Deposito scorie radioattive, giovedì 7 gennaio riunione in Regione

Un incontro urgente per fare il punto sulla procedura di consultazione pubblica, avviata oggi, attraverso la quale, entro i prossimi 60 giorni, i soggetti portatori di interessi qualificati potranno esprimersi in merito alla “localizzazione, costruzione ed esercizio del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco tecnologico”. L’ha convocato, d’intesa con il presidente della Regione Bardi, l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa.

La riunione avrà luogo in modalità telematica giovedì 7 gennaio 2021 alle ore 10,30. Sono stati invitati a partecipare i presidenti delle Province di Potenza e Matera, il direttore generale dell’Arpab, il presidente dell’Anci ed i sindaci dei Comuni lucani i cui territori ricadono fra le aree indicate dalla Sogin nella “Carta delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi”: Acerenza, Genzano, Irsina, Oppido Lucano, Matera, Montescaglioso, Bernalda, Montalbano Jonico. Sarà presente all’incontro anche il dirigente generale del Dipartimento Ambiente Giuseppe Galante.

L’incontro, già annunciato da Bardi e Rosa in una nota in cui hanno espresso la loro ferma contrarietà “ad ogni ipotesi di ubicazione in Basilicata del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi”, servirà “per condividere le attività preparatorie alla formulazione delle osservazioni nei tempi previsti”.

Al termine della riunione è previsto un punto stampa, che si svolgerà orientativamente intorno alle 12,00 presso la sede del Dipartimento Ambiente della Regione.

Deposito scorie radioattive, Bardi e Rosa: “La Basilicata dice no”

“La Regione Basilicata si opporrà con tutte le sue forze ad ogni ipotesi di ubicazione nel proprio territorio del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi”. Lo hanno dichiarato il presidente della Regione Vito Bardi e l’assessore all’Ambiente Gianni Rosa a seguito delle notizie diffuse nella tarda serata di ieri sulla pubblicazione della Carta delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, che vede anche alcune zone della Basilicata fra le aree indicate dalla Sogin.

“Non eravamo stati informati – hanno aggiunto Bardi e Rosa – e ribadiamo la nostra contrarietà a questa scelta, certi di interpretare il comune sentire del popolo lucano che come è noto a tutti ha già manifestato questo orientamento, in maniera composta ma decisa, 17 anni fa quando fu indicato il sito di Scanzano Jonico. Ora come allora il nostro territorio, che contribuisce in maniera rilevante al bilancio energetico del Paese con le proprie risorse naturali, non può essere ulteriormente gravato da una attività che rischierebbe di mettere in discussione e di pregiudicare la prospettiva di sviluppo sostenibile che con tanta fatica, in questa difficile congiuntura dovuta all’emergenza sanitaria in atto, le istituzioni e le forze economiche e sociali stanno cercando di concretizzare”.

“Nella consultazione pubblica che è stata prevista – concludono Bardi e Rosa – la Regione produrrà una serie di osservazioni negative che in queste ore sono in corso di elaborazione. A questo scopo giovedì mattina alle 10,30 si terrà una riunione via web con tutti gli organismi regionali coinvolti, Arpab, sindaci interessati e presidenti delle Province per discutere e approfondire ogni aspetto della vicenda”.