Evento di spill al Centro Olio, proseguono indagini sul terreno

Proseguono le attività di controllo dei tecnici dell’Arpab sull’evento di spill verificatosi lo scorso 31 ottobre all’interno dell’area C.O.V.A.
L’approfondimento delle indagini, attraverso sopralluoghi continui, riguarda i campionamenti di terreno alle diverse profondità in prossimità del punto interno della condotta di reiniezione pozzo “Costa Molina 2” interessato dalla perdita delle acque di processo.
Lo rende noto l'Arpab. 
Le attività dei tecnici sono in costante evoluzione e prevedono non solo il prelievo di suolo a quote inferiori ma anche delle acque di falda in corrispondenza dei piezometri presenti sia all’interno che all’esterno dell’ area interessata dallo spill.
Gli approfondimenti sulle acque si rendono tanto più urgenti anche alla luce della comunicazione pervenuta dai tecnici Eni, in ottemperanza agli articoli 242-249 del D.Lgs 152/2006, di un superamento di un solvente clorurato cancerogeno (il triclorometano) risultato presente in quantità 100 volte superiore al limite normativo.
“Dopo gli accertamenti in pronta reperibilità del 31 ottobre con i primi risultati parziali divulgati ieri, ARPAB ha intenzione di proseguire in ulteriori e sempre più approfondite verifiche per non lasciare alcun dubbio circa la presenza di inquinanti oltre le soglie consentite dalla legge” ha ribadito il Direttore Generale Antonio Tisci.
“Continueremo a eseguire controlli fino a quando non avremo l’assoluta certezza che l’evento non ha procurato danni. Sarà oggetto di particolare attenzione, ha concluso il vertice dell’ARPAB Tisci, il superamento dell’analita triclorometano; pertanto dobbiamo immediatamente verificarne l’origine e che non ci siano ulteriori propagazioni dello stesso.”
  

Perdita Centro Olio Viggiano, esiti campione terreno prelevato

Sono stati resi noti gli esiti sul campione di terreno a fondo dello scavo prelevato dai tecnici dell’Arpab lo scorso 31 ottobre all’interno dell’area Cova a seguito di una perdita (spill) in prossimità del punto interno della condotta di reiniezione pozzo “Costa Molina 2” che ha interessato la linea che collega le pompe temporanee.

“I tecnici del Laboratorio chimico, diretto da Bruno Bove – informa una nota dell’Arpab -, hanno riscontrato che, sul campione interessato dal fenomeno di spill, tutti i parametri analizzati (metalli pesanti, idrocarburi leggeri e pesanti, composti organo-alogenati e idrocarburi policiclici aromatici) rientrano nei limiti previsti dalla normativa vigente. La perdita riguardava le acque di processo a valle del trattamento che contengono concentrazioni di idrocarburi tra 40 e 60 milligrammi per litro. In precedenza, limitatamente al periodo estivo, gli unici sforamenti sulle acque sotterranee del Cova in corrispondenza dei piezometri Pz9 e Pz7 hanno riguardato i parametri di dicloroetilene nel mese di luglio e del manganese ad agosto. A trasmetterlo i tecnici dell’Ufficio “Acqua, controlli, risorse idriche e scarichi” coordinato dalla da Adele Camardese. I rapporti di prova saranno consultabili sul sito nei prossimi giorni”.

Etichettature oli ottenuti da olive: concluso seminario Alsia

L’etichetta è la “carta d’identità” di un olio extravergine di oliva. Un’etichetta chiara e completa è una valida garanzia della qualità di un prodotto, e garantisce la tutela del consumatore.
E’ quanto emerso nel corso del seminario sul tema “Etichettatura degli oli ottenuti dalle olive”, promosso in videoconferenza dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, nell’ambito del progetto O.R.G.Oli.O. LUCANO, finanziato con la misura 16.2 del PSR 2014/2020 della Regione Basilicata.
“Quello della corretta etichettatura è un tema quanto mai importante – ha sottolineato il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi, introducendo i lavori – ora che l’Olio Lucano ha ottenuto il riconoscimento definitivo del marchio comunitario IGP. L’Agenzia, in perfetta sintonia con il lavoro del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e del suo assessore Francesco Fanelli, è impegnata a promuovere tutte le iniziative necessarie a sostenere e valorizzare un settore di eccellenza dell’agricoltura lucana. Sappiamo bene – ha concluso Crescenzi – che non tutti gli oli sono uguali. La correttezza di un’etichetta è la base indispensabile non solo per aiutare il consumatore a scegliere in maniera consapevole, ma anche per dare il giusto valore a quello che è contenuto nella bottiglia stessa”.
Il compito di illustrare norme e regole di una corretta etichettatura è stato affidato ad Alfredo Marasciulo, capo del panel dell’Università di Bari – riconosciuto dal MIPAAF, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – che ha fornito un quadro di riferimento chiaro su come orientarsi tra regolamenti, direttive comunitarie e disposizioni legislative nazionali. In particolare Marasciulo si è soffermato su quali siano le informazioni obbligatorie da riportare in etichetta, quali facoltative (distinte fra facoltative e libere) e, aspetto non meno importate, quali sono le informazioni che non possano essere riportate. Sono state, inoltre, fornite indicazioni circa il “modo” e il “dove” le informazioni obbligatorie debbano essere riportate. Un tema di interesse non solo per i produttori, ma anche per i consumatori. Saper leggere correttamente un’etichetta è indispensabile per poter orientare le scelte di acquisto in modo consapevole senza farsi abbagliare dal minor prezzo del prodotto.
All’incontro sono intervenuti, inoltre, i funzionari dell’ALSIA Pietro Zienna e Antonio Buccoliero, che ha fornito maggiori dettagli sul progetto O.R.G.Oli.O LUCANO. Un partenariato – quello del progetto – composto da attori del mondo produttivo e della ricerca, con capofila il Consorzio di tutela della denominazione di origine protetta dell’olio extravergine di oliva “Vulture”. L’obiettivo del progetto è quello di favorire la “cooperazione” e lo scambio di conoscenze, per generare nuove idee e trasformare la conoscenza in soluzioni mirate da mettere rapidamente in pratica.
In questo scenario la realizzazione di nuove attività progettuali, cosi come previsto nel PSR, viene affrontato con approccio “bottom up” (dal basso verso l’alto) quindi partendo dalle esigenze, dai bisogni e dalle problematiche espresse dalla base produttiva per essere trasmesse al mondo della ricerca e individuare le opportunità di innovazione già disponibili e pronte da trasferire.
Quella della corretta etichettatura è una delle problematiche emerse in sede di confronto fra i partner del progetto O.R.G.Oli.O. Lucano, per via del mancato riconoscimento della qualità dell’olio da parte dei consumatori, spesso convinti che non ci siano differenze fra le diverse categorie commerciali di olio. Da qui l’introduzione nel progetto di azioni rivolte ad accrescere le conoscenze dei consumatori e consentire la distinzione tra i diversi tipi e qualità di olio.
  

Recovery Fund, Rosa: rigettiamo le accuse a Pittella e Cifarelli

“La tanto annunciata conferenza stampa del Partito democratico tramite i consiglieri regionali Pittella e Cifarelli, che aveva ad oggetto il “Piano nazionale di ripresa e resilienza” meglio conosciuto come “Recovery Fund”, si è tradotta in un maldestro tentativo di dimostrare l’esistenza in vita da parte di una classe politica, la cui eredità pesa ancora come un macigno sulla nostra regione”.
Lo dichiara l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.
“Ascoltare Cifarelli e Pittella che offrono la loro collaborazione ‘al fine di tentare di limitare i danni’ di un governo ‘colpevole, irresponsabile sotto il profilo politico, istituzionale e morale’ non fa che confermare che siamo sulla buona strada rispetto a un lavoro lungo, difficile e faticoso, aggravato dal loro lascito e dall’emergenza Covid.
Fermo restando il rispetto che nutro per i ruoli che la democrazia ci assegna, questa conferenza stampa si inserisce nel solco di tutti quegli eventi che hanno come comune denominatore il ‘parlare per il gusto di parlare’.
E’, invece, encomiabile – sottolinea Rosa – il lavoro svolto in queste settimane, in tempi strettissimi, da parte dell’intero governo regionale e dalle strutture tecniche dei vari dipartimenti, degli enti strumentali e delle società regionali, ai quali va tutto il mio plauso. Un lavoro meritorio derubricato dai due esponenti del Pd a pura esercitazione teorica, perché, a detta loro, priva di una visione e non collegata a una specifica programmazione.
Fatto incontestabile evidentemente è la circostanza che oggi la Regione candida progetti per 13 miliardi di euro. La nostra progettazione non è la ‘lista della spesa’ ma fotografa le emergenze che attanagliano la Basilicata, nell’ambito della nostra visione di regione riportata nella relazione programmatica che il presidente Bardi ha illustrato in Consiglio. Noi conosciamo le priorità ma comprensibilmente la selezione dei progetti sarà una sintesi tra le scelte regionali e le scelte politico-finanziarie che si faranno nell’ambito della Conferenza delle Regioni.
Ora è chiaro che dal Recovery Fund non potremo ricevere totalmente quanto richiesto ma è anche certo, come sanno bene Pittella e Cifarelli, che la programmazione viene finanziata dall’abbinamento delle risorse, come in questo caso di quelle rivenienti dal Piano nazionale con i Fondi strutturali europei e i fondi di bilancio.
Ci saremmo aspettati da due amministratori così esperti riflessioni accurate e di dettaglio rispetto alle soluzioni proposte in relazione alle problematiche esistenti. Viceversa, non sono entrati nel merito di nulla, dimostrando loro stessi superficialità nell’approccio e nei contenuti.
Rigettiamo ai mittenti le loro accuse. E’ evidente che di concreto non avevano nulla da proporci ma solo occupare un’ora del loro tempo”.

Inquinamento falda Itrec: convocata Conferenza di servizi

L’Ufficio Prevenzione e controllo ambientale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, in qualità di Autorità competente, ha indetto la Conferenza di Servizi istruttoria che si svolgerà, in videoconferenza, martedì 17 novembre alle 9,30 sul tema: Stato di attuazione degli interventi di messa in sicurezza operativa e risultati delle analisi eseguite dall’Arpab – Struttura Rifiuti, Suolo e Siti Contaminati sui campioni di acque sotterranee prelevati in contradditorio il 22 e 24 settembre nell’impianto Itrec di Rotondella.
Lo rende noto l’assessore all’Ambiente Gianni Rosa. “Manteniamo fede – commenta – agli impegni assunti al termine della riunione, da me convocata, che si è svolta lo scorso 21 ottobre. Il presidente Bardi, il Governo regionale e il Dipartimento Ambiente seguono con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda che ha suscitato forti preoccupazioni nelle comunità di Rotondella e dell’area territoriale vicina all’Impianto Itrec. La Conferenza di Servizi istruttoria che abbiamo convocato ha, pertanto, lo scopo di sviluppare un approfondimento sulla procedura di disinquinamento e messa in sicurezza avviata. Ciascuna Amministrazione dovrà esprimere le proprie valutazioni e formulare eventuali proposte in riferimento alle specifiche attribuzioni di propria competenza. Ribadisco e sottolineo che, come il presidente Bardi ha sempre sostenuto, per l’Amministrazione regionale la tutela della salute e dell’ambiente è prioritaria e che il nostro impegno per affrontare e risolvere le questioni che emergono è forte e costante”.
Alla riunione sono stati invitati a partecipare i massimi rappresentanti di Sogin ed Enea del Centro di Rotondella, i sindaci di Rotondella, Policoro e Nova Siri, la Provincia di Matera, l’Arpab, l’Asm.

  

Innalzamento torcia Tempa Rossa: nuovo intervento tecnici Arpab

Il 4 novembre i tecnici dell’ARPAB si sono recati nell’impianto “Tempa Rossa” di Total, a Corleto Perticara, per accertare le cause e le eventuali ripercussioni ambientali di un innalzamento della torcia verificatosi intorno alle ore 20:30. Le operazioni sono iniziate alle ore 23:50 del 4 novembre, per concludersi intorno alle ore 01:30 del 5 novembre.
Lo rende noto l'Arpab in un comunicato stampa . 
Durante il sopralluogo, i tecnici della Total hanno riferito che si è verificata una perdita di gas propano, a servizio del circuito di raffreddamento dell’impianto, da una saldatura di un bocchello per la connessione di un manometro funzionale alla misurazione della pressione dello stesso gas. Il bocchello ha subito una obsolescenza non prevedibile, considerata la sua recente installazione.
La perdita di propano ha causato la depressurizzazione delle unità 35 (che provvede alla rimozione dell’umidità del gas naturale) e 36 (che raffredda il gas naturale disidratato per condensare gli idrocarburi più pesanti), con conseguente innalzamento della torcia.
In conseguenza di questa anomalia, i tecnici della Total hanno provveduto a portare l’impianto alle condizioni della minima portata produttiva per garantire il funzionamento stabile delle unità di trattamento del gas acido (32 e 33) ed evitare la combustione dello stesso in torcia, con fuoriuscita di odori intensi e sgradevoli.
I funzionari ARPAB hanno verificato i report relativi ai parametri registrati dalle quattro centraline di qualità dell’aria limitrofe all’impianto (Guardia Perticara, Gorgoglione, Pietrapertosa e Corleto Perticara) durante tutta la giornata del 4 novembre. I parametri non superavano i valori di soglia previsti dalla normativa vigente.
L’indomani, 5 novembre, hanno visionato i dati delle centraline di qualità dell’aria (rilevati dal 4 novembre alla mattina del 5 novembre) con particolare riferimento ai parametri di rilevanza per le attività condotte presso l’impianto ovvero biossido di zolfo (SO2), acido solfidrico (H2S), idrocarburi non metanici (NMHC) e benzene (C6H6), verificando l’assenza di impatti significativi e negativi sulla qualità dell’aria a seguito dell’evento occorso.
Il Direttore Generale dell’Agenzia Antonio Tisci ha espresso apprezzamento ai tecnici ARPAB, la dirigente Dott.ssa Adele Camardese e l’Ing. Vito Lanorte, per l’intervento in situ dello scorso 4 novembre.
“Teniamo la guardia alta, ha sottolineato. Questa ultima ispezione è seguita alle precedenti del 18, 22 e 28 ottobre sulle anomalie già verificatesi dell’innalzamento della fiamma in torcia.”
Il primo episodio, causato dal temporaneo malfunzionamento del compressore del gas metano e dell’impianto di trattamento gas acidi TGT. I successivi, per una perturbazione della rete vapore –con conseguente interruzione sia delle unità di processo nn. 33-34-35-36- 37e 40 che dell’energia elettrica per la rottura di un trasmettitore di livello.
“Puntuale e tempestivo l’intervento dei tecnici ARPAB che hanno valutato quanto impattanti per l’ambiente siano stati gli innalzamenti anomali della torcia nei diversi eventi, ha ricordato il Direttore Generale Tisci. La Rete di monitoraggio dell’ARPAB ha evidenziato che non sono stati segnalati allarmi relativi al superamento dei valori-soglia nei quattro eventi”.
E’ stato puntualizzato, inoltre, che riguardo alla segnalazione del 22 Ottobre 2020 i dati del Sistema Monitoraggio Emissioni (SME) dei camini interessati sono risultati tutti nei limiti di legge eccetto che per il parametro dell’anidride solforosa (SO2).
Per l’evento occorso a completamento della verifica e per prepararsi ad eventuali ulteriori scenari è stato effettuato lo studio di dispersione degli inquinanti in atmosfera emessi dallo stabilimento TOTAL utilizzando il modello lagrangiano a particelle spray considerando le sole emissioni dell’impianto senza considerare le altre eventuali fonti di pressione che esistono ed insistono sul territorio.
I risultati ottenuti mostrano un’area di impatto che si sviluppa prevalentemente nella direzione sud-sudest rispetto all’impianto Centro Olio Tempa Rossa. (La relazione completa sarà pubblicata sul sito web di ARPAB).
“In questa settimana, infine, il mezzo mobile dell’Arpab per la qualità dell’aria sarà presente nella zona di Tempa Rossa per rilevare i parametri ed eventuali sforamenti – ha concluso Tisci – Stiamo verificando la possibilità di consentire ai cittadini di esaminare in real time i rilevamenti tramite l’installazione di un totem.”

  

Manutenzione torrente Racanello, in Gazzetta ufficiale il bando

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 161 del 6 novembre 2020 è stato pubblicato il bando di gara, rivolto a ditte specializzate, per l'affidamento dei lavori di "Ripristino dell’officiosità idraulica e controllo / bonifica di vegetazione del torrente Racanello”, nel territorio di San Chirico Raparo. Si tratta di una “procedura aperta” (art. 60 del D. lgs. 50/2016), dell’importo di circa 316 mila euro, che sarà aggiudicata in base al criterio del minor prezzo e prevede un termine di 180 giorni per l’esecuzione delle opere. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 30 novembre 2020.

“Diventa operativa così la prima di una serie di procedure che abbiamo avviato per ripristinare l’officiosità dei fiumi e assicurare, a costo zero per la Regione, anche l’impiego dei forestali nelle operazioni di manutenzione degli alvei attraverso l’utilizzo della clausola sociale in bandi pubblici rivolti ad operatori regionali del settore edile ed estrattivo e alle imprese forestali”, spiega l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Gianni Rosa.

L’impresa aggiudicataria potrà prelevare ed utilizzare il materiale lapideo e vegetale, che ha un valore economico superiore all’importo del bando di gara, e con la differenza utilizzerà i forestali per le operazioni di manutenzione.

“E’ una prima risposta alle tante emergenze idrauliche ed idrogeologiche che periodicamente ci vengono segnalate – aggiunge Rosa –. Attraverso il lavoro di una task force appositamente istituita dalla Giunta regionale, abbiamo avviato il censimento e la conseguente programmazione degli interventi necessari sui corsi d’acqua in Basilicata, puntando sulla valorizzazione della biomassa e dei sedimenti in alveo. Così offriamo una risposta al problema della mancata manutenzione dei corsi d’acqua, che in passato ha provocato conseguenze molto gravi per il territorio”.

Odori sulfurei, Rosa ad Arpab: piano per monitorare qualità aria

Facendo seguito alle segnalazioni dei Comuni di Stigliano, Accettura e Oliveto Lucano che hanno evidenziato odori sulfurei nella zona, probabilmente legati alle estrazioni petrolifere, l’assessore regionale ed Energia, Gianni Rosa, ha sollecitato l’Arpab a predisporre al più presto un piano di monitoraggio della qualità dell’aria.
“Ho già disposto verifiche – ha affermato l’assessore Rosa – da effettuare con un mezzo mobile. Allo stesso modo con l’Arpab monitoreremo tutti i Comuni della concessione Tempa Rossa, dando priorità ai Comuni che hanno segnalato specifiche problematiche. Non è la prima volta che i sindaci lamentano la sussistenza di cattivi odori nell’aria. Pur non essendoci limiti legislativi nazionali a questo tipo di emissioni, stiamo lavorando d’intesa con la giunta Bardi per intervenire sui limiti soglia con norme regionali e modificando il regime delle autorizzazioni, al fine di tutelare la salute delle comunità interessate ed evitare il più possibile ogni forma di disagio”.
 

 

Giunta regionale sul Piano nazionale di Ripresa e Resilienza

“La Giunta regionale ha approvato, nel corso della riunione di ieri, una delibera con cui viene istituito un Gruppo di lavoro, composto da un rappresentante di ciascun Dipartimento della Regione Basilicata, che si interfaccerà con il Governo nazionale sul ‘Piano nazionale di Ripresa e Resilienza’”.
Lo rende noto l’Esecutivo in riscontro, sull’argomento, alla nota stampa del consigliere regionale Cifarelli che comunica di aver presentato insieme al consigliere Pittella un’interrogazione al presidente Bardi e per informare i cittadini lucani sulle azioni attivate dall’Amministrazione regionale.
“Già da diverse settimane – sottolinea la Giunta regionale – il Governo Bardi è impegnato nella raccolta di tutte le informazioni necessarie, anche nel rispetto delle proprie linee programmatiche, per trasmettere nei termini previsti quanto richiesto dal Governo per l’inserimento dei progetti regionali nel Piano nazionale.
Il Governo lucano non mancherà questa importantissima occasione rappresentata dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza per il quale candideremo progetti per 6 miliardi di euro con cui daremo delle risposte determinanti per il rilancio economico della Basilicata. Sei miliardi per 6 missioni necessarie a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo e cioè: Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture e mobilità; Istruzione, formazione, ricerca e cultura; Equità sociale, di genere e territoriale; Salute.
La Giunta regionale evidenzia, altresì, che i progetti da candidare al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza vanno ad aggiungersi alle proposte progettuali per oltre 1 miliardo di euro, realizzate con il coinvolgimento della Regione e di tutti gli Enti locali territoriali, già presentate al Governo mediante i Cis (Contratti Istituzionali di Sviluppo) e per la cui definizione stiamo aspettando la convocazione al tavolo nazionale.
Sarà cura del Governo regionale guidato dal presidente Bardi di fornire al Consiglio Regionale, nei prossimi giorni, tutte le informazioni sui progetti presentati e sull’evoluzione e gli esiti degli stessi”.
  

Piano regionale coste, approvato Documento programmatico

Entro dicembre 2020 un piano per mitigare l’erosione e l’arretramento della costa jonica. Entro giugno 2021, invece, sarà predisposto un piano di interventi per la costa tirrenica. Sono queste le principali novità contenute nel Documento programmatico al Piano regionale delle coste, uno degli impegni assunti dal governo Bardi, ora in via di realizzazione.
Il Documento, approvato ieri dall’esecutivo lucano su proposta dell’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa, traccia le linee strategiche per un’attenta valutazione delle condizioni dei litorali della Basilicata. Nello stesso tempo, definisce in quale modo operare per difendere le coste e ristabilire gli equilibri ambientali compromessi, perseguendo l’obiettivo della ricostruzione delle spiagge in crisi strutturale.
“Con l’approvazione di questo documento – ha commentato l’assessore Rosa – riprendiamo un tema importante per lo sviluppo e la salvaguardia delle aree costiere, tema fermo al 2016, quando l’allora giunta regionale adottò una versione non completa di un piano di gestione delle aree che non ha concluso mai il suo iter di approvazione. Abbiamo scelto la strada del Documento programmatico per facilitare anche il lavoro del Commissario straordinario delegato volto alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e alla verifica dell’efficacia dei sistemi di difesa adottati fino ad oggi”.
“Il Documento conferma – ha aggiunto Rosa – l’impegno politico a redigere e ad approvare nella prima metà del 2021 non solo il Piano regionale delle coste ma anche di procedere alla revisione dell’intero impianto normativo in merito alla gestione delle aree del demanio marittimo. Intanto stiamo lavorando anche alla revisione della legge regionale n. 39 del 2009 che disciplina le funzioni di programmazione, pianificazione e gestione integrata degli interventi di difesa della costa”.
Per raggiungere questo obiettivo, la Regione ha già sottoscritto un Accordo di collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana per l’accesso e utilizzo di prodotti Cosmo-Skymed necessari alla mappatura delle linee di costa e sta definendo un’ulteriore collaborazione con l’Istituto nazionale di geofisica e Vulcanologia per comprendere meglio i fenomeni che modificano la linea di costa nell’area jonica e tirrenica.
Il Documento programmatico sarà pubblicato integralmente sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata e sul sito istituzionale nella sezione Trasparenza.

Matera 2019, archiviato procedimento Anac su datl sito web

A seguito della verifica di tutte le informazioni presenti sul sito web istituzionale della Fondazione Matera- Basilicata 2019, l'Anac ha comunicato "l'archiviazione della richiesta di notizie ai sensi dell'art. 4 del Regolamento sanzionatorio in ragione della non ricorrenza dei presupposti per l'avvio del procedimento sanzionatorio stante l'intervenuta implementazione dei dati richiesti nel sito web istituzionale della Fondazione, come riscontrato da successiva verifica".
"Grazie a un lavoro fatto in sinergia con i referenti dell'Anac e con il personale amministrativo della Fondazione- spiega il Segretario Generale e manager amministrativo e finanziario ad interim della Fondazione, Giovanni Oliva – abbiamo completato l'inserimento di tutte le informazioni che risultavano non presenti nella sezione Amministrazione Trasparente del nostro sito web. Le segnalazioni fatte dall'Anac erano in gran parte di tipo formale, per cui non andavano a inficiare la trasparenza e legalità delle attività della Fondazione, ma in ogni caso necessarie per l'implementazione del sito dedicato".
 

Scomparsa Gigi Proietti, il cordoglio di Matera 2019

"La scomparsa di Gigi Proietti ci riempie di dolore. L'intero programma della Capitale Europea della Cultura è legato alla figura del grande maestro che aprì ufficialmente le manifestazioni del 2019 in quella giornata indimenticabile del 19 gennaio".
Da Piazza San Pietro Caveoso e dalle vie dei Sassi, davanti a migliaia di cittadini, sotto una pioggia che lo stesso definì beneaugurante, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l'allora ministro dei beni Culturali Alberto Bonisoli, Proietti aprì i festeggiamenti con un omaggio alla città dei Sassi: "Io definisco Matera, la città più antica delle continue rinascite, dei continui rinascimenti. Speriamo che questa città del Sud possa far sentire la sua voce ai grandi capi di stato europei. La globalizzazione può funzionare se parte dalla globalizzazione delle culture: quando i popoli si devono conoscere, devono farlo dalle loro radici, dai loro valori. Solo così si potrà avere un'Europa diversa e nuova. Forse può essere un discoro utopistico, ma un po' di utopia non guasta mai".
"Della sua abilità istrionica, Proietti diede prova anche in quella serata, recitando i versi di alcuni grandi poeti italiani, fra cui quelli di Rocco Scotellaro, proposti in una versione cantata della poesia 'E' fatto giorno' con l'accompagnamento di tre musicisti materani. Un orgoglio per tutti i lucani che in quella serata si univano per festeggiare l'inizio di un anno straordinario. Matera e la Basilicata lo ricorderanno per sempre".
E' quanto dichiara la Fondazione Matera Basilicata 2019
 

 

Tisci: al Cova sopralluogo congiunto Regione-Arpab

Sopralluogo congiunto da parte dei tecnici Arpab e della Regione Basilicata, il 31 ottobre presso il Centro Olio di Viggiano.
I tecnici dell’Arpab hanno accertato una perdita all’interno dell’area Cova in prossimità del punto interno della condotta di reiniezione pozzo Costa Molina 2 che ha interessato la linea che collega le pompe temporanee.
La perdita riguarda le acque di processo a valle del trattamento che contengono concentrazioni di idrocarburi tra 40 e 60 milligrammi per litro.
Il sopralluogo è proseguito con le operazioni di scavo preliminari finalizzate ad individuare l’estensione dell’area interessata alle perdite con i relativi campionamenti su un tratto di circa 40 metri.
I Tecnici Arpab hanno effettuato un campionamento del terreno a fondo dello scavo che verrà esaminato nei prossimi giorni nei laboratori della struttura.
Il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata ha chiesto un puntuale report sulle attività previste dalla normativa e dalle autorizzazioni.
“E’ stata un’azione compiuta in modo sinergico, a seguito di una informale segnalazione pervenuta dall’assessore Rosa al sottoscritto – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpab Antonio Tisci – che dimostra l’attenzione che il Dipartimento e l’Arrpab ripongono sempre più rigorosamente sui controlli ambientali. Il tempo in cui ci si affidava ciecamente alle rassicurazioni delle compagnie petrolifere è definitivamente concluso”.
“Nei prossimi giorni l’Arpab compirà gli accertamenti sui campioni prelevati e verificherà se sussiste la necessità di ulteriori approfondimenti comunicando tutto alla Regione Basilicata” ha aggiunto Tisci.
“Il mio personale ringraziamento ai tecnici dell’Arpab Bianchini e Lancellotti per la puntualità dell’attività di accertamento e per la precisione del report, ai funzionari del
Dipartimento Ambiente e Energia nonché al direttore tecnico sScientifico Achille Palma per aver coordinato i lavori”.
“Ora saranno i tecnici dei laboratori dell’Arpab ad accertare se la perdita delle acque di processo ha causato o è potenzialmente in grado di avere conseguenze in termini di danno ambientale”, ha concluso Tisci.

Ontologia in agricoltura, il 5 novembre videoconferenza Alsia

“Ontologia per l’agricoltura. Perché formalizzare la conoscenza nell’agroindustria?” Sarà questo il tema della videoconferenza, organizzata dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, in programma giovedì 5 novembre 2020, alle ore 17.00. La videoconferenza rientra nel progetto europeo Horizon 2020 “RUC-APS” – RISE EU, del quale l'ALSIA è partner, e che si occupa dello sviluppo di sistemi intelligenti ed informatici a supporto della filiera agro alimentare e del miglioramento genetico delle piante.

La filiera dell’agroindustria coinvolge diversi settori e molte figure professionali. Il linguaggio e la terminologia utilizzati non sempre sono comuni. È questa la ragione per cui, a volte, si creano equivoci e vere e proprie barriere comunicative che compromettono l’interoperabilità. Un inconveniente, questo, che può verificarsi tra agricoltori e tecnici o tra distributori e rivenditori. E le cose diventano ancora più complicate quando ci sono relazioni e scambi internazionali con l’uso di lingue diverse.

L’ontologia è la “specificazione di una concettualizzazione” e può aiutare la comunicazione e l’interoperabilità anche nel settore primario, tanto che la FAO ha creato un “Servizio di Ontologia agricola” con l'obiettivo di strutturare e standardizzare la terminologia agricola, con l’ausilio dei moderni supporti informatici.

Il seminario proposto dall’ALSIA vuole essere una riflessione sul tema della comunicazione ed è rivolto non solo ai tecnici ed ai divulgatori ma anche agli operatori della filiera che dal campo porta i prodotti agricoli al consumatore. Alla sessione interverranno, dopo i saluti del direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi, Mario Lezoche della University of Lorraine (Francia) sull’Ontologia in agricoltura, Jorge Hernandez dell’Università di Liverpool sul Progetto Ruc-Aps, e Rina Iannacone, responsabile per l’ALSIA sulle Attività dell’Agenzia nel progetto Ruc-Aps. Introdurrà e modererà Arturo Caponero, responsabile dei Servizi fitosanitari Alsia.

Per partecipare alla videoconferenza occorre inviare una mail all’indirizzo urp@alsia.it, oppure accedendo a “Iscrizioni” dell’evento pubblicato sul sito dell’ALSIA all’indirizzo https://www.alsia.it/opencms/opencms/eventi/agid/dettaglio/LOntologia-per-lagricoltura/. I lavori potranno essere comunque seguiti in diretta streaming sulla pagina Facebook dell'ALSIA.

Ontologia in agricoltura, il 5 novembre videoconferenza Alsia

“Ontologia per l’agricoltura. Perché formalizzare la conoscenza nell’agroindustria?” Sarà questo il tema della videoconferenza, organizzata dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, in programma giovedì 5 novembre 2020, alle ore 17.00. La videoconferenza rientra nel progetto europeo Horizon 2020 “RUC-APS” – RISE EU, del quale l'ALSIA è partner, e che si occupa dello sviluppo di sistemi intelligenti ed informatici a supporto della filiera agro alimentare e del miglioramento genetico delle piante.

La filiera dell’agroindustria coinvolge diversi settori e molte figure professionali. Il linguaggio e la terminologia utilizzati non sempre sono comuni. È questa la ragione per cui, a volte, si creano equivoci e vere e proprie barriere comunicative che compromettono l’interoperabilità. Un inconveniente, questo, che può verificarsi tra agricoltori e tecnici o tra distributori e rivenditori. E le cose diventano ancora più complicate quando ci sono relazioni e scambi internazionali con l’uso di lingue diverse.

L’ontologia è la “specificazione di una concettualizzazione” e può aiutare la comunicazione e l’interoperabilità anche nel settore primario, tanto che la FAO ha creato un “Servizio di Ontologia agricola” con l'obiettivo di strutturare e standardizzare la terminologia agricola, con l’ausilio dei moderni supporti informatici.

Il seminario proposto dall’ALSIA vuole essere una riflessione sul tema della comunicazione ed è rivolto non solo ai tecnici ed ai divulgatori ma anche agli operatori della filiera che dal campo porta i prodotti agricoli al consumatore. Alla sessione interverranno, dopo i saluti del direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi, Mario Lezoche della University of Lorraine (Francia) sull’Ontologia in agricoltura, Jorge Hernandez dell’Università di Liverpool sul Progetto Ruc-Aps, e Rina Iannacone, responsabile per l’ALSIA sulle Attività dell’Agenzia nel progetto Ruc-Aps. Introdurrà e modererà Arturo Caponero, responsabile dei Servizi fitosanitari Alsia.

Per partecipare alla videoconferenza occorre inviare una mail all’indirizzo urp@alsia.it, oppure accedendo a “Iscrizioni” dell’evento pubblicato sul sito dell’ALSIA all’indirizzo https://www.alsia.it/opencms/opencms/eventi/agid/dettaglio/LOntologia-per-lagricoltura/. I lavori potranno essere comunque seguiti in diretta streaming sulla pagina Facebook dell'ALSIA.

Campi magnetici; Rosa: stiamo lavorando al Catasto regionale

Per istituire il Catasto elettromagnetico regionale (Cer), la Regione ha avviato un progetto denominato “Catasto Campi elettromagnetici Basilicata” in collaborazione con il Cnr con l’obiettivo di mappare le sorgenti e i siti in cui sono installate.
L’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, con una nota rivolta i sindaci ha invitato i Comuni lucani a “una partecipazione attiva”, aderendo al progetto e fornendo le informazioni relative attraverso la documentazione archiviata presso gli uffici tecnici.
Sulla base delle disponibilità date a partecipare alla fase pilota, tenendo conto della distribuzione geografica sul territorio regionale e della densità della popolazione, sarà selezionato l’insieme dei Comuni da inserire in questa prima fase nello studio.
Il progetto è stato avviato nell’ambito del Programma nazionale Cem, che eroga contributi per esigenze di tutela ambientale connesse alla minimizzazione dell’intensità e degli effetti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
“Stiamo realizzando il Cer, un obbligo normativo dal 2014, al quale – sottolinea l’assessore Rosa – la Regione non ha ancora adempiuto. E’ nostro intento avere il quadro certo delle fonti e della loro dislocazione sul territorio, che in diversi casi sono motivo di preoccupazione per le nostre comunità”.