Apt Basilicata, un taccuino di viaggio tra i parchi lucani

Si apre domani, 10 agosto, a Ferrandina, nel complesso di Santa Chiara, alle ore 19.30, nell’ambito del Majatica Jazz Festival, il primo ciclo di incontri per presentare il libro “Taccuino di viaggio tra i parchi lucani” di Raffaele Pentasuglia, un progetto editoriale curato da Il Sicomoro, prodotto da Apt Basilicata e sostenuto nell’ambito del programma “Ambiente Basilicata” del dipartimento all’Ambiente della Regione Basilicata.

Si tratta di un volume composto da testi e disegni ad acquerello realizzati dall’artista artigiano Raffaele Pentasuglia con i quali racconta la sua esperienza diretta nelle cinque aree protette della Basilicata: il Parco nazionale del Pollino, il Parco nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese, il Parco regionale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti; Lucane, il Parco archeologico storico naturale delle Chiese Rupestri del Materano e il Parco naturale regionale del Vulture.

Per circa quaranta giorni li ha attraversati percorrendo più di 500 km, usando mezzi vari e di fortuna. Ha seguito decine di sentieri, ha partecipato ad un pellegrinaggio religioso per il santuario della Madonna di Viggiano percorrendo i settanta chilometri con il supporto di tre asine, ha seguito su una splendida cavalla murgese la partenza della transumanza dal Parco delle Chiese rupestri del materano, con il defender delle guide del parco ha raggiunto i margini dei piani del Pollino per cercare l’essere vivente più antico d’Europa, ha utilizzato i pullman di linea degli studenti che attraversano i calanchi, ha preso passaggi sui mezzi più strani, ha risalito i torrenti immerso in una tuta di gomma, ha nuotato in vasche d’acqua gelata ma di color smeraldo, ha camminato su ponti tibetani vertiginosi, ha trascorso la notte in compagnia di un topo di campagna in un bivacco isolato sotto una vetta e ha avuto una piacevole conversazione con una signora che chiamava per nome i cervi.
Il lavoro è un diario di questo viaggio, una raccolta di mappe illustrate che celebrano la bellezza del territorio nella convinzione che il filtro di un lavoro autoriale possa stimolare la curiosità molto più di immagini olografiche e omologate.

Dopo l’incontro di Ferrandina, il libro verrà presentato a Pisticci l’11 agosto, alle 19.30, nell’ambito del Lucania Film Festival, e il 30 agosto a Castelsaraceno, alle 18.30. Alle tre presentazioni interverranno: Antonio Nicoletti, direttore generale di Apt Basilicata, Fabio Vito Lacertosa, critico e curatore d’arte, Raffaele Pentasuglia e l’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico. Alle tre serate parteciperà il chitarrista e compositore Federico Ferrandina.

“Il viaggio di Raffaele Pentasuglia nei parchi della Basilicata – afferma Antonio Nicoletti, direttore generale di Apt Basilicata – è tante cose. È un racconto d’avventura: con la curiosità di un bambino e le fisique du role di un uomo dei boschi, si lancia alla ricerca di ragni letali, condivide il rifugio notturno con un roditore, ci rende partecipi delle sue paure e delle sue emozioni. È un’inedita guida per escursionisti: tra l’attraversamento di guadi e ponti tibetani, lungo crinali a dorso di mulo o di cavallo, l’autore tratteggia dei percorsi tutti da scoprire. È un piccolo trattato sulla ricchissima biodiversità presente nelle aree protette della Basilicata, con qualche obbligata escursione nel patrimonio archeologico, storico e artistico che prende le forme ora di un sito preistorico, ora di una chiesa rupestre, ora di un castello, ora di un’opera d’arte contemporanea. E’ anche un documento sull’ecologia umana: quella che emerge, nella sua autentica verità, da un rapporto ancestrale e inscindibile tra popolazioni lucane e natura, e che si rinnova attraverso i secoli. Infine, forse prima di ogni altra cosa, proprio per la bellezza dei tanti disegni, questo libro è una vera e propria opera d’arte”.
  

Fotovoltaico autoconsumo, Latronico: “Basilicata best practice”

"L’iniziativa avviata in Basilicata nei mesi scorsi rappresenta certamente una best practice di cui il ministero dell’Ambiente Gilberto Pichetto ha tenuto conto nell’emanare il decreto che per le annualità 2024-2025 stanzia un fondo di 200 milioni di euro, ulteriormente incrementabile, a favore delle famiglie in condizioni di disagio economico interessate all’installazione di impianti fotovoltaici di autoconsumo. Un provvedimento, quello del governo centrale rivolto in particolare alle regioni del Mezzogiorno, che va incontro alle esigenze delle famiglie e al contempo punta a salvaguardare l’ambiente”.

È quanto dichiara l’assessore all’Ambiente ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, commentando il decreto firmato dal ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica per consentire l'accesso agevolato all'energia rinnovabile alle persone che appartengono a nuclei familiari con Isee inferiore ai quindicimila euro o a trentamila, avendo almeno quattro figli a carico.

  

ASP: IN PENSIONE LE USCO, DA SETTEMBRE ARRIVANO LE UCA

Dopo la cessazione dell’emergenza Covid-19, la Asp Basilicata trasforma le Unità Speciali Covid (Usco) in Unità di Continuità Assistenziale (Uca), adeguandosi alla normativa nazionale del Dm 77 che ne prevedeva la trasformazione già da giugno dello scorso anno. I nuovi organigrammi – spiega una nota della Asp –  saranno attivi a partire dal prossimo primo settembre, così come definito dalla Delibera n. 561 del Direttore Generale firmata in mattinata.
In Basilicata, nel territorio di competenza della Asp, con la Delibera del Direttore Generale del 2020- la numero 177- sono state istituite sei Usco ovvero una per Distretto della Salute, operative in via prudenziale anche oltre la fine dell’emergenza pandemica. Dopo l’emanazione del Decreto Ministeriale 77 del 2022 si è reso necessario definire nel Servizio Sanitario Nazionale nuovi modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale passando attraverso la riforma del settore prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La Delibera della Asp, determinata dopo un serrato confronto con i Direttori dei Distretti e una parallela informativa preventiva con i medici di medicina generale, al momento salvaguarda gli equilibri della sanità territoriale con la conservazione di tutti i Distretti andando oltre le previsioni del Dm 77 per cui si dovrebbero invece prevedere un’Unità di Continuità Assistenziale- Uca ogni centomila abitanti.
Le Uca, composte da un medico ed un infermiere supportati anche da strumenti di telemedicina come televisita e teleassistenza ma anche specialisti del territorio ed ospedalieri, avranno sedi operative presso le Case della Comunità e saranno strettamente legate alle COT (centrali operative territoriali) di cui la prima partirà in tempi brevi. Inoltre, le Unità di Continuità Assistenziali andranno a colmare, se pur non in maniera totalitaria e definitiva, il gap dovuto alla carenza di medici poiché un numero consistente di personale in forza alle Usco potrebbe anche essere traslato nelle Uca e quindi adoperato nei punti di continuità assistenziale come “guardia medica” in quei territori al momento carenti nel servizio.
Per il Direttore Generale della Asp Basilicata, Antonello Maraldo, “la delibera di costituzione delle Uca segna un altro tassello per la piena ripresa delle dinamiche aziendali rispetto al territorio. È un primo passo di carattere programmatorio per meglio utilizzare le risorse disponibili in termini di medici e infermieri che va nella direzione di colmare le lacune dell’assistenza primaria e della continuità assistenziale”. Per il Direttore dell’Azienda Sanitaria di Potenza, “il contenuto di dettaglio, nell’alveo del DM 77/22, è stato concertato con i Direttori di Distretto, Direttori delle Cure Primarie e responsabili sindacali dei Medici di Medicina Generale, Pediatri di libera scelta e sumaisti per ottenere la massima condivisione dei percorsi di cambiamento in atto”.
Per il Direttore Sanitario della Asp Basilicata, Luigi D’Angola, che ha curato l’istruttoria della trasformazione delle Usco in Uca, “le Unità di Continuità Assistenziale rappresentano un passaggio obbligato da consumarsi con ogni dovuta celerità, essendo l’ASP un’azienda territoriale pura, atteso che non eroga prestazioni di assistenza ospedaliera”. Con riferimento a quello che è stato il ruolo primario delle Usco, il Direttore Sanitario evidenzia come “dal Covid si è ereditata una forte esperienza che ha permesso, proprio con queste Unità Speciali, di gestire in modo più che lusinghiero tutta la fase emergenziale, evitando alcuni ricoveri e alleggerendo così il carico per gli ospedali a garanzia di un miglior supporto ai pazienti”. Le Uca contribuiranno a sviluppare una ‘medicina di prossimità’- aggiunge D’Angola- “in cui il ‘domicilio’ dell'assistito sia luogo di cura elettivo per il paziente 'fragile' in condizione di elevata vulnerabilità e non autosufficiente.”