Come superare l’abbuffata di Natale reinventando gli avanzi

Dopo menù infiniti serve riciclare il cibo. Pasticcio o frittata di pasta con i primi, polpette di tutti i tipi per i secondi, pappa al pomodoro, pancotto e basi per tiramisù: guida al Santo Stefano (e non solo) anti-spreco.

Diciamoci la verità: Natale è spesso anche una scusa per lasciarci andare al consumismo più sfrenato e giustificato. Nessuno bada a spese e, almeno per un giorno, tutti vogliono sentirsi Trimalcione. Via libera a sontuosi banchetti nel nome dell’opulenza, menù che vanno avanti all’infinito, a cui si vorrebbe dire basta, ma non si può perché è Natale.

MANCA LA COSCIENZA DELLO SPRECO

Durante il periodo delle feste il cibo dunque non manca, ma la coscienza dello spreco quasi sempre sì. Anziché buttare senza consapevolezza e in maniera selvaggia, forse sarebbe meglio pensarci prima, magari razionalizzando le vivande in base al numero dei commensali, oppure organizzarsi per il riciclo e dare una nuova vita agli avanzi.

ANTIPASTI: CI SALVERANNO LE TORTE SALATE

Partiamo dagli antipasti: considerando la lunghezza dei menù natalizi, bisognerebbe ridurli un po’. È vero che appena ci sediamo a tavola siamo affamati, ma dopo le prime cucchiaiate di insalata russa rinsaviamo e ci ricordiamo che ancora ci sono molte portate da affrontare. Gli antipasti sono sempre tra gli avanzi del giorno dopo. Come riciclarli? Le torte salate vanno sempre bene: preparate una pasta brisé con farina, sale e burro e farcitela con qualsiasi ingrediente: verdure, formaggio, salumi. Mettetela in forno e aspettate una ventina di minuti: avrete un ottimo secondo. L’insalata russa non potete metterla in forno, usatela per farcire dei fagottini di prosciutto cotto o mescolatela con il tuorlo bollito per delle uova ripiene. Avrete due piatti vintage che sono sempre di moda.

PRIMI: PASTICCIO E FRITTATA DI PASTA

La pasta fresca è un must natalizio: i tortellini in brodo dominano le tavole delle feste. Cosa farne se avanzano? Avete almeno due possibilità: il giorno dopo potete preparare un pasticcio di tortellini al forno, aggiungendo della passata di pomodoro e del parmigiano oppure infilzate tortellini avanzati in stecche di legno, a mo’ di spiedini, e friggeteli in una padella con olio, alla maniera bolognese. Se invece avete preparato delle tagliatelle, prendete come esempio i napoletani e date loro una nuova vita in una buonissima frittata di pasta. Basta poco: unite la pasta avanzata a uova, formaggio, pepe ed è fatta.

SECONDI: POLPETTE, POLPETTONE E COTOLETTE

I secondi delle feste saranno tanti, troppi. Impossibile non averci a che fare nei giorni successivi. Le idee per recuperarli sono diverse. Per esempio, il bollito avanzato è la base per realizzare dei buonissimi mondeghili, le polpette lombarde antispreco. Prepararli è facile: si impasta la carne del bollito con uova, parmigiano, pane raffermo, latte e pepe, si creano delle palline di forma ellittica, si impanano nel pangrattato e si friggono in burro o olio. Se avanza del baccalà, con lo stesso procedimento, aggiungendo aglio, patate lesse e prezzemolo, si ottengono dei bolinhos de bacalhau. Avete fatto troppo arrosto e non sapete cosa farne? Impastatelo con uova, formaggio, aglio, prezzemolo, prosciutto, mollica di pane ammollata nel latte, modellatelo a mo’ di grande palla allungata, mettetelo in una teglia su un soffritto di carota, cipolla e sedano, fatelo rosolare, bagnatelo con vino bianco e irroratelo di brodo, avrete un ottimo polpettone. Infine il cotechino, tagliato a fette, passato nelle uova, nel pangrattato, poi fritto, si trasforma in buonissime cotolette

PANE: BASE PER PAPPA AL POMODORO O PANCOTTO

Il pane è sempre sovrastimato durante le feste, se non fate in tempo a congelarlo, utilizzatelo raffermo in ricette di recupero, come la pappa al pomodoro e il pancotto. Entrambe sono molto facili da realizzare: per la prima basta preparare un soffritto con aglio, peperoncino, unire la salsa di pomodoro e poi aggiungere un po’ di brodo e il pane, che si deve inzuppare in modo da raggiungere la morbidezza giusta, senza però essere liquido. Per la seconda basterà ammorbidire il pane in un po’ di acqua calda e aggiungere, a seconda delle varianti, solo olio extravergine d’oliva e parmigiano, o anche speck, verdure o uova con formaggio.

DOLCI: I RESTI DEL PANETTONE NEL TIRAMISÙ

Infine i dolci. Quanti panettoni e pandori avanzeranno dalle feste? Tantissimi. Il modo più semplice per riutilizzarli è di inzupparli nel latte delle colazioni successive. Ma se avete voglia di qualcosa di più creativo, il suggerimento è di tagliarli a strisce, inzupparli nel caffè come base di un tiramisù, al posto dei savoiardi o della ciambella.

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