti per circa 5 milioni e mezzo di volte registrando più di 6 mila click).
Sulla scia di quest’esperienza che lega l’arte del presepe alla valorizzazione del nostro patrimonio storico culturale, in occasione delle celebrazioni con la diocesi di Rieti abbiamo scelto di valorizzare il patrimonio artistico diffuso nel territorio lucano, attraverso la promozione dei presepi di arte contemporanea custoditi nel Museo Internazionale del Presepio Vanni Scheiwiller di Castronuovo Sant’Andrea. Presepi che rilanciano la tradizione della Natività utilizzando il linguaggio espressivo dell’arte contemporanea, come mostrato nella Galleria Nazionale Arte Moderna e contemporanea di Roma a dicembre 2020, con l’esposizione del presepe di luce di Guido Strazza, appartenente alla stessa collezione. Nelle prossime settimane definiremo i dettagli della collaborazione, che ha lo scopo di valorizzare e far conoscere alle tante persone che nel 2023 raggiungeranno la Valle del Presepe i suggestivi tesori custoditi nei nostri borghi”.

   

Aor San Carlo: doppia sostituzione valvolare trans-catetere

“La Cardiochirurgia dell’ospedale San Carlo di Potenza è tra i primi Centri in Italia ad aver eseguito un impianto della protesi mitralica trans-catetere, confermandosi, così, all'avanguardia nel trattamento delle patologie valvolari cardiache. L’ evento consolida la strada intrapresa dalla Cardiochirurgia potentina guidata dal dottor Giampaolo Luzi, con utilizzo costante di tecniche mini-invasive e impiego sempre più estensivo di procedure trans-catetere e protesi valvolari di ultima generazione”. E’ il direttore generale dell’Aor San Carlo di Potenza Giuseppe Spera a comunicare questi ultimi importanti traguardi che “dimostrano l’impegno posto dalla direzione strategica nel facilitare e stimolare percorsi di crescita e segnano un decisivo passo in avanti sul terreno della innovazione e della ricerca, qualificando il nosocomio del capoluogo lucano quale punto di riferimento nel centro-sud per il trattamento di patologie cardiovascolari. La cura delle malattie valvolari cardiache –ha proseguito il direttore generale- è diventata complessa a causa dell’età sempre più avanzata dei pazienti e della presenza di multiple comorbilità, con aumento considerevole del rischio chirurgico. La chirurgia mini-invasiva mediante metodiche trans-catetere, che ha avuto negli ultimi anni sempre più garanzie di efficacia e sicurezza, richiede tuttavia mani esperte ed un Centro in cui tutte le soluzioni siano fruibili, dalla chirurgia tradizionale alla mini-invasiva e a quella alla trans-catetere, ritagliando così a misura –ha concluso Spera- l’intervento più adatto per ciascun paziente”.
“Per il trattamento di una severa insufficienza mitralica ed aortica su un paziente di 67 anni affetto da multiple patologie concomitanti –ha precisato il dottor Giampaolo Luzi nel presentare l’operazione chirurgica effettuata- un ulteriore intervento di doppia sostituzione valvolare, mediante la sternotomia con circolazione extra-corporea, avrebbe avuto un rischio troppo elevato. Il planning chirurgico studiato per il paziente ha previsto un primo step con impianto di una protesi aortica per via trans-femorale e, a distanza di alcune settimane, un impianto attraverso l’apice del ventricolo sinistro della protesi mitralica trans-catetere. Dopo sette giorni dall’impianto della protesi mitralica –ha concluso Luzi- il paziente è stato dimesso al domicilio e, dopo un periodo di recupero di alcuni giorni, è tornato a svolgere le sue normali attività”.

Crob, eseguito intervento mininvasivo su paziente oncologico

L’equipe di Chirurgia Addominale e Minivasiva dell’Irccs Crob, diretta dal dott. Dario Scala, ha eseguito un intervento laparoscopico combinato di resezione del colon e asportazione di metastasi epatica. Il paziente – si legge in un comunicato stampa dell’Irccs Crob – è un cinquantenne lucano affetto da tumore del colon destro e da metastasi epatica di due cm e mezzo. Nel corso della stessa seduta operatoria, della durata tre ore e trenta, è stato possibile intervenire sia sul colon che sul fegato asportando la metastasi, il tutto completamente per via laparoscopica, senza praticare ampie incisioni. Grazie alla mininvasività della procedura il paziente era già in piedi il pomeriggio stesso dell’intervento ed ha subito iniziato l’assunzione di liquidi. Dal giorno dopo ha cominciato un’alimentazione post-operatoria e dopo un decorso regolare è stato dimesso a una settimana dall’intervento.
“Questo intervento rientra nell’attività della chirurgia addominale del Crob che dal giugno 2020 ha effettuato oltre 100 interventi per tumore del colon e del retto, eseguendone più del 70 per cento con tecnica laparoscopica e riservando la chirurgia tradizionale laparotomica solo ai casi con evidente impossibilità di eseguire l’approccio laparoscopico” spiega il dott. Scala che prosegue “questi risultati sono stati possibili grazie alla collaborazione di tutto lo staff sanitario coinvolto, a cominciare dall’equipe della Unità Operativa Complessa di anestesia e rianimazione che ha condiviso i principi dell’Enhanced Recovery After Surgery ERAS, ovvero miglior recupero post intervento chirurgico, favorendo la ripresa precoce e il ritorno alle normali attività del paziente. Inoltre, occorre ringraziare sia l’impegno dell’equipe infermieristica di sala operatoria per le competenze dimostrate e in continuo accrescimento per le procedure mininvasive, sia l’impegno dell’equipe infermieristica di reparto che ha applicato scrupolosamente i principi dell’ERAS nel decorso post-operatorio dei pazienti”.
Anche per quanto riguarda il trattamento dei tumori gastrici, al Crob è iniziato un percorso di approccio laparoscopico che segue la recente progressiva diffusione a livello internazionale della metodica mininvasiva anche per quanto riguarda questo tipo di tumori.
“Dopo la partecipazione a importanti studi clinici multicentrici nazionali sull’ERAS, il prossimo step sarà quello di istituzionalizzare, ossia standardizzare, l’applicazione di questo approccio a tutti i pazienti chirurgici” conclude il direttore della Chirurgia Addominale e Mininvasiva.

L’Ente Parco della Murgia Materana sulla problematica Cinghiali

L’Ente Parco della Murgia Materana, nell’ambito del progetto “INNGreenPAF” finanziato dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, sta affrontando da mesi il fenomeno negativo legato alla forte presenza dei cinghiali nelle aree del Parco.
Sono state messe in campo delle azioni finalizzate a ridurre l’ampio dato numerico della specie con il fine di raggiungere un equilibrio con l’ambiente circostante e, a tal proposito, per evitare una maniera cruenta sono stati realizzati dei chiusini per catturare gli animali vivi e provvedere al loro allontanamento verso aziende agrituristiche venatorie o in strutture di macellazione.
Come già comunicato in passato, i chiusini di cattura ubicati nelle vicinanze delle aziende agricole, oltre che l’individuazione attraverso bando di gara di una Ditta autorizzata al prelievo degli animali a titolo oneroso,  consentirebbero all’Ente Parco di ristorare in maniera adeguata le aziende agricole, ricadenti nell’area protetta, le cui colture vengono gravemente colpite.
Apprendiamo con dispiacere che continuano a non esserci le condizioni per procedere alla cattura a causa di problemi di carattere burocratico. Evidenziamo come la questione debba essere affrontata in maniera pratica, dal momento che continuano a esserci danni e, purtroppo, gravi incidenti stradali.
Auspichiamo quindi che la situazione venga considerata come un’emergenza, dando la possibilità di usufruire di deroghe che, in caso contrario, non consentono di risolvere il tema in maniera concreta.
Il Presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana, infatti, sottolinea ancora una volta che adottare deroghe e procedure semplificative è l’unica via per raggiungere l’obiettivo di riportare in equilibrio la presenza di questa specie nel territorio, pertanto, richiede un tavolo istituzionale al fine di affrontare la problematica in maniera risolutiva.

 

Spera: “A Villa d’Agri si potenzia l’ortopedia pediatrica”

“Eseguito un importante intervento di ortopedia pediatrica nell’ospedale di Villa d’Agri, afferente all’Aor San Carlo, su una ragazza di 12 anni, non residente in Basilicata, e trattata chirurgicamente con un intervento volto alla correzione del valgismo delle ginocchia durante l'età della crescita”. E’ l’annuncio del direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale lucana che si ritiene “soddisfatto per le scelte dalla direzione strategica fatte nei mesi scorsi allorquando, nonostante la pandemia, si è ritenuto di stimolare la crescita di tutti i presidi ospedalieri dell’Azienda secondo specifiche vocazioni, assegnando al ‘San Pio da Pietrelcina’ di Villa d’Agri, a seguito di approfondite analisi di contesto interno ed esterno, una dimensione ‘a misura di bambino’. Quella di Villa d’Agri –ha concluso il direttore generale- è una procedura eseguita in pochi centri in Italia e si tratta del primo caso trattato, con questo sistema a placca nella regione Basilicata e rappresenta uno dei risultati dell'unità di ortopedia Pediatrica recentemente allestita nell'abito del dipartimento ortopedico, diretto dal dottor Rocco Romeo”. L'equipe che ha condotto l'intervento è stata guidata dal dottor Luigi Promenzio, assistito dal dottor Giulio Botonico, con l'assistenza anestesiologica del dottor Nicola Scaccuto e della dottoressa Lidia Manieri. “Si tratta di un intervento chirurgico di ‘emiepifisiodesi asimmetrica bilaterale’ –hanno precisato i medici- per correggere il valgismo che, altrimenti, può determinare un sovraccarico improprio delle ginocchia e comportare problematiche, tra le quali l’insorgenza di artrosi precoce. Si esegue –hanno aggiunto i medici- attraverso il posizionamento di placche specifiche (sistema ‘Racoon’) a livello delle aree di accrescimento delle ginocchia, in maniera da guidarne la crescita in senso contrario al malallineamento per ottenere, in maniera graduale, la correzione del valgismo. Le medesime placche vengono rimosse in un secondo momento, una volta ottenuta la correzione desiderata. Dopo poche ore dall’intervento effettuato su entrambe le ginocchia –hanno concluso i medici- la bambina è stata dimessa dal reparto di Pediatria dell’ospedale di Villa d’Agri diretto dalla dott.ssa Italia Iannelli ed è rientrata nella sua regione”.

Dall’ 8 al 10/2 “Winter School AIPP-FISSSA difesa fitosanitaria”

Si terrà dall’8 al 10 febbraio, a Matera e a Metaponto, la III edizione della “Winter School sulla sperimentazione nella difesa fitosanitaria”, promossa dalla Associazione Italiana per la Protezione delle Piante (AIPP) e dalla Federazione Italiana delle Società di Servizi di Sperimentazione in Agricoltura (FISSSA), in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e con l’ALSIA, l’Agenzia Lucana per lo Sviluppo e l’Innovazione in Agricoltura. Obiettivo della Winter school è quello di formare lo “sperimentatore di campo”, figura professionale richiesta dai Centri di saggio che testano l’efficacia degli agrofarmaci ma anche dalle società produttrici di mezzi di difesa e da enti di ricerca pubblici o privati che lavorano nel settore della fitoiatria.

Dopo le due precedenti edizioni realizzate presso la sede di Piacenza dell’Università Cattolica, l’evento torna a 2 anni dalla II edizione a causa del prolungarsi dell’emergenza sanitaria da covid-19. “Per questa terza edizione – ha commentato Aniello Crescenzi, Direttore dell’ALSIA -la sede avrebbe dovuto essere il campus “Pantanello” dell’ALSIA di Metaponto (Bernalda, MT), in posizione baricentrica per le regioni joniche, dove tra l’altro ha sede il Centro di saggio degli agrofarmaci dell’ALSIA e vi sono campi e attrezzature tecniche per la sperimentazione. Ancora l’emergenza sanitaria da Covid19, tuttavia, ha reso necessario spostare la sede in una struttura con spazi e sale adeguate. Per questo – ha spiegato Crescenzi – il corso si terrà a Matera, presso la “Casa Sant’Anna”, dove comunque l’ALSIA potrà assicurare tutto il supporto necessario alla buona riuscita dell’iniziativa, che si realizza nel Sud Italia proprio grazie alla collaborazione dell’Agenzia lucana. Questo appuntamento si concluderà comunque con una visita dei corsisti al laboratorio di fenomica dell’ALSIA a Metaponto”.

La partecipazione alla Winter School è stata limitata ad un massimo di 40 corsisti, di cui 3 con borsa di studio riservata a tecnici residenti in Basilicata, quasi tutti già con esperienza nel settore e con laurea magistrale o triennale in scienze agrarie. I corsisti provengono da diverse regioni italiane, sia del Sud che del Nord, e si avvarranno dell’esperienza di docenti selezionati per le loro competenze teoriche e pratiche nel settore della sperimentazione dei prodotti fitosanitari.
Il percorso didattico sarà organizzato tramite lezioni frontali abbinate a gruppi di lavoro e analisi di casi di studio secondo lo stesso ordine con il quale viene svolta una prova sperimentale. 

Spera: “Urologia San Carlo selezionata in studio internazionale”

"Il reparto di Urologia dell'ospedale San Carlo di Potenza è stato inserito tra gli Investigator Center dello studio internazionale ‘I-record’ a cui parteciperanno i più importanti centri urologici nazionali e internazionali”. Lo annuncia il direttore generale dell'Aor San Carlo di Potenza Giuseppe Spera, congratulandosi con i medici e con gli operatori sanitari "impegnati quotidianamente ad assicurare le migliori risposte alle domande di salute dei cittadini anche in un contesto complicato quale quello dell'emergenza sanitaria. Un simile riconoscimento è ancora più apprezzato perché giunge in questo particolare momento storico e testimonia, con ancora più forza, l'importanza dello studio e della ricerca, pilastri, insieme con la perseveranza e la dedizione, di un sistema fondato su elevati standard di qualità e di eccellenza delle prestazioni ospedaliere erogate".

"L'I-record -ha spiegato il dottor Roberto Falabella, dirigente medico dell'Urologia del nosocomio potentino – è un prestigioso studio osservazionale sul trattamento del tumore del rene, coordinato dal prof. Andrea Minervini, che arruolerà l'enorme numero di diecimila pazienti affetti da questa malattia con l'obiettivo di migliorare le conoscenze internazionali sul comportamento e sul trattamento di questo diffuso e pericoloso tumore. E' un onore per l'Urologia del San Carlo -ha concluso Falabella- essere inserita tra i centri internazionali che faranno parte dello studio, nel solco di quell'anima di ricerca che la medicina moderna e la prossima sfida universitaria richiedono". 

Spera: “Urologia San Carlo selezionata in studio internazionale”

"Il reparto di Urologia dell'ospedale San Carlo di Potenza è stato inserito tra gli Investigator Center dello studio internazionale ‘I-record’ a cui parteciperanno i più importanti centri urologici nazionali e internazionali”. Lo annuncia il direttore generale dell'Aor San Carlo di Potenza Giuseppe Spera, congratulandosi con i medici e con gli operatori sanitari "impegnati quotidianamente ad assicurare le migliori risposte alle domande di salute dei cittadini anche in un contesto complicato quale quello dell'emergenza sanitaria. Un simile riconoscimento è ancora più apprezzato perché giunge in questo particolare momento storico e testimonia, con ancora più forza, l'importanza dello studio e della ricerca, pilastri, insieme con la perseveranza e la dedizione, di un sistema fondato su elevati standard di qualità e di eccellenza delle prestazioni ospedaliere erogate".

"L'I-record -ha spiegato il dottor Roberto Falabella, dirigente medico dell'Urologia del nosocomio potentino – è un prestigioso studio osservazionale sul trattamento del tumore del rene, coordinato dal prof. Andrea Minervini, che arruolerà l'enorme numero di diecimila pazienti affetti da questa malattia con l'obiettivo di migliorare le conoscenze internazionali sul comportamento e sul trattamento di questo diffuso e pericoloso tumore. E' un onore per l'Urologia del San Carlo -ha concluso Falabella- essere inserita tra i centri internazionali che faranno parte dello studio, nel solco di quell'anima di ricerca che la medicina moderna e la prossima sfida universitaria richiedono". 

Acquedotto Lucano: posticipata la scadenza delle bollette

“Offrire una bolletta completa e chiara fa parte dell’impegno che Acquedotto Lucano si è assunto verso i propri Utenti”, così l’Amministratore di Acquedotto Lucano S.p.a Ing. Alfonso Andretta: “In questi mesi – prosegue-si è lavorato ad un nuovo sistema di gestione dell’utenza complessivo che semplifichi maggiormente la struttura della bolletta proprio nell’intento di dare maggiore chiarezza all'Utente che la riceve, tale processo ha richiesto più tempo e sono emerse criticità che stiamo risolvendo. Ci  impegniamo a dare una risposta alle sollecitazioni che i lucani hanno espresso nei prossimi giorni”. Questo a seguito delle segnalazioni  che  alcuni utenti hanno manifestato nella difficoltà di mettersi in contatto con  Acquedotto Lucano tramite i numeri preposti.
“Considerando l’emissione della nuova bolletta, prosegue l’ing. Andretta, e l’intenso traffico telefonico di queste ore, abbiamo raddoppiato il numero operatori a servizio dell’utenza in virtù, peraltro, della chiusura al pubblico degli uffici causa Covid. A seguito delle segnalazioni pervenute abbiamo deciso di posticipare  la scadenza delle bollette dal 31/01/2022 all’11/02/2022.

AOR San Carlo: rafforzare tutti i presidi ospedalieri dell’Azienda

“L’Aor San Carlo, con i suoi cinque Presidi Ospedalieri, è stata chiamata negli ultimi due anni ad assolvere al gravoso compito di gestire la fase acuta di una pandemia che ha messo a nudo le debolezze delle organizzazioni sanitarie mondiali. La risposta assicurata dall’AOR è stata evidentemente efficiente, con quotidiana e attenta gestione dei posti letto, tanto che la Regione Basilicata non ha mai fatto segnalare criticità sugli indicatori relativi all’ospedalizzazione ed è riuscita a permanere in zone meno restrittive. I bisogni clinico-assistenziali di un gran numero di pazienti covid-19 sono stati soddisfatti dall’AOR grazie al riassetto degli spazi esistenti e all’ampliamento della capacità di ricovero, con attivazione di nuovi reparti e servizi necessitanti di risorse umane, sia mediche che infermieristiche; è a questi che, ovviamente, l’AOR ha dovuto dedicare la maggior parte del nuovo personale reclutato”.

E’ quanto si legge in una nota diffusa oggi dall’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza.

“La risposta ospedaliera alla pandemia – continua la nota dell’AOR San Carlo – è stata conciliata – come giustamente richiesto dalla collettività e dalle stesse organizzazioni sindacali a gran voce – con la gestione di tutte le ulteriori patologie in fase acuta sia mediche che chirurgiche, trascurate per lungo tempo, nonché con le prestazioni ambulatoriali delle diverse branche, assicurando il recupero delle attività arretrate e l’abbattimento delle liste d’attesa. È, inoltre, stato garantito l’avvio di nuove attività su tutti i Presidi, che hanno trovato il favore in particolare delle fasce più fragili. La gestione di un contesto sanitario così complicato è stata possibile, ovviamente, soltanto grazie alla dedizione al lavoro, alla responsabilità professionale e all’impegno di tutto il personale aziendale, già insufficiente prima dell’evento pandemico e ulteriormente ridotto per le cessazioni dal servizio intervenute, per le numerose assenze conseguenti a malattia e, da ultimo, per le sospensioni disposte dai competenti ordini professionali per mancata vaccinazione. È pertanto comprensibile e giustificabile la sofferenza manifestata dai lavoratori e dalle Organizzazioni Sindacali, ben nota alla Direzione Strategica dell’Azienda, che ha messo in campo ogni possibile azione. I piani triennali adottati hanno infatti previsto l’assunzione di un cospicuo numero di infermieri e– in attesa dei concorsi unici regionali ed escluso il ricorso a forme di somministrazione lavoro in recepimento della posizione espressa da tutte le Organizzazioni Sindacali – l’Azienda ha attivato le procedure di mobilità esterna e di reclutamento a tempo determinato, dovendo tuttavia constatare un’elevata difficoltà nella ricezione di disponibilità immediate numericamente adeguate, della qual cosa sono state costantemente edotte le medesime OO.SS.”.

“Relativamente alla gestione dei pazienti positivi al SARS-CoV-2 – prosegue la nota dell’AOR San Carlo -, la procedura operativa della Task Force Coronavirus della Regione Basilicata ha stabilito, sin dal mese di dicembre 2020, che il percorso del paziente con sospetta o accertata patologia covid‐19, intercettato dai sanitari del 118, coinvolge i Presidi Ospedalieri sede di PSA per una iniziale stratificazione clinica, ovviamente anche con l’eventuale utilizzo della radiologia. A tal fine tutti i PS spoke sono stati dotati di area contumaciale, con tecnologie e attrezzature idonee – quali box di biocontenimento, sistemi di monitoraggio e ventilazione, barelle di biocontenimento per lo spostamento dei pazienti e POCT per l‘effettuazione di tamponi molecolari in tempi contenuti– e con definizione e formalizzazione di percorsi e procedure compatibili con una situazione strutturale ed impiantistica non pensata per la gestione di patologie infettive così diffuse. Soltanto in caso di paziente covid-positivo a rischio medio/elevato necessitante di supporto specialistico e/o ventilatorio è prevista la centralizzazione presso il Pronto Soccorso hub. L’AOR ha altresì disciplinato formalmente, con apposito regolamento e con assegnazione di adeguati dispositivi, le modalità di accesso ai plessi ospedalieri del personale dipendente e dei visitatori, garantendo il puntuale controllo del green pass secondo le direttive nazionali. La Direzione Sanitaria attua una costante vigilanza sul rispetto delle direttive aziendali e sull’applicazione dei regolamenti e delle procedure”.

“In conclusione, cogliendo nei recenti comunicati delle Sigle Sindacali il positivo e condiviso anelito a migliorare le condizioni di lavoro del personale aziendale, istanza per la verità comune a tutte le strutture ospedaliere italiane nell’attuale fase pandemica, si ribadisce – conclude la notta dell’AOR San Carlo – la volontà della Direzione Strategica tesa a rafforzare quanto prima tutti i Presidi Ospedalieri dell’Aor”. 

Apt, presentato ai sindaci il piano strategico marketing turistico

Matera è il luogo più accogliente al mondo e la Basilicata è la regione più accogliente d’Italia secondo il “Traveller Review Awards 2022” di Booking.com. Con questa notizia si è aperta la presentazione online rivolta a tutti i sindaci della Basilicata del Piano Strategico di Marketing Turistico 2022 – 2026 realizzato dall’Agenzia di Promozione Territoriale lucana con il supporto del professor Giancarlo Dall’Ara.
“Quello che stiamo presentando – ha detto il direttore generale Apt Nicoletti – è un vero e proprio piano marketing pluriennale, con una visione ambiziosa e innovativa. Un documento che ha già le gambe solide perché è nato dopo un confronto serrato con circa 80 operatori su tutto il territorio regionale. Fin dall’inizio di questa pandemia, poco dopo aver assunto l’incarico di guidare l’Apt, abbiamo deciso di non stare fermi, ma di costruire una programmazione utile per oggi e soprattutto per i prossimi anni. E’ un piano strategico che ci guida, alla luce dei grandi cambiamenti che il turismo globale sta attraversando e che andrà a supportare il piano turistico regionale di prossima redazione. Su indirizzo del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in questi mesi abbiamo avviato programmi importanti – da PARTI Basilicata con il Dipartimento Politiche di Sviluppo, ad “Ambiente Basilicata” con il Dipartimento Ambiente – e azioni innovative di promo-valorizzazione che hanno mostrato una Basilicata in grado di emozionare con parole e strumenti nuovi”.
“Il piano – ha aggiunto Nicoletti – ha obiettivi che mirano al turismo diffuso e alla destagionalizzazione, si nutre di parole chiave tra cui outdoor, ambiente, cultura, borghi, e apre a concetti come il “turismo delle passioni” e alla Basilicata come “continuum” da scoprire e da vivere. C’è molto da fare ed è fondamentale la collaborazione dei sindaci e delle singole comunità. Da qui la necessità di mantenere costantemente aperto un dialogo con i comuni e con gli operatori sia sul piano strategico che sulle altre iniziative che attueremo. La partecipazione di oltre settanta primi cittadini lucani dimostra oggi l’attenzione che anche la realtà istituzionale oltre al mondo privato rivolge al settore”.
Subito dopo è intervenuto il prof. Dall’Ara che ha illustrato nei dettagli il piano strategico. “Un piano – ha detto – che si muove fondamentalmente sulla necessità di innovare le azioni per aprire la Basilicata verso nuovi mercati, compresi quelli di nicchia. Ad esempio passando dal turismo delle esperienze al turismo delle passioni, da prodotti preconfezionati e “chiusi”, a offerte aperte, dando risposta così anche alle aspettative di quella domanda che desidera poter scegliere in libertà tra le mille risorse che compongono il panorama regionale dell’offerta regionale. Il piano poi mette al centro le persone, i turisti, gli operatori, i residenti, i personaggi storici, oltre i paesaggi. Pensiamo al turismo di ritorno che vedrà una anticipazione in una iniziativa già programmata per il mese di maggio. E pensiamo ai tanti personaggi lucani che sono conosciuti in tutto il mondo. E’ un piano strategico, insomma che cerca metodi nuovi, parole nuove, nuovi mercati per allargare la stagione turistica nel tempo, tutto l’anno, e in tutti i comuni della regione.
Durante la presentazione tanti i sindaci intervenuti fra cui il presidente dell’Anci, Andrea Bernardo. “A nome di tutti i sindaci lucani – ha detto Bernardo – ringrazio davvero l’Apt Basilicata non solo per aver voluto questo incontro, ma anche e soprattutto per il lavoro fatto in un contesto difficile come quello pandemico e per i contenuti del piano strategico che mettono al centro la persona, le passioni, e uno sguardo aperto al futuro. I comuni sono fondamentali per la crescita del turismo e siamo convinti che l’Apt come ha già dimostrato di fare saprà ancora di più rafforzare la collaborazione con gli enti locali per far crescere ulteriormente l’industria della vacanza nelle nostre comunità”.
  

Presepe Basilicata a Torino in esposizione fino al 2 febbraio

Sono più di 50 mila le persone che durante le festività natalizie hanno potuto ammirare nel Duomo di Torino il presepe monumentale della Basilicata realizzato dal maestro presepista Franco Artese. A seguito del successo dell’iniziativa, voluta dall’Apt Basilicata e dalla Regione Basilicata, con il patrocinio del Comune di Torino, l’esposizione della straordinaria opera artistica sarà visitabile fino al 2 febbraio.

Un successo che ha superato ogni più rosea aspettativa come testimoniato non solo dall’alto numero dei visitatori, ma anche dalle reazioni positive sui canali social, dalla copertura mediatica delle principali tv nazionali, e dagli apprezzamenti delle tante persone che, dinanzi alle scenografie realizzate dal maestro Artese, hanno ammirato le scene di vita quotidiana nella società rurale lucana rappresentate nel presepe accanto ai tradizionali personaggi della Natività, ai santi “sociali” piemontesi, da San Giovanni Bosco a san Giuseppe Benedetto Cottolengo, o le scene di emigrazione.
Basti pensare che in due settimane, dall’8 al 15 dicembre e dal 24 al 30 dicembre, i banner online sul presepe lucano al Duomo di Torino sono stati visti per circa 5 milioni e mezzo di volte registrando più di 6 mila click.

Spiega il direttore dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata Antonio Nicoletti: “La grande attenzione registrata a Torino nei confronti del presepe monumentale della Basilicata, nonostante il difficile contesto pandemico, ci dimostra che oggi più che mai ci sia la necessità di trovare fiducia e speranza nel futuro anche attraverso la cultura e le diverse forme di espressione artistica. L’opera del maestro Artese ci aiuta molto in questa prospettiva in considerazione di una esperienza che non è solo visiva, ma anche emozionale perché capace di legare i valori di una tradizione come quella del Natale alla specifica identità di un territorio come quello lucano e alle dinamiche storiche che hanno caratterizzato le relazioni fra la Basilicata e il Piemonte. Ringrazio la città di Torino, il Duomo con il parroco don Carlo, il maestro presepista Franco Artese e tutti coloro che hanno concorso al successo di questa iniziativa”.

Il Presepe Monumentale della Basilicata sarà visitabile nel Duomo di Torino fino al 2 febbraio 2022 con il seguente orario: da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00; sabato dalle 09 alle 19.30 e domenica dalle 08.00 alle 19.30. 

Parco Murgia Materana: iscrizioni per “Ambasciatore del Parco”

Nell’ambito delle attività di conoscenza, tutela e valorizzazione del Parco della Murgia, l’Ente Parco presenta “IL MIO PARCO – Alla scoperta del Parco della Murgia Materana”, azione formativa destinata alla comunità.
Il corso, avviato nel 2020 in forma sperimentale, sarà fruibile esclusivamente sulla piattaforma online Google Meet ed è finalizzato ad aumentare il rispetto e la conoscenza del territorio, attraverso un percorso graduale che si svilupperà annualmente.
In vista dell’avvio previsto per Marzo del II° ciclo per diventare “Tutore del Parco” , a partire dal 24 Gennaio sarà possibile partecipare e recuperare il I° ciclo, al termine del quale verrà consegnato l’attestato di “Ambasciatore del Parco” e con il quale sarà possibile proseguire il percorso di formazione.
A tal proposito, infatti, sono stati previsti tre gradi di specializzazione: il primo grado, che si otterrà al termine del primo corso di formazione, nominerà il corsista “Ambasciatore del Parco”, il secondo anno permetterà al corsista di diventare “Tutore del Parco” ed, infine, il terzo anno consentirà di raggiungere la categoria “Paladino del Parco”.
L’iniziativa sarà realizzata in collaborazione con le Guide del Parco della Murgia Materana ed esperti naturalisti, scelti da una commissione interna al Parco.
La partecipazione è aperta a tutti gli interessati che dovranno iscriversi preventivamente, inviando una mail, indicando nome, cognome, data di nascita, data di residenza e copia della carta di identità all’indirizzo mail serviziocivile@parcomurgia.it entro e non oltre le ore 12 di venerdì 21 gennaio.
Le lezioni saranno visibili anche per i semplici curiosi mediante il coinvolgimento di TRM, che produrrà n. 10 video lezioni, clip di sintesi, grafica ed una campagna di comunicazione, basata su produzione e messa in onda di spot televisivi e documentario finale al termine delle 10 puntate.


CALENDARIO LEZIONI DEL CORSO – PIATTAFORMA DIGITALE – ore 19
– GENNAIO: Lunedì 24 – Giovedì 27 – Lunedì 31
– FEBBRAIO: Giovedì 3 – Lunedì 7 – Giovedì 10 – Lunedì 14 – Giovedì 17 – Lunedì 21 – Giovedì 24

Il Presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana, Michele Lamacchia, afferma: “L’obiettivo è aumentare il grado di sensibilizzazione e di conoscenza della comunità materana verso un patrimonio che ha bisogno di essere tutelato e goduto nel rispetto di valori della sostenibilità.
Noi crediamo che l’acquisizione della conoscenza da parte della comunità servirà a scongiurare danni ad un territorio così fragile, aumentando contemporaneamente il grado di appartenenza da parte dei cittadini. E’ questo il modo migliore per divulgare informazioni corrette ai cittadini temporanei, che continueranno ad essere ospiti in una della città più belle del Mondo.”