Bando per i non allacciati a rete gas: FAQ illustrate da Latronico

In un video, l'assessore all'ambiente e all'energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, illustra le FAQ sul bando per i non metanizzati, che partirà il 5 dicembre 2022.
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Avviso per i non allacciati alla rete metano
Chi può accedere ai benefici? Tutti coloro che non hanno un PDR attivo (contatore gas metano) e che sono titolari di un contratto di energia elettrica a uso domestico.
Chi sono i beneficiari? Tutti i proprietari, comproprietari o titolari di usufrutto di unità immobiliari ubicate nel territorio della Regione Basilicata e utilizzate come residenza anagrafica.
Quando parte il bando? Il 5 dicembre 2022.
Quando scade il bando? Il 31 dicembre 2023 o fino all’esaurimento delle risorse stanziate per l'esercizio  2022-2023 pari a 49 milioni.
Come funziona? Le risorse vengono prenotate dall’operatore per nome e per conto del Beneficiario, indicando la tipologia di intervento.
Quando vengono erogate le risorse? Dopo 120 giorni dalla presentazione della domanda di erogazione del contributo, che può essere effettuata sia dal beneficiario che dall’operatore economico.
Quali sono gli interventi ammessi? Fotovoltaico o microelico, per una potenza non inferiore a 3KW, per un finanziamento fino a 5.000 euro. Impianto di accumulo, per una capacità non inferiore a 4,5 KWh, per un finanziamento fino a 5.000 euro. Solare termico, senza limiti di KW, per un finanziamento fino a 5.000 euro. Pompa di calore, se già presente un impianto fotovoltaico, per un finanziamento fino a 5.000 euro. Pompa di calore e impianto fotovoltaico o microeolico (minimo 3 KW), per un finanziamento fino a 7.500 euro. Fotovoltaico o microelico o accumulo, esclusivamente per parti comuni condominiali, per un finanziamento fino a 10.000 euro (nessun condomino deve avere PDR attivo).
Chi ha già un impianto FV può accedere al bando? Sì, la potenza minima dell'impianto deve essere da 3 kW e la potenza incrementata deve essere minore o uguale della potenza impegnata al contatore.
Quale assicurazione è richiesta? Quella prevista dall'avviso, dalla durata decennale.
Quando durano i benefici? Un impianto fotovoltaico ha una durata media di 25 anni.
Il contributo è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche? Si, anche se previste per l’acquisto dei medesimi beni e servizi, a condizione che l’importo complessivo delle agevolazioni pubbliche ottenute, cumulate, non sia superiore al prezzo di acquisto dei beni e servizi agevolati, comprensivi di IVA, a cui le stesse fanno riferimento. La quota di spesa coperta dal contributo regionale dovrà rimanere esclusa da altre forme di agevolazione pubblica.

 

Trota mediterranea autoctona presente nei fiumi della Basilicata

La scienza lo ha confermato: nei fiumi della Basilicata c’è la trota mediterranea, una popolazione autoctona che potrà essere recuperata e allevata per i ripopolamenti ittici, a tutto vantaggio dell’economia locale e nel pieno rispetto della biodiversità. Un risultato prestigioso, emerso nel corso del Convegno del 29 novembre 2022 promosso dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, su “Valorizzazione della trota autoctona in Basilicata”.
È quanto si legge in una nota dell’Alsia.
L’evento, che si è svolto a Pignola (PZ), è stato introdotto da Emilia Piemontese, direttore generale del Dipartimento delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata, e ha permesso di illustrare i risultati conclusivi del progetto dell’Agenzia finanziato dalla Regione Basilicata. Il progetto, che ha avuto come partner anche l’università di Basilicata, il CREA di Monterotondo – Roma, l’Allevamento Mancino Luigi di Tito (PZ) e l’Allevamento Zotta Giuseppe di Nemoli (PZ), era nato per verificare quanto portato alla luce nel 2010 da una ricerca del Dipartimento di Biologia Evolutiva e Fluviale dell'Università di Parma, che in alcuni ambienti fluviali della Regione Basilicata aveva segnalato la presenza della trota mediterranea.
“E proprio dai laboratori dell’ALSIA è arrivata la conferma sperata – ha commentato il direttore dell’Agenzia, Aniello Crescenzi. Gli studi genetici effettuati dal nostro Centro Ricerche “Metapontum Agrobios” tramite campionamento del DNA nucleare e mitocondriale di trote prelevate in particolare nel fiume Noce nelle località “Calda” e “Campo La Fossa”, hanno evidenziato in modo incontrovertibile la presenza di popolazioni autoctone-selvatiche di trota riconducibili al ceppo mediterraneo. Gli esemplari così identificati sono stati allevati e portati a riprodursi presso gli allevamenti dei partner del progetto. Gli avannotti sono stati nutriti con mangimi a base di farine proteiche dell’insetto Hermetia illucens (la cosiddetta “mosca soldato nera) allevato su substrati diversi, tra cui scarti frutta, per verificare allo stesso tempo anche se fossero soddisfatti i requisiti merceologici qualitativi delle carni e quelli organolettici”.
“A questo punto – ha aggiunto il direttore Crescenzi – appare senza dubbio possibile in Basilicata un’azione guidata e controllata di recupero e valorizzazione della trota autoctona, in un sistema di economia locale che garantisca tra l’altro la tracciabilità del prodotto, e che tenga conto dell'introduzione nella dieta delle trote di succedanei alimentari a base proteica per realizzare allevamenti davvero sostenibili. In un momento in cui c’è grande attenzione da parte dei Ministeri e delle Regioni alla tutela della biodiversità fluviale nei ripopolamenti ittici – ha concluso Crescenzi – le conoscenze e l’esperienza specifiche acquisite anche con questo progetto dai laboratori di genomica dell’ALSIA – Metapontum Agrobios, potranno fare, in questa direzione, la differenza”.
   

Dissesto idrogeologico, sul web le relazioni sull’attività svolta

“Le notizie da Maratea, alla cui comunità va il mio pensiero e il mio impegno, ci impongono di fare il punto della situazione per quanto riguarda il dissesto idrogeologico in Basilicata. Come è rilevabile consultando la documentazione online, i due dirigenti della Regione Basilicata che si sono alternati in questo incarico, Domenico Tripaldi in carica dal 20 maggio 2020 al 6 luglio 2022, e Giuseppe Galante che da quella data gli è subentrato, hanno svolto il loro compito con dedizione, e peraltro a titolo gratuito come previsto dal decreto di nomina, completando le procedure di appalto e i decreti di liquidazione per una serie di interventi e realizzando 47 protocolli d’intesa con 32 Comuni lucani per queste attività. Il che testimonia l’impegno del governo regionale, che nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti delle disponibilità finanziarie previste, non ha fatto mancare il proprio sostegno agli enti locali per le attività di mitigazione del rischio idrogeologico. Così come siamo impegnati ad affrontare tutte le emergenze che si stanno verificando in queste settimane a causa del maltempo, a partire da quella in atto a Maratea”. È quanto dichiara in una nota il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

Apt, Nella Valle del primo presepe protagonista la Basilicata

La Basilicata nuovamente protagonista nel programma “Valle del primo presepe” con alcune delle più prestigiose opere di arte contemporanea conservate nell’ambito del Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller” di Castronuovo Sant’Andrea (PZ).
All’interno del vasto cartellone di iniziative organizzate dalla Diocesi di Rieti in collaborazione con l’Ordine dei frati minori e i Comuni di Greccio e Rieti, con il sostegno della Fondazione Varrone e della Regione Lazio, l’Agenzia di promozione territoriale della Basilicata ha promosso la mostra di otto presepi d’artista che dal 26 novembre 2022 al 2 febbraio 2023 saranno esposti nel Salone Papale di Rieti.
“Si tratta di una iniziativa – afferma il direttore generale di Apt, Antonio Nicoletti – finalizzata ad inserire l’arte presepiale lucana o ispirata alla Basilicata nel vasto quadro di celebrazioni per l’ottavo centenario francescano in programma fra il 2023 e il 2026 e che culminerà con il Natale del 2023 per ricordare l’anno in cui San Francesco concepì il primo presepe, nel 1223”.
Nella terra legata al santuario del primo presepe di Greccio, in mostra otto opere d’ arte contemporanea che altrettanti artisti hanno realizzato facendosi ispirare dalla Basilicata e dai tanti elementi che arricchiscono i suoi paesaggi e la vita dei nostri paesi.
In esposizione: Il presepe alluminato di Carlo Lorenzetti, 1998, alluminio; Il presepe foresta di Roberto Almagno, 2001, legno; Il presepe svelato di Ernesto Porcari, 2002, ferro; Il candido presepe di Salvatore Sava, 2006, pietra leccese e ferro; Il presepe dischiuso di Bruno Conte, 2007, legno; Il presepe pastorale di Giuseppe Salvatori, 2016, balsa e tempera vinilica, cm 30×2000; Il presepe dono di Giuseppe Pirozzi, 2012, terracotta; Il presepe geometrico di Lucio Del Pezzo, 2013, legno.
I presepi sono stati realizzati, nel corso degli anni, da artisti che conoscono la Basilicata, l’hanno viaggiata in lungo e in largo, e sono stati a Castronuovo in più occasioni. Alcuni hanno utilizzato materiali trovati nei boschi lucani e tenendo presente la specificità del luogo dove è sorto il Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”.
All’inaugurazione della mostra sono intervenuti, fra gli altri, alcuni degli autori delle opere esposte, il curatore della mostra, Giuseppe Appella, e l’amministratore apostolico della diocesi di Rieti, monsignor Domenico Pompili, anche in veste di delegato della Conferenza Episcopale Italiana per l’Ottavo Centenario Francescano.