Accordo cooperazione tra CUG ARPAB e Consigliera regionale parità

Oggi nella sede dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata, alla presenza del neo insediato Direttore Generale avv.Antonio Tisci, è stato sottoscritto un Accordo di cooperazione volto a potenziare le sinergie già proficuamente sperimentate ed attuate tra il Comitato Unico di Garanzia per il benessere lavorativo e contro le discriminazioni dell’Arpab nella persona della sua Presidente Beatrice Rossi e la Consigliera regionale di Parità Ivana Pipponzi.
Le finalità principali dell’Accordo di cooperazione sono sintetizzate come di seguito:
– Individuare le iniziative utili ad assicurare uguaglianza e pari dignità sul posto di lavoro tra uomini e donne per migliorare la qualità della vita nell’ambiente di lavoro;
– Attuare la sistematica collaborazione sui temi delle pari opportunità, dei diritti-doveri contrattuali e della conciliazione vita lavoro;
– Realizzare attività seminariali di informazione, formazione ed aggiornamento per operare un coinvolgimento consapevole tra i destinatari nonchè diffondere i contenuti della parità di genere e non discriminazione sul posto di lavoro .
L’Accordo si inserisce altresì, nelle azioni già avviate dall’ARPAB in collaborazione con l’Ufficio della Consigliera di Parità, volte alla promozione e implementazione delle nuove modalità di svolgimento dell’ attività lavorativa
(lavoro agile).
La suddetta modalità lavorativa, invero, è già stata applicata seppure in maniera semplificata, stante la fase emergenziale.
Tra le misure proposte e sottolineate dalla Consigliera Regionale di Parità e la Presidente del C.U.G. anche il potenziamento delle attività formative in linea di continuità con quanto già avviato, il monitoraggio dell’andamento del lavoro agile-digitalizzazione, inserito all’interno del Ciclo della Performance dell’Agenzia come obiettivo trasversale e strategico di innovazione funzionale e tecnologica e l’analisi dell’impatto dello smart working sulle lavoratrici dell’ARPAB.
Il Direttore Generale dell’ARPAB avv.Antonio Tisci ha espresso“Il suo apprezzamento per le iniziative intraprese e manifestato la sua sensibilità verso i “lavoratori fragili” presenti in Agenzia -in ottemperanza alle disposizioni intervenute con il recente Decreto Ministeriale della Funzione Pubblica- assicurando l’impegno al potenziamento del lavoro agile quale fondamentale istituto di conciliazione vita-lavoro”.
“L’Arpab- ha aggiunto il Direttore Generale – ha già avviato al suo interno un necessario percorso di adeguamento dei sistemi di monitoraggio e valutazione connessi al raggiungimento dei risultati a fronte dell’utilizzo delle nuove metodologie organizzative”.
Disponibilità, da parte del vertice dell’ ARPAB, ad effettuare tutte le azioni necessarie per il sostegno della maternità delle dipendenti dell’Agenzia valutando anche la fattibilità di collaborazione con altri enti e istituzioni per l’apertura dell’asilo nido agenziale.
“E’ fondamentale, ha ribadito, creare basi solide, all’interno degli Uffici agenziali, volte a favorire un clima sempre più sereno e improntato al benessere”.
La Consigliera regionale di Parità ha dichiarato che “La firma dell’Accordo di cooperazione rappresenta il suggello di un percorso virtuoso avviato con l’ARPAB anche per il tramite del suo C.U.G. che ha profuso ogni impegno per promuovere il necessario benessere lavorativo, in ottica di genere, distinguendosi, così, per il proprio agire nel panorama regionale”.
“Tra le misure voglio ricordare, ha concluso,il progetto pilota sullo smart working, realizzato in sinergia nel 2018 tra i nostri uffici, che è stato poi mutuato da molte pubbliche amministrazioni lucane. Tanto rappresenta un motivo di orgoglio.”

  

Matera2019, dinamismo e movimento ipnotico nella danza di Mk

Corpi che si sfiorano senza mai toccarsi, ma in grado di generare un campo energetico molto intenso, dando vita a un rituale collettivo che ha assorbito linguaggi e tendenze artistiche differenti. E’ Bermudas pluripremiato spettacolo di danza che ha ricevuto nel 2018 il premio Danza&Danza come miglior produzione italiana e nel 2019 il premio Ubu come miglior spettacolo di danza, portato in scena a Matera sabato sera dalla compagnia MK, nella Galleria del Centro Commerciale Il Circo per l’ultimo appuntamento con il Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.
Un lavoro complesso, dinamico, ipnotico, magnetico, che ha visto in scena sette eccezionali performers che, con movimenti fluidi e veloci sono stati capaci di trascinare gli spettatori nel ritmo ossessivo di un sistema coreografico studiato nei minimi dettagli, in cui nulla è lasciato al caso e all’improvvisazione. Ideatore del lavoro ispirato alle teorie del caos, il coreografo e danzatore Michele Di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia, tornato a Matera con un lavoro che, attraverso la danza, permette di costruire uno spazio sempre accessibile a qualunque nuovo ingresso, riuscendo a portare la danza nell’ambiente circostante.
“Il lavoro- ha spiegato Di Stefano- è un sistema coreografico lavorato su un cast di 13 performers ma ogni volta in scena ce ne sono sette, proprio perché con questo principio di rotazione si crea una sorta di instabilità degli elementi che vengono messi in campo. E’ uno spettacolo di pura danza, di puro movimento, che va avanti accelerando in maniera consistente la sua velocità ed è costruito su regole molto semplici, su quattro gesti base che definiscono la posizione, l’atteggiamento, la postura del corpo nello spazio. Questi gesti combinati in maniera personale da ogni singolo performer, formano un linguaggio che per esistere deve cogliere il linguaggio che gli sta accanto. Non è basato sull’improvvisazione, anzi, al contrario, su una ferrea regola di valutazione delle circostanze in cui il corpo si muove e per questo richiede una grossa concentrazione da parte dei danzatori, e di rinuncia al disegno della figura per permettere all’organismo generale di evolversi. E’ uno spettacolo che parla moltissimo al pubblico e siamo già a un numero molto consistente di repliche. Avevamo pensato di presentare al pubblico la versione estesa dello spettacolo, Bermudas Forever, della durata di 3 ore e che prevedeva il coinvolgimento del pubblico ma in questo periodo eccezionale, in cui è necessario il distanziamento, abbiamo dovuto ridimensionare”- afferma il coreografo.
Il coreografo Di Stefano è tornato a Matera dopo aver curato lo scorso anno la sezione “Giacimenta” del progetto Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene co-prodotto da Associazione Basilicata 1799 e Fondazione Matera-Basilicata 2019. “Sono molto legato a Matera e sono affascinato dal perimetro di questa città, da questa dimensione di un confine dissolto che parla alla città e rende molto speciale l’intrico che c’è. A Matera – aggiunge- riconosco una raffinatezza intellettuale tipica della provincia italiana, luoghi che sono grossi focolai di creatività ma che sembrano fermi rispetto ai circuiti e ai cicli di produzione culturale; in realtà è proprio quel tipo di passo diverso che permette una evoluzione della creatività e della fantasia su un’altra velocità e questo per me Matera l’ha sempre dimostrato”. Creative e sperimentali sono state anche le soluzioni ideate dall’Open Design School per allestire uno spazio non convenzionale come la galleria di un centro commerciale, trasformato in un teatro in grado di ospitare spettacoli di arti performative, che sono ritornate così in uno dei quartieri periferici della città, in un nuovo esercizio di vicinanza fra spazi urbani.