8 marzo: grande adesione a visite gratuite promosse da Asm e Crob

Sono state tante le donne che hanno aderito alla giornata di visite, esami e consulti gratuiti che l’Azienda Sanitaria Locale di Matera, insieme al Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata (CROB) ha svolto ieri a Matera, Rionero in Vulture, Policoro, Tinchi, Stigliano e Tricarico. Grazie a questa iniziativa di prevenzione primaria, fortemente voluta dal Direttore Generale dell’Asm e Commissario del Crob, Sabrina Pulvirenti, centinaia di donne hanno potuto effettuare visite senologiche, consulti di oncosessuologia, pap-test, esami mammografici, ecografie, visite cardiologiche per promuovere la diagnosi precoce ed individuare i soggetti a rischio. Al Crob di Rionero sono state 20 le pazienti che hanno accolto l’invito a superare tabù e paure per dialogare e confrontarsi con gli specialisti sulle tematiche del benessere sessuale e i disturbi della menopausa, spesso indotta dai trattamenti. “Il titolo della giornata è stato confermato dalla straordinarietà delle donne che hanno accolto con entusiasmo il nostro invito, dimostrando un'attenzione sempre maggiore al loro benessere oltre la patologia” hanno commentato la ginecologa Francesca Sanseverino e lo psiconcologo Alessandro Lettini.
Ben 90 donne hanno effettuato un pat-test gratuito nelle strutture sanitarie di Matera, Policoro, Tinchi, Stigliano e Tricarico. Ad avvalersi delle visite cardiologiche tenute all’ospedale Madonna delle Grazie, da una equipe tutta al femminile, sono state 25 donne. Altre 30 donne hanno effettuato visite senologiche gratuite corredate di mammografia ed ecografia, sempre all’ospedale di Matera. “Questa attenzione alla salute femminile – afferma il Direttore Generale dell’ASM, Sabrina Pulvirenti- è stata accolta con grande partecipazione dalle donne che si sono recate presso le nostre strutture ed hanno apprezzato lo spirito di questa iniziativa. Visto il successo ottenuto, l’ASM intende ripetere giornate come questa che puntano sulla prevenzione coinvolgendo le strutture ospedaliere e del territorio”.
  

Al via un laboratorio formativo, nuovo ruolo per i Cea

L’ambiente è una risorsa e un’opportunità per la Basilicata. La varietà dei paesaggi, le tante specie vegetali che fanno degli habitat naturali lucani un ‘unicum’ in Italia ma anche la bellezze e il fascino dei suoi borghi costituiscono di per sé un “attrattore” da valorizzare per lo sviluppo del territorio. Per mettere in rete competenze e professionalità, ha preso il via, su iniziativa della Direzione Ambiente della Regione, un laboratorio formativo rivolto ai soggetti della rete regionale dell’educazione ambientale. Oggi il primo appuntamento, alla presenza dell’assessore Cosimo Latronico e del direttore Roberto Tricomi, con gli operatori dei Cea, i Centri di educazione ambientale della Basilicata.
“È una giornata importante dedicata alla formazione. Ci prefiggiamo – ha spiegato l’assessore – di consolidare e qualificare competenze che in realtà già esistono per fare dei Centri luoghi di promozione dei parchi, delle zone protette e dei borghi. E, nello stesso tempo, sosteniamo un processo di valorizzazione del territorio che parte innanzitutto dalla consapevolezza delle comunità stesse”
Il corso, tenuto da docenti del Formez e finanziato con fondi del Fse, si articolerà in tre moduli formativi con l’obiettivo di affiancare i Cea nel “rafforzamento delle competenze per la gestione delle attività di informazione e sensibilizzazione ambientale e di partecipazione ai processi decisionali in ambito ambientale”. I Cea, dunque, acquistano un nuovo ruolo e una nuova funzione. Insieme alla mission già consolidata di educare le giovani generazioni orientandole verso scelte consapevoli in tema di ambiente, i Centri diventano “anelli di congiunzione” per cogliere le opportunità di sviluppo sostenibile che il territorio offre in un rapporto diretto con le comunità.
“Con questo progetto anche il decisore politico, in questo caso la Regione, può orientare gli atti di programmazione e di gestione. L’intento – ha concluso Latronico – è quello di investire in maniera mirata le risorse per raggiungere così gli obiettivi di tutela e di sviluppo”.