Fazio sul Nove, l’operazione di Caschetto e i link con La7

Il panorama editoriale televisivo italiano sembra una maionese impazzita. A livello di retroscena, più o meno smentiti, si rincorrono voci d’ogni sorta: Cairo-Rcs che secondo Dagospia sarebbe interessato ad acquistare Mediaset con una cordata di imprenditori, approfittando dell’inevitabile tramonto di Silvio Berlusconi; il gruppo Discovery che potrebbe a sua volta fiondarsi sul Biscione o che (in alternativa?) starebbe lavorando alla fusione tra Nove e La7. In ogni caso, il broadcaster che vanta 17 canali, oltre a Discovery+, tra cui Real Time, Food Network e soprattutto Nove, è sugli scudi in queste ore dopo il trasloco di Fabio Fazio e della squadra di Che Tempo Che Fa, “epurati” dalla nuova Rai targata Meloni.

Ufficiale, Fabio Fazio lascia la Rai e passa a Warner Bros. Discovery. Insieme a lui trasloca anche Luciana Littizzetto.
Fabio Fazio (Getty Images).

Il vero regista del trasloco di Fazio a Nove guidato da Araimo è Beppe Caschetto

Un passaggio che, secondo molti, accredita in prospettiva proprio Nove quale nuovo canale generalista in competizione con i principali che normalmente scorriamo sul nostro telecomando. Dopo la migrazione di Maurizio Crozza, l’accordo con Fazio è il secondo “colpo” che fa rumore per l’azienda della Warner Bros che in Italia è guidata da Alessandro Araimo, un passato in Fininvest nel suo ricco curriculum. Ma il vero demiurgo dietro le quinte dell’operazione, il nome che collega la satira non allineata all’intrattenimento dei “Belli ciao” sbeffeggiati da Matteo Salvini è quello di Beppe Caschetto, agente che non casualmente rappresenta gli interessi professionali sia di Crozza che di Fazio. E non solo. Basti pensare al gruppo di giornalisti che fa capo al Fatto Quotidiano: Marco Travaglio, Andrea Scanzi e Peter Gomez animano una piattaforma tv, Loft, i cui contenuti vanno proprio su Nove. E guarda caso si tratta di firme ospiti con regolarità nei vari talk de La7. Del gruppo faceva parte anche Francesca Fagnani con il suo Belve, prima di passare in Rai: la giornalista è anche compagna di Enrico Mentana, direttore del telegiornale della stessa emittente di Urbano Cairo.

Fazio sul Nove, l'operazione di Caschetto e i link con La7
Alessandro Araimo.

La scuderia del “Richelieu della tv” e i link tra Nove e La7

Dunque, i link che tengono insieme La7 e la Nove sono molto stretti. E Caschetto ne è protagonista di default, data la grande e capillare rete di artisti, giornalisti e autori tv che a lui fanno capo. Tutto iniziò 30 anni fa con Alba Parietti, ma oggi i nomi illustri in bouquet spaziano da Virginia Raffaele a Sabrina Ferilli, da Stefano De Martino ad Andrea Delogu, da Geppi Cucciari a Luca e Paolo, senza dimenticare Enrico Brignano, Maurizio Lastrico, Pif, Neri Marcorè, Brenda Lodigiani, Geppi Cucciari, Fabio Volo e Alessia Marcuzzi, quest’ultima ormai da 30 anni. Ma l’elenco potrebbe continuare: in portfolio c’è anche l’altro nome celebre di Che Tempo Che Fa, Luciana Littizzetto, oltre a Federico Russo, Enrico Bertolino, Maddalena Corvaglia o Miriam Leone per la sola carriera televisiva. E poi i giornalisti: Roberto Saviano, Lucia Annunziata, Giovanni Floris, Lilli Gruber, Corrado Formigli, Massimo Gramellini, Cristina Parodi, Salvo Sottile, Ilaria D’Amico, Daria Bignardi, Luca Telese, Enrico Lucci, Mia Ceran, Roberta Rei, Alice Martinelli, Domenico Iannaccone. E in passato anche Nicola Porro, che ora potrebbe sbarcare trionfante in Rai, magari proprio al posto di Fazio (ma Mediaset vuole tenerselo stretto). Non manca poi qualche autore tv di prestigio, come il braccio destro dello stesso Crozza, Andrea Zalone, e una delle “menti” sia di Crozza che di Fazio, Piero Guerrera che ha lavorato con gli stessi Luca e Paolo e Cucciari, oltre ad aver scritto per la coppia comica Ale e Franz che lo stesso Caschetto ha prodotto in teatro. Come si vede dai nomi, il talent scout emiliano, classe 1957, ha in mano un bel pezzo dei palinsesti Rai, ma forse è persino più “invasivo” nell’informazione de La7. Adesso sta lavorando dietro le quinte alla costruzione della Nove e l’arrivo di Fazio-Littizzetto (con i loro ospiti fissi della scuderia, da Saviano a Brignano) è un pezzo di questa strategia. Un tempo i fuoriusciti Rai erano tutti destinati ad approdare dalle parti di Cairo. Ora il vento potrebbe cambiare? Singolare coincidenza: la presidente della tv pubblica, Marinella Soldi, è stata in passato Ceo di Discovery. Oggi il suo voto è stato decisivo per il via libera al nuovo assetto meloniano in Rai e una fonte di Viale Mazzini chiosa: «Non farà resistenza perché tra l’altro è di area renziana e a Renzi non dispiace il nuovo vento che spira».

Perché la rai di Fuortes e Soldi parte in salita
Marinella Soldi, presidente Rai.

Il dominio di Caschetto, Presta, Ballandi e l’autoregolamentazione di Salini rimasta lettera morta

In tutti i casi c’è molto lavoro per la bolognese Itc 2000, azienda di famiglia Caschetto: una quindicina di dipendenti, appartiene a Beppe per il 70 per cento, mentre il restante 30 è diviso tra la moglie Rossana Mignani e la figlia Federica. Il fatturato 2021 è a quota 3,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 4,6 milioni del 2019, ma i numeri non restituiscono il senso dell’influenza esercitata dal “Richelieu della tv”, come Caschetto viene definito. Un potere condiviso con l’altro grande curatore delle star, Lucio Presta, e con la società Ballandi che fu fondata dal celebre Bibi, scomparso cinque anni fa. Vedremo adesso a quali riassetti porterà il cambio di stagione in Rai. Certo, a Viale Mazzini ricordano come appaia lettera morta l’autoregolamentazione che risale ai tempi dell’ad Fabrizio Salini, secondo cui ciascun agente esterno non dovrebbe rappresentare più del 30 per cento degli artisti di una stessa produzione e non potrebbe curare gli interessi di personaggi tv impegnati in trasmissioni da lui prodotte. Insomma, Tele-Caschetto o Tele-Presta, c’è da giurarci, continueranno a farla da padroni.

Contratti di fiume, Latronico:favorire protagonismo dei territori

Ottimizzare le risorse pubbliche, partendo dal coinvolgimento di tutti i soggetti in campo per avviare processi virtuosi di sviluppo e gestione del territorio. È lo spirito che ha animato stamane a Matera la riunione convocata dall’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico, per raccogliere idee e proposte da trasferire nel Contratto di fiume del Torrente Gravina. Presenti all’incontro i rappresentanti dei Comuni di Matera, Grottole, Miglionico, Montescaglioso e Pomarico, degli enti gestori della risorsa acqua, delle organizzazioni del mondo imprenditoriale, delle associazioni ambientaliste e degli ordini professionali.
“Il contratto di fiume – ha esordito l’assessore Latronico – rappresenta uno strumento volontario di programmazione strategica che ha l’obiettivo di favorire il protagonismo dei soggetti che vivono lungo le aste fluviali e le coste, ovvero in aree importanti che possono trovarsi a fronteggiare difficoltà di natura sociale ed economica. Ne parliamo in Basilicata che, non a caso, è la regione dei fiumi”.
In riferimento a queste delicate porzioni territoriali, il componente del governo regionale si è soffermato sull’esigenza di garantire la massima efficacia ed efficienza in tutte le fasi del processo, che vanno dalla pianificazione alla progettazione fino alla realizzazione degli interventi che devono avere necessariamente ricadute concrete sulla qualità della vita della popolazione locale.
“La partecipazione e la coesione che caratterizzano questi incontri, dove si raccolgono i frutti dell’esperienza di tutti gli stakeholder pubblici e privati, devono spingerci a immaginare progetti pilota, validi anche su scala nazionale, per trovare risposte concrete sul tema della difesa spondale di fiumi, considerato quanto hanno vissuto i nostri fratelli dell’Emilia-Romagna. Serve una regia per garantire una adeguata difesa del suolo in modo da mettere al sicuro l’ambiente e le popolazioni che vivono a ridosso dei fiumi, a fronte anche delle precipitazioni, sempre più estreme, legate ai cambiamenti climatici”.
“Un altro grande tema, anch’esso di attualità e che appartiene alle competenze del dipartimento che mi onoro di guidare, è quello energetico. Pensate a comunità energetiche lungo l'asse fluviale, che possano mettere insieme fabbisogni e capacità produttive. Nelle prossime ore – ha annunciato l’assessore – usciranno i bandi del Pnrr che finanzieranno queste aggregazioni, assolutamente volontarie che puntano a valorizzare la nostra capacità sulle fonti rinnovabili, il sole, il vento, l'acqua anche in rapporto a questi assi geografici così definiti lungo i contratti di fiume”.
Nelle conclusioni, Latronico ha evidenziato la forza del partenariato pubblico-privato. “Con questa formula che stiamo utilizzando, i territori non subiscono una programmazione piovuta dall’alto, ma partecipano alla gestione delle attività relative al piano di sviluppo locale”.
     

Infezioni ospedaliere: l’impegno dell’Asm è ora certificato

L’Azienda Sanitaria Locale di Matera ha ricevuto ufficialmente il bollino che certifica l’impegno dell’Azienda al rispetto delle buone prassi elencate nella “Carta della qualità e sicurezza delle cure” promossa da Cittadinanzattiva e da Fiaso per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza e delle resistenze batteriche.
L’ASM ha adottato una delibera in linea con la propria mission e con la programmazione di misure efficaci nel contenimento del rischio infettivo correlato all’assistenza: dieci punti chiave e quarantasette azioni concrete per migliorare la qualità e la sicurezza delle cure in ospedale con impegni che coinvolgono le aziende socio-sanitarie, i cittadini e le istituzioni. Ad oggi sono oltre 50 le Aziende sanitarie e ospedaliere associate a Fiaso che aderiscono al documento.
La Carta è stata diffusa in occasione della Giornata Mondiale del lavaggio delle mani ed è stata realizzata con il contributo di rappresentanti delle istituzioni, dei professionisti sanitari, delle società scientifiche, delle associazioni di pazienti. Il grande tema che ne ha ispirato il lavoro è relativo al rischio infettivo correlato all’assistenza sanitaria e alla diffusione dell’antimicrobico resistenza, due fenomeni che, per numeri e conseguenze, possono avere un impatto grave sulla salute dei cittadini e sulla sostenibilità anche economica dei servizi sanitari. Secondo l’ultimo rapporto dell’OMS Global report on infection prevention and control, ogni 100 pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere, ben 7 nei Paesi ad alto reddito e 15 in quelli a basso e medio reddito contraggono un’infezione. Uno su dieci va incontro al decesso. Il 70% di questi, dice l’Oms, potrebbe essere evitato attraverso una maggiore prevenzione, formazione del personale per l’implementazione dei protocolli di sicurezza e una migliore igiene negli ambienti ospedalieri.
“Ancora una volta – afferma il Direttore Generale, Sabrina Pulvirenti- l’ASM dimostra sensibilità verso i temi della prevenzione che si concretizzano in un impegno ulteriore nel seguire i protocolli di sicurezza e incentivare la formazione del personale. L’ottenimento di questo bollino che certifica l’impegno concreto dell’Azienda su questi temi è un ulteriore segnale di attenzione sanitaria rivolta ai cittadini per contribuire a prevenire le infezioni in ospedale, attraverso l’adozione di comportamenti corretti che migliorano, in generale, la sicurezza delle cure nelle nostre strutture sanitarie”.
  

Pertusillo, Bardi: massima attenzione del governo regionale

Il Pertusillo è costantemente sotto controllo. Dalla fine del 2022 i tecnici della Direzione regionale all’Ambiente, dell’Arpab e di Acquedotto Lucano stanno monitorando le acque dell’invaso per fare chiarezza sulle reali condizioni in cui versa la diga, dopo i timori per la comparsa di una macchia nell’invaso. Dai campionamenti eseguiti da Arpab è emerso che la colorazione atipica evidenziata in questi mesi è dovuta al proliferare di un’alga, la “Gymnodinium psuedopalustre.
Lo stato di salute del Pertusillo è stato il tema di una conferenza tenutasi oggi in Regione con i rappresentanti degli enti deputati alla gestione e i controlli degli invasi lucani – Arpab, Acquedotto lucane ed Eipli – e alla presenza dei sindaci della Val d’Agri.

“Gli allarmismi di questi giorni sull’intorbidimento delle acque – ha esordito il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi – meritano di ricevere la massima attenzione del governo regionale. Vogliamo tranquillizzare i sindaci, gli abitanti, gli operatori turistici, le attività imprenditoriali che operano sul territorio valdagrino. Dalle analisi di laboratorio risulta che gli idrocarburi rinvenuti nella diga sono prevalentemente di origine biogenica, ossia derivano dalle resine delle foglie e degli aghi degli alberi che contornano il lago.
La campagna di indagine è costante, i risultati continuamente in aggiornamento, la comunicazione trasparente attraverso i canali ufficiali. Nostro compito è di mantenere un vigile controllo sull’ambiente che circonda la diga, anche perché non va sottovalutato l’effetto delle attività antropiche sulle acque superficiali. È mia premura – ha concluso Bardi – ribadire l’attenzione di questo Governo regionale nei confronti dell’ambiente naturale, patrimonio primario della Basilicata, verso il quale sono indirizzate tutte le misure di tutela e cura”.
“Il lago del Pertusillo è una risorsa straordinaria – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico – non solo perché attingiamo tanta acqua e dissetiamo la Puglia ma anche perché ha un suo valore ambientale nel cuore del Parco della Val d'Agri. La Regione Basilicata questa mattina conferma il suo impegno a tutela di questa risorsa. Siamo pronti sia a intensificare le azioni di monitoraggio sia a intervenire dove ci siano delle anomalie. La nostra attenzione è anche sulle strutture che gestiscono carichi agricoli, industriali e civili. Abbiamo il dovere di monitorare il lago che in quanto organismo vivente merita tutela”.
Alla conferenza è intervenuto il direttore generale dell’Arpab, Donato Ramunno.
“Il ‘malato’ Pertusillo è dal mese di novembre è oggetto di un fenomeno di fioritura algale che l’Agenzia sta attentamente monitorando. I controlli – ha detto – stanno proseguendo e proseguiranno da parte dei tecnici e da parte dei nostri laboratori fino a quando questo fenomeno non sarà esaurito. Attualmente non si sono sviluppate alghe tossiche e quindi, in questo momento, non c’è alcun pericolo per la salute umana Purtroppo, il fenomeno di fioriture algali che è ciclico, dovuto ad un arricchimento di sostanze nutritive all’interno delle acque del Pertusillo. Speriamo, insieme alla Regione e agli altri enti gestori che si occupano del lago del Pertusillo di mettere in campo delle azioni positive per evitare il ripetersi delle fioriture anomale”.
Per migliorare la qualità delle acque, è importante il tema dei depuratori. “Negli affluenti che arrivano all'interno del Pertusillo – ha evidenziato il dg di Acquedotto lucano, Alfonso Andretta – insistono otto depuratori, tra cui quello di Viggiano che serve l'area industriale. Gli scarichi sono già monitorati periodicamente e con molta attenzione ma stiamo portando avanti il piano di efficientamento dei depuratori per avere performance sempre migliori”
Piena disponibilità a mettere in campo gli interventi necessari a tutelare l’invaso è stata, infine, espressa dal commissario straordinario dell’Eipli, Luigi Giuseppe Decollanz: “L’invaso del Pertusillo – ha detto – è un invaso che ci invidiano in tutta Europa, è un gioiello che va salvaguardato. Ci sono degli elementi concomitanti che hanno determinato, in parte, questa situazione, sui quali stiamo lavorando”.

   

Open day ostetricia al Madonna delle Grazie di Matera

Dopo il successo della prima edizione dell’Open Day Ostetricia, svoltasi lo scorso 5 maggio, l’Azienda Sanitaria Locale di Matera ha organizzato una nuova giornata di corsi riservati alle gestanti e alle neomamme che avrà luogo il prossimo 16 giugno. Nel pomeriggio di venerdì 16 giugno, a partire dalle ore 15,30, negli ambulatori di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Matera le ostetriche terranno degli incontri formativi inerenti le posizioni libere nel travaglio attivo, la fase dell’allattamento e i benefici del massaggio neonatale. I corsi, della durata di circa un’ora, sono gratuiti ed a numero limitato. Per prenotarsi è possibile telefonare martedì 13 giugno al numero 0835/253832 dalle ore 15:30 alle ore 17:30.I diversi argomenti affrontati nei corsi sono pensati e proposti per accompagnare le gestanti e le neomamme nel viaggio che le porterà a conoscere i loro bambini, rispondendo ai dubbi ed alle curiosità, dando informazioni pratiche e professionali per affrontare al meglio questo importante percorso. Gli incontri permetteranno di vivere con serenità e consapevolezza il prima, il durante e il dopo parto.
   

Apt, un seminario formativo sul turismo giapponese

L’Agenzia di promozione territoriale della Basilicata ha inserito tra i mercati di scouting quello giapponese nel Piano delle Attività di marketing 2022 e 2023. Nello scorso settembre ha partecipato, per la prima volta, alla fiera “Tourism Export Japan” che si è tenuta a Tokio ed ha in programma di partecipare anche quest’anno alla medesima fiera che si terrà a Osaka dal 26 al 29 ottobre 2023, accompagnata anche da un evento dedicato alla Basilicata.
Per supportare gli operatori turistici lucani che vogliono esplorare il mercato giapponese in ragione del crescente interesse verso le “nuove” destinazioni italiane e in vista della manifestazione fieristica l’Apt Basilicata ha organizzato un seminario ed un educational tour con Haruko Ikarashi, operatrice specializzata nell’outgoing giapponese verso l’Italia che collaborerà con l’APT per supportare gli operatori lucani che intendono avvicinarsi a questo nuovo mercato.
La giornata formativa, rivolta a tutti gli operatori del settore turistico e alle istituzioni pubbliche e private interessate, si terrà giovedì 15 giugno alle ore 10, a Matera, nella sala conferenze dell’Open Space, in piazza Vittorio Veneto.
Dopo l’introduzione del direttore generale di Apt, Antonio Nicoletti, interverrà il prof. Giancarlo Dall’Ara, esperto di marketing turistico, di mercati orientali e autore del piano strategico di marketing adottato dall’Apt, sul tema “Il mercato turistico del Giappone”. Subito dopo interverrà Haruko Ikarashi, che spiegherà agli operatori cosa cercano i giapponesi nei viaggi in Italia.

 

Acque del Pertusillo, Latronico: “Chiarezza e trasparenza”

“Fare chiarezza in tempi rapidi, nell’azione di trasparenza che contraddistingue l’attività della Direzione Ambiente e territorio della Regione, nonché dell’Arpab e di Acquedotto Lucano, rispondendo alle domande che ci vengono fatte in primis dai sindaci del luogo che che ci chiedono notizie sul monitoraggio, sullo studio del lago, sul fenomeno della proliferazione delle alghe, sulla rimozione di questi depositi sul lago, e su tutte le azioni messe in campo di tutela dell’invaso, sul sistema di depurazione.
Sono questi gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere, anche per tranquillizzare gli abitanti, gli operatori turistici, le attività imprenditoriali, collegate alla fruizione delle acque del Pertusillo, importante invaso artificiale della Val d’Agri, con la convocazione della conferenza stampa che si svolgerà in Regione lunedì 12 giugno alle ore 12,00”.
Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, territorio ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, al termine dell’incontro che ha convocato e che si è svolto in Assessorato oggi pomeriggio, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il direttore generale della Direzione regionale Ambiente Roberto Tricomi, il direttore generale dell’Arpab Donato Ramunno, l’amministratore unico di Acquedotto Lucano Alfonso Andretta.

“Alla conferenza – ha aggiunto Latronico – durante la quale saranno anche resi noti i criteri di classificazione delle acque e di funzionamento degli impianti di depurazione e di potabilizzazione, saranno invitati a partecipare tutti i sindaci dell’area e i rappresentanti del Parco nazionale Appennino lucano Val D’Agri – Lagonegrese”.
   

“Puli spiagge e fondali” a Metaponto, intervento di Latronico

“La Giornata mondiale dell’Ambiente è un’occasione importante per ricordare a tutti noi, abitanti di questo pianeta che esso è la nostra casa comune e come tale va salvaguardato e rispettato. Vivere in modo sostenibile ed in armonia con la natura è un nostro dovere, poiché le risorse sono limitate e devono essere salvaguardate”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente ed Energia, Cosimo Latronico, intervenendo a Metaponto all’iniziativa “Puli spiagge e fondali”. “Il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata vive questa esigenza cercando di attivare sempre di più azioni di tutela della biodiversità, l’attivazione di risorse rinnovabili, controllo sulle azioni di pianificazione e progettazione mediante VinCA, VAS, VIA, AIA, il risanamento di siti inquinati, l’incentivazione alla raccolta differenziata dei rifiuti e infine mediante una attenta e rigorosa tutela del Paesaggio. La Giornata quest’anno – ha continuato Latronico – è dedicata alla ricerca di soluzioni alla crisi dell’inquinamento da plastica. L’appello che corre sui social è #BeatPlasticPollution: sconfiggi l’inquinamento da plastica. Anche in questo caso il Dipartimento ha attivato diversi progetti, tra i quali uno di sensibilizzazione della opinione pubblica, che ha visto coinvolti i comuni costieri per la raccolta dei rifiuti spiaggiati, che prevede anche un’azione di localizzazione della plastica dai fondali. E’ però semplice delegare agli addetti ai lavori la tutela dell’ambiente, senza sentirsi corresponsabili della sopravvivenza del pianeta, siamo tutti inconsapevoli attori del rispetto del patrimonio ambientale. In sostanza, ci viene chiesto di proteggere il nostro pianeta, di prenderci cura della nostra casa comune, cosa che si può fare anche attraverso le nostre azioni quotidiane, nel modo in cui mangiamo, viviamo, lavoriamo, ci muoviamo, investiamo. Ognuno di noi – ha concluso l’assessore regionale – è chiamato ad agire in modo sostenibile. Ricordiamo l’appello di Papa Francesco nell’enciclica Laudato sii ‘Unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare’ “.

 

Peste suina africana, in arrivo un’ordinanza regionale

A seguito dei focolai di peste suina africana (PSA) che si sono verificati in alcune aree della Campania, ed in particolare a Serre e Montesano sulla Marcellana, la Commissione europea ha inteso ricomprendere nella zona infetta anche i Comuni lucani più vicini di Grumento Nova, Lagonegro, Moliterno, Paterno e Tramutola.

Di conseguenza sarà emanata a breve una ordinanza del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi per disciplinare i comportamenti da tenere nei cinque Comuni interessati e nei restanti territori della regione. Nella zona infetta, sarà inibita la movimentazione dei suini e saranno rafforzate le attività di ricerca e controllo delle carcasse dei cinghiali. Saranno inoltre intensificate da parte dei veterinari le attività di controllo degli allevamenti di suini. Nei restanti territori sarà possibile la movimentazione libera dei suini con il visto dei veterinari.

In tutto il territorio regionale saranno inoltre intensificate le attività di ricerca delle carcasse di cinghiali, così come previsto dal piano regionale di interventi urgenti per la lotta alla PSA, documento condiviso dalle direzioni generali Sanità, Ambiente e Agricoltura della Regione, approvato dalla Giunta regionale a luglio del 2022. Con questo provvedimento è stato inoltre istituito il nucleo operativo regionale per la lotta per la peste suina.

Nell’ambito di queste attività dal gennaio 2022 ad oggi sono state esaminate in Basilicata circa 500 carcasse di cinghiali morti a seguito di incidenti stradali e circa 100 suini morti in allevamenti, e sono stati svolti controlli negli allevamenti, tutti con esito negativo.