Latronico: storica stipula accordi di compensazione ambientale

“Non è esagerato definire storica la stipula degli accordi di compensazione che ieri ha firmato il presidente Vito Bardi.
Per il volume di risorse di compensazione ambientale che nel prossimo decennio saranno messe a disposizione delle famiglie lucane: 160 milioni di metri cubi di gas che hanno oggi un valore di 1,3 miliardi di euro.
A cui si aggiungono due azioni stategiche che riguardano i progetti sostenibili che mobiliteranno più di 200 milioni di euro nel prossimo decennio per finanziare progetti di sviluppo per potenziare le reti produttive della regione.
Insieme ai progetti non oil che varranno 190 milioni nel prossimo decennio che alimenteranno nuovi progetti di impresa per potenziare investimenti e lavoro.
Un volume di risorse che potrà far guardare alla sfida di sviluppo con sicuro realismo”.
Lo dichiara Cosimo Latronico, assessore all’Ambiente, territorio ed energia della Regione Basilicata.
  

Latronico: istituire tavolo permanente su rigenerazione territori

“Istituire un tavolo permanente pubblico – privato sulla rigenerazione dei territori, in uno con le attività di studio e di ricerca. Un metodo che deve ispirare le politiche pubbliche in materia ambientale, perché lo sviluppo deve tenere come stella polare la tutela dell’ambiente e la sua valorizzazione sostenibile”. È questo l’impegno del governo regionale, che l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia, Cosimo Latronico, ha ribadito nel corso degli Stati Generali del Mediterraneo per la Rigenerazione dei Territori in corso presso l’area industriale di Viggiano su iniziativa della Camera Forense Ambientale, Assoil School e Remtech Expo.

“Una iniziativa che ha suscitato grande interesse”, ha detto Latronico ricordando che “nella programmazione dei fondi europei 2021/2027 sono previste diverse azioni indirizzate a recuperare i siti industriali contaminati, a mitigare i rischi correlati all’ambiente naturale, alla eliminazione dell’amianto dal territorio regionale. Il percorso di rigenerazione è tracciato dall’aggiornamento del piano regionale di bonifica e dal piano regionale amianto, che sono contenuti nel Piano regionale dei rifiuti. Analoga attenzione è prevista per i cosiddetti ‘siti orfani’, quelli per i quali non si è in grado di identificare il soggetto responsabile dell’inquinamento o degli interventi di bonifica”.

“Nell’era della transizione ecologica – ha concluso Latronico – la Basilicata intende presentarsi come la regione della tutela e della sostenibilità ambientale, che vuole lavorare concretamente per superare il fossile ed è attenta alle nuove modalità di produzione dell’energia da fonti rinnovabili. La rigenerazione dei territori è una tappa essenziale di questo percorso, che può contribuire a scrivere una nuova pagina dello sviluppo economico della nostra regione”. 

Siti inquinati interesse nazionale: Latronico incontra i sindaci

L’assessore all’Ambiente, Cosimo Latronico, ha incontrato i Sindaci di Tito e Pisticci per raccogliere le istanze del territorio in cui i ricadono i SIN di Tito e Val Basento.
Il Sindaco di Pisticci, Domenico Albano, ha rappresentato all’assessore regionale l’urgenza di portare a conclusione i procedimenti delle aree ricadenti nel SIN Val Basento ed in particolare quelli relativi alla Pista Mattei, alle aree agricole colpite da inquinamento indotto. Il Sindaco ha auspicato la rapida conclusione dell’annosa vicenda in modo che la Val Basento possa tornare ad essere volano di sviluppo ed attrarre investimenti nell’interesse della collettività.
Il Sindaco di Tito, Graziano Scavone, ha ribadito l’urgenza di concludere il procedimento di “riperimetrazione” del SIN di Tito per assicurare la reindustrializzazione dell’area industriale. Ha anche chiesto una maggiore attenzione in merito alla vicenda ex Daramic, pur apprezzando l’impegno della Regione profuso nella bonifica dell’ex Liquichimica.
L’assessore Latronico ha assicurato l’impegno dell’Assessorato all’Ambiente, Territorio ed Energia, anche attraverso interlocuzioni dirette con il Ministero per la Transizione Ecologica al fine di comprendere le possibili soluzioni che possano nel breve termine garantire la rigenerazione delle aree SIN in cui l’azione di risanamento deve consentire di raccogliere ogni possibile occasione di sviluppo sostenibile ed anche di rigenerazione morale e sociale.