Alta formazione per dipendenti P.A., Rosa: iniziato un percorso

“Il corso di alta formazione per i dipendenti pubblici in materia ambientale è, nella sua semplicità, un atto rivoluzionario. Sono decenni che si tenta di rafforzare la Pubblica Amministrazione ma non si è mai pensato di implementare le competenze di chi, quotidianamente, ‘porta avanti’ la Pubblica Amministrazione.
La Pubblica Amministrazione va coraggiosamente rafforzata a partire dalle fondamenta: i dipendenti pubblici già in forza nelle nostre Istituzioni. E lo si deve fare attraverso la crescita delle competenze di quelle persone che concorrono al raggiungimento degli obbiettivi della Pubblica Amministrazione.
È stata una precisa volontà politica, la nostra, di valorizzare il capitale umano già presente nelle nostre Istituzioni poiché siamo convinti che il primo passo per l’efficientamento della P.A. comincia dalle persone che hanno esperienza e le cui competenze rafforzate rappresentano la base per il rinnovamento delle pubbliche amministrazioni.
La sentita necessità di un’azione di formazione è dimostrata dall’ampissima partecipazione al corso: ben 130 dipendenti comunali, regionali, provinciali e dei parchi lucani, hanno aderito. Era probabilmente ora che la Regione facesse qualcosa per i propri dipendenti e che aiutasse quegli enti pubblici la cui debolezza finanziaria, oramai cronica, incide sull'organizzazione del personale.
Non si ricorda un evento così partecipato, non abbiamo fatto favoritismi, l’iscrizione è avvenuta attraverso un avviso pubblico, aperto a tutte le amministrazioni locali, senza campanilismi.
Ma la formazione del personale dipendente è solo il primo passo dell’opera di rafforzamento e di efficientamento che stiamo portando avanti per migliorare la pubblica amministrazione. Qualche tempo fa, abbiamo avviato la digitalizzazione dei processi amministrativi e presto partiranno anche quei concorsi che, alla classe politica precedente, hanno fatto sempre paura. E le becere polemiche dei mesi scorsi ne sono state la dimostrazione.
Il rammarico, e non possiamo nasconderlo, è che potevamo essere più veloci. Lo so. Ma è evidente che le regole per i concorsi e il periodo Covid con tutte le sue incertezze non hanno aiutato nella celerità.
Non è un tentativo di giustificazione. È una variabile di fatto che ha rallentato la vita di ciascuno di noi e, quindi, inevitabilmente anche delle Istituzioni. Questo, però, non cambia la svolta impressa da questo governo regionale nell’affrontare i problemi atavici della nostra Basilicata.
Approfittando di questo periodo, che definire problematico è un eufemismo, c’è chi ha provato a sminuire questo percorso, puntando su un gossip che non so quanto sia stato utile alla nostra regione o quanto realmente abbia interessato i cittadini, presi dai problemi quotidiani, se non per fornire loro un po’ di intrattenimento.
Tuttavia ritengo che le azioni di rinnovamento del Presidente Bardi e della maggioranza, in primis del partito che rappresento, non saranno smorzate da questi scarsi tentativi di spostare l’attenzione su critiche inconsistenti.
La consapevolezza di poter e dover fare meglio crea un abisso tra noi e quelli che ci hanno governato prima e che si sono sempre ritenuti infallibili. La consapevolezza che risolvere i problemi dei lucani è un percorso lungo che necessita di un approccio più fermo.
Ma proprio perché le difficoltà del periodo emergenziale non sono una scusa ma un dato di fatto, è doveroso da parte nostra imprimere una accelerazione al processo di rinascita della Basilicata con azioni concrete.
Sono convinto che, dobbiamo affrontare, senza tentennamenti, le grandi problematiche che anche la pandemia ha accentuato, consapevoli che siamo sulla strada giusta e che in questi due anni abbiamo iniziato un percorso, inciso positivamente su molte questioni, e che dobbiamo proseguire ancora più agguerriti”.
Lo dichiara l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.

Alsia, il 31/5 seminario su sistemi supporto difesa delle colture

I “sistemi di supporto alle decisioni” possono orientare gli imprenditori agricoli nella scelta dei prodotti e delle strategie da impiegare per la difesa fitosanitaria delle colture, a tutto vantaggio della sostenibilità ambientale. E’ questo l’obiettivo del seminario in videoconferenza organizzato per lunedì 31 maggio dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, sul tema “I modelli previsionali a supporto della difesa delle colture”.
Il seminario, che avrà inizio alle ore 17:00, nel sottolineare l’importanza dei modelli previsionali sulle avversità delle piante agrarie appunto per il supporto alle decisioni, farà il punto sullo stato della ricerca e della tecnica nonché sulle concrete possibilità di utilizzo di questi strumenti, con particolare riferimento alla Basilicata.
La riduzione del consumo di prodotti fitosanitari del 50% entro il 2030 è uno degli ambiziosi obiettivi che l’Unione europea si è data per contribuire alla sostenibilità ambientale delle attività agricole (la cosiddetta strategia “Farm to Fork”), in linea con le normative sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari che ne limitano sempre più la disponibilità. Questo sta imponendo profonde variazioni nelle strategie di controllo delle avversità in agricoltura, che debbono basarsi su una rete aziendale e soprattutto territoriale di rilevamento agrometeorologico, fenologico e fitosanitario. Reti che l’ALSIA sta estendendo e strutturando grazie anche a nuovi progetti finanziati dal PSR, il Programma di Sviluppo Rurale 2014-20 della Regione Basilicata.
Il seminario sarà introdotto e moderato da Arturo Caponero, responsabile del Servizio di Difesa integrata dell’ALSIA. Sono poi previsti gli interventi di Tito Caffi, dell’Università Cattolica di Piacenza, di Rocchino Tiso, del Servizio fitosanitario della Regione Emilia Romagna, di Camilla Nigro, responsabile del Servizio FitoSPA dell’ALSIA, e di Gerardo Giuratrabocchetti, delle Cantine del Notaio. Le conclusioni saranno affidate al direttore dell’Agenzia, Aniello Crescenzi.
Per partecipare alla videoconferenza occorre compilare il modulo ISCRIVITI che si trova sul sito web dell’ALSIA all’indirizzo https://bit.ly/ALSIA-modelliprevisionali. L'evento sarà comunque trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di ALSIA Basilicata.
 

Infrastrutture verdi, Rosa: “Finanziati altri tre Comuni”

“Nei giorni scorsi abbiamo proceduto a scorrere la graduatoria dell’avviso pubblico ‘Per la presentazione e selezione di progetti finalizzati alla realizzazione della rete ecologica regionale a scala locale a valere sull’Azione 11 del POC Basilicata 2014-2020 – Interventi per ridurre la frammentazione degli habitat e mantenere il collegamento ecologico e funzionale – Infrastrutture verdi’ ammettendo al finanziamento altri tre progetti. I Comuni di Lagonegro, Satriano di Lucania e di Maratea riceveranno rispettivamente 499.450 euro, 467.752,14 euro e 500.000 euro”. 

Ad annunciarlo l’assessore all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa.

“L’avviso per la realizzazione di infrastrutture verdi nei nostri Comuni è stato molto partecipato e stiamo cercando di finanziare il maggior numero dei 94 progetti che sono stati ammessi. Questo è segno della accresciuta sensibilità dei nostri amministratori locali verso strumenti di pianificazione del territorio che consentono la conservazione ambientale e riducono la frammentazione del paesaggio. Come Dipartimento ambiente – aggiunge Rosa – stiamo portando avanti il progetto di costruzione di una rete ecologica regionale che permetta la gestione sostenibile dello sviluppo insediativo antropico in uno con gli habitat naturali e la progressiva integrazione tra spazi aperti e aree occupate dall’urbanizzazione. Ritengo che gli interventi dei Comuni per la creazione di infrastrutture verdi siano fondamentali per l’implementazione di tale progetto a livello regionale ma altrettanto indispensabili per garantire ai cittadini un tessuto urbano meno degradato e più vivibile” conclude l’assessore.
  

Parco Murgia su progetto per realizzazione ciclovia

L’Ente Parco della Murgia Materana e il Comune di Montescaglioso, rispettivamente promotore e capofila del progetto “Verso Matera-Magna Grecia-via della Transumanza, via del Sale e via Francigena”, esprimono soddisfazione per l’approvazione del progetto, finanziato dal “Programma di Azione e Coesione (PAC) complementare al PON Infrastrutture e Reti 2014/2020- Assi (B) e (C), promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e rivolto ai comuni e alle amministrazioni territoriali delle cinque regioni del Sud in ritardo di sviluppo.
È quanto si legge in una nota del Parco della Murgia Materana.
Con 3,7 milioni di euro sarà realizzata una ciclovia che, partendo da Irsina, attraverserà i territori di Matera, Parco della Murgia Materana, Montescaglioso, Bernalda, Pisticci, Scanzano, Policoro, Rotondella e Nova Siri.
Nelle prossime settimane, con l’approvazione definitiva della graduatoria, il Presidente dell’Ente Parco, Michele Lamacchia, e il Sindaco del Comune di Montescaglioso, Vincenzo Zito, convocheranno una conferenza stampa con tutti i Sindaci dei Comuni interessati, per illustrare i dettagli del progetto.
  

Uso improprio acqua industriale, Rosa: in corso le verifiche

In merito alle notizie apparse sugli organi di stampa circa il presunto uso improprio di acqua industriale, l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, informa che il Dipartimento ha avviato le dovute verifiche.
I fatti denunciati, secondo quanto riportato dagli organi di informazione, riguardano il prelievo di acqua per uso industriale dalla vasca di un cementificio situato in località Fosso S. Eremo a Missanello, per essere trasportata presumibilmente verso il sito petrolifero di Tempa Rossa.
“Fermo restando la necessità che l’azienda in questione riferisca con urgenza – precisa l’assessore Rosa – la concessione di derivazione di acqua ad ‘uso industriale’ rilasciata alla ditta Ingegno srl dal torrente Sant’Eramo è finalizzata soltanto alla ‘lavorazione di materiali inerti di provenienza fluviale, nonché di confezionamento di calcestruzzo’ e non per il soddisfacimento di fabbisogni di altre entità produttive”.
“L’azienda è stata diffidata formalmente – aggiunge Rosa – a non utilizzare l’acqua industriale se non per il proprio processo produttivo e a sospendere immediatamente, qualora risponda al vero, l’attività denunciata. Ci aspettiamo una idonea relazione e, qualora l’attività contestata sia stata effettivamente svolta, chiarimenti sulla durata e quantità di risorsa trasportata e venduta. Le regole ci sono e vanno rispettate. Su questo non transigiamo”.

Protocollo d’intesa Alsia – Unpli su agrobiodiversità e Pat

Un protocollo di intesa sulle azioni dirette alla salvaguardia del patrimonio enogastronomico e della cultura rurale, e a favorire la valorizzazione dei PAT, i Prodotti Agroalimentari Tradizionali e tipici della Basilicata. A sottoscriverlo, il 28 maggio 2021, nella sede dell’Azienda Agricola sperimentale dimostrativa dell’ALSIA “Pollino” di Rotonda (PZ), saranno il direttore dell’Agenzia, Aniello Crescenzi, e il presidente delle Pro Loco UNPLI Basilicata, Rocco Franciosa, in occasione del seminario ALSIA su agrobiodiversità e PAT che si terrà nell’Azienda a partire dalle ore 17:00.

Con il protocollo, ALSIA e UNPLI collaboreranno in Basilicata, tra l’altro, per individuare e segnalare le produzioni agroalimentari tipiche e tradizionali della biodiversità agricola ed alimentare, per monitorare il fenomeno dell’erosione delle produzioni e delle ricette della cultura contadina, e per realizzare indagini storiche sulle produzioni agroalimentari regionali. “Dalla collaborazione con l’UNPLI – ha commentato il direttore dell’ALSIA, Crescenzi – nasceranno quindi anche i dossier per il riconoscimento dei PAT e per eventuali prodotti a marchio comunitario, come IGP, DOP, e DOC, le attività di promozione della cultura alimentare e tipica, le iniziative di diffusione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e tipici, nonché il supporto di iniziative come la partecipazione a sagre, mercatini della biodiversità, fiere e mostre, le campagne promo-pubblicitarie e di immagine, la realizzazione di ricerche di mercato, di incontri tra operatori economici, di servizi di informazione, di assistenza e consulenza alle imprese, di organizzazione di seminari e convegni. In queste attività saranno coinvolte le Pro Loco della Basilicata”.

Nel corso del seminario, alle Pro Loco dell’area Sud della Basilicata sarà tra l’altro presentato il progetto del 2° Itinerario della Biodiversità di interesse agricolo e alimentare promosso dall’Agenzia, primo campo di prova di questa nuova collaborazione tra ALSIA e UNPLI, che vedrà impegnati in rete produttori, trasformatori e ristoratori sulla valorizzazione e tutela dei prodotti PAT, IGP e DOP.

Durante l’evento sarà inoltre presentato e distribuito il Quaderno ALSIA n. 16 sulle “Produzioni agroalimentari tradizionali dell’area sud della Basilicata”, supplemento monografico di Agrifoglio, la rivista di agricoltura sostenibile dell’Agenzia. 

Apt: la Basilicata alla “Settimana Verde Europea”

Si terrà il 31 maggio prossimo l’evento online “Basilicata Bike – Cultural Tourism is Green Tourism”, un’iniziativa dell’Agenzia di Promozione Territoriale e dell’Università di Basilicata nata nell’ambito del progetto europeo Thematic Tourism, di cui l’APT è partner all’interno di una compagine internazionale che vede capofila l’Università lucana.
Il progetto è finalizzato a promuovere lo sviluppo di un’economia turistica sostenibile e accessibile, basata su risorse naturali, culturali e storiche, tra cui numerosi siti riconosciuti patrimonio mondiale dell’UNESCO, incentivando tra l’altro la tutela dell’ambiente, l’economia circolare, la solidarietà ambientale.
Partendo proprio da questi obiettivi, in condivisione con i partner, l’APT ha messo in campo azioni di valorizzazione e promozione in particolare del prodotto cicloturistico. In tale direzione va la candidatura dell’evento “Basilicata Bike – Cultural Tourism is Green Tourism” tra quelli dell’European Green Week promossa dalla Commissione Europea che ne ha accettato la realizzazione, ritenendola un’iniziativa in grado di coniugare pratica sportiva e scoperta dei paesaggi culturali lucani, all’insegna del benessere e di una nuova sensibilità per le tematiche green e legate all’eco-sostenibilità.
La settimana della Green Week europea è un'iniziativa organizzata dalla Direzione Generale dell'Ambiente della Commissione Europea che ha dedicato l'edizione 2021 all'obiettivo “inquinamento zero”. Si tratta del più grande evento annuale dell’Unione Europea sulla politica ambientale, che riunisce partecipanti del governo, dell'industria, delle organizzazioni non governative, del mondo accademico e dei media per uno scambio unico di idee e buone pratiche.
Varie le attività previste dal partenariato di progetto, a partire dall’evento del 31 maggio con una conferenza virtuale in cui saranno presenti i partner internazionali, oltre ovviamente ad APT, Università di Basilicata e Comune di Matera (partner regionali), Camera di Commercio di Basilicata e Regione Basilicata. Nei giorni 2-3-4 giugno, inoltre, ogni partner organizzerà un evento locale nei singoli territori, declinando il tema dell’ambiente rispetto alle singole specificità locali.
Nella nostra regione, l’APT realizzerà l’iniziativa “Basilicata Bike”, in collaborazione con l’emittente televisiva Sportitalia e un gruppo di cicloturisti guidati dall’ex ciclista professionista Alessandro Ballan e di cui fa parte anche la giovane ciclista lucana Enrica Distefano, che percorreranno un itinerario cicloturistico per tre giorni, con soste in luoghi d’arte, alla scoperta dei centri storici, dell’enogastronomia e delle strutture ricettive bike-hotel presenti lungo un tracciato che dal Pollino giungerà fino alla città di Matera.

  

Campagna vaccinale, Asm: posticipate seconde dosi di Pfizer

"L’ASM informa tutti gli utenti che sono posticipate di una settimana le somministrazioni delle seconde dosi di Pfizer da effettuare nella settimana che va dal 27 maggio al 2 giugno.
La dilazione riguarda tutti e cinque i punti vaccinali di Matera e provincia.
Il servizio di assistenza di poste comunque provvederà all’invio di un messaggio.
Inoltre si ricorda al personale docente e ATA che la somministrazione delle seconde dosi vaccinali avverrà esclusivamente presso la Sala Consiliare "Pasolini" di via Sallustio, situata all'interno del centro commerciale "IL CIRCO".

Campagna vaccinale, Asm: posticipate seconde dosi di Pfizer

"L’ASM informa tutti gli utenti che sono posticipate di una settimana le somministrazioni delle seconde dosi di Pfizer da effettuare nella settimana che va dal 27 maggio al 2 giugno.
La dilazione riguarda tutti e cinque i punti vaccinali di Matera e provincia.
Il servizio di assistenza di poste comunque provvederà all’invio di un messaggio.
Inoltre si ricorda al personale docente e ATA che la somministrazione delle seconde dosi vaccinali avverrà esclusivamente presso la Sala Consiliare "Pasolini" di via Sallustio, situata all'interno del centro commerciale "IL CIRCO".

Al via il primo corso di alta formazione per Tecnico-ambientale

Specialisti nella gestione pubblica dei temi ambientali. Sono centotrenta i partecipanti al primo Corso di formazione e aggiornamento della figura di Tecnico-Ambientale negli enti locali. Cinquantatré sono dipendenti comunali, quarantotto della Regione, ventinove provengono da Province, Parchi, Agenzie. Ieri è iniziato il primo modulo cui partecipano i dipendenti comunali.
La governance ambientale pubblica è oggi una delle questioni principali al centro delle decisioni degli enti territoriali. L’esigenza è quella di dare al tessuto economico e ai cittadini soluzioni non sempre facili a problemi di natura sempre più complessa.  Tra gli obiettivi del corso organizzato dalla Regione Basilicata e affidato al Formez per la realizzazione, c’è quello di approfondire a vari livelli le questioni ambientali, sia dal punto di vista giuridico legislativo che pratico, che incidono sul governo del territorio. Oltre ai temi generali, nelle sessioni del corso, si parlerà delle principali tematiche ambientali di stretto interesse degli enti locali, che hanno un primo, immediato riscontro sulla qualità della vita dei cittadini. Tra i docenti del corso giuristi e tecnici di fama nazionale in grado di garantire una forte specializzazione ai partecipanti.
“Ogni giorno interloquiamo – ha spiegato l’assessore regionale Gianni Rosa nella conferenza stampa di presentazione – con tanti tecnici comunali e con tanti professionisti. E’ giusto che si parli tutti lo stesso linguaggio e che si abbiano le stesse competenze. La Regione sta investendo molto, non ricordo da anni un corso così ampio rispetto alla formazione dei dipendenti. A questo primo corso si sono iscritti 130 dipendenti pubblici e per gli altri che seguiranno prevediamo oltre 500 partecipanti. L’interesse del dipendente pubblico ad approfondire e a formarsi, dunque, è molto forte e questo è un dato positivo. Siamo partiti con la digitalizzazione degli atti, abbiamo avviato da circa un mese l’informatizzazione dei processi amministrativi, ora siamo passati alla formazione. Una Regione che funziona meglio rende i cittadini più soddisfatti”.
Per il corso sono stati spesi complessivamente 250 mila euro, risorse del Fondo sociale europeo. “E’ un fatto positivo – ha commentato Domenico Tripaldi, dirigente generale del Dipartimento Programmazione e Autorità di gestione del Fse – che si ritorni a dare supporto ai Comuni, in questo caso specifico per le politiche ambientali. Oltre al corso dedicato ai dipendenti pubblici, sono in programma seminari aperti a un pubblico più ampio, formato da operatori, aziende e da tutti coloro che agiscono nelle specifiche tematiche ambientali”.
La complessità delle questioni ambientali richiede un cambiamento di mentalità e di approccio anche da parte della Pubblica amministrazione. E’ il concetto sottolineato dal direttore generale, Giuseppe Galante, che ha illustrato le strategie del Dipartimento per rendere più efficace ed efficiente l’attività dell’amministrazione. “In questo – ha detto – è fondamentale la formazione per accompagnare il processo di cambiamento e rafforzare la collaborazione istituzionale e la partecipazione delle associazioni e delle imprese. Per noi è prioritario il legame tra Regione e territorio”.
Il corso è stato progettato dalla Camera Forense Ambientale di Potenza, organismo nazionale nato in Basilicata. “Abbiamo colto sul territorio – – ha evidenziato la presidente, Cinzia Pascale – l’esigenza reale di un’alta formazione tecnico-giuridica. Oggi la complessità ambientale è tale che richiede una ‘catena del sapere’. Le istituzioni vivono una fase di transizione, che può completarsi solo se si aprono al territorio. Per questo serve avere competenze estremamente qualificate di cui i primi beneficiari sono proprio i cittadini”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, Domenico Decaro, responsabile del progetto per il Formez.  “Le problematiche ambientali hanno bisogno di soluzioni adeguate anche a più livelli istituzionali.  La formazione può servire proprio a integrare la policy ambientale e a permettere a tutti i decisori di fare rete perché i processi amministrativi diventino capacità istituzionale”.
Alla conferenza stampa è intervenuto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“La formazione – ha evidenziato – è un elemento determinante per affrontare quelle che sono le nuove sfide e per cercare di superare questo momento di profonda crisi sociale ed economica. La pandemia ha sconvolto il mondo intero e la nostra regione ed è giusto che tutti guardiamo al futuro con ottimismo, sapendo che dobbiamo utilizzare al meglio le risorse che in questo momento ci mette a disposizione il Piano razionale di ripresa e resilienza. Lo sviluppo sostenibile è uno degli obiettivi di questa amministrazione. La Regione sta investendo molto in questo campo, abbiamo rafforzato l’Arpab per i controlli ma crediamo sia giusto accrescere le competenze per tutti coloro che nella pubblica amministrazione si occupano di pianificazione, di valutazione e di monitoraggio”.

Al via il primo corso di alta formazione per Tecnico-ambientale

Specialisti nella gestione pubblica dei temi ambientali. Sono centotrenta i partecipanti al primo Corso di formazione e aggiornamento della figura di Tecnico-Ambientale negli enti locali. Cinquantatré sono dipendenti comunali, quarantotto della Regione, ventinove provengono da Province, Parchi, Agenzie. Ieri è iniziato il primo modulo cui partecipano i dipendenti comunali.
La governance ambientale pubblica è oggi una delle questioni principali al centro delle decisioni degli enti territoriali. L’esigenza è quella di dare al tessuto economico e ai cittadini soluzioni non sempre facili a problemi di natura sempre più complessa.  Tra gli obiettivi del corso organizzato dalla Regione Basilicata e affidato al Formez per la realizzazione, c’è quello di approfondire a vari livelli le questioni ambientali, sia dal punto di vista giuridico legislativo che pratico, che incidono sul governo del territorio. Oltre ai temi generali, nelle sessioni del corso, si parlerà delle principali tematiche ambientali di stretto interesse degli enti locali, che hanno un primo, immediato riscontro sulla qualità della vita dei cittadini. Tra i docenti del corso giuristi e tecnici di fama nazionale in grado di garantire una forte specializzazione ai partecipanti.
“Ogni giorno interloquiamo – ha spiegato l’assessore regionale Gianni Rosa nella conferenza stampa di presentazione – con tanti tecnici comunali e con tanti professionisti. E’ giusto che si parli tutti lo stesso linguaggio e che si abbiano le stesse competenze. La Regione sta investendo molto, non ricordo da anni un corso così ampio rispetto alla formazione dei dipendenti. A questo primo corso si sono iscritti 130 dipendenti pubblici e per gli altri che seguiranno prevediamo oltre 500 partecipanti. L’interesse del dipendente pubblico ad approfondire e a formarsi, dunque, è molto forte e questo è un dato positivo. Siamo partiti con la digitalizzazione degli atti, abbiamo avviato da circa un mese l’informatizzazione dei processi amministrativi, ora siamo passati alla formazione. Una Regione che funziona meglio rende i cittadini più soddisfatti”.
Per il corso sono stati spesi complessivamente 250 mila euro, risorse del Fondo sociale europeo. “E’ un fatto positivo – ha commentato Domenico Tripaldi, dirigente generale del Dipartimento Programmazione e Autorità di gestione del Fse – che si ritorni a dare supporto ai Comuni, in questo caso specifico per le politiche ambientali. Oltre al corso dedicato ai dipendenti pubblici, sono in programma seminari aperti a un pubblico più ampio, formato da operatori, aziende e da tutti coloro che agiscono nelle specifiche tematiche ambientali”.
La complessità delle questioni ambientali richiede un cambiamento di mentalità e di approccio anche da parte della Pubblica amministrazione. E’ il concetto sottolineato dal direttore generale, Giuseppe Galante, che ha illustrato le strategie del Dipartimento per rendere più efficace ed efficiente l’attività dell’amministrazione. “In questo – ha detto – è fondamentale la formazione per accompagnare il processo di cambiamento e rafforzare la collaborazione istituzionale e la partecipazione delle associazioni e delle imprese. Per noi è prioritario il legame tra Regione e territorio”.
Il corso è stato progettato dalla Camera Forense Ambientale di Potenza, organismo nazionale nato in Basilicata. “Abbiamo colto sul territorio – – ha evidenziato la presidente, Cinzia Pascale – l’esigenza reale di un’alta formazione tecnico-giuridica. Oggi la complessità ambientale è tale che richiede una ‘catena del sapere’. Le istituzioni vivono una fase di transizione, che può completarsi solo se si aprono al territorio. Per questo serve avere competenze estremamente qualificate di cui i primi beneficiari sono proprio i cittadini”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, Domenico Decaro, responsabile del progetto per il Formez.  “Le problematiche ambientali hanno bisogno di soluzioni adeguate anche a più livelli istituzionali.  La formazione può servire proprio a integrare la policy ambientale e a permettere a tutti i decisori di fare rete perché i processi amministrativi diventino capacità istituzionale”.
Alla conferenza stampa è intervenuto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“La formazione – ha evidenziato – è un elemento determinante per affrontare quelle che sono le nuove sfide e per cercare di superare questo momento di profonda crisi sociale ed economica. La pandemia ha sconvolto il mondo intero e la nostra regione ed è giusto che tutti guardiamo al futuro con ottimismo, sapendo che dobbiamo utilizzare al meglio le risorse che in questo momento ci mette a disposizione il Piano razionale di ripresa e resilienza. Lo sviluppo sostenibile è uno degli obiettivi di questa amministrazione. La Regione sta investendo molto in questo campo, abbiamo rafforzato l’Arpab per i controlli ma crediamo sia giusto accrescere le competenze per tutti coloro che nella pubblica amministrazione si occupano di pianificazione, di valutazione e di monitoraggio”.

Mercoledì presentazione corso di formazione per tecnico-ambientale

Mercoledì 26 maggio alle 10,30 nella Sala Inguscio del Dipartimento Salute si terrà una conferenza stampa per presentare il Corso di alta formazione tecnico ambientale.
La Regione ha affidato a Formez PA il progetto di “Rafforzamento della capacità istituzionale degli enti pubblici della Basilicata per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico”.
Il progetto è finanziato dal POR FSE 2014-2020 Regione Basilicata – Asse IV Rafforzare la capacità istituzionale ed amministrativa – Obiettivo specifico 11.3 Miglioramento delle prestazioni della pubblica amministrazione.
Nell’ambito del progetto sono previste diverse attività formative per il personale degli enti locali della Basilicata. In particolare, nell’ambito della linea 1 del progetto è prevista l’organizzazione e realizzazione di un corso di formazione e aggiornamento “Tecnico Ambientale nei comuni”. Il corso, progettato dalla Camera Forense Ambientale di Potenza, è rivolto ai dipendenti e collaboratori delle PP.AA. ed è strutturato per acquisire competenze tecnico-giuridiche utili a garantire un efficace esercizio professionale sui temi dell'Ambiente e della gestione del territorio (Comuni, Province, Regioni, Arpa, Anci, Consorzi, etc.).
Saranno presenti Vito Bardi, presidente della Giunta regionale, Gianni Rosa, assessore all’Ambiente ed Energia, Mauro Willem Campo, direttore generale di Formez PA, Giuseppe Galante, dirigente generale del Dipartimento Ambiente ed Energia, Domenico Tripaldi, Autorità di Gestione Por FSE 2014-2020, Valeria Spagnuolo, Dirigente Area di Coordinamento della produzione di Formez PA, Cinzia Pasquale, presidente Camera Forense Ambientale.

Rosa: progetti per la messa in sicurezza del torrente Sarmento

"La Regione Basilicata segue con attenzione le problematiche legate all’officiosità dei fiumi. Da mesi siamo impegnati a redigere e attuare progetti per mettere in sicurezza i nostri corsi d’acqua”.  Lo afferma l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, specificando che “oltre al progetto-pilota che sta interessando il torrente Racanello, il Dipartimento Ambiente sta mettendo in campo altri interventi per migliorare la qualità e il funzionamento dei fiumi lucani”.
Tra questi, i lavori nel tratto del torrente Sarmento a valle della traversa che convoglia le acque del torrente nella Diga di Montecotugno, dove è evidente il dissesto idrogeologico.
“La situazione per altro molto attenzionata dalla Regione, attraverso gli Uffici competenti Difesa del Suolo e Risorse Idriche, e da ’Acquedotto Lucano – spiega l’assessore Rosa – è oggetto di due interventi in fase di affidamento, in attesa che si concludano le procedure per rendere operativo un intervento a tutto raggio per la sistemazione idraulica e il ripristino dell’officiosità del tratto del torrente Sarmento a monte e a valle della condotta pensile dello schema Frida nel territorio del comune di San Giorgio Lucano”.
Nel prossimo mese di giugno, quindi, saranno affidati due progetti distinti e complementari. Il primo, a carico di Acquedotto Lucano, prevede la protezione dei pilastri a sostegno della condotta di acciaio attraverso la messa in sicurezza dei pali di fondazione dei plinti. L’altro, a cura dell’Ufficio Risorse Idriche, riguarda le opere di sistemazione idraulica e di demolizione delle briglie danneggiate nel tratto del torrente Sarmento, a partire dal ponte sulla strada provinciale 13, fino a valle dell'attraversamento della citata condotta pensile dello schema Frida, in modo da distribuire uniformemente la portata delle acque su tutta la sezione utile dell’alveo.
“A seguito di sopralluoghi e rilievi topografici, abbiamo verificato – aggiunge Rosa – che l'alveo del torrente Sarmento nella zona interessata presenta un dissesto idraulico diffuso, che, però, non ha origini recenti. Si tratta di un fenomeno erosivo probabilmente originatosi nel corso dell'alluvione 2011 e peggiorato a seguito delle successive piene. Poniamo la massima attenzione per i territori. Insieme agli enti locali – conclude – possiamo affrontare e risolvere questioni annose. Il nostro invito a tutte le istituzioni è di supportarci, segnalandoci eventuali criticità”.

Rosa su Centro di Alta Tecnologia Ambiente ed Energia

“Crescita economica e sociale attraverso l’innovazione in campo energetico, che sappia unire lo sviluppo sostenibile e la tutela ambientale, è questa la finalità della candidatura della Basilicata quale sito per il Centro di Alta Tecnologia Ambiente ed Energia ed è questa la sfida che hanno colto gli oltre 130 partecipanti alla I Plenaria regionale tenutasi lo scorso 20 maggio. Credo sia stata l’assemblea più partecipata che si sia mai riunita in Basilicata per un progetto lanciato dalla Regione e mi corre l’obbligo di ringraziare tutti i partecipanti perché hanno dimostrato che nella nostra terra c’è chi si preoccupa ancora del suo futuro.
Che sia ancora un progetto visionario e coraggioso è evidente. Come è evidente che può rappresentare una svolta nella politica imprenditoriale lucana. È la sinergia tra il pubblico ed il privato. È la ricerca e l’innovazione degli istituti di ricerca ed universitari che si mettono al servizio delle imprese e dei territori per realizzare progetti per l’efficienza dei processi produttivi e della decarbonizzazione dell’economia. Il protagonismo delle nostre aziende sarà l’elemento qualificante insieme al contributo delle Istituzioni, degli istituti di ricerca e delle Università di Basilicata e alla Federico II di Napoli.
Si tratta, non solo di fare rete, ma di essere rete; di diventare alleati gli uni degli altri per realizzare un progetto di medio e lungo termine che possa creare sviluppo sostenibile.
La Basilicata parte avvantaggiata quando si parla di ambiente ed energia. Non ripeterò quanto già detto chiaramente dal Presidente Bardi sul fatto che noi costituiamo già un hub energetico ed ambientale: abbiamo una estensione significativa di aree protette e abbondanza di risorse energetiche. Quello che ci serve, ora, è favorire uno sviluppo che impieghi queste risorse in maniera eco-sostenibile e lo faremo mettendo a sistema la ricerca e l’innovazione degli enti di ricerca con le aziende per realizzare progetti concreti e rispondenti alle esigenze del nostro territorio. Si tratta, nella sostanza, della più grande occasione di ‘partenariato pubblico privato’ che si potrebbe mai realizzare.
Sono convinto che si debba cambiare il passo. Fino ad ora i fondi pubblici sono serviti a ben poco nel creare sviluppo reale perché la politica è stata più ‘padre padrone’ che supporto reale allo spirito imprenditoriale della Basilicata. Proprio per questo è stata una volontà precisa la mancanza delle vecchie liturgie politiche, pur essendo presenti sia esponenti di maggioranza che di opposizione, che abbiamo invitato per poter dare un contributo fattivo. Abbiamo consapevolmente lasciato spazio ai protagonisti di questa impresa, che per la nostra Regione può rivelarsi storica.
Il tratto qualificante dell’incontro è stato che tutti gli stakeholder invitati, dagli enti di ricerca che già lavorano e collaborano con la Regione Basilicata, all’Università di Basilicata e alla Federico II di Napoli, alle maggiori aziende lucane, e anche quelle che lucane non sono ma operano nel nostro territorio (Stellantis, Eni, Total, Shell e Mitsui), si sono dette disponibili a partecipare a questo progetto. Una cosa che non si è mai vista in Basilicata.
Renderemo la Basilicata una terra attrattiva per gli investimenti ma soprattutto per il ritorno di tutti i giovani competenti che sono andati via per mancanza di opportunità. Faremo della nostra terra un prototipo di economia a zero emissioni. Visionari? Sicuramente. Ma se non si avessimo gli alti obbiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere saremmo la vecchia politica che tira a campare”.
Lo dichiara l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.

Pnrr, Bardi: creare in Basilicata economia oltre l’energia fossile

“È ora di liberare le idee e garantire un futuro di sviluppo vero della nostra regione che parta da un cambio di passo, coinvolgendo sin da ora tutti gli stakeholder che saranno i protagonisti della strategia di sviluppo regionale. Oggi, la politica delinea il sentiero di sviluppo di lungo periodo, la Regione si limiterà a fare da centro aggregatore tra le imprese che generano il valore, i centri di ricerca che sono motori dell’innovazione e il nostro territorio che è il destinatario di tutti i nostri sforzi”.
Lo ha detto il presidente della Regione, Vito Bardi, aprendo i lavori dell’assemblea plenaria finalizzata a costruire una rete di partenariati per candidare al finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) una serie di progetti di ricerca che incentivino “una vocazione produttiva moderna”, mettendo insieme “lavoro e impresa, ambiente e salute”. Un’assemblea molto partecipata, alla quale hanno aderito, oltre agli assessori e ai consiglieri regionali, rappresentanti delle parti sociali, delle istituzioni scientifiche e degli enti di ricerca, delle Province, dell’Anci, degli ordini professionali e delle imprese del settore.
Tra le proposte del governo regionale spicca la costituzione in Basilicata del Centro nazionale di Alta tecnologia per l’ambiente e l’energia, uno dei nove hub energetici previsti nell’ambito del Piano nazionale.
“Per noi questa candidatura rappresenta – ha continuato Bardi – la possibilità di definire una strategia regionale di crescita e sviluppo che ci porti fuori dalla stagnazione economica, dal depauperamento di risorse umane e dal sottosviluppo infrastrutturale. Una vocazione che è già nel nostro Dna, la Basilicata rappresenta, di fatto, già un hub energetico, un laboratorio dove coesistono e crescono insieme aree tutelate per le loro bellezze, la cui superficie è la più estesa in Italia, e industrie. Vogliamo che la Basilicata diventi un centro per la ricerca e la sperimentazione lungo tutta la filiera dell’energia green. Creare un’economia che prescinda dal fossile è una strada che abbiamo già iniziato a percorrere con i tavoli di sviluppo con le compagnie petrolifere per un’economia svincolata dal petrolio, coinvolgendo anche le imprese del territorio. Il nostro Piano regionale di ripresa e resilienza, già presentato al governo, non fa altro che andare nella stessa direzione e rafforzare le politiche di sviluppo già avviate, per creare nuove occasioni di crescita e innovazione della nostra economia”.
Con l’assemblea plenaria, dunque, si è inteso mettere le basi “per creare una strategia pubblica” e “una governance chiara, che individui le priorità di investimento in tempi certi e si ponga quale quadro di riferimento dei programmi e dei progetti di medio-lungo periodo”.
“Stiamo costruendo – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa – una forte azione di pianificazione del territorio, che contemperi lo sviluppo con le vocazioni del territorio e la sua tutela. Un grande sforzo che dovrà necessariamente declinarsi con le opportunità che ci offre il Piano nazionale di ripresa e resilienza. In questo senso, crediamo che sia fondamentale l’alleanza con il mondo della ricerca e dell’impresa. Come metodo di lavoro, istituiremo dei tavoli tematici per approfondire le azioni previste dalla Missione 2, quella con maggiori dotazioni finanziarie, che guarda alla Rivoluzione verde e alla transizione ecologica, per arrivare alla decarbonizzazione del sistema Paese. Dobbiamo incrociare – ha sostenuto – le nostre attività con le possibilità offerte dal Pnrr e mettere in campo una strategia affinché i denari pubblici siano spesi bene per creare lo sviluppo del futuro. E’ una grande sfida, ambiziosa e impegnativa, che chiama tutti in causa. Il nostro invito è stato accettato da tanti, esponenti del mondo della ricerca e dell’imprenditoria, segno che si tratta di un argomento importante e qualificante e che c’è voglia di partecipare e di mettersi in gioco”.
A seguire, il dirigente generale Giuseppe Galante si è soffermato sugli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e, in particolare, sugli indirizzi della proposta regionale,
sottolineandone gli obiettivi e le modalità di attuazione.
Sono intervenuti Giacobbe Braccio, Roberto Balducchi e Mauro Marani (in rappresentanza dell’Enea), Gianmarco Gioda (Anfia in rappresentanza di Stellantis), Gelsomina Pappalardo (Imaa Cnr), Angelo Masi (Unibas), Cristiano Re (Fondazione Mattei), Guglielmo Trupiano (Università Federico II), Dante Mazzoni (Total Italia), Luisa Lavagnini (Eni), Alberto Pelliccia (Shell Italia), Alessandro Ajelli (Mitsui E&P Italia), Salvatore De Biasio (Confindustria), Michele Somma (Camera di Commercio), Antonio Colangelo (Distretto Tecnologico – Tern), Franco Dell’Acqua (Coldiretti), Nicola Fontanarosa (Confimi), Francesco Calbi (Confapi), il consigliere regionale Enzo Acito, Gabriella Megale (Sviluppo Basilicata), Canio Santarsiero (Egrib), Giandomenico Marchese (Acquedotto Lucano), Luigi Modrone (Sel), Pasquale De Luise (Farbas), Giovanni Motta (Asso Ingegneri) Giuseppe Paternò (Its “Efficienza energetica” Basilicata), Antonio Tisci (Arpab), Francesco Cellini (Alsia), Rocco Guarino (Provincia di Potenza), Andrea Bernardo (Anci), Antonio Santagata (Cnr), Giuseppina Bruzzese (Collegio dei Geometri), Luigi Prisco (Cida).
Nelle prossime settimane sarà cura del Dipartimento costituire i tavoli tecnici per il prosieguo delle azioni da porre in campo, in sinergia con tutte le Direzioni della Regione Basilicata.

  

PNRR, domani assemblea su progetti ambiente/energia

Costruire una rete di partenariati fra la Regione, le istituzioni scientifiche e gli enti di ricerca, le parti sociali, gli enti locali e le aziende interessate ai trasferimenti tecnologici in campo energetico e ambientale, per candidare al finanziamento del “Piano nazionale di ripresa e resilienza” una serie di progetti di ricerca che vedano come protagonisti soggetti della realtà lucana: è l’intenzione del governo regionale lucano, che nelle settimane scorse in questo ambito ha proposto la costituzione in Basilicata di uno dei nove hub energetici previsti dal PNRR: il Centro Nazionale di Alta Tecnologia per l’ambiente e l’energia.
In una assemblea plenaria, che avrà luogo in modalità telematica domani, giovedì 20 maggio alle ore 15,00, ed alla quale sono stati invitati a partecipare consiglieri ed assessori regionali, rappresentanti delle parti sociali, delle istituzioni scientifiche e degli enti di ricerca, delle Province, dell’Anci, degli ordini professionali e delle imprese del settore (chi è interessato a partecipare può inviare una mail all’indirizzo michele.castelluccio@regione.basilicata.it), la Giunta regionale intende fare il punto sullo stato della ricerca in Basilicata e raccogliere idee e proposte per il potenziamento delle strutture di ricerca e la creazione di “campioni nazionali e R&S”.
“Il nostro intento – afferma l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa – è quello di definire una Strategia regionale per l’ambiente e l’energia che si ponga quale quadro di riferimento per strutturare l’azione regionale di medio-lungo periodo, coerentemente con gli obiettivi dichiarati di transizione ecologica, nello spirito di condivisione e di compartecipazione che caratterizza l’amministrazione regionale. Una strategia basata sulla progressiva decarbonizzazione e sull’uso di tecnologie di energia pulita”.
“Il PNRR può rappresentare una grande opportunità per accelerare il rilancio dell’economia regionale e consolidare le politiche di sviluppo già avviate – afferma il presidente della Regione Vito Bardi -, creando nuove opportunità di sviluppo e innovazione, favorendo e incentivando un più efficace livello di collaborazione tra base scientifica pubblica e il mondo imprenditoriale. La Basilicata offre un contributo significativo al bilancio energetico dell’Italia, con il più grande giacimento petrolifero su terraferma d’Europa e con un complesso sistema di dighe e condotte che raccolgono l’acqua e la distribuiscono per usi potabili, irrigui e industriali in una vasta area del Mezzogiorno. Intorno all’uso delle risorse naturali si è costruito ed è cresciuto in questi anni un bagaglio di competenze, di professionalità, di studi e ricerche, ma anche un tessuto di imprese che oggi deve essere orientato ad una sperimentazione tecnologica che sia in grado di coniugare l’uso sostenibile delle nostre risorse con la ricerca nella produzione di energia”.
 

Arpab, Tisci su nomina Fasano in Osservatorio comunicazione SNPA

“E’ con grande soddisfazione che prendo atto che il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, nell’ambito del Piano di Comunicazione 2021-2023 ha voluto indicare la dott.ssa Fasano di ARPA Basilicata, nell’osservatorio rete dei responsabili comunicazione e informazione. Il gruppo, composto da sei responsabili comunicazione di altrettante Agenzie Regionali e da due rappresentanti di ISPRA avrà il compito di assicurare l’indirizzo strategico per le attività integrate dell’intero sistema”. Lo dichiara Antonio Tisci, direttore generale dell'Arpab.
“E’ un riconoscimento alla grande professionalità della dott.ssa Fasano che, dal mio insediamento, – prosegue –  cura la comunicazione e l’educazione ambientale con risultati talmente soddisfacenti da essere riconosciuti anche sul piano nazionale”
“La difesa dell’ambiente non è più una materia che interessa esclusivamente gli addetti ai lavori ma è una questione di portata generale che necessita della massima partecipazione sociale possibile.”
“Proprio grazie all’impegno della dott.ssa Fasano, nel giro di pochi mesi ARPAB ha organizzato due focus con oltre cento rappresentanti di associazioni e parti sociali, ha coinvolto le scuole, è sempre stata in grado di comunicare a mezzo stampa le attività che venivano svolte e tutto ciò è stato evidentemente riconosciuto da SNPA che – conclude Tisci –  ha preso atto dell’immenso passo avanti fatto dall’Agenzia nella comunicazione e nell’educazione ambientale e sono convinto che questo ulteriore ruolo non farà che migliorare il sistema di comunicazione dell’intero Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente”.

   

Rosa e Cupparo: su trattativa Eni fatte scelte giuste

"La responsabilità di governo impone scelte cui noi non sfuggiamo. Sulla trattativa con Eni abbiamo fatto quelle giuste.
Su questioni fondamentali per la Basilicata, come la gestione delle risorse derivanti dalle estrazioni petrolifere e sulle scelte relative ad uno sviluppo sostenibile del territorio, è giusto che tutti i lucani abbiano contezza dei passi fatti affinché si produca una dialettica propositiva.
Tutt’altra cosa sono le polemiche inzuppate di parole ad effetto, come “accordicchi” o “fatti fottere”, che evidentemente mettono a nudo ancora la profonda incredulità di chi non si è rassegnato ad essere stato messo da parte dalla voglia di cambiamento dei lucani.
Come, allo stesso tempo, è, più che sterile, surreale la polemica sulla mancata condivisione con i territori: basta, ad esempio, ricordare la riunione propedeutica fatta con i sindaci della concessione Eni prima ancora dell’apertura del tavolo di trattativa con la compagnia. Era il 3 dicembre del 2019 quando abbiamo ascoltato i primi cittadini e le loro istanze, condivisibili o meno che fossero.
Ovviamente tutto è legittimo, si può essere d’accordo o meno ma certo non si può pensare di sostituirsi alle prerogative del legittimo governo regionale che deve fare gli interessi di tutta la Regione.
Eppure, in questi anni, i denari sono stati spesi e non ci pare che si siano visti grandiosi risultati né per i territori che direttamente sono coinvolti nella concessione Eno né per la regione tutta. Sulle royalty incassate da Regione e Comuni negli anni, ancora oggi, chi li ha gestiti deve rendere conto di come li ha spesi e quali risultati ha ottenuto. Un’impresa impossibile perché quando ci siamo insediati neanche gli Uffici, che pure quei soldi li hanno spesi su disposizione dei vecchi governanti, sapevano con precisione quanti fossero e come fossero stati spesi. Vogliamo ricordare che la Corte dei Conti, tra le tante cose che non andavano, segnalò il mancato accantonamento dei fondi per il PO Val d’Agri, costituito per legge regionale? Ricordiamolo. Vogliamo ricordare le oltre 300 delibere, queste sì fatte in totale solitudine essendo atti di Giunta, con le quali sono stati spesi i soldi del petrolio da chi ci ha governato per vent’anni? Facciamolo pure ma i signori che oggi parlano non ne escono bene.
Ma andiamo nel merito, non per superare le critiche di chi oggi parla ma dimostra di aver capito ben poco (se strumentalmente o meno, resta da vedere) ma per chiarire quanto fatto ai lucani.
Che in termini economici, l’Accordo con Eni vale sei/sette volte quello del centro sinistra è matematica. Affermare che non si sia pensato alla decarbonizzazione o non si sia pensato al post oil o ad impegnare le compagnie petrolifere in un’economia green non è errore da ‘matita blu’ è più un ‘si applicano ma non capiscono’, tanto per parafrasare una sempre verde ‘nota scolastica’. Ma a cosa pensano che serva il tavolo della sostenibilità aperto con le compagnie della concessione Gorgoglione e che verrà aperto anche con quelle della Val d’Agri? A pettinare le bambole? Tavolo che è bene sottolineare porterà alla Regione risorse aggiuntive rispetto a quelle che erano previste nei vecchi accordi. A cosa pensano che serva la convocazione della Plenaria per condividere il progetto del Centro di Alta Specializzazione Ambiente ed Energia? A guardarci in faccia?
L’Accordo Eni decisamente un atto non lungo e che per questo sarebbe bene venisse letto nella sua interezza, cristallizza la nostra idea delle tre gambe su cui la Basilicata camminerà in futuro. Idea già concretizzata con Total: compensazioni per la tutela ambientale, risorse per lo sviluppo sostenibile, gas. Basta leggerlo, con un pizzico di attenzione, non è molto complesso. Nello stesso Accordo, forse quelle frasi sono sfuggite, è stato sancito che nelle prossime settimane andremo a definire anche gli ambiti di intervento specifico per tutti e tre gli indirizzi.
Quanto, poi, alla legge 40, è giunto il momento della politica di interrogarsi sulla sua revisione, non solo per ampliarla alla concessione Gorgoglione (Total), ma soprattutto per adeguarla alle esigenze del terzo millennio e a quella svolta sostenibile che ci chiedono, non solo l’Europa, ma manche i cittadini. In questo caso, si vedrà chi ha una visione di lungo termine e chi coltiverà solo il proprio orticello.
Una cosa certa è la nostra libertà, che ha fatto in modo di poter mettere in campo una trattativa senza condizionamenti, finalizzata solo a portare a casa risorse economiche certe ed importanti che ci consentano di realizzare la nostra visione di Basilicata. Se poi è questa che non piace, è altra storia che rientra nella differenza tra governo e opposizione. Lo sappiamo bene noi che abbiamo subito per vent’anni operazioni sconsiderate di cui ancora oggi subiamo le conseguenze. Allo stesso modo, senza condizionamenti, agiremo per le altre questioni aperte con l’Eni, ereditate dal passato e mai risolte.
Certo siamo consapevoli che per anni, dietro scelte discutibili, vi era un silenzio istituzionale che neanche in una dittatura si è mai visto. Siamo consapevoli che ci sarà sempre qualcuno che dirà di saper fare meglio ma questo non può dirlo chi poteva fare e non ha fatto nulla. Dov’era finito questo Superman in passato ci sfugge.
I tempi sono cambiati: non possiamo permetterci di affidarci a ‘fantasiosi maneggiamenti’, come decretò la Corte dei Conti in passato, non possiamo crogiolarci nelle spese pazze per assecondare smanie di potere, non possiamo perdere tempo in proclami. Dobbiamo assicurare un futuro alla Basilicata e lo stiamo facendo senza paura del confronto e assumendoci le nostre responsabilità come non si è mai fatto nel passato. Intelligenti pauca”.
Lo dichiarano, in una nota congiunta, gli assessori regionali Gianni Rosa (Ambiente ed Energia) e Franco Cupparo (Politiche di Sviluppo).

PNRR, il 20 maggio assemblea su progetti Ambiente / Energia

Costruire una rete di partenariati fra la Regione, le istituzioni scientifiche e gli enti di ricerca, le parti sociali, gli enti locali e le aziende interessate ai trasferimenti tecnologici in campo energetico e ambientale, per candidare al finanziamento del “Piano nazionale di ripresa e resilienza” una serie di progetti di ricerca che vedano come protagonisti soggetti della realtà lucana: è l’intenzione del governo regionale lucano, che nelle settimane scorse in questo ambito ha proposto la costituzione in Basilicata di uno dei nove hub energetici previsti dal PNRR: il Centro Nazionale di Alta Tecnologia per l’ambiente e l’energia.

In una assemblea plenaria, che avrà luogo in modalità telematica giovedì 20 maggio alle ore 15,00, ed alla quale sono stati invitati a partecipare consiglieri ed assessori regionali, rappresentanti delle parti sociali, delle istituzioni scientifiche e degli enti di ricerca, delle Province, dell’Anci, degli ordini professionali e delle imprese del settore (chi è interessato a partecipare può inviare una mail all’indirizzo michele.castelluccio@regione.basilicata.it), la Giunta regionale intende fare il punto sullo stato della ricerca in Basilicata e raccogliere idee e proposte per il potenziamento delle strutture di ricerca e la creazione di “campioni nazionali e R&S”.

“il nostro intento – afferma l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa – è quello di definire una Strategia regionale per l’ambiente e l’energia che si ponga quale quadro di riferimento per strutturare l’azione regionale di medio-lungo periodo, coerentemente con gli obiettivi dichiarati di transizione ecologica, nello spirito di condivisione e di compartecipazione che caratterizza l’amministrazione regionale. Una strategia basata sulla progressiva decarbonizzazione e sull’uso di tecnologie di energia pulita”.

“Il PNRR può rappresentare una grande opportunità per accelerare il rilancio dell’economia regionale e consolidare le politiche di sviluppo già avviate – afferma il presidente della Regione Vito Bardi -, creando nuove opportunità di sviluppo e innovazione, favorendo e incentivando un più efficace livello di collaborazione tra base scientifica pubblica e il mondo imprenditoriale. La Basilicata offre un contributo significativo al bilancio energetico dell’Italia, con il più grande giacimento petrolifero su terraferma d’Europa e con un complesso sistema di dighe e condotte che raccolgono l’acqua e la distribuiscono per usi potabili, irrigui e industriali in una vasta area del Mezzogiorno. Intorno all’uso delle risorse naturali si è costruito ed è cresciuto in questi anni un bagaglio di competenze, di professionalità, di studi e ricerche, ma anche un tessuto di imprese che oggi deve essere orientato ad una sperimentazione tecnologica che sia in grado di coniugare l’uso sostenibile delle nostre risorse con la ricerca nella produzione di energia”. 

La Basilicata presenta la sua offerta turistica alla BIT

La BIT (Borsa Internazionale del Turismo), che quest'anno si tiene digital edition, è stata l’occasione per segnare il punto di partenza delle attività di promozione turistica della Basilicata, alle porte della stagione estiva 2021. A curare la presenza della Regione Basilicata è l’Agenzia di Promozione Territoriale che, insieme a circa 60 co-espositori, coordina le attività di relazione con il mercato turistico nazionale e internazionale.
Tra le attività anche l’organizzazione di eventi di presentazione online, come nel caso di “Basilicata senza confini”, l’appuntamento che Apt ha organizzato per presentare le attività in corso ed in programma. Ad aprire con il saluto istituzionale è stato il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, che ha evidenziato come la Regione sta operando per affiancare il sistema del turismo in questo difficile momento.
A presentare l’offerta della Basilicata e le attività in corso è stato il direttore generale dell’APT, Antonio Nicoletti, nel suo intervento dal titolo “Basilicata, una risposta ad ogni desiderio. Le nuove attrazioni della stagione 2021”, con cui ha evidenziato non solo i prodotti che il territorio offre al viaggiatore ma anche le azioni di comunicazione e promozione a cui sta lavorando l’Agenzia, in particolare la campagna nel circuito delle Grandi Stazioni italiane e il nuovo video “Basilicata senza confini”, presentato proprio durante l’evento.

Ad accompagnare l’APT alla BIT anche i comuni di Potenza e Maratea che hanno inteso investire in questo evento partecipando come co-espositori per promuovere la propria offerta. Presente all’appuntamento di oggi il sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli, ha colto l’occasione per presentare l’offerta “Oltre il mare” della Perla del Tirreno e dunque le possibilità outdoor che si affiancano alla principale identità di località balneare. La città capoluogo è stata rappresentata dall’assessore al Turismo, Alessandro Galella, il quale ha inquadrato Potenza nell’offerta turistica regionale presentandola anche come “porta dell’Appennino meridionale”.
“Stay longer, stay better, pay less. Una nuova offerta per conoscere la città Capitale Europea della Cultura 2019” è stato invece il titolo dell’intervento di Marianna Dimona per la Confcommercio di Matera, a rappresentare un mondo delle imprese che sta riavviandosi con proposte ed investimenti. Con lo stesso spirito ha portato la sua testimonianza Franco Garofalo, raccontando l’esperienza di Destinazione Basilicata, come caso di “Sistemi di imprese e strumenti innovativi per lo sviluppo del turismo”.

«Siamo a BIT per presentare le novità dell'offerta turistica della Basilicata in vista dell'estate 2021 – ha sostenuto Antonio Nicoletti -, alla quale ci approcciamo dopo un lavoro di diversi mesi, non solo sul prodotto ma anche operando per innovare linguaggi e strumenti di comunicazione, come sta avvenendo in questo periodo in cui è finalmente opportuno mandare messaggi al mercato, puntando sulla valorizzazione di temi e peculiarità che ci distinguono come destinazione. Linguaggi nuovi che rimandano al concetto di libertà, come con video e campagna “Senza confini” e con strumenti digitali che aprono le porte ai millennials, lavorando con sistematicità nelle opportunità offerte da graphic novel e games. E nel frattempo abbiamo una sponda straordinaria negli operatori e nelle istituzioni.
La Basilicata si presenta dunque coesa, contemporanea e capace di innovare di fronte alla riapertura del mercato turistico. Fondamentale l'appoggio delle istituzioni, in particolare della Regione. La presenza del presidente Bardi ci ha confermato una vicinanza che l'energia e la concretezza dell'assessore Cupparo ha voluto trasformare in un piano di rilancio del settore, condiviso con gli operatori, che rappresenta una novità assoluta nel metodo e nei contenuti. La Basilicata riparte con l'ambizione di avere molto da dire al mondo del turismo».

Link agli eventi nella sezione dedicata a Bit 2021 sul portale Basilicata Turistica: https://www.basilicataturistica.it/marketing-promozione/bit-digital-edition-2021/