Malattie della cute, l’11 marzo a Matera incontro scientifico

Il trattamento sulla gestione multidisciplinare del melanoma cutaneo sarà al centro dell’incontro scientifico che si terrà sabato 11 marzo a partire dalle ore 9.15 nella sala convegni dell’Hotel San Domenico di Matera. Si tratta di uno dei primi incontri che vedrà al centro la collaborazione tra le strutture sanitarie lucane su temi di rilievo per la salute dei cittadini, nell’ottica di sviluppo della rete oncologica di Basilicata e della valorizzazione delle migliori professionalità del territorio.

Il melanoma cutaneo è un tumore della pelle spesso molto aggressivo che si sviluppa dai melanociti, le cellule che producono la melanina, il pigmento che dà alla cute la sua colorazione. Il melanoma rappresenta il 5% di tutti i tumori della pelle, ma è il terzo tumore maligno più frequente in entrambi i sessi, nella popolazione di età inferiore ai 50 anni.

Al convegno prenderanno parte professionisti lucani, che lavorano nelle più importanti strutture sanitarie della Basilicata. L’incontro sarà aperto con i saluti istituzionali del direttore generale dell’ASM dott.ssa Sabrina Pulvirenti, del direttore sanitario dell’ASM dott. Giuseppe Magno e dal presidente dell’Ordine dei medici di Matera dott. Francesco Dimona, alla presenza dell’assessore alla Salute della regione Basilicata avv. Francesco Fanelli e dell’Arcivescovo di Matera-Irsina, Sua eccellenza Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo.

L’evento è suddiviso in due sessioni durante le quali saranno discussi i problemi legati alla diagnosi del melanoma, dalla diagnostica non invasiva in dermatologia, alla diagnosi istopatologica e l’importanza della valutazione immunoistochimica del PDL1, fino al trattamento chirurgico del melanoma, alla terapia adiuvante e al trattamento delle forme metastatiche con un focus sul ruolo della radioterapia e dell’elettrochemioterapia. Verrà anche illustrato l’utilizzo delle apparecchiature più avanzate nel campo della prevenzione e della diagnosi dei tumori cutanei quali la videodermatoscopia in epiluminescenza e la microscopia confocale, di cui l’Irccs Crob si è dotato nell’ambito dello sviluppo della Skin Cancer Unit. Nel corso delle due sezioni saranno analizzati diversi casi clinici di pazienti con melanoma. 

8 marzo: grande adesione a visite gratuite promosse da Asm e Crob

Sono state tante le donne che hanno aderito alla giornata di visite, esami e consulti gratuiti che l’Azienda Sanitaria Locale di Matera, insieme al Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata (CROB) ha svolto ieri a Matera, Rionero in Vulture, Policoro, Tinchi, Stigliano e Tricarico. Grazie a questa iniziativa di prevenzione primaria, fortemente voluta dal Direttore Generale dell’Asm e Commissario del Crob, Sabrina Pulvirenti, centinaia di donne hanno potuto effettuare visite senologiche, consulti di oncosessuologia, pap-test, esami mammografici, ecografie, visite cardiologiche per promuovere la diagnosi precoce ed individuare i soggetti a rischio. Al Crob di Rionero sono state 20 le pazienti che hanno accolto l’invito a superare tabù e paure per dialogare e confrontarsi con gli specialisti sulle tematiche del benessere sessuale e i disturbi della menopausa, spesso indotta dai trattamenti. “Il titolo della giornata è stato confermato dalla straordinarietà delle donne che hanno accolto con entusiasmo il nostro invito, dimostrando un'attenzione sempre maggiore al loro benessere oltre la patologia” hanno commentato la ginecologa Francesca Sanseverino e lo psiconcologo Alessandro Lettini.
Ben 90 donne hanno effettuato un pat-test gratuito nelle strutture sanitarie di Matera, Policoro, Tinchi, Stigliano e Tricarico. Ad avvalersi delle visite cardiologiche tenute all’ospedale Madonna delle Grazie, da una equipe tutta al femminile, sono state 25 donne. Altre 30 donne hanno effettuato visite senologiche gratuite corredate di mammografia ed ecografia, sempre all’ospedale di Matera. “Questa attenzione alla salute femminile – afferma il Direttore Generale dell’ASM, Sabrina Pulvirenti- è stata accolta con grande partecipazione dalle donne che si sono recate presso le nostre strutture ed hanno apprezzato lo spirito di questa iniziativa. Visto il successo ottenuto, l’ASM intende ripetere giornate come questa che puntano sulla prevenzione coinvolgendo le strutture ospedaliere e del territorio”.
  

Al via un laboratorio formativo, nuovo ruolo per i Cea

L’ambiente è una risorsa e un’opportunità per la Basilicata. La varietà dei paesaggi, le tante specie vegetali che fanno degli habitat naturali lucani un ‘unicum’ in Italia ma anche la bellezze e il fascino dei suoi borghi costituiscono di per sé un “attrattore” da valorizzare per lo sviluppo del territorio. Per mettere in rete competenze e professionalità, ha preso il via, su iniziativa della Direzione Ambiente della Regione, un laboratorio formativo rivolto ai soggetti della rete regionale dell’educazione ambientale. Oggi il primo appuntamento, alla presenza dell’assessore Cosimo Latronico e del direttore Roberto Tricomi, con gli operatori dei Cea, i Centri di educazione ambientale della Basilicata.
“È una giornata importante dedicata alla formazione. Ci prefiggiamo – ha spiegato l’assessore – di consolidare e qualificare competenze che in realtà già esistono per fare dei Centri luoghi di promozione dei parchi, delle zone protette e dei borghi. E, nello stesso tempo, sosteniamo un processo di valorizzazione del territorio che parte innanzitutto dalla consapevolezza delle comunità stesse”
Il corso, tenuto da docenti del Formez e finanziato con fondi del Fse, si articolerà in tre moduli formativi con l’obiettivo di affiancare i Cea nel “rafforzamento delle competenze per la gestione delle attività di informazione e sensibilizzazione ambientale e di partecipazione ai processi decisionali in ambito ambientale”. I Cea, dunque, acquistano un nuovo ruolo e una nuova funzione. Insieme alla mission già consolidata di educare le giovani generazioni orientandole verso scelte consapevoli in tema di ambiente, i Centri diventano “anelli di congiunzione” per cogliere le opportunità di sviluppo sostenibile che il territorio offre in un rapporto diretto con le comunità.
“Con questo progetto anche il decisore politico, in questo caso la Regione, può orientare gli atti di programmazione e di gestione. L’intento – ha concluso Latronico – è quello di investire in maniera mirata le risorse per raggiungere così gli obiettivi di tutela e di sviluppo”.
  

Dal 9 marzo 2023 un ciclo di seminari web su “Agricoltura 4.0”

Anche in agricoltura il digitale trova sempre più spazio e applicazioni, come dimostrano i dati dell’Osservatorio AgriFood del Politecnico di Milano che, nel corso delle ultime “Giornate fitopatologiche”, ha evidenziato una crescita percentuale a tre cifre decimali dei prodotti informatici nella filiera agroalimentare.
Questa nuova rivoluzione tecnologica, spesso definita “Agricoltura 4.0”, sta consentendo l’applicazione integrata di una serie di tecnologie e strumenti informatici (hardware e software, come internet delle cose, sistemi di supporto alle decisioni, monitoraggio da remoto, sensoristica di campo, mappe di prescrizione, ecc.) sempre più accessibili anche per un settore tradizionalmente meno pronto all’innovazione come quello agricolo.
L’ALSIA, Agenzia Lucana di Sviluppo ed Innovazione in Agricoltura, che tra i compiti istituzionali assegnati dalla Regione Basilicata ha ricevuto anche quello della informazione e divulgazione in agricoltura, ha programmato un ciclo di seminari in videoconferenza su “Agricoltura 4.0” rivolto a tecnici e agricoltori qualificati. Il primo webinar è previsto per giovedì 9 marzo 2023 alle ore 16.00 ed approfondirà con esperti nazionali l’uso delle banche dati applicate a supporto della gestione fitosanitaria dell’azienda agricola.
Interverranno: Tito Caffi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Marco Borroni di BDF, Nicolas Quercioli di Image Line. Introdurrà e modererà Arturo Caponero del Servizio di difesa integrata dell’ALSIA e concluderà l’incontro il direttore dell’Agenzia, Aniello Crescenzi.
L’accesso al webinar è libero e limitato a 100 posti, con iscrizione obbligatoria ed accesso in base all’ordine cronologico di registrazione.
Per iscriversi http://bit.ly/3lHn6iF.
È previsto il riconoscimento dei crediti formativi per Dottori Agronomi e Forestali, Periti Agrari e Agrotecnici. 

Olivicoltura, al via un ciclo di seminari organizzati dall’ALSIA

L’innovazione nella coltivazione dell’olivo è una esigenza manifestata dagli operatori del settore per aumentare la redditività della coltura. Per venire incontro a questa richiesta colta sul territorio, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura (ALSIA) ha programmato un ciclo di incontri da realizzare sul territorio regionale nel corso dell’anno. Di volta in volta saranno trattate differenti tematiche relative alla coltivazione dell’olivo quali la potatura, la fertilizzazione, l’irrigazione, la gestione della difesa fitosanitaria, ecc.

Una prima tornata di incontri, programmati per il mese di marzo, prevede l’approfondimento della potatura, anche con dimostrazioni pratiche in campo, e della difesa fitosanitaria.
Il primo appuntamento è per domani 9 marzo 2023 alle 16,30 nel comprensorio della Val d’Agri presso l’Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa Bosco Galdo dell’ALSIA a Villa d’Agri (PZ). Seguirà il 14 marzo nel comprensorio del Pollino (Rotonda), il 21 nel Metapontino (Bernalda), il 29 per l’Appennino centrale (Tolve) e il 30 per l’area nord (Lavello).
L’obiettivo è quello di creare e far crescere la professionalità nel settore della potatura di piante giovani (potatura di allevamento), piante adulte (potatura di produzione), piante da riformare e/o da semplificare nella struttura scheletrica (potatura di riforma) per una più economica gestione delle operazioni di potatura e raccolta. Sarà dedicata anche attenzione agli aspetti di sicurezza degli operatori poiché verrà data l’indicazione di eseguire le operazioni da terra con l’ausilio di attrezzatura telescopica, sia essa manuale e/o agevolata.

Approfondimenti su diverse altre tematiche saranno affrontate nel corso dell’anno in altri cicli di incontri teorico-pratici attinenti alla fertilizzazione, alla maturazione delle olive per l’individuazione della epoca di raccolta, alla difesa fitosanitaria, senza mancare di cogliere altre eventuali esigenze manifestate dagli operatori.

Gli interessati potranno trovare gli aggiornamenti sul sito www.alsia.it nella sezione Eventi. Per maggiori informazioni scrivere a antonio.buccoliero@alsia.it
 

Asm: record per la prevenzione al femminile nel 2022

Bilancio positivo per l’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera: nell’anno 2022 sono stati eseguiti 558 interventi chirurgici ginecologici, di cui oltre 200 sono stati interventi di chirurgia complessa. Il dato significativo è che di questi ultimi l’80% (sia per patologie benigne che per patologie oncologiche) sono stati eseguiti per via laparoscopica, una tecnica mini invasiva che garantisce minori perdite di sangue intraoperatorie, una riduzione dei tempi di degenza e del dolore post-operatorio ed un più rapido recupero. “La tecnica laparoscopica – afferma il dottor Giuseppe Trojano, Direttore del Dipartimento Materno Infantile e della UOC di Ostetricia Ginecologia dell’ASM – viene oggi utilizzata nella nostra unità operativa su più ambiti clinici, sia nella patologia benigna per trattare endometriosi, fibromatosi severe, cisti ovariche, prolassi, sia per interventi oncologici con alto indice di complessità. In particolare grazie all’avvenuto acquisto di nuove colonne laparoscopiche è possibile oggi eseguire presso la nostra UO, la tecnica del linfonodo sentinella per i tumori della sfera ginecologica in stadi iniziali, riducendo così le complicanze legate ad una linfoadenectomia sistematica, secondo le più recenti indicazioni delle linee guida nazionali ed internazionali di settore”. Il dato del 2022 evidenzia che, oltre a rispondere alle esigenze del territorio, l’alta specializzazione della UOC di Ginecologia e Ostetricia ha attratto circa 250 pazienti da fuori regione.

Risultati positivi anche nell’attività del Punto Nascita: nonostante il calo demografico che ha interessato tutto il territorio italiano, si è ottenuto un importante successo sul fronte del contenimento del numero dei parti cesarei. “L’eccesso dei tagli cesarei – spiega Trojano- è da tempo motivo di discussione e preoccupazione nella società scientifica. Vi sono infatti consolidate evidenze sulle possibili complicanze a breve e lungo termine in caso di cesarei senza appropriata indicazione medica. I dati internazionali riportati in letteratura rilevano una maggiore morbosità e mortalità materna nelle realtà con proporzione di tagli cesarei superiore alla media. L’impegno dell’ASM e dell’equipe di Ginecologia e Ostetricia nella riduzione del tasso di tagli cesarei primari, ha permesso di raggiungere nell’anno 2022 una percentuale del 18% rispetto al totale dei parti. Un dato inferiore rispetto alla media nazionale che si attesta, nel 2021, al 21%”. 

L’assistenza alla salute della donna parte però dalla prevenzione e dalla diagnosi precoce delle principali patologie che riguardano l’universo femminile: 7000 sono state le prestazioni in regime ambulatoriale ginecologiche ed ostetriche presso il presidio ospedaliero di Matera, 2000 presso il P.O. di Policoro, 1000 quelle garantite nell’ospedale distrettuale di Tricarico.  

“L’attività ambulatoriale specialistica – afferma il Direttore Generale dell’ASM, Sabrina Pulvirenti – garantisce la presa in carico a 360 gradi della paziente ostetrica, ginecologica e oncologica con un servizio di ecografie, quali la diagnosi prenatale, effettuate in sinergia con l’U.O.S.D. di Genetica Medica e un ambulatorio di ecografia ginecologica di secondo livello per le masse ovariche. Recentemente l’ecografia ginecologica e ostetrica sono state potenziate con l’acquisto di 3 ecografi di alta fascia, dotati di software 3D e 4D per poter assicurare una diagnostica di qualità. Dal volto del bimbo in grembo, fino ad indagini sempre più accurate, questi macchinari consentono diagnosi più precise e tempestive di eventuali malformazioni fetali o uterine e rappresentano un supporto per la consolidata attività dell’ambulatorio di gravidanza a rischio, riferimento per la popolazione ostetrica regionale e extraregionale”.

“Quello che si evince, è un quadro fortemente positivo e di questo non possiamo che essere soddisfatti, poiché segno tangibile della programmazione attenta e lungimirante che stiamo mettendo in atto- ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli-. I dati parlano chiaro ed evidenziano una crescita nell’Azienda Sanitaria di Matera; un progredire sul quale dobbiamo continuare a lavorare e ad investire. È nostro dovere mantenere alti gli standard di cura, insistere sulla prevenzione, favorire la ricerca, l’acquisto di nuove tecnologie, l’ammodernamento delle strutture e il potenziamento del personale, affinché le nostre aziende sanitarie continuino a migliorarsi e si impongano quali centri di cura all’avanguardia e attrattivi anche per i pazienti provenienti da fuori regione". "Sebbene consapevoli che i margini di miglioramento sono ampi- ha concluso l’assessore Fanelli- non dobbiamo smettere di valorizzare quanto di positivo è stato fatto finora e dobbiamo dare merito al lavoro indispensabile, fra gli altri, dei nostri preziosi operatori del comparto sanitario grazie ai quali oggi, possiamo parlare di obiettivi conseguiti favorevolmente e continuare in una programmazione mirata e a lungo termine”.

Da segnalare anche i risultati nel trattamento della patologia del basso tratto genitale femminile, con competenze di secondo livello nell’ambito dello screening del cervicocarcinoma uterino e l’attivazione di un ambulatorio di isteroscopia office. Molto avanzata è anche la diagnostica uro ginecologica in sinergia con la U.O.C. di Urologia ed il servizio di follow-up oncologico dedicato al controllo nel tempo delle pazienti trattate in loco o riferite dai Centri di eccellenza nazionali.
   

L’APT porta la Basilicata all’ITB di Berlino

Dopo la pausa Covid, dal 7 al 9 marzo torna la ITB di Berlino, una delle più importanti fiere al mondo nel settore dei viaggi e della vacanza. E con l'APT, torna sul mercato tedesco la molteplice offerta turistica e culturale della Basilicata, in particolare quella dedicata al turismo verde e dello stare bene. Ospite dell’Enit, la Basilicata proporrà il suo patrimonio paesaggistico, ambientale e culturale, dalle coste del Metapontino e del Tirreno alle montagne, ai cinque parchi, alle colline, al patrimonio enogastronomico, puntando sulle attività outdoor come il cicloturismo e i cammini.

“Martedi 7 marzo – afferma il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti – alle ore 15, terremo una conferenza tutta dedicata alla Basilicata e rivolta a operatori turistici e giornalisti internazionali. Abbiamo costruito la nostra comunicazione a partire dall'analisi del mercato tedesco e delle sue preferenze, per dare spazio a quegli aspetti più ricercati in questi mesi. Tutto in perfetta sintonia con le nostre attività di questi mesi, se si pensa alla recentissima pubblicazione realizzata con Riza, in cui la Basilicata è raccontata nei suoi aspetti legati alla volontà di benessere fisico e mentale. Parleremo delle attività all’aria aperta che si possono svolgere nella nostra regione, degli itinerari trekking sulla piattaforma Komoot appena lanciati in occasione della BIT, dell'offerta enogastronomica e così via”. Il titolo della conferenza è: "Basilicata. Raggiungere le nuove frontiere della felicità”.

“La Basilicata – conclude Nicoletti – deve il suo fascino non solo alla natura incontaminata e alle riserve naturali e aree protette che si trovano all’interno del suo territorio, ma anche ai suoi borghi, veri scrigni di bellezza e autenticità. A Berlino porteremo tutto questo”.

Commentando poi i recentissimi dati di Demoskopica secondo cui nel 2023 la Basilicata potrebbe essere la prima regione italiana sia per quel che riguarda l’incremento percentuale di spesa generata dai flussi turistici sia per quel che riguarda la crescita percentuale di arrivi, Nicoletti afferma: “Dopo i risultati del 2022, con un incremento del 32% di arrivi e del 24% di presenze rispetto all’anno precedente, queste previsioni, unitamente a quanto ci riferiscono i nostri operatori in merito alle prenotazioni per la stagione, ci confermano ottimismo e fiducia sull’immediato futuro. Sono segnali che dobbiamo leggere con l’impegno a rafforzare l’offerta e a migliorarne la qualità, anche per incrementare ulteriormente i servizi e quindi la capacità di creare economia e lavoro”.

Segnali positivi che seguono le attività di promozione nelle iniziative nazionali e internazionali portate avanti da APT. Ultima in ordine di tempo la BTM e il BuyPuglia a Bari, dove i seller lucani hanno incontrato una sessantina di buyers. Alcuni di questi provenienti da USA, Argentina, Brasile e Perù, sono stati accompagnati alla scoperta di Matera e di altri luoghi della Basilicata, fra cui Pisticci e le Dolomiti lucane, destando entusiasmo e interesse per una terra autentica e una destinazione turistica “nuova” come la Basilicata. 

Buone pratiche ASM alla Conferenza nazionale della nutrizione

Le buone pratiche messe in atto dall’Azienda Sanitaria Locale di Matera nel campo della nutrizione sono state presentate alla “Conferenza nazionale sulla nutrizione” che si è conclusa, qualche giorno fa, a Roma nell’Auditorium del Ministero della Salute. Lo rende noto l’ASM precisando che l’evento, articolato in tre giornate, ha visto istituzioni, società scientifiche, mondo accademico, associazioni, consumatori e rappresentanti della filiera agroalimentare confrontarsi sulle principali tematiche in ambito nutrizionale. Alla tre giorni sono intervenuti il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, il vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli ed il ministro dell'Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Quattro i focus al centro del dibattito: promozione della salute e prevenzione delle malattie correlate all’alimentazione; rafforzamento degli investimenti in nutrizione clinica e preventiva; qualità dei servizi ai cittadini; smarrimento nutrizionale e malnutrizione.

A relazionare sulle buone pratiche dell’ASM in questo settore sanitario è stata la dottoressa Carmela Bagnato, responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale “Nutrizione clinica e dietologia” dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. L’intervento di Bagnato, che figura tra i 30 maggiori esperti nel settore della nutrizione clinica e della dietologia, ha messo in risalto le buone pratiche messe a punto sulla prevenzione della malnutrizione proteico calorica svolta nell’ospedale di Matera, la stesura del Dietetico Ospedaliero cioè la raccolta di diete, a composizione definita, disponibili nell’Azienda ospedaliera e la collaborazione con il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) per la messa a punto dei programmi di sorveglianza e prevenzione che si attuano in tutto il territorio dell’ASM.

L’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera è uno dei pochi Ospedali al Sud che si è dotato della Unità Operativa di Nutrizione Clinica e dietologia come previsto dalla conferenza Stato – Regioni del 24 novembre 2016. Questo ha permesso alla dottoressa Bagnato di inserirsi nel circuito nazionale dei referenti per la nutrizione clinica e dietologia e di condividere le migliori prassi messe a punto dall’ASM.

“Finalmente due Ministeri quello della Salute e dell’Agricoltura – ha commentato Carmela Bagnato- si occupano, insieme, di nutrizione perché è fondamentale investire sulla promozione di una cultura della nutrizione a più livelli, che definisca le priorità da affrontare. Tutto ciò permette di garantire al Servizio Sanitario Nazionale un ruolo sempre più impattante nel settore, in grado di contribuire ad assicurare interventi omogenei su tutto il territorio nazionale per contrastare la malnutrizione e promuovere l’adozione di comportamenti salutari”.  

Giornata mondiale udito, Asm: iniziative negli ospedali

Il 3 marzo ricorre la Giornata mondiale dell'udito promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-facciale (SIO) con la cooperazione della Società Italiana di Audiologia e Foniatria (SIAF). Anche gli ospedali di Matera e di Policoro sono in prima linea nel sensibilizzare verso la prevenzione delle malattie dell’orecchio e dell'udito nell'ambito delle cure primarie. Per raggiungere il maggior numero di cittadini, nella maniera più efficace, saranno organizzati, nei prossimi giorni, incontri tra i medici delle Unità operative di Otorinolaringoiatria e i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. A Matera le iniziative saranno coordinate dal dottor Domenico Cifarelli, delegato Regionale per la Basilicata della S.I.O. e dal Direttore facente funzione della U.O.C. di Otorino, dottor Giuseppe Romano, oltre che dai medici della stessa U.O.C.
Anche l’Unità operativa semplice dipartimentale di Vestibologia e Gestione integrata attività di Otorinolaringoiatria di Policoro, diretta dal dottor Giacinto Asprella Libonati, si è attivata per divulgare i servizi e le opportunità di accesso presso l’ospedale "Giovanni Paolo II" per la diagnostica e riabilitazione dei problemi connessi alla sfera uditiva ed a quelli ad essa correlati.
Sia a Matera che a Policoro il focus dell'iniziativa è quello di rendere edotta la popolazione dell'importanza delle malattie dell'orecchio che portano alla riduzione o perdita dell'udito e sulla necessità di rivolgersi allo specialista di otorinolaringoiatra per la corretta diagnosi e la giusta terapia. Riconoscere precocemente i sintomi della sordità e dei problemi all’orecchio è fondamentale per poter intervenire sia sulle possibili cause sia per ridurre al minimo la disabilità che ne deriva. Oltre il 60% dei problemi di udito, infatti, può essere identificato e affrontato a livello delle cure primarie e l’integrazione tra il medico specialista (otorinolaringoiatra o medico audiologo) e i servizi di assistenza primaria può portare a innegabili vantaggi diretti alla persona. Da segnalare, infine, unica in Basilicata, l’offerta della UOSD di Otorinolaringoiatria di Policoro che vanta un ambulatorio di riabilitazione vestibolare, dove il paziente affetto da disturbi dell’equilibrio riceve un programma personalizzato, che si integra, soprattutto nella fascia di età senile, con la corretta correzione del deficit uditivo grazie agli ausili protesici.
   

Idrogeno, Latronico:Basilicata seconda regione per numero progetti

"Con la scadenza della data del bando idrogeno verde, la Basilicata ha dato dimostrazione di velocità ed efficienza amministrativa e di una vitalità imprenditoriale dall'altra, a conferma che l'impresa è la chiave di volta per superare le tante storiche criticità della nostra terra. Le domande pervenute e i relativi progetti sono secondi – mi riferisco al mero dato numerico – unicamente alla Lombardia, che ha 20 volte il numero dei nostri abitanti e un tessuto produttivo più sviluppato. Una buona notizia che speriamo possa essere completata dal finanziamento di quanti più progetti possibili da parte della struttura nazionale del PNRR. Dopo fossile ed eolico, la Basilicata vuole essere all'avanguardia anche sull'idrogeno". Lo afferma in una nota l'assessore all'ambiente ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico
 

Bando Idrogeno Verde: 12 le proposte progettuali

Sono 12 le proposte progettuali presentate, entro la scadenza fissata alla data di ieri, per la realizzazione di siti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito dell’Investimento 3.1, previsto nella Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile” del PNRR.
Le risorse finanziarie disponibili per la concessione delle agevolazioni ammontano a 18,5 milioni di euro, a valere sulla dotazione finanziaria attribuita alla Regione Basilicata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, mentre gli importi degli interventi presentati dalle imprese variano da 6,3 a 12,5 milioni di euro per un totale di 114 milioni di euro. Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura competitiva, valutativa a graduatoria, secondo i criteri stabiliti nell’Avviso. Le attività istruttorie saranno svolte da un’apposita Commissione formata da 5 componenti, di cui almeno 2 con comprovata competenza ed esperienza in materia energetica, appositamente individuati e nominati con provvedimento della Direzione generale del Dipartimento Ambiente, Territorio ed Energia.
Un risultato significativo per la Basilicata che risulta tra le regioni con il più alto numero di candidature presentate insieme a Lombardia (13), Campania (12) e Piemonte (11), come si desume dal report trasmesso Coordinamento Tecnico della Commissione Energia della Conferenza delle Regioni.
Le attività di istruttoria tecnica da parte della Commissione devono essere completate entro trenta giorni dal termine finale per la presentazione delle istanze. La proposta di graduatoria verrà approvata con provvedimento dell’Ufficio Energia della Direzione generale dell’Ambiente, Territorio ed Energia entro e non oltre il 31 marzo 2023.
  

Atrofia muscolo spinale, all’ospedale di Matera screening genetico

Nell’ambito della prevenzione delle patologie genetiche il Laboratorio di Genetica Medica del Presidio ospedaliero “Madonna delle Grazie” di Matera sta approntando un progetto di “screening genetico” per la ricerca del portatore sano di Atrofia muscolo spinale 1 (SMA1). Lo screening, voluto dall’Azienda Sanitaria Locale di Matera, trae origine da un progetto pilota avviato a gennaio 2021 che prevede il test genetico preconcezionale per la ricerca del portatore sano di SMA1.

“La strategia proposta per la ricerca del portatore sano – afferma Domenico Dell’Edera, Responsabile del laboratorio di Genetica Medica ed Immunogenetica, dell’Ospedale di Matera – è vincente rispetto alla ricerca del neonato affetto da SMA1 perché fornisce in epoca pre-concepimento l’informazione circa la presenza o assenza dell’alterazione genetica nel futuro genitore. All’esame pre-concepimento si affianca quello da effettuare nelle donne incinta nel primo trimestre di gravidanza. Questo test si aggiunge agli screening prenatali di routine sulla prevenzione delle principali patologie cromosomiche che le donne effettuano nel primo trimestre di gravidanza. Qualora il test SMA1 evidenziasse una donna portatrice di SMA1, si propone l’estensione dell’esame anche al partner per prevedere la percentuale di probabilità che il feto possa essere affetto da SMA1. In questo modo la coppia è correttamente informata in modo tale da poter attuare una scelta consapevole”.

L’approccio preventivo ha permesso di eseguire nel 2015 la prima diagnosi prenatale di SMA1 in Basilicata, in una efficace sinergia operativa fra il laboratorio di genetica medica dell’ospedale di Matera e l’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza.

Dal 2021 sono stati effettuati 290 test del portatore di SMA1 su donne in dolce attesa. Fortunatamente delle 290 donne studiate, nessuna è risultata essere portatrice. In questo modo, per le future gravidanze queste donne non dovranno più eseguire il test con un ulteriore risparmio economico ed una migliore performance sia in termini di efficacia che di efficienza.
In Basilicata è presente sin dal 2007 il Laboratorio di Genetica Medica del P.O. “Madonna delle Grazie” di Matera che è anche Centro Regionale di Riferimento per la prevenzione e diagnosi di patologie su base genetica, sia in ambito prenatale che post natale.

“In questo settore – afferma il Direttore Generale dell’ASM, Sabrina Pulvirenti – la Regione Basilicata è stata lungimirante. Infatti ha da tempo attuato uno screening molecolare sulle coppie in epoca pre-concezionale per individuare i portatori sani di fibrosi cistica. L’azione ha avuto notevoli risvolti sia in ambito di prevenzione che di scelta consapevole. Tale indagine molecolare viene eseguita dal Laboratorio di Genetica Medica del “Madonna delle Grazie” di Matera in cooperazione con il Centro Regionale di Fibrosi Cistica”.

Grazie al know how del Laboratorio di Genetica Medica di Matera, la Basilicata è stata la prima regione in Italia ad attuare la ricerca del DNA fetale su sangue materno utile per l’identificazione di feti potenzialmente affetti da una patologia cromosomica.