Ospedale di Matera, eseguito delicato intervento salvavita

Un delicato intervento salvavita è stato eseguito nelle scorse settimane all’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera dall’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico-facciale per un caso di infezione grave, con ascesso della laringe e compromissione delle funzioni vitali. Lo rende noto l’ASM, precisando che il paziente era giunto di sera al Pronto soccorso con difficoltà ad ingoiare, respirare e parlare. È stato immediatamente visitato dal personale medico e le condizioni sono apparse subito gravi, quadro avvalorato dalla consulenza dell’equipe di Rianimazione. Il paziente è stato sottoposto a visita specialistica di Otorino, eseguita dalla dottoressa Margherita Laguardia e, all’esito degli esami strumentali che hanno individuato il grave problema infettivo, il dottor Domenico Cifarelli ha disposto ed eseguito immediatamente l’intervento in urgenza per l’evacuazione dell’ascesso, coadiuvato dalla dottoressa Laguardia.

“Dal momento in cui il paziente si è rivolto al Pronto Soccorso – afferma Domenico Cifarelli, responsabile della UOC di Otorinolaringoiatria – in pochissime ore è stata eseguita l’intera procedura diagnostico-terapeutica. La difficoltà è stata quella di scegliere, in tempi rapidi, la procedura da adottare, se per via esterna, a cielo aperto sul collo (più invasiva) oppure endoscopica (più conservativa) trattandosi di una sede anatomica particolare, al crocevia della funzione di deglutizione e respirazione, in uno dei siti più angusti e complessi del distretto testa-collo. E’ stato possibile eseguire la procedura più conservativa, per via endoscopica, con risoluzione efficace del quadro patologico”.
Il paziente, dopo breve stazionamento in Rianimazione, è stato dimesso in buone condizioni dopo alcuni giorni. Dopo qualche settimana, i controlli, compresi gli esami istologici, hanno confermato il buon esito dell’operazione.

“Esprimo vivo apprezzamento – ha dichiarato il Commissario Straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo- per la positiva risoluzione di questo caso particolarmente insidioso dal punto di vista clinico che ha comportato un lavoro di squadra interessando diverse unità operative. L’approccio coordinato e multidisciplinare per una patologia di difficile gestione, che poteva compromettere la vita del paziente, ha permesso di dare una risposta rapida ed efficace confermando l’efficienza della macchina sanitaria ospedaliera a cui va il mio ringraziamento”.  

Approvato il Piano triennale del fabbisogno di personale dell’ASM

La Giunta regionale della Basilicata, con la delibera n. 16 del 16 gennaio 2024, ha approvato il Piano Triennale del Fabbisogno di personale 2024 – 2026 dell’ASM, adottato con DDG n. 1111 del 28/12/2023.

Il suddetto Piano – chiarisce una nota dell’ASM – predisposto in conformità con i vincoli finanziari definiti dalla Regione per il contenimento della spesa per il personale, nel rigoroso rispetto del relativo tetto massimo di spesa, nasce dal confronto tra la Direzione Strategica e i Direttori dei Dipartimenti e delle UOC aziendali e tiene conto delle esigenze delle singole strutture operative in cui si articola l’Azienda, in coerenza con gli assetti strutturali e funzionali previsti nell’attuale Atto Aziendale.

Nello specifico il Piano triennale del fabbisogno di personale dell’ASM per il triennio 2024 – 2026 prevede complessivamente l’assunzione di 426 unità di personale, di cui, tra gli altri, 124 dirigenti medici, 77 infermieri, 41 operatori sociosanitari. In particolare, per il 2024 il numero di personale che si prevede di assumere è pari a 253 unità, di cui, tra gli altri, 91 dirigenti medici, 45 infermieri e 25 operatori sociosanitari.

“L’approvazione del PTFP – dichiara il Commissario dell’ASM Maurizio Friolo – cui seguirà l’attuazione di una fitta politica assunzionale, costituisce il primo fondamentale tassello nella realizzazione delle strategie di rilancio della sanità materana, che vedono questa Direzione impegnata in prima linea e con il massimo impegno per far fronte alle principali criticità in essere, quali, prime tra tutte, il costante aumento della fuga sanitaria extraregionale e l’espansione oltre misura dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie”.